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Passaggio al mercato libero: cose da sapere, truffe da evitare

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Passaggio al mercato libero dell’energia: le scadenza di avvicinano (10 gennaio per il gas, 1° aprile per la luce), ecco le cose da sapere per scegliere bene.

passaggio al mercato liberoPassaggio al mercato libero: che succede se non scegli entro marzo un nuovo fornitore?

Il rischio concreto, in questo periodo in cui promozioni e offerte natalizie sono sempre più frequenti, è imbattersi in venditori scorretti e in tariffe poco convenienti. Oltre che vere e proprie truffe legate alla fine della Tutela. L’Osservatorio di Segugio.it ha fatto il punto della situazione, raccogliendo le informazioni che i consumatori devono conoscere. Per l’energia elettrica, in particolare, i clienti in tutela che al 31 marzo 2024 non avranno scelto un nuovo fornitore passeranno al regime transitorio Servizio a Tutele Graduali. Regime che durerà al massimo 3 anni, con un nuovo fornitore scelto a seguito di aste territoriali, con condizioni contrattuali  definite dall’autorità pubblica ARERA. La fine della Tutela e il passaggio al nuovo regime tariffario avverranno senza interruzioni della fornitura e senza costi “di passaggio”. Chi decide di non scegliere subito un fornitore del Mercato Libero non deve fare nulla, non corre rischi di penali . E in qualsiasi momento può  passare gratuitamente a un fornitore del Mercato Libero.

Occhio alle truffe, approfitteranno della confusione

Come capire se si è ancora in Tutela ed evitare truffe? Verificare se la propria fornitura è in Tutela o nel Mercato Libero è semplice: basta prendere l’ultima bolletta ricevuta dal proprio gestore e controllare il tipo di regime tariffario applicato. Ogni fattura inviata da un venditore di energia elettrica deve includere l’indicazione “Tutela” oppure “Mercato Libero”. Una delle truffe più rischiose (che potrebbe diventare molto frequente nelle prossime settimane) è proprio quella della “fine della Tutela”. In un cui venditore prova a convincere l’utente ad attivare una nuova tariffa (generalmente poco vantaggiosa) utilizzando lo spauracchio della fine del mercato tutelato. E dei rischi (senza alcun fondamento) di ritrovarsi senza energia. Chi è già nel Mercato Libero, invece, non registrerà nessun cambiamento dalla fine della Tutela. Un’ottima guida per capire come leggere la tua bolletta si trova sul sito di ARERA.

passaggio al mercato liberoOfferte indicizzate o a prezzo fisso: ecco la differenza

Tra la fine della Tutela e il periodo natalizio nel corso delle prossime settimane si registrerà una moltiplicazione di promozioni a tema energia.Per capire se un’offerta conviene davvero è necessario considerare tre fattori: 

  • il costo unitario dell’energia, espresso in €/kWh per l’energia elettrica
  • il costo fisso della fornitura (indipendente dal consumo) in €/mese o €/anno
  • il modo in cui questi variano nel tempo

Il costo dell’energia è il parametro più importante da considerare quando si valuta un’offerta. È necessario capire quanto costa un kWh di energia elettrica. Le offerte indicizzate seguono l’andamento del mercato all’ingrosso (con riferimento all’indice PUN per la luce e all’indice PSV per il gas) e il prezzo cambia ogni mese. Le offerte a prezzo fisso, invece, bloccano il costo per almeno 12 mesi. Il fornitore è obbligato a comunicare in anticipo di almeno 2 mesi quale sarà il prezzo alla fine del periodo promozionale. Se non lo fa, nel presentare la sua proposta, qualsiasi offerta va scartata. 

Primo passo: capire quanto spendiamo attualmente

 

Sconti e benefit aggiuntivi (buoni sconto con aziende partner, servizi aggiuntivi a costi ridotti etc.) si valutano solo dopo aver considerato costo reale dell’energia e costo fisso della fornitura. Questi, infatti, sono i parametri fondamentali da valutare subito per capire se un’offerta conviene davvero, effettuando un confronto con i costi applicati dall’attuale fornitore. Per capire qual è il costo dell’energia applicato dall’attuale fornitore bisogna prendere l’ultima bolletta e individuare la voce “Spesa per la materia energia”. Sotto la sezione “Quota energia” è indicato il costo unitario dell’energia e sotto “Quota fissa è indicato il costo fisso della fornitura. Per capire come varia il costo dell’energia (se non ci sono indicazioni in bolletta) è consigliabile contattare il Servizio Clienti del fornitore.  Le tariffe luce e gas del Mercato Libero sono disponibili con attivazione gratuita. Un venditore che richiede un costo iniziale per l’attivazione (al netto del solito deposito cauzionale, non dovuto in caso di domiciliazione della bolletta) va scartato. 

