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Passerò all’elettrico coi nuovi incentivi, ma che paura…

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La nuova Citroen C3 elettrica sarà in consegna da maggio.
Passerò all’elettrico coi nuovi incentivi, ma che paura per il futuro…Lorenzo, un lettore, si appresta al grande passo, acquistando una Citroen C3. Vaielettrico risponde. Ricordiamo che i vostri quesiti vanno inviati a info@Vaielettrico.it
passerò all'elettrico
Una Ypsilon del 2007: Lorenzo vuole rottamare la sua.

Passerò all’elettrico, dopo una Ypsilon vecchia di 16 anni

“Se verranno sbloccati gli incentivi annunciati per rottamare le auto Euro 0/1/2/3/4, ho deciso che demolirò la mia vecchia Ypsilon di 16 anni per prendere la C3 elettrica.
Io ho sempre avuto un’utilitaria, comprata nuova e demolita per sfinimento. L’auto mi serve solo per il casa-lavoro, figli a scuola e gita nelle vicinanze, per le ferie esistono altri mezzi di trasporto. Le mie finanze non mi permettono di prendere in considerazione nessun altro modello elettrico, in ogni caso per i tragitti che farò quei 320 km dichiarati mi bastano e avanzano.
In più ho la possibilità di caricare nel cortile di casa quindi spero anche di risparmiare sulle ricariche. Il mio pensiero va solo a un fatto. Questa potrebbe (dico potrebbe, perché spero il contrario) essere la mia prima e ultima elettrica nuova.

punto interrogativoQuando arriva un’elettrica veramente economica, a non più di 15-16 mila euro?

“Perché ho questo pensiero? Per i costi proibitivi di queste auto, e la tendenza che hanno a non diminuire. Anzi, mi sembra proprio che nell’elettrico non si punti ad avere utilitarie economiche, ma mega SUV costosissimi. Ora prenderò la C3 elettrica modello base solo perché, al netto degli incentivi dichiarati, avrà più o meno il costo di una Panda termica. 
Sono spaventato per il futuro, quando la C3 elettrica sarà da demolire che auto potrò permettermi? Che fine faranno le utilitarie dal costo di un’utilitaria? Più i costi salgono e più anche l’usato (anche usato elettrico) aumenterà. Quando ci saranno utilitarie acquistabili anche senza incentivi da persone con le mie possibilità finanziarie?
Che poi, per le mie esigenze, basterebbero 200 km di autonomia e ricarica nel cortile di casa. Esisterà prima o poi una piccola elettrica veramente economica (max 15.000/16.000)?. Grazie. Lorenzo
passerò all'elettrico
La Epiq, la piccola Skoda elettrica in arrivo a fine 2025.

Per ora l’obbiettivo è arrivare al più presto a 20 mila…

Risposta. Due considerazioni. La prima: Lorenzo ha le caratteristiche giuste per passare all’elettrico e, secondo noi, non se ne pentirà. Può ricaricare a casa, a prezzi quindi molto più competitivi rispetto a un’auto a benzina. E ha una percorrenza abituale molto limitata, tanto più che per i viaggi lunghi utilizza mezzi alternativi all’auto.
Quanto alla domanda sul calo dei prezzi delle EV, fino a 15-16 mila euro, prima di rispondere va fatta una premessa. Ormai sono poche anche le auto termiche con listini a questi livelli, la stessa Fiat 500 ne costa più di 17 mila. I prezzi delle EV stanno calando, come confermano i nuovi modelli in arrivo, tra cui la stessa C3 e la Renault 5, ma per ora non a 15-16 mila.
Per la C3 è annunciata una versione da 19.900, meno incentivi, ma con autonomia limitata a 200 km. Diciamo che nel giro di un paio di anni dovremmo avere una buona scelta di auto da città con prezzi attorno ai 20 mila euro. Tra cui la nuova Panda e una citycar lanciata in tre versioni dal Gruppo Volkswagen, anche con i marchi Skoda e Seat-Cupra.

