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Nito N4 Urban Motard: ce la spiega Cesar Mendoza

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Visto l’interesse suscitato dal nostro articolo sul prototipo della  N4 Urban Motard presentato dalla torinese Nito all’ultima edizione di Eicma, abbiamo chiesto a Cesar Mendoza, fondatore di Nito e progettista della innovativa moto, di raccontarci direttamente qualcosa in più, rispondendo, ove possibile, alle numerose domande dei nostri lettori.

Ovviamente alcuni dettagli progettuali sono riservati, altri  sono in fase di sviluppo. A completamento delle informazioni che riportammo nel nostro articolo, precisiamo che il prezzo al pubblico si N4 sarà di 13.800  euro comprensivo di IBVA. L’azienda è composta al 100% da soci italiani, design e progettazione del mezzo anch’essi sono completamente italiani.

La produzione è invece una combinazione di supplier dove, da distinta base, la parte italiana raggiunge il 32% nello scooter Nes che è il prodotto attualmente in vendita.

Ora lasciamo la parola a Cesar Mendoza

Il nostro marchio ha voluto percorrere delle strade che esprimessero al meglio quello che considera importante nella progettazione dei suoi veicoli. NITO, che si occupa esclusivamente di veicoli elettrici, ha individuato in emozione, design e prestazioni i tre temi che identificano tutta la gamma di prodotti.
Per avere successo in questo momento di transizione tra endotermico ed elettrico è una nostra convinzione che la moto elettrica debba essere identificata stilisticamente come tale al primo colpo d’occhio.


Di conseguenza, a monte della gestione di volumi e superfici, le decisioni fondamentali avvengono nella definizione dell’architettura dei mezzi: un veicolo NITO per rispondere ai requisiti appena citati (emozione, design e prestazioni) ha definito nei suoi modelli un’architettura orizzontale per il posizionamento delle batterie (per abbassare il baricentro dei veicoli), l’utilizzo del motore all’interno della ruota posteriore (per guadagnare volume nel resto dell’ingombro moto e trasmettere direttamente la forza alla ruota senza dispersione) e, dopo queste trasformazioni nel volume della moto, un design che trasmetta leggerezza.
Il posizionamento di un prodotto e l’identità di un’azienda sono il risultato di scelte, e queste sono le nostre.

Conosciamo alcune problematiche emerse con i motori nella ruota posteriore, ma abbiamo deciso di farle diventare un’opportunità e di concentrare parte dello sviluppo strategico del nostro marchio nell’evoluzione che questi devono avere per garantire un prodotto di qualità.
Non bisogna avere paura della massa sospesa che il motore rappresenta, infatti stiamo decidendo la migliore strada per lo sviluppo del cerchio, le scelte tecniche per lo sviluppo motore e il lavoro che dovranno fare le sospensioni. Il motore peserà tra 10/13 kg.

Comunque ringraziamo molto dei commenti e delle osservazioni dei lettori, che per una azienda giovane e aperta come la nostra, sono fonte di riflessione e ci aiuteranno a fare un prodotto ancora migliore.

 

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