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Le ricariche ci sono, mancano…gli incentivi

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Le stazioni di ricariche in autostrada sono arrivate a quota 942: qui una Free to X.

Le ricariche ci sono, se ne installano in continuazione mentre le vendite ristagnano. E anche Motus-e reclama l’avvio degli incentivi.

le ricariche ci sonoLe ricariche ci sono: siamo a 54.164 stazioni

In due anni il numero dei punti di ricarica è praticamente raddoppiato, da 27.857 a 54.164 unità. E le installazioni proseguono a ritmo sostenuto, con un altro + 31,5% rispetto al 2023. Parliamo di 12.991 unità nei 12 mesi e di 3.486 unità da inizio anno. Dettaglio importante per chi viaggia di frequente: cresce l’incidenza delle infrastrutture ad alta potenza, con il 34% dei punti installati nell’ultimo anno di tipo veloce e ultraveloce. La top 5 delle Regioni con più punti di ricarica vede prevalere ancora la Lombardia (10.158 punti di ricarica, +3.497 negli ultimi 12 mesi). Davanti a Piemonte (5.841 punti, +1.626 nei 12 mesi), Veneto (5.167 punti, +998), Lazio (5.141 punti, +1.109) ed Emilia-Romagna (4.516, +784 unità). Quanto alle Province, Roma rimane al primo posto (4.006 punti, +893 nei 12 mesi), seguita da Milano (3.246 punti, +937), Napoli (2.679 punti, +1.201), Torino (2.429 punti, +564) e Brescia (1.600 punti, +732). Ancora in evidenza Napoli, la città metropolitana dove l’infrastruttura avanza più rapidamente.

le ricariche ci sono942 i punti in autostrada, aree di servizio coperte al 40%

Sulle autostrade i punti di ricarica si attestano a 942 unità (dalle 559 del marzo 2023 e le 150 del marzo 2022), di cui l’85% è del tipo veloce in corrente continua. E il 61% supera i 150 kW di potenza. Il 40% delle aree di servizio autostradali è dotato ormai di ricarica. “Lo straordinario sviluppo registrato negli ultimi anni è un’ottima notizia per il Paese e per chi vuole passare alla mobilità elettrica. In vista dell’attuazione del nuovo Ecobonus, che speriamo veda presto la luce per scongiurare la fisiologica paralisi del mercato auto seguita all’annuncio dei nuovi incentivi”, commenta il presidente di Motus-E, Fabio Pressi. Pressi fa notare che una rete così ampia è stata sostenuta finora quasi esclusivamente da investimenti privati.  “La progressiva crescita del circolante elettrico, che potrà trovare anche nelle flotte aziendali una leva molto importante, avrà un ruolo chiave. Anche per preservare il vantaggio economico della ricarica elettrica rispetto alle alimentazioni tradizionali, maggiormente esposte alle tensioni internazionali”

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31 COMMENTI

  1. Siamo arrivati alla situazione paradossale dove, c’è una buona dose di colonnine ma nessuno o quasi le usa perché i prezzi sono troppo alti.

    Oggi al Lidl di fronte casa, attrezzato con ben otto stalli da 7kwh, erano tutti occupati e c’erano 3 auto in attesa, quando nel raggio di 100 mt c’è una duferco fast e diverse colonnine quick 22 kwh (ovviamente tutte a pagamento)

    La cosa comica è che quelle del lidl si staccano ogni 30 min in automatico, e i gentil scrocconi (visto che non entrano nel punto vendita) restano in auto per fare attacca e stacca del cavo tra un episodio di netflix e l’altro.
    Sono convinto che se anche il lidl da un giorno all’altro facesse pagare la ricarica costoro prima si staccherebbero capelli uno ad uno, poi seduta stante metterebbero in vendita la macchina e poi getterebbero maledizioni a chiunque o qualunque cosa gli si pari davanti da li a 6 mesi perché non possono più scroccare!

    • Speriamo quel giorno arrivi il più tardi possibile. Ogni notte infatti dedico una preghiera a Santa Lidl perché continui nella sua infinita generosità ad omaggiarci delle ricariche gratuite (ovviamente nei giusti tempi e modi, senza abusi)

    • “…i gentil scrocconi (visto che non entrano nel punto vendita) restano in auto per fare attacca e stacca del cavo tra un episodio di netflix e l’altro…”

      Limpidi esempi delle umane miserie… 🤦🏻‍♂️

    • Spero che il Lidl regolamenti questa cosa, come per i parcheggi dei supermercati, ove non paghi se hai fatto la spesa. A Beinasco (TO), non tutti gli otto slot sono operativi. Peggiora la situazione grazie quelli che, abbandonano la vettura collegata. Si aggiungono le colonie di poveracci. IL re di questi, si collega con una Tycan. Seguono le Tesla ed Audi. Ovviamente, mica possono fare spesa al Lidl eh!?

