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Colonnine che vanno a singhiozzo. Ma che succede?

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punti di ricarica pubblici

Colonnine che vanno a singhiozzo, segnala Antonio. E anche  noi abbiamo avuto un’esperienza identica poprio negli stessi giorni. Che succede? A quanto pare brancola nel buio la stessa Enel X Way. Inviate i vostri quesiti a info@vaielettrico.it

La ricarica si interrompe senza un perché

Vi scrivo per segnalarvi una spiacevole situazione: mi reco, insieme a mia moglie, tutti i giovedì a Fornaci di Barga (LU) partendo da Marina di Carrara (MS) dove abitiamo. Sono circa 180 km andata e ritorno, che la nostra Skoda Citigo e iV potrebbe anche fare con un “pieno”, ma preferiamo, per maggiore tranquillità, fare una ricarica veloce all’unica fast nel giro di molti chilometri, la colonnina Enel X Way che si trova nel parcheggio del supermercato Conad di Galligano a pochissima distanza da Fornaci. L’ora in cui siamo lì coincide con il pranzo quindi ne approfittiamo per mangiare un economico ma completo “menù baby” presso il Bristrot del Conad. Tempo del pranzo e della ricarica sono simili, quindi sarebbe tutto perfetto.

Ricarica auto eletricaSi,
Sarebbe, se non fosse per i sistematici malfunzionamenti della colonnina che, più di una volta su due, interrompe l’erogazione dopo un tempo aleatorio, costringendomi a tenere costantemente sott’occhio la situazione tramite l’app del mio fornitore BeCharge secondo la quale la carica è ancora in corso anche se a 0 kW. Mi devo per forza recare alla colonnina per fare di nuovo tutta la procedura di attivazione della carica, staccando e poi ricollegando il connettore.

Colonnine in tilt, lo scaricabarile dei gestori

Una situazione alquanto stressante. Ma non finisce qui perché alcune volte la ricarica si interrompe immediatamente dopo l’attivazione: la colonnina segnala “Completata” e poi non c’è più verso di farla ripartire.
Tutte le volte che un malfunzionamento c’è stato ho provveduto ad inviare una segnalazione tramite app, ma non ho mai avuto nessun riscontro. Una volta allora ho chiamato al telefono l’operatore del servizio Be Charge il quale mi ha risposto che, essendo la colonnina di un altro gestore non poteva fare nulla. Gli ho detto che il problema andava segnalato, ma non è successo assolutamente nulla.
Bene, ieri eravamo di nuovo lì e stavolta la ricarica si interrompeva più volte immediatamente dopo l’inizio. Ho deciso di provare a chiamare l’assistenza Enel X Way anche se sospettavo cosa mi avrebbero detto… infatti la gentilissima operatrice, dopo aver ascoltato il mio problema, mi ha detto che, essendo io cliente BeCharge, non poteva aprire una segnalazione di guasto.
Allora ho avuto una illuminazione e le ho detto: ho qui davanti mia moglie che è cliente Enel X Way! Si sono aperte le porte del paradiso: mi ha chiesto con che email era registrata e ha fatto da remoto una prova di attivazione della carica usando quell’account. Dalla prova, e dallo storico precedente, ha riscontrato l’effettivo malfunzionamento della colonnina e ha aperto una segnalazione per farla riparare. Succederà? Spero proprio di si.

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Ci vorrebbe anche il roaming dell’assistenza

Ma il punto che volevo sottolineare è questo: se tra i vari gestori ci sono accordi per condividere l’uso ed il ritorno economico delle colonnine, perchè non ci sono accordi altrettanto efficaci per gestire le segnalazioni? Non è forse interesse di tutti che le colonnine funzionino al meglio? Perchè fare a scaricabarile dei problemi?
Cosa possiamo fare per affrontare di petto questo problema? Antonio-Blasco Bonito

