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La VW ID.3 si fa già in quattro (versioni)

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La VW ID.3
La nuova Volkswagen ID.3 avrà 4 versioni, a partire da 30 mila euro.

La VW ID.3 si fa già in quattro (versioni). È confermato che si potrà scegliere tra tre diversi pacchi batterie, con relative autonomie. Una avrà 48 kWh di capacità (e circa 330 km), una 62 kWh (420 km) e una 82 kWh (550 km). Ora si apprende che la versione intermedia sarà disponibile o con motore da 100 o da 150 kW di potenza.

La VW ID.3 si fa in quattro: ecco tutti i dati

La VW ID.3
Un’immagine dell’interno della Volkswagen ID.3, con lo schermo touch centrale.

L’informazione sulla gamma non è ufficiale, ma decisamente attendibile. La stampa tedesca l’ha desunta da un mail inviata dalla Volkswagen a un cliente danese, che ha già versato un anticipo e deve ora scegliere la versione. Per orientarsi tra questo coacervo di sigle, meglio scorrere la tabella qui sotto, a cui mancano soltanto i prezzi ufficiali, attesi per gennaio. Per ora si sa solo che la ID.3 Pure costerà circa 30 mila euro, contro i 40 mila della Pro Power 1st Edition, la prima ad essere consegnata. Naturalmente si tratta di prezzi al lordo. Da cui detrarre gli incentivi nazionali (6 mila euro con rottamazione o 4 mila euro senza) e, se previsti, regionali.

La scheda tecnicaID.3 grafico  delle 4 versioni

 

Dati tecnici ID.3 Pure ID.3 Pro ID.3 Pro S
Potenza 92 o 110 kW 110 kW (150 in versione Pro Power) 150 kW
coppia max. 310 Nm
Velocità max. 160 km/h
Autonomia Fino a 330km Fino a 420km Fino a 550km
Capacità batteria 48 kWh lorda, 45 kWh netta 62 kWh lorda, 58 kWh netta 82 kWh lorda, 77 kWh netta
Potenza di ricarica DC 50 kW (CCS), 100 kW optional 100 kW (CCS) 125 kW (CCS)
Potenza di ricarica AC 7,2 kW (Type 2, bifase) 11 kW (Type 2, trifase) 11 kW (Type 2, trifase)

 

La nostra preferita: la Pro Power

La nostra opinione è che la versione da preferire è proprio la VW ID.3 Pro Power. In grado comunque di ricaricare fino a 100 kW, potenza più che rispettabile, e di percorrere 400 km veri con un pieno di energia. Oltre a d avere un motore da 150 kW (204 cavalli), con una differenza di prezzo che si annuncia modesta rispetto alla Pro “normale”. E senza arrivare ai listini della versione top, la Pro S, che verosimilmente costerà circa 50 mila euro, prezzo con cui si entra in area Tesla Model 3.

ID.3 dietroChi è veramente interessato all’acquisto deve guardare con cura l’ultima riga, sulla potenza di ricarica in corrente alternata. E capire se le potenze indicate fanno al caso suo, sia che rifornisca a a casa, sia che lo faccia in colonnine pubbliche fino a 11 kW di potenza, tuttora molto diffuse. Ricordiamo infine che la tabella di marcia delle consegne della ID.3 sembra subire un certo ritardo. La causa: un problema di software sui primi 20 mila esemplari prodotti (guarda l’articolo).

 

 

 

 

 

 

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27 COMMENTI

  1. La vostra preferita è quella da 50.000 euro. Ora mi chiedo ma a voi i soldi cadono dal cielo????
    Questi prezzi sono fuori luogo, e sarebbe giusto che qualcuno scrivesse invece articoli denunciando questa politica di mantenere i prezzi sull’elettrico inarrivabili per la stragrande maggioranza della gente, prezzi del tutto ingiustificati. Ovvero non c’è la volontà ancora di attuare una politica di disinvestimento totale delle auto diesel in primisi e poi successivamente di quelle a benzina, ovviamente per gli interessi che ci sono sotto, vedi le solite potentissime lobbies petrolifere. Ma chi amministra un Paese, una comunità europea o mondiale, non deve farsi corrompere da queste potenti lobbies, se si fà corrompere deve finire dritto in galera, ma non tanto per dire.

