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Ricarico ogni sera la mia MG4 Luxury. Danneggio la batteria?

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mg4 luxury
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Flavio, neofita dell’auto elettrica, teme di danneggiare la batteria della sua MG4 Luxury mettendola in carica in garage ogni sera. Qual è, dunque, il modo migliore per ricaricare una BEV? Inviate i questiti a info@vaielettrico.it.

MG4 Luxury

Fotovoltaico, garage e potenza max di 5,7kW

punto interrogativo

Da poche settimane sono il felice proprietario di una MG4 Luxury.
Questa auto elettrica è arrivata dopo essere passato da quasi tutti i possibili tipi di propulsore (benzina, GPL, diesel, ibrida e plugin).
A casa ho un impianto fotovoltaico da 6KW che, ovviamente,  utilizzo anche per la ricarica dell’auto.
Da qualche giorno il dubbio che mi assale è se la metodica che sto utilizzando per ricaricare la batteria dell’auto è corretta o invece può essere dannosa per la batteria stessa.
In pratica, ogni volta che torno a casa, metto sotto ricarica la batteria indipendentemente dallo stato di carica del momento.
La potenza di ricarica va da 1,3 KW/ora a 5,5 KW/ora dipendentemente dall’energia generata dal fotovoltaico.
Questa è una metodica sicura o può essere dannosa per la batteria?
Potete darmi una risposta in merito?
Credo che questo quesito interesserà sicuramente altri possessori di auto elettriche.Flavio Balasini

E’ la metodologia di ricarica ideale

punto interrogativoRisposta- Quella che ha adottato, Flavio, è di gran lunga la metodologia di ricarica migliore per un’auto elettrica. La carica a bassa potenza, infatti, non stressa le celle e ne preserva la longevità. Ed è anche quella ideale per chi usa una BEV su tragitti giornalieri a breve e medio raggio, vale a dire all’interno del “range” di autonomia della sua batteria, che è di 450 km.

MG4 Luxury monta un pacco batteria da 64 kWh nominali con celle NMC. L’unica avvertenza che possiamo consigliarle di adottare è di non spingere sistematicamente la ricarica oltre l’80% della capacità, soprattutto se poi prevede di lasciare l’auto ferma per alcuni giorni. Non le servirebbe e stresserebbe inutilmente le celle.

Meglio mai troppo carica o troppo scarica

Le batterie come la sua soffrono un po’ quando sono troppo cariche o troppo scariche. Quindi sarebbe buona norma tenerle nel range 20-80%.

mg4 luxury

Ma non ne faccia un dogma. In previsione di un viaggio più lungo, quando la sua meta disterà più di 350 km, la ricarichi tranquillamente fino al 100%: potrà evitare una sosta intermedia in una colonnina pubblica o effettuarne una più breve, un semplice rabbocco, per giungere a destinazione.

MG4 nella versione Standard monta invece batterie meno capienti (51 kWh) ma con una chimica LFP (litio-ferro-fosfato) che soffre molto meno le ricariche “a pieno”.

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Phoenix
Vesper
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20 COMMENTI

  1. signor Flavio , la sua batteria è una nmc, questa chimica viene dipinta come avente la metà dei cicli delle lfp, il numero di cicli si misura 100% DOD (Depth of Discharge) 1C (scarica completa in un’ora) , il numero di cicli indicato è pari a quanti cicli occorrono per vedere la capacità immagazzinabile scendere all’80% (SOH, state of health)
    nel suo caso la sua vettura da nuova e secondo omologazione consente 450 km in media, se mantenesse questo per i 1500 cicli indicati prima del fatidico 80% lei dovrebbe percorrere 675.000 km , facciamo che lei ne percorra solo 500.000 prima del fatidico 80% di capacità residua, cioè 500.000 km prima di avere una autonomia residua secondo ciclo omologativo di 360 km, la batteria non è morta, le consente ancora 360 km 100% DOD …. lei quanti km pensa di fare con la sua vettura ?

  2. Il Toyota Verso elettrico che uso al lavoro fa tutti i giorni 10%-100% di ricarica, al primo di agosto è stato lasciato connesso alla colonnina di ricarica lo staccheremo al rientro al primo giorno di lavoro

  3. Leggo a pagina 2 del Power Check Control by Laika Lab srl di un amico la seguente nota peraltro stampata solo in inglese: Lithium batteries have a natural time-related reduction of capacity. AEC capacity – Max Capacity reduction may accellerate due to bisbehavior or ambient conditions. Conditions tha can negatively affect the AEC value: never reaching the lowest level of battery discharging, maintaining a high state of charge for a long time, maintaining a low state of charge for a long time. Contitions that can positively affect the AEC value: performing deep cycles of charge and discharge, parking the vehicle at SoC between 40 and 80% if left unused for a long time, keeping the vehicle away from direc sun light.
    Forse non ho capito la reale importanza di un AEC alto (solo per rivendere bene il proprio ev?) ma è la prima volta che leggo che è importante scaricare ogni tanto la batteria al minimo livello (0%, 20%?). Visto che non potrò permettermi di cambiare auto ogni 3 anni vorrei trattarla al meglio. qualcuno potrebbe illuminarmi? Grazie

