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Non siamo pronti per l’elettrico, ha ragione Report

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Una Volkswagen ID.4 (credit foto: Volkswagen Newsroom).

Non siamo pronti per l’elettrico, ha ragione Report. È il succo di un messaggio che ci invia Flavio, un lettore veronese che guida una VW ID.4. Vaielettrico risponde (a fondo articolo). Le vostre mail vanno inviate a info@vaielettrico.it

                                        di Flavio Perini

“Mi permetto di scrivere in quanto mi trovo in disaccordo con l’articolo che parla della trasmissione Report. Non salto a conclusioni, mi limito a fare considerazioni di utente: da 18 mesi utilizzo una VW ID.4 da 77 KW Ho percorso fino ad ora circa 66.000 km.

Non siamo pronti e vi racconto i mei viaggi in VW ID.4…

All’inizio è stata dura con la ricerca delle colonnine, poi pian piano sono arrivate queste più potenti e la sosta per la ricarica va meglio. La maggior parte delle colonnine che si trovano in giro per la città sono da 22 KW, ma a Bergamo per esempio ne ho trovate anche da 4,5 KW. Ritornando alle 22 KW, per ricaricare occorrono circa 6/7 ore in quanto i 22 KW sono divisi al 50% per i due allacci. Capite bene che per uno che fa strada non può funzionare.  Vi spiego la mia giornata di sabato lavorativa. Parto dalla mia abitazione di Marano di Valpolicella alla volta di Milano, Piazza Castello. Faccio sosta a Bergamo, altrimenti non arrivo al prossimo rifornimento sulla A35, autostrada che uso per il ritorno. Sosta da 30 minuti circa. Secondo rifornimento sulla A35 in rientro. Da poco sono in funzione le colonnine Eviwa, società di Enel e Wolkswagen, da 300 KW. Ma sabato ho caricato a 100 KW impiegando circa un’ora. Nessun altro su 4 colonnine.

non siamo prontiUn viaggio di 650 km: fatti i conti, col diesel avrei speso meno…

Altra cosa: il costo di questa ricarica è di 0,89 euro per kWh, dato che ho una carta Enel X,diversamente a carico libero costa 0,99 euro per kWh. Il mio rifornimento è costato 60,71 euro.  A Bolzano Sud mi sono dovuto fermare nuovamente per ricaricare, altrimenti non sarei arrivato a San Candido, destinazione finale. Anche qui un’ora di tempo oltre il costo. Poi nuovamente a Villabassa in rientro altra ricarica e altra sosta da 50 minuti. Per fare questo giro di circa 650 km ho speso circa 180 euro di ricariche e sostato circa 3 ore. Diversamente con il diesel avrei speso circa la metà, ovvero con 180 euro avrei ricevuto circa 100 litri per una percorrenza media di 1.500 km. Lasciando stare le soste:  in un giro come questo la pausa di un’ora per mangiare ci sta anche bene“.

non siamo pronti
Una colonnina di Electrify Verona: “Eravamo partiti bene, poi…”.

Non siamo pronti: qui a Verona eravamo partiti bene. Poi…

Voi capite bene che la differenza è ancora spropositata tra elettrico e diesel, ma anche benzina. Personalmente non ho la soluzione, ma di questo passo non si incentiva l’elettrico. Voi sapete bene che ci sono aziende in Italia che fanno cartello e naturalmente il prezzo al consumo. Verrebbe anche da evidenziare il fatto che il costo energia in questo momento è di circa 0,20 euro per i consumi, come può costare 0,99 alle colonnine? Posso citare un dato sulla Norvegia. L’elettrico è circa l’85% il costo ricarica è un terzo del termico. Questo è un incentivo! Concludo dicendo che, eravamo partiti bene. Per esempio: il Comune di Verona aveva le colonnine in centro e dava le ricariche gratis con prenotazione e parcheggio, anche in centro storico. Peccato che è durata poco. Adesso la situazione la gestisce una partecipata e in alcuni punti le sta togliendo. Così non si va avanti e si crea solo confusione“.

Non siamo pronti Si può spendere molto meno con un banale abbonamento…

Risposta. Premessa: ecco servito chi continua a dire (senza seguirci) che siamo come un partito unico pro-elettrico, che non dà spazio a chi la pensa diversamente. Questa è l’ennesima testimonianza che ospitiamo di persone che sono scontente dell’auto a batteria. E ci mancherebbe che non lo facessimo. Quanto ai temi proposti da Flavio, ci stupiamo che non sappia che ci sono abbonamenti ben più convenienti della tariffa da 0,89 che utilizza in viaggio. La stessa Enel X ne propone a meno di 0,50 (come la Travel, 160 kWh a 79 euro), ma altri gestori propongono pacchetti ben più convenienti. Il suo consumo, poi, è un po’ anomalo: per 650 km è stato di 202 kWh, pari a 3,21 km/kWh,  veramente tanto. La morale della favola è comunque che l’elettrico oggi è veramente conveniente per chi può ricaricare a casa o  al lavoro, al costo di 0,20 o poco più che Lei stesso cita. E paga cifre più alte (ma non 0,89) solo quando viaggia. E infine: Report ha parlato di tutt’altro, non di costi, consumi e problemi di ricarica.

  • Ancora numeri a casaccio sull’auto elettrica. E se a darli è il ministro dell’Ambiente… Il VIDEO di Paolo Mariano

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86 COMMENTI

    • La e-mail inviata dal possessore della id4 è chiaramente qualcosa di falso.
      Prima di tutto se dopo 60000 km il signore non ha ancora capito che può fare un abbonamento e spendere 0.35€ per kWh, c’è qualcosa che non va.
      Poi un consumo di 31 kWh/100km è totalmente non realistico, per non parlare delle soste di ricarica di un’ora, totalmente fuori dal mondo, se si ferma e carica ogni volta al 100% chiaramente non ha idea di come utilizzare un’auto elettrica.
      Guido auto elettriche da 4 anni, per il primo 3 anni ho avuto una Zoe, che paragonata alle auto di ultima generazione Era un giocattolino, ecco, con quella mai è poi mai ho fatto soste di un’ora e mai ho speso cifre così assurde.

      Vorrei fare un’appello alle persone che leggono, di informarvi voi stessi su unargomento prima di dare per buono una email scritta a casaccio da qualcuno che probabilmente non è mai nemmeno salito su di un’auto elettrica.
      Nemmeno vi dico di credere a me, ma di certo se fosse vero quello che molti dicono sulle auto elettriche, adesso molto probabilmente sarei possessore di un’auto diesel 🤣

      • poi arriva pure Dubbioso a finire il lavoro:

        un ritocchino al prezzo carburante, un altro ai km percorsi in autostrada e in citta da una grossa berlina, e un altro alla matematica

        ” a ma io avrei speso 1/2, 1/3, 1/4, 1/12esimo ! ”

        e allora che dobbiamo fare, questi discussioni sono uno Zoo, ci fanno cazzeggiare, ma non vanno prese sul serio

  1. Beh, voi date la colpa a Report che parla male dell’auto elettrica, ma in realtà siete voi stessi che, forse involontariamente, ne ammettete i difetti.
    Io vi analizzo l’articolo che avete scritto voi.

    1) “VW ID.4” – Di listino parte da 56.700 euro. Per un prezzo simile uno si aspetta una signora macchina. Poi vai a vedere i dati tecnici e ti accorgi che è un pachiderma da oltre 2 tonnellate con le prestazioni di una panda da 15.000 euro.

