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Marsala e Napoli, ricaricare è un’impresa

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Marsala e Napoli, ricaricare è un’impresa: o mancano le colonnine, o se ci sono sono utilizzate come parcheggi e inaccessibili, segnalano due lettori. Vaielettrico risponde. Ricordiamo che i vostri quesiti vanno inviati a info@vaielettrico.it

marsalaMarsala / Colonnina usata come parcheggio, inutile chiamare la Polizia Locale: possibile?

“Segnalo quanto accaduto sabato sera 01/07 a Marsala, dove mi trovavo per trascorrere una serata (non sono residente nel comune). Ho raggiunto Marsala con la mia  auto elettrica e ho pensato di ricaricarla, mentre passeggiavo per la città, nella colonnina di viale Cesare Battisti. Purtroppo le auto non elettriche che vi erano parcheggiate davanti mi hanno impedito l’operazione. Avendo individuato due agenti della locale Polizia Municipale nella vicina piazza del Teatro Impero , ho richiesto il loro intervento. In considerazione della palese violazione del codice della strada. Con mia meraviglia i vigili, nonostante la riferita violazione e la mia difficoltà di dover trovare un’ altra colonnina, dichiaravano di non poter fare nulla. Perché tenuti a rimanere nella piazza e anche perché “non abbiamo carro attrezzi per cui non potremmo rimuoverle“…” È un gesto di inciviltà, ma non ci possiamo fare nulla“. A parte il comportamento incivile di chi parcheggia, ritengo ancora meno corretto quello di chi deve vigilare. Mostrando indifferenza per le necessità di un turista che, rispettoso dell’ambiente, preferisce usare un’elettrica. Maurizio Guarnotta.

marsalaMarsala non è un caso isolato: anche nel profondo Nord…

Risposta. Sarebbe troppo facile gettare la croce addosso “al solito Sud“, ma in questi casi la ritrosia a intervenire da parte delle Polizie Municipali è molto diffusa anche al Nord. E anche quando gli agenti intervengono, spesso non sanno bene come agire. Come abbiamo raccontato in un caso capitato al nostro Paolo Mariano a Riva del Garda (vedi anche il video in basso). Una cosa è certa: pur non disponendo di carro attrezzi, gli agenti della Municipale avrebbero dovuto comunque multare le auto in sosta vietata. Come ricorda Maurizio, lo prevede il Codice della Strada dopo le modifiche entrate in vigore il 10 novembre 2021. Siamo certi che se i furbacchioni che hanno parcheggiato davanti alla colonnine avessero piazzato l’auto in un distributore di benzina l’intervento ci sarebbe stato. Ma purtroppo chi ha l’auto elettrica viene ancora considerato un automobilista di serie B, non degno delle stesse tutele.

marsalaNapoli, al Vomero 60 mila abitanti e zero colonnine, come pensare a un’elettrica?

“Complimenti per le informazioni che fornite quotidianamente su una mobilità sicuramente ‘diversa’ da quella a cui noi tutti siamo abituati. Gradirei condividere con Voi un’amara riflessione. Devo cambiare autovettura, mi sono interessato al mondo dell’elettrico. Con grande delusione mi sono reso conto che la città in cui vivo, Napoli, ma in particolare il quartiere Vomero che conta oltre 60.000 abitanti, non ha installato alcuna colonnina su suolo pubblico. Abbiamo purtroppo delle amministrazioni ancora troppo distratte su questo argomentoLuigi Masucci

marsalaRisposta. È incredibile che un quartiere popoloso come il Vomero non abbia ricariche. Gli ultimi dati di Motus-e ci dicono che sul fronte delle colonnine il Sud sta recuperando terreno. E che soprattutto migliora la Campania (+54% di punti installati tra aprile e giugno rispetto al primo trimestre dell’anno). Ma si partiva da quote basse e quindi queste percentuali non devono impressionare. E, soprattutto, non basta installare colonnine: devono essere nei punti giusti e funzionare. Altrimenti chi la compra l’auto elettrica?

Phoenix
Vesper
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12 COMMENTI

  1. Quanto al filmato di Paolo Mariano e le sue domande. La Polizia locale potrà accertare molto facilmente conoscere da quanto tempo una auto ha terminato la carica chiamando il numero verde della compagnia che gestisce ciascuna colonnina e nella stessa telefonata può chiedere di sbloccare il cavo per far intervenire il carro attrezzi. L’unico problema grosso è che il carro attrezzi deve essere abilitato per rimuovere e trasportare una auto elettrica, non so per quanto riguarda le ibride plugin

  2. Ma infatti io è tanto che lo dico che prima di una vera transizione verso l’auto elettrica c’è bisogno anche di tutto un sistema di infrastrutture che supporti questo. Non solo le colonnine ma anche aumentare la potenza delle centrali elettriche, aumentare lo spessore dei cavi elettrici, creare aziende per lo smaltimento delle batterie esauste, ecc…
    Al momento io non vedo una spinta per creare tutte queste infrastrutture ma nel frattempo le case automobilistiche sfornano e mettono in listino nuovi modelli di EV. E’ chiaro che se le due cose non procederanno di pari passo questa transizione porterà ad un fallimento del progetto auto elettrica.

