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La ricarica ad ostacoli di Enel X Way

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Enel x Way
Webinar

Enel X Way nel mirino di due lettori alle prese con spese non previste per le ricariche. Tutto regolare a norma di contratto. Ma sono troppe le “trappole” disseminate sul percorso degli automobilisti elettrici. Inviate i vostri mesaggi a info@vaielettrico.it

Lo slalom impossibile fra tariffe e abbonamenti

punto interrogativoSono possessore di una ioniq5 che più o meno fa’ 4.000 km al mese usufruendo di colonnine pubbliche e come si puo pensare i disagi li vivo quotidianamente…. Colonnine in disuso, malfunzionanti che segnalano la carica completata quando hai il 60%, segnalazioni fatte al call center che risponde sempre celermente ma poi manca la parte tecnica che le prende in carico e le risolve. Insomma la gestione allegra di un sistema che parrebbe non portare grandi guadagni alle aziende proprietarie….

Ma ultimamente sono incappato in una situazione non proprio simpatica con i contratti Travel di Enel X Way. A parte il rinnovo automatico di tale contratto alla scadenza nonostante l’aumento unilaterale, mi sono visto arrivare in un unica fattura la maggiorazione per il superamento soglia … Ovvero, le ricariche in più superato il piano di 320 kWh che avevo sottoscritto e pagato anticipatamente. Mi sono stati addebitati altri 100 kWh al massimo del prezzo al consumo come se avessi una ricarica base…

enel x way

Sembra di essere tornati al Far West

A questo punto mi sorge una leggera perplessità; o mi addebitate il contratto e il superamento soglia con gli importi da contratto oppure mi fate pagare il superamento soglia al momento e direttamente in carta cosicché io possa sapere quando ho superato la soglia e scegliere se avvalermi di Enel x Way o di altro gestore che mi faccia pagare di meno… Questo non è successo ed il risultato è stato che ho dovuto pagare una fattura di 214 euro dove 130 euro sono di canone anticipato travel plus e 85 euro di Superamento soglia per 100 kWh .

Mi sembra di essere tornati ai sistemi non tutelati e da far west in questa giungla dove ognuno fa’ come gli pare!    Massimo Vannucci

Per una ricarica da 1,38 euro, una cauzione da 45

punto interrogativo

Faccio seguito all’appello di Lorenzo Pagiaro che leggo con molto piacere.

Io sono stato vittima quest’estate del pagamento (furto) di euro 45 a mo’ di cauzione da Enel X Way a fronte di una ricarica batterie di €1,38 eseguito nel Comune di Ortona (Chieti).
Ho scritto loro protestando e la loro risposta scritta è stata: che dal 1 agosto hanno istituito questa cauzione.
Passati alcuni giorni la cifra non è rientrata sul conto. Ho riscritto di nuovo e hanno risposto dicendo che la somma verrà restituita dopo 21 giorni.
 Ho detto loro che sono dei ladri se per ogni ricarica devo lasciare una cauzione di 45 € per 21 giorni.
Oggi sono stato intervistato da una telefonista di Enel Energia.

Benissimo, e io ho annullato i contratti di luce e gas

 Ho raccontato a lei questa brutta vicenda tutta documentata.
Se non avessi avuto questo importo sulla carta non avrei potuto pagare la ricarica di energia di €1,38
Per questo pessimo comportamento ho deciso di cambiare il gestore uscendo dai contratti sottoscritti con Enel gas ed Enel energia.
Ho specificato che vale il principio della Fidelizzazione del cliente.
In merito alla colonnina di ricarica ho fatto un ulteriore esposto. Nel territorio di Ortona (CH) su 100.000 abitanti esiste una sola colonnina di ricarica  e dall’anno scorso è rimasta invariata. 
Mi hanno risposto dicendo che “Non hanno ancora nessun programma di aumentare la dotazione in quel territorio e rinviano tutto al PNRR”. Vedremo tra un anno se la situazione resterà invariata o in via di miglioramento. Daniele Regondi
cicli di ricarica

Un mondo nuovo, se aggiungete anche le “trappole”…

punto interrogativoRisposta- Dalle due missive di Massimo e Daniele emerge soprattutto una cosa: l’esasperazione. Già gli utenti si trovano alle prese con un nuovo servizio, quello di ricarica, ancora da padroneggiare. In più i gestori lo disseminano di trappole che sembrano pensate apposta per disorientare l’ automobilista elettrico.
E’ vero che un’attenta lettura dei termini contrattuali avrebbe evitato gli infortuni in cui sono incappati i nostri due lettori. E’ previsto infatti che, esaurito l’ammontare di kWh di un abbonamento  mensile, ulteriori prelievi siano fatturati in base alle tariffe piene del Pay per Use.

