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Brutta esperienza con la Spring, elettrico addio

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Brutta esperienza con la Spring. Marco racconta un viaggio Brescia-Milano con troppe complicazioni per la ricarica: “Mai più un’auto elettrica”. Vaielettrico risponde. Ricordiamo che le vostre mail vanno inviate a info@vaielettrico.it

Brutta esperienza con la SpringBrutta esperienza con la Spring: “Alla Fiera di Milano impossibile ricaricare…”

“Posseggo una Dacia Spring da 2 anni , ho percorso 30.000 km, molta avventura con patema, ma fino ad oggi con il costo dell’energia era accettabile, ora non più. L’ultima avventura mi ha fatto desistere dal continuare con l’elettrico. Questa mattina sono  partito da Brescia con una autonomia del 100% ( 230km ) segnata sul cruscotto. Arrivo a Rho alla fiera Milano ad una velocità di 120 km orari e con la batteria che ha autonomia di 50km. Primo problema: alla Fiera ci sono pochissime colonnine e nessuna libera. parto dopo tre ore e decido piano piano di arrivare a Oriocenter, ero stanco e non volevo fermarmi in posti tristi. Arrivo all’Oriocenter ad una velocità di 70km senza riscaldamento e  scopro che non ci sono colonnine funzionanti , come due anni fa. Nemmeno a pagamento, di qualsiasi gestore, assurdo!“.

Brutta esperienza con la Spring“Poi una colonnina la trovo, ma ci vogliono 3 ore”

Mi informo e mi dicono che c’è una colonnina al distributore dell’Iper. Ci vado con una autonomia di 3km, l’ansia sale , mi attacco e scopro che la colonnina da 22kW carica in realtà 7kW: ora forse , non mi resta che aspettare tre ore minimo per tornare a Brescia ancora con il mal di pancia. Di solito programmo tutto, ma questa volta ho finto di non  avere un’auto elettrica… Grande errore, ma questo mi ha fatto convincere che non ricomprerò una elettrica, non ne vale più la pena . PECCATO!“. Marco Pinto

Brutta esperienza con la SpringBrutta esperienza con la Spring?

Risposta. Prima di acquistare un’auto elettrica, qualsiasi modello, occorre informarsi su alcuni aspetti fondamentali legati all’uso. Come l’autonomia reale in qualsiasi situazione (velocità, tipo di percorso, temperatura esterna…) e i tempi di ricarica nelle diverse colonnine. Dovrebbero essere i venditori in concessionaria a dare questi suggerimenti, ma nessuno li obbliga a farlo e nella pratica quasi mai lo fanno. Nel caso della Spring, se Marco avesse chiesto si sarebbe accorto che non è la colonnina da 22 kW a fornire un cattivo servizio. È la sua auto non accetta più di 7,4 kW in AC. È come pretendere di fare andare ai 200 una macchina che ha i 100 di velocità massima. Per ricaricare a 22, avrebbe dovuto acquistare auto che accettano quella potenza, come la Renault Zoe. In alcune versioni la Spring ricarica in corrente continua (nelle colonnine DC) fino a 30 kW e i tempi si accorciano molto. Una domanda, infine, la vogliamo fare noi: ma di questi problemi si accorge solo dopo 30 mila km?

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105 COMMENTI

  1. Oserei dire a metà strada tra il genio della lampada di Disneyana memoria ed Albert Einstein.
    Si compra l’elettrica più economica del mercato (massimo rispetto per chi lo fa a ragion veduta o per possibilità) forse pensando che chi paga una Tesla, lo fa perché è pi@la, non ha la minima idea di cosa voglia dire programmazione, nessuna app per la ricerca di colonnine e poi si lamenta della brutta esperienza.
    Mi sa che riuscirebbe a restare a piedi anche con una cisterna…
    Magari informarsi, prima di compiere il passo, pareva brutto?

  2. Un VERO tAFAZZI. Fai figure di m perchè non vuoi informarti bene (almeno l’ABC è il minimo sindacale) e lo vai pure a raccontare in giro.
    Fa sito che l’è mei!!!

  3. Ricapitolando:
    1) no uso App per individuare colonnine
    2) no programmazione del viaggio in assoluto
    3) no ricerca colonnine intorno o alla destinazione, anche per ricaricare in AC
    4) no conoscenza delle caratteristiche di ricarica del mezzo
    5) pensa a ricaricare solo a metà strada verso casa
    6) no soste in autogrill in A4 dove ci sono colonnine DC

    Però la colpa è nell’ordine: della Fiera di MI, dell’Orio Center, dell’auto.
    Un po’ come voler avvitare una vite con una chiave inglese.

  4. Buongiorno, sono un po’ perplesso : adesso lei si accorge che fare un viaggio del genere a 120 km/h invece dei piu’ che consigliati 110 km/h per il tipo di vettura, che il costo della ricarica pubblica purtroppo e’ aumentata in maniera vergognosa , che la Spring sia lenta nella ricarica, emerge questa sua delusione per l’ auto elettrica ?
    Di certo lei al momento dell’ acquisto, due anni fa, quando l’ ha pagata circa la meta’ del prezzo di listino con gli incentivi esagerati che c’erano e quando il costo dell’ energia era molto basso non aveva tutta questa ansia dell’ autonomia vero ? All’ epoca la si poteva ” perdonare ” la Spring vero ?
    Posso capire la delusione per l’ aumentato costo della ricarica, ma per il resto non la riesco a comprendere dopo tutto questo lasso di tempo e km percorsi.
    Cordiali saluti.

  5. Non sono un elettrico….. Ma viaggio ancora col vecchio diesel del 2006….
    Però faccio una considerazione visto che sei parlato del settore fiera Milano…..
    Se questo qua pensava di arrivare gratis è perché è convinto che qua a Brescia tutte le ricariche vengono fatte alla Lidl in modalità gratuita 😂….. O meglio le ha sempre fatte in due anni in modalità gratuita?……
    E parlo da bresciano che non lo sa che la comodità odierna per arrivare da qualsiasi parte del capoluogo. Bresciano non è l’automobile ma è il vecchio e trasandato treno….. Che tu vada in centro città che tu vada in zona fiera che tu vada in zona Navigli o dove tu vuoi andare nell’interland Milanese, il sistema più comodo e sbrigativo è utilizzare il buon vecchio Trenord che con €4,99 arrivi in stazione centrale o nelle stazioni limitrofi e €1,90 di biglietto ATM ti puoi sbizzarrire tranquillamente.
    Dopo per maggior cultura Ho provato a utilizzare la mappa di nextch e nei dintorni di fiera Milano. Vedo ben 18 colonnine disponibili….. E per fortuna non ha programmato

    • grazie Daniele!

      il tuo commento è la dimostrazione che la si può pensare diversamente
      o guidare mezzi diversi
      senza per forza finire a scrivere balle e trollate, dall’una o dall’altra parte

    • Caro Daniele, io non so nemmeno cosa sua la lidl di cui lei parla , mai fatto una ricarica gratis in 2 anni , carico a casa o a pagamento con be charge o a2a ,
      Prima di offendere le persone ci pensi 2 volte e dopo che ci ha pensato eviti di farlo .
      Io chiaramente detto che con non volevo fermarmi in un parcheggio triste. Edvho cercato piano piano di arrivare ad orio per fare stare bene mia figlia di 10anni , ho detto che ha orio non ci sono proprio colonnine ed è vergognoso ! Dato che una auto più grande elettrica non me la posso permettere credo che tornerò alla benzina perché purtroppo è ancora per me e la mia famiglia la scelta più sicura , la cosa più importante che ho detto e che è passata inosservata , è che il costo dell’energia non rende più conveniente per le mie tasche la vettura elettrica . Chi meglio di uno che ha fatto 30000 con una ev può dire se è stata una buona esperienza o no ? Lo è stato per un po’ ora non più per me . Per quanto riguarda i treni , li prendo quando vado più lontano. Ma l’auto rende le persone libere!

