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Pensateci bene prima di disfarvi dell’elettrica

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La Opel Mokka-e (le foto sono tratte dal sito media di Stellantis).

Pensateci bene prima di disfarvi dell’elettrica: Daniele risponde a chi, come Marco, pensa di farlo dopo un’esperienza negativa con la sua Spring. Vaielettrico risponde. Ricordiamo che vostre mail vanno inviate a info@vaielettrico.it

pensateci benePensateci bene… / Racconto la mia di esperienza negativa

“Nel leggere l’esperienza negativa che avete pubblicato del Sig. Marco Pinto con la sua Spring vorrei rispondere raccontando la mia di esperienza negativa. Facendo notare però quanto una corretta conoscenza della mobilità elettrica possa fare la differenza. Gita dell’8 dicembre: I meravigliosi laghi di Fusine (UD). Approfittiamo della giornata festiva per una ciaspolata, distanza 102km da casa. Conoscendo la mia Opel Mokka-e, so che con temperature rigide l’autonomia cala drasticamente quindi escludo a priori l’autostrada. Comporterebbe maggiori consumi e un allungo di una ventina di km per tratta che potrebbero fare la differenza tra il doversi fermare a ricaricare oppure no. Non ho abbonamenti attivi perché carico sempre a casa e la Free to X in autostrada al consumo costa un occhio. Partenza con 2° e batteria al 100%, arriviamo al parcheggio dei laghi (gratuito per le BEV, altrimenti 5€) con temperatura -4° e batteria 50%.

pensateci bene

In coda in montagna con termometro sottezero: la batteria…

Poca paura, tanto al rientro ho il dislivello negativo che mi farà risparmiare molto sui consumi, penso io. Riprendiamo l’auto nel pomeriggio col buio e termometro -7° (siamo in uno dei posti più freddi d’Italia). Neanche il tempo di partire che la batteria è già al 48%, perché giustamente la climatizzazione dell’abitacolo e del pacco batteria assorbe energia. Tutto calcolato, penso io, niente paura: adesso inizia la discesa. Passata Tarvisio, escludo di nuovo l’ipotesi di prendere l’autostrada al rientro per evitare una sosta alla Free to X e decido di scendere lungo la statale. Tutto bene per i primi km, poi ad un certo punto iniziano i problemi: coda inaspettata. Batteria al 40%, mancano 78km a casa e fuori la temperatura è ancora -2°. Dopo alcuni rallentamenti siamo fermi per almeno 15’, poi si procede a rilento. Anziché ricaricare in discesa, sto consumando energia per mantenere in temperatura abitacolo e batteria. Da un rapido calcolo capisco che ancora un 5% di batteria giù stando fermi e non arrivo a casa.

pensateci benePensateci bene…/ Lieto fine in pizzeria, con ricarica e una riflessione finale

Mia moglie è nel panico: “Oddio cosa facciamo adesso? Resteremo a piedi al freddo!” Tornare indietro non si può, perché nel frattempo si è creata coda anche in senso contrario e Maps mi da 1h e 24’ per raggiungere la fast più vicina. Decido quindi di aprire l’app di Be Charge con la quale sono registrato e scopro che nel paese dopo, a 2km, c’è una colonnina con 2 stalli liberi da 22kW in AC. La prenoto, ci arriviamo e mentre ricarico un’ora quanto basta per tornare a casa ci mangiamo una pizza in paese. Ah sì, la mia Mokka-e ricarica a 7,2kW non a 11, ma nel frattempo il traffico è defluito e torno a casa con ancora il 21% di batteria. Morale: gli imprevisti possono capitare, ma bisogna conoscere gli strumenti a disposizione per risolverli. Se poi questo comporta un aggravio di tempo o di costi una tantum (la pizza fuori non era prevista), va fatto il computo con il risparmio quotidiano che si ha tutto l’anno. Ci pensi bene prima di dar via l’elettricaDaniele Sacilotto

processo di ricaricaRisposta. Nella mail che ci ha inviato Daniele, c’è un ulteriore pensierino finale: “Mentre collegavo il cavo, un papà che passeggiava con la sua bambina si ferma e mi saluta. Poi spiega alla piccola che quella macchina non fa puzza perché va con la corrente e io la stavo collegando per caricarne la batteria. Pensare che per le nuove generazioni sarà una cosa normalissima mi ha ripagato del disguido passato“. Ecco, le app le nuove generazioni le maneggiano con la facilità con cui noi giocavamo alle figurine. Trarsi d’impaccio con una app, quando si è in viaggio, è la ricetta indispensabile per evitare di andare nel panico davanti a situazioni che (come le code) possono capitare. Di colonnine ce ne sono sempre di più, anche in posti impensabili, serve lo strumento giusto per scovarle.