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39 COMMENTI

  1. Se posso permettermi una previsione Lorenzo, vedrà che dopo che avrà fatto il passaggio sarà, finanziariamente parlando, come se non l’avesse fatto.
    Mi spiego: se dovrà ricorrere ad un finanziamento per l’acquisto iniziale, grazie ai risparmi della nuova auto (rifornimento, bollo, assicurazione,…) l’impatto sulle sue finanze sarà praticamente 0, se invece non utilizzerà un finanziamento si troverà ad avere una disponibilità maggiore che potrà utilizzare come più le piace.
    Quanto le scrivo deriva dalla mia esperienza che negli anni ho fatto diversi investimenti in questo senso (casa in classe B, veicoli elettrici) che mi hanno consentito di “mantenere” beni di maggior valore senza spendere di più rispetto al passato e senza aumenti per quanto riguarda il reddito familiare.

  2. Vendere un auto che va benissimo, che consuma poco, che ha una manutenzione ridicola e fa il pieno in meno di un minuto per una baracca a pile costosa, pesante, lenta, con autonomie assurde e tempi di ricarica infiniti è quantomeno un azzardo … che ci pensi bene prima di fare cazz..ata perchè tornare indietro è quasi impossibile, vista la scarsità di modelli attuali e i prezzi folli anche solo per un utilitaria.
    L’elettrico è un flop a 360 gradi e le aziende europee sono alla canna del gas, tanto da costringere i manager a chiedere disperatamente soldi agli stati nazionali visti gli scarsi risultati.
    Vedere piazzali pieni di auto invendute e fabbriche ferme con gente in cassaintegrazione dovrebbe far riflettere chi si ostina non voler vedere in faccia la realtà, è questo il “futuro” che vogliamo? Per cosa poi? Per star dietro a quattro scemenze eco-green?
    Molte aziende per fortuna stanno già tornando indietro e dopo le elezioni europee molte “certezze granitiche” verranno smantellate dai fatti, sono i consumatori a decidere il mercato, non il mercato a decidere sulle spalle dei consumatori.
    Gli eco-visionari si mettano l’anima in pace, il giocattolo si è rotto e insieme ad essa la pazienza della gente, costretta a tenersi sempre con più convinzione la vecchia automobile pur di non acquistare un costosissimo elettrodomestico a pile.
    Che l’Europa si svegli da questo torpore e ascolti quell’80% di persone che non vuole subire questa assurda quanto ridicola imposizione, smettendola di vivere di sogni e utopie che mirano a favorire solo il mercato cinese.
    Il popolo non si comanda, si ascolta.

    • ricordati che devi morire …
      ricordati che devi morire …

      va bene ..
      mo me lo segno

      “non ci resta che piangere”
      o meglio continuate a “ridere di noi”
      fino alla prossima crisi petrolifera ..

      poi andate a piedi , vi fa bene alla salute
      io potrò muovermi anche se scoppia la 3 guerra mondiale,
      almeno finchè non mi bombardano l’impianto fotovoltaico di casa

      si chiama resilienza

      permette a uno stato privo di risorse energetiche di dipendere meno oggi
      per nulla domani daalle risorse energetiche di stati canaglia dove regna la corruzione

      ma i suoi neuroni sono troppo pochi per capirlo oggi
      lo capirà tra un decennio quando le EV costeranno meno del suo reddito annuale ..
      e si caricheranno in 10 minuti come un’auto a benzina

      spero che si ricordi , quanto era stupido a criticare quelli che hanno creduto e hanno permesso la nascita di questa rivoluzione industriale ..

      Peace and Love
      Here comes the sun, doo da doo doo

      • Caro, ma non lo sai che l’ indole di molti italiani li porta a non muovere un dito fino a quando la sostanza marrone non è arrivata al livello del collo!?

      • Invece di scrivere sciocchezze, vada cantare le sue belle e commoventi filastrocche davanti ai cancelli di Mirafiori, dove a causa di questa follia green molte famiglie sono rimaste SENZA LAVORO!!
        Dovreste solo vergonarvi di fare…..

        • Adesso basta, signor Ferrando. Lei ha scritto 13 commenti. Il primo il 25 gennaio 2023 firmandosi DaniX; poi via via con vari nick (Bussoly, Delty,Tani, Vero75 e Vera 75). Tutti aggressivi, arroganti, disinformati e assolutamente inutili. Sappia che ha finito di importunarci perché finirà nel cestino

    • Quando non importeremo più petrolio e gas dall’estero vorrei vedere Lei che scava un pozzo nel giardino di casa e ricaverà idrocarburi per far funzionare la Sua caldaia a 4 ruote. Ameno che non abbia un pozzo in Arabia Saudita e trasporti direttamenet il carburante nelle valigie.