    2) “Ritornando alle 22 KW, per ricaricare occorrono circa 6/7 ore” – Beh, insomma ci vuole del masochismo per acquistare una macchina che devi aspettare tutto questo tempo per avere un pieno. Peccato che Fantozzi è morto se no sai quante scenette ti faceva sull’argomento.

    3) “Per un viaggio di 650 Km ….Il mio rifornimento è costato 60,71 euro.”
    Io credo che con la mia vecchia Fiesta a GPL per fare 650 Km spendo sui 40 – 45 euro al massimo.

    Se io ora mi dovessi comprare una macchina nuova mi i comprerei una Ford Puma base che costa 25.000 euro. Ha la stessa abitabilità e comfort della ID4, migliori prestazioni, non ha problemi di ricarica, si svaluta meno l’usato, è più leggera e i 32.000 euro di differenza li lascio in banca e così magari ci faccio pure un investimento fruttifero.

    Mò avete compreso perché l’elettrico in Italia non si vende oppure no?

    • /// “Ritornando alle 22 KW, per ricaricare occorrono circa 6/7 ore” – Beh, insomma ci vuole del masochismo per acquistare una macchina che devi aspettare tutto questo tempo per avere un pieno \\\ Ancora queste osservazioni ? La ricarica lenta da 6/7 ore (ma anche meno se non bisogna fare proprio il “pieno”) si fa nel box privato per chi ce l’ha o con una colonnina lenta in strada.. Il tutto mentre si fá altro. Per una ricarica fast basta una mezz’oretta che torna comoda per spezzare i viaggi da 300 km in su.

      • Le ricariche fast dicono sarebbe meglio non farle, riducono di molto la loro durata.
        Su questo ho letto due articoli tecnici, non ho letto finora smentite da esperti in materia

        • Non esageriamo

          Di solito spiegano che la differenza di durata negli anni tra ricaricare Fast e Slow è modesta

          e che facendo un rapido calcolo la batteria durerà comunque un numero enorme di chilometri, che il guidatore medio non riuscirò neanche a percorrere

          esempio per una battera NCM, che sono quelle con meno cicli:

          durata 1200 cicli di ricarica Fast x 260 km -> 310.000 Km
          durata 1500 cicli di ricarica Slow x 260 km -> 400.000 km

          nel caso delle battereie LPF poi hai a dispposizione 2000-3000 cicli disponibili, qui il problema di risparmiare l’uso della batteria non si pone proprio

          Poi è uscito uno studio sui dati statistici di utilizzo dei vari modelli Tesla, chi ricaricava FAST ha avuto mediamente lo stesso lento degrato regolare di chi caricava Slow, per questo costruttore le curve di degrado negli anni caricando Slow e Fast non erano solo simili, erano perfettamente sovrapponibili

          E ci sono tanti video di utenti intensivi ( che caricano Fast ogni giorno, come i tassisti) che percorrono lo stesso una barcata di km (300-500.000 km)

          I cotruttori hanno già regolato i parametri di ricarica di ogni modello per accettare ricariche fast o ultra-fast entro un valore di velocità massima accettabile per la batteria

    • Non si vende per quello e purtroppo per altro.
      Certo che questo Paese non è pronto, direi comunque quasi tutti non son pronti. Soprattutto gli Stati che hanno scarse risorse energetiche, e dove i redditi della maggior parte della gente (quindi non la media che da sempre risultati devianti e irreali) sono mediocri, come esattamente in Italia.
      Ma lo stesso settore delle auto elettriche non è ancora pronto, e lo stesso settore di produzione di batterie elettriche non è pronto, che sono oltrettutto ancora in evoluzione, con molte promesse per il futuro, su autonomie molto più alte e prezzi che dovrebbero dimezzarsi, ma che non sembra per niente prossimo.
      Ma forse è meglio così, che la transazione non sia troppo veloce, per vari motivi, sia per gli stessi cittadini, sia per le risorse energetiche, sia per i produttori di batterie elettriche e di auto,sia per le installazioni delle colonnine.
      Bisogna avere un po di pazienza, pretendere tutto da subito è davvero pretendere troppo.

      • In che senso scarse risorse energetiche?

        usando le auto elettriche uno Stato risparmia sul saldo totale energia, persino se si usa metano o petrolio per fare l’elettricità, se ne risparmia la metà rispetto a metterlo nei serbatoi di un’auto a pistoni, ne avremo parlato un centinaio di volte

        E poi, in europa si vende eccome, i dati anno su anno sono li da vedere, è un mercato maturo

        in italia non si vende come vorremmo, è ognuno ha i mente una serie di motivi, e pazienza, ma i dati anceh se per ora piano vanno avanti anche da noi (dati 2023 rispetto 2022), siamo indietro di un paio di anni

        Per me il settore è pronto, sia tecnicamente, perchè per molti funzionava bene già una Zoe di tanti anni fa con batteria NCM celle a sacchetto, figurati le batterie LPF di oggi

        anche a livello produttivo, dalla cina ci sarebbero pronte utilitarie con specifiche tecniche splendide e a basso costo ma facciamo protezionismo, e ormai anche in europa ci sono pronte le fabbriche di bev e batterie, con i prezzi industriali delle batterie che ques’anno sono già crollati.. deve solo partire un pò di concorrenza tra i produttori, che da noi sinora hanno cartello, specie sulle auto medio-piccole..

        per me è un questione commerciale, non più tecnica, la filiera termica e petrolifera si sta ancora intromettendo per fare resistenza al cambiamento

        E per me il “bene dei cittadini” è smettere di pagare i carburanti 2e al litro e gasare le città

        ovvio, vale per quelli che ad oggi sono già nelle condizioni per risparmiare ed essere comodi con una Bev, in pratica chi può ricaricare a casa o a lavoro, e sono molti, si trovano già molto bene

        e anche tra chi parcheggia e ricarica fuori casa ci sono persone soddisfatte (supercharger e abbonamenti) anche al momento se non risparmiano tanto; ogni caso è un po’ diverso

        Sui miglioramenti tecnici futuri, io continuo a far presente i miglioramenti futuri anno su anno delle specifiche tecniche sono sempre progressivi ( circa 7% all’anno, anche quando c’è un cambio di chimica batteria), oppure si hanno anche miglioramenti nulli ma associati a un calo del prezzo

        se proprio uno aspetta, lo fa per i prezzi, non per la tecnologia ( già matura per me ); in europa c’è ancora cartello sui prezzi e nel caso dell ìtalia, con città con strade, parcheggi e box piccoli, mancano proprio modelli di taglia piccola

        Vediamo a gennaio come vanno le vendite della e-C3

    • Onestamente a me sorprende che tante persone non abbiano capito il messaggio di Report.
      Nessuno ha parlato male dell’auto elettrica, Report ha parlato male delle industrie che trattano le materie prime per fare le batterie e altro, e ha criticato le case automobilistiche che scaricano la responsabilità sui fornitori in quanto è evidente che questi ultimi non rispettino in modo sfacciato gli accordi contrattuali di ecosostenibilità sottoscritti.

      Gli amanti dell’elettrico hanno guardato in modo completamente prevenuto il servizio, facendo completamente l’opposto quando si è trattato di Presa Diretta. Poi qualcuno si offende quando si parla di tifo da stadio.