  • Il controcanto di Daniele: “Pensateci bene prima di disfarvi di un’elettrica…”
  • Viaggi invernali: nelle colonnine fast i tempi di ricarica si allungano quando fa freddo? Il VIDEO di Paolo Mariano

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82 COMMENTI

  1. Tralasciando l’autonomia un po’ risicata della Mokka, che mi lascia un po’ perplesso, vorrei aggiungere che in caso di estremo freddo, in discesa la ricarica da freno motore potrebbe essere limitata. È capitato a me ad inizio 2023 in zona Roccaverano, id.3 58kWh pro, utilizzata la mattina dopo averla lasciata fuori all’aperto dalla sera prima. Da considerare se si calcola la ricarica in discesa come autonomia finale.
    Viceversa è capitato pure a me di stare in coda questa estate scendendo dal passo del S. Gottardo, andavo al lago di Costanza: risultato, ricarica minore del previsto ma comunque l’autonomia dell’auto mi ha permesso di giocare un po’ di più con le opzioni. Si, certo, l’autonomia maggiore in questi casi aiuta, ma per il 98% del resto del tempo è inutile…

  2. Ha un taglio di batteria di 45 kWh. Basta stare sotto i 18 kWh/100km a prescindere dalla velocità perché quello che conta su un’auto elettrica in autostrada sono i consumi.

  3. L’auto elettrica non è per tutti!! Prima di tutto deve essere uno stile di vita al risparmio, all’ecologia e alla tranquillità. Se si è l’opposto non è per voi. Io non tornerò più su un motore termico. Perché risparmio sul carburante, sui freni, sulle gomme e sui tagliandi e poi mi piace la guida, mi piace programmare i percorsi, mi piace l’esenzione bollo, l’aria calda e fredda immediata, zona ZTL gratis, e credo di fare più km totali di vita rispetto a un motore termico Diesel.

  4. Ma sono l’unico che fa minimo 150 km al giorno in BEV (Leaf 62kwh) e vive spensierato? Ho fatto anche 700km in un giorno certe volte. Imprevisti ne ho avuti, ansia mai.
    Per quelli che dicono che se ti muore il cellulare per strada non riesci più a ricaricare, io ho risolto prendendo 3 tessere NFC di altrettanti fornitori, ma comunque nell’ auto elettrica la presa usb per ricaricare il telefono c’è sempre. Diciamo che è più probabile forare una gomma che avere problemi di batteria al telefono mentre vado in auto.

  5. Daniele, una domanda: quale consumo ti indicava la Mokka-e mentre eri fermo in coda?

    Te lo chiedo perché la tua frase “Da un rapido calcolo capisco che ancora un 5% di batteria giù stando fermi e non arrivo a casa” mi ha fatto venire in mente che la mia Renault Zoe – auto diversa, certo, ma è per fare un confronto –, anche partendo dopo una notte fuori e qualche grado sottozero con il riscaldamento impostato a 20 °C, inizia consumando un bel 3 kWh, che però già dopo due-tre minuti scendono a 2 kWh per poi stabilizzarsi a 1 kWh.

    Avendo già l’auto calda quando ti sei fermato in colonna (così immagino, almeno, essendo in viaggio da un po’), mentre eri fermo doveva segnalarti un consumo di 1 kWh, ma facciamo anche 2 kWh: sbaglio?

    Se è così, to chiedo: non ti ha tranquillizzato il ragionamento che i 5 kWh tra salvezza e perdizione che avevi individuato significavano in realtà la possibilità di starsene al caldo in colonna dalle 2,5 alle 5 ore?

    Poi anch’io ti dico che, piuttosto che stare fermo in colonna con il nervoso che mi sale agli occhi, in occasioni simili ho spessissimo preferito uscire dal girone infernale e fermarmi per merenda / pranzo / cena a seconda dell’orario. Va da sé che, avendo un’elettrica, se ne approfitta anche per ricaricare, se possibile e se necessario, quindi avete fatto benissimo!

    • Scusami, mi rendo conto di aver confuso il 5% indicato da te con 5 kWh, che in effetti nella mia Zoe sono circa il 10% di batteria.
      Ma la sostanza non dovrebbe cambiare più di tanto: un consumo di 1-2 kWh ad auto ferma significano comunque 1-2 ore di colonna… e dopo 1 ora, batteria o non batteria, mi sarei fermato comunque per smaltire il nervoso!

      • Non mi indica un consumo in kWh ma ho tenuto osservato quanto era calata la percentuale di batteria stando fermo. Con temperatura esterna di -4° non potevo spegnere il climatizzatore interno perché avremmo patito troppo il freddo, sicuramente anche questo avrà inciso molto oltre alla climatizzazione del pacco batteria. Considera anche che trattandosi del tratto in leggera discesa non ho potuto sfruttare il dislivello negativo. Per fare un esempio in estate lo stesso tragitto l’ho fatto partendo da casa con l’80% e rientrando col 15% senza soste di ricarica. La Mokka-e con le temperature sottozero consuma molto

        • Grazie per la risposta, e strano che a cruscotto la Mokka non ti dia l’indicazione del consumo istantaneo: è un dato che io trovo utilissimo e ho sempre in primo piano, assieme al consumo per 100 km.
          Grazie per il bel resoconto di viaggio… e buone feste!