  3. Io, con immenso dispiacere dopo avervi seguito per un anno mi trovo costretta a comperare una panda hybrid km0 perché non ho un’auto da rottamare e non posdo spendere 20/25 mila euro. Ne spendo meno di 15000 e aspetto, chi ha una sola auto per tutti gli usi non può fare diversamente. E la macchina mi serve quest’anno.

    • Io ho preso una Zoe usata e ho speso meno. A parte l’assenza della ricarica in DC (ma ricarica in AC a 22 kW), per utilizzo urbano/extraurbano è semplicemente perfetta.

      • hai fatto bene, tienti stretta la Panda e lascia perdere queste bidonate elettriche. Tempo al tempo i nodi stanno venendo al pettine e il vento in Europa sta cambiando, non state dietro alle fesserie di chi vuol far credere che le auto a pile siano “il futuro”, i dati dimostrano il contrario e e il mercato ha già ampiamente bocciato questo prodotto, adatto solo a pochissime persone che hanno scarse o nulle esigenze di spostamenti.
        Il risparmio è “falso”, tutti i soldi che si spendono in più per un elettrica non verranno mai ammortizzati, senza contare che in caso di rivendita non ti danno niente, perdi tutto il capitale inziale.
        Sono veicoli usa e getta non adatti al 90% della popolazione e non ha senso cambiare le proprie abitudini per un auto, il pieno con la tua Panda te lo fai in un minuto, questo è progresso!

        • Ma uno che si formi con nome e cognome di questi spietati critici contro l’auto elettrica? Quanto leoni da tastiera…

  4. Come spesso accade queste scelte dipendono da più fattori, costo all’acquisto, utilizzo che uno fa dell’auto, possibilità di ricarica ecc. Nel caso che uno faccia un uso casa-lavoro come nel tuo caso, molto dipende da dove lavora, un conto è lavorare a 10 km da casa un conto se dove lavora è a 40 – 50 km, nel primo caso gli bastano i famosi 200 km e una ricarica alla settimana, nel secondo la ricarica va fatta ogni 2 massimo 3 gg e se non può ricaricare a casa o non ha una colonnina vicino casa da poter lasciar la macchina e andare a cena per poi andare a riprenderla (3 – 400 metri ) ricaricare la sera al ritorno dal lavoro stanchi e spesso incazzati per il traffico non aiuta certo il “piacere di guida”.
    Io personalmente per la mia seconda figlia che la usa nei we, in quanto all’università va in treno, ho scelto una Y usata di 6 anni (euro 6) con su 7000 km (in pratica l’ho trovata nuova) e con 10000 euro ho risolto il problema per n anni, ma al solito ognuno di noi ha una situazione diversa per cui quel che vale per me non vale per tutti gli altri.

    • Ma se uno scrive su un sito di elettriche che vuole comprarsi una auto elettrica a chi importa della tua inutile esperienza con una Y termica?
      Andava bene a te e a tua figlia? buon per voi. E sti cavoli?

    • Scusa, se il lettore usufrirà degli incentivi allora l’auto avrà un costo paragonabile al suo usato di 6 anni, in più avrà una garanzia di 8 anni o 160.000 km che il suo usato non ha. Anche con le limitazioni dovute alla ricarica e all’autonomia io andrei ad occhi chiusi con la Citroën e-C3 o la futura sorella Fiat Panda.
      Quindi perché comprare un usato se posso avere un nuovo!

  5. Consiglio da un utente elettrico. Oltre ai costi di gestione ridotti, metti in conto anche kasko ed estensione della garanzia.