  2. Il problema, lasciando da parte i conti che non tornano anche a me, sono i 360km giornalieri percorsi per andare al lavoro…mensilmente fa la mia percorrenza annua (solo per a/r dal lavoro)

    Non mi permetto di giudicare le scelte del lettore (che sicuramente dipenderanno da qualche vincolo) ma forse più che questionare su elettrico o diesel, cercherei di lavorare su questo aspetto laddove fosse possibile.
    giuro che non c’è ironia nel commento…ho solo provato a immedesimarmi in tutte quelle ore di guida, per quanto confortevoli in elettrico, e mi è presa male…

  3. La cosa sbagliata sono gli abbonamenti.
    Tra un distributore e l’altro la differenza è di pochi punti in percentuale. Non ha assolutamente senso dover pagare 0,30 cent da una parte quando da un altra paghi il triplo.
    Per liberare l’elettrico per lo meno devono uniformare i prezzi con poca variazione percentuale tra una colonnina e l’altra.
    Gli abbonamenti sono sbagliati perché impongono una quota consumo.
    Va bene per chi ha un consumo costante. Io un mese magari faccio 3000 km, quando il successivo ne faccio 300….
    Se l’auto elettrica deve essere per tutti deve avere la stessa facilità e flessibilità delle termiche.
    Io non uso l’auto per lavoro e non in citta e spesso per lunghe percorrenze.
    In questo caso non vanno bene e siamo lontani dall’essere competitive.
    Ho speso 3 anni fa 22.000 € per un’auto che mi costa circa 11,6 euro per 100 km in benzina.
    È una 4×4 di segmento ‘c’ con un bel bagagliaio…
    Per una elettrica di pari caratteristiche ora spenderei il doppio, e facendo 14-15.000 km annui in maniera variabile l’elettrico ha ancora costi molto maggiori, sia in acquisto che in ricarica.
    L’approccio giusto è devo ricaricare ? mi fermo alla prima colonnina e ricarico senza badare troppo al prezzo…. alla peggio spendo il 10 o 15% in più se proprio non sto attento al prezzo.

    L’abbonamento va bene a chi fa tanti km in modo costante.

    • ma tu eri felice anche prima immagino, dal punto di vista economico…:-)))
      Se me la scontano a metà la compro si!

          • Tra un po’ direte che le Tesla sono Trabant…
            Magari provarne una no, eh? 🙂

          • @Luigi

            ho scritto semi-premium per includere le pre-restiling tedesche, che erano già piuttosto ben fatte, rispetto alle serie americane

            e per le versioni 2024 (sedili ventilati, insonorizzazione, etc) direi anche premium

          • Io ne sto guidando una in USA da una settimana, si tratta di una Highland che ha già passato due noleggi, di una nota società di noleggio.
            In Italia ho una Seat Leon FR a metano e una Smart ForTwo EQ.
            La qualità tedesca tanto decantata non è poi così tanto distante da quella dello zio Elon, anzi. Se prendo una A3 (equivalente alla mia Leon, attenzione la mia non è la base!
            E sulle A3 di amici ci sono andato, sia ultima versione che precedente) praticamente costa come la Tesla ma non è paragonabile sotto nessun aspetto.
            E neanche la A4 che costa molto in più, ma mettiamoci anche BMW serie 3 e Mercedes equivalente.
            Certo il tanto decantato sistema di SuperCharger, ma secondo me il cervellone al centro della vettura è il primo a fare la differenza. Intuitivo, velocissimo, preciso, totalmente integrato. Siamo 15 anni avanti e prima di guidarla pensavo 5 anni avanti.
            Un buon impianto audio, una ottima capacità di carico, grande abitabilità interna e tutti i sistemi che troveresti su una auto molto più costosa come i sedili ventilati e tutti in pelle completano il quadro.
            In Italia 43k, quale altra auto di segmento D costa meno di 50k così accessoriata?
            Io non ne vedo sotto i 55k. Ma forse sbaglio…

            E qui in usa fidatevi ne è pieno di Tesla di tutti i tipi, proprio nel posto dove il petrolio costa tra i 3.5 e i 4.5 dollari al gallone (3.78 litri per chi non sapesse le conversioni) e la macchina più venduta in assoluto è il Ford F150…

            Ps: se la Model 3 può costare così allora il problema è che la 500 più accessoriata costa allo stesso modo mentre vale la metà e la EQA costa una volta e mezza…

  4. Comunque sui carburanti c’è un cartello ben peggiore, alla pompa non calano mai nonostante il prezzo del petrolio non è certo alto.. Vedo che tutti i miei dubbi sullelettrivo come risparmio sono confermati. In buona sostanza si paga di più un auto per non risparmiare nulla, anzi. Per ora aspetto ancora.

    • Ho una moto elettrica e su 5000 km fatti in un anno ho speso 50€.
      Con una moto simile a benzina ne avrei speso almeno il triplo (5000km sono, a 25km/l, 200 litri, che a 2€ litro, ovvero 400€) siamo proprio sicuri non si risparmi nulla?

      • mi associo , adesso ho i pannelli ma prima per la mia spring facevo 1000 km con 20 euro caricando a casa , ergo c’e’ modo di risparmiare e tanto !

  5. p.s. sono di Verona anche io, qualcuno spieghi al signore che AGSM propone abbonamenti alle proprie colonnine, che oramai sono ovunque, che vanno da 50 a 40cent a seconda delle taglie scelte.

  6. Che qualche buonanima spieghi al signore come funzionano le tariffe e gli abbonamenti , non oso pensare, quanto possa spendere al mese, con la sua tariffa “giga a consumo ” per il suo cellulare

  7. Finalmente hanno fatto un servizio che svela una certa ipocrisia. Per permettere a noi ricchi di girare con il sorriso convinti di non inquinare si devastano paesi (poveri) disposti a tutto pur di guadagnare qualcosa.
    Come se fossimo in 2 pianeti diversi. Non è così.
    La soluzione c’è già: sono i treni, il mezzo più efficiente ed pulito. La rete c’è già va solo potenziata e resa capillare.
    Basta auto a combustione ed elettriche.
    Il futuro, se vogliamo veramente preservare il pianeta, sono trasporti collettivi su rotaie. Tutto il resto sono finzioni.
    Che vi piaccia o no, questo è l’unico modo per tutelare l’ambiente. Non accapparratevi il ruolo di green che non lo siete.

    • Due commenti con le stesse parole (che vi piaccia o no…non accaparratevi il ruolo di green…): strano caso di sdoppiamento della personalità, da studiare.

      • Ne usa anche molti altri di Nick Name,
        ne ho una collezione salvati da parte, e ne spara tante

        è una di quelle 2-3 presenze fisse anti-bev che spamma ideologia e confusione ogni giorno in più discussioni

        disturbatore organizzato, oppure una persona con problemi e che si sente sola e deve provocare, diffcile a dirsi al 100%

    • Ma lascia stare i treni e gli autobus, non puoi comparare mele con patate. La gente pretende giustamente entrambi i mezzi. O forse tuo figlio all’asilo o in palestra tutti i giorni lo porti con il treno?

      Dopo 100 anni di economia basata su combustibili fossili possiamo permetterci 10-20 anni per passare all’elettrico. Anzi non possiamo, dobbiamo.

      Serve solo più concorrenza, cosa che in Italia si cerca sempre di limitare per tirare a campare con le lobby. Tesla già oggi vende ricariche a 250 kW a €0,50/kWh (25 minuti circa per un pieno 20-80%), senza abbonamenti e zero fila (10-40 colonnine per sito). E un numero crescente di siti SuperCharger consente ricarica anche alle EV non Tesla. Poi ci sono abbonamenti di Enel X, etc.

      Poi servono multe pesanti per chi occupa le colonnine pubbliche. Talmente pesanti da dissuadere per sempre chi lo fa.

