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La svolta/ Batterie “finite”? Redwood le paga in contanti

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Un portale per vendere batterie esauste on line

Sul nuovo portale dell’azienda diretta da JB Straubel, ex dirigente di Tesla, un fornitore registrato può inserire i dati chiave delle vettura rottamata, il VIN o il codice articolo della batteria descrivendone le condizioni e sulla base di queste informazioni Redwood risponderà con una offerta in contanti. Se il venditore l’accetterà, Redwood si occuperà anche del ritiro a domicilio. Per la prima volta, in sostanza, viene riconosciuto un valore commerciale alle batterie auto esauste.

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«L’introduzione del nostro portale online rappresenta un significativo passo avanti nel modo in cui i pacchi batterie a fine vita vengono gestiti su larga scala»  afferma Redwood.  E contribuisce a creare una catena di fornitura circolare per le batterie dei veicoli elettrici.

 
Ecco come si presenta il portale di Redwood Materials

Come scrive Recycling Today , il portale integra sistemi di tracciamento e gestione delle batterie dei veicoli elettrici a fine vita. Lo strumento garantisce che ogni confezione venga contabilizzata, valutata adeguatamente e preparata per un riciclaggio responsabile.

Così Redwood dà valore alle BEV demolite

Redwood prevede che già nel 2024 250.000 veicoli elettrificati raggiungeranno la fine del loro ciclo di vita. Finora la rimozione delle batterie esauste delle auto rottamate rappresentava solamente un costo. In futuro diventerà un valore da realizzare all’atto della demolizione.  «La nostra piattaforma emerge come una soluzione essenziale, poiché fornisce agli smantellatori gli strumenti per navigare in modo efficiente in questo panorama e prepararsi al cambiamento delle loro flotte» conclude Redwood.

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Redwood Materials ha lanciato l’iniziativa sul mercato americano. Ha intenzione però di accelerare la sua crescita anche in Europa. In settembre, per esempio, ha acquisito l’azienda di riciclo di batterie agli ioni di litio Redux Recycling. L’anno scorso aveva rilevato una piccola azienda britannica. E ora ha creato un team di circa 70 persone tra  ingegneri chimici, metallurgisti e scienziati dei materiali, che seguirà le attività europee dell’azienda.

La campagna d’Europa di Redwood Materials

Redwood ha fatto il suo primo ingresso in Europa lo scorso anno con un piccolo stabilimento a Bremerhaven, sulla costa tedesca del Mare del Nord. E’ attrezzato per 10.000 tonnellate di capacità di trattamento di batterie di veicoli elettrici e biciclette elettriche, sistemi di stoccaggio fissi e dispositivi di consumo come telefoni cellulari, laptop e trapani elettrici. Consentirà di trasportare, riciclare e perfezionare pacchi e batterie di veicoli elettrici provenienti da tutto il continente europeo.

In agosto Redwood ha raccolto più di 1 miliardo di dollari in un round di finanziamento, portando il suo capitale azionario totale a 2 miliardi di dollari. Altri due miliardi di dollari li riceverà come prestito dal Dipartimento dell’Energia federale come parte del piano Biden Inflaction Reduction Act (IRA)  per creare una catena di fornitura per veicoli elettrici negli Stati Uniti.

La società ha inoltre annunciato l’intenzione di costruire un nuovo impianto di riciclaggio vicino a Charleston, nella Carolina del Sud, che darà occupazione a 1.500 addetti. Produrrà componenti catodici e anodici sufficienti per fornire 1 milione di veicoli elettrici all’anno.

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14 COMMENTI

  1. Esiste anche in Italia. Non voglio fare pubblicità ma esiste una realtà che fa proprio questo. E attualmente gestisce quasi tutti i brand automotive.

    • Fare i nomi non è proibito. Ma se è la stessa che abbiamo visto a “Presa Diretta” non mi risulti che paghi per comprare le batterie a fine vita. Magari mi sbaglio.

