Home Auto Febbraio elettrico 24: vende solo Tesla

Febbraio elettrico 24: vende solo Tesla

45

Febbraio elettrico 24: in attesa dei maxi-bonus in arrivo, vende solo Tesla, con Model Y unica EV a superare le mille immatricolazioni. Agli altri solo briciole…

Febbraio elettrico 24: Model Y davanti a Model 3

febbraio elettrico 24

Due mesi di inizio anno con un mercato completamento bloccato: già a fine 2023 il ministro Adolfo Urso aveva annunciato l’arrivo di ricchi incentivi nel 2024. I bonus dovrebbero arrivare in marzo, ma nel frattempo il mercato è bloccato, con una quota per le elettriche del 3,4%, e poco più di 5 mila immatricolazioni.

Tesla è l’unica marca a non risentire troppo dell’impasse: tra Model Y (1.252 pezzi) e Model 3 (586) il brand di Elon Musk vale più del 36% del mercato delle EV.

Sul podio al terzo posto si piazza la Volkswagen ID.3, che comunque non va oltre le 365 auto vendute nel mese. Seguono Fiat 500e e BMW iX1. Anche nel cumulato dei primi 2 mesi 2024 Tesla è largamente in testa, con la Jeep Avenger al terzo posto (vedi tabella sopra).

febbraio elettrico 24
La Jeep Avenger, terza tra le EV nel primo bimestre 2024.

Mese negativo anche per le vendite di ibride plug-in

Complessivamente il mercato dell’auto in Italia è cresciuto anche a febbraio, con 147.094 auto nuove (+12,8% rispetto alle 130.405 di un anno fa). Tra le alimentazioni, gli italiani  continuano a preferire i motori a benzina, che guadagnano oltre il 30% dei volumi e salgono in febbraio di 5 punti, al 31,1% di quota. Male il diesel: con un calo a doppia cifra, in febbraio scende di 4,4 punti, al 14,8% del totale.

Il Gpl nel mese appena chiuso si è fermato al 9,5%, mentre il il metano resta inchiodato a un misero 0,2% del mercato. Bene le ibride, che guadagnano 1,3 punti e salgono al 37,8% di quota. Ma si tratta soprattutto di mild hybrid, con scarsa incidenza dell’elettrico, in netta prevalenza sulle full hybrid. Mese negativo per tutte le auto con la spina: oltre alle elettriche, anche le ibride plug-in retrocedono di un punto rispetto ad un anno fa, al 3,2%.

-Iscriviti alla Newsletter e al nostro canale YouTube

Webinar
Apri commenti

45 COMMENTI

  1. Se proprio dovessi prendere un auto elettrica, prenderei la Spring.
    A conti fatti una batteria di accumulo da 26kWh per la seconda casa che è off grid mi costerebbe uguale, però c’è da mettere in conto la faticaccia di trasportarla ed installarla.
    La Spring praticamente per la stessa cifra (anche meno a vedere i prezzi in rete) ha pure le ruote e si sposta agevolmente.
    Considerato che nella seconda casa ci vado solo un paio di giorni alla settimana, ho corrente pure d’inverno con cinque giorni per ricaricarsi.
    Come batteria semovente a quel prezzo (magari incentivata) potrebbe essere un affare nel mio contesto di utilizzo, un domani la posso rivendere a km zero, anche per ricambi se la batteria avrà tirato le cuoia nel frattempo.

    • la Renault 5 ha opzione V2G (V2H) .. ma con WB originale (magari altre compatibili bidirezionali son già sul mercato.. non ho verificato)… e forse solo nell’allestimento più costoso, non credo nell’entry level da 23.000 euro..
      in futuro (fine 2024) presenteranno pure la R4 , che dovrebbe essere ancora più economica…concorrenziale con la Dacia Spring (che comunque ha origine “cinese”)
      Se si affermasse veramente il V2H (secondo me farebbe tanto comodo anche a Enel Distribuzione , per stabilizzare la rete).. sarebbe buona cosa proporlo su tutta la gamma… e allora le BEV sarebbero un vero affare rispetto al costo attuale delle batterie d’accumulo (a pari kWh).
      Anche io sto aspettando per valutare questa opzione visto che al momento i powerwall non sono per me convenienti…anche se i prezzi son calati tanto.