  6. Chissenefrega dei commenti dei no-bev alla fine toccherà anche a loro.
    E nel frattempo magari anche fra loro qualcuno dovrà digerire abitazioni distrutte, malattie da inquinamento ed una colossale infornata di stranieri che scappano dai loro Paesi.
    Solo allora, forse, si darà dell’idio.ta.
    Ma sarà un tantino tardi.

  7. Daniele Sacilotto, a mio parere manca un dato nel suo racconto. Quante volte è incappato in una situazione simile da quando usa la sua Mokka? Quanti chilometri ha percorso dal suo acquisto? Le chiedo questo perché, a leggere i commenti, sembra che la cosa debba succedere tutti i giorni, ma credo che questo non corrisponda alla realtà.

    • L’auto è di maggio 2021 e abbiamo percorso circa 45k km. Non è la prima volta che mi capita un imprevisto, ma volevo semplicemente rispondere all’articolo precedente. Rinunciare all’elettrico solo per una esperienza negativa mi sembra una scelta esagerata. Se avessi dovuto rinunciare all’auto termica ogni volta che un guasto mi ha lasciato a piedi …

    • Con l’elettrico occorre fare i conti come distanze kilometriche, pianificazioni ricariche , alloggi, tempi, adottare strategie, mprevisti cc..ecc..Fare un viaggio con una elettrica diventa semplicemente stressante.

  8. Daniel, non vorrei mai essere su una barca che imbarca acqua in tua compagnia, mentre io cecherei di ritardare la mia dipartita sperando che nel frattempo arrivi qualcuno a soccorrerci, tu faresti proprio il contrario.

  9. nessuno ti impone niente, sei tu che ci imponi le tue lamentele e slogan per tonti

    stai postando messaggi simili usando nick diversi in varie discussioni (Spring, parcheggi, etc), non hai neanche cambiato le frasi

    fai goffe campagne sul web per le elezioni europee?
    spero che chi propone questi slogan venga punito alle urne

    specie come amministratori dello Stato non possiamo più pemetterci troppe persone furbette e irrazionali, che giocano a sfasciare

  10. Anche a me sono capitati imprevisti ma sempre risolti anche se a costo di un po’ di tempo in più. D’altronde già solo mettersi in viaggio espone a rischi di per sé, anche con un SUV diesel!
    Nel particolare però mi fa specie che una Opel non riesca a fare in tranquillità 204 km con una carica. E poi che carichi solo 7kw in ac. Comunque la morale è che con più punti di ricarica AC o DC il problema non sussisterebbe.

    • Normalmente li fa senza problemi. Tenga conto che ho fatto tutto extraurbano e quasi tutto con temperature sottozero. Il modello base di Mokka-e ha il caricatore di bordo da 7,2kW.

  11. Io forse sbaglio, ma non capisco perché dopo tempo che l’auto sta andando, è in moto e la batteria sta erogando energia, ci sia bisogno di riscaldarla. La batteria si riscalda da sola in fase di ricarica e in fase di scarica, perché consumare energia quando si è in marcia? Specialmente se non si ha a disposizione tanta autonomia?
    Io non ricarico alle colonnine, ma con la wallbox casalinga, però anche da quel che ho letto, la batteria va riscaldata prima di una ricarica rapida in corrente continua, oppure al limite, prima di partire, ma solo se è possibile riscaldarla quando si è ancora in ricarica. Altrimenti l’energia utilizzata per scaldare la batteria al fine di una migliore erogazione non risulta essere un risparmio, il gioco non vale la candela. Tanto vale procedere senza riscaldamento perché si guadagna maggiore autonomia.
    Io ho disinserito il cosiddetto “riscaldamento intelligente” della mia MG4, e tutte le volte che compare la notifica tocco “annulla”.

    • Le batterie delle auto danno il loro meglio quando si trovano a 25 °C, evidentemente, riscaldandole intorno a quella temperatura, si riesce ad estrarre più energia di quella che se ne consuma, almeno così mi sembra di aver capito.

  12. Certo il racconto è sicuramente imbarazzante, e non per colpa dell’autista o per colpa della propulsione elettrica.
    Il problema sono 120km con residuo all’arrivo del 47% di carica.
    Se fosse stato del 90% non ci sarebbero stati patemi, ne all’andata ne al ritorno.
    Il problema è tutto qui.
    Fino a che le auto elettriche useranno motore sbagliati, e batteria non all’altezza, questi problemi ci saranno sempre.
    La colpa però non è di vende queste auto, la colpa è di chi le compra…
    Senza aspettare che la tecnologia migliori, come è nei pronostici.
    Ma non adesso, si devono comprare tra 5 o 6 anni…almeno…

    Il clima, be i dati veri, non quelli farlocchi dei tifosi dicono ben altro.

    Inquinamento mondiale, il 16,8% dovuto ai trasporti.
    Di cui il 12,6 relativa ai veicoli su strada compreso i mezzi pesanti.
    Il 31.8% invece è contributo per produrre elettricità e riscaldamento.
    I contributi mondiali sono principalmente:
    Di questi il 26.4% è imputabile alla Cina, 12.5 USA e 7.06 all’India.
    Tutta l’Europa contribuisce per il 7% scarso.