      Ma già oggi per chi vive in casa isolata o a schiera e magari ha il FV non c’è nemmeno gara. Meglio una EV, molto molto meglio.

      Il costo EE è stato ridotto grazie alle rinnovabili (45%+ della produzione di EE in Italia, in crescita) e oggi è arrivato a €0,03/kWh per i grandi impianti (dati PV Mag su LCOE), meno del nucleare e ancora in calo. La metà degli italiani che vivono in casa indipendente o a schiera (Fonte: Idealista, 2009) può farsi FV proprio con batteria e colonnina e caricare la sera / notte e in media durante l’anno pagare 20%) e in media percorriamo 12.500 km/anno (quindi 35 km al giorno). Azzardo che la media di noi che ha colonnina a casa caricherà fuori casa / ufficio non oltre il 5% delle volte. Facciamo il 20% (2.500 km) e facciamo pure che spenda €0,50/kWh fuori casa. Ho speso €212.

      Per quel 20% di kWh che compro da Enel&Co a €0,20 (€85) e per il 20% delle volte che ricarichi lontano da casa (€212) spendo in tutto €297. Il restante 80% ricarico a casa a €€0,16/kWh quindi spendo altri €272, quindi in totale €569 ossia €4,5/100 km che è 1/3 di un diesel che di fatto fa 15 km/lt (lasciamo stare gli extra tipo tagliandi, parcheggi blu, revisioni e riparazioni varie che nelle EV non ci sono). Dopo 5 anni Spendo solo €297 quindi €2,3/100 km, ossia 5 volte meno di un diesel, finché non devo buttare la EV.

      Direi che i conti tornano.

      Di leasing o finanziamento ormai si spendono €350/mese per una buona EV (anche non Tesla) quindi argomento costo iniziale irrilevante.

      Per il restante 50% delle famiglie che vive in appartamento ce ne sarà una parte che ha garage o posto auto e li la legge già oggi gli garantisce di poter installare una colonnina che magari impiegherà un anno ma alla fine verrà installata.

      Infine per chi non ha garage o posto auto e non può ricaricare in ufficio, ad oggi la situazione è più complicata ma sta migliorando. A fine settembre 2023 in Italia abbiamo 47.228 colonnine pubbliche (+44% negli ultimi 12 mesi) di cui il 13% in DC > 40 kW (Motus-e – Inside EV). Quindi la crescita c’è ed è anche veloce. La concorrenza meno ma arriverà.

      Escluderei dai vantaggi anche chi fa per lavoro >400 km/giorno almeno 3 giorni a settimana, dovrà aspettare 2-3 anni ancora per le EV con autonomie reali di 500 km (90-20% a velocità autostrada 130 km/h). Arriveranno.

      Disclaimer: da 3 anni ho una EV personale (circa 30 mila km/anno) e altra EV per dipendenti (idem) e ancora no FV.

      • “La metà degli italiani che vivono in casa indipendente o a schiera (Fonte: Idealista, 2009) può farsi FV proprio con batteria e colonnina”: quanto aggiungi al costo della serva rispetto all’acquisto di un’auto termica?

        • ciao,porto la mia esperienza . nel 2021 ho messo impianto e batteria per 27.000 euro e da allora ho bollette a zero e anche spesa carburante azzerata . l’auto endotermica , anche usata ,avrei dovuto comunque pagarla almeno 20.000 . a conti fatti si dovrebbe disporre di una bella cifra iniziale ,facendo i dovuti conti in 20 anni dovrei avere ammortizzato : 30.000 euro in meno di carburante e 12.000 euro per 100 euro bimestre di corrente , tenedo conto che i pannelli ” dovrebbero durare una trentina di anni i conti mi tornano .

          • Grazie per la tua risposta, anche se non sono proprio convinto dei tuoi calcoli 🙂 approfitto della tua disponibilità, vorrei fare anche io i miei conti della serva e vedere cosa ne esce fuori
            1) i 27k erano incentivati? al momenti ci sono gli stessi incentivi?
            2) assumendo che i 27k siano “attuali”, e considerando che dovrei cambiare un SUV medio-grande, diciamo che il maggior esborso è intorno ai 50k (27k di impianto, 23k di differenza tra BEV e termica). ora, questi 50k, investiti malissimo (diciamo al 3% annuo), 20 anni dopo sono 90k abbondanti… (questo se li hai, se invece li devi finanziare, peggio ancora…)
            3) di bolletta elettrica io spendo circa 800 euro all’anno; di questi onestamente non saprei quanti siano di costi fissi e quanti di consumo, ma ipotizzando di non staccarsi dalla rete nonostante l’impianto con batteria, credo che ne risparmierei circa 500/anno; di benzina al momento spendo circa 2000 euro all’anno (ma 5-600 per viaggi, in cui non potrei chiaramente sfruttare l’impianto), quindi diciamo che tra energia e carburante potrei risparmiare 2k euro all’anno: per 20 anni sono 40k (gli stessi tuoi, in pratica). ma gli altri 50k non li riprenderò mai più, a occhio.
            dove sbaglio?

          • Scusa ma veramente parliamo di un investimento che rientrerà in 20 anni? Cioè uno potrebbe dipartire il giorno dopo e pensate veramente all investimento per pannelli ed auto che rientrerà in 20 anni?

        • non serve per forza il fotovoltaico, già ricaricando dalla presa di casa si risparmia molto rispetto a un’auto termica

          tra carburante, bolli, manutenzione, si solito saltano fuori un -10.000e rispetto a un benzina e un po’ meno su un diesel

          ognuno rifaccia i conti da sè per verifica, perchè qui al solito ognuno “arrotonda” i dati a modo suo 🙂

  8. Della serie: avere l’auto elettrica e non saperla usare. La scorsa estate sono andato in vacanza in Puglia, mi è bastata una Be Charge 500 da 175 euro con cui ho percorso tra andata, ritorno e tappe varie, oltre 2000 km. Ho anche raccontato la mia esperienza su questo sito. Vero che adesso gli abbonamenti Be Charge non ci saranno più (per i teslari fino a fine dicembre) ma esiste ancora A2A con tariffe fino al max 0,40 €/kWh e comunque, pur con diverse formule di abbonamento, siamo al max a 0,50-060 €/kWh e non a 0,99. Io ho la fortuna di ricaricare a casa e quindi non mi pongo il problema ma quando leggo di questi presunti possessori di auto elettriche che a nord hanno difficoltà a ricaricare, beh, mi puzza di fake…

    • Come abbiamo già scritto, abbiamo tutti i recapiti dell’autore della lettera: contenuti discutibili, ma non si tratta di un fake.

    • Della serie , ovviamente conviene un auto GPL ancora per qualche anno …
      Possiedo una 500 lounge 1.2 gpl , la carico al distributore normale , tempo 2 minuti .
      22 euro il pieno 350 km , distributori quanti ne vuoi , soprattutto non possiedo i pannelli a casa perché il mio tetto sta a nord est e non conviene .
      Oltre al fatto che la mia 500 costa 15 Mila euro e una 500 e 30 Mila minimo …
      Capisco che non mi pubblicherete però oggi elettrico e una follia economica .

  9. Purtroppo non conosco la ID4, però “pistolando” con ABRP, cosa che faccio molto spesso per darmi una vaga idea del tragitto, inserendo i dati della mia povera Kona (64 kWh a carica ultralenta), emerge un totale di 337 km. Per questa tratta se consumo tanto ho bisogno di una sosta di 10-12 minuti.
    In questo momento caricando a casa ho un prezzo medio (bolletta di settembre) di 0,1436€\kWh.
    Facendo un abbonamento non spendi la cifra indicata dal Sig. Flavio e nemmeno al supercharger Adda Sud si spende quella cifra.