passaggio al mercato liberoPassaggio al mercato libero: che cosa serve per un nuovo contratto

L’attivazione di un nuovo contratto avviene senza interruzioni della fornitura e senza dover cambiare contatore. Il contratto con il precedente fornitore viene interrotto, senza necessità di inviare una disdetta, e immediatamente viene attivato un nuovo contratto. Sarà il nuovo fornitore a occuparsi di tutto, senza richiedere costi per gestire questa pratica. Per attivare un nuovo contratto servono pochi datil’intestatario e il codice identificativo della fornitura (POD per la luce e PDR per il gas, entrambi disponibili in bolletta). Oltre naturalmente all’IBAN per l’eventuale domiciliazione, in modo da automatizzare il pagamento delle bollette.  L’attivazione del nuovo contratto non è mai immediata (servono alcune settimane) e può essere completata direttamente online.

passaggio al mercato libero– Leggi anche: il costo delle bollette salirà o scenderà? Vediamo tutti i benefici del mercato libero in arrivo per tutti…

 

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5 COMMENTI

  1. Il costo dell’energia è il parametro più importante da considerare quando si valuta un’offerta.

    aggiungerei attenzione alla quota fissa che si accaparra il gestore alla voce spesa energia, perché essa può variare dal canonico 144€ pod anno vvero 12€ mese (in alcuni casi ho pure visto 180€) sino a 60-70€ pod anno “6 € mese”.

    differenza trascurabile se si consumano mille mila kw mese, ma per le utenze domestiche (magari il single con monolocale e riscaldamento a metano) che consuma si e no 40 kwh mese, un offerta più vantaggiosa di qualche centesimo /kwh ma con un costo fisso di 12€ mese può risultare svantaggiosa rispetto ad tariffa più alta ma con costi fissi più bassi.

    Inoltre (quasi al limite del truffaldino) .. spesso pubblicizzano una tariffa a prezzo fisso 12 mesi con il prezzo vantaggioso scritto a caratteri cubitali.. al quale aggiungono poi un sovrapprezzo di dispacciamento (spalmato su una o diverse voci che è differente per ogni società).. e che spesso operatori telefonici tralasciano in fase di offerta ma citano poi in fase di contratto.

    La cosa migliore (almeno con le tariffe bloccate 12 mesi) è sempre la consultazione delle tabelle standard comparative che spesso mettono nella simula contratto online, o più semplicemente farsi 4 conti considerando che unica variabile in bolletta è la voce spesa energia.

  2. Buonasera, siccome ci sono circa 10 milioni di contratti ancora con il servizio elettrico nazionale e’ facilmente immaginabile come i privati si buttino a capo fitto per accaparrarsi piu’ clienti possibili, voglio far presente per chi fosse ancora nel servizio elettrico nazionale che c’e’ la possibilita’ di rimanere con esso, oggi molto conveniente, se si e’ un ” soggetto vulnerabile ” come ad esempio gli over 75 o altre categorie, basta andare sul sito ed informarsi.
    Auguro veramente buona fortuna a chi deve decidere con quale compagnia passare.

  3. Ma il governo, può per favore, battere un colpo su questo marasma? Pichetto Fratin, visto che alla COP28 è “non pervenuto” almeno si occupi dei problemi nazionali. Per ora più che il governo degli italiani sembra il governo delle grandi aziende.

    • ma scusa, sai benissimo che questo è un governo di destra totalmente a favore delle imprese, dei venditori, tutte e tre le formazioni del governo sono sempre state per la chiusura del mercato tutelato e non vedono l’ora di dar via libera al farwest delle tariffe delle bollette. Il mercato libero non c’è mai stato in Italia, non c’è mai stata una vera libera concorrenza tra le imprese, è sempre esistito invece un mercato corrotto, cartelli, trust, accordi sottobanco tra gli associati di Confcommercio, Confindustria, Confartigianato ecc… per mantenere sempre i prezzi più alti possibili. E’ successo con la benzina, con il metano, con le tariffe telefoniche, con tutto quello che è stato praticamente liberalizzato.
      Ecco perchè il mercato tutelato, (tutelato in verità solo un minimo, perchè i componenti dell’ARERA, altro non sono che personaggi corrotti dalle infinite lobbies del settore) è tutto sommato ancora qualcosa che può frenare un minimo l’esplosione dei prezzi, anche senza nessun motivo contingente. Ovviamente chi ci perde è sempre il consumatore finale, sempre spolpato fino alle ossa.

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