    • Confrontandola con le concorrenti ICE appartenenti allo stesso segmento (berline premium) e di analoga potenza, ad eccezione della coppia motrice e delle prestazioni che sono in favore della Model 3, i prezzi sono allineati.

      Questa è solo una delle ragioni del successo che la Model 3 sta riscontrando in Europa, oltre all’appeal intrinseco nell’elettrico (manutenzione, emissioni, upgrade, durata e chilometraggio) rispetto ad Alfa Romeo Giulia, BMW serie 3, Mercedes Benz Classe C e Audi A4.

      Case automobilistiche che al momento evitano lo scontro diretto EV con Tesla che sta consegnando le prime Model 3 prodotte in Cina con riduzioni di prezzo consistenti:
      -5% per minori costi manodopera e risparmio sui dazi;
      -20% per l’obbligo di installazione delle batterie cinesi CATL.

      Da 377.000 yuan a 283.000 yuan senza incentivi statali che verranno applicati come se fosse una vettura cinese (poco più di 36.000 euro). C’è solo da sperare che con la produzione a Berlino si riescano ad abbassare i prezzi del 20-25% e con l’aiuto di incentivi più sostenuti diventi così alla portata di molti.

      La vettura ha un’efficienza energetica record, oltre all’handling, prestazioni e livello di sicurezza attiva e passiva. Ora devono ridurre i prezzi.

  2. La ID3 puó essere ricaricata a una potenza massima di 125kw
    La Tesla Model 3 a 250kw cioè il DOPPIO e non è poco in termini di tempo.
    ID3 è una auto top di gamma che nasce già vecchia.

    • Fosse solo quello. La Model 3 è al momento la vettura elettrica più emblematica al mondo.

      Il primato di questa avanzata berlina, non rappresentato in UE, è a mio avviso, il fuel economy (miles per gallon gasoline equivalent – MPGe) a prescindere dalle prestazioni, di fatto imprescindibili perché costituiscono il suo punto di forza, la Model 3 Standard Range Plus ha un’efficienza da primato: 141 MPGe in percorso combinato, consumando 24 kWh/100 mi (miglia).

      Poi abbiamo l’aggiornamento continuo del prodotto in strada, anche se l’ultimo upload è a pagamento e la ricerca dell’efficienza produttiva e del rapporto costo/qualità dei componenti con ricadute benefiche sul costo della vettura. C’è solo da sperare che iniziata la produzione a Berlino i prezzi scendano, quantomeno per il trasporto via mare non più necessario.

      Tesla con la Gigafactory in Cina ha sottoscritto nuovi contratti con i fornitori di componenti che consentiranno di ridurre 20% il costo di produzione della Model 3 che si candida al ruolo di world car EV. Il ricorso a nuova componentistica, batterie in primis è un obbligo governativo a cui si deve sottostare producendo in Cina. Quindi Tesla è stata obbligata a ricorrere a società cinesi (come i concorrenti) con benefici sul costo semplicemente sostituendo le consuete Panasonic e LG con CATL.

      Chi non vorrebbe una Model 3?

      Questo mese Tesla sta consegnando ad Amsterdam 500 Model 3 al giorno. In pochi giorni 7700 Model 3. Per riuscire a consegnare così tante auto, Tesla ha organizzato una logistica con un centro di consegna nel porto di Amsterdam: in 15 minuti vengono sbrigate le pratiche burocratiche e il proprietario fa il check in e può ritirare la nuova Tesla, appena sbarcata dalla nave.
      https://www.ad.nl/auto/een-enorme-logistieke-uitdaging-zo-werkt-tesla-aan-een-afleverrecord~a20cb4fb/

      • No, la domanda da porsi semmai è, chi si può permettere una Model 3?
        Oltrettutto la stragrande maggioranza della gente non ha un garage per poterla far stare dentro, misura infatti in lunghezza 4.70 !!!, davvero troppo!
        E anche in larghezza siamo oltre la normalità!
        Restare con i piedi per terra, no?