      nb: tempo fa mi sembra che abbiamo aggiornato il SW delle VW iD3/4 con questa nuova possibilità d’uso della batteria “con le ruote” 😉

      • Beh a me basta anche solo il V2L, non essendo un abitazione principale non ho alcun contratto per l’energia, per un periodo l’ho avuto ma le spese come seconda casa erano da furto rispetto al consumo…meno di 100 kWh in un anno per 400€ complessivi non aveva senso.
        Da li ho preso un pannello fv, un regolatore di carica, un inverter e due batterie al pb da muletto ed ho risolto il problema almeno di illuminazione/tv/radio spendendo la stessa cifra una volta sola.
        Ora curiosando tra i vari modelli bev ho visto appunto che la spring ha il V2L e mi sono venute nuove idee.
        Potrei espandere il fotovoltaico ed usare appunto il veicolo come batteria, non è un problema se devo andare ad attaccare la spina per tutta la casa quando mi fermo li, c’è annesso un magazzino dove ce ne stanno almeno tre di auto, logisticamente è pure comodo.
        Oppure potrei usare all’occorrenza una colonnina che sta a 500m, per uso sporadico anche se costa non mi cambia la vita, d’inverno potrebbe essere vincente quando dal sole arriva poco o nulla.

        Le altre due modalità potrebbero farmi comodo nell’abitazione principale, dove ho pure il fotovoltaico, ma non con il gse, ho un inverter ibrido che commuta sulla rete solo quando ho spolpato pure l’accumulo.
        Però a conti fatti non avanza mai energia da cui sarebbe un investimento in negativo, col V2G non venderei niente e col V2H non avrei nulla da dare alla casa, ha più senso il veicolo/batteria nella seconda casa dove mi risparmio direttamente il fastidio di avere bollette o altro da pagare, pago una volta cash e poi faccio quello che mi pare con quello che eroga.

        Se poi fa pure da auto, ben venga, ma con tutte le cose che ci mettono dentro oggi (display ecc.) diciamo che non mi viene affato voglia sperimentarci, sarebbe di riserva se ci sono blocchi sotto l’euro 4, per il momento è successo solo in luoghi che non frequento, ma non si sa mai.

  2. Vorrei riprendere la mia opinione già espressa in un post precedente, e cioè che la subdola campagna “contro”, gestita immagino dalle entità industriali, politiche e finanziarie che nel breve hanno da perdere con la diffusione dell’elettrico, ha ottenuto un grande successo.
    L’auto elettrica nell’immaginario collettivo oggi ha le seguenti caratteristiche: troppo cara, s’incendia, non parte quando fa freddo, scomoda da ricaricare, tariffe troppo alte alle colonnine, autonomia insufficiente, si deprezza troppo velocemente, inquina come le auto termiche, si sfruttano i bambini per la produzione del silicio (questo in particolare per le cinesi) devi cambiare le batterie e ti pelano, e chi più ne ha più ne metta.
    Tutte caratteristiche confutabili o discutibili ma che hanno gran seguito come “verità”
    Il fatto che non si emette gas di scarico non viene neanche preso in considerazione, così come la silenziosità, il comfort di guida, l’accelerazione da auto sportiva, la maggior semplicità tecnologica, la quasi totale assenza di manutenzione.
    Tesla ha venduto tanto perché è partita prima, l’auto è valida, e Tesla produce solo auto elettriche, e oggi diciamo pure perché in gran parte (se non soprattutto) è riuscita a diventare un'”icona” del settore.

    Quello che vorrei dire è che se non si attua una campagna “a favore”, educativa e non “pubblicitaria”, e se non si sviluppano nuove tecnologie e sistemi diversi da questi orrendi “incentivi a singhiozzo” per diminuire il costo delle auto, per il momento le elettriche rimarranno nell’angolino alimentando la classica situazione del “cane che si morde la coda”, cioè non si vendono perché sono care, e sono care perché non si vendono.

