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Model 2 in arrivo: Tesla brucia i tempi

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La produzione della Tesla Model 3: ora si lavora alla nuova linea per la Model 2 in arrivo.

Model 2 in arrivo: l’auto da 30 mila euro è di nuovo la priorità di Elon Musk.  Tesla parla esplicitamente di tempi più  per i “modelli più convenienti”. 

Model 2 in arrivoModel 2 in arrivo. E il titolo guadagna terreno in Borsa

Nonostante la frenata dei ricavi, Tesla torna a prendere quota a Wall Street dopo aver perso il 40 per cento della capitalizzazione da inizio anno. Ad annullare il possibile effetto negativo del calo delle entrate (meno 9 per cento nei primi tre mesi dell’anno) è stato l’annuncio a sorpresa lanciato dalla casa americana. Tesla è pronta ad anticipare l’uscita dei modelli più convenienti, in particolare della Model 2, il cui “modello base” dovrebbe aggirarsi su un costo di non più di 25 mila dollari. Ovvero sui 30 mila euro in Europa, dove la tassazione sulle auto è più elevata. “Abbiamo aggiornato la nostra futura gamma di veicoli per accelerare il lancio di nuovi modelli prima dell’inizio della produzione precedentemente comunicato nella seconda metà del 2025”. Queste parole hanno accompagnato la presentazione dei dati finanziari del primo trimestre, chiuso con un calo di vendite dell’8%.

model 2 in arrivoIn arrivo una piattaforma industriale di nuova generazione

Elon Musk aveva precedentemente annunciato l’intenzione di costruire veicoli di nuova generazione entro la fine del 2025. Ora i tempi diventano più stretti, forse anche per tamponare il rallentamento nelle vendite: “Questi nuovi veicoli, compresi modelli più convenienti, utilizzeranno aspetti della piattaforma di prossima generazione così come aspetti delle nostre attuali piattaforme. E potranno essere prodotti sulle stesse linee di produzione della nostra attuale gamma di veicoli“, è stato spiegato durante l’incontro con gli analisti finanziari, per confermare l’estrema duttilità della macchina di produzione Tesla. L’annuncio è valso un balzo del 9 per cento nel mercato “after hours” (le contrattazioni che avvengono dopo la chiusura di Wall Street. Un annuncio che va in scia alla decisione di tagliare i listini dei modelli più popolari, per svuotare i “magazzini” dall’invenduto e per recuperare il calo delle vendite.

Model 2 in arrivo, in un mercato che sta premiando soprattutto le ibride

Ad alimentare le perdite del titolo erano state – a inizio aprile – le indiscrezioni dell’agenzia Reuters su un possibile rinvio dei nuovi modelli, in verità smentito da Musk. Ma di fronte alle manovre dei grandi produttori cinesi e le nuove politiche di tagli avanzati anche dalla case giapponesi, anche Tesla corre verso nuove politiche di prezzo e industriali.  In assenza di nuovi modelli, il bilancio di Tesla è molto meno brillante del passato. Il ricavi del primo trimestre sono scesi a 21,3 miliardi di dollari dai 23,3 miliardi di dollari dello stesso periodo dell’anno scorso (gli analisti si aspettavano 22,3 miliardi). È il primo calo trimestrale anno su anno di Tesla da inizio 2020. La causa, secondo i manager di Musk, è legata al fatto che “le vendite globali di veicoli elettrici continuano a essere sotto pressione poiché molte case auto danno priorità all’ibrido rispetto all’elettrico.

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55 COMMENTI

  1. Dal sito del “Il Sole 24 Ore”: “l’ID.3 di Volkswagen è uno dei veicoli elettrici più venduti in Cina dopo che la casa automobilistica ha ridotto il prezzo di circa 5mila euro. Oggi il listino parte da circa 21mila euro. La stessa ID.3 in Europa costa a partire da circa 40mila euro”. Appare evidente che il prezzo di listino resta uno dei principali fattori di successo (o insuccesso) di un’auto. Vedremo cosa riuscirà a fare Tesla, sperando che smetta di gingillarsi con il Cybertruck

    • A febbraio 2024 in Cina la Volkswagen ID 3 era al sedicesimo posto con 3.803 vendute, nella classifica delle NEV (BEV)
      Da quello che leggo in giro mi risulta inoltre che in Cina la stessa sia venduta intorno i 15.000€, mentre la ID.4 sui 18.000€ circa.
      Al tuo commento mi aggrego dicendo che appare ancora più evidente di quanto margine abbiano realmente attualmente le case automobilistiche sulle BEV, comprese quelle europee e che tra le stesse ci sia effettivamente un trust, un cartello (del tutto illegale, che va contro il libero mercato, la libera concorrenza) per mantenere i prezzi in Europa alle stelle.