      • Caro Marco che oadre oremuroso che è lei, nerita quasi un premio….. DOVEVA arrivare ad Orio per far star bene la figlia? Ed anche farla stare 1 ora in auto al freddo per fare 56 km con il riscaldamento spento in pieno inverno era per farla star bene giusto?

        Orio center era la prima possibilità disponibile per fare stare bene sua figlia giusto? In 56 km non ha trovato neanche un autogrill o centro commerciale con colonnine nei dintorni?

        Si è lamentato che ad Oriocenter non ci sono colonnine ma non ha detto che qyella in cui ha ricaricato è nel distributore davanti al centro commerciale a meno di 100 metri di distanza (e lei ha avuto ansia di ricarica per spostarsi di 100 m…)

        Ricarica a pagamento con Be Charge e A2A e non ha mai fatto caso che lo fa sempre a 7 kW?
        Se n’è accorto solo in questa occasione dopo 2 anni? Oppure le colonnine in cui ha caricato fino ad ora erano così speciali da fregarsene delle caratteristiche della sua auto e gli sparavano a forza 22 kW anche se l’auto non voleva?

        Ha possibilità di ricarica domestica (quindi il costo delle colonnine influisce molto marginalmente come è per tutti quelli che ricaricano principalmente a casa) e l’auto elettrica non è più per le sue tasche perché costa troppo?

        Ad Orio center ha avuto bisogno di ricaricare per “minimo 3 ore” quabdo le mancavano meno di 60 km per arrivare a casa (dove ha detto di avere possibilità di ricarica domestica)? Anche ricaricando a soli 7 kW in 3 ore sono 21 kW… con i consumi di una spring per fare i 60 km a 110-120 km/h ne bastano meno delka metà….

        Capisce che in una una sola storia ha detto una quantità di cose che non stanno in piedi????
        Le do un suggerimento: la prossima volta che vuol far finta di aver avuto una brutta esperienza almeno si incenti una storia almeno vagamente credibile…. Anche per denigrare serve lo sforzo d’informarsi un minimo altrimenti si vjene scoperti subito….

        P.S. lei si lamenta delle offese ma a mio parere siamo stati anche troppo gentili con lei…

    • Buongiorno,
      non entro sulle valutazioni soggettive di gusti e comodità

      mentre sulla frase “dato i costi dell’energia”, penso sia difficile spendere meno guidando un’auto termica

      Molto a spanne:

      – vettura diesel equivale a pagare il kwh circa 55 centesimi
      – vettura benzina equivale a circa 65 centesimi

      – kwh domestico costa circa 20-30 centesimi
      – kwh colonnine in abbonamento circa (?) 38-55 centesimi
      – kwh colonnine a consumo (?) 65-90 cents

      l’unico modo conuna elettrica per spendere più di una termica, è ricaricare sempre fuori casa e usare le tariffe a consumo, senza abbonamenti, ma perchè uno dovrebbe farlo?

      se uno non vuole usare gli abbonamenti, e paga a consumo, forse è perchè ricarica poco fuori casa, e allora torniamo a un costo medio basso

  6. In tanti hanno già messo in dubbio l’autenticità del racconto.
    Una cosa però non è stata evidenziata: quel “Nemmeno a pagamento” messo lì, alla seconda tappa nella sua ricerca di colonnine.
    Significa che fino a lì il nostro personaggio avrebbe cercato solo colonnine gratuite.
    E poi dà la colpa all’auto?
    Fosse stato Genova-Milano avremmo capito 🙂 non me ne vogliano i Genovesi.

    • -Una cosa però non è stata evidenziata: quel “Nemmeno a pagamento”
      (…)
      Fosse stato Genova-Milano… –

      Belìn … è vero … osservaSione acuta…

  7. Non capisco si e fatto tutta l’autostrada di ritorno a 70-90 km/k quando a 5 minuti dalla fiera verso ospedale Sacco c’è una colonnina da 60 kw x4. Perché non usarla? Poi non so se ha fatto appena entrato in A4 direzione Milano Bergamo alla prima arra di sosta a 3/6 km fal casello che anche li una carica in dc perché non usarla?

    Poi capisco che + grande é la batteria più é facile fare tanti km, ma pur non avendo pianificato il viaggio perché ha dato scontato di poter ricaricare in fiera, ci sono app che aiutano a riprogrammare il viaggio. Perché non usarla?

    Troppi dubbi su questo articolo….

  8. Premesso che mi sembra un articolo “bufala”, nel caso sia vero direi che un autista EV che non riesce a gestire le ricariche con tutte le APP a disposizione (io uso BeaglePlug che visualizza le stazioni effettivamente funzionanti) è giusto che torni a guidare auto termiche (meglio forse la bici)

    • Se ne è accorto come dite voi in maniera caustica dopo 30.000 km perché all’inizio come è giusto che sia ha voluto provare la novità e accettare il futuro che ci spetta (in realtà nemmeno troppo il futuro che ci spetta visto l’andazzo e il cambiamento delle carte in tavola della UE.) comunque ha voluto provare la novità e l’alternativa al combustibile fossile. Risultato? La macchina dopo un uso attento come dice lui, ha voluto usarla rilassandosi e non stando sempre ad osservare tutto in maniera oculata (come del resto si dovrebbe usare una macchina) e quindi lei si è dimostrata per quel che è realmente! Un veicolo con grossissimi limiti che ora come ora non è altamente in grado di tener testa alle vecchie care macchine combustione interna.

      • “ha voluto provare la novità”
        “30000 km”
        “dacia Spring”

        ma comprendo in giro?
        per la tipologia di auto che è dacia Spring
        3omila km li fai in almeno 2 anni.

        due anni per accorgersi che carica a 7,4kW?

        cioè, in due nani non si è mai chiesto quanto tempo richiedeva una carica, e perché proprio quel numero, quell’intervallo di tempo?

        troll

        • È molto simpatico come chi ha una idea diversa da quella con i paraocchi delle persone ultra pro dell’elettrico venga automaticamente considerato come uno che scrive apposta per istigare ovverosia definito come troll! Nel mondo delle favole dove vive lei molto probabilmente tutti fanno 30.000 km in 2 anni minimo perché lo dice sul libretto di uso e manutenzione che funziona così. Ma la realtà è che la gente lavora! E non tutti hanno la fortuna di avere la botteghetta sotto casa. Lei ovviamente in un suo attacco di massima intelligenza so già come mi risponderà: ” la Spring non è fatta per le tratte lunghe ci vuole una macchina più grossa!!1!1!1!1 Peccato grande uomo che non tutti hanno o non vogliono buttare soldi in macchinoni, anche perché con una pandina a benzina o gasolio si sarebbe completamente evitato il problema a piè pari. Chiudo poi che siamo nel 2023 la Spring non è una elettrica concepita 20 anni fa e al 2035 non manca poi così tanto per chi sa contare, quindi è abbastanza deludente non ché tragicomico che una Spring ci debba mettere 3 orette per avere un po’ di carica per tornare a casa.