    • Ma che confronti fai????
      Sei disposto a spendere più di 48.500 € ???? (netti 42.500 con rottamazione…) E la ricaricarica dopo dove la faresti????
      Se a te i soldi scendono dal cielo, dimmelo, che mi trasferisco dalle tue parti….
      Restare con i piedi per terra no?

  3. Penso che Volkswagen abbia fatto una bella auto che forse potrebbe essere interessante, ma a sto punto bisogna chiedersi quando mai uscirà.

    Non ci fossero in gioco incentivi regionali che forse usciranno nel 2020, stavo per ordinare la corsa e, mi sono fermato perché gli incentivi potrebbero uscre il 06/2020 e magari questo potrebbe rendere conveniente aspettare, ma quanti stanno cestinando la ID perché ancora non comunicano nulla come prezzi e date?

  4. Alberto dipende. La Opel Corsa offre 5000€ di sconto supplementare minimo, quindi si abbassa il prezzo di partenza. Tra i 6000€ di incentivi e gli sconti Opel più sconti concessionario si arriva tranquillamente sotto i 20000….tutto dipenderà dagli sconti proposti da Volkswagen

    • Perfettamente ragione.

      Servirebbe un report sulle prossime novità EV con una tabella di confronto da aggiornare ad ogni novità che individui i parametri essenziali, inclusi: diametro di svolta, trazione, distribuzione dei pesi, CX e sezione frontale, consumo energia a 130 km/h con e senza riscaldamento/condizionamento, velocità di ricarica, Adas, costi di manutenzione programmata, garanzia batterie, garanzia auto, peso, potenza, rapporto peso/potenza, energia messa a disposizione dalla batteria (valori medio e massimo kWh) e l’indice US molto indicativo Miles per gallon gasoline equivalent (MPGe or MPGge) e il costo.

      In realtà già esiste, è quello dell’EPA – U.S. Environmental Protection Agency però è riferito alle sole EV vendute negli U.S.

      https://www.fueleconomy.gov/feg/PowerSearch.do?action=noform&path=1&year1=2019&year2=2020&vtype=Electric

      Se VaiElettrico riuscisse a redigere ed aggiornare un database analogo farebbe qualcosa di utile per tutti.

      • Tranne per qualcuno che hai citato, sono parametri importanti ma di certo non essenziale. Essenziale vuoldire indispensabile non complementare!
        Stiamo con i piedi per terra, altrimenti col cavolo che i prezzi arriveranno sotto i 26.000 (lordi).

    • Non credo affatto si arrivi sotto i 20.000 €, visto e considerato che c’è il vincolo di finanziamento di mezzo. Come minimo vai a spendere 25.000 €, e siamo ai livelli del prezzo netto della VW ID.3, comunque tra i meno alti.
      Ma appunto per arrivare a venderle almeno al 50% della gente, devono arrivare a sotto i 20.000 €, altrimenti saranno ‘merce’ rara.

  5. Io dovessi scegliere prenderei una Kia E-NIRO 64KWh trazione anteriore rialzata da terra (crossover) più autonomia bagaglio più spazzioso e prezzo di partenza pare più competitivo rispetto alla VW ID.3 Pro Power.

    • La Hyundai Ioniq è tra le più aerodinamiche ed efficienti vetture EV.
      Può non piacere, ma è veramente interessante per chi viaggia anche e soprattutto in autostrada. La versione 2020 è stata ulteriormente migliorata.

      Il problema (prestazioni a parte) è che non ha il sex appeal di una Model 3, di una ID.3 o della city car Honda-e, ma tanta sostanza oltre a un prezzo interessante e competitivo.

      https://www.fueleconomy.gov/feg/PowerSearch.do?action=noform&path=1&year1=2019&year2=2020&vtype=Electric

      Il test sul modello 2019 dell’ing. Massai.

      • Per la Hyundai Ioniq siamo pure a oltre 10.000 euro di differenza!!! Ovvero siamo a 40.000 € !!!
        Ragazzi inutile tirare in ballo vetture elettriche con ancora questi prezzi inarrivabili per il 95% della gente.