  2. Beh. Certo che un veicolo più piccolo, scalato sulle piattaforme attuali, modificate per l’occorrenza farebbe gola. Ma è certo che se lo volessimo vedere in strada nel prossimo anno ci dovrebbero già essere dei muli in circolazione… ma magari ci sono in qualche parte del mondo. Realizzare un veicolo non è improvvisazione, è in Tesla lo sanno benissimo.
    Il problema è non uscire sul mercato con un prodotto troppo presto per i volumi potenziali con i quali si ripagherebbe gli investimenti. È lì l’arte della industria/finanza… esempi di errori ce ne sono a bizzeffe….
    Io continuo a vedere troppa incertezza per la partenza di vendite, nonostante tutti i produttori abbiano preso la strada della elettrificazione, sembra che questa non voglia essere vista dalla politica locale, e ora anche dai fornitori di energia.
    Staremo a vedere

    • C’era quella foto fatta alla Gigafactory di Berlino, con un’auto parzialmente carrozzata e cammuffata in un parcheggio. A me non sembrava particolarmente piu’ piccola della Y che c’era dietro, ma potrebbe essere…

  3. A breve (qualche ora) sarà presentata la BYD Ocean M. Hatchback compatta prestazionale a trazione posteriore puramente elettrica basata sull’ultimo pianale. Sono state fatte circolare le prime immagini teaser e da quel poco che si vede sembra proprio un gran bel progetto. Aspettiamo di vedere il modello finale e il prezzo (purtroppo i prezzi di BYD in Europa sono troppo alti) ma potrebbe bruciare sul tempo la Model 2/4 (anche perché, si sa, BYD inizia le vendite poco dopo la presentazione, almeno in Cina) …

  4. Trattasi di promotion marketing. Se mi fai l’annuncio un anno prima posso anche crederci, ma 8 mesi prima della fine dell’anno di qualcosa di cui probabilmente non c’è ancora un progetto difinitivo, la vedo molto difficile. Al massimo posso pensare di poter vedere la Model 2 presentata in un salone a fine novembre/dicembre.
    Il bello che poi il 7 aprile l’agenzia Reuters ha pure diffuso la ‘notizia’ che Tesla aveva abbandonato il progetto della vettura elettrica compatta. Se ne sentono di tutti i colori, di tutte le sorti.
    Che poi questo tipo di vetture non interessa agli yankees, abituati da sempre alle ‘scompact’.
    A mio parere, se la fanno, pronto a scommetterci, non uscira prima del 2025, dovevano pensarci un pò prima.

    • Potrebbe semplicemente essere un annuncio a favore di Wall Strett. Appena dopo la pubblicazione dei risultati del primo trimestre il titolo ha perso il 12%. Guardacaso dopo questo annuncio è risalito del 8%. Non sarebbe la prima volta che avvengono queste mosse.

      • E’ evidente che siano proclami a favore degli azionisti, che immagino non proprio contentissimi dell’andazzo attuale.
        Tesla/Musk hanno problemi di redditività, i continui tagli ai listini hanno significato tagli alle entrate cash; hanno problemi di inventory, visto che neppure i tagli ai listini hanno svuotato i piazzali dall’invenduto; hanno problemi di gamma, perchè Model3 e ModelY non tirano più come un tempo (e comunque sotto alle previsioni), Cybertruck non pervenuto al pari delle Model S e X, e manca qualcosa come la Model2 che è stata data per cancellata, notizia ovviamente smentita da Musk pena un crollo drammatico del valore delle azioni. Chiaro che abbia promesso un’accelerazione su quel progetto, che poi arrivi nei tempi oppure con anni di ritardo (come il furgone a spigoli) sarà tutto da vedere. Per adesso le info sono assolutamente fumose, nonostante l’entusiasmo di vaites… no vaielettrico.