    Ora se con la bacchetta magica, domani mattina, tutte le auto europee endotermiche sparisse e fossero sostituite da auto elettriche cosa succederebbe.
    Che non solo quel 12.4% del 7% mondiale, cioè circa lo 0.5% complesivo imputabile all’Europa, pottebbe non scendere ma addiruttura potrebbe anche aumentare…
    Per l’Italia quale sarebbe il contributo delle sole vetture personali?
    Lo 0.05%? O qualcosa di simile…

    A quale costo?

    Dobbiamo aspettare, come in modo intelligente stanno facendo tutti, non serve correre se prima non togliamo di mezzo il restante 88% di inquinamento di cui loltte la metà non è europeo…

    • Ecco, è sempre colpa di qualcun altro o qualcosa d’altro. Questi discorsi triti e ritriti di chi pensa di avere capito tutto ma in realtà non ha capito nulla hanno stancato.

    • Se sparisse l’inquinamento in Cina, pensa che l’aria nel nostro catino chiamato pianira padana diventi magicamente migliore? O magari dovremmo fare qualcosa noi ? Suvvia…

    • A parte il solito benaltrismo, ti segnalo errori nei conti

      il peso in CO2 del trasporto su strada (auto e camion)

      – a livello mondiale per circa il 15 %; questa però è una media con paesi molto poveri ancora senza auto

      – a livello europeo incide per il 20,5 %

      – a livello italiano per il 23 %, cioè siamo i peggio

      inotre stiamo gasando adulti e bambini in Pianura Padana con le polveri ultrafini e gli ossidi NOx dalle marmitte

      Quel 23% sono quasi tutte auto (circa 3/4), il contributo dei camion è una frazione minore (circa 1/4), e anche i camion viniziano a essere elettrificati, non ha senso scorporarli

      Gli altri settori stanno già riducendo velocemente le emissioni, è il settore trasporti che è indietro, qui un grafico:

      https://www.europarl.europa.eu/resources/library/images/20220530PHT31730/20220530PHT31730-cl.jpg

    • Ma chi investirebbe in una tecnologia che non vende?
      Se vogliamo il progresso dobbiamo essere parte del progresso.
      La tecnologia è già ora sufficientemente matura per soddisfare qualsiasi aspettativa. Il problema è il costo: non tutti possono permettersi una Polestar. Ma acquistando ognuno quello che può permettersi, contribuiamo a passare a una economia di scala in cui i prezzi si abbassano e in contemporanea la tecnologia avanza.

      • Perché in quanti possono permettersi una volvo S60?
        Stiamo parlando dello stesso segmento e produttore.
        Il discorso è che molti che potrebbero acquistare auto di segmento D e superiore semplicemente preferiscono le ICE per moda e non per convenienza. Poi c’è l’eccezione Tesla che è moda e convenienza insieme.
        Io sinceramente se fossi costretto a spostarmi per lavoro dal centro Italia salterei a piedi pari la pianura padana direttamente andando in Svizzera o Francia. Non capisco come fanno in molti a sopportare quell’inquinamento e non cercare una soluzione, eppure di soldi li circolano.

  13. posteggio la mia springhina davanti la pizzeria da asporto , passa una giovane mamma con bimba di circa 6 anni al seguito che esclama vedendo la scritta electric : guarda mamma una auto elettrica !!!! la mamma sbuffa e dice : le auto elettriche vanno bene solo come tosaerba !!! morale : la bimba sapeva leggere e conosceva il fenomeno autoelettrica ,la mamma scettica al massimo , avrei voluto stirare la mamma e adottare la bimba !!!! c’e’ speranza per il futuro !!!!

    • Confermo!
      Mia figlia volle assolutamente venire in concessionaria con me a provare la Zoe anche lei, e, da quando ce l’abbiamo (19 mesi), me la frega tutte le volte che può ed ha già dichiarato che, quando potrà acquistare la sua auto, sarà elettrica!!!

  14. “Essendo un weekend di vacanza la fretta non faceva parte del mio programma, per questo ho fatto la Romea, altrimenti avrei fatto l’autostrada”….
    MA PER FAVORE!!!
    “Si può viaggiare anche senza particolare programmazione una volta che si ha preso la mano col mondo elettrico…”
    MA CI FACCIA IL PIACERE!!!

  15. Certo che per una gita fuori porta da 3 quarti d’ora di tragitto in autostrada che dovrebbe essere solo relax-spensieratezza diventa una follia del genere e mille mille fattori da tener in considerazione, e trasmetta ansia panico anche alla moglie a fianco o nell’altro racconto da nord a sud ai suoceri in macchina,
    contenti voi !! (e visto abituati a “pianificare”, ad eventuali conseguenze per successive proposte di viaggio).

