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Monoruota elettrico: InMotion lancia il suo fuoristrada

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Monoruota elettrico, InMotion lancia il suo fuoristrada Adventure: 120 km di autonomia e 4000 W di potenza.

InMotion è tornato sulla strada che conosce meglio e che, anzi, potremmo dire ha creato in tutto e per tutto. Parliamo infatti del mondo dei monoruota. L’azienda cinese specializzata in questo tipo di mezzi che si guidano senza mani e con il solo equilibrio presenta il modello Adventure. Che vanta un motore spaventosamente potente, una batteria da 120 km e sospensioni regolabili “per ampliare i confini dell’esplorazione”. Spingere i confini un po’ più in là è esattamente l’obiettivo di InMotion. 

Ruote da 16” e spessore di 3”

Monoruota elettrico super potente

“Il nostro team di ingegneri e designer ha lavorato instancabilmente per creare un prodotto che non solo soddisfi ma superi le aspettative degli appassionati di outdoor”, afferma InMotion. “Adventure incarna lo spirito di esplorazione, consentendo ai ciclisti di creare i propri percorsi attraverso territori inesplorati”. E allora ecco il monoruota elettrico Adventure con un motore fuoristrada da 4000 W che, secondo quanto riferito, può raggiungere un picco di 9000 watt.

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Un bolide progettato per aiutare gli utenti ad affrontare pendenze del 50% con relativa facilità grazie a 200 Nm di coppia e 850 N di forza di trazione alla ruota. Quando è in piano, può sfrecciare fino a 110 km/h e scattare da fermo a 50 km/h in 2,5 secondi. Numeri che mettono Adventure ben al di fuori delle regole italiane. Ma che tuttavia non è nemmeno la velocità massima raggiungibile da un mezzo di InMotion. Infatti il V13 Challenger può arrivare a 140 km/h. Una vera follia per mezzi che però hanno una loro utilità in termini di peso e maneggevolezza.

4 batterie cariche in un’ora

Sono disponibili due modalità di guida: una modalità Comfort stabile e più fluida per una maggiore durata della batteria e una modalità Sport ad alta potenza e più reattiva, con impostazioni ottimizzate tramite un’app complementare. Le quattro batterie che circondano la ruota possono essere estratte dal telaio ( senza smontare il controller) in circa 10 minuti. La capacità dichiarata è di 2400 mAh, con una gestione intelligente della batteria in grado di monitorare ciascuna cella in tempo reale. InMotion stima che ciò dovrebbe offrire ai ciclisti 120 km di autonomia per carica e la ricarica rapida è disponibile per ricariche fino all’80% della capacità in un’ora.

Il fuoristrada Adventure monta una ruota da 16 pollici con pneumatici fat da 3 pollici di larghezza. Il gruppo ruota è impermeabile secondo gli standard IPX6, con la batteria sigillata secondo IPX7, quindi i ciclisti non dovrebbero preoccuparsi di pozzanghere e pioggia improvvisa. Il monoruota elettrico InMotion inoltre consente di regolare la risposta dell’ammortizzatore. Offre cioè otto livelli di smorzamento in estensione e 17 livelli di smorzamento in compressione per affrontare “segmenti fuoristrada intensi come salti e pendii ripidi, proteggendo le ginocchia del pilota”. 

Costi e tempi di consegna

La configurazione può essere ottimizzata in base al peso e allo stile del ciclista. A completare le specifiche principali ci sono pedane antiscivolo sempre più grandi, un faro da 1.500 lumen con intensità regolabile e luci posteriori di “livello automobilistico”. InMotion ha annunciato un prezzo al dettaglio in pre-ordine di 3.699 euro per il modello Adventure, anche se al momento non abbiamo notizie sulla data di effettiva consegna.

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2 COMMENTI

  1. Qualcosa si intravede nel video, dove arrampica su un sentiero in salita, anche se si intuisce è un quasi acrobata

    Sui dati di coppia penso ci hai preso:
    – 20.kg-forza a un ipotetico raggio di 1 metro
    – 85.kg forza tangenti al battistrada, al raggio effettivo ruota

    85.kg forza tangenti al battistada, significa che teoricamente se avesse l’aderenza potrebbe salire anche su una parete verticale con un passegero di 75.kg (+10.kg la ruota)

    mentre in pianura, significa che se hai pelo sullo stomaco per inclinarti in avanti o indietro sino a 45° la ruota ha forza per accelerare o frenare a 1.G

    i limiti reali però arrivano dal coefficente di aderenza, ad es. se coefficente circa 0,6 :
    – in salita sei limitato a pendenza massima 50%,
    – in pianura sei limitato ad accelerazioni e frenate a 0,6.G
    (cioè incinazioni con il corpo di avanti o indietro di 30°? più o meno come nel video)

    Non avrei coraggio, non con i riflessi e le resistenza delle giunture solo “normali” che si hanno dopo i 30 anni, come impressione mi fanno lo stesso effetto che sciare, che in caso di incidente c’è un certo rischio di avere a che fare con l’ortopedico,

    però divertente, non sapevo quanto sono migliorate le monoruote, ci hanno spremuto l’impossibile, poi ho cercato qualche video dove li usano anche in città, sempre con forcella ammortizzata ma più semplice, civanno veloci nel traffico oppure a passo d’uomo nelle aree pedonali

    Piuttosto, ruota con motore e annessa forcella ammortizzata e batterie, forse buona per costruire artigianalmente qualche accrocchio ( recumbent, e-cargo, microcar) ?

  2. /// aiutare gli utenti ad affrontare pendenze del 50% con relativa facilità grazie a 200 Nm di coppia e 850 N di forza di trazione alla ruota \\\ Immagini si tratti di coppia “all’albero” e alla ruota.. In ogni caso mi piacerebbe vedere uno di questi veicoli affrontare una pendenza del 50% senza disarcionare il pilota 😉

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