  5. Sappiamo bene che tra annuncio e realtà si deve essere molto cauti con questo signore.
    La lista delle promesse mancate è già corposa.

    • In realtà ALLA FINE le mantiene anche le promesse: è il rispetto dei tempi decisamente lacunoso…
      Sempre meglio dei politici che le promesse le fanno mentendo e in malafede.

      • Beh diciamo che non si fa troppi problemi a mettersi obiettivi decisamente ambiziosi: fare la transizione della mobilità privata verso sistemi più sostenibili (include l’ eliminazione dei combustibili fossili e l’ introduzione della guida totalmente autonoma), rendere l’ umanità una specie multiplanetaria, ecc.
        Insomma, roba da fare sembrare i competitor dei mocciosi che si infilano le dita nel naso…

  6. BLADE 2 – le batterie, non i filmetti sui vampiri vestiti Armani 🙂

    In agosto BYD dovrebbe presentare le batterie Blade (fino ad ora con catodo LPF) di seconda generazione, con densità energetica aumentata; sarebbe interessante se già in autunno Tesla potrebbe averci messo la mani sopra visti gli accordi con BYD?

    se Blade 2 passano a catodo LMFP (e anche senza in aggiunta passare ad anodi ad alte prestazioni, in grafite drogata al silicio), ci si può aspettare un aumendo di densità energetica +14% rispetto alle Blade attuali LFP

    potrebbero arrivare a 190-200 wh/kg a livello di cella, e grazie al cell-to-pack e cell-to-body tipico delle Blade, che fa scendere poco la densità energetica quando si passa a considerare il pacco batteria completo, a circa 170 wh/kg a livello di pacco, che è lo stesso valore tipico dei pacchi batterie modulari con chimica NCM ad alte prestazioni del 2023 ( NCM hanno celle più performanti, ma un packging meno efficente)

    una Blade 2 potrebbe avere la stessa capacità e peso di una batteria NCM con celle LG del tipo della Hyundai Kona o di una vw ID, costando meno e usando materie prime facilmente disponibili ovunque

    come esempio consideriamo un pacco batterie Blade attuale a basso costo (chimica LPF) come quello della BYD Dolphin o delle Tesla (RWD), e i pacchi batterie NCM delle Tesla (AWD):

    – Blade 1 – 60 kwh lordi – 56 kwh netti
    – Blade 2 – 68 kwh lordi – 64 kwh netti
    – NCM — 82 kwh lordi – 75 kwh netti

    Nello stesso periodo potrebbero arrivare:
    – LMFP di CATL (annunciati 210 wh/kg ma su celle formato prismatiche, non Blade che sono strutturalmente “autoportanti”)
    – LMFP di Gotion (annunciati 230-240 wh/kg su celle Blade, spettacolari se e quando verranno confermati, ma qui per forza con queste densità devono aver usato anche l’anodo ad alte prestazioni)

    sono quasi pronte da tempo, ma si legge che hanno avuto problemi a “stabilizzarle”, renderle durevoli, per questo sono in ritardo, ma forse dovremmo esserci, specie se BYD li viene a “stanare” facendo partire la corsa alla commercializzazione

    possibile scotto da pagare la durata della batteria LMFP, il numero di cicli prima di perdere una parte della capacità, potrebbe (?) essere intermedia tra i 3000 cicli di una LPF da autotrazione e i 1200 cicli di NCM da autotrazione

    SPIRITO DI COMPETIZIONE

    Catl aveva annunciato per le sue LMFP valori di 210 wh/kg (forse anche grazie a una chimica con anche altri droganti metallici che permette di sostituire più del’80% degli atomi di ferro??), e allora BYD cosa fa, annuncia un anno dopo “solo” 190 wh/kg?

    no.. esce un video in cui si qualcuno dice che sta testando delle celle blade 2.. ma guardando sembrano senza la custodia metallica necessaria alla struttura del pacco batteria, potrebbero essere celle in formato “sacchetto” (custodia fatta da una pellicola flessibile), e con questo “maneggio” forse bleffa, rilancia e dichiara 217 wh/kg 🙂 🙂 🙂

    https://twitter.com/Eureka_Bing/status/1752058516037370267

  7. Se fa davvero una model 2, da 4.3-4.4 m quindi segmento C a 32000 di listino le altre case chiudono tutte.
    A me la 3 non piace e non fa per la mia vita ma efficienza, autonomia ricarica e prestazioni sono da prima della classe. Traslare gli stessi principi sulla 2 e poterla acquistare a meno di 25000 sarebbe una mossa ammazza mercato. Sarebbe il prezzo di una MG4. Che è bella ma non è una tesla.
    Cina e america non la vorranno ma in Europa si stancano di venderle. Sarebbe la chiave di volta del mondo elettrico. Ricordo che una Yaris cross ne costa 30000.

