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Mercato elettrico due ruote. Aprile segna un -12%, ma le moto fanno +275%

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Ancora in negativo il mercato elettrico delle due ruote. Il mese di Aprile con 897 unità registra un calo del 12,14%, ma il comparto moto fa un balzo del +275%.

L’analisi del mercato delle due ruote elettriche è da mesi piuttosto ripetitivo: le vendite rispetto allo scorso anno sono in calo e i numeri di conseguenza sono tutti (o quasi!) in negativo. Le immatricolazioni di Aprile, secondo i dati forniti da ANCMA, si fermano a 897 veicoli, un 12,1% in meno rispetto allo stesso mese del 2023. A trascinare il mercato in basso sono soprattutto i ciclomotori che segnano quasi un -23%. Un po’ meglio, ma sempre in negativo, il segmento degli scooter che 489 veicoli targati si ferma a un -11,7%.

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Guardando i dati però il numero che salta all’occhio è quello delle immatricolazioni moto. Ad aprile infatti sono state ben 60! Numero di per sé piuttosto basso, ma quasi sei volte superiore a quello registrato nel 2023. Un dato che conferma il mini-trend di crescita del comparto. Anche marzo infatti con 45 veicoli targati era in crescita.

Dopo il rallentamento del mese di marzo torna in positivo, e con una crescita a doppia cifra, il mercato di aprile: +21,18% e 40.742 veicoli commercializzati. Particolarmente significativo l’incremento del mercato scooter, che cresce del 26,18%, per un totale di 20.976 veicoli targati. Le moto immatricolano 18.236 unità e crescono del 18,52%. Ancora in affanno il segmento dei ciclomotori che, nel quarto mese dell’anno, totalizzano 1.530 unità, pari a una flessione del 4,97%.

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LEGGI ANCHE: Scooter elettrici: basta alibi su autonomia, prezzi e prestazioni

Cresce invece di 8,35 punti percentuali il mercato delle due rute in generale nel quadrimestre, con 125.888 veicoli registrati. A fare da traino gli scooter: +10,32% e 62.332 mezzi targati. Seguono le moto con una performance positiva del 7,35% pari a 58.308 unità. Resta in territorio negativo il cumulato annuo dei ciclomotori, che flettono del 2,33% e mettono in strada solo 5.248 veicoli.

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Phoenix
Vesper
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10 COMMENTI

  1. Sì, tutto molto interessante, ma nell’altro articolo di questi giorni vediamo che un Peugeot Dab 1 costa 14.900 Euro, cioè 1.000 Euro in più di uno Yamaha tmax 500 (che poi è 562 cc) che magari si trova anche scontato, per non parlare dell’ampia disponibilità dell’usato e del valore residuo. Come se una city car elettrica costasse 70.000 Euro, non c’è da meravigliarsi dei numeri delle vendite.

    L’approccio è totalmente sbagliato: i simil cinquantini elettrici di derivazione cinese sono indegni trabiccoli che dovrebbero rimanere nella fascia 2.500-3.500 Euro “veri” visto che in Cina costano meno della metà e già a quel prezzo chi li rimarchia e distribuisce in occidente ci guadagna. Non c’è alcuna nuova tecnologia, sono prodotti vecchi con un motorno elettrico e batterie da discount, il fatto che siano elettrici non li rende simili ad una Tesla. Infatti le Tesla la gente le compra.

    Nella fascia degli scooteroni da commuters se l’elettrico vuole sfondare deve costare almeno un 30% meno dell’equivalente di un marchio premium, avere un’autonomia autostradale di 200 km e la possibilità di ricaricare dalle colonnine in modo decente: uno scooter da 10.000 Euro entra in concorrenza con un’automobile utilitaria (termica?) per i viaggi entro i 100-150 km e non con una bici elettrica od un monopattino, e deve quanto meno essere possibile una ricarica in autostrada da 200 km in 20-30 minuti, esattamente come già succede per le auto bev. Va benissimo la batteria asportabile da ricaricare in casa per mezzi di puro utilizzo urbano, ma quelli che viaggiano in autostrada devono, all’occorrenza, potersi ricaricare anche molto velocemente.

    Mi pare incredibile che i produttori non se ne rendano conto e che sfornino prodotti totalmente fuori fuoco, contando sugli incentivi e sulla voglia di elettrico a prescindere.

    Per assurdo, sono più a fuoco le supermoto elettriche da 50.000 Euro ed ennemila kW, tanto sono oggetti superflui a prescindere e di natura non “utilitaria”, nel senso che non servono per effettuare un servizio, ma solo per appagare il desiderio di esclusività dell’acquirente.