    Qual’era il piano “c-d-e …” fino ad arrivare al carro-attrezzi e pernottamento in albergo o taxi per andare a casa , se dopo tutti i fattori pianificati e alcuni andati storti per semplice temperatura attorno allo zero o un po’ di coda se, di notte d’inverno e al limite già di autonomia :
    – in mezzo alle montagne i dati del telefonino non vanno lungo la statale pontebbana a Tarvisio (conosco quei posti) : quindi ?
    – Trovi che il tuo telefonino è scarico spento: perchè in mezzo ai monti consuma molto di + per trovare segnale e non ti eri accorto: quindi ??
    – La app che ti dovrebbe dare qualche indicazione ti si apre ma non va si blocca : quindi ???
    – La app funziona ti da delle indicazioni provi andarci, trovi altra coda nel tragitto rimani bloccato: quindi ????
    – Con le indicazioni arrivi alle colonnine ma trovi fuori uso: quindi ?????
    – Non ti parte la ricarica per altri mille motivi: quindi ??????
    – Parte la ricarica, molto lenta e lunga, ma non ti accorgi che dopo un po’ si era bloccata (episodi capitati+ volte descritti qui nel sito): quindi ???????
    – Non sei da solo ma hai anche altre persone che ormai con tutta la pazienza non ne possono più e sono anche prese da panico, hanno freddo e anche fame e rimpiangono una pandina 730 : quindi ?????????

    poi ti viene in mente che per salvare anche il mondo senza spostare l’inquinamento e distruzioni altrove, c’è per es. l’HVO ENI che abbatte del 90% CO2 e pur essendo solo all’inizio da’ lavoro e mangiare, da vivere a persone e famiglie in Kenia senza devastazioni in indonesia e costa anche 10cent in meno, oppure il biometano (che la CO2 emessa al tubo di scappamento è totalmente rinnovabile,oltre a questo anche le emissioni del ciclo di vita sono molto ridotte provenendo
    dalla trasformazione di rifiuti organici, elimina una fonte potenziale di emissioni di metano dal
    momento che questi rifiuti si decompongono naturalmente se lasciati a se stessi. E questi
    effetti sono combinati si ha una riduzione di emissioni di composti CO2 equivalenti superiore al
    100%. Infatti a seconda della materia prima utilizzata per produrre il biogas la riduzione di
    emissioni di CO2eq. può variare dal 75 al 200%, e con una miscela di liquami e di rifiuti alimentari la riduzione di emissioni di CO2eq. è pari al 140%.),
    oppure alcool-etanolo come in brasile .

    Saluti.

    • “…poi ti viene in mente che per salvare anche il mondo senza spostare l’inquinamento e distruzioni altrove, c’è per es. l’HVO ENI…”

      poi leggi una simile scemenza e capisci che un altro ha abboccato.
      ma mio caro Mirco, oltre alla pubblicità e alla sponsorizzazione del prodotto,
      ma un qualche dubbio sull’origine di questo prodotto e sul suo ciclo di produzione non ti viene proprio?

      e com’è possibile che questo meraviglioso prodotto che risolverebbe d’incanto il problema delle emissioni autoveicolistiche di CO2
      guarda un po’
      non è mica poi così diffuso…

      sarà il solito complottone pluto-massonico-giudaico-juventino-rettiliano

      • vai pure a vedere un bel famoso giornale di sinistra il servizio che ha fatto andando sul posto dove ora gente del Kenya ha di che vivere e sfamarsi con le piantagioni che sta curando per ENI per questa sua iniziativa-pilota: beh a me fa piacere che ci sia chi ora campa piuttosto che crepi e distrutto come in certi posti in indonesia.

    • oh pensa
      ancora fanno circolare queste bufala dell HVO

      con dati basati sulla reclame del produttore, per farsi dare sussidi dal goveno, senza che abbiano uno straccio di certificato LCA

      sottrarre suolo agricolo o forestale in africa, con bilancio CO2 (e sociale ?) negativo, oltre alle emissioni della filiera per coltivare, trasportare e raffinare il carburante

      aveva inziato a postare qui la reclame già mesi fa un dipendente Eni, in incognito ma sgamato dalla email del servizio auto aziendale, e in contemporanea una promoter politica, questa dichiarata, non in incognito

    • Vediamo se posso rispondere al Vostro quesito della sfiga seriale:

      //Qual’era il piano “c-d-e …”
      – in mezzo alle montagne i dati del telefonino non vanno lungo la statale pontebbana a Tarvisio (conosco quei posti) : quindi ?//

      La programmazione la faccio alla partenza, e se comunque non potessi, con un navigatore integrato nell’auto e ben 3 telefonini di diversi gestori (il mio, quello di mia moglie, quello di mio figlio, e anche quello del mio cane) qualcuno che avvia la connessione dati ci sarà sicuramente;

      //– Trovi che il tuo telefonino è scarico spento: perchè in mezzo ai monti consuma molto di + per trovare segnale e non ti eri accorto: quindi ??//

      Lo metto sul pad integrato di ricarica dell’auto che mi sono preventivamente installato, oppure con un volgarissimo cavetto USB attaccato ad un adattatore della presa accendisigari o ad una USB nativa, e passa la paura; comunque posso fare affidamento sui telefonini della moglie , del figlio e anche del cane 🙂