Abbonamenti, maneggiare con cura

Deve essere però l’utente a monitorare la capienza residua dell’abbonamento, perchè da Enel X Way non arriva nessun avviso di superamento soglia e la cronologia delle ricariche segue il criterio temporale (settimane e mesi) e non le date di attivazione-scadenza dell’abbonamento.
Il rinnovo automatico, poi, dovrebbe replicare le caratteristiche dell’ultimo abbonamento sottoscritto. Ma non è sempre così: riceviamo segnalazioni di rinnovi con passaggio arbitrario da una capienza all’altra (questi sì fatturati immediatamente, all’inizio del periodo). O anche di rinnovi richiesti espressamente dall’utente con abbonamenti diversi, ma non recepiti dal gestore.
Vero che il servizio di call center di Enel X Way è tempestivo e disponibile. Ma non basta la segnalazione telefonica a correggere gli eventuali errori: per ottenere il risarcimento è necessario avviare una pratica numerata, che consta di due o tre passaggi e non dura mai meno di un mese.

Enel X Way va veloce, ma la logistica?

Quanto al prelievo cauzionale di 45 euro per ogni ricarica occasionale, indipendentemente dall’importo effettivo, è anch’esso previsto dagli ultimi aggiornamenti contrattuali comunicati da Enel X Way il mese scorso, contestualmente con la fine delle agevolazioni per gli abbonamenti e lo stop alla validità all’estero. Vaielettrico ne diede notizia qui.
Tuttavia è inammissibile che la restituzione avvenga solo dopo 21 giorni, quando l’analoga cauzione nei Pos di qualsiasi self-services è immediata, appena terminato il rifornimento. Questo denota l’arretratezza del sistena ICT di Enel, incapace di “interpellare” il sistema bancario in tempo reale.
enel x way
Per non parlae poi dell’App, lenta, farragginosa e “an intuitiva”, nonostante i ripetuti aggiornamenti. Insomma, Enel X Way ricorda un po’ l’esercito napoleonico in Russia: grande slancio nella conquista dei territori (ampliamento delle rete con l’installazione di migliaia di nuove colonnine ogni anno) ma grandi inefficienze nella logistica di supporto, dall’affidabilità delle infrastrutture al servizio verso il cliente. E si sa come è finita la campagna di Russia.
Ultima annotazione: non si può attribuire ai gestori della ricarica la scarsa copertura di alcune aree del Paese. I bandi per l’installazione di colonnine pubbliche sono di competenza dei Comuni. E non tutti i Comuni sono sensibili al problema e solleciti nel risolvero.

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Phoenix
Vesper
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37 COMMENTI

  1. Io dopo gli aumenti di inizio 2023 ho disdetto il contratto enelxway e ne ho aperto due con be charge. Uno da 500kw che gia avevo e uno da 250. Sono molto soddisfatto e ritengo che enelxway e soprattutto la dirigenza stiano sbagliando tutto in termini di politica dei prezzi, marketing e fidelizzazione clientela. Probabilmente pensano che siamo una massa di pensionati ebeti che rimangono con enel perché è sempre stato così. E invece siamo utenti di auto elettriche , cioè la parte più innovatrice e informata del mercato automobilistico. Ps. Segnalo che in materia di ricariche a consumo recharge around ha una ottima app e ottimi prezzi , migliori di becharge ( ma solo al consumo, che sugli abbonamenti becharge è il top)

  2. C’è una cosa che non ho mai capito e ritengo scandalosa. Se io ritardo il pagamento di una loro fattura mi addebitano interessi mentre loro i miei soldi me li tornano quando vogliono a tasso 0. Possibile che devo io fare da banca a colossi da miliardi di euro di fatturato? Perché non c’è una legge che gli imponga il pagamento di un interesse sulle somme trattenute?
    Io ho avuto un problema con un colosso della telefonia. 192€ addebitati per errore sulla mia carta di credito, me li hanno restituiti dopo 6 mesi!!