    Ma c’è interesse nelle alte sfere a investire in modo corretto?

    • Mio personale parere non c’è nessuna subdola campagna contro ma solamente una chiara ed evidente campagna a favore, spinta da normative, divieti di circolazione e incentivi. Nonostante tutto l’elettrico non decolla. Ogni tanto un minimo di autocritica farebbe bene ed evitare di pensare che quello che va bene al benestante con il garage e il fotovoltaico sul tetto possa essere imposto a tutti. Se non è così spiegatemi come mai nonostante il raddoppio dei listini delle auto termiche le elettriche non si vendono? Cominciano a non vendersi nemmeno in Germania come gli incentivi sono stati tolti, sintomo di un mercato sudolamente drogato sì ma al contrario, per favorire l’elettrico.

      • Buongiorno Carlo / Luca / Franco / etc

        anche oggi sulle barricate.. a scrivere fantasie.. ma chi gliela fa fare sta fatica?

      • nel caso le fosse sfuggito … la commissione europea ha proposto il passaggio alla motorizzazione (e non solo… anche ai riscaldamenti ) con elettricità possibilmente da Fonti rinnovabili … per cercar di mitigare il surriscaldamento del pianeta, l’inquinamento di tutti gli ambiti marini, aerei e terrestri in tutto il pianeta Terra (gli effetti dell’uso di idrocarburi coinvolge tutto il “globo terraqueo” – per dirla come Giorgia- non solo nelle prevalenti zone d’uso).

        visto che ci aspettano decenni molto duri da affrontare, tra periodi con alluvioni devastanti (già 2 quest’anno !), altri di siccità e crolli delle produzioni agricole, innalzamento del livello dei mari con distruzione di molti ambiti costieri anche in Italia ( ho casa vicino al mare… lo vivo tutti i giorni), conseguenti migrazioni di grandi popolazioni (non sporadici barconi dovuti più a fenomeni politici/militari che ad ulteriore aggravamento delle condizioni di vita in ulteriori ampie zone del pianeta – nb: solo in Nigeria son 100.000.000 di persone ).

        Per capire che bisogna darsi parecchio da fare, tutti quanti, cambiando abitudini e tipi di investimenti da fare…urgentemente per giunta… di cosa ha ancora bisogno? che le voli via il tetto da casa? le crollino alberi sull’auto ICE durante una tempesta “medicane” (è un neologismo da cambiamento climatico, quando ero giovane l’Italia aveva il clima “temperato” .. non tropicale).
        Se ha figli adolescenti sappia che da grandi/ anziani rischiano persino gli stravolgimenti dovuti alla “sparizione” della corrente del golfo .. che vorrà dire che in Europa dovremo “viaggiare col gatto delle nevi” cingolato…

        Pensi un po’ di più al Perché dobbiamo fare certe scelte…

      • Carlo , faccio parte di quelli che dichiari benestanti con garage impianti fotovoltaici e carico da casa tutto vero ,ma che le BEV abbiano una politica che subdolamente favorisca le elettriche ce ne passa infatti fra app abbonamenti colonnine occupate o non funzionanti e un euro a kWh prezzi auto ancora folli nonostante gli incentivi,a mio parere sbagliati ,piu notizie false di ogni genere ti posso garantire che di favoritismi ce ne sono ben pochi anzi e senza mettere in conto le oggettive difficoltà proprie delle bev, se fosse come dici una pacchia non pensi che si venderebbero solo quelle .

  3. Una giungla, e questa incertezza non aiuta, né il nuovo, né l’usato.
    Che stai a fare annunci per niente?
    Boh, governo flop.