    • pensavo che in pratica le specifiche di una Model 2, se realizzata come Suv ( MY rimpicciolita) e non come berlina bassa fastback ( M3 rimpicciolita), sarebbero quelle di una Hiunday Kona 64 model 2024, che infatti è un ottimo “attrezzo”

      però probabile costerebbe almeno 7000e in meno del listino Hyundai attuale, peserebbe circa 70kg in meno, e avrebbe batterie anche non NCM 🙂

  8. Ricordo sempre che il prezzo USA si intende sempre al netto di IVA che cambia da Stato a Stato, ergo 25.000 USD non saranno mai 25.000 EUR. , ma 25.000+IVA forse ci avviciniamo.

      • dipende: di base auto media o “piccola” 10% di dazi + iva sul totale + guadagno importatore + incluse le pratiche di equiparazione delle omologazioni
        come privato, per esperienza diretta acquistando spesso dagli USA,
        auto nuova (fino a 6000k km) es monovolume o pick up, paghi trasportatore circa 4k $ (x ilo container)+ noleggio marittimo (per lo spazio) + dazi dal 22% o al 50% del valore (soprattutto per pick up in base al volume di carico)+ iva al 22% (l’iva si calcola sempre sul totalone delle spese che fai per l’import); a questo poi va aggiunto il costo del disbrigo pratiche per immatricolazione che generalmente per evitare i casini della MCTC se ne fa una prima in Olanda o in Germania (prima lo si faceva anche in UK ma ora sono fiori CEE) poi si fa la seconda in Italia dove non serve la revisione ma solo la trascrizione del libretto ( per le due cose mettici altri 2-3 k euro.
        Se la vettura >6k km e + sei mesi dalla immatricolazione è calcolata usata togli l’iva ma devi farti fare la documentazione di iva evasa nel paese d’origine.

    • In usa non è Iva, i valore aggiunto, ma tasse di vendita, che non sono mai indicate nel prezzo, cambiano da stato, città, quartiere e si dovrebbero pagare su tutto l anche una matita, ma l’evasione è alta, penso più che da noi.
      Far West insomma

    • Questa conversione 25000 dollari in 30000 euro è una fissa di VaiElettrico. Io non so se è corretta o sbagliata, quindi guardo da spettatore, ma sarei curioso di capire da dove viene fuori. Ci sono diversi elementi che non mi tornano: intanto 25000 dollari al cambio sono meno di 25000 euro, ma anche volendo mettere su il discorso tasse, etc., siccome la Model 2/4 sarà costruita a Berlino (stando a quanto detto da Musk, anche perché l’Europa è il suo paese di destinazione naturale) e allora prendiamo la Model Y costruita a Berlina e confrontiamola col prezzo statunitense. Negli USA la Model Y RWD parte da $42990 (fonte: https://www.tesla.com/ – Price before incentives is $42990, excluding taxes and fees. Subject to change.) Da noi in Italia costa €42650 INCLUSE TASSE. Quindi la Model Y costa UGUALE da noi e da loro, applicando il cambio dollaro – euro. Perché invece la Model 2/4 dovrebbe costare il 20% in più nonostante anch’essa sarà prodotta a Berlino non l’ho capito. Ripeto: non dico che non sia così, magari sarà anche vero (non lo so e non mi esprimo), ma non ho capito il meccanismo di calcolo applicato per fare questa previsione.

      • Credo che dipenda dal fatto che negli Stati Uniti, i prezzi sono pubblicati senza IVA o tasse; da noi l’IVA si deve includere per legge. Quindi un 20% di differenza (anche considerando il cambio favorevole) ci sta.

        Poi i prezzi vengono massaggiati un po’ per adattarsi al mercato locale… ad es. per rientrare negli incentivi. Pero’ mi aspetto che in linea di massima, il prezzo europeo sia superiore a quello in dollari.