      //– La app che ti dovrebbe dare qualche indicazione ti si apre ma non va si blocca : quindi ???//

      Riavvio il telefono; se non funziona installo l’App sul telefono della moglie, del figlio o del cane 🙂

      //– La app funziona ti da delle indicazioni provi andarci, trovi altra coda nel tragitto rimani bloccato: quindi ????//

      Aspetto che la coda si risolva, non siamo nel film “L’ingorgo” dove il problema era reperire al carta igienica (immaginate che ingorgo fosse)…

      //– Con le indicazioni arrivi alle colonnine ma trovi fuori uso: quindi ?????//

      Cerco la successiva, oppure imparo a leggere le indicazioni dell’App che mi dice se la colonnina è funzionante o meno.

      //– Non ti parte la ricarica per altri mille motivi: quindi ?????? //

      Cerco la colonnina successiva;

      //– Parte la ricarica, molto lenta e lunga, ma non ti accorgi che dopo un po’ si era bloccata (episodi capitati+ volte descritti qui nel sito): quindi ???????//

      La App dell’auto mi segnala l’interruzione della ricarica, vado alla colonnina e riprovo. Se non riesco a far ripartire la ricarica, cerco la colonnina successiva;

      //– Non sei da solo ma hai anche altre persone che ormai con tutta la pazienza non ne possono più e sono anche prese da panico, hanno freddo e anche fame e rimpiangono una pandina 730 : quindi ?????????//

      Non conoscevo la versione 730 della Panda, forse serve per pagare le tasse? O forse serve per avere i rimborsi dal Fisco?
      Scherzi a parte, non siamo in mezzo all’Antartide, ma in questo caso in Italia, quindi cerco un locale che offra da bere e mangiare, magari che abbia installato un impianto di riscaldamento di qualsiasi tipo;
      Si tratta di banale prudenza e problem solving, non mi pare di dover andare in panico per ogni caxxata di problema che si incontra.

      Adesso un quesito della jella per te:
      Mentre sei in coda in auto (anche termica) ti viene un dolore lancinante al petto, cosa fai?

  16. Per carità sono qui anche io a commentare, ci sta.
    Purtroppo la noia degli aspetti positivi non fa notizia…
    Nel mio caso, da worst case adopter (Citroen C-zero)
    Posso dire : nell’ultimo anno ho percorso 24000Km ed ho evitato di emettere 3,4 tonnelate di gas clima alteranti, non mi sono mai accorto del freddo e del caldo potendo preriscaldare e raffrescare il mezzo.
    Ho potuto evitarmi 300€ di tagliando per sostituire olio e filtri (sperando che me li abbiano sostituiti…)
    Tutto l’anno posso parcheggiare nelle strisce blu davanti all’ufficio risparmiando altri 1000€ .
    Nei giorni di blocco del traffico, non ho avuto il minimo disagio.
    Certo, sarebbe ancora migliore spostarsi solamente con i mezzi pubblici, ma per farlo avrei dovuto spendere una cifra con cui acquisto energia per ricaricarmi per 3 anni…
    Purtroppo abito nella provincia del nord ovest, dove i mezzi pubblici sono diversamente comodi, e per le esigenze familiari, occorre spostarsi velocemente tra un paese e l’altro. purtroppo ci sono casi in cui ci sono due sole passaggi nell’arco delle 24 ore…
    Quindi mi devo spostare con un mezzo privato e ho fatto la mia scelta.

    Un tempo un cellulare ETACS, permetteva si di telefonare, a fatica di inviare SMS, la batteria durava anche 10gg… poi il GSM, il 3G, il 4G……5G…..6G …. ora uno smartphone permette di fare qualsiasi cosa. ma certo, non posso pensare di non caricarlo ogni giorno… il motore elettrico, rispetto ad un endotermico è come dire ormai il presente, e le nuove tecnologie sull’accumulo energetico, faranno decollare l’usabilità nel futuro, in un accoppiata incredibile.

    Altro aspetto che dal mio punto di vista toglie ogni ragion d’essere all’endotermico, tranne rari casi.
    Elettricità è un vettore che può essere prodotta ovunque. STOP.

    Buona transizione energetica a tutti!!