    • addirittura aumentare la potenza delle centrali elettriche? Guardi che i consumi sono in calo e non c’è e non ci sarà un problema di energia prodotta, ma di eventuale gestione dei picchi, su cui si sta lavorando da tempo.

      • Eh ma se dovesse aumentare il numero delle EV da ricaricare è chiaro che aumenterà il fabbisogno di potenza elettrica e sarà necessario costruire nuove centrali (possibilmente a energie rinnovabili se no tutto questo non ha senso).
        E non solo, andranno messi cavi di rame più grossi per poter trasportare più potenza, trasformatori che accettino potenze più grandi, cambiare i fusibili, ecc… insomma tutta la rete elettrica va aggiornata e potenziata,
        Lì a Bruxelles la fanno facile quando parlano di transizione green ma invece facile non è.

        • Massimo, aggiornare le linee elettriche non è facile, ma neppure troppo difficile.
          Certamente è più difficile continuare a procurarsi idrocarburi in grandi quantità senza causare guerre.
          La guerra in Ucraina è solo un assaggio di quello che ci aspetta se non facciamo la transizione verso forme di energia più sostenibili.

  3. Confermo che qui nel Napoletano stiamo messi male per due ordini di motivi:
    1) carenza di stazioni di ricarica
    2) Enormi e molteplici compensi immobiliari condominiali privi di Box al loro posto le vecchie cantinole)
    3) una densità demografica di città nelle vicinanze di zone turistiche del tutto inconciliabili con un utilizzo da buon padre di famiglia di una 4 ruote.
    Voi dite Vomero…… Io vi dico Castellammare di Stabia (confinante con Pompei, Gragnano.. Penisola Sorrentina.)
    Ebbene solo di abitanti Castellammare ne conta circa 65.000 mila.
    Aggiungeteci il Turismo di massa.
    Una Bev…?! Ma dove vai se il Garage non lo tieni.?
    Sono queste le realtà… su cui dovreste focalizzare (Redazione) un bel servizio o un bel video da attiva campanelina al fine di Rendere note situazioni che precludono lo sviluppo e la crescita del settore BEV.
    Per quanto scettico sul prodotto in sé per i suoi limiti (oltre che sul lato longevità vista la garanzia ed il suo valore sul mercato dell’usato) sarei tentato di passare all’elettrica e ad oggi prenderei solo Tesla nel suo prossimo Facelift2023.
    Ma con questo scenario come lo su può reputare possibile uno Switch off del termico?!
    La vedo davvero impossibile

    • O le auto a idrogeno o le batterie a stato solido capaci di accumulare 160 km in 3 minuti (ad esempio le StoreDot 100in3), ovvero con tempi di ricarica paragonabili a quelli delle auto a benzina. Serviranno colonnine HPC da circa 600 kW (i supercharger v4 già oggi possono arrivano a erogare con potenza da 615 kW, ovvero 615A a 1000 Volt) e un’evoluzione del CSS o il passaggio allo standard NACS di Tesla con piattaforme a 1000 Volt (considera che già nel 2025 ci sarà il passaggio a piattaforme a 800 Volt per molti produttori e già oggi ci sono diversi modelli a 800 Volt).

  4. a metà gennaio, in visita a Catania centro, le colonnine erano occupate dalle vetture plugin per tutta la sera. Costava di meno loccupazione della colonnina, che pagare la zona blu, che era ovunque.

  5. Nel caso di specie suggerisco di farsi lasciare le generalità o la matricola degli operatori che si sono rifiutati di procedere e denunciare gli stessi per omissione di atti d’ufficio.

  6. IO, per risolvere alcuni problemi di “ricarica”, ho acquistato a 100€ su E-bay un cavo da 11 kW trifase di ricarica lungo 10 metri !
    In questo modo è possibile ricaricare anche stando DISTANDI dalla colonnina .
    meditate gente

  7. Lo so che poi ognuno di noi c’ha i “casi” propri da gestire e poco tempo da perdere e che quindi non si va mai fino in fondo… ma non ha provato almeno a paventare ai vigili “un esposto” per omissione di atti d’ufficio? a mio modesto parere ci sarebbero tutti gli estremi.

    • Senza una buona motivazione anche a mio modesto parere gli estremi ci sarebbero tutti. Alle volte ci si dimentica che i diritti non sono mai stati gratis, qualcuno se li è guadagnati e se non li si difendono non è neppure difficile perderli.

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