La wall-box per ricaricare a casa secondo Volkswagen. Con l’arrivo della nuova ID.3, la Casa tedesca si appresta a lanciare anche la sua offerta di caricatore domestico, l’ID.Charger. E per chiarire le idee ai potenziali acquirenti, ha realizzato una guida pratica, che riassumiamo in 10 punti.
1. Che potenza di ricarica offrirà la wall-box l’ID.Charger?
Tutte e tre le versioni del caricatore domestico saranno equipaggiate con un caricatore tri-fase da 11 kW, in grado di rifornire in sei ore un’auto come la ID.3. Con il cavo mono-fase, la potenza massima sarà invece di 7.4 kW. Aggiungiamo noi che questa sarà la soluzione più gettonata in Italia, visto che l’adeguamento dell’impianto a questa potenza non richiede interventi strutturali. Ed è decisamente meno costoso.
2. Che lunghezza ha il cavo di ricarica?
La versione standard è lunga 4 metri e mezzo. Una da 7 metri e mezzo è disponibile come optional.
3. Sì, ma posso caricare anche altre auto elettriche?L’ID.Charger può essere usato con tutti i veicoli elettrici che hanno una connessione di Tipo-2. Praticamente tutte le auto in vendita in Europa. Anche se alcune funzioni sono limitate alle auto della famiglia ID.
4. Dove si potranno acquistare cavi di ricarica e la Wall-box? E chi curerà l’installazione?
L’ID.Charger sarà messo in vendita con la ID.3, praticamente da giugno prossimo. La wall-box per ricaricare si potrà acquistare sia on-line sia nei concessionari Volkswagen. Quanto all’installazione, la Casa offrirà a richiesta un pacchetto completo, sui cui costi non si sbilancia, viste le variabili locali nei vari mercati dell’energia. L’operazione verrà effettuata da società partner accreditate. Qui bisogna fare molte attenzione: abbiamo ricevuto molte segnalazioni sul fatto che l’installazione in molti casi costa più della wall-box. Meglio armarsi di preventivi e confrontare diverse offerte, inclusa quella della Volkswagen.
5. La wall-box per ricaricare può essere installata anche all’esterno?
Sì, l’ID.Charger, come molte altre wall box, è pensato per funzionare anche all’aperto. Ed è equipaggiato con un livello di protezione IP54 level contro infiltrazioni d’acqua e di polvere.
6. Quanto costerà l’ID.Charger?
L’ID.Charger sarà disponibile in tre versioni. Quella base costerà 399 euro, per la connessione di tipo 2, con potenze fino a 11 kW. Con 599 euro si potrà acquistare invece la ID.Charger Connect, che consente la ricarica intelligente, connettendo la wall-box con l’impianto domestico e col telefonino, via W-LAN o LAN. Quindi con la possibilità di programmare e gestire la ricarica domestica anche da remoto. Infine l’ID.Charger Pro, destinato soprattutto alle aziende, con un software più sofisticato e lo standard LTE. Con integrata la funzione di rendiconto e fatturazione per forniture dalla ricarica a terzi, anche dipendenti. Qui il listino parte da 849 euro.
7. La sicurezza è garantita?
La Volkswagen garantisce che tutti i più elevati standard di sicurezza siano rispettati. Con certificazione da parte di una società indipendente. Sarà interessante vedere come saranno reclutati gli installatori, operazione a cui penserà Elli, la nuova società dell’energia del Gruppo.
8. L’abituale fornitore di energia va contattato?
La comunicazione non è obbligatoria. Agli adempimenti, comunque, provvede l’installatore.
9. L’ID.Charger può essere alimentato da un impianto fotovoltaico?
L’operatività parallela del sistema fotovoltaico e dell’ID.Charger è possibile in tutte le versioni.Con le versioni più evolute, Connect e Pro, si potrà pianificare una gestione intelligente della produzione da solare in connessione con la ID.3. E ricaricare mentre i pannelli producono energia.
10. Ci sono incentivi per l’acquisto di wall-box come l’ID.Charger?
Sì, per le nuove installazioni di un’infrastruttura di ricarica, le cui spese siano documentate, è riconosciuta la detrazione fiscale del 50%. Le spese complessive non devono superare i 3.000 euro. E possono comprendere anche i costi per l’eventuale incremento di potenza della connessione (fino ad un massimo di 7kW). Altro requisito è che il sistema di ricarica sia di potenza standard, quindi minore di 22 kW in AC. E che sia ad uso privato, quindi non a disposizione di terzi.
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