Alle colonnine RFID card e App litigano tra loro

Risposta- In questa rubrica siamo soliti dare risposte. Però stavolta faremo un’eccezione.  Rincareremo la dose, raccontandole quello che è successo proprio a noi fra il 14 e il 15 giugno. Abbiamo tentato di ricaricare usando la tessera RFID di Enel X Way associata a un abbonamento mensile flat Travel (69 euro per 160 kWh).
Una prima volta, il 14, da un impianto Free to X alla stazione di servizio Rubicone Est. Le altre due da altrettante colonnine Enel X Way quick in corrente alternata nel centro di Bologna. Tre volte su tre la carta è stata rifiutata come “non validata”.
Nel primo caso eravamo di fretta e abbiamo utilizzato carta e abbonamenti di Be Chrage, che ha funzionato.
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L’assistenza? Gentile ma impotente

Ma la seconda e la terza abbiamo cercato di andare a fondo. Prima tentando con la App Enel X Way che ha attivato la ricarica per qualche secondo, salvo poi interromperla con l’incomprensibile messaggio sul display “Carta validata, ricarica terminata“.
L’assitenza, contattata entrambe le volte, ha verificato che il nostro account non presentava problemi e ha attivato le colonnine da remoto dopo aver fatto il classico reset. Nulla da fare: dopo pochi secondi è ricomparsa la scritta “Carta validata…”
All’ennesimo tentativo fallito stavamo decisamente perdendo la pazienza. Per fortuna l’operatore con grande gentilezza ci assicurato che avrebbe inoltrato la segnalazione di guasto e la richiesta di intervento tecnico.
colonnine
Noi abbiamo rinunciato alla ricarica (eravamo a pochi passi da casa) ma ci siamo fiondati al computer per inviare un messaggio sul “gradimento del servizio” che è opportuno censurare. Dopo cena ci sono arrivate ben due mail di scuse. E il mattino successsivo, 16 giugno, ci ha contattato l’assitenza per avere un report dettagliato dell’accaduto. Infine ci ha accreditato 30 kWh in omaggio per il disturbo.

Colonnine inutilizzabili, la protesta “paga”

Morale della favola:
a) protestare, reagire e denunciare qualche risultato lo dà. E non ci riferiamo ai 30 kWh omaggio, bensì alla mobilitazione generale ottenuta. Guarda caso questa mattina abbiamo tranquillamente fatto “il pieno” in una delle due colonnine incriminate. Speriamo che segua un tentativo serio di capire cosa stia succedendo.
b) La concomitanza dei nostri rispettivi disguidi ci induce a pensare che l’intera rete Enel X Way possa essere stata infettata da un virus informatico che ha mandato in tilt il sistema. Ci informeremo meglio.
c) L‘interoperabilità fra i vari gestori è una precondizione per lo sviluppo della mobilità elettrica, ma è ben lontana dall’essere efficiente ed efficace. Non siamo tecnici  ITC, tutt’altro. Ma pensiamo che i diversi sistemi informatici facciano una gran fatica a dialogare tra loro. Una Torre di Babele, insomma.
A questo aggiunga l’inaffidabilità dell’hardware e qualche eccesso di fantasia dei programmatori delle App e otterrà come risultato un’esperienza di ricarica assai poco piacevole.

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Ricordiamo, negli anni 80, i primi vagiti del Bancomat, altrettanto sgradevoli.  Poi il servizio fu implementato su una unica piattaforma, quella della SIA, sulla quale migrarono tutti i servizi di pagamento elettronico di tutti gli istituti. Oggi il circuito Bancomat  funziona a meraviglia, spesso anche all’estero. Quanto ci vorrà ancora perchè succeda lo stesso alle ricariche?
AGGIORNAMENTO-I disservizi sulla rete di ricarica Enel X Way sono stati frequenti negli ultimi giorni. Lo testimoniano altri lettori nei commenti a questo articolo. Va riconosciuta però l’efficienza e la disponibilità del call center di assistenza Enel X Way. Questa mattina (domenica 18 giugno) ci ha ricontattato  per comunicarci che il problema è stato individuato e risolto. Speriamo che sia stato risolto per tutti e definitivamente. Invitiamo i lettori a monitorare la situazione, dandocene conferma.   

