Con Sealence c’è la nautica elettrica industriale in Italia. Parlano i numeri dell’ultimo round finanziario: 7,5 milioni di cash raccolti più altri importi da incassare. Siamo a 16,5 milioni totali dall’avvio nel 2019.
Risorse per la ricerca e lo sviluppo industriale
In un comunicato aziendale la sintetica nota sull’operazione finanziaria: “In relazione al round di finanziamento chiuso lo scorso 15 dicembre, Sealence Spa SB comunica i risultati raggiunti. La raccolta di cash si è attestata complessivamente ad euro 7.556.386,25, effettuata attraverso strumenti di equity, debit grants“.
Ma non è finita qui. “In relazione ai grants vi sono ancora degli importi, anche rilevanti che saranno incassati nei prossimi mesi con l’avanzare dei progetti sottostanti“. Le risorse sono destinate soprattutto al supporto delle attività di ricerca sperimentale e sviluppo industriale.
Coinvolti nell’ultimo round 175 investitori, dal 2019 raccolti 16,5 milioni
In quest’ultimo round si contano 175 investitori, compresi “Investitori istituzionali e primari istituti di credito, oltre ad investitori professionali, industriali e privati. Gli investitori complessivi in captable passano a 573“.
Una vera e solida dichiarazione di fiducia da parte della comunità finanziaria ed economica. Parlano sempre i numeri: “La raccolta totale dall’inizio delle attività del piano industriale (2019) si attesta complessivamente a circa 16,5 milioni di euro, mentre gli investimenti fatti in attività di ricerca industriale e sviluppo sperimentale si assestano a circa 9 milioni di euro“.
Occupate 45 alte professionalità, si prevede l’assunzione di 450 persone
Il lavoro di questi anni ha permesso l’assunzione di 45 risorse “con competenze multidisciplinari e con una preponderanza dei profili ad elevato livello di istruzione“.
Il piano di crescita prevede a regime l’impiego di oltre 450 persone, ricomprendendo anche gli addetti alle linee di produzione e di assemblaggio. E’ stato riconfermato anche nel 2023 il piano industriale Sealance 2024-2032 , che prevede investimenti in capex per ulteriori 54 milioni di euro nei prossimi anni, principalmente nell’allestimento delle linee di produzione ed assemblaggio ed in seconda misura sullo sviluppo di ulteriori prodotti relativi al core business.
Sono state inoltre rinnovate le partnership con le diverse Università storicamente a supporto del progetto, fra le quali “spicca l’Università di Padova coordinata dall’ottimo
professor Ernesto Benini ed una new name, l’Università di Cagliari, che giocherà un ruolo da protagonista nella parte di sperimentazione in acqua delle tecnologie sviluppate in Sealence”.
La flotta di barche che testano i motori elettrici
Al momento sono presenti in acqua quattro diverse imbarcazioni fra i 6 ed i 15 metri, sulle quali vengono testate le propulsioni ed i powertrain della Sealence.
A queste, comunica l’azienda, “si aggiungeranno nei prossimi mesi altri due scafi, un’ imbarcazione da 11 ed una da 17 metri. L’imbarcazione con propulsione elettrica DeepSpeed che presenta la massima velocità ha toccato circa 60 nodi, mentre quella che presenta la massima autonomia raggiunge circa 180 miglia nautiche – ovvero oltre 330 km“.
Sono andato a vedere un video e il sito su questo motore elettrico a idrogetto fuoribordo
si monta al posto del motore normale fuoribordo, con una parte immersa in acqua affusolata e senza parti in movimento visibili
come idrogetto dicono ha un rendimento (80%) piu elevato di un elica normale (65-70%) e di altri idrogetti, in pratica aiuta ad avere più autonomia
l’aspetto impressionante, è la silenziosità mentre ilmotposcavo avanza in acqua, motore elettrico e sistema a idrogetto, molto bello per chi usa il motoscafo e forse anche per la fauna marina, che mancando il rumore sarà molto meno disturbata
si collega a una batteria sul motoscafo, oppure a un generatore, per fare un sistema “ibrido”
insomma un bella realizzazione, un altra possibilità data dall’elettrificazione dei motori