        L’altra cosa e’ che se ascolti bene, Tesla non ha MAI parlato di 25 mila dollari. Sono i commentatori che parlano di quella cifra.

        Che e’ una cifra sensata, dal momento che e’ un buon prezzo mediano, e come vediamo, molte case automobilistiche puntano a quella fascia di prezzo. Ma non e’ garantita.

  9. Su Elon Musk e su Tesla stava per partire la tempesta perfetta. C’erano tutte le nubi all’orizzonte pronte a congiungersi e a creare un mega-uragano. Da ovunque la si guardava, la situazione era scura tendente al nero. Esisteva un’unica mossa che Musk poteva fare per diradare le nubi ed era questa, lo sapevano anche i sassi. E’ stato messo spalle al muro e l’ha dovuta fare.

    Ma andiamo con ordine.

    Le nubi su Tesla
    – l’ultimo modello, il Cybertruck, è un mare infinito di guai. Ha enormi problemi e soprattutto molti non sono risolvibili (non è omologabile in Europa per via degli spigoli vivi e i montanti riducono in maniera drammatica la visibilità anteriore, per non parlare dei difetti di ogni tipo di cui è afflitta l’auto – incluse le accelerazioni involontarie per colpa del pedale dall’acceleratore che resta incastrato, per cui tutti i modelli venduti sono stati richiamati d’urgenza -, roba che a confronto la più economica concorrenza cinese sembra prodotta in Svizzera)
    – il FSD non decolla ed è in ritardo rispetto alla concorrenza. Xpeng sta per rilasciare l’NGP qui in Europa (ci sono video dei test sull’autobahn), la V12 non ha risolto tutti i problemi e Musk ha appena ridotto il costo del FSD da 12000 dollari a 8000 dollari
    – le vendite di Model 3 e Y sono in diminuzione e questo perché ormai la concorrenza si è avvicinata tantissimo e ha sorpassato, sverniciando Tesla. Si veda in Cina l’enorme successo della temibile Xiaomi Su7, anni luce avanti a Tesla. Tesla è stata costretta a ribassare il costo dell’auto di altri 2000 dollari su quasi tutta la gamma
    – a seguito dell’apertura dei supercharger a tutti, Tesla non ha più quella reason why, quel qualcosa in più, per cui svetta sulla concorrenza, né, soprattutto, c’è nulla di interessante all’orizzonte (il robotaxi lo hanno già in Cina, senza dimenticare quello di Google che circola in via sperimentale da decenni)
    – Tesla ha licenziato oltre il 10% della sua forza lavoro da un giorno all’altro

    Le nubi su Musk, CEO di Tesla
    – è quasi sempre assente, dedica a Tesla pochissimo tempo
    – ha rinviato appuntamenti importanti, come quello in India per la costruzione della nuova megafabbrica
    – tratta malissimo i suoi dipendenti, del tipo che si presenta improvvisamente in un luogo di lavoro, tratta malissimo tutti dicendo che hanno fatto un pessimo lavoro per via di una quisquiglia e se ne va
    – ha idee di ultra destra (molto ma molto più a destra di Salvini e Meloni) che gli stanno facendo perdere il consenso di chi vota democratico. Secondo le ultime analisi fatto il 100 il bacino di potenziali acquirenti che vota democratico negli USA, il 60% di questi ha rinunciato a comprare una Tesla preferendo prodotti della concorrenza per via delle idee di Musk
    – è inaffidabile: non si sa se e quando farà qualcosa e se cambia idea. Quasi tutti i progetti annunciati sono in ritardo. In ritardo il cybertruck, la roadster, il semi, il restyling della Model Y, il FSD, la Model 2/4. Altri siti hanno fornito riscontri sul posticipo della Model 2/4, non solo Reuters
    – nonostante ha licenziato oltre il 10% della forza lavoro, pretende che gli venga ugualmente concesso il maxi bonus da 55,8 miliardi di dollari che un tribunale del Delaware gli aveva sottratto perché concessogli irregolarmente

    Ecco, forse proprio per convincere gli azionisti a pagargli quell’importo ha fatto l’unica cosa che proprio non voleva fare, ovvero un’elettrica economica. E spero che i 55,8 miliardi non gli vengano ugualmente riconosciuti almeno finché l’auto non sarà realmente prodotta con una qualità accettabile.