  4. Il mercato dell’auto elettrica è molto semplice: milioni di potenziali acquirenti valutano decine di marche per diverse settimane, e alla fine comprano una Tesla

    (libero adattamento del famoso aforisma sul calcio di Gary Lineker)

    • nel caso Italico, segue anche l’Imbuto del Garagino se hanno il box:

      – box dimensioni normali -> Tesla M3 o MY

      – box dimensioni normali ma rampa che tocca sotto -> Tesla MY

      – box scomodo -> segmento C -> dirotti su Mg4, e per ora briciole agli altri modelli ( Dophin, Megane, ID3-Cupra, etc)

      – box ancora più scomodo-> segmento B -> aspetti E-C3

      – box stretto, 2,4-2,5 metri, come li facevano una volta -> ti prendi Spring, l’unica larga solo 1,58 metri

      – box stretto, 2,5-2,6 metri -> Twingo, E-500, ( VW-Up )

      ============

      Se il mercato nostro fosse davvero così sensibile alle taglie, peccato non avere ancora nella mischia del 2024:

      – BYD Seagull — 3.8 metri x 1,71 m —
      a me sembra la taglia tuttofare per le nostre stradine urbane e box, solo 6 cm più larga e lunga di Fiat Punto 2a serie; potrebbe fase sfracelli di vendite in Italia?

      – Leapmotor T03 ( futura Pandina ) e Huinday Casper — 3,6 metri x 1,65 m —
      per contendersi con la Spring i boxini stretti e i parcheggi più difficili in città

      Forse si aggiungeranno nel 2025-2026 insieme da altre, per giocarsela quando gli incentivi saranno più bassi o assenti

      poi sottointeso Tesla Model 2 ( inizio 2026? ) per fare sfracelli nel segmento C

      • Evidentemente, se mi da una risposta seria, è perchè non conosce la frase di Gary Lineker 🙁

        • non sono ferrato ma l’aforisma ma si intuiva

          ero semiserio, voleva essere un corollario italiano all’aforisma: in prima battuta si tutti finirebbero a scegliere come dice Lineker

          poi però controllano se entra nel box 🙂

  5. Ingredienti per il delitto perfetto dell’auto elettrica:
    — Per chi vorrebbe acquistarla, scoraggiarne o comunque ritardarne l’acquisto promettendo incentivi da favola e poi ritardandone l’attivazione mese dopo mese, dopo mese, dopo mese…
    — Per chi già la guida:
    — — rendere economicamente pesante la ricarica presso le colonnine pubbliche grazie al controllo sui due principali CPO/MSP e sulle loro politiche di prezzo (innalzamento generalizzato del prezzo del kWh “a consumo” e abolizione degli abbonamenti a pacchetto).
    — — Tramite i due CPO/MSP, proprietari della maggioranza delle colonnine installate, innalzare anche il prezzo per gli accordi di roaming per gli operatori minori, costretti quindi anch’essi ad innalzare tutti i loro prezzi.

    • Se posso integrare, ci sarebbe anche la non banale questione in merito alle astruse e vessatorie condizioni necessarie ad installare un punto di ricarica privato, qualora il proprio posto auto o box che sia abbia a che fare anche con delle parti comuni

        • Ecco, quelli sono da fare solo in alternativa al niente.
          Mi creda, da persona che con queste cose ci lavora.
          Cause civili tra condomini che spuntano come funghi, glielo assicuro.
          Tocca a me, tocca a te, ieri l’hai fatto tu, a me però serve domani mattina, e io so io e voi non siete un c@zzo… eccetera.
          Già successo, eh? Non sono timori. è una quasi certezza.
          Però chiaro, se l’alternativa è il niente ci si fa andar bene anche quello.

  6. Questo dimostra solo quanto tutti questi incentivi e favori all’elettrico siano sbagliati e controproducenti per l’elettrico stesso.
    Sono le case a doversi dare da fare per renderlo appetibile e dal giusto prezzo non con i soldi dei cittadini così che loro possano continuare a lavorare male e ingrassarsi con margini di molto dubbia trasparenza.
    Così come l’inflazione è drogata dalla semplice volontà di multinazionali ad arricchirsi sempre più con scuse che ormai è palese essere fasulle lo stesso vale per le case automobilistiche che lamentano mancanza di margini ma poi sono on grado di fare tagli ai listini di diverse migliaia di euro rimanendo comunque in attivo. Solo una presa in giro.