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21 COMMENTI

  1. A me enel ha chiuso con un giorno di anticipo l’abbonamento, facendomi perdere ca 35 kwh residui.

    Segnalata la cosa hanno ammesso l’errore ed emesso un buono da 40 kwh.

    Esperienza positiva ma come detto bisogna segnalare gli errori e se lo si fa con cortese fermezza si ottiene cortese risposta imho.

  2. Enel x way è indecente sulla base della mia esperienza. Problemi alle colonnine, operatori scontrosi che peraltro ti chiamano quasi incazzati con te. Non parliamo poi delle tariffe e dell’odissea per farmi restituire un rinnovo flat non voluto! Be charge altro mondo!

  3. Devo purtroppo confermare le parole di Mauro, in merito ai disservizi di Enel X Way.
    Essenzialmente confermo la loro natura informatca, infatti normalmente ricaricavo a colonnine BeCharge usufruendo della (vecchia) promozione da 145 Kw a 45 euro.
    Talvolta la tessera Enel-X non veniva riconosciuta per qualche giorno, con ovvia seccatura da poarte miaper dover ricaricare nei giorni successivi; tra l’altro dalla App di ENEOL-x le colonnine di BeCharge sparivano dalla mappa, e ricomparivano qualche giorno dopo.
    I veri problemi iniziano a Dicembre 2022.
    Decido il riavvio della promozione intorno ai primi giorni di Dicembre, sull’App la promozione mi risulta attivata, ma del pagamento nemmeno l’ombra. Dopo aver atteso per una decina di giorni, chiamo in assistenza per avere lumi.
    Assistenza sempre cortese, unica nota positiva.
    Per loro lìa promozione non risultava attiva, sulla App invece risultava regolarmente attivata.
    Tra l’altro i dati che l’assistenza leggeva sul loro sistema erano spesso in contraddizione con quanto mi riportava l’App, riguardo ai KWh consumati.
    Finalmente dopo 15 gg ENEL X preleva il dovuto, e fortunatamente a questo giro non mi viene addebitato nulla come extra dalla promozione.
    Ma aspettate, il bello arriva dopo.
    Sospendo la promozione in quanto non mi sarebbe servita dopo le vacanze invernali, e stavolta invece, nonostante l’App mi dava promozione Flat non attiva (tariffa a consumo), mi arriva l’addebito di 45 € non richiesto.
    Inizialmente ho pensato ad un disallineamento dell’App ed ho eseguito alcune ricariche pensando che la flat fosse stata comunque attivata; siccome non vedevo modificarsi lo stato della promozione sull’App, chiamo ancora l’assistenza per avere informazioni. E qui il bello: la promozione non è attiva.
    Chiedo di attivare la FLAT comunque, in modo retroattivo per ricomprendere le ricariche che ho fatto prima della chiamata, ingannato dall’addebito, al Call Center non sanno dirmi gran che ma sottoporranno la questione alla direzione,. ma nonostante le e-mail inviate più volte dove chiedevo chiaramente quello che desideravo fosse fatto (l’errore era stato commesso da loro), mi vengono restituiti i 45€ e le ricariche mi vengono addebitate come a consumo (con un costo triplo rispetto alla flat).
    Se la Redazione ha scritto qualcosa sul “gradimento del servizio” che è opportuno censurare, immaginate a che livello di censura dovrà esserci su quello che gli ho scritto io!!!
    Mai più Enel-X!