  3. E poi ci si chiede come mai tantissime persone usano i supercharger Tesla, che non hanno bisogno di app, ne di tessere, ne di abbonamenti vari…arrivi, colleghi, inizia a caricare.

    • Solo valido per un possessore di Tesla (come me).
      Gli altri devono comunque utilizzare la App e se vogliono prezzi identici agli Teslari devono prendere l’abbonamento mensile.
      Ma comunque i Supercharger Tesla si trovano facilmente e sempre con una grande quantità di colonnine.a soprattutto, pienamente affidabili.
      Vedo spesso messaggi di Enel o altri indicando problemi sulla rete. Da Tesla non esiste.
      Non è per niente la rete più grande e più diffusa nel mondo. Ultimi previsioni di business la danno come potenziale a fine decennio di 10 a 20 miliardi di dollari. Non roba da poco..

  4. Senza voler fare polemiche, vi sembra che tutto questo delirio possa invogliare le persone a passare da una ICE all’elettrica? Aggiungi l’alto costo di acquisto e la minore autonomia reale… Vero che da qui al 2035 è ancora lunga ma se continuasse così quello della trazione elettrica è un mondo nato morto. L’infrastruttura capillare ed efficiente è fondamentale: deve essere inoltre semplice da usare. Se le leggi obbligano i fornitori di energia alla fatturazione che si cambi questa legge, che ci vuole a parte la voglia di farlo? Poi prezzi esposti in modo chiaro e pagamento con carta o bancomat, fine delle complicazioni! Allo stato attuale la vedo solo per chi ricarica sempre o quasi a casa sua e percorre un chilometraggio limitato: per gli altri non c’è ancora storia. Ultima cosa, sempre senza voler polemizzare: un mezzo di trasporto lo compro/uso se semplifica la mia vita e mi permette di fare le diecimila incombenze quotidiane risparmiando tempo. Per le mie esigenze attuali la termica vince ancora a mani basse, e mi tengo stretta quella che ho sperando duri più a lungo possibile (di norma porto le auto a fine vita, cambiandole in caso di gravi guasti superiori al valore della vendita o permuta del veicolo. Con l’ultima auto ho percorso 260000 chilometri prima che mi “abbandonasse”). Attendo con curiosità gli sviluppi tecnologici. Un saluto a tutti voi, e buoni viaggi!

    • Ennesimo messaggio che prende il meccanismo di ricarica delle auto elettriche come alibi semplicemente perché non si ha voglia di informarsi o di cambiare un minimo le abitudini. Per molti di noi l’auto elettrica è più semplice da usare, e pagare con una tessera RFID è più semplice che col bancomat (inserisci, PIN, seleziona la pompa, prendi lo scontrino…).

      • Eh ma vaglielo a spiegare, che poi fai più abbonamenti perché ti conviene ma non è affatto obbligatorio o necessario.

      • Non è un alibi, ma la realtà. Un nuovo prodotto lo scelgo se mi semplifica la vita o mi allarga le possibilità di uso, non certo se me le complica. Poi ci stiamo dimenticando dell’invecchiamento della popolazione con i relativi problemi. E anche questo è un dato di fatto !

        • considerando che in molti luoghi il gasolio non può circolare se datato, o avrà vita relativamente breve, se nuovo, l’elettrico allarga eccome la possibilità di uso.
          personalmente ritengo l’elettrico molto comodo: ho uno scooter elettrico, lo carico in garage e spendo pochissimo. certo un’auto elettrica consuma di più, ma spenderei sempre meno, e molto, della panda finto-ibrida (che comunque consuma pochissimo e di cui sono egualmente felicissimo).

          diventa scomodo se non c’è questa possibilità e colonnine vicine non ce ne sono (vicine in termini di 5 minutini a piedi, oltre neanche io riterrei tollerabile), e se risulta scomodo non si comprasse: è come comprare il gpl quando il distributore più vicino dista decine di km.