    • Gli incentivi sono tendenzialmente contro producenti perché i costruttori in questo modo tengono alti i listini tanto prima o poi paga lo stato (noi) , ma se si decide di farlo si dichiara e si fa’ subito tergiversare blocca solo le vendite non ci vuole uno scienziato .

    • // Questo dimostra solo quanto tutti questi incentivi e favori all’elettrico siano sbagliati e controproducenti per l’elettrico stesso. //

      Invece i 120 milioni di euro già bruciati (letteralmente…) in pochi giorni dal 24 gennaio scorso per auto inquinanti con emissioni di CO2 da 61 a 135 g/km vanno bene?

      • sempre per le auto termiche, altri 403 milioni in arrivo per incentivi da 3000e, per rottamazione

        sono i fondi ICE 2024 + i fondi EV avanzati anni precedenti e girati su ICE senza un “perchè”

      • No, non vanno bene nemmeno quelli dal mio punto di vista.
        Tuttavia altra mia personale opinioni è quanto sono tristi le persone estremiste sia da un lato che dall’altro della questione…chiamasi tifo da stadio. Le cose vanno guardate oggettivamente.
        Dipende cosa si vuole realizzare e quale è il fine…dal punto di vista delle emissioni un veicolo termico moderno dovrebbe comunque inquinare meno di uno più datato.
        Fra le altre cose trovo sbagliato se proprio ci devono essere gli incentivi che questi vengano dati, seppur per importi inferiori, a chiunque indipendentemente dal reddito/isee.
        Ho visto clienti che possiedono e con le possibilità per auto da oltre 100.000 euro acquistare, prendendo gli incentivi, l’elettrica per la moglie o comunque come seconda auto.
        A me questo proprio non garba perché dovrebbero essere un aiuto al rinnovamento verso veicoli più moderni, sicuri ed ecologici a chi normalmente non avrebbe potuto permetterselo. Invece quelle persone continuano a non poterselo permettere e a beneficiarne sono in molti casi quelli che le possibilità economiche per cambiare auto le hanno.

        • Allora siamo entrambi d’accordo sul fatto che, concepiti come sono oggi, gli incentivi siano completamente controproducenti.
          Perché di fatto non stimolano nemmeno la diminuzione delle termiche più vecchie, che continuano imperterrite a circolare a milioni.
          Forse i futuri nuovi incentivi che legano l’ammontare dell’incentivazione alla classe di omologazione della vettura rottamata potrebbero smuovere qualcosa… staremo a vedere.

        • tra le cose oggettive da guardare metterei il cambiamento climatico.
          dal quale, in cascata, viene fuori tutto il resto, dalle auto elettriche al tema delle analisi LCA a quello del risparmio energetico.

          ma mi sembra che si ignori bellamente il problema, e si continui a danzare, nel salone del Titanic

  7. Certo senza incentivi le Bev non si vendono.

    Oppure come dice il Ceo di Lucid Motors, che produce auto elettriche di un certo livello, le auto che oggi troviamo in commercio non sono poi il massimo.
    Lui le definisce “le peggiori auto elettriche di sempre”.
    Cosa vorrà dire?

    Che forse le attuali tecnologie pur essendo all’avanguardia non sono poi così sviluppate?

    Forse, certo molte persone, basta intervistarle, già oggi sono consapevoli che le auto elettriche così come sono concepite oggi sono di passaggio.

    Siamo in piena transizione, in pieno sviluppo.

    Un work in progress continuo, che rende subito obsoleto quello che compro oggi, perché domani esce qualcosa di meglio.

    Di molto meglio, di diverso, di meno costoso…

    Insomma, spesso, non si tratta di semplici up grade. Come avviene per le endotermiche, ma molte volte si parla di rivoluzione.

    Ora impegnare tanti soldi per un prodotto che appena mi viene consegnato (spesso dopo molto mesi) è ampiamente sorpassato dalla concorrenza.
    In queste condizioni non si tratta di un buon investimento.