  17. Premetto che non capisco tutti quelli che commentano su un sito che si chiama vaielettrico a sproposito sull’elettrico, non avendo minimamente alba di come funzionano le auto.
    Toltomi questo sassolino vi racconto la mia di esperienza di questo weekend.
    Parto dalla provincia di Udine con destinazione Rimini per le gare di ginnastica che dovrà fare mia figlia. Decido volontariamente di non attivare nessun abbonamento non dovendo consumare centinaia di kilowatt e avendo trovato delle applicazioni che anche a consumo consentono delle tariffe ragionevoli. Essendo un weekend di vacanza la fretta non faceva parte del mio programma, per questo ho fatto la Romea, altrimenti avrei fatto l’autostrada e in quel caso la sosta sarebbe stata alle free to x di Ferrara. Fatta questa premessa, parto da casa con il 100% di batteria e mi fermo a Chioggia ad una Enel x da 50 kW dove mentre le bimbe e noi ci mangiamo un panino la macchina si ricarica al 100%, arriviamo a Rimini con circa metà batteria ma con l’intento di ricaricare per il ritorno del giorno successivo. Le be charge presenti al centro commerciale di fronte alla fiera di Rimini erano tutte occupate, decidiamo quindi di entrare nel parcheggio della fiera pagando €12. All’interno del parcheggio ci sono due colonnine quindi quattro prese a disposizione degli utenti, naturalmente gratuite dopo aver pagato il parcheggio. Indovinate cosa succede durante l’esibizione della mia bimba in fiera? Nulla… Usciamo a fine giornata con la batteria carica al 100%! Il giorno successivo andiamo a San Marino per una visita e arriviamo con la batteria al 79%,, nel parcheggio trova una colonnina ma decido di non ricaricare perché sarei stato molto più tempo di quanto avrebbe impiegato l’auto per ricaricarsi. Ripartiamo per il rientro ed arriviamo a Chioggia alla stazione ionity con tutte e sei le postazioni libere intorno alle 19. L’app abrp mi dice che per arrivare a casa stima un consumo del 56%,, per avere un minimo di margine ricarico fino al 62 sapendo che poi a casa posso caricare. Arriviamo a casa con il 5% di batteria residua senza nessun problema e metto la macchina in carica. l’unica programmazione è necessaria è stata a vedere quanto avrei consumato per il rientro dalle ionity di Chioggia fino a casa mia punto ho provato a non attivare abbonamenti e direi che è andata molto bene visto che la spesa è stata di 15,19€ all’andata i 12 euro del parcheggio della fiera e €9,30 alle ionity al ritorno. Naturalmente in tutto questo il navigatore della macchina continuava a dirmi che era necessaria una sosta di ricarica e continuava a trovarmi colonnine lungo la strada, naturalmente fuori dall’autostrada quindi avrei dovuto allungare tempo e chilometri, e ha continuato a farlo fino a quando sono entrato nella via di casa dove comunque continuava a mandarmi ad una colonnina di ricarica senza neanche pensare che io ero già arrivato a casa. Per completezza di informazione il tratto in autostrada è stato sia all’andata che al ritorno Palmanova Mestre..
    Questo non vuol dire nulla, semplicemente dimostrare che si può viaggiare anche senza particolare programmazione una volta che si ha preso la mano col mondo elettrico, anche senza abbonamenti! Per la cronaca questa volta ho usato le applicazioni bump e wroom è tutto ha funzionato regolarmente.

    • Riassunto di questo post, a beneficio di un certo E(nergumeno) : usando il cervello si può fare tanto e ci si può trarre di impaccio in molte situazioni. Poi se il cervello è materia rara nell’universo non è colpa mia.

  18. Se poi si fosse fermato alle freetox inaugurate recentemente sulla udine tarvisio avrebbe evitato sia la coda che l ansia da batteria. Quando si viaggia ho imparato di cercare sempre hub con piu colonne di ricarica che fare affidamento su una singola stazione che regolarmente é occupata, fuori uso o ci ha parcheggiato una termica..b

    • Si lo so è stata una mia scelta evitarle perché senza traffico sarei arrivato a casa senza problemi grazie al dislivello negativo. Ho già fatto diverse volte quel tragitto e sono sempre rientrato senza problemi. Sottolineo che l’autostrada oltre all’esborso dei 13€ non mi fa risparmiare tempo perché mi obbliga a percorrere 20km in più a tratta solo per andare a prenderla da casa mia

  19. Se il cambiamento climatico non ha origini umane e se le polveri sottili in citta’ non sono un problema, allora basta una unica auto, un SUV diesel da usare sia nelle gite che in citta’… E, da quella via, riattiviamo tutte le centrali a carbone, che costa poco. In questo caso inutile preoccuparsi della auto elettrica e avere costo e scomodita’….. Se mio nonno aveva le ruote….. Era una carriola…

  20. A mio personalissimo parere, nel caso della gita fuori porta non conviene lesinare su autostrada o ricarica fast.
    Discorso diverso se si tratta di tragitti giornalieri, per i quali una spesa ricorrente può fare la differenza.

    • Sicuramente la prossima volta farò tesoro di questa esperienza. Come minimo prima di partire consulterò Maps che in tempo reale sa avvisare di possibili code o rallentamenti. Nel dubbio la priorità sarà avere una fast a disposizione

  21. Sicuramente l’utilizzo di un veicolo elettrico richiede un cambio di mentalità
    Ma, come ha scritto Marco, Per fortuna c’è gente disposta a qualche sacrificio, per cercare di inquinare meno l’aria che tutti respiriamo.

        • Hai presente l’Italiano? Scusa ma non s’è capito una cippa.
          Per ridurre in maniera significativa lo smog fotochimico delle città, che rappresenta l’inquinamento vero e proprio basta una Full Hybrid, con una BEV si fa solo poco di meglio, se è questo che intendevi.