      • No signor Mauro, nessun alibi ma semplici considerazioni. Fare benzina è molto semplice: scegli il distributore, paghi in contanti o con bancomat – carta di credito e stop. Oltretutto gli impianti sono tutti uguali, non devo cercare quello adatto alla mia auto (piccolo suggerimento per i costruttori: fate i cavi e le spine uguali per tutti, come i caricabatterie degli smartphone, o serve aspettare una impostazione per legge?). Di strada ce n’è ancora da fare, tutto qua

        • Con l’auto elettrica: scelgo il distributore, avvicino una tessera RFID al lettore, inserisco la spina (che è UGUALE in tutto il continente europeo: CCS nel caso di ricarica veloce, Type2 nel caso di ricarica lenta – tutte le auto elettriche europee adatte a viaggiare hanno entrambe queste prese, le citycar al più hanno solo la Type2, le usi su percorsi normalmente limitati e ci impieghi pochi giorni a capire dove sono le colonnine che ti servono). Le UNICHE auto che non rispettano questa regola sono le vecchie Nissan Leaf, che usano una spina diversa.
          Non devo neanche sbattermi con PIN del bancomat, scelta pompa, apertura del tappo del serbatoio (sporcandomi le mani), ecc.
          Se poi hai una Tesla, ai Supercharger salti persino lo step di dover avvicinare la tessera al lettore.

          Se sono in Italia per rifornire sul 99% di tutte le colonnine presenti sul territorio nazionale ho bisogno di UNA tessera (se sono pigro): a scelta tra Enel X Way o Be Charge (o fa fatica anche scegliere il proprio fornitore una tantum?). Se mi ritengo appena più bravo di una scimmia e mi piace risparmiare, posso dotarmi anche di altre tessere ed usare quella che più mi conviene.

          Non parliamo poi nel caso tu possa ricaricare a casa… potresti dimenticarti completamente dell’esistenza dei distributori e della necessità di fermarti per fare rifornimento per la (quasi?) totalità dei tuoi giorni.

          Ti assicuro che ce la puoi fare anche tu. Credi in te stesso!

          Dire che è difficile rifornire un’auto elettrica è un alibi. Anche perché, se vogliamo dirla tutta, se devo pensare agli anziani, quanti di loro sanno usare un distributore self service di benzina da soli? Un po’ di onestà intellettuale, grazie.

    • Si e per non parlare che in caso di guasti nessuno sa metterci le mani e rimani senza auto per mesi. Follia.

  5. Giorni fa parlavo di queste società come dei “paraculo”. È cambiato il governo, che non ama le elettriche e quindi si cambia politica: aumenti quando l’energia elettrica cala, disservizi, blocco degli investimenti, complicazioni tecniche e burocratiche. Quando si ha un padrone, a quello bisogna rispondere.

  6. Non ci siamo proprio. Siamo molto lontani ancora.
    Finché il plug and charge non sarà lo standard supportato da tutti quanti..

      • Il plug and charge viene visto come la panacea, ma in realtà risolve solo il problema di dover tirare fuori la tessera dal portafoglio.
        Riguardo i due problemi descritti: il primo mi sembra un non problema, c’è scritto a caratteri cubitali come funziona al superamento della soglia e l’indicazione di quanti kWh ti rimangono viene aggiornata dopo pochi minuti che hai finito la ricarica.
        Sul secondo problema mi permetto di dire che sarebbe da capire se lo storno della cauzione sia un problema di Enel X Way o della banca, perché la preautorizzazione esiste anche su tutti i self service di benzina ed, almeno con la mia carta/banca, il rilascio è immediato all’atto dell’addebito. Non ho mai provato però con Enel X Way, perché mi hanno perso come cliente da un pezzo.

        • Aggiungerei soltanto che tra tutte le deficienze di EnelX, avrebbero almeno potuto inviare un messaggio al cliente per avvertirlo che i kWh inclusi nell’abbonamento erano finiti. Si chiama attenzione verso il cliente, e l’ho anche detto alla gentile operatrice al telefono l’ultima volta che ci siamo sentiti, l’esperienza utente è orribile, dovete fare qualcosa altrimenti vi eviteremo come la peste.

          • Considerando che la app spesso indica consumi falsati ed inferiori rispetto a quelli reali, è solo pura utopia che possano mandare anche un semplice SMS di avviso. Probabilmente il loro team informatico è lo stesso che gestisce Poste Italiane 🙂

          • Nemmeno BeCharge ti avvisa ***mentre ricarichi*** che i kWh in abbonamento sono terminati e che stai ricaricando in extrasoglia. Non sono nemmeno sicuro che sia tecnicamente possibile farlo, considerando le latenze fra erogazione e aggiornamento nell’app.
            L’unica cosa purtroppo è stare sul pezzo e, conoscendo i kWh residui dell’abbonamento e a quale potenza si sta ricaricando, seguire la ricarica dall’app per stoppare la ricarica appena i kWh ricaricati superano quelli disponibili, in modo da sfruttare tutto l’abbonamento minimizzando però la quantità extrasoglia.