    • Sono già 5.000 € in più, stando al prezzo listino diffuso….rispetto a questa VW ID.3. Poi tutto da verificare ovviamente, visto che mai finora si sono visti prezzi dichiarati “chiavi in mano”. Se di mezzo ci sono i vincoli di finanziamento, allora i raffronti non si possono più fare facilmente.

      • Ha visto per caso quante Audi, jaguar, Mercedes e Range Rover ci sono in giro? Nessuna costa meno di 50 mila euro

  6. Progettata senza compromessi la ID.3 è una vettura concepita e realizzata per essere elettrica.
    Tuttavia, potevano pensare ad una versione bimotore con trazione su entrambi gli assi sacrificando una porzione di raggio di sterzo, sorprendente per maneggevolezza e diametro di sterzata.
    La piattaforma ha tre compartimenti per gli spazi batterie che vengono occupati a seconda delle versioni. Il design è aerodinamico e la posizione di guida avanzata. Il prezzo alettante. Difficile resistere considerate le tuttoavanti Peugeot 208 e Opel Corsa, adattatamento delle versioni endotermiche.
    Sembra non vi sia al momento concorrenza a parte la consorella Seat El-Born.

    Eppure, qualcosa c’è ed è molto interessante: la Honda e.

    Trazione e motore sono posteriori, sterza incredibilmente e ha una maneggevolezza impensabile, la distribuzione dei pesi è al 50% sugli assi e ha due funzioni innovative:
    – si guida con un solo pedale ed ha un’azione di frenata rigenerativa incredibile
    – ha la funzione sport per aumentare risposta e reattività nell’handling.
    L’estetica è friendly, sembra sia stata disegnata dal grandissimo Pio Manzu’: è funzionale e accattivante allo stesso tempo, anche se difficilmente avrà un CX e una sezione frontale inferiore all’ID.3.
    Quando venne rivelata come concept, era così accattivante che accusarono Honda di aver copiato l’irripetibile Golf mk1 di Giugiaro, per cui i designer Honda hanno dovuto correggere il tiro rettificandone il disegno nel segno della scuola di Ulm e di Manzu’.

    L’incognita è il prezzo che potrebbe anche sconvolgere il mercato.

    Ne stanno facendo una più interessante dell’altra, ma la Honda e, sembra avere qualcosa in più, compattezza a parte.

    https://www.youtube.com/watch?v=0I24N9stcig
    https://www.youtube.com/watch?v=WIPXlVrFErE
    https://www.youtube.com/watch?v=ruhJrDkKkWM

    Aspettiamoci anche l’irresistibile Suzuki Waku Spo non solo ibrida.

  7. In America in Michigan dove attualmente mi trovo c’è un aria di “brace for impact” ossia preparatevi all’impatto. La situazione del gap VW / Tesla non è il problema principale di VW. Il problema è dealership + l’inventory (quanto ti rimane non venduta una macchina prima di recuperare il costo di produzione).

    Attualmente siamo a 112 giorni di media ed è una bolla che sta per scoppiare. Tesla riesce a produrre su ordine effettuato per questo ha quasi un inventory nullo. Dopo la vendita, ha il ritardo di 60/90 giorni per pagare i fornitori, per questo il suo Cash Flow è sempre cosi alto.

    Caso diverso con gli ICE che si ritrovano appunto con un ritardo di incasso. Addetti al mestiere stanno urlando e cercando di farsi strada tra questo mare di disinformazione sulla crescita del mercato americano sventolando sempre il numero dei pickup truck come specchio delle allodole e quindi tutto il mondo dei lavoratori GM/Ford siamo in modalità “brace for impact”.

    VW insieme a Mercedes hanno appena ritardato di un anno l’ingresso negli USA per evitare un ristagno ancora + drammatico. Il problema è che dovrebbero sopperire alla perdita sostituendo il loro core product, profitable product con la nuova gamma elettrica. VW sta facendo di tutto, sta correndo, sta investendo, ma si è svegliata tardi secondo me e tanti di Detroit. Spero di sbagliarmi ma l’investigazione del SEC sulla BMW non si fermerà alla BMW perchè il metodo corrotto e la lobby dealership è un vespaio che ronza da anni.