    • -Mi pare incredibile che i produttori non se ne rendano conto e che sfornino prodotti totalmente fuori fuoco, contando sugli incentivi e sulla voglia di elettrico a prescindere.-

      Ma no amico mio ma cosa dice? Sono i clienti che sono tenacemente ancorati al passato e alle loro abitudini termiche e non riescono a comprendere il vento del cambiamento… 😇😇😇😇

      • Assolutamente vero quello che ha scritto Luca. Uno scooter elettrico simil 125 non ha assolutamente nulla di costoso. Pacco batterie fatto con celle 18650 da 2200 mAh , tecnologia vecchia come il cucù. Per ricellare un pacco, con elementi decenti da 3500 mAh si spende meno di 500€. Un po’ di elettronica assolutamente commerciale, roba da tanto al chilo. Un motore elettrico come il mio, 3 kW Bosch lo si trova in rete ( per ingrosso , ovvio) a 166€. Per il resto un po’ di plastica, telaio e lamierati che lasciamo stare, qualità infima. Ecco, un mezzo così dovrebbe costare al massimo 2500€ senza nessun incentivo. Ma ne costa 2000 di più. E si stupiscono che
        ” la gente ” non compra, come se tutti avessero l’anello al naso

    • Nn tutti i cinquantini hanno batterie ‘da discount’🤔🔋 alcuni (p. e. Niu cn batteria 48V) hanno una tecnologia abbastanza sofisticata x la gestione dei circuiti elettrici⚡Ció comporta maggior esclusività e conseguente aumento esponenziale dei prezzi di ricambi📈💸 Diverso approccio x le moto,, con prezzi stellari💫 del pacco batteria tanto da nn convenire neppure cambio (o intervento) fuori garanzia (ormai giunta al traguardo di 5 anni o più x vv modelli) Interessante l’info di consorzi di smaltimento e riciclo delle batterie esauste..cmq nn facili da contattare e cn limitata disponibilità (solo x modelli più diffusi)

    • Per forza, hai mai provato a guardare i numeri delle moto elettriche? Costano come moto di alta gamma termica e danno molto meno in termini di equipaggiamento. Autonomia? Dichiarata 240-280 km, che calano a 140-190 km se fai percorsi non favorevoli ai consumi. Autostrada a 130? Dimenticatela. Giri in montagna? Non ce la fai.

      Non sono competitive, se non per l’uso urbano e poco più. A quel punto, molto meglio gli scooter elettrici, che secondo me hanno veramente senso: tolgono rumore ed inquinamento nelle città, dove l’autonomia non è un grosso problema.

  2. Stamattina mi sono rifatto un giro per concessionari per vedere se riesco, visti gli incentivi a cambiare il mio niu che ha quasi 3 anni. Uno mi ha risposto che moto elettriche non ne vende perché per lui sono solo un fastidio e il guadagno è poco. Un altro dice che visti i problemi che ha avuto coi ricambi e le litigate fatte coi clienti per attese di mesi non vuole vedere più mezzi elettrici nel suo negozio. Dove ho comprato il mio mi ha detto chiaramente di tenermelo perché venderà solo quelli che gli sono rimasti in negozio. Vista la percentuale di vendite praticamente nulla non investe soldi per mettere in magazzino mezzi che resteranno lì. Inoltre poi, parlando dei prezzi particolarmente alti e chiedendo il perché un elettrico deve costare così tanto mi ha dato una risposta secca: il bonus. Pare che per uno scooter l’importatore se vuole può fare in modo che in assenza di bonus il prezzo finale sia quello con bonus, facendo grossi sconti. Quindi alla fine è la conferma di quello che pensavo, c’è da mangiare, si mangia tanto c’è chi paga. Perché se facessero uno sconto maggiore visto che si può lo scooter costerebbe ancora meno applicando il bonus e ci sarebbero più possibilità di allargare la platea di clienti visto che il bonus è proporzionale al prezzo. Invece no, pochi pezzi, ricavi alti, stesso guadagno.Alla fine mi tengo il mio che va ancora bene. Unica buona notizia, hanno una azienda che ricella le batterie esaurite, spendendo un quarto di quanto costerebbe nuova

  3. Cmq continuo a credere mercato moto.e migliore prospettiva rispetto alle quattro ruote full electric🏍🛵📈

    • In effetti le moto elettriche, almeno i modelli “urbani”, rispetto al settore auto hanno il vantaggio di avere un peso uguale o anche minore di quello degli equivalenti termici..

  4. -ma le moto registrano un +275% … Ad aprile infatti sono state ben 60! –

    Dai dai, conta su
    Ah beh, sì beh
    Dai dai, conta su
    Ah beh, sì beh
    Dai dai, conta su
    Ah beh, sì beh
    Dai dai, conta su
    Ah beh, sì beh
    Ah beh, sì beh

    🙂

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