    • Confermo il discorso del disallineamento tra ciò che vede l’assistenza e ciò che mostra l’app. Nel mio caso ad esempio avevo un codice promo già attivato e già consumato che all’assistenza risultava ancora da attivare. Peraltro situazione impossibile perché, da mail ricevuta che comunicava il codice promo (inviatomi come risarcimento del già citato addebito della ricarica del vicino di colonnina), avrei dovuto attivare quel codice promo prima del momento in cui a loro risultava non ancora attivato, pena la sua decadenza. E questo chiaramente complicava le interazioni con l’assistenza, quando facevo i conti per contestare un altro doppio addebito (questa volta una ricarica che mi è stata sia scalata dalla flat che addebitata come extra soglia).
      Infine: fatturazioni delle ricariche extra soglia a settimane di distanza: ti arriva una fattura con scritto “ricarica extra soglia” di tot kWh nel periodo dal-al, con un intervallo di diverse settimane: senza indicare né il luogo del rifornimento né il giorno esatto: come diavolo fai a controllare per sapere se la fattura è corretta? Impossibile…
      Questi episodi mi ricordano la Telecom dei tempi peggiori, in cui in fattura facevano il bello ed il cattivo tempo… Però almeno il servizio funzionava.

  4. -ci siamo fiondati al computer per inviare un messaggio sul “gradimento del servizio” che è opportuno censurare.-

    Io invece vorrei tanto tanto tanto leggerlo… 😀

  5. Volevo solo dire che quando ho scritto che la ricarica non è per nulla facile e scontata sono sempre stato additato come in mala fede, uno che fa polemica tanto per fare.
    Chissà perché fare benzina ad un self è enormemente più semplice, si possono usare contanti e qualsiasi carta o bancomat e praticamente funziona sempre.

    • Ma cosa c’entra?? Se il lettore di carta del benzinaio non funziona, in cosa la procedura sarebbe più semplice? Qui si sta parlando di affidabilità di un sistema informatico-elettronico, cosa diavolo c’entra la benzina o il tipo di pagamento che usi??

      • Non ho mai trovato in 30 anni di patente e 40K di km anno un lettore da un benzinaio non funzionasse: se non mi leggeva la banconota stropicciata beh mettevo la carta credito.
        Con tutti sti disguidi fra App e card diverse (!) e anche abbonamenti da sottoscrivere come può essere una tecnologia usata dalla massa??????,???? Per non parlare la variabilità con la temperatura/velocità molto accentuata o la “caccia alla colonnina alle 2.30” di un lettore in Austria: se uno non la usa ricarica casa-lavoro beh me ne sto bene alla larga al momento. Qual è il piano B in mezzo a tutti sti disguidi quando sei “disperso e ko” e non trovi colonnina o una funzionante ? Una prolunga di 30m cercando qlk1 che ti dia la possibilità di caricare su una presa casalinga….Oppure mio collega con Tesla in coda bloccato verso cortina questo inverno, beh si chiama Carro Attrezzi
        E se hai la moglie a fiancoo…. …. …. …

        • “Oppure mio collega con Tesla in coda bloccato verso cortina questo inverno,”
          E con questo ti sei giocato qualunque credibilità.

      • Ascolti Mauro ormai sono abbastanza adulto per capire quello che scrivo. Dopo 40 anni di patente le posso dire che i benzinai ” non funzionanti” li posso contare sulle dita di una mano. E comunque come ho già detto accettano contante, carta e bancomat. Quando si potrà fare lo stesso con le colonnine ( tralasciamo il contante, va bene solo moneta elettronica) sarà una grande comodità per tutti noi, senza essere succubi di abbonamenti,card,app ecc. Negare l’evidenza, cioè che riuscire a rifornire una bev AD OGGI è meno agevole che farlo con una ice serve solo ad aumentare coloro che hanno forti dubbi sul fatto che sia il momento di fare il salto. Mi dica la verità, le è mai capitato che dopo aver messo 20€ nel self dopo 3 € erogati la pompa si sia fermata?
        A me mai, sarò fortunato