    • Sulla pedaliera del Cybetmansarda, ci ho redatto una simpatica canzoncina sulla musica e in parte il testo de “la bailla”.

      Mi vù in gir de chi e de là
      Mi vi in gir per laürà
      Mola e meseda che l’ura l’è tarda
      Me sun compra anca il Cybermansarda!

      Porto la machina sota la porta,
      me graten subit la roda de scorta;
      la sposti un cicin la porti in via Larga,
      passa un quei d’un che me grata la targa.

      Peu passen i tedesch tislifen tislofen,
      van su la vetura me mangen el cofen;
      ciami i ingles per casciai via,
      me passen tuta la caruseria.

      Passa un fiulin, bel, ma senza i dentin
      el me disvida tutt i lampadin;
      El me fradellastr quel mala’ de dabiet,
      el fa finta de nient e me mangia el magnete;

      Ma te disi mi’ l’è roba de mat,
      L’è un cybermansarda de ciculatt.
      A vu in questura per denuncia’ i dann,
      quan turni in dre’ ghe’ pu’ i pedan.

      El maresciall di carabinier
      Cont in bocca i quatter porter
      I e sgagnava senza rispett
      Insemma ai porter l’ha mangiaa anca i manett

      Ma quel che propi capisi no
      E che me fa vegnì matt ancamò
      Sun propi minga sta bun de truvai
      In sto casino ho perdù i pedaj…

      Mi vù in gir de chi e de là
      Mi vi in gir per laürà
      Mola e meseda che l’ura l’è tarda
      Ma compri pü n’alter Cybermansarda!

      • Tu non stai bene 😀 😀 😀
        Ma come fai a trovare il tempo per scrivere una filastrocca così? Geniale … lavorassi in teatro ti vorrei in squadra con me, non so a far cosa di preciso ma uno come te è uno di quelli che ha sempre idee originali che fanno la differenza …

        • Ma il testo della canzone esisteva già!

          Cercatela su YouTube, “la balilla” ho fatto copia e incolla da Google e ho solo cambiato due parole in croce

          • “La balilla” cantata da Enzo Iannacci e da Giorgio Gaber. A Bologna ne abbiamo due versioni, una che ugualmente si chiama “la balilla” cantata da Adrianén, e l’altra “la machina zala” cantata da Ennio Bonvicini.

    • Ciao Enzo, io son convinto che tesla andrà abbondantemente sotto i 100 dollari in borsa, i proclami di Musk ormai incantano ben poco, i numeri della trimestrale sono pessimi, inoltre ha ridotto ancora i prezzi, il prossimo trimestre ci saranno ancora meno utili. Infine tesla nonostante i vari crolli borsistici ha ancora un p/e altissimo, può benissimo dimezzarsi.

      • Bravissimo.
        Al momento ha un P/E da azienda startup ultratecnologica, mentre la fase di startup è finita da un pezzo e, anzi, con l’arrivo dei competitor (asiatici e anche i grandi OEM occidentali che prima a poi troveranno il bandolo della matassa anche sulle BEV) gli utili attesi non potranno che ridursi.
        Stellantis fa molti più utili già oggi, sia in valore assoluto che in percentuale sul fatturato.
        Sotto i 100€ entro un paio di anni io lo darei per certo, ma non escludo scenda anche sotto i 70…ma per quella data Musk avrà già ridimensionato pa propria partecipazione.
        Mia umilissima opinione.
        Buona giornata.

        • Ci ha già provato col pacchetto di payback da 55 miliardi (gli serviranno per ripagare gli arabi per il prestito per comprare Twitter? :D) , peccato che i suoi azionisti l’hanno gentilmente mandato a quel paese.

        • Mi segno l’ umilissima opinione.
          Nel breve periodo possibile che scenda sotto i 100, nel lungo tutto l’ opposto.
          Visto che siamo nel campo delle opinioni, la mia è che qualche balena* si stia preparando a comprare.

          * In gergo borsistico le balene sono quelli che muovono capitali così importanti da muovere il mercato, per loro è importante deprimere il prezzo prima di entrare perché poi l’ afflusso dei loro capitali lo muove verso l’ alto.

