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Mission impossible ricaricare: c’è persino il carro-attrezzi…

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C'è addirittura il carro-attrezzi a volte ad occupare lo spazio della ricarica. Dovrebbe rimuovere...

Mission impossible ricaricare l’auto, per il solito problema delle colonnine occupate da abusivi. Ma qui, a differenza di Seriate, nessuno interviene per multare e rimuovere, consentire a Enrico di ricaricare. Col paradosso che, in un’altra situazione, è proprio il carro-attrezzi ad occupare abusivamente.

mission impossible ricaricare
La foto scattata domenica a Mirano (Venezia) da Enrico: impossibile ricaricare nella colonnina Enel X, occupata da due auto in sosta..

Mission impossible: la Polizia Locale non risponde nel week-end…

punto interrogativo“Siamo a Mirano (VE). Domenica sera…colonnine occupate dai soliti abusivi. Devo andare a prendere mio figlio in centro. Decido allora di partire mezz’oretta prima e ricaricare un po’ alla colonnina fast di Enel X. Si trova in un ampio parcheggio, vicino al centro. In evidenza il solito cartello che indica divieto di sosta con rimozione per le auto non in carica dalle 0 alle 24. Dall’app risulta libera, peccato che ci siano due auto ad occupare irregolarmente il parcheggio. Consulto il sito del Comune per chiamare i vigili, ma scopro che che sono aperti dal lunedì al sabato dalle 9 alle 12…. Chi altro avrei potuto chiamare? Me la metto via, rimango davanti alla colonnina per 40 minuti sperando arrivasse almeno uno dei due proprietari per un bel discorsetto. Ma niente. Amen, arriva mio figlio e torniamo a casa. Senza ricarica e tanta amarezza! Fortunatamente non sono in ‘riserva’Ciao, vi leggo sempre. Continuate così!. Enrico Bonaldi

mission impossible ricaricareDa Milano Corso Genova la foto più sconcertante…

punto interrogativoRisposta. Sarebbe interessante capire se, non essendo contattabile la Polizia Locale, si può chiedere alla Polizia Stradale o ai Carabinieri di intervenire. Ci informeremo. Ma certo il problema di fondo è la maleducazione di chi lascia l’auto in sosta davanti alla colonnina non per la commissione di un minuto, ma per ore e ore.
Ancora più sconcertante questa immagine scattata da un altro lettore, Alberto Villella: qui è un carro-attrezzi ad occupare lo spazio per la ricarica Eni-Be Charge a Milano, in Corso Genova (Zona C): “Un carro attrezzi che non libera una postazione occupata abusivamente, ma al contrario la occupa!!“, ci scrive.
Quel che sembra mancare, a nostro modesto avviso, è un’azione decisa da parte dei gestori delle colonnine, i primi ad essere danneggiati con i mancati incassi. Dovrebbero farsi sentire con più compattezza è decisione: in fin dei conti si tratta solo di chiedere di applicare il Codice della Strada.
– Un VIDEO ormai celebre e cliccatissimo: un’auto occupa lo stallo di ricarica per 7 ore. La Polizia Locale arriva, ma…

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27 COMMENTI

  1. Paradosso di e-Russel: il carrattrezzi è un mezzo che può rimuovere tutti e solo quei mezzi che non si rimuovono da soli. Il carrattrezzi si può rimuovere da solo?

    NO.

  2. Io abito in una frazione di un comune distribuito sul territorio di una valle. In tutte le 5 frazioni di questo comune è presente una colonnina becharge, e ora dovrebbero essere tutte funzionanti. Quel che ho notato è che così come i parcheggi dedicati alle persone con disabilità, anche le postazioni per la ricarica delle auto elettriche SONO SEMPRE LIBERE. E questo perché è possibile trovare parcheggi liberi per tutti nelle vicinanze. Non credo che i Valsamoggia la gente sia più rispettosa delle regole, semplicemente non hanno bisogno di parcheggiare in spazi non consentiti. Al contrario in città, Bologna, dove lavoro i parcheggi riservati e gli stalli per la ricarica vengono usati come parcheggi pubblici. Il problema è che mancano parcheggi per tutti (o che ci sono troppe auto in circolazione 😉)

    • Quindi se ho bisogno, metto la macchina dove mi pare. Del resto ne ho bisogno.

      No, non funziona così…
      Non devono essere visti come parcheggi così come non lo sono i posti disabili, gli ingressi dei garage, le curve negli incroci, le strisce pedonali, ecc ecc.
      Anche quando vengo a Bologna se non trovo posto non lascio la macchina a caso.