  4. Sono un po’ perplesso. In 25 anni di telefonia ho vissuto tutto lo sviluppo delle batterie, dal nichel-cadmio al nickel metalidrato, per finire a quelle attuali, agli ioni di Litio. Una sola certezza c’è sempre stata: che queste ultime accettano un numero di ricariche “X”, dopo le quali si ha un crollo verticale delle prestazioni, INDIPENDENTEMENTE da quanto duri la ricarica o da che percentuale di batteria si vada a caricarei.
    Infatti, chi lo smartphone lo usa parecchio, sa che dopo 2/3 la batteria si cambia.
    La mia perplessità è quindi questa: com’è possibile che caricando tutti i santi giorni la batteria della MG del nostro amico possa mantenere buone prestazioni oltre i 3 anni?
    Le celle invecchiano comunque, anxhe con ricariche poco stressanti…. O no?
    Cosa mi sfugge? Grazie

    • Tra la batteria di uno smartphone e quella di una EV, in comune ci sono colo queste parole: “polimeri di litio”
      La batteria di uno smartphone non ha un bms, non fa bilanciamento celle, non è termoregolata.
      Bastano?

      • Si bastano. Le celle non sono da bilanciare perché non ci sono, ma c’è un blocco unico, ma direi che ha senso…

  5. Con la mia Hyundai Kona 64khw cerco di portarla sempre tutte le notti all’80 per cento ho solo i 3khw di potenza del contatore ed al 100per cento il sabato in previsione che la domenica faccia un lungo viaggio

    • Dipende dal tipo di chimica della batteria, ma se non necessario per il giorno successivo non è una buona abitudine caricare al 100% tutti i giorni perché stressa le celle e ne riduce la vita, anche con la ricarica lenta.
      Se non si fanno viaggi lunghi la carica al 100% va bene farla una volta al mese in modo che il BMS ribilanci tutte le celle.

      • È bene ricaricare ogni tanto al 100% (Kia ad esempio consiglia almeno 1 volta al mese) ma non per il bilanciamento delle celle, quello avviene costantemente durante la ricarica a qualsiasi percentuale, ma bensì per permettere al bms di ricalcolare correttamente la capacità totale della batteria

        • Per farlo, però, deve partire da una scarica il più profonda possibile.
          Ogni tanto lo faccio, con l’aiuto di PCC.

  6. Però dovrebbe controllare l’efficienza di ricarica, soprattutto a 1,3kw, la mia B250e arriva a “consumare” oltre il 40% in più a quella potenza, mentre già a 2,2kw solo un 15%, ma perché ho solo 11kwh da riempire.
    Nell’efficenza si deve considerare che durante la carica c’è un sistema di climatizzazione sempre (?) attivo che consuma non poco, quindi più dura la ricarica, più disperde. Magari una BEV ha qualcosa di più sofisticato della mia PHEV, ma una verifica la farei.

    • Giusto. Probabilmente però la variazione di potenza di ricarica è data dalla modalità autoproduzione impostata nella wallbox. Anch’io posso impostare questa modalità così da caricare l’auto solamente con energia prodotta dall’impianto fotovoltaico. In tal caso trattandosi di energia gratuita la dispersione non ha un costo monetario perciò è più conveniente rispetto ad un’impostazione di ricarica a potenza fissa (ad esempio 5kW) con conseguente acquisto dalla rete della parte di energia non autoprodotta

        • Che non è proprio gratis.
          Se invece che disperdere, quell’energia andasse in rete, verrebbe retribuita.
          Quindi sì, non è un costo, ma un mancato guadagno e come tale andrebbe conteggiato.

          • giusto Andrea vero ma quanto varrà all’anno questo rimborso qualche decina di euro vale la pena preoccuparsi? era quello che intendevo dire ricordo una vecchia canzone per chi risparmia sulla carta igienica la canto con un pò di rabbia in più
            ( e muoviti un pò Fiorella Mannoia )

          • oltre che un mancato guadagno su scala Macro è uno spreco di energia non trascurabile

      • Dipende pure se si è autonomi al 100% durante il giorno, per clima, riscaldamento e fornelli.
        Nel senso, non conviene buttare un 30% d’accumulo se poi devi usare la rete per scaldarti il latte al mattino.
        Spero di essermi spiegato.
        Inoltre l’utilizzo degli accumulatori non è proprio gratis dato che anche loro si usurano.

  7. La mia Tesla model Y RWD con batterie LFP CATL ogni volta che la ricarico consiglia sto display di ricaricare la batteria al 100% almeno una volta a settimana.
    Ripeto batteria con chimica LFP.
    Come dice la redazione dipende dalla chimica delle batterie.

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