          • @Enrico
            caschi male, ma proprio proprio male.
            1. io ho una Zoe pagata 21500 euro: nessun macchinone, sia perchè non me lo posso permettere, sia perchè non mi è mai interessato
            2. percorro 25mila km all’anno, e non lavoro nella botteghina sotto casa, cosa che nemmeno riterrei una fortuna, guarda un po’
            3. se non avessi comprato la Zoe molto probabilmente 6 mesi dopo avrei preso la Spring, e farei 25mila km in un anno lo stesso…
            4. …e di sicuro farei quei km con un po’ più di difficoltà rispetto ad oggi con la mia Zoe perchè caricherei a 7,4kW invece che a 10kW come faccio comunemente oggi, ricariche Fast escluse (7-8 volte all’anno): non uno stravolgimento, in realtà…
            5. …MA DI SICURO non verrei su Vaielettrico a lamentarmi della Spring dopo due anni di utilizzo per aver scoperto dopo 2 anni che carica a 7,4 kW perchè farei una figura di palta, nella migliore delle ipotesi, o passerei per troll.

            Guarda che la mia critica è tutta e SOLO su questo punto, ho riletto e si capisce bene. In sintesi:
            o il signor Marco Pinto è un completo sprovveduto che compra una lavatrice e dopo due anni scopre che scalda anche l’acqua, perchè questo è il paragone più pertinente che mi viene in mente, e allora è uno sprovveduto a 360° che fa anche la figura del cretino,
            oppure il signor Marco Pinto è un troll che ha scritto quel che ha scritto magari foraggiato da chissà chi, e che come tutti i troll che scrivono cose sul web ha scopiazzato un po’ di qua e un po’ di là ma senza conoscere la materia e quindi è inciampato su questioni che sono ancora prima dei fondamentali.

            e quindi questa storiella che le BEV sono per i ricchi, che non sono per tutti, che…che…che…
            col sottoscritto proprio non attacca.

            Incidentalmente quella Spring mi farebbe comodo per mia madre: ma il signor Pinto per ora non mi ha contattato. Magari ha già venduto quella Spring: peccato.

          • Quo di tragicomico c’è solo il fattoncje lei contesta la veridicità del fattonche gli cinsono voluti 2 anni ler fare 30K km quando è il lettore stesso ad affermarlo…
            Di tragicomico c’è ilmsuo auunto che con una spring ci vogliono 3 ore per avere un pò di ricarica perché non è vero: ci vogliono 3 ore solo se SCEGLI di acquistarla semza ricarica in D.C. quindi se scegli di utilizzarla solo in un raggio molto ristretto!!!! Perché se vuoi acquistare un auto adatta a viaggi oltre l’autonomia non è che devi ler forza passare ad una Tesla… Basta dotare la Spring di ricarica D.C. e già la musica cambia: le 3 ore per ricaricare 22 kW diventano subito mezz’ora come per magia…
            La Spring la puoi acquistare con o senza ricarica in D.C. e si sceglie in base all’utilizzo che se ne vuol fare… se ti serve un auto SOLO per corto raggio prendi quella senza ricarica D.C. e risparmi qualcosina (ma poi non ti puoi lamentare se quella volta che ri serve una ricarica intermedia ti servono 3 ore), se invece cerchi un auto che ti permetta di fare con despite accettabili anche viaggi oltre la sua autonomia allora prendi quella con anche ricarica in D.C. e sei a posto (non è che l’auto yi costa il doppio…)
            Ripeto per l’ennesima volta qui il problema non è la mobilità elettrica o la spring come mezzo ma solo il voler utilizzare la specifica versione di modello scelto (quella senza ricarica in D.C.) per cose ler cui non è adatta….
            È come se uno va ad acquistare un cinquantino e poi si lamenra che non può amdarci in autostrada… sei tu che hai scelto il cinquantino e quando l’hai acquistato, se non sei deficiente, sapevi cosa poteva o non poteva fare… Capisci che lamentarsi dopo e dare la colpa a tutta la mobilità su 2 ruote perché con il tuo cinquantino non puoi andare in autostrada è quantomeno pretestuoso?

  9. Guido una Spring da settembre 2021. Sono convinto che la mail sia un Fake colossale. Per prima cosa le conclusioni non hanno senso: se la prende in generale con “l’auto elettrica” quando se mai il problema è stato non riuscire a ricaricare in fiera. ( Ma quanto tempo c’è stato? Possibile che le colonnine fossero sempre occupate?). Parte con una Spring che guida da due anni e che evidentemente, anche se non viene detto, carica solo in AC e non da che ha solo 6,6kW di potenza a disposizione? Ma per favore… Altra messa in scena, la ricerca della colonnina chiedendo hai passanti? Ma neanche Totò lo avrebbe fatto… Complimenti per la fantasia, và…

  10. 🤣🤣..spassoso racconto ,sembra un’opera di verdi….c’è l’introduzione ..la suspance centrale e il dramma finale..LA RICARICA A 7 KW…🤣🤣

  11. Ma chi vi dice di acquistare macchine elettriche, e’ per intelligenti. Biden spinge l’elettrico perché vuol dire meno cadaveri, con qualche contraltare.

  12. Giusta la scelta dell’ amico che molla l elettrico perché la spring con va bene per i lunghi viaggi. Sono sicuro che in passato ha mollato il termico perché nella smart non riusciva a portare 3 passeggeri. Forse mollò lo scooter 50 quando si accorse che non poteva andarci in autostrada e suppongo abbia mollato il cavallo quando si è accorto che lasciato in garage tutto l inverno ad inizio estate quando gli serviva era morto. Che mondo infame.

  13. La Spring nel suo tipo di utilizzo non è cosi male,
    certo come scritto da altri è un’auto più da città e provincia

    Spring base – 16.450 ( 45cv, fatica con i sorpassi sopra i 100 km/h )
    Spring 65cv e caricatore Dc – 18.200e (questa ha guida più brillante)

    ha un punteggio Euro NCAP migliore di Panda e anche della Grande Punto, ed è più economica (prezzo + gestione), se puoi ricaricare a casa in pratica recuperi 1000.e ogni 10.000.km su una utilitaria a benzina, è una macchina per ” fare i soldi “, si ripaga da sè

    è anche una delle poche auto entro 1,6 m di larghezza e che entrano nei box stretti, questo gli garantisce una nicchia esclusiva

    la classica panda 2023 sarà anche un tutto fare (anche autostrada), ma è un ‘auto termica e nell’insieme ti costa di più; secondo i test euro NCAP , la Panda ZERO ha stelle, è anche più fragile negli urti

    =============
    Piuttosto, tra Sping e Panda, per usi su tragitti brevi si può valutare invece:

    – Twingo elettrica (18.600 con rottamazione), con una qualità decisamente alta

    – se si può aspettare altri 6-8 mesi, la citroen e-C4 in arrivo (ha un taglio batteria più grande)

  14. Ieri ho visto una Spring.
    Che brutta macchina, le routine della panda del 1980, a prima vista si percepisce poca qualità. Anche no. Con la stessa cifra una buona termica di marca e passa la paura.