        • Ma questo che diavolo c’entra? È un problema dell’auto elettrica? Ma se il tuo bel lettore di carte bancomat fosse collegato ad una colonnina elettrica cambierebbe qualcosa? Oppure magicamente diventerebbe inaffidabile solo perché dovrebbe erogare elettroni invece che litri di benzina?
          Avete rotto le palle con questa idiozia della lotta di religione, qui si parla dell’inaffidabilità di un sistema informatico di Enel X Way, li avete letti i messaggi? Sarai anche adulto, ma non sai leggere! E non sai neppure che la tecnologia che sta dietro a bancomat e tessere RFID è la stessa, se alle colonnine Enel X Way ci metti il tuo bel lettore bancomat o di banconote la colonnina continuerà a non funzionare se il problema sta a monte.
          Collegare il cervello prima di scrivere, grazie.

          • Si rilassi, non ho mai risposto a lei di avere rotto le palle. Stia tranquillo che so leggere e so come funziona rfid, purtroppo per lei ho lavorato fino a un mese fa allo sviluppo di un sistema di pagamento che usa tessere Mifare 1k di NXP se sa cosa sono, se vuole le spiego come funziona, come è divisa la memoria in settori e blocchi, cosa sia l’ UID ecc. Sta di fatto che le difficoltà ci sono per la ricarica di bev e non per mettere benzina, le testimonianze scritte qui lo confermano e l’articolo non lo ho mica scritto io. Per quanto mi riguarda, personalmente dovrei scrivere che le colonnine Enelx funzionano al 100% in quanto in quasi due anni di auto bev ho ricaricato due volte ai loro punti e per due volte sono riuscito a caricare senza problemi. Sarebbe una statistica affidabile? A livello matematico si, due tentativi due successi, ineccepibile . Poi la realtà è un po’ diversa. A volte ho seri dubbi su chi debba collegare il cervello, buona giornata

        • @Ilario con Mifare e RFID 125 kHz ci lavoro, quindi non mi servono spiegazioni. Ah quindi li conosci pure ed hai solo voglia di trollare. Buono a sapersi, fine delle risposte ad Ilario.

          • Meno male che ha finito con le risposte, dopo questa finisco pure io. Comunque non è trollare, il problema con le colonnine è reale, non è una mia invenzione ( anche perché non ho mai scritto di avere avuto problemi). Il focus del discorso è, come mi pare in tanti stiano chiedendo: è possibile fare in modo che la ricarica funzioni in modo analogo al classico self del benzinaio? Se così fosse sarebbe un grande passo avanti. Capisco che ci possano essere problemi per installare la colonnina fra autorizzazioni e disponibilità delle condutture energetiche, capisco che le batterie siano ancora in piena evoluzione e quindi ci vorrà ancora tempo per avere tempo di ricarica velocissimi e grandi capacità: diamo il tempo che serve solo sviluppo tecnologico. Che un punto vendita non possa accettare le carte o il bancomat nel 2023, qualunque sia la merce che vende lo capisco meno: però potrebbe essere un mio limite

          • Appunto, la corrente non è merce. Deve essere contabilizzata e fatturata kWh per kWh. Questo dice la legge. Il software a monte è certamente più complesso perchè deve collegare colonnina, CPO, utente e tutti gli altri CPO in roaming. In caso di pagamento da Bancomat o Carta di Credito deve interpellare anche l’ istituto bancario che li emette per verificare la disponibilità e raccogliere i dati per la fatturazione. E’ sufficientemente chiaro?

    • In realtà ha ragione Mauro. Il sistema informatico di ENEL-X fa abbastanza pena.
      Sui distributori self-service di benzina e gasolio possono esserci comunque disservizi, sia sul pagamento con carte o bancomat, sull’accettazione delle banconote. Ma sono molto rari se confrontati con quelli di Enel-X.
      Le prime ricariche fatte a suo tempo con colonnine quick a Bolzano fallivano regolarmente, costringendomi ad un tour cittadino improvvisato a caccia di colonnine che funzionassero. Fortuna che mi trovavo in vacanza, ed avevo tempo.
      Tesla praticamente non ha disservizi.
      Poi il fatto di non poter pagare le ricariche con contanti o Bancomat è un’anomalia tutta italiana.

      • Risposta a Massimo, come sempre gentilissimo . No, non è sufficientemente chiaro, per me. Anche il carburante liquido deve essere contabilizzato e fatto pagare quindi non capisco che differenza ci possa essere rispetto ad un carburante elettrico. Io direi, vado alla colonnina, inserisco la mia carta, viene chiesta l’autorizzazione come fa un terminale del self benzina e se la risposta ha esito positivo mi viene autorizzata la ricarica. Quando ho finito di caricare e scollego la colonnina comunica l’addebito sulla carta che era stata preautorizzata e tanti saluti. In questo caso per esempio avrei fatto un acquisto presso l’esercente enelx invece che farlo presso tamoil. Ecco, vorrei da ignorante semplicemente perché tecnicamente non si possa fare. Che poi quando ho ricaricato da colonnina enelx visto che ho scelto come pagamento PayPal tempo 10 minuti mi è arrivata la fattura quindi veramente non capisco : sarebbe una cosa utilissima per tutti coloro che hanno una bev, basta app, basta card ecc. Semplice ed immediato. Ma come al solito è un limite mio. Grazie

        • Il particolare regime a cui è sottoposta l’energia elettrica dipende dalla legge. Mi spiego meglio: la legge impone che ogni vendita di elettricità sia fatturata al consumatore finale, con i rispettivi dati anagrafici e il codice fiscale. Questo è quanto. Per il carburante liquido non è necessario, in quanto un bene tangibile. Viene prodotto in raffineria, trasportato con autobotti e bolle di accompagnamento, consegato e stoccato nei distributori. Ogni passaggio è tracciato e fiscalmente disciplinato. Con l’elettricità non è possibile perchè viene tutta immessa nella rete e da lì prelevata attraverso contratti di fornitura.

  6. Finora mi sono sempre trattenuto, ma questo articolo è un’occasione troppo ghiotta…
    I sistemi informatici di Enel X Way sono scandalosi… E non mi riferisco solo a quelli che gestiscono le colonnine, ma anche quelli per esempio della fatturazione. Io sarei proprio curioso di sapere quanti utenti sono stati vittime di errori di fatturazione in questi mesi ma, non sapendolo, non hanno aperto segnalazioni e riottenuto quanto dovuto.
    Ecco un elenco di problemi che ho avuto con Enel X Way nei mesi scorsi, perlomeno quelli che ricordo:
    – RFID non funzionante, app sì
    – app non funzionante
    – ricariche che non partono, al secondo tentativo sì
    – addebito a me della ricarica dell’altro utente attaccato alla seconda presa della colonnina a cui ero attaccato pure io, con conseguente addebito di due ricariche in contemporanea (giuro!)
    – colonnina che si spegne mentre l’auto è in carica, con conseguente necessità di attesa del tecnico che arrivava da un’altra provincia perché non potevo staccare il cavo dalla colonnina
    – addebito doppio della ricarica, sia su un abbonamento fatto in coda al precedente, sia come extra soglia
    – addebito come extra soglia di una ricarica fatta con abbonamento attivo e con kWh disponibili al momento della partenza della ricarica (e con ricarica correttamente assegnata alla tariffa flat nell’app)
    – colonnina che per l’assistenza risultava non attiva o dismessa mentre in realtà io in una delle due prese stavo caricando (parliamo di colonnina Ewiva, su cui l’assistenza Enel X Way ha il coraggio di dire che “è di terze parti”… Penso che chiunque qui dentro sappia chi è Ewiva e quella stessa colonnina era marcata Enel X Way fino a qualche settimana prima)
    – attivazione indebita del nuovo tipo di abbonamento (quando sono entrati in vigore quelli attuali) con blocco della possibilità di disdire il precedente nei termini perché il nuovo è risultato da app “in attivazione” almeno una settimana prima
    Per tutti questi problemi ho dovuto aprire segnalazioni, inviare mail, in alcuni casi persino PEC e sono arrivato persino a disabilitare l’autorizzazione al pagamento su PayPal per l’ultimo caso. Ogni volta sono seguite telefonate e mail di scuse, note di credito, rimborsi e codici promo per correggere gli errori precedenti. Nel caso della colonnina che ha bloccato mia moglie per 40 minuti col cavo attaccato mi avranno chiamato almeno 3 volte poi per chiedermi se il cavo mi era stato restituito. Sempre operatori molto gentili e sempre proattivi a riconoscere l’errore (eccetto una paio di volte, che ho dovuto penare di più ed ho dovuto mandare PEC, fortunatamente avevo tutto documentato). Però ecco, io mi sono stancato e non credo userò più i loro abbonamenti per lungo tempo, una volta esaurito l’ultimo codice promo che mi hanno riconosciuto…
    Quindi, che dire? Forse se Enel X Way mettesse la metà dell’impegno che mette nel customer service a migliorare l’infrastruttura, avremo una rete di ricarica decente. Sarà una coincidenza, ma giuro che, a parte un blackout completo di un’intera stazione di ricarica Ionity una volta a Piacenza, TUTTI gli intoppi che ho avuto in un anno di auto elettrica sono SEMPRE stati su colonnine Enel X Way, Ewiva e Q8 (anche queste operate da Enel X Way). Non sto esagerando. Mai problemi con colonnine BeCharge, Route66, Ionity (a parte quell’unico episodio), Neogy, Tesla e diverse colonnine estere.
    Sono fermamente convinto che la nomea dell’inaffidabilità delle colonnine di ricarica sia purtroppo dovuta all’inaffidabilità della rete Enel X Way, per il semplice motivo che loro ne hanno il maggior numero installato sul nostro territorio…

    • Con tutta questa mole Bestiale di disguidi e tempo tuo perso e se non ti accorgevo, anche si soldi: rimpiango la tua grande punto metano? O con 50€ facevi il pieno e ciao ci si vedeva fra 1000Km ?
      Premesso che circa 2 anni da stavo per prendermi una Bev.

      • Soldi non ne ho persi. E non rimpiango affatto la Grande Punto a metano, che pure ritengo essere stata la soluzione migliore per le mie esigenze negli anni passati. Prima di tutto, niente più necessità di andare dal metanaro o benzinaio (con annesse possibili code in alcune circostanze): auto sempre pronta, comodamente ricaricata a casa, per gran parte dell’anno a costo praticamente zero. Secondo: niente più problemi di cercare metanari aperti nei weekend, nei festivi o in pausa pranzo o di sera. Terzo: niente più necessità di uscire dall’autostrada per fare rifornimento nella maggioranza dei viaggi. Quarto: con la Grande Punto facevo 230 km con un pieno di metano in città, tra i 200 ed i 220 in autostrada a 130 km/h di Cruise (al massimo ne ho fatti 320 una volta a 105 km/h con climatizzatore spento), ora con la Tesla ne faccio rispettivamente indicativamente più di 500, 350 e ben più di 400. Non parliamo delle prestazioni e della comodità. Quinto: gran parte dei metanari e dei benzinai non accetta pagamento con carta sotto una certa soglia, o lo fa lamentandosi, problema chiaramente inesistente con l’elettrica, con la quale quindi non devo preoccuparmi di avere contanti con me.
        La soluzione ai problemi di inaffidabilità di Enel X Way è usare colonnine di altri operatori. Alla fine non mi è mai capitato di non riuscire a fare rifornimento in una colonnina (a parte quella volta alla Ionity, ma nel giro di pochi chilometri c’era un Supercharger Tesla, una BeCharge ed una Enel X Way, tutte fast ed ultrafast), ma mi è capitato anche di trovare metanari chiusi perché a ridosso dell’orario di chiusura o perché avevano cambiato orari.

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