      • Si anch’io con la mia RAV a GPL non ho la kasco ma io in caso di incidente con colpa o concorso di colpa, o più semplicemente se sbatto contro un muretto se il danno supera i 3000 euro (valore dell’auto) la butto e mi prendo un altro usato, se accade a te che succede?… continuerai a viver benissimo? se sei benestante forse altrimenti ho qualche dubbio a riguardo

        • Quindi se ti va a fuoco la casa vivi bene? Immagino di no, dunque hai l’assicurazione sulla casa……se applichi questa logica (altrimenti non è logica) ti assicuri contro tutto. Ti ci vuole uno stipendio solo di assicurazioni……

  6. Stessa situazione di Lorenzo, alla lettera. Rottamo una y e prendero una C3 base per la citta. Con garanzia 8 anni o 160.000 km credo di essere tranquillo sul suo utilizzo per molti anni

  7. Mia esperienza personale.
    Acquisto Citroen C-Zero di 3 anni con 53K Km…. batteria da 14,5Kwh. autonomia strettina, se prendi qualcosa di usato, il mio consiglio è di scegliere qualcosa con CCS2 in DC. non ChaDeMo (introvabile e quasi inutilizzabile, almeno qui nel nord ovest). e una batteria >=40Kwh per permettere gite fuori porta in totale tranquillità…
    per ora siamo iper-soddisfatti. tanto che ci siamo spinti a prendere anche la seconda auto elettrica (ma nuova). che mentre scrivo si sta ricaricando quasi totalmente da energia rinnovabile.
    Nel nostro caso, l’estate scorsa siamo rimasti a piedi… batteria 12V da sostituire….
    trovata solamente in Citroen, quasi originale, per installarla ho dovuto modificare leggermente il supporto raccogli-acidi…
    penso che all’appuntamento con l’assistenza programmata, farò visionare il sistema sospensivo, magari vedendo se gli ammortizzatori sono ok.
    per ora sembra tenere bene, è un’auto da città con mire extraurbane a bassa velocità… dove regala grandi soddisfazioni in termini di risparmio, visto il costo d’acquisto.

    Buona scelta.

  8. Qualcuno sa se la nuova c3 avrà il raffreddamento a liquido delle batterie? devo ancora trovare una risposta certa. Se fosse ad aria sarebbe così grave?

    • Dopo l’esperienza della Leaf credo che nessuno presenterà più auto con batterie non climatizzate….

    • con le specifiche dichiarate (se sono veritiere, in particolare la ricarica in 20-80% in 26 minuti) penso non sia possibile fare senza raffreddamento a liquid, neppure con batterie LPF, per quanto siano robuste, è comunque meglio se vengono usate e ricaricate a temperature non superiori a 45°C:

      batteria – 44 kwh
      motore – 83 kw – scarica max a 2-C (scalda)
      ricarica DC – 100 kw – ricarica con punte oltre 2-C (scalda)
      ricarica AC – 7 kw o 11 kw

      la versione senza raffreddamento attivo è quelle INDIANA (=venduta in India), ed è molto limitata nelle specifiche proprio perchè non è raffreddatta attivamente:

      batteria 29 kwh
      motore – 42 kw – scarica max a 1,3-C
      ricarica DC 20 kwh – ricarica con punte 0,7-C ( e anche cosi a volte si blocca o rallenta, se le temperature esterne sono già alte)
      ricarica AC 3,3 kwh

      comunque peccato che Citroen lo stia dando per scontato nelle descrizioni tecniche e nelle anteprime, visto il dubbo che si può creare perchè goglando si trovano i video della versione 2023 INDIANA da 29 kwh dove segnalano che a volte la ricarica deve rallentare (come succedeva anche sulle Leaf)

      ============
      Per fare senza raffreddamento attivo (e a liquido), bisogna rinunciare alla ricarica a 2-C, poi in estate avere comuqnue rallentamenti anche con la ricarica a 1-C o ripetuta a brevi intyervalli di tempo, e limitazioni anche all’uso prolungato ad alta potenza del motore (verrebbe in pratica depotenziato)

      al momento senza raffreddamento attivo credo si faccia giusto:

      > sui retrofif artifianali (si mette solo una resistenza per riscaldare le batterie e ninete per raffreddarloe attivamente)

      > sulle microcar elettriche

      > sulle BEV con batterie al Sodio ( pare siano sollecitabili in un range più ampio di temperature, es: -30 +60°C )

      • Grazie mille per la risposta, in questi giorni ho anche chiesto direttamente a citroen e sto aspettando una risposta. se vengo a sapere qualcosa ti dico.