    • chissà se questo fenomeno si lamenterebbe allo stesso modo se dovesse comprare un auto GPL e dovesse scoprire che in realtà nemmeno può rifornire da solo ma ci deve essere l’addetto a fare rifornimento altrimenti si va a piedi 😂😂😂

      • A piedi. Certo. Perchè notoriamente, le auto GPL vanno solo a GPL…

        Faccio il rappresentante, 40mila km annui, GPL da 20 anni. Mai avuto un singolo problema per il rifornimento.
        Certo, in Italia non si può fare self, e quindi? A meno che uno abbia libere solo le ore tra le 19.30 e le 7.30, un distributore aperto e presidiato lo trovi pressochè ovunque.

  15. Non ha programmato è poco previeente (qualcuno direbbe intelligente)? Ebbene: è proprio questo il problema.
    Dopo aver speso 30k per una macchina nuova NON devo avere una laurea in ingegneria e la tabella di marcia prefissata pr fare Brecsia/Milano.
    Pensarlo è semplice te un’assurdità… come i costi (quando li assorbisco i10k jn più rispetto la versione a benzina?) o l’ambiente (come si smaltati sce la vecchia batteria?) o la dipendenza da altri paesi (chi la costruisce la mia batteria?)…

    • La Spring costa 20 mila euro, non 30 mila, e le batterie sono in larghissima parte riciclabili. Quanto alla dipendenza da altri Paesi, in Europa (non in Italia, purtroppo) ci si sta attrezzando per essere competitivi con la Cina. Che peraltro ha sempre fatto le batterie per telefonini, laptop ecc, senza che nessuno avesse nulla da eccepire…

      • Costa la Sandero gol 19mila euro…altro che springhe.
        Mi spiace ma voi di vai elettrico avete scelto un cavallo sbagliato…l’unica maniera per non inquinare è permettere alla stragrande parte della popolazione di scegliere di non acquistare alcuna auto!!!
        Ignoranti

        • Direi che con quell’insito finale “ignoranti” Lei si qualifica da solo. Noi non abbiamo scelto alcun cavallo, parliamo di un tema nel bene e nel male, senza insultare nessuno, Lei invece ha la verità rivelata in tasca, ma purtroppo non sa cosa sia il rispetto, componente fondamentale del vivere civile. Comunque: se noi abbiamo scelto il cavallo sbagliato, Lei scelga altri siti che corrono sul cavallo giusto.

  16. Dai molti commenti che leggo , con occhi da profano , capisco che dopo un tempo congruo si dovrebbe sapere nel bene e nel male la caratteristica dell’auto acquistata, molti scriventi si spingono a dire che già all’acquisto si dovrebbero almeno intuire/ immaginare.
    Da ciò mi sorge una domanda, se gli italiani invece di leggere solo socia su questo argomento avessero invece letto bene le caratteristiche delle bev e proprio per questo non le comprassero, che dite sarebbe una visione alternativa della vita?

    • Certo, Ivan.s, sarebbe del tutto normale e dovrebbe essere la normalità.
      E, per rispondere alla ironia nascosta nella sua domanda, occhio che informarsi a fondo potrebbe avere molto più spesso l’esito opposto a quello che indica lei: molte più persone capirebbero che già oggi l’auto elettrica sarebbe una alternativa perfettamente praticabile e vantaggiosa.
      Nel mio piccolo è andata esattamente così. Avendo due auto in famiglia, io e mia moglie ci siamo chiesti: “Sarebbe possibile sostituire la più vecchia (in diesel E4 di oltre 15 anni decisamente sottoutilizzato ora che i figli sono grandi) con una elettrica? Spenderemmo meno di quanto ci costa oggi quel vecchio diesel? Quali modifiche alle nostre abitudini comporterebbe questa scelta?”. Il risultato è che… ora abbiamo un’auto elettrica, pagata un prezzo (26.000€) perfettamente centrato per una segmento B ben accessoriata grazie a incentivi e un’offerta sulla pronta consegna della concessionaria, e ricaricando a casa (appartamento in condominio con garage di proprietà) ci costa circa 5€/100 km, mentre il 1.0 benzina del 2018 di mia moglie ha un consumo medio di 7,8 litri/100 km, cioè circa 13-14€ hon benzina a 1,6-1,7 €/l.
      Oltretutto, mentre per i primi mesi utilizzavamo sempre la 1.0 a benzina per le gite fuori porta per la “ansia da autonomia” legata alla novità di avere una piccola auto elettrica, ora facciamo gite anche oltre l’autonomia della nostra elettrica senza più alcun problema e con piena soddisfazione.

      • Le rispondo volentieri , perché le sue sono sempre argomentazioni “gentili” sebbene non necessariamente condivisibili
        Personalmente ho l’abitudine di leggere per quanto mi è possibile testi di attualità ( più attuale dell’auto elettrica vi è solo l’intelligenza artificiale) tecnologica , politica e socioeconomica, poi ho addirittura potuto /dovuto provare qualche volta auto elettriche ( un collega che fa trasferte con me ogni volta vuole provarne una e guidando un po a testa va da sé che la prova avviene)
        Partendo da questo detto le mie risposte o domande ironiche derivano dal fatto che non prendiate mai in considerazione che a qualcuno possano non piacere questi mezzi di trasporto per molte ragioni e da persona intelligente quale mi ritengo non chiudo la porta ad un futuro di ripensamenti , semplicemente ad oggi non mi interessa minimamente questa tecnologia
        Sulla parte inquinamento ( so già che qualcuno farà le pulci su questo) dico solo che sono più radicale
        Fino a quando si pretendera di crescere all’infinito e non avendo chiesto a suo tempo di venire al mondo , non chiedete di di modificare la vita che legittimamente uno si è scelto di condurre

        • Ogni nostra scelta di vita è legittima, compatibilmente con le scelte di vita altrui e le condizioni date dalla società. Bruciare idrocarburi e impestare l’aria è legittimo, per ora, ma non fa parte dei diritti inalienabili dell’uomo

          • Nemmeno sopravvivere anni attaccati ad una macchina è un diritto di natura ma un’imposizione voluta dall’uomo e fatta passare come diritto inalienabile
            Questo a puro titolo di esempio per dire che i diritti alienabili o meno sono stati inventati dell’umanità in nome di ciò che economicamente o politicamente conveniva di volta in volta

          • Diciamo che sono le regole inventate per convivere in otto miliardi su questo piccolo Pianeta. Da solo, nella giungla, potrebbe fare quel che le pare. Ma probabilmente sarebbe già morto.

          • Sintetizzando il pensiero di Ivan è il seguente: “io faccio quello che mi pare… di cioè che succede e succederà agli altri, compresi i miei figli, non me ne può fregare di meno! E voi non avete il diritto di rompermi le p…”

            Non c’è che dire un esempio di senso civico da prendere subito a modello… i miei più sentiti complimenti.

        • Grazie e ricambio, Ivan.s: è un piacere argomentare in modo pacifico pur da posizioni diverse.