  3. I gestori risolvono altrimenti. Alzano il prezzo al kWh. Non commento nemmeno invece cosa farei alle termiche parcheggiate così (anche a certe elettriche che fan finta di caricare)

  4. Queste colonnine trifase mi sembrano sempre più sbagliate… fortuna per me che non ci ho mai fatto affidamento organizzandomi subito con la ricarica domestica e sulle HPC per le poche gite fuori autonomia.
    Come è stato già detto, sono troppo lente per chi ha fretta e troppo veloci per la sosta.
    Imho puntare maggiormente su HPC, in stile distributore attuale di idrocarburi, potrebbe migliorare la situazione

    • Si ma queste colonnine rappresentano il 70 % dell’ installato .
      Bloccate da Plug in con tempi di carica infiniti e da elettriche che caricano a 7 o al massimo a 11 .
      Non riesco a capire come mai , essendo la tecnologia disponibile , convertire almeno una presa in DC .
      Avremmo un raddoppio dei fatturati o dimezzamento dei tempi di carica .
      Ma come penso.sembra che nessuno sia interessato a fatturare ma solo interessato a aumentare le tariffe

      • L’abbiamo scritto centinaia di volte: la ricarica DC richiede una disponibilità di potenza che difficilmente si trova nei centri urbani. Quindi le colonnine in Ac esistenti non si possono convertire in DC

        • Massimo ma possibile che ci ostiniamo a pensare a DC di alta potenza ?
          Quello che dico io , e supportato anche dalla tua intervista a Circontrol è di trasformare o sostituire la AC a 22 sottoutilizzate in DC a 22 !!
          Ci si toglierebbe il problema delle Plug in e si caricherebbe 60 km in 30 Min !!!
          Ma è così difficile ?

          • Difficile o no, non è detto che se è meglio per lei sia meglio per tutti. Chi ricarica in strada di notte o in orario di lavoro, per esempio?

          • Nuova colonnina Alpitronic in DC ultra-compatta 50 kW singolo o 2×25 kW, centro città Bolzano p.za Mazzini, recensita anche da Paolo Mariano.
            Un pennello grande o un grande pennello?

      • Ci mancherebbe altro, ci sono mille situazioni personali e relative soluzioni.
        Però mi sembra che chi pianifica le installazioni non utilizza una bev ma si limita a semplificare l’installazione e l’investimento.
        Volevo solo ribadire cose già dette esprimendo la mia preferenza verso l’ipotesi di molte più prese monofase, p.e. una bella traccia davanti ad una fila di parcheggi con 12 mini wallbox rfid da 3.7 piuttosto che una colonnina 2x 22kWh

      • Chi non ha ricarica domestica potra trovare soluzione nella carica a bassa potenza di A2A a 3,7 kW ,
        E necessario procedere al revamping delle SOTTOUTILIZZATE colonnine AC a 22 kW .
        Sono il 70 % dell installato e dovrebbero essere utilizzate in modo intelligente.

    • Mi trovi concorde. Per le HPC fare dei centri stile SUC Tesla è sempre la scelta giusta.
      Però chiaramente questo non autorizza ad occupare abusivamente ed abbandonare a se stesse le HPC in centro città, che possono essere, e sicuramente lo sono, fondamentali per qualcuno

  5. Si potrebbe dotare le colonnine di un cavo lungo 7-8 metri: in questo modo si potrebbe caricare la macchina bloccando l’uscita all’abusivo…..

  6. Ma perche VAielettrico non scrive ai provider Be Charge / Enel X / A2A chiedendo quale sia il loro interesse a fatturare ? Considerato che non fanno niente per cercare di ovviare al problema ?
    Si potrebbe iniziare con soluzioni economiche di deterrenza e sarebbe interessante aprire una discussione.

  7. Al mio paese per due colonnine in un contesto di abitazioni private è una costante, nessuno dice niente ed io evito anche di chiamare le forze dell’ordine in quanto qui la maggioranza delle persone è petrol head, e quindi rischi pure qualche ceffone.

  8. poteva prendere semplicemente un altra colonnina..

    personalmente elettrica non ce l’ho; ma a detta di vaielettrico in citta ve ne sono molte e sempre libere.. non sarà mica per due vandali che non si riesce a parcheggiare..
    tanto più che doveva attendere mezz’ora…(parcheggino a fianco no?)😜

    • Solitamento il cavo per caricare auto elettrica varia dai 3 ai 5 Metri , non è cosi facile parcheggiare a fianco , magari dove ci sono le rotaie del tram

      • intendevo un parcheggio a fianco.. un al altro parcheggio magari in un altra strada o quartiere limitrofo, non ricarica con prolunga; ricollegandomi a un altro post dove dissero che i parcheggi riservati alle elettriche in citta son quasi sempre liberi.. (e dubito vengano tutti occupati da elettrico-abusivi)

  9. Qui da me dopo aver chiuso le caserme dei Carabinieri ( presenti in tutti i paesi) se x caso hai bisogno devi andare ( a minimo 12 km di distanza) alla prima caserma operativa e magari scopri che c’è l’orario d’ufficio…solo al mattino e fino alle 11,30. ( con mia grande sorpresa!!) ovviamente c’è sempre il 112…mi ricorda, stranamente, il pronto soccorso…………ovviamente sia i militari che gli operatori sanitari non hanno colpa!!

  10. Buon dì Enrico Bonaldi,
    visto che era un carro attrezzi con tanto di pubblicità, uno poteva fare una telefonata al servizio semplicemente chiedendo il servizio di rimozione del carro attrezzi per poter accedere alla colonnina di ricarica.
    😉

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