          • Italiano e “T9” spesso non sono compatibili. Pero’ dovremmo avere un cervello (senza “T9”) che permette di capire che “non” e’ stato scritto al posto “no”. Io ce l’ho, tu?
            Dopo aver filosofeggiato sul “dito” passiamo alla “luna” che il “dito” sta indicando…….. Che con una BEV si faccia “poco di meglio” di Full Hybrid …… beh ….. proprio non ci siamo.

        • con una BEV azzeri (ZERO) le polveri ultrafini e gli ossidi NOx

          con una Full hybrid li riduci solo un po’ (-25%?), sono auto termiche rese un poco più efficenti, ma vanno sempre a pistoni e marmitta

          al limite una Plug-in, che può marciare in elettrico in città per molti km, ma nel mondo reale sono spesso auto grandi e più costose delle BEV, più complesse, e vengono usate più tempo a benzina che in elettrico

  22. Alla fine conviene che sarebbe più utile come seconda auto.. vedi te se per fare una gita fuori porta (100 km da casa) devo sorbirmi tutti sti problemi e calcoli.. faccio pieno al mio bel GiPieLlone e mezzo pieno di benzina e con 4 soldi (a occhio e croce la meta di quanto ha speso per la pausa pizza forzata) non temo nemmeno se mi dovessi fermare una giornata in colonna, salvandomi peraltro dall’isteria della moglie.

    Magari come auto per andare al lavoro.. ma mai per weekend..

    • Eh, sì, eravamo partiti anche noi così, “Ma sì, dai, la prendiamo come seconda auto, tanto abbiamo quella a benza che siamo più tranquilli, vedi i fine settimana”…
      …ma poi è finita che per i fine settimana usiamo sempre e solo l’elettrica!
      Pensa un po’… 🤦‍♂️

    • Veramente una seconda auto diesel in casa ce l’abbiamo. È una Fiesta 1.5 tdci ma col prezzo del gasolio attuale l’elettrico ricaricato a casa fa risparmiare un buon 50%. Che poi questa volta l’imprevisto mi sia costato più del risparmio non lo nascondo ma in altre decine e decine di occasioni non ci sono stati problemi e ho risparmiato parecchio.

  23. Praticamente il viaggiare in elettrico in extra urbano ad oggi significa dover programmare tutto (quindi perdita di tempo) e, pur programmando, puoi avere degli imprevisti che con il termico non avresti mai….con buona pace di tutti gli elettro-fan di questo sito.

    • Esattamente. Per i viaggi l’elettrico non è comodo al pari di un termico. Per il restante 95% degli spostamenti tuttavia lo è di più, ed anche più economico, e più ecologico.

    • Per fortuna c’è gente disposta a qualche sacrificio, per cercare di inquinare meno l’aria che tutti respiriamo.
      Se tutti aspettassimo che la pappa sia pronta, moriremo di fame.

    • Tutto sto casino per una gita fuori porta a 100km da casa… Ma per carità… Sto da tempo valutando di prendere model 3, ma ste auto elettriche con il freddo sono disastrose altro che efficenza

      • Ho da tre anni una model 3…… Una gita di 100km la fai con qualsiasi clima, su qualsiasi percorso senza nemmeno caricare. L’efficienza e la batteria di una model 3 sono di un altro pianeta rispetto alla mocca.

        • Ovviamente è falso, come già detto migliia di volte su questo sito. Stranamente però non vedo mai i moderatori intervenire su questo argomento.

          • Ma stai scherzando?
            Sarebbe falso affermare che d’inverno un’elettrica (e tanto più una Tesla Model 3) riesce tranquillamente a fare una gita di 100 km? Di 100 km???
            Scusami, ma non sai di cosa stai parlando, punto e basta.

          • Infatti non intervengono perchè quello che dice LucaBot è vero, la smetta di trollare, grazie

          • Un proverbio contadino recita:
            L’inteligent al sa gnent,
            il sagio al al sa poc,
            l’ignurant al sa tant,
            al mona al sa tut.
            Visto che sa sempre tutto e addirittura conosce la mia macchina meglio di me….

      • Tesla è tutta un’altra cosa. Non soffre così tanto il freddo e consuma di suo molto meno di Mokka-e inoltre ha già batteria da 60kWh nella versione rwd. Oggi sarebbe il mio acquisto, 2 anni e mezzo fa purtroppo ballavano quasi 15 mila euro tra le due. Comunque ripeto, senza un’ora e un quarto di coda fermo con temperature sottozero sarei andato e tornato senza problemi, già fatta mille volte quella strada.

  24. Ecco!! Ci sono personaggi che fingono di non sentire la puzza degli scarichi quando entra nell’autovettura…i bambini la SENTONO e lo DICONO!!

  25. La fregatura è nella tua ultima frase anche in posti impensabili,ma se fossero anche in tutti i distributori magari a 100/ 150 kWh non passerebbe la paura

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