  10. Tre volte in andata e tre volte in ritorno all’anno faccio Montevarchi (AR) Brand (Austria-Vorarlberg). 650 chilometri con una Skoda Eniak 80. Parto da casa con il 100%. Mi fermo a San Zenone dopo 320 chilometri andando a 110 all’ora (tre ore)(velocità impostata). Ricarico al 100% in 50 minuti dal 25%. Mi prendo un panino ed il caffé. Arrivo a Brand in 4 ore e mezza, (su molti tratti in Svizzera e Austria non si possono superare gli 80), dopo aver superato il San Bernardino (2000 metri) e fatto gli ultimi 10 chilometri in salita per arrivare a Brand con il 18%.
    In Vorarlberg si ricarica a minuti invece che a kilowatt! 0,11 alle colonnine da 22 kw; 0,30 a quelle superiori ai 40 kW. Merita ricaricare a quelle veloci!

  11. boh.. in sostanza le elettriche convengono se fai pochi km al giorno e ricarichi a casa ma in quel caso non riesci ad ammortizzare il costo veicolo, se invece fai molti km/die ti trovi con prezzi folli del mercato colonnine (e spero che la situazione migliori in futuro) ed oltre che non ammortizzare il veicolo hai una serie di grattacapi e pause forzate..

    in sostanza va molto bene (economicamente parlando ) se hai un tragitto lungo (150 km fra a/r giorno ) per andare a lavoro ed hai la possibilità di ricaricare a casa o gratuitamente a lavoro, ma la vedo una situazione di nicchia.

    servirebbe una microcar elettrica da 8/9000 euro con cui fare tragitto casa lavoro per gli “stanziali” (magari con autonomia da 100/150 km) .. che poi potrebbero decidere se noleggiare una termica o una high range per i saltuari viaggi più lunghi (oppure fermarsi ogni 50km a rabboccare kwh, o ancora andare in treno).

    sarebbe anche una buona occasione per fare provare a tutti l’elettrico e darebbe un buono slancio al settore , soprattutto considerando che mediamente una famiglia italiana possiede almeno due veicoli (di cui generalmente una utilitaria per brevi tragitti).

    • Per pendolarismi brevi o usi cittadini c’è un vuoto commerciale di prezzo tra

      – quadricicli pesanti tipo Mobilize Duo Renault ( il restailing del Twizy) o citroen Ami (la versione in arrivo da 80-90 km/h)

      – le prime utilitarie come DR 1.0 e Twingo elettrica (21.000e)

      temo dovremo aspettare ancora qualche anno per avere qualcosa nella fascia di prezzo tra 8.000 e 16.000 e con 130-200 km di autonomia comoda, e concordo ne servirebbero;
      in Cina mi pare ce se sono parecchie

    • // se invece fai molti km/die ti trovi con prezzi folli del mercato colonnine //

      Ma allora non è che la fate: ci siete proprio.
      Dalla risposta della redazione ai tanti commenti alla lettera di Flavia una voce sola si erge, possente e stentorea: CI SONO GLI ABBONAMENTI!!! 😡🤬
      (Scusate l’urlato, ma questi che non leggono un ca##o, se anche leggono non capiscono e poi commentano altrettanto a ca##o te le tirano fuori le parolacce!)

      • L’abbonamento va bene a chi tanti km in maniera regolare. Non tutti sono così.
        I a volte faccio 2000 km in un mese, a volte non uso l’auto per un mese. in 3 anni ho fatto 41.000 km, compreso il primo anno del covid quando di km ne ho fatti 7000……
        L’abbonamento non va bene per un automobilista “Saltuario”.
        Quello che ci vuole sono colonnine con variazioni di prezzo massimo del 10 o 15 % un po’ come per le pompe di benzina. Non ha senso che se ricarico a 0,3 c’è un posto che costa 0,9. Deve esserci un costo medio, per esempio 0,4 con + o – 0,3 o 0,4 di variabilità massima.
        E’ questo quello che chiede a GRAN VOCE la gente.
        Io spendo circa 11 o 12 € per 100 km in benzina con i prezzi attuali. Con i prezzi dell’elettrico non potrei fare nessun confronto. Dove non c’è trasparenza c’è qualcosa che non va. E la trasparenza c’è quando ci sono tariffe confrontabili, proprio come ora per Diesel e Benzina.

  12. Signor Flavio,
    due errori. Lei non è un automobilista medio (la sua percorrenza è il quadruplo di quella statistica) e quindi fa evidentemente viaggi lunghi.
    Quindi non mi spiego perchè:
    a) ha scelto una macchina che non è particolarmente parca nei consumi e non ha una particolare autonomia anzichè scegliere l’ovvia Tesla: a volte si prende anche quello che NON piace (in questo costa pure meno) se è la scelta migliore e si considera la macchina come uno strumento del proprio lavoro. Per il tragitto Marano – Piazza Castello a Milano e ritorno con una Model Y LR è richiesta UNA sosta di 6 minuti ad Adda, al ritorno. Per il tragitto Marano – San Candido serve una sosta all’andata e una al ritorno al Supercharger di Trento.
    b) e gli abbonamenti? Una persona che fa tanti chilometri e paga a consumo? Ma non ha senso!!!
    Andare in Supercharger e pagarlo 65 centesimi (questo anche con una Id.4 e pagando la più alta tariffa al Pay per Use)? Fare un abbonamento con A2A? Con Enel-X stessa? Non capisco.
    Se la risposta è che in realtà le usa poco, allora non capisco la lamentela, se le usa molto, perchè non fa gli abbonamenti per poi lamentarsi?

  13. Ecco un altro che si lamenta, ma troppe cose non tornano!
    -Tra Marano di Valpolicella e Milano, Piazza Castello ci sono solo 180 km: una auto con una batteria da 77 kW li percorre a 130 km senza bisogno di ricariche.
    -Da Milano a Verona Lungo la A4 A esistono 2 stazioni di ricarica FreeToX (Autogrill Brianza e Valtrompia) per senso di marcia ove si ricarica tranquillamente a 150 kW
    -A Trento e Rovereto sono attivi 2 Supercharger Tesla aperti a tutte le auto ove poteva tranquillamente caricare ad alta velocità.
    Vorrei sapere se è un troll che ci sta prendendo in giro o è uno sprovveduto che non conosce come usare una auto elettrica ?

      • Quindi resta l’opzione due. Perchè PaoloPerotti ha ragione. I conti non tornano.
        Non ha alcun senso la sosta tra Verona a Milano se non nel caso in cui parta con, chessò, 50% di SoC.
        E chi fa 40k km annui non ha un abbonamento di qualche tipo?

        Il problema delle ricariche a destinazione è l’unico punto sensato, a mio avviso.
        Il resto mi sembra solo non aver capito il mezzo che si sta guidando. E se, come scritto, parliamo di 77kwh…

        Oppure ci sfugge qualcosa e quindi invito Flavio a spiegarci meglio il perchè di una sosta in 200km di tratta. 🙂

    • perfetto, tra l’altro in piazza castello (io ci abito) e nelle immediate vicinanze vi sono almeno una ventina di punti di ricarica be charge o a2a…..ergo durante la sosta poteva tranquillamente ricaricare un po’….