    Come dice il ceo di Lucent oggi la cosa migliore è noleggiare, non comprare.
    Ma non tutti sono propensi a farlo, il noleggio spesso è molto costoso e la macchina non è mai tua…

    Insomma tante persone ben informate sono alla finestra ad aspettare.
    Gli incentivi sicuramente, ma anche che i tanti annunci di nuovi prodotti prendono forma.

    Chi ha bisogno subito oggi va sul sicuro e compra il tradizionale…

    • Ma ammesso che il prodotto che ho comprato ieri oggi sia stato sorpassato dalla concorrenza, che importanza ha se quello che ho comprato soddisfa le.mie esigenze? O siamo bambini che vogliono sempre il gioco con l’ultimo colore uscito?

    • Piccola riflessione sull’obsoleto delle BEV solo pochi mesi dopo l’acquisto.
      I player tradizionali stanno già adesso attuando politiche per evitarlo e garantire a clienti privati e aziendali svalutazioni lente. Come lo stanno facendo? Ritardando/centellinando le loro BEV ed attuando politiche di miglioramento del prodotto esattamente come fanno per le ICE. Tant’è che i loro prodotti non sono competitivi con aziende come Tesla che costantemente aggiorna i prodotti sotto pelle.
      La cosa migliore sarebbero aggiornamenti piccoli e costanti nell’arco di 6 mesi, lasciare invariati i nomi dei modelli proposti ed al massimo incrementare le performance (tradotto a parità di capacità di batteria avere maggiori km o stessi km con batterie più piccole) che è quello che fa Tesla.

    • Obsoleto dopo pochi mesi? Che differenze sostanziali ci sono tra una Model 3 del 2018 e una del 2024? Il 19% di autonomia in più? La pompa di calore di serie? (Che non è certo un’innovazione specifica delle elettriche).
      Dov’è la rivoluzione annunciata millemila volte? Le auto migliorano lentamente come qualsivoglia altro oggetto tecnologico.
      Il mio telefono di ormai 5 anni fa esattamente le stesse cose che fanno quelli più moderni, solo un po’ più lentamente, che è quello che mi serviva 5 anni fa e se lo cambierò sarà solo perché non si aggiorna da 2 anni e la batteria non arriva a sera. Difetto che le BEV minimizzano.
      E con una ENORME differenza: le APP richiedono risorse sempre più alte per funzionare, le strade no, non cambiano. 300 km fra 10 anni saranno sempre 300 km.

      • @guido, un po’ off-topic
        per il tuo telefono
        cerca LineageOS per il tuo modello, sia sui canali ufficiali che in rete e su Telegram. il mio vecchio telefono è durato 7 anni, e prima che morisse lo schermo ci girava fluidamente Android 13…ma lui era nato con Android 7!

        per tornare in-topic: marketing marketing marketing
        e innovazioni che non lo sono.
        l’innovazione vera è lenta, con accelerazioni improvvise e impreviste (ma il cui terreno è invece preparabile)
        e questo vale ovviamente anche per il settore della mmobilità elettrica.

        • Per il telefono, ci ho già provato, ho rinunciato… non ho voglia di “sbattermi” se per caso andasse in brick e soprattutto non risolverei il problema della batteria. Quando la batteria sarà troppo compromessa, lo passerò alla seconda vita: il telefono sui cui tenere le app “strane” che non vorresti sul telefono principale e che tanto non userai mai in mobilità, da usare solo in WiFi.

  8. Credo che sia l’effetto del taglio listino + finanziamento al 3% che ha reso la model y appetibile a molti… pure io ho fatto il test drive… non avessi avuto altre spese in corso forse avrei fatto la pazzia!

    • A me sembra sempre più un mercato che non esiste, tolte le tesla che vendono (quelli che io conosco comunque le hanno in leasing o nlt, nessuno le ha comprate) anche per la forza del brand e dell’infrastruttura.

      • Guarda che di persone che hanno acquistato una BEV senza leasing o NTL ne esistono ed io sono uno di quelli.
        Perché l’ho fatto? Semplice non sono uno di quelli che fa molti km per lavoro o divertimento e non sono nemmeno uno che vuol cambiare auto ogni 3/4 anni.
        Quindi perché pagare un servizio che non mi serve? Preferisco accollarmi i rischi, tanto con il km annuale che faccio i mie 8 anni di garanzia sulla batteria li ho garantiti, poi si vedrà.