        • hai ragione,
          anche Spring non ha raffreddamento a liquido, bassissimi costi per produrla, semplicità e leggerezza estrema dell’auto (970 kg la versione più basica)

          ma anche ha specifiche di potenza di scarica e ricarica piuttosto basse, praticamente identiche alla e-C3 indiana (giusto la ricarica DC, opzionale, osa qualcosa in più)

          e la batteria mi aspetto che duri “solo” circa 160.000 km, un pò perchè è molto piccola, un po’ perché poco raffreddata (la garanzia copre 8 anni e 120.000 km, da cui me ne aspetto almeno 160.000 km)

          non è cosi sbagliato, solo che è per una nicchia di utilizzatori

          è un auto pensata per impattare poco anche in fase di produzione (essendo leggera) e che verrà usata da chi si accontenta del motore da 45 oppure 65 cv (questa pare sia già abbastanza brillante), necssità di un auto stretta che etri in box piccoli, e non fa più di 10.000-12.000 km annui, così in 12-14 anni non arrivi lo stesso a consumare la batteria

          https://www.batterydesign.net/dacia-spring-battery/

          Per chi cerca una segmento A più raffinata, ci sarebbe la Twingo (raffreddata a liquido e con motore 80 cv) o la costosa 500-E

          la twingo peccato ha solo 22 kwh, non è comodo farci anche le gite del weekend; ha un batteria con densità energitica molto bassa per i canoni attuali, è un peccato che non la abbiano “ricellata” perchè si potrebbe arrivare facile almeno a 28 kwh (con banali celle 712 che già usano da molti anni in Renault) o anche 30 kwh ( celle 811, come nella nuova Scenic) senza cambiare gli ingombri e i pesi della batteria

          oppure a esagerare (ma aumenterebbe i costi) 42 kwh aggiungendo un pacco più piccolo anche sotto la panchetta posteriore

          se Renault avesse avuto desiderio di vendere più utiliatarie BEV, penso l’avrebbe già fatto (di aggiornare la batteria Twingo)

  9. Però c’è una cosa che faccio fatica a capire dal punto di vista strettamente tecnico-economico. Ultimamente si rincorrono notizie di tagli di prezzo delle batterie. Qui https://www.gazzetta.it/motori/mobilita-sostenibile/auto-elettriche/24-02-2024/batterie-auto-elettriche-catl-prezzi-dimezzati-entro-meta-2024.shtml per esempio si parla a metà 2024 di 3388 dollari per 60kWh, la batteria di una Tesla. Quindi le batterie incideranno tra poco sempre meno sul costo di un’auto. Che senso avrebbe produrre auto con batterie piccoline per risparmiare forse 1000 euro?

    • Perché il peso della batteria te lo porti dietro 365 giorni l’anno e se il viaggio lungo lo fai una volta l’anno come per una citycar, la batteria diventa solo un inutile peso.

    • da un lato, i nostri brand sembrano incartapecoriti, per loro fare in 6-12 mesi modifiche alle batterie per seguire le evoluzioni tecniche ed economiche (come fa Tesla oppure i costruttori asitici) richiede più tempo e costo

      ma il motivo principale secondo me è un “calocolo” commerciale dei costruttori (VW che non produce la Vw-Up, Stellantis e Renault che prendono tempo e fanno un passettino alla volta, dazi per tenere fuori le utilitari eCinesi) reso possibile in europa dall’assenza di vera concorrenza sul settore utilitarie BEV:

      se fai oggi una utilitaria BEV con 40-50 kwh a prezzo ragionevole (sui 20-25K) e ababstanza compelta (senza limitare la ricarica DC sulle evrsioni base per esempio) penso che va a ruba (altro che flop dell’elettrico), poi ti tocca produrla e venderla, e dopo non venderebbero più come prima ne le auto termiche utilitarie e non (con relativa filiera carburanti), ne troppe auto BEV di grossa taglia

      ..considera anche che le BEV sono longeve, sono meno usa e getta delle termiche, e che le utilitarie tipicamente non diventano tecnicamente obsolete come le vetture più grandi, anche usate e vecchiotte mantengono una alta praticità di uso nell’uso tipico..

