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Nuova versione di Tesla Model 3 in arrivo

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Nuova versione di Tesla Model 3 in arrivo: a 5 anni dal lancio, quella che era l’auto di punta della Casa americana sarà rivista, con uscita verso fine 2023.

Nuova versione di Tesla Model 3Nuova versione di Tesla Model 3, con il progetto Highland

A lungo è stata l’auto elettrica più venduta al mondo, poi superata dalla “sorellona” Model Y. Non che in tutti questi anni la Tesla Model 3 sia rimasta ferma: lo staff di Elon Musk l’ha via via migliorata, soprattutto nell’autonomia, arrivando agli attuali 602 km della versione Long Range, con 79 kWh di batteria. Ma ora, secondo fonti bene informate citate dalla Reuters, si lavora proprio a una versione completamente rivista. Uno degli obiettivi della riprogettazione, con nome in codice “Highland“, è ridurre il numero di componenti e la complessità all’interno della Model 3. Probabilmente per rendere più competitivo anche il prezzo, che attualmente parte da 57.490 euro per la versione con trazione posteriore e da 64.490 per la Long Range con l’integrale. Sono valori inspiegabilmente alti rispetto al Model Y, che (pur essendo un Suv) parte invece rispettivamente da 49.990 e 65.990. Ma gode di un progetto e di sistema di produzione più recenti ed efficienti.

nuova versione di Tesla Model 3
Le 20 elettriche più vendute nel 2022, con le quote di mercato. Fonte: UNRAE.

Crollo di vendite anche in Italia: da 4.514 a 1.070

Sempre secondo la Reuters, alcune delle modifiche introdotte sulla Tesla Model 3 sarebbero ispirate alla nuova versione della Model S. E includerebbero alcune modifiche alla configurazione dell’esterno e al gruppo propulsore, con produzione concentrata negli  stabilimenti di Shanghai e di Fremont, in California. Mentre la grande fabbrica europea di Grunheide, in Germania, resta concentrata sulla Tesla Model 3, tuttora un grande successo. Anche in Italia, come nel resto del mondo, le vendite di Model 3 sono arretrate nei 2022, al punto che la vettura è uscita dalla classifica  delle 10 elettriche più immatricolate. Tra gennaio e ottobre ne sono state consegnate 1.070, contro le 4.514 dello stesso periodo dell’anno precedente. Urge un rilancio, per dare nuovo appeal a quello che ha fatto della Tesla un marchio di grandi volumi.

Phoenix
Vesper
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10 COMMENTI

  1. Bisogna considerare anche che le SUV in generale costano di più spesso solo perchè sono più di moda.
    Non credo costi di più produrre una Puma rispetto ad una Fiesta.

  2. @ASTUTO:
    la forza di Tesla & SpaceX è di richiedere a tutti i produttori di componenti di riprogettare, partendo da zero.
    Questo comporta ad esempio i cambiamenti nel telaio citati da @LUCA, ma anche l’aggiornamento di tutta l’elettronica utilizzando i nuovi semiconduttori .
    Concordo con te: sarà molto interessante.
    PS : Mi sa che in Europa dovremo attendere il 2024-25 prima di vedere la nuova Model 3 🙁

      • Di solito il problema non sono gli ingegneri, ma chi gli da il budget in cui far rientrare tutto… Riprogettare alza i prezzi, richiede test su test certificazioni varie etc.. Tesla ha sostanzialmente dovuto farlo perché quanto è partita la situazione generale nei componenti era ridicola come scelta etc, ora cmq sul mercato si trovano già componenti nati con in testa le elettriche, su tanti altri essendo partiti in forte ritardo rispetto a tesla (che ben si guarda dal vendere i suoi progetti) arriveranno in ritardo ma arriveranno nei prossimi anni, poi anche l’automazione nella produzione fa la sua grossa parte ma quello per le tradizionali è un problema grosso da risolvere, che francamente mi sentirei un po’ una merda a comprare una elettrica al suo prezzo ragionevole solo perché han lasciato disoccupati decine di migliaia di lavoratori, l’ideale sarebbe impiegare bene il tempo e nel giro di 2 massimo 3 anni, pagare corsi di aggiornamento per tutti questi dipendenti nelle varie nuove produzioni che nascono e aumenteranno di volumi attorno alle elettriche, un progettista di motori termici magari fa fatica a pensare agli elettrici, ma c’è tanta altra meccanica nuova da progettare migliorare rivedere etc, il grosso degli esuberi essendo nella produzione assemblaggio etc è molto più semplice da riconvertire a mansioni analoghe in settori diversi, sfruttando questi 2/3 anni di formazione per aprire e mettere in opera le aziende che dovranno soddisfare la domanda di nuovi componenti che crescendo nei volumi assumeranno lentamente gli esuberi scagionati da una giusta organizzazione della conversione degli impianti in qualcosa di più moderno, tante aziende (quelle che tengono più ai dipendenti che al margine per il bonus di fine anno) pagano di tasca propria agenzie specializzate in questo (enemmeno poco per ogni singolo dipendente), gestendo il minor orario lavorativo con stipendio invariato fino a fine dell progetto con una formazione fatta ad hoc… Ora.. Organizzarlo su decine di migliaia di dipendenti delle varie case produttrici a livello statale o meglio europeo con linee guida precise (altrimenti qui sappiamo come va a finire) darebbe una scossa incredibile agli investimenti, tante aziende non investono e non aprono centri produttivi perché non sanno dove metterli per avere un bacino di lavoratori del settore a cui attingere e passano anni a pagare studi di settore per trovare il posto giusto.
        Però… Ai ai ai… Pagare queste cose abbassa il margine.. I dividendi poi saranno piccoli o inesistenti per qualche anno.. Facciamo come sempre, arriviamo al punto critico lasciamo tutti a casa e ci penserà lo stato tra cassa e qualcosa che si inventerà.

  3. Ingegneristicamente è un progetto interessante. Sono curioso di capire cosa potranno togliere dal già scarno abitacolo. Magari lasciare la lamiera direttamente a vista.

    • Non si parla di abitacolo, ma di altro, per esempio la parte posteriore del telaio della 3 è composta da 170 pezzi saldati fra loro, quella della Y da 2, di cui uno (la “vasca” nel bagagliaio che non è strutturale) è di plastica. Se vuole informarsi (sarebbe buona cosa prima di parlare) ci sono dei belli video di Sandy Munroe su youtube.

      • “Se vuole informarsi (sarebbe buona cosa prima di parlare” Parole sante. Alle quali aggiungo solo che poi bisognerebbe capire ciò che si ha consultato.

      • In effetti mi fai tornare alla mente i primi video dove alcuni si lamentavano dell’enorme difficoltà nelle riparazioni proprio perché c’era una vaccata di roba da smontare prima di arrivare dove serviva etc, parlando di meccanici ovviamente, il che faceva alzare di molto il costo della manodopera.

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