  14. “Quanto ai temi proposti da Flavio, ci stupiamo che non sappia che ci sono abbonamenti ben più convenienti della tariffa da 0,89 che utilizza in viaggio”.
    Perdonatemi, ma io invece mi stupisco di come continuiate a non capire che questa “giungla” fatta di app, abbonamenti flat, tariffe pay x use, ecc. è uno dei motivi per cui l’italiano medio non si avvicina al mercato delle BEV.
    Se persino dei “militanti dell’elettrico” come alcuni di voi che frequentano questo forum, alla prova dei fatti (mi riferisco all’articolo scritto dell’utente Fellicò, dal titolo “Una legge contro la babele della ricarica. O no?”), dimostrano di averci capito poco o niente sulla “Babele della ricarica”, come potete pretendere che un neofita si avvicini a questo mondo che già da 100 miglia di distanza appare come un inestricabile ginepraio???
    Il cosiddetto “Italiano medio” ce l’avete presente o no?
    E, per favore, non liquidate questo commento con la solita storia che oggi uno smartphone ce l’hanno tutti!
    Perché se è vero questo, è anche vero che (come dimostrano recenti studi in materia) un utente medio utilizza si e no il 25% delle funzionalità e delle potenzialità di un moderno smartphone.
    E mi taccio sui costi di acquisto delle BEV e sui tempi legati alle operazioni di ricarica…..

    • L’italiano medio ormai usa il cell anche per andare al cesso tutti i giorni, scarica le app più stupide di questo mondo, utilizza il cell per le amenità e le minkiate di ogni genere, non vedo quale potrebbe essere la difficoltà ad utilizzare le 2-3 app principali per la maggior parte delle infrastrutture di ricarica.

      • E considerando poi che, a meno di non essere masochisti, si usa l’app del proprio abbonamento, grazie alla interoperabilità dei fornitori.
        Ma di che complessità parliamo???

        • bah dipende da come son fatte queste app più che altro, ovviamente devono essere chiare per chiunque e non solo per gli esperti per il loro utilizzo.
          Per esempio le app dei provider telefonia sono sempre più incasinate e per trovare quello che interessa spesso devi cliccare varie volte per arrivare alla pagina che ti interessa….

    • Ti devo due risposte:
      siamo all’inizio dell’utilizzo di auto elettriche e nessuno dice che tutti si devono convertirsi, arriveranno auto con costi anche inferiori a quelli attuali, occorre attendere:
      se il risparmio non è un dato sufficiente per dotarsi di un paio di carte, mi pare che allora il problema del prezzo alto delle auto non sia un problema.
      Come detto da altri il caso si presta a più di una perplessità, ieri sono andato e tornato da Modena a Milano, ho caricato 50kWh e ho speso un botto, ma nella fattura del mese di novembre ci sarà solo quella spesa, quindi sostenibile, per il resto carico a casa.
      A me pare che sul prezzo alle colonnine il governo c’abbia messo lo zampino per imporre tariffe alte per diminuire l’universo degli automobilisti che oggi potrebbero essere interessati. La butto in politica, ma sono totalmente sfiduciato e impaurito anche delle conseguenze. A Milano c’è quasi una sollevazione contro Sala, ma è dovere di un sindaco preservare la salute dei propri cittadini?
      Ancora: si continua a dire che un esponenete dei Verdi si sia lamentato che l’aria B non sia servita a ridurre l’inquinamento, ma non per togliere l’aria B, ma per dire che occorre essere più incisivi.

      • Occhio che in base alla tua affermazione: “A Milano c’è quasi una sollevazione contro Sala, ma è dovere di un sindaco preservare la salute dei propri cittadini?”
        Sala ha il dovere di fare tutto il possibile per ridurre l’inquinamento, in più però si mette al riparo da eventuali cause da parte di cittadini danneggiati dall’inquinamento che potrebbero intentare.
        Quindi dovere (e fa bene) ma anche mettersi al sicuro.

      • Solo un appunto

        Sala è tra i sindaci che è più benvoluti a Milano e non solo (c’era anche un sondaggio nazionale) e che nei limiti del possibili ha anche fatto di più per migliorare la viabilità di Milano, senza poter fare ancora di più come in altre città europee perchè si può andare solo per gradi

        poi c’è chi o attacca per aver fatto troppo (avversari politici e odiatori di piste ciclabili) e chi lo attacca perche avrebbe fatto troppo poco, non capendo le difficoltà di aver a che fare con i contesti reali e gl interessi contrapposti

        per me sono accuse ingrate e ho visto sui socials spesso frutto di campagne politiche pompate e organizzate in vista delle elezioni dell’anno prossimo

        lui non può ricandidarsi ( a già fatto due mandati) ma è stato un buon esempio, potrebbe favorire il suo successore, e per questo cercano di infangarlo

        • Peccato che Sala sia anche il presidente della provincia di Milano, e visto come ha “medioevalizzato” l’accesso alla città senza offrire valide alternative sul TPL… se appena mette piede anche solo a Pero o a Melegnano oggi gli fanno un’ovazione… ma un’ovazione… ma di quelle che le uova gliele tirano in faccia.

          E no: un treno ogni mezz’ora NON è una cadenza sufficiente.
          Soprattutto tenendo conto dello stato dei medesimi (consistenza dei posti disponibili, pulizia delle carrozze, sicurezza durante il viaggio, etc) e delle quantità inaccettabili di ritardi e problematiche
          Se lei la ritiene sufficiente, amico mio, è perchè non li prende mai, per lo meno non nelle ore di punta. Detto di cuore.

          Non pretendo che risolvesse tutti i problemi, ci mancherebbe, ma da parte del presidente della provincia di Milano, in questi ultimi 8 anni, mi sarei aspettato di vedere molto più di quello che si è visto.
          Cioè quasi nulla.
          Anzi, senza il quasi.

    • Il punto è che non ci si può lamentare dei prezzi, se non si perdono almeno 5 minuti della propria vita a fare una ricerca su quali gestori convengono di più;

      Se Vodafone (una a caso, se vi piace cambiate il nome con Tim o w3) è cara, ti informi e fai una ricerca, ci sono le alternative. E nelle TLC sono tutte offerte a pacchetto, non a consumo.

      Se Enel è cara, c’è il mercato libero anche lì. Le offerte oggi prevedono il pun + un valore mensile che può anche essere il doppio tra x e y; mentre un tempo c’era chi pagava il kWh 6 centesimi e chi lo pagava 50, perché non ha voluto cambiare…

      Basta togliersi la pigrizia di dosso e mettersi a cercare le alternative, perché nessuna utility, Telecomunicazioni, energia o internet che sia ti proporrà mai uno sconto di sua iniziativa… Mentre se te ne vai, ti fanno gli sconti. Anche questa può essere una strategia.

      Con le colonnine è la stessa cosa… Anche se i prezzi sono aumentati basta farsi abbonamenti per risparmiare. Basta una ricerchina.

      Ma l’italiano (medio) vuole la pappa pronta. Ma la pappa pronta si paga (il più delle volte, poi chi scappa dal ristorante senza pagare c’è… Poi lo vediamo in questura).
      Quindi, se volete risparmiare, metteteci un po’ di impegno e cercatevi le tariffe più convenienti. Oppure pagate il tot, giusto o sbagliato che sia, e zitti…

  15. Mi trovo almeno un paio di volte almese nella condizione del nostro amico Flavio (tanti km die, con tempi stretti e nessuna vera ragionevole certezza di avere un punto di ricarica comodo a destinazione).
    Sul prezzo vale quanto detto dalla redazione.