          // …le mie risposte o domande ironiche derivano dal fatto che non prendiate mai in considerazione che a qualcuno possano non piacere questi mezzi di trasporto… //

          Beh, su questo credo invece che debba dare atto a molti di coloro che frequentano Vaielettrico (me compreso 😊) e alla sua redazione di aver sempre promosso l’idea che le persone almeno “ci guardino dentro” all’elettrico, approfondendone la conoscenza per poi decidere serenamente se fa già al caso specifico della persona oppure no. Comunque vada, uno avrà allargato le proprie conoscenze, e imparare o approfondire le proprie conoscenze è sempre una buona cosa.

        • Guardando i vari commenti, credo che ci sia tanta disinformazione. C’è da dire che il concessionario da poche informazioni e poco dettagliate riguardo la vettura, soprattutto i pro e i contro. Ci sta che l’acquirente si sia trovato in una situazione spiacevole, considerando anche che in alcune zone la disponibilità delle colonnine sia molto limitata e data la poca autonomia della vettura possa creare disaggi. Bisogna dire che a seconda delle circostanze alcune vetture elettriche non sono adatte. Spesso di attacca chi ha un elettrica e chi non la vuole. Anche la risposta dell’autore di questo articolo non è adeguata e non capisce l’esigenze degli’altri

    • Ma secondo lei, se non le legge chi le compra, le leggono gli altri? Oppure, come è più probabile, parlano a casaccio?

      • Mha , invecchiando mi sono accorto che saccenza e pregiudizi molte volte ci obnubilano la realtà
        Evidentemente così come per il vino non tutti gli invecchiamenti sortiscono le qualita sperate

    • Questa email, infatti, puzza di fake lontano un miglio, il tutto per denigrare l’auto elettrica come al solito. Ti accorgi che l’elettrico non fa per te dopo 30k km, ti accorgi che puoi ricaricare fino a 7,5 kW, vai a 120 km/h in autostrada quando sai benissimo che a quelle velocità l’autonomia cala? Da Milano a Brescia, poi, fai fatica a trovare una colonnina? Ce ne saranno 10k, almeno. In ogni caso, giusto, non fa per te.

      • Secondo me, l’utente in questione è soltanto uno dei tanti fenomeni che troviamo in giro per strada che passano in rosso, che non danno la precedenza, che non usano la freccia nelle svolte e così via.

  17. Ok diamo per veritiero l’articolo. Per par condicio allora riporto la mia di esperienza Dacia Spring.
    Ritirata in Aprile 2022, con optional ricarica in Dc a 30 kW (perchè quando si acquista un auto un minimo di informazioni sugli optional si raccolgono no? o stiamo comprando pomodori?)
    Dopo 17000 km, monitorando cariche (99% casalinghe) e prezzi dell’elettricità e dei carburanti fossili, alla fine di novembre ho risparmiato 1805 euro di solo “carburante” (rispetto alla Fiat Punto che la Spring ha sostituito senza farla rimpiangere). Non ho ancora conteggiato i risparmi sul bollo e sulla manutenzione. 100 km mi costano 2.08 euro. La definisco auto da “provincia” perchè “da città” lo ritengo riduttivo. Viaggi più lunghi? Casalecchio di Reno – Cervia A/R, d’estate partendo con 100%, senza ricariche; Casalecchio di Reno – Firenze (Spa Asmana) A/R d’inverno con ricarica “cautelativa” nel parcheggio della Spa (dedicati 5 minuti sull’app per scoprire l’esistenza del p.to di ricarica).

    • Il solito italiota che non sa da che parte e’ girato e pretende cose che non puo’ avere. L’auto carica al massimo 7,4kw dalla colonnina, ma pretende i 22kw. Prendono la spring da 18k ma si aspettano una tesla.

  18. Voglio spezzare una lancia a favore di Marco che apparentemente sembra uno sprovveduto anche se, avendo al suo attivo 30000 km in due anni, non lo dovrebbe essere. La fiera di Rho Milano non è sicuramente user friendly per gli utenti elettrici. È una vergogna che con oltre 10000 (diecimila, fonte Fiera Milano) posti auto abbia solo due fast da 95kW e sei quick da 22kW (fonte Nextcharge). Una fiera internazionale con decine di eventi all’anno dovrebbe aggiungere almeno una decina di colonnine quick all’anno ed invece c’è un immobilismo imbarazzante. Come dice Carletto nel suo post “0,4% delle auto in Italia è una BEV”, perché non ci sono colonnina di ricarica per almeno lo 0,4% dei posti auto? Vogliamo fare lo 0,2% perché si supporre che una metà non abbia bisogno di ricaricare? Lo 0,2% di 10000 fanno 20 e non di sicuro 6 come quelle attualmente presenti.

  19. al di là di troll o non troll, sapere o non sapere, una (non LA) chiave di lettura sta proprio in “stavolta ho fatto finta di non avere un’auto elettrica”. cioè un utilizzo normale del proprio mezzo: velocità codice in autostrada e previsione di caricare all’arrivo senza problemi. si sta parlando di un centinaio di km: cosa è stato disatteso? trovare da ricaricare nei pressi.. occupato o non funzionante.

    non ha importanza che non sappia che in ac a 22 carica a 7.4, tanto ha trovato solo quella, cosa gli cambiava? solo che non lo avrebbe scritto.

    il punto che espone è che con una termica di pari o inferiori dimensioni non avrebbe avuto problemi: dirgli di prendere una tesla che senso ha? i denari omaggio dove li rilasciano che avrei bisogno anch’io?

    il succo di molti commenti rimane che con 20000 euro di bev devi solamente girare in città, oppure a massimo 80 km/h e fermarti a ogni autogrill..
    (e sapere a quanto carica in ac..)

    • Questo è un troll bello e buono. Personalmente ho fatto Varese Cremona già 2 anni per andare in fiera senza problemi con una piccola Skoda Citigo. Entrambe le volte con la sfortuna di trovare occupata l’unica colonnina della fiera. E’ bastato andare ad una FreeToX in autostrada e caricare in 35min quel che serviva per tornare. L’autore dell’articolo o è un troll o è un analfabeta dell’elettrico nonostante i 30 mila km fatti fino ad ora. 1) se prendi un auto senza carica DC NON puoi pensare di fare percorsi lunghi ed extra urbani o per lo meno doveva assicurarsi prenotando la colonnina alla fiera. Del resto se compri uno scooter spendi 7k e non ti sogni di andare da Brescia a Milano.
      2) invece di andare da Rho a Orio poteva fermarsi ad un autogrill. Inoltre. Se aveva solo 50km di autonomia non credo possa essere arrivato a Orio (ipotesi troll si avvalora sempre più)
      3) il top è quando ‘scopre” che la sua auto carica a 7kW sulle colonnine a 22kW… Analfabeta! Se avesse comprato una Gpl si sarebbe stupito perché non poteva rifornire con il gasolio!
      Inutile perdere ulteriore tempo commentando articoli del genere e… Ok dare spazio a tutti, ma questa rubrica sta perdendo di credibilità dando spazio a chiunque voglia dare aria ai denti… Capisco funzioni come clickbite per la pubblicità ma qui siamo sotto il livello minimo di credibilità e decenza

    • io ho comprato una e-up nel dicembre 2020. Ho percorso già 82mila km e l ho acquistata sapendone già vita morte e miracoli. sapevo che la batteria era da 32kwh, che avebbe caricato in 7,2/40. Che l’autonomia attesa sarebbe stata di circa 260km (arrivo a farne anche 300 senza particolari patemi). La uso anche per weekend fuori porta senza alcun problema perchè grazie a dio sono stato dotato di intelletto sufficiente a sapere fare calcoli elementari e saper utilizzare delle app sul cell che vadano oltre instagram o similari.
      La macchina l’ho pagata 14mila euro con incentivi a 10k. Non cercavo nulla di più e nulla di meno. Ho ricevuto esattamente quanto mi aspettavo, anzi, anche di più. Io mi chiedo, questa gente, quando compra un televisore/cellulare/auto termica, non ne legge le caratteristiche? non si informa su quanto possano attagliarsi alle proprie esigenze (nonché capacità intellettive).