      se metti in crtcolazione delel buone utilitarie BEv personalmente penso che si andrebbe a ridimensionare un “bisogno” di auto nuove e grandi che oggi è abbanstanza indotto e gonfiato (consumistico)..

      riscopriremmo che ci può bastare anche un’auto piccola (non status simbol) se fatta decentemente e che ci costa poco da mantenere.. i bisogno consumistici si sposterebbero in parte su altro..

      magari il business sis posterebbe più sui servizi che invece come è ora sulla scocca fisica dell’auto e sul succo di dinosauro/alghe preistoriche da mettere nel serbatoio ogni settimana.. penso ?

  10. Salve ma perche’ non prende un’elettrica usata? avendo chilometraggio limitato e nessuna particolare necessita’, se ne trovano parecchie (penso a ID.3 prima serie e Opel Corsa) a prezzi veramente ottimi. O delle auto semestrali.

    • Perché hai gli 8 anni di garanzia meno gli anni dell’usato. Avevo pensato anche io a prendere usato ma prenderò una C3. Quando sarò fuori garanzia credo andrà ancora, ma le batterie saranno molto ma.molto.meno costose….almeno spero

  11. L’unico vero timore che ho io nel passare all’elettrico, che comunque non mi farà desistere dal farlo il prima possibile, è quello di avere la sfortuna di beccare un esemplare difettato che nessuno, nemmeno la casa madre, riesce a riparare veramente in modo definitvo, come alcune storie che si leggono al riguardo (può capitare anche alle termiche ma la maggiore maturazione della tecnologia rende più facile le riparazioni). C’è modo di evitare un simile rischio? Qualcuno è mai riuscito ad ottenere la sostituzione di un’auto elettrica dopo i primi 3-4 tentativi di riparazione non andati a buon fine?

    • Ciao Mario io ti racconto la mia esperienza : ho avuto un nissan qashqai diesel preso nuovo ( 2015 ) con diversi problemi e visto che era in garanzia l’ho dato via perchè Nissan non è stata in grado di risolvere il problema ( non voleva pagare ) poi ho comprato nel 2016 il Tucson Hyundai DCT diesel che è stato magnifico e a 45000Km ho avuto un problema alla doppia frizione e la Hyundai me l’ha cambiata senza fare una piega ( a differenza della Nissan ) e la macchina aveva superato i 4 anni e come detto 45000Km e sfido qualsiasi casa automobilistica che ti sostituisce il doppia frizione dopo i primi 10000/15000Km così contento del trattamento hyundai mi sono comprato la Kona elettrica nel 2021 e sono contentissimo , la kona ha avuto qualche problema alla batteria di trazione su alcuni modelli e li ha cambiati senza problemi ( questo mi ha detto il capofficina della concessionario al valore di 12000€ senza batter ciglio ) per cui affidati a casa serie e ne rimarrai entusiasta.
      Ciao

    • questo è proprio pessimismo allo stato puro.
      se non ti sei posto il problema con le termiche, te lo dovresti porre un po’ meno o ad ugual livello con una elettrica pura visto che ha meno componenti.

      • Si ma se si “rompe” uno di questi componenti sono dolori …. e visto quello che raccontato alcuni sfortunati possessori di tesla (in garanzia … perchè fuori garanzia preferisco non immaginarmelo) anche quando “ti va bene” i tempi per avere pezzi e riparazioni non sono certo veloci

        • se frequenta qualche forum di motori scopre che il rischio raro di non avere un ricambio per settimane o mesi, o di avere guasti elettronici o meccanici strambi di difficile soluzione anche per l’assistezna ufficiale, vale per tutte le auto, comprese ICE modelli a grande diffuzione, le catene logistiche sono rimaste “offese” negli anni recenti, e fanno poco magazzino

          anzi i guasti strambi e insolubili per l’assistenza, mi sembra siano più ticipi delle ICE recenti, per il livello di complessità di centraline, motori, trasmissioni, è altissimo

          lei probabilmente ha ancora in mente ( spesso vale anche per me) la auto ICE di qualche anno fa e in particolare i modelli più semplici e utilitarie, reperibili usate, prima che le ICE diventassero ancora più complicate e fragili

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