
Sarà targata Seat la rivale della nuova Fiat 500e. La casa spagnola di proprietà del Gruppo Volkswagen produrrà una citycar da vendere a meno di 20 mila euro.
Una famiglia di citycar lunghe meno di 4 metri
La strategia elettrica di Seat è stata presentata a Barcellona dal presidente Luca De Meo e dal grande capo del Gruppo VW, Herbert Diess. Da qui all’inizio del 2021 includerà sei modelli tra elettrici e ibridi plug-in. La versione elettrica di Mii ed la nuovissima el-Born (qui l’articolo) saranno i primi due modelli totalmente elettrici del marchio. Mentre la nuova generazione della Leon e la Tarraco saranno disponibili in versione ibrida plug-in, ricaricabili con la spina. Come pure le CUPRA Leon e Formentor.

Ma fin qui andiamo sul facile. La notizia vera è che, per la prima volta nella sua storia, la Seat svilupperà una nuova piattaforma in collaborazione con la Casa madre. Si tratta di una versione più piccola della Modular Electric Drive Toolkit (MEB) su cui il Gruppo sta costruendo la nuova generazione di modelli elettrici. E su questo adattamento verranno prodotte auto sotto i quattro metri di lunghezza di diversi marchi, tra cui Seat stessa. Obiettivo: sviluppare vetture elettriche con prezzi di ingresso inferiori ai 20.000 euro. Oltre 300 ingegneri saranno coinvolti nel progetto in Spagna.
Il regista è De Meo, l’uomo che rilanciò la 500
In soldoni: la piccola elettrica del Gruppo VW nascerà targata Seat. Ne nascerà una famiglia di modelli che entreranno in rotta di collisione anche con la nuova 500 elettrica, attesa nel 202o (guarda l’articolo) Il progetto Seat, invece, prenderà vita nei prossimi 3-4 anni. “Per la prima volta, il Centro Tecnico SEAT svilupperà una piattaforma che potrà essere utilizzata da altri marchi in tutto il mondo”, ha spiegato de Meo.

Che, detto per inciso, è l’uomo che nel 2007, quando lavorava in Fiat, curò il lancio della versione moderna del Cinquino. “Il progetto legato alla piattaforma per le vetture elettriche di piccole dimensioni rappresenta un importante passo in avanti verso una mobilità elettrica più democratica. SEAT realizzerà la prima vettura elettrica progettata specialmente per spostamenti urbani” ha poi confermato Diess.
SECONDO NOI. Dunque un’auto elettrica con listini umani è possibile. Nel giro di pochi anni, grazie al minor prezzo dell’energia rispetto alla benzina, il gap di prezzo si ammortizza senza problemi. È una bella sfida anche per la Fiat, che al Salone di Ginevra, presentando la concept Centoventi (qui l’articolo), ha parlato apertamente di “mobilità elettrica democratica” come obiettivo prioritario.
I prezzi anche secondo me sono fattibili in concomitanza con il calo del costo delle batterie della produzione in serie ed anche dal risparmio della componentistica rispetto le endotermiche (1/3 la differenza). Io onestamente penso proprio in relazione a questo ultimo fattore che i prezzi li vogliono ancora alti per rallentare il tutto.
La Volkswagen sostiene che è fondamentale la piattaforma: con questa MEB, nata per l’elettrica e non un semplice adattamento, costruire l’auto richiede molte meno ore. E nel frattempo, ovvio, è migliorato anche il rapporto resa/costo (e ingombro) delle batterie.