  2. Memo: sono destinati a BEV 240 milioni (4 euro a italiano), su un totale di 950 milioni per le auto composti da:

    – 330 milioni avanzati dal 2022, che erano destiati a BEV e PHEV, ma sono stati girati a ICE
    – 10 milioni avanzati dal 2023
    – 650 milioni nuovi fondi

    L’incentivo BEV è mal strutturato come soglie e taglie, e annunciandolo senza averlo erogato da subito ne sta facendo un disincentivo, per me abbiamo eletto dei clown piccolini senza visione, con loro non avanziamo

    Ma di per sè l’incentivo BEV avrebbe un significato e un ritorno:

    – attenuare il grave inquinamento in pianura padana e in alcune grandi città, se ricordo in Lombardia si stimano 3000e all’anno di costi a persona legati alla salute per l’inquinamento dell’aria, di cui in questa area per 1/3 sono responsabili le auto

    – favorire l’indotto ed esportazione (già forte) in componentistica del settore (colonnine, inverter, pompe di calore, elettronica di potenza); e sinergie con impianti di energie rinnovabili, settore che sarà buona parte del nostro futuro economico

    – bilancia dei pagamenti esteri aggravata dalle importazioni di petrolio.. tra l’altro pure con prezzi in crescita in questo momento

    Viceversa il grosso dei fondi erogato alle auto termiche anche di grossa taglia (TD Tonale, Giulia, Audi, etc formalmente nei limiti di 125 gr Co2 km) fa contenta l’avida filiera oil dei carburanti e chi riceve stipendi o regalini illeciti da essa

    • Ho chiesto informazioni proprio ieri a molti rivenditori della zona per la nuova Spring, e una di questa mi ha detto che ora che arriverà in salone, verso giugno gli ecoincentivi potrebbero esaurirsi perché quest’anno i fondi per le bev e le termiche sono tutti insieme, se l’isee è sotto i 30 mila, e non divisi come gli anni scorsi.
      Mi confermate che questa boiata la signorina se l’è inventata vero?

      • In questi termini sembra una boiata, almeno secondo le bozze che si trovano in rete; una piccola porzione (240 o almeno 190 milioni) è riservata alle BEV

        c’è un fondo di verità sul fatto che potrebbero esaurirsi più o meno in fretta, e leggevo qui sotto il commento di Daniele, i rivenditori stanno preparando contratti di vendita in anticipo, già pronti

        se fossero 240 milioni, con un incentivo medio di 9000e, sono 27.000 auto, e l’anno scorso sono state vendute circa 60.000 Bev.. però non saprei dire se gli incentivi si esauriranno in due settimane (comprando anche BEV che non è ancora possibile provare) o speriamo con un po’ più di calma in due tre mesi complice l’estate

        • Ma gli incentivi dell’anno scorso sono esauriti? Se vado ora sul configuratore dacia, mi dice che il prezzo è 12.900 grazie all’ecoincentivo statale.
          Insomma ci sarà almeno il tempo per vederla dal vivo sta spring, anche se è molto simile al modello vecchio, ma solo dal punto di vista della guida.

  3. Ormai le ricariche servono relativamente, anzi direi che servono a prezzi onesti, ma non servono a prezzi disonesti.

    Da circa 2-3 anni esselunga ha ceduto lo spazio ricariche a be charge, e dall’epoca tranne una volta non le ho mai viste occupate.

    Non puoi vendere una cosa che costa 0.06 a 0.65 -0.90 ecc., se solo un inqualificabile che vuol fermare l’elettrico.

    Come Enel X che ha eliminato il roaming all’estero.

    Trattasi di aziende dirette da persone istruite per fermare l’elettrico.

    • Vero che hanno smesso di fornire ricariche gratis…del resto..per il mio primo anno di BEV ci trovavo solo “scrocconi” con Tesla in ricarica da 3 o 4 ore.. perché non chiedevano lo scontrino di spesa… Avrebbero almeno dovuto dare 1 ora di ricarica.. da riavviare sempre chiedendo la tessera al personale …come fanno in un altro supermercato che frequento…

      Da dire che però i punti Esselunga sono convertibili in ricariche…MA…da qualche settimana … purtroppo… hanno peggiorato il rapporto..portato 1:1
      Ossia 2500 punti x 25€ di ricarica (a tariffe BeCharge!).. mentre fino a poco tempo fa ne bastavano 2000 x 25€….