    Se per tutto questi anni si è parlato di modello di business insostenibile da parte di Tesla attuale fatto economico e non un opinione è che VW è appena entrata in un modello insostenibile se non a volumi alti comparabili con i loro modelli a benzina. Rischio, penso che si vedranno altre fusioni nei brand tedeschi, perchè in questo momento anche se non sembra i brand tedeschi sono nel panico. Ormai si è visto che il vero fattore vincente è il lato software infotaiment e siamo ancora minimo 3 max 5 anni indietro a Tesla e devono riuscire a stare a galla con circa 80 modelli se non sbaglio nuovi che escono entro il 2025…

    Brace for impact

    • Grazie per le informazioni “imported from Detroit” (rubo il titolo a un vecchio, meraviglioso spot della Chrysler con Eminem). Io su Tesla sono sempre un po’ controcorrente: ero fiducioso quando la si dava per morta, con il titolo in picchiata, sono cauto ora che le cose sembrano andare a gonfie vele. Elon Musk è sicuramente un uomo geniale, il Model 3 è una gran macchina e tutt’attorno è stato costruito un sistema mirabile. Ma c’è un ma: la continua emorragia di top manager (l’ultimo, ieri, era il capo dello stabilimento di Fremont https://www.electrive.com/2019/12/23/the-next-tesla-manager-throws-in-the-towel/). Nell’auto, nel lungo periodo, non può reggere una one-man-company, costruita attorno al boss. Anche perché reggere a certi ritmi, come ha fatto Musk in questi anni, non è facile…

      • https://www.marketwatch.com/story/is-teslas-executive-turnover-really-high-this-analyst-sets-out-to-find-the-answer-2019-08-14
        “Our analysis indicates that Tesla’s annualized executive turnover level has been 27%, notably higher than the cohort average of 15%,” but not “outlandish,” Sacconaghi said, with Snap, with 24% turnover, and Lyft, with 23%, experiencing turnover nearly as high.”

        Sicchè attenzione voi in Italia che la disformazione di Business Insider e CNBC è ai livelli di Amazon nel 2009. Non potendo attaccare il prodotto vanno a cercare queste metriche che poi si rivelano inutili al fine del core business.

        • L’articolo di Market Watch è interessante, soprattutto perché ricorda a noi che continuiamo a misurare Tesla con il metro del settore auto che qui siamo in presenza di qualcosa di diverso. Che non sta a Detroit, ma gomito a gomito con la Silicon Valley. Dove chiaramente la mobilità dei top manager è molto più frequente. Però fanno auto, che sono oggetti molto più complicati e, soprattutto, con enti che vigilano su temi come la sicurezza molto più aggressivi. Carlos Ghosn, che a dispetto di tutte le disgrazie e gli errori resta un grande manager, diceva che un’azienda come la Renault doveva essere “waterproof”, come gli orologi. In grado di sopportare che entrasse acqua, superando anche gli imprevisti più gravi. Lo sarà Tesla?

          • Scrivere magari commenti in modo più corretto grammaticalmente, ma soprattutto più comprensibile, chiaro e semplice, affiancando a questi magari delle argomentazioni molto più terra terra, con dati reali di supporto e di raffronto, non sarebbe male per chi ve li legge.
            L’elettrico è già oggi una realtà conveniente, ci sono invece delle politiche commerciali e di potere da combattere, questa è l’unica verità. Quello che affermate voi è falso, portate avanti discorsi fondati su realtà corrotte e volte soltanto unicamente a fare profitto monetario, non considerando invece quanto siano i benefici in generale per l’essere umano, a partire dalla salute, con risparmio costi sanitari, e molto altro.

          • A chi sta parlando, prego? I commenti sgrammaticati (come il suo, Francesco) li scrivono i lettori. Non si permetta di dire, invece, che scriviamo articoli falsi.

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