          • Si. Potrebbe assolutamente essere.
            Però fino a 3/4 anni fa la cosa poteva essere vista come entrare/acquisire una azienda con un vantaggio competitivo elevatissimo, mentre ora quel vantaggio sembra essersi assotigliato (BYD, Xiaomi, non escludendo i prossimi lanci degli OEM più “tradizionali”).
            Oggi Tesla viaggia con un P/E normalizzato intorno ai 40 (!!!), quando Stellantis è intorno al 5 (!!!) e Toyota al 10.
            Oggi Tesla capitalizza quasi 500 miliardi.
            Ipotizzando anche un dimezzamento del prezzo delle azioni saremmo cmq a 250, per cui una acquisizione ostile dovrebbe avere a disposizione almeno 100/130 miliardi di liquidità, non proprio alla portata di tutti, e con i tassi attuali una acquisizione a debito non la vedrei facilissima.
            Però visto che non sono un azionista Tesla (ne grande ne minuscolo) le mie sono solo umilissime opinioni…tanto per vedere se mi avvicino lontanamente a ciò che avverrà… 🙂
            Vedremo in futuro.
            Buona serata.

          • Non pensavo ad’una acquisizione ostile quanto a qualcuno cui interessa entrare massicciamente a scopi speculativi. Quando si muovono questi guarda caso prima di comprare i prezzi scendono e quando vendono sono sempre altissimi. Non so se mi sono spiegato. 😉

  10. Dico la mia: in Italia, si vendino 10000 pande al mese principalmente per la piccolezza e la comodità ma, soprattutto, per il costo molto basso, con sconti vari si può arrivare anche a solo 12mila euro per in auto nuova. I 30/35 mila euro, di questo modello sono ancora troppi. Non nego l’effettivo abbassamento di prezzo, ma per l’Italia cambierà poco.

    • Ho letto che il prezzo mediano delle auto vendute in Italia era suppergiu’ 24mila euro.
      Quindi, se le auto elettriche raggiungono questo prezzo, sono alla portata della meta’ piu’ ricca della popolazione. Molto piu’ delle piccole percentuali attuali.

      Certo, per raggiungere il resto della popolazione, si dovra’ scendere fino ai prezzi della Panda. Pero’ ogni anno si fanno progress, e in un tempo non tanto lontano i prezzi diventaranno pari o piu’ convenienti anche dei modelli piu’ economici.

      Chi paga 50mila euro ora in sostanza sussidia chi comprera’ l’auto elettrica fra 2-5 anni. Come e’ successo per i cellulari e tanta altra elettronica di consumo.

  11. Spero proprio che tirino fuori alla svelta un modello più compatto di quelle attuali sperando che il livello si attesti comunque su quello che c’è al momento. E non solo tesla ma anche altri produttori.
    Mega suv e berlinoni non rispondono alle mie esigenze e le attuali compatte elettriche personalmente sono senza senso, costose come i modelli più grandi ma inferiori sotto tutti i punti di vista.
    Se non si svegliano a tirare fuori novità interessanti la prossima auto sarà a benzina.

    • La dichiarazione data e’ abbastanza vaga da lasciare spazio all’immaginazione:

      Traduco:

      Abbiamo aggiornato la nostra scuderia di veicoli futura per accelerare il lancio di nuovi modelli in anticipo rispetto al lancio precedentemente comunicato nella seconda meta’ del 2025.
      Questi nuovi veicoli, inclusi veicoli piu’ economici, useranno aspetti della piattaforma della prossima generazione assieme ad aspetti delle ‘attuali piattaforme e si potranno costruire sulle stesse line manufatturiere dei nostri veicoli attuali.

      Qui il testo originale:
      We have updated our future vehicle line-up to accelerate the launch of new models ahead of our previously communicated start of production in the second half of 2025.
      These new vehicles, including more affordable models, will utilize aspects of the next-generation platform as well as aspects of our current platforms and will be able to be produced on the same manufacturing lines as our current vehicle line-up.

      Mi aspetto che, se devono anticipare la produzione, non potranno che usare componenti gia’ sviluppati (soprattutto quelli di terze parti) o per la nuova o per la vecchia piattaforma, e metterli assieme.

      Il fatto che citi “attuali piattaforme” mi fa pensare che ci saranno varianti basate sulla model 3 e varianti basate sulla model Y (e chissa’ magari sulle S e X).