  2. a spanne ipotizzerei, tra materiali del packaging e delle celle:

    – valore di materiali ad oggi di 2000-2500e (?) se batteria NCM

    poi non credo che Redwood le paghi cosi tanto, vanno sottratti costi di spedizione e del processo di riciclo

    – valore di materiali di 1500e (?) se LPF
    (buona parte del valore dai materiali del packaging)

    queste riciclandole sottratte le spese di trasporto e del processo non si guadagna molto, ma almeno non è un costo, anche queste finiranno nei centri recupero, e magari con un pò di margine di guadagno che non fa mai male

    e con centri di recupero posti più vicino, presenti sul territorio senza doverle trasportare lontano, e magari affiancati da una fabbrica di elementi per batterie, i margini di guadagno aumentano

  3. Soo anni che rispondo che le batterie delle auto hanno un valore economico anche a fine vita e sarebbero state vendute alle società che riciclano i materiali. Ecco che sta accadendo, del resto parliamo di centinaia di kg di metalli, anche acciaio, rame e alluminio hanno un valore economico quando si superano certi pesi. Mi aspetto almeno 1000-2000 euro di quotazione per una batteria da 50 kWh oggi

  4. Non so quale sia la componente “lavori e servizi” sui 12mila euro per 13 kWh di accumulo, ma, oggi, 14.4 kWh LFP costano circa 4500 euro (certificate CEI 0-21, garanzia 10 anni).

    • negli ultimi mesi (prezzi sono scesi dopo il picco 2021-2022):

      le celle ho viste anche a meno se prese direttamente on-line da venditori on-line autorizzati Catl, EVe, Gotion, BYD con spedizione internazionale ( a volte anche da magazzini in germania, per evitare le complicazioni alla dogana):

      100-75e al kwh + spedizione

      con le certificazioni (CEI, ROTH, Qr-code su ogni cella) ma essendo grossisiti che ti vendono le celle singole, con garanzia generica a 3 anni

      soluzioni di accumulo domestiche complete di “scatola” ed elettronica, on-line vengono circa il doppio (200e al kwh) o il triplo al kwh (circa 300e al kwh, come nel tuo esempio)

      immagino ci sarà a breve almeno un ribasso parziale dei prezzi nostrani delle soluzioni “chiavi in mano”, i prezzi attuali italiani degli installatori vero offrono 10 anni di garanzia, ma sono gonfiatissimi a 500-1000e al kwh (strascico del picco inflazione 2021-2022 combinato con il provvedimento del 110%)

      on-line già in vendita anche le batterie al sodio (sui 150e al kwh), adatte per storage in luoghi molto freddi (abbondantemente sottozero)

    • Impianto fatto col 110 quindi nel boom della bolla speculativa, preventivo e ordine firmato in gennaio 2021, arrivate a novembre giusto per dirti i tempi d’attesa…

  5. Le batterie di accumulo domestico mi sono costate 12 mila euro per 13kWh contro i 24 mila dell’auto elettrica con 50kWh di batteria. Sinceramente preferirei trovare un azienda che a fine vita dell’auto me le convertisse in accumulo domestico. Anche solo il 50% di capacità residua sarebbe comunque il doppio di quanto ho installato oggi e mi basterebbe tranquillamente per altri 15 anni oltre ai 15 che conto di sfruttare per l’auto. Altro che svenderle ad altri

    • Daniele bravissimo perché rottamarle la mia auto 58 kW anche al 30% mi darebbe circa 18 kW gratis se convertita per uso domestico molto più che sufficiente

  6. Questo potrebbero esser fatto pure in Italia…
    Però è meglio fare credere al gregge che non è possibile,ci fregheranno tutto sotto il sedere e nemmeno ce ne accorgiamo…
    Questi sono i nuovi posti di lavoro,SVEGLIA!!!

    • Luca tranquillo da noi è così tutto impossibile e tempi decennali e poi ci si stupisce i cinesi sono cattivi i coreani vendono più macchine e noi per produrre la tonale progettone da 10 anni poi date una occhiata alla Sportage e contiamo ,,,,le lumache e i bradipi ci fanno le scarpe .

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