      Vabbè… pazienza….mi vedranno meno spesso….

    • Sarebbe da migliorare anche l’affidabilitá delle colonnine (sia come frequenza dei malfunzionamenti che come occupazione abusiva), vedi numerosi articoli VE in materia..

      • E anche l’affidabilità delle forze dell’ordine nell’intervenire contro l’occupazione abusiva.
        Ne ho segnalata una qualche settimana fa: la prima risposta dell’agente è stata: “Non può andare ad un’altra colonnina?”, la seconda “Tra non meno di mezz’ora, siamo in cambio turno” 🤬🤬🤬🤬🤬🤬

  4. faccio un paragone : le industriose multinazionali del tabacco : il fumo uccide piu’ dell’auto a combustione ( forse ) quindi bisognerebbe impedire la fabbricazione di sigarette ,ma cio’ non avviene per gli enormi interessi in gioco . cosi’ campa cavallo ( forse ) in attesa di tempi peggiori ,quando saremo costretti ( come sempre troppo tardi ) a correre ai ripari .

  5. per i proprietari di una auto elettrica più che ‘le ricariche ci sono’ direi meno male esiste tesla

    con i ribassi della settimana scorsa è ormai l’unico fornitore plausibile

    ricordo
    per chi ha una tesla partono da 43 centesimi off-peak o 48 centesimi orari di punta
    chi non ha una tesla può avere queste tariffe pagando un abbonamento mensile di 9,99 euro (ribassato di 3 euro) o ora anche annuale di 100 euro

    • Peccato che di SUC Tesla non ne ho vicino a casa… 2 a 25km… il terzo a 128km 🤣🤣 e lo vedo dall’ App Tesla!

  6. Sfortunatamente sono già stati proclamati, personalmete credo che ci siano settori ben più importanti da sovvenzionare. Hanno fatto bene i tedeschi.

    • Considera che il trucco è che il grosso dei fondi (circa 700 su 900 milioni, compresi i fondi già erogati a inzio anno) va alle auto termiche

      in effetti è un delirio sovvenzionare ancora le auto termiche, ne siamo già pieni in Italia, non hanno bisogno di incentivi

      personalmente i 200 milioni all’anno per far partire il settore delle BEV, invece nascente, a me non sembrano tanti come sovvenzione..più che altro li hanno formulati male, discorso già fatto tante volte

      • 700 milioni che servono per tenere in vita quello che rimane dell’ industria ICE. Quando verranno meno gli incentivi alle ICE, magari nel momento in cui ci saranno molti più modelli elettrici e a prezzi più interessanti, proviamo ad indovinare cosa succederà?

  7. Essendo una tecnologia ancora piuttosto nuova e immatura, in un settore importante ma molto tradizionalista come l’automotive, ed altamente sostenibile secondo me è più che logico che il settore dell’auto elettrica benefici di incentivi per aumentarne la diffusione. Tra l’altro gran parte degli incentivi sarebbero coperti dagli enormi maggiori risparmi sui costi della sanità dovuti all’inquinamento da autotrasporto. Andrebbero inoltre ad aiutare una parte di cittadini che ancora deve affrontare una serie di evidenti problemi dovuti in gran parte all’inefficienza dello Stato, vedi nessun controllo sui prezzi dell’energia, nessun intervento delle forze dell’ordine per garantire la totale fruibilità dei punti di ricarica, tempi lunghi per l’attivazione delle colonnine in punti strategici, difficoltà di installazione wallbox nei condomini, ecc.. Gli incentivi per l’acquisto dell’auto elettrica sono sacrosanti ed è un peccato non vengano attivati.

    • “Tra l’altro gran parte degli incentivi sarebbero coperti dagli enormi maggiori risparmi sui costi della sanità dovuti all’inquinamento da autotrasporto” Mi potresti buttare giù dei numeri che possano confutare la tua affermazione?

  8. In merito agli incentivi ho parlato con un venditore della concessionaria Renault della mia zona la scorsa settimana. Mi ha detto che ha decine di contratti pronti in attesa dei nuovi incentivi per le elettriche

  9. Non trovo molto logico l’incremento infrastrutturale con i conseguenti aumenti di costi da ammortizzare mantenendo prezzi mediamente piuttosto elevati.
    A chi dovrebbero servire se gli italiani non comprano elettrico anche a causa dei costi di ricarica?
    Probabilmente siamo uno dei Paesi col maggior rapporto colonnine/auto.
    Chissà, forse ci attrezziamo per i turisti stranieri.

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