      Pero’ non c’e’ nessun accenno a che tipo di veicoli verranno prodotti.
      Magari ci sara’ la Model 3 Fiorino (o 3 fiorini…).

  12. Speriamo che a breve ci siano grosse novità (nell’arco di qualche mese) per vedere la produzione chissà mi spingo a dire a fine anno??!?!?!! Magari!!

    • è quello che induce a pensare il titolo di questo articolo, ma vedrai che prima di gennaio e febbraio non sarà in produzione. Sempre se la faranno, perchè un giorno salta fuori che abbandonano il progetto e dopo appena 2-3 settimane il contrario. Quando le cose stanno così, significa che non c’è niente di ancora di stabilito, quindi probabilmente non hanno ancora deciso se produrla o no.

  13. Mah, non hanno esattamente detto che produrranno a breve una compatta, che chiamiamo “Model 2” per comodita’. Hanno detto che produrranno sulle linee di Model 3 e Model Y altri modelli, *anche* meno costosi, basati in parte sulle tecnologie pensate per la compatta/robotaxi.

    Mi aspetto variazioni sul tema della 3 e Y, con una batteria meno costosa e forse meno capiente (le batterie cinesi scenderanno di prezzo ulteriormente da qui a fine anno) , nuovo motore meno costoso ma con meno potenza, interni piu’ spartani, forse l’architettura a 48V.

    Ma non cerdo che vedremo i 25 mila euro di prezzo, magari qualcosa fra i 32 e i 35 mila euro.

  14. Forza Tesla, facci sognare! 🤩
    A metà 2025 mi scadrà il finanziamento per l’attuale Renault Zoe, e sto giusto aspettando una segmento B avanzata (come si preannuncia questa, altro che le esose ribollite di Stellantis) per sostituirla.

    • mi sa che Model 2 non sarà una seg. B piuttosto mi aspetterei una sub.D , una model 3 accorciata, magari fastback che fuori Italia piace … batterie forse LFP, meno costosa, con una piattaforma semplificata ed alleggerita che consentirebbe (con ulteriori migliorie SW ed altri affinamenti) le solite percorrenze attualmente raggiungibili pur con batterie sotto i 70kWh.. sui 450/550km non di più… ma sarebbero comunque più che valide se il prezzo annunciato venisse realmente rispettato (grazie a giga-cast parziali è possibile).

      Non credo possa Tesla ancora lanciarsi a capofitto nel seg. A/B con gli attuali livelli di aggressività delle case cinesi… già molto supportate dal governo di Pechino… mentre Musk non ha certezza di altrettanti aiuti specifici, soprattutto se torna a Washington l’ex amico Trump… che, tra l’altro, potrebbe ulteriormente aggravare i rapporti con la Cina (ove produce ed esporta da noi), ed è direttamente coinvolto nel settore petrolifero..

  15. Sono curioso di vedere come sarà questa Model 2, sia nelle forme che nelle dimensioni visto che ci sarà una nuova piattaforma per questo modello; speriamo sia un modello più piccolo, in Italia ma anche in Europa nella maggior parte dei paesi specie nei centri storici, le strade sono state fatte a dimensione di carro.

    • Secondo me sarà un segmento C ovvero non credi che scenderà sotto i 4,20 m di lunghezza. Più probabile 4,30-4,40 dovendo essere una world car non pensata solo per il mercato mostrano che predilige segmento A e B

      • Io credo che i segmenti A e B siano popolari non solo in Italia, ma anche in gran parte dell’Europa. E in Cina, e nel resto dell’Asia. Potrebbe contare piu’ il prezzo che il formato comunque.

        Pero’ sono d’accordo con te che probabilmente saranno nella stessa classe di Model 3 e Model Y, Se vogliono riciclare le linee di produzione, mi aspetto che non ci possano essere troppe differenze sulla struttura delle auto prodotte.
        Mi aspetto che la prima che vedremo sara’ una Model Y rinnovata…

      • Si, sono d’accordo.
        I nostri 4,00-4,20mt a livello mondiale non sanno che farsene.
        Stati Uniti e Asia (a parte Giappone) “chiedono” vetture più capienti.
        Poi magari mi sbaglio e romperanno le regole…speriamo.

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