  20. Ma di che parlate?? Questo è andato alla fiera di Milano e a Oriocenter, cioè nel cuore industriale e tecnologico di questo paese e non ha trovato colonnine libere o funzionanti !! Questo è il problema mica le potenze di ricarica. Potete girarla come volete ma ancora non ci siamo.

  21. @Marco Pinto
    se è vero quel che dice, che dice addio all’elettrico
    e vende la Spring
    a me interessa,
    mi contatti in privato, autorizzo la redazione a fornirle il mio indirizzo mail.

    vediamo se è vero.

  22. Diciamolo chiaro e tondo.
    Vetture con 200km di autonomia e ricarica a 7kW non sono vere e proprie automobili, ma motorini a 4 ruote. Non sono quadricicli ma praticamente solo per l’omologazione, nei fatti sono vetture limitatissime. E dirò di più, la spring ha una pessima resistenza al crash, praticamente è una alternativa alla AMI, non alla Zoe.
    Invito la redazione a stroncare fortemente queste automobili nelle recensioni e sottolineare che sono intrinsecamente limitate, fanno un brutto servizio al progresso dell’ auto elettrica

    • Ti devo correggere:

      la Spring ha un discreta sicurezza ai crash test nella sua categoria proprio in quanto essendo avvantaggiata dall’essere un auto elettrica

      il punteggio lo ha ottenuto con l’ultima versione dei test euroncap, più severa delle versioni precedenti

      pur pesando di meno ed essendo piccolina, ha un punteggio migliore dell’ultima Fiat Panda e anche della Fiat Grande Punto

      e avrebbe avuto un punteggio ancora più alto se avesse avuto gli ADAS aggiornati (la parte del punteggio sulla sicurezza attiva)

      se al Spring fosse il livello minimo di sicurezza accetttabile, andrebebro tolte dalla vendità le Fiat Panda, che hanno una resistenza inferiore alla Spring

  23. Di solito siete obiettivi, ma qui fate finta di non capire. Il problema di questo signore e di tutti quelli che hanno ancora timore dell’elettrico è che se non ci sono colonnine libere o funzionanti alla fiera di Milano o a Oriocenter, quindi nel cuore avanzato di questo paese, significa che ancora proprio non ci siamo.

    • Ci sono comunissime app con le quali puoi sapere in anticipo se una colonnina è disponibile, basterebbe consultarne una per non andare alla cieca.

      • L’esperienza descritta nell’articolo è il tipico esempio del perchè la tecnologia elettrica e tutta la sua infrastruttura siano ancora acerbe. Le nuove tecnologie dovrebbero semplificare la vita non complicarla con soluzioni come quella da lei proposta. Tralasciando il fatto che la Spring tral’altro è pure un’auto poco sicura, ma venduta a 20k perchè elettrica.

  24. Certo tutto fa riflettere, sia per i bene informati sia per quelli che lo sono poco.
    Il rapporto difficile con le auto elettriche in questo momento storico non è un problema solo Italiano.
    I dati ufficiali vanno ben letti.

    Vediamone alcuni:
    Germania 48,7 milioni di auto.
    Di queste il 91,9% sono Benzina e Diesel.
    0.8% Gas
    Ibride e Plug in 4,8%
    BEV 2,1%

    Francia 41,2 milioni di auto
    93% benzina e Diesel
    Gas 1,4%
    Ibride e plug in 4,1%
    BEV 1,5%

    Regno unito 35,1 milioni
    94,2% Benzina e Diesel
    Ibride e plug in 3,9%
    Bev 1,9%

    Italia 40,2 milioni
    86,1 % Benzina e Diesel
    Gas 9,6%
    Ibride e plug in 3,9%
    BEV 0,4%

    Spagna molto simile all’Italia.

    Ma di cosa stiamo parlando?

    Ci vorranno molti molti anni per vedere un parco auto tutto elettrico…

    • Hai proprio ragione… i dati ufficiali vanno ben letti ed anche compresi….

      Tu snoccioli i dati del parco auto circolante, quibdi quello creato negli ultimi 20-25 anni di vendite che non indica nulla riguardo la penetrazione sul mercato delle elettriche dato che sono sul mercato da pochissimi anni… se fossero 25 anni che dal concessionario trovi sia termico che elettrico questi dati qualcosa vorrebbero dire ma così non è quindi nulla indicano…
      L’unica cosa che fanno vedere è che anche se da domani si vedessero solo ed esclusivamente auto elettriche servirebbero 2 decenni per avere in strada solo auto elettriche ma questo solo gli stupidi non lo sanno perché quello è il tempo necessario per il normale ricambio del parco auto circolante…
      Ed è sempre stato così anche con il termico… Anche se sono più di 10 anni che non si possono più vendere auto Euro 1 o 2 ancora ci sono milioni di auto di tale categoria in strada….
      Un conto è il parco circolante ed un altro è la penetrazione nel mercato

    • Per avere un quadro europeo, preciserei che:

      – Portogallo, con redditi più bassi dell’italia, le auto elettriche sono il 19% del venduto, la stessa percentuale dei paesi europei più “ricchi”; potremmo (potremo) essere come il Portogallo

      – le quote di vendita sul nuovo delle elettriche pure sono circa 15% come valore medio sui paesi europei

      – un’altra cosa sono le quote di parco circolante “usato”, quelle che citi; PS: non hai citato i paesi nordici, lì le quote sono molto più elevate; in pratica sono una utile fotografia del nostro futuro tra pochi anni