  9. Purtroppo gli incentivi nel migliore die casi arriveranno ad Aprile, anche se secondo me è più probabile a Giugno. Sempre che non cada il governo prima (cosa che non mi dispiacerebbe affatto).

    • dici ad attivare gli incentivi aspettano le settimane prima delle elezioni?

      cioè, se una cosa del tipo “se proprio dobbiamo darli questi incentivi”:

      A) li diamo in ritardo, così intanto blocchiamo il mercato ( e sono quote che poi non si recuperano dopo se non in parte); nel 2022 (?) successe simile (?)

      B) spostiamo buona parte dei fondi sul termico e li si riesce a tirar fuori numeri di vetture più alti incentivabili più grand

      C) c’è la giochiamo sotto elezioni con effetto “ti ho dato il pacco di pasta, mo’ mi voti (per fregartene poi 2 o 3 di pacchi di pasta prima della fine dell’anno)”

      ===========
      sarebbe da prendere l’incentivo, considerarlo fatto con i soldi della comunità e non con i loro, e non votarli, per essere stati inefficenti persino in questo provvedimento

  10. Non stupisce vedere che le temute EV cinesi non vendono, che siano MG, BYD o altro, non piacciono sono costose e non valgono il prezzo. Idem per le plug-in. Si conferma il fatto che il mercato non compra le EV ma compra le Tesla, che ormai sono comuni in ogni strada.

    • Buon giorno
      le EV cinesi (e non ) ancora non vendono perché ancora sono viste come un “prodotto sconosciuto”, salvo il caso MG (che almeno ha un marchio “europeo”) …oppure dR (si, ci metto anche l’assemblatore molisano … perché sempre di auto cinesi si tratta).
      Quando in giro per le città si cominceranno a vedere punti vendita, i marchi cinesi cominceranno ad essere memorizzati, un po’ come nella telefonia coi recenti ingressi di Xiaomi, Oppo, OnePlus etc .. che sono entrati anche nei listini dei gestori telefonici.
      Tesla è stata l’avanguardia elettrica anche in Europa, ha fatto conoscere la nuova modalità di viaggio, ha creato una (sua) rete di superchargers HPC che sicuramente ha dato fiducia agli early adopters (ora poi ha aperto molti punti anche ai no-Tesla), ha superato alla grande il problema “shortage” riprogettando e riprogrammando molto velocemente i propri sistemi e continuando la produzione e la vendita quando tutti gli altri OEM non sapevano come continuare ad assemblare le loro vetture (dando un’altra grande lezione di capacità e lungimiranza) e soprattutto ha seguito l’esempio di Apple: produce pochi modelli, senza varianti particolari, li aggiorna OTA il SW continuamente, riducendo il senso di “prodotto obsoleto” e facendo continuamente ottimizzazioni (anche se molte scelte io le trove molto criticabili .. infatti ho altra BEV).
      Al momento è ancora troppo presto per giudicare ciò che “piace” o “non piace” in Europa / Italia; fra due o tre anni, quando saranno disponibili le nuove BEV seg. A/B/C con prezzi accettabili (con o senza incentivi ), gli OEM avranno organizzato a dovere le loro reti di vendita e assistenza (con operatori finalmente formati), allora vedremo davvero l’inizio della nuova era dei trasporti di persone (per quelle merci .. non saranno certo a batterie, se non per l’ultimo miglio; occorreranno altre motorizzazioni sulle lunghe distanze, con le opportune stazioni di rifornimento ai “terminali” o tappe intermedie).
      Aspettiamo e vediamo, coraggio..

    • Costa poco più di 20000 euro, chi la compra adesso quando con gli incentivi potrà pagarla la metà se non meno? Li capisco eccome

  11. Quindi come volevasi dimostrare Con ogni probabilità Tesla vende anche senza incentivi. O sono auto con incentivi ordinati mesi fa.

Rispondi