          • L’App Be Charge indica immediatemente quanta % di abbonamento hai già utilizzato e quanti kWh residui hai a disposizione.

          • @Massimo degli Esposti: ma non in tempo reale mentre ricarichi, lo vedi alla fine. Ora, è un po’ che non la uso, ma sono abbastanza certo che sia così.

          • @Euhenio
            Senza avere la pretesa di essere avvisato in tempo reale, quando in App viene aggiornato il conto dei kWh è sicuramente possibile inviare almeno una mail con l’avviso che la quota di energia inclusa nell’abbonamento è terminata.
            Si tratta di una piccola attenzione verso il cliente e un modo per essere trasparenti.
            Se invece pensano che il cliente sia un limone da spremere, ci stanno facendo capire che i clienti retail non interessano più di tanto e probabilmente punteranno sulla vendita all’ingrosso sfruttando il gran numero di colonnine disseminate sul territorio.

        • Il sotware gestionale di Enel-X è quanto mai farraginoso, bacato e chi più ne ha più ne metta… l’app. indicava spesso un consumo differente dal quello effettivo: mi era capitato di trovarmi in una serie di casini con il rinnovo delle tariffe, una volta mi avevano addebitato il canone per un rinnovo mai richiesto, ma la promozione non era stata attivata, facendomi poi pagare la ricarica successiva a prezzo pieno, un’altra volta mi avevano attivato la promozione su mia richiesta ma senza prelevarmi i soldi dalla carta di credito,e i KWh consumati indicati nell’app non corrispondevano con la somma di quelli indicati nelle ricariche.
          Dovrebbero cambiare il gestionale o debuggarlo pesantemente.
          Da allora ho smesso di essere loro cliente, troppi disagi.

          • Hai tutta la mia solidarietà. Qui dentro c’è chi mi prende in giro per il numero di PEC che ho dovuto mandare ad Enel X Way per vedermi riconoscere quanto mi spettava!! Alla fine il mio profilo deve aver raccolto così tante segnalazioni che un giorno mi hanno contattato loro di propria iniziativa per regalarmi 30 kWh per i disagi che mi hanno creato in diversi mesi di utilizzo!!
            Il problema è che poi si dice che la colpa è dell’auto elettrica…

  7. Con me Enel X ha chiuso, da quando mi ha addebitato le ricariche sul rinnovo successivo ha combinato solo pasticci, l’ultimo mese, mi ha conteggiato tutto come extrasoglia senza toccare il credito della tariffa, menomale che avevo già tolto la carta

  8. su con la vita, sono in arrivo le auto autonome gestite da flotte
    prima o poi ne parlerà anche vaielettrico
    🙂

    • Ecco il dettaglio della norma sulla cauzione per la pre autorizzazione:
      8.6 Enel X Way effettuerà una pre-autorizzazione a titolo di cauzione – previa verifica
      positiva sulla possibilità di fornire la prestazione al Cliente – per verificare la capienza della
      carta registrata sull’App. Per pre-autorizzazione si intende un blocco temporaneo di uno
      specifico importo sulla carta registrata.
      In particolare, in base ai piani selezionati, Enel X Way effettuerà le seguenti preautorizzazioni:
      • in caso di attivazione di un abbonamento, Enel X Way effettuerà, nel momento della
      sottoscrizione della tariffa abbonamento, una pre-autorizzazione pari al costo del
      primo mese di abbonamento in base alla tariffa scelta;
      • in caso di attivazione di una Pay per Use, Enel X Way effettuerà, contestualmente
      alla richiesta di avvio della sessione di ricarica, una pre-autorizzazione di importo
      pari a euro 45.
      Successivamente alla pre-autorizzazione:
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      INTERNAL
      • in caso di attivazione dell’abbonamento, l’addebito pari al costo del primo mese
      verrà compensato con l’importo pre-autorizzato;
      • in caso di attivazione di una Pay per Use:
      ▪ se il Cliente ricarica per un importo inferiore a quello bloccato in preautorizzazione, una parte della pre-autorizzazione si trasformerà in
      addebito e la differenza in eccesso pre-autorizzata sarà svincolata al
      termine della sessione di ricarica;
      ▪ se il Cliente ricarica per un importo superiore a quello bloccato in preautorizzazione, Enel X Way annullerà la richiesta di preautorizzazione e addebiterà un importo pari al prezzo dei kWh
      ricaricati, maggiorato di eventuali somme di cui agli art. 5 delle
      presenti T&C.
      Le somme pre-autorizzate saranno immediatamente svincolate al termine della sessione
      di ricarica e rese nuovamente disponibili nelle seguenti tempistiche orientative:
      • 4 giorni in caso di utilizzo di una carta di credito;
      • 7 giorni in caso di utilizzo di carta di debito;
      • 21 giorni in caso di utilizzo di carta prepagata.
      I termini sopra sono indicativi in quanto non dipendono da Enel X Way ma dai propri
      istituti di credito prescelti per il pagamento.