  25. Vogliate scusarmi ma c’è un dato di fondo che non considerate.
    Le colonnine stradali ( in città o in autostrada ) possono essere di gestori diversi ( Enel-X , Plenitude etc. etc. ) , sono di potenzialità diverse ( da 7 fino 300 KW ) , le auto non hanno lo stesso tipo di inverter di ricarica , perchè si affidano a componentistica di case diverse .
    Tutte queste cose si traducono in mancanza di standardizzazione con tutti i problemi che ne conseguono ( ricariche , costi di acquisto e così via ) .
    Il patema d’animo espresso dal proprietario della Spring è più che giustificato secondo me .
    Poi 30000 KM in 2 anni , se controllate sul sito dell’ACI ma non solo , equivale esattamente alla percorrenza che fanno in media anche gli automobilisti italiani con macchine non elettriche e può sempre essere che per anni una persona non esca dalla propria città perchè non ne ha necessità .
    Può anche essere che sia una bufala , ma al giorno d’oggi , viste tutte le bufale che si trovano su internet , anche su siti verificati , non mi meraviglierei che in realtà sia qualcosa di vero ( ma questa è una mia opinione ) .
    Si dovrebbe puntare ad una standardizzazione degli impianti di ricarica da un lato ( colonnine ) e mi riferisco alla potenza erogabile ( 150KW in DC e la media che riporta il sito di Sorgenia ) , e dall’altro a dotare tutte le BEV di inverter di ricarica con la stessa capacità di potenza in entrata ( e qui bisogna pensare che per accorciare quanto meno i tempi di ricarica , l’inverter da installare in auto deve essere della stessa potenza della media delle colonnine ) e bisogna liberarsi della necessità di dover andare alla colonnina del gestore che il costruttore della BEV sceglie al mio posto perchè ha fatto la convenzione con quel gestore . Insomma come faccio con la macchina endotermiche ( oggi vado alla Esso , domani alla Tamoil etc ) così devo poter fare con una BEV.
    Così facendo i vari gestori devono abbassare i prezzi perchè c’è concorrenza e soprattutto si invoglierebbero molti più cittadini a comprare elettrico.
    Resta solo un problema : il numero di colonnine che si sono 47000 circa ( dal sito Motus E , al 30 settembre scorso ) con un parco circolante di BEV che si attesta sulle 215000 unità ( basta vedere su internet questi dati ) , che come avete detto varie volte , programmano si la sosta ma non per rabboccare , il più delle volte è per caricare almeno il 60% della capacità della batteria . Questo modo di ragionare allunga i tempi di sosta alla colonnina con conseguente probabilità di non trovare un punto di ricarica libero quando serve . E così si ricade nel patema d’animo del dove ricaricare.
    Scusate la lungaggine , ma quando si parla di qualunque problema bisognerebbe vederne tutti i lati e le implicazioni.

    • La carica in DC non passa dall’invertr, ma va direttamente alla batteria. Va da se poi che una batteria da 30kW con raffreddamento passivo non potrà mai accettare la stessa corrente di una Tesla da 80kW raffreddata a liquido. Quindi è normale che ci siano auto che caricano a velocità diverse alla stessa colonnina.

    • Il problema del tuo commento non è la lungaggine ma la completa ignoranza di come funzionano le ricariche pubbliche…. tu dici che il problema è che sono di gestori diversi e non “standartizzate” come se essendo di gestori diversi non le puoi utilizzare ma non è così… con l’account di un solo gestore puoi ricaricare senza problema in tutti gli altri quindi chi è il gestore non è un problema.. . Poi dire che c’è bisogno di standardizzare la potenza delle colonnine con quella degli inverter delle auto dimostra oltre il minimo dubbio quanto tu sia ignorante in materia perchè nelle ricariche in D.C. (cioè in tutte quelle che si utilizza nei viaggi e comunque tutte quelle a potenze superiori ai 22 kW) l’inverter dell’auto nulla c’entra… infatti quello serve convertire la corrente da alternata in corrente continua (perchè nelle batterie immetti solo ed unicamente corrente continua…) perciò entra in gioco solo quando si fanno ricariche in corrente alternata….
      Il motivo per cui alcune auto possono ricaricare a potenze più alte di altre è per il tipo di batteria che montano e la gestione, soprattutto a livello termico, della stessa e non ha senso pretendere una standardizzazione perché vorrebbe dire imporre un appiattimento verso il basso e non certo verso l’alto…
      D’altronde non è mica che se vai ad una colonnina che può erogare 300 kW con un auto che ne accetta solo 50 non riesci ad utilizzarla…. semplicemente prelevererai il massimo che la tua auto può accettare (50 kW) e pagherai solo per ciò che hai prelevato mica per 150 kWh

  26. Ma avete letto l’articolo? il problema è dello stato delle colonnine. Vero che ci si può organizzare, ma se vado ad una fiera ricarico quando sono all’interno, mi sembrerebbe logico. Mi sembra poco logico che a Milano si abbia tanta ifficoltà a trovare colonnine libere. A Milano sono poche e spesso o non collgate o non funzionanti. A Modena non ne vedo una occupata, qui chi ha un’auto lettrica probabilmente ha una autorimessa e quini si possono dire sufficienti, ma a Milano no e i parcheggi pilati ti chiedono prezzi esorbitanti, al limite dell’assurdo. Occorrerebbero delle regole ed un governo meno negazionista.

    • Attenzione, i luoghi descritti nell’articolo non sono Milano città, ma aree di periferia, tra l’altro mal servite dalle colonnine.

  27. 2 anni e 30.000 km e non sa che ricarica al massimo a 7,6kW? Con una Spring in autostrada ai 120 quando la sua velocità massima è 125 km/h? il 4% in meno del limite massimo?

    “Con la mia Vespa anni 80 ho fatto il pieno di benzina ad un self service e dopo 30 km il motore è grippato!!! Mi hanno detto che avrei dovuto usare miscela, ma perchè non ce lo dikono??!?!”

    “Mi avevano detto che con la mia Model 3 Performance avevo un’autonomia di 300 km autostradali e invece ho percorso appena 70km ai 250 km/h di media”

    Marco: o lei è un troll o è gravemente disinformato. Il limite non è nell’auto (che ha tanti limiti) ma nel volerla usare al limite senza averne cognizione.

      • Benissimo: e la chiosa finale?
        Ho usato consapevolmente male uno strumento, ho avuto paura, quindi non dico che in futuro starò più attento, cambio lo strumento così ne posso prendere un altro e usare male anche quello (facendo male anche a noi), non fa una piega.

      • Ma infatti Marco è uno che pretende francamente troppo, spende 20k€ per una macchina e pretende di usarla come una macchina, veramente eccessivo

        • Un iPhone da 1500€ usato per scrivere un libro è inadatto, pur potendolo fare.
          Io non so che Luigi lei sia, rispondo solo per questa ragione. Se avessi la certezza che è il Luigi che penso, avrei evitato di sprecare il mio tempo, il medico ha detto che devo mangiare meno trollini a colazione.

          • Ha perfettamente centrato il punto, Marco ha speso per un iPhone che funziona come un 3310, certo che si può fare nessuno lo vieta, come nessuno vieta di rendersi conto dell’errore

    • però anche io quando uso il toyota elettrico in autostrada sono sempre con l’acceleratore a fondo corsa 135 km/h di tacchimetro indicati ; perchè dovrei andare ai 100 o 110.
      il problema semmai è che non riesci a fare un sorpasso decente con sti cosi assurdamente limitati .

      • Quale sarebbe la Toyota elettrica limitata a 135 km/h? Sono curioso perché a me non sembra che Toyota abbia un modello di tal genere… considerando che praticamente non ha auto elettriche è difficile che mi sbaglio…

      • Ma perché limiti assurdi?
        Se in teoria tutti andassero a 130 km/h rispettando le distanze non ci sarebbe bisogno di sorpassare, ma anche a velocità diverse ed inferiori, sempre rispettando le distanze di sicurezza i sorpassi sono fattibili anche rispettando i limiti di velocità.
        Ma è chiedere troppo rispettare alcune semplici regole di sicurezza?