    L’unica cosa che mi seccherebbe parecchio, su una giornata già di per se magari lunga 17/18 ore, è la prospettiva di dover “perdere” così tanto tempo in rabbocchi e soste varie.
    Flavio mi conferma che al momento l’inghippo è dietro l’angolo (“Da poco sono in funzione le colonnine Eviwa, società di Enel e Wolkswagen, da 300 KW. Ma sabato ho caricato a 100 KW impiegando circa un’ora. Nessun altro su 4 colonnine”) io però gli consiglio di guardare magari con più attenzione le colonnine Eviwa perchè sono un po’ monelle.

    Mi spiego: ho fatto per cuirosità un sopralluogo a Tortona (sulla mia rotta consueta), dove fuori dall’autostrada, accanto a un mcdonald e al centro commerciale, sono state installate alcune fast a marchio Eviwa.
    A prima vista sembravano identiche. Leggendo meglio ho visto che una “pompa” fino a 150 kw e l’altra fino a 300

    https://www.google.it/local/place/fid/0x47876b38469914bd:0x5002bf52df978bbc/photosphere?iu=https://streetviewpixels-pa.googleapis.com/v1/thumbnail?panoid%3D654nIqcbf3YEtbtXfUdGXA%26cb_client%3Dsearch.gws-prod.gps%26yaw%3D280.36987%26pitch%3D0%26thumbfov%3D100%26w%3D0%26h%3D0&ik=CAISFjY1NG5JcWNiZjNZRXRidFhmVWRHWEE%3D&sa=X&ved=2ahUKEwju2pmw99SCAxUR2QIHHbB4A7QQpx96BAg8EAs

    (Qui google street: le colonnine sono ancora marchiate EnelX, sembran identiche ma ingrandendo si vede scritto su una 150 e su l’altra 300)

    Magari ci si arriva stanchi come dei villani, dopo aver guidato come un caminista iraniano… e uno non se ne accorge. E i tempi di ricarica si allungano, tanto quanto la lista degli improperi.
    Anche alcune Freetox in autostrada sono ugualmente monelle se ho letto bene.

    Ecco, al di là del fatto che i miei attuali veicoli sono tutti molto recenti e che la sostituzione di quelli “da viaggio” è prevista fra molti anni, perdere per un motivo o per l’alto delle ore lo troverei fastidioso (fosse anche una… se già sei in giro dalle 5 del mattino e non vedi l’ora di tornare a casa non fa piacere).

    Chiaro: il “segreto” è avere la colonnina lenta in posizione comoda (e sicuramente libera) nel momento che sai di dover star fermo qualche ora. O la fast vicina a dove voglio andare a mangiare (e no: non vale il contrario. che diamine 🙂 ) Ad oggi non è per nulla scontato per quelli come me e Flavio.
    Tempo verrà.

    • Scusami Alessandro, qui si far finta di non sapere come si ricaricano le auto elettriche.
      sappiamo tutti che le potenze di picco di una BEV su una HPC non sono sempre raggiungibili con conseguente aumento dei tempi di ricarica.
      I fattori sono tanti e in molti casi caricare a 100 kWh medi sarebbe già molto specie se le batterie non sono in temperatura e ci si trova a temperature ambientali non ottimali (sotto i 15° C).
      Riporto un link della curva di ricarica di una VW ID.4 come si può notare il picco si aggira sui 120 kWh finché la batteria si trova tra il 10% ed il 35% per poi iniziare a scendere sotto i 100 kWh dal 50%. Quindi il problema non sono le HPC ma la capacità dell’auto di ricaricarsi velocemente.
      Se il lettore voleva ricariche rapide allora doveva optare per auto di altri marchi che hanno performance in ricarica migliori, ovvero piattaforma a 800V della Hyundai/KIA o la stessa Nissan Ariya con curva piuttosto piatta.
      https://cdn.dmove.it/images/27055/large_dmove_ID4Fast.png

      • Il mio era un metodo forse un po’ bonario per far capire all’amico Flavio che forse la sua colonina da 300 kw non era tale.
        E che quindi la sua lamentela non ha ragion d’essere. 😉

          • Appunto, e quindi di cosa si lamenta il nostro amico? (Ma non arriva a 120 max la panzer 4?)

            Proprio non vi siete accorti che pure, io al di la di essere d’accordo con lui che stare in giro inutilmente non è divertente, tra le righe gli sto dicendo che forse dovrebbe organizzarsi un po’ meglio?

  16. Buongiorno, mi permetto di scriverle che lei non rientra nella definizione di automobilista medio per via della sua percorrenza chilometrica ben oltre la media, infatti da quanto lei ha scritto percorre ben oltre i 40.000 km annui.
    Ora, non metto in dubbio che il costo delle ricariche sia aumentato a dismisura da piu’ di un anno ad oggi, non metto in dubbio che per chi percorre cosi’ tanti km sia piu’ ” difficoltoso ” fare il pieno di kwh rispetto ad un pieno di gasolio cosi’ come non metto in dubbio alcuni ” controsensi ” del servizio di Report ( ho detto alcuni non tutti ) pero’ mi permetto di dire che chi compra o noleggia un’ auto elettrica spesso fa l’ errore di pensare che sia come una termica.
    Si perde il principio dell’ auto elettrica ovvero le emissioni allo scarico pari a zero !
    Nelle discussioni al riguardo faccio sempre questo esempio : preferireste stare in colonna nel traffico dietro a vetture elettriche o termiche ?
    In galleria o in un garage avete mai notato la differenza tra una vettura elettrica rispetto ad una termica al suo passaggio ?
    L’ elettrico non e’ ancora quasi per tutti sia per i prezzi all’ acquisto attuali che per la disponibilita’ di colonnine pubbliche pero’ e’ altresi’ vero che questa nuova tecnologia ha solo da migliorare al contrario del termico, a livelli di consumi ricordate quanto faceva con un lt di gasolio una Fiat Uno turbodiesel rispetto ad un’ odierna compatta di pari prestazioni ? Una Fiat Croma 1.9 Td Iniezione diretta ? Lo stesso quasi eppure sono passati circa 30 anni.
    Il motore termico non puo’ migliorare piu’ di tanto come resa al contrario dell’ elettrico, magari ne riparleremo tra non dico 30 ma 10 anni.
    A livello di riciclo poi, c’e’ oppure no differenza ?
    Personalmente non difendo a spada tratta l’ elettrico ma vale molto la pena interessarsi, proporre, consigliare, vivere anche questa modalita’ di trasporto la quale non e’ perfetta e pura ma indubbiamente avrebbe tanto e ancora tanto da offrire, mi riferisco anche all’ occupazione lavorativa, a questa nazione tanto bella ma tanto complicata da vivere.

      • ma anche se migliora poco, ad esempio passando da un rendimento alla ruota di poco più del 70% al 80% avremmo sempre un miglioramento che anche il migliore dei termici se lo può scordare. Per quello che posso vedere nei prossimi anni non ci avvicineremo a questo livello d’efficienza. Specie se le capacità delle batterie per peso aumenteranno superando la soglia dei 350 Wh/kg

      • In realtà mi riferivo alla tecnologia complessiva dell’auto elettrica, non solo al motore, a mio avviso può solo che migliorare.

        • Model 3 highland è migliorata di 8 punti percentuali sui consumi rispetto al modello che sostituisce: la cosa pare sia confermata da chi è già riuscito a provarla a lungo. Vedi un certo conosciutissimo Emiliano P.O. che tra l’altro è dichiaratamente protermico.

      • il motore elettrico e’ e sempre sara’ molto piu’ efficiente di un motore endotermico comunque lo vogliano migliorare .