      • Sarà il caso che ENEL cambi gli Istituti di credito, in Germania con EnBW (ricarica a consumo con carta di credito (POS) senza abboamento), la preautorizzazione è stata revocata con restituzione della somma in eccesso in 24 ore. E non ditemi che è solo perchè è la Germania, sono le loro leggi che costringono le banche a rispettare tempi certi e brevi, i mezzi tecnici per fare le stesse cose li abbiamo anche noi in Italia!!

  9. Passi a be charge.
    Abituato a Enelx le sembrerà di trovarsi in Paradiso !
    Rispondono alle chiamate, l’applicazione è chiara, immediata ed ha il monitor In tempo reale della ricarica.
    Oltretutto ora costa meno : 90€per 250 kwh (36€cent/Kwh ) oppure 175€ per 500 Kwh (35€cent/kwh)
    Cordialmente. Sandro

    • A parte il discorso dei prezzi non sono molto d’accordo: anche quelli di BeCharge sono dei gran pasticcioni.
      In questo momento sono certamente meglio di EnelX ma non così tanto e hanno ampi, anzi ampissimi spazi di miglioramento.

    • E, iscrivendosi gratuitamente al Tesla Club Italia (cosa possibile anche se si possiede un BEV di altra marca), si usufruirà di uno sconto 10% sugli abbonamenti.

  10. Quelle di EnelX sono diventate tariffe premium ma il servizio offerto continua ad essere di qualità scadente. Io stesso ho dovuto fare diversi reclami soprattutto relativi ad addebiti di occupazione presa conteggiati male (su colonnine di altro gestore) ed ultimamente in occasione della disattivazione dell’abbonamento il giorno precedente al suo rinnovo: in pratica invece di attendere la mezzanotte hanno fatto il cambio a pay per use nel giro di pochi minuti e mi hanno fatturato la ricarica fatta lo stesso giorno come pay per use. Fatto reclamo e ottenuto il rimborso nel giro di qualche giorno ma l’esperienza utente è pessima.
    Purtroppo non va molto meglio con Be Charge che è riuscita ad addebitare l’occupazione della presa sulle sue stesse colonnine pur avendo scollegato l’auto dopo mezz’ora dopo la fine della ricarica. Anche in questo caso reclamo e rimborso ottenuto dopo pochi giorni, ma quanto spreco di risorse e che pessima esperienza utente!
    Le case automobilistiche svogliate dal canto loro non considerano questo aspetto cruciale per i propri clienti e non si preoccupano di fare contratti vantaggiosi utilizzando la forza contrattuale dal portare i propri clienti ai gestori. Sembra che l’unico che ha capito quanto sia cruciale la ricarica sia Elon Musk, ma non ci va un genio del marketing per capire che se l’esperienza di ricarica delle auto elettriche fa schifo sarà più difficile convincere i clienti a comprare un modello elettrico. Sembra quasi lo facciano apposta.

  11. Purtroppo i 45 euro che nel caso di carta prepagata,
    ti vengono rimborsati dopo 21 giorni la vedo come un soppruso, anche se riportato chiaramente sul contratto ( stessa cosa per becharge).
    Io che ero abituato a caricare mentre andavo a fare
    la spesa, max 10.00 euro….e lo facevo una volta a settimana, ora dovrei sborsare in tre settimane 45 euro x 3…. oltretutto a 0.69 euro kWh..attendendo poi i rimborsi….dopo questa ….
    la prossima auto sarà benzina 🤣🤣🤣

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