  28. Partendo dall’assunto che la storia raccontata sia vera (e ho qualche dubbio…), essa mette a nudo la caratteristica dell’italiano medio che rende conflittuale il rapporto con l’auto elettrica.
    Paolo Mariano, in una sua riflessione in video di qualche tempo fa, la identificò molto efficacemente con la superficialità, intesa come l’incapacità di approfondire i temi relativi all’auto elettrica e quindi di verificare se essa possa tornare utile nella loro specifica situazione.
    Nella storia riportata dal lettore la superficialità si manifesta fin dalla mancata conoscenza delle caratteristiche dell’auto che si acquista, e si esalta nell’aver intrapreso il viaggio descritto senza la necessaria e adeguata preparazione pur guidando un’auto elettrica da due anni e 30.000 km sulle spalle.
    Quanti commenti esaltano questa caratteristica? Dal proclamare di fare 1.000 km tutti d’un fiato grazie alla loro auto termica (sopravvalutando per superficialità il rischio che la stanchezza fa correre a loro e agli altri), al fastidio espresso verso qualsiasi cosa che assomigli alla preparazione di un viaggio.
    Il passaggio alla mobilità elettrica richiede la volontà di uscire dai vecchi schemi per analizzare di nuovi e vedere se è possibile adattarli a sé stessi. Ed è questa la fatica mentale più impervia: si fa meno fatica a dire di no.

  29. Secondo Voi dei proprietari di smartphone, PC, smart TV, tablet, etc, quanti conoscono tutte le funzioni e le possibilità di utilizzo?
    La medesima cosa avviene sia per le auto elettriche che termiche.
    Chi conosce i dettagli e tutte le possibilità dei contratti di luce, gas, internet di casa, telefonia fissa e mobile, ed è sempre disponibile a seguirne l’andamento?
    Idem per i servizi di ricarica auto elettrica..

    • “quanti conoscono tutte le funzioni e le possibilità di utilizzo?” E’ come andare in Giappone e lamentarsi del fatto che il telefono non funziona e che mai più si comprerà uno Xiaomi (Oppo, Samsung, Apple….).
      Non sapere come si carica la propria macchina è la stessa cosa di chi mette gasolio in un benzina o viceversa o scoprire che non esistono self service a metano o GPL e incolpare la macchina perchè non accetta qualsiasi tipo di carburante: il limite non è della macchina (che è limitata, è una Spring che prima di tutto è una Dacia….) ma di chi la usa da disinformato.

    • Qui non si parla di sapere di conoscere i dettagli nascosti della propria auto ma proprio le basi…
      Per fare un parallelo con i termici è come se uno dopo 2 anni di possesso, neanche quando la va a comprare, non sa ancora se la propria auto va a benzina o diesel… oppure che uno non abbia ancora idea di quanto consuma anche in modo grossolano, non dico al decimale ma non sapere se con 1 L di fai 10 o 20 km…
      Non è semplicemente credibile che uno non sappia queste cose basilari dopo 2 anni di possesso e di utilizzo!!!!

    • E i risultati li vediamo benissimo: strumenti meravigliosi come PC, tablet e cellulari (rigorosamente ultimo modello, non sia mai) usati allo 0,1% delle loro possibilità e solo per rincoglionirsi a morte sui social, spargendo gattini e cuoricini e buongiorno amici e buonanotte a chi mi vuole bene, cattiverie, commenti velenosi, shaming di tutti i tipi e rilanciando ottusamente fake news a cervello spento.

  30. Ma dai è chiaramente un troll e mi sorprende ancora una volta la redazione che sceglie di dargli visibilità!!!!
    Ma chi può credere che dopo 2 anni di possesso, non stiamo parlando di un novellino che non sa ancora cosa ha acquistato, uno non conksca ancora le caratteristiche della propria auto?
    Spero fortemente per lui (e ne sono convinto) che si sia inventato tutto il racconto perché sennò è veramente grave, al limite del TSO….
    Non ha specificato se la sua Spring ha la ricarica in DC ma poco cambia perché se ce l’ha perché è andato in cerca esclusivamente di colonnine in A.C. dove in ogni caso a 7,5 kW avrebbe ricaricato? A meno che non avesse la pretesa di ricaricare a gratis (come sperava di fare all’oriocenter… sono di Bergamo e sono anni ormai che le colonnine gratuite nel centro commerciale non funzionano mai ed anche quando funzionavano era praticamente impossibile usarle in quanto sempre occupate da gente che lavora nel aeroporto e che c’è le lasciavano per giorni interi, molti erano piloti quindi fino a che il loro turno ,on li riportava alla base l’auto stava lì…).
    Se invece non ce l’ha è una bella pretesa dare la colpa delle 3 ore di attesa alla colonnina dato che l’auto l’ha scelta lui e si ÷ scelto un modello che al massimo può ricaricare 7,5 kWh in un ora (cioè buona solo per la ricarica domestica… con auto del genere vietato andare oltre il raggio che permette di tornare casa propria se non si è disposti ad attendere ore nella ricarica intermedia…)

    In sintesi qualunque sia la situazione non ÷ la mobilità elettrica ad avere problemi ma semmai l’utilizzatore… è come acquistare una bici e poi lamentarsi che per fare 200 km servono 5 o 6 ore….
    Ma tanto è pacifico (almeno spero) che nulla di quanto raccontato in questo articolo sia vero….

  31. Da Milano a Bergamo ci sono almeno due aree di servizio autostradali con stazioni free2X. Perché non utilitarle?
    Certo un minimo di organizzazione serve, ma proprio proprio un minimo….
    Qualche anno fa occorreva molta più pianificazione, oggi non ci sono più scuse.
    (4 anni e 125000 km in elettrico ricaricando esclusivamente da colonnine pubbliche)

    • Ammettendo che tutta la storia sia reale, non tutti i modelli di Spring accettano ricariche in DC. Non so se a fianco delle colonnine Free2X esistano anche colonnine a 22 Kw in alternata.

      • Ciao, si ogni installazione Free2X, o almeno tutte quelle che ho visto e sicuramente le due tra MIlano e Bergamo, sono dotate di 4 postazioni HPC da 300kW e da una colonna con Fast DC a 65 kW con Combo CCs2 o Chademo e AC a 22kW proprio per le auto che non possono caricare ad alta velocità. Consultando una delle varie app con cui caricare, sia in abbonamento che a consumo è possibile verificare

  32. “Di solito programmo tutto, ma questa volta ho finto di non avere un’auto elettrica… ”
    Forse il problema è proprio questo….
    Se hai unelettrica non puoi andare al distributore della benzina… ohibò!
    E ricarica solo a 7 kW…. ohibò!
    E, magari, la Spring è un’auto da città, che, soltanto se prendi le giuste precauzioni e fai di necessità virtù, puoi avventurarti altrove …
    Insomma, in effetti, dopo 30000 km, un po’ strano non avergli preso le misure
    Quanto ad app e colonnine, però, non possiamo che essere solidali….spesso fuori uso od occupate abusivamente.
    Credo che ognuno di noi si sia trovato in situazioni simili, Ed è proprio questo che va risolto, è risaputo.
    Qualcuno, è inevitabile, che arrivi a scoraggiarsi.

  33. Senza nulla togliere ai commenti, un’auto con un’autonomia dichiarata di 230Km va bene per girare in citta’ o poco piu’.
    Andare fuori porta, a velocita’ autostradali, e’ impensabile senza un piano chiaro di ricarica. Assurdo che dopo 30000Km non si sappiano queste cose.
    Il problema non e’ l’elettrico in se, ma aver preteso di fare una cosa che e’ al limite delle capacita’ dell’auto che si e’ comprato.
    Si prenda una Tesla Model3, e va avanti e indietro a velocita’ autostradali senza dover ricaricare.

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