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La Porsche insiste sui carburanti sintetici

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Porsche insiste sui carburanti sintetici. Li vede come “soluzione complementare” all’elettrico e continua a sperimentarli, sperando in un uso su larga scala.

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L’impianto pilota Porsche per produrre e-fuel a Punta Aremas, in Cile.

La Porsche insiste: sono complementari all’elettrico

La UE ha lasciato aperta una porta a questo tipo di soluzione anche dopo il 2035, purché sia a emissioni zero. E Porsche ci sta lavorando, partendo dal presupposto che dove nascono gli e-fuel ci sia abbastanza energia da rinnovabili per produrli. Non a caso il progetto della Casa di Stoccarda è basato in Cile, in una zona ideale per la produzione da eolico, con raffiche di vento fino a 120 km/h. Qui un’impianto-pilota dovrebbe produrre circa 130 mila litri di combustibili all’anno. La destinazione? Porsche inizialmente la utilizzerà soprattutto nelle competizioni con la Cayman GT4 RS. Ancora una volta le corse usate come laboratorio, in questo caso per dimostrare che i motori tradizionali possono avere lunga vita grazie ai carburanti sintetici. La Porsche pensa che, al 2030, l’80% della gamma sarà costituito da modelli elettrici: per il resto utilizzerà gli e-fuel?

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Oliver Blume, numero uno della Porsche.

Ma quanto costeranno? Due dollari al litro, se su scala industriale

Su tutto grava però un interrogativo di fondo: quanto costeranno questi carburanti sintetici? “Dipenderà dal livello di produzione in futuro“, spiega il presidente Porsche, Oliver Blume. “Se fatto su scala industriale, sarà possibile raggiungere un prezzo inferiore a 2 dollari al litro. L’importante è che i combustibili sintetici siano prodotti in modo sostenibile e in parti del mondo dove abbondano le energie rinnovabili. In modo tale che l’apporto di energia extra per la produzione sia irrilevante. Gli e-combustibili prodotti dall’acqua e dall’anidride carbonica estratta dall’aria, con applicazioni per auto, aerei e navi, hanno un vantaggio rispetto all’idrogeno puro. Quello di poter essere trasportati più facilmente”. Due dollari  al litro sarebbero un prezzo competitivo, allineato al costo attuale dei carburanti tradizionali. Ma si riusciranno a raggiungere le economie di scala di cui parla Blume?

— Leggi anche: i carburanti sintetici sono la soluzione? Vediamo i test…E, se vuoi seguirci con continuità, iscriviti gratuitamente alla Newsletter e al canale YouTube di Vaielettrico —

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16 COMMENTI

  1. A me pare una boiata grande come una casa, per carità la ricerca sugli efuel serve eccome, aerei navi etc son ