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Le vogliamo elettriche, ma piccole

Fiat 500e

Le vogliamo elettriche, ma piccole. Non ci convince questa tendenza a costruire auto a emissioni zero, sì, ma solo ingombranti e costose. Il progresso vero è combattere anche la congestione, non solo l’inquinamento. E nelle città servono veicoli da 3-4 metri.

La strage delle citycar preoccupa

Sta succedendo qualcosa di paradossale, un effetto boomerang del diktat che l’Europa ha dato ai costruttori. Ovvero abbassare drasticamente la media delle emissioni della gamma di automobili prodotte. Diktat che si può rispettare solo con l’elettrificazione. Ma elettrificare costa e, secondo le Case, su una citycar l’incidenza delle batterie porterebbe a prezzi indigesti per i consumatori. Meglio farlo con grossi Suv o addirittura con auto sportive in cui quel costo si può spalmare più agevolmente. E il cui cliente, in genere, è più danaroso. E così Quattroruote segnala che, una dopo l’altra, le Case decidono di cancellare la produzione delle loro piccole.

La Ford Ka è una delle piccole auto che usciranno di produzione.

La Ford taglia la Ka, la Volkswagen cancellerà l’Up!, la Opel si sbarazzerà della Adam e della Karl, la Citroen della C1, la Peugeot della 108, la Seat della Mii, la Skoda della Citigo...Una strage di utilitarie, in cui si salva (per fortuna) la Fiat con la 500 e la Panda. Anche se quest’ultima, per diventare anche elettrica, probabilmente crescerà di taglia assumendo le belle sembianze della Centoventi (qui l’articolo). Il fatto è che mentre se ne andranno le (da noi) amatissime citycar, arriverà un esercito di Suv a rinforzare quello attuale. L’ha detto papale papale il capo della Volkswagen, Ralf Brandstätter, nell’intervista che abbiamo pubblicato. “Per aumentare la redditività, abbiamo lanciato l’offensiva Suv. Entro il 2025, la sola Volkswagen espanderà la sua gamma di SUV in tutto il mondo, ampliandola dagli attuali undici a oltre 30 modelli“.

Avremo tanti piccoli Suv elettrici?

Luca de Meo guida la marca Seat, dopo le esperienze in Fiat e Audi.

Le vogliamo elettriche, ma piccole? Una soluzione l’azzarda Luca De Meo, capo della Seat. La marca spagnola è stata scelta da Volkswagen Group per progettare una gamma di auto elettriche di piccole dimensioni. Che costino meno di 20 mila euro (leggi qui). Mission impossible? Il manager italiano (è l’uomo che in Fiat lanciò nel 2007 la nuova 500) pensa che la quadratura del cerchio sia costruire…dei piccoli Suv. Che abbiano l’ingombro esterno di una citycar (o poco più), ma con le ruote alte. Perché su queste vetture, ha spiegato De Meo a Quattroruote, il cliente è disposto a pagare un prezzo più alto. E quindi il costruttore può recuperare parte del costo delle batterie. È un ragionamento molto simile a quello che, probabilmente, sta facendo la Fiat trapiantando la Panda nella Centoventi.

La Fiat Centoventi, elettrica: dovrebbe ispirare le linee della prossima Panda.

Il tutto, naturalmente, aspettando l’evoluzione della tecnologia delle batterie. E anche cercando di capire quanta autonomia il cliente effettivamente chiederà alle auto elettriche. È chiaro che più percorrenza pretendi, più la batteria dev’essere capace e l’auto di conseguenza costosa. De Meo dice che il Gruppo Volkswagen in futuro per far costare meno le citycar potrebbe puntare anche su batterie con meno materiali pregiati, tipo le litio-ferro-fosfato. Ma soprattutto, aggiungiamo noi, bisogna mettere bene in testa alla gente che il prezzo d’acquisto è solo una componente nel costo complessivo di un’auto. Importantissimo, certo. Ma il mantenimento successivo lo è altrettanto.

PENSIERINO FINALE. Certo, fare le citycar elettriche è difficile. È come cavare un ragno da un buco, dice De Meo. Ma vorrei ricordare quel che diceva Enzo Ferrari ai suoi quando gli dicevano che stava chiedendo l’impossibile: “Svilupèv”. Tradotto dal dialetto modenese: “Sviluppatevi, datevi una mossa”.

 

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