      • Model 3 highland è migliorata di 8 punti percentuali sui consumi rispetto al modello che sostituisce: la cosa pare sia confermata da chi è già riuscito a provarla a lungo. Vedi un certo conosciutissimo Emiliano P.O. che tra l’altro è dichiaratamente protermico.

  17. Io credo che su viaggi di 650Km il confronto elettrico/termico non e’ triviale oggigiorno, ed e’ “normale” che in vari casi sia piu’ comodo il termico.
    650Km si fanno con un pieno di diesel.
    Detto questo, tanto dipende anche dall’auto.
    Ho provato con ABRP e scegliendo una ID.4 con 77Kwh, da Marano di Valpollicella a San Candido mi dice di fare una sosta di 1h a Isarco Est per poter arrivare con almeno il 30% di carica (sto semplificando: l’autore deve fare soste intermedie, quindi consumerebbe sicuramente di piu’).
    Con una Tesla Model3 LR arriverebbe al 30% senza soste intermedie.
    In entrambi i casi suppongo partenza con il 90% di carica.

    Cioe’: la convenienza di avere un’auto piu’ efficiente e performante e’ fondamentale quando si gioca su queste distanze: basta trovare una colonnina a San Candido, o altrimenti passare al Supercharger di Borca di Cadore (allungando un po’ il ritorno) ed e’ fatta. 1 fermata, magari con pranzo o cena, e zero perdite di tempo, ricariche lente o colonnine che non funzionano.

    Per uno che fa 66mila Km in 18 mesi, sorprende vedere che la scelta non sia ricaduta su una Tesla.

    • Sarà forse uno con il piede pesante che supera spesso i limiti autostradali?
      Il quel caso è normale avere medie di 30-40 kWh su 100 km.
      D’altro canto anche con un buon diesel se si aspetta lo stesso piede la vedo dura stare sopra i 15 km/lt, più probabile 12 km/lt

      • Ei io stamattina io guardato ultimi 200km medi 13 kwx100 km . Comprare e poi parlare , a me dicono che le Hawaii sono un posto terribile, che facciamo ? Non ci andiamo? Cambia aria Troll

        • Lei non sa come si effettuano prove serie. Il risultato che ottiene lei è valido per lei e per il tipo di percorso e di guida che ha fatto. Non è confrontabile con altre rilevazioni. Le consiglio di studiare.

          • Ma quali prove serie?!? Ma se la Id4 carica in DC alla metà di velocità di una Tesla. Già questo è indice di inferiorità. Chi deve studiare è lei.

        • @Pozzo
          purtroppo non si può bannare, sennò tanto poi usa altri Nick

          ce lo teniamo, come fossimo un servizio sociale, fa la parte del provocatore, quello che gli piace fare figuracce e farsi tirare i pomodori

      • Mito sbugiardato? con la mia MY supero abbondantemente i 400 km con un pieno di kWh, dopo 20k km ho una media di 127 Wh/km

      • Non so se ha notato la tabella di Edmunds (questa: https://www.edmunds.com/car-news/electric-car-charging.html#table) sull’articolo che parla della velocità di carica…
        Risulta che l’auto col consumo inferiore tra tutte quelle indicate è la Model 3.
        Oltre ad essere quella che ha la minore dispersione di carica: perchè alla fine si paga quello che esce dalla colonnina/presa e la miglior Mercedes, che già consuma di più dalla batteria alla ruota, perde il 10% in ricarica, significa che in realtà consuma un ulteriore 10% in più.
        Quindi sì, caro L’Astuto, lei viene sistematicamente sbugiardato su questo argomento, continua a citare una prova di Quattroruote che è controcorrente rispetto a tutte le altre prove di tutte le altre riviste e persino al WLTP (che più di certificato di così non si può).

          • 4 Marzo 2022, Paolo Mariano conclude così il suo test ID3 tesla 3: “Mentre continua ad essere credenza consolidata che Tesla Model 3 possa battere per efficienza, di gran lunga, qualsiasi altra full electric. Forse, e dico forse, non è proprio così…” Se la prenda anche con lui.

  18. Come al solito non si pensa ad un punto fondamentale : faccio l’abbonamento con Enel-X per esempio , quindi devo andare alle colonnine Enel-X .
    E se non ce ne sono nelle vicinanze ?
    E se non ne trovo di quel gestore sul percorso che devo fare ?
    Se ho la macchina benzina/diesel/gpl/metano mi fermo dove trovo il distributore , non devo preoccuparmi se è Esso , IP etc.
    Morale della favola , pago comunque .
    O dobbiamo arrivare ad avere l’abbonamento per Eviwa , Enel-X etc etc. ?
    Siamo realisti.
    Non lo farebbe nessuno.
    Piuttosto le colonnine dovrebbero essere TUTTE dotate di sistema di pagamento con carta/contanti come le normali colonnine carburanti , deve essere standardizzato il tipo di presa presente sulla colonnina ( così da essere standard anche la spina di ricarica ) , deve essere standardizzata la potenza in erogazione delle colonnine , deve essere standardizzato il sistema di ricarica sulle auto.
    La standardizzazione porta economie di scala e solo così si abbassano i prezzi sia nel costo della ricarica , sia nel costo del veicolo.

    • – faccio l’abbonamento con Enel-X per esempio , quindi devo andare alle colonnine Enel-X –

      interoperabilità.
      Esiste.
      😉

    • //La standardizzazione porta economie di scala e solo così si abbassano i prezzi sia nel costo della ricarica , sia nel costo del veicolo.//

      Esattamente come ha fatto nel mondo delle auto termiche (vedi https://www.newsauto.it/notizie/mercato-auto/prezzi-auto-nuove-andamento-dati-crescita-2023-242844/; https://www.ilsole24ore.com/art/prezzi-auto-come-sono-aumentati-20-anni-e-pandemia-una-utilitaria-servono-quasi-8-stipendi-AFPo7IM) e dei carburanti (vedi https://dgsaie.mise.gov.it/prezzi_carburanti_annuali.php?pid=2&lang=it_IT), vero?

    • Occhio Carmine, scegliere EnelX non ci obbliga a caricare dalle colonnine di EnelX.
      Con l’interoperabilità dei gestori vai alla colonnina più vicina. Non a caso si possono usare le colonnine FreeToX in autostrada con diversi operatori, ma allo stesso tempo posso caricare su colonnine BeCharge o A2A giusto per citare degli operatori che hanno stretto accordi affinché i propri clienti possano usare le tariffe del proprio gestore su colonnine di altri gestori.
      Per me invece il punto è che su colonnine AC il costo della ricarica non dovrebbe superare i 0,40€/kWh come payperuse (sarebbe meglio se fosse 0,35€/kWh) questo per tutti gli operatori. Se così fosse molte più persone userebbero queste colonnine nei momenti di sosta e i tassi d’occupazione sarebbero molto superiori a quelli attuali.
      Io personalmente con quelle cifre mi farei meno problemi a caricare da una AC piuttosto che farlo a casa dove spesso il costo può essere inferiore ai 0,30 €/kWh
      Per me è inutile che i Comuni aprano i bandi per l’installazione di colonnine in AC se poi gli operatori impongono un costo a kWh che supera i 0,40 €/kWh (spesso si parla di 0,70€/kWh)!
      Come cittadino mi organizzo per caricare a casa e l’utilità della colonnina va a farsi friggere.
      Quindi, almeno per le AC se gli operatori abbassassero le tariffe forse rientrerebbero prima dagli investimenti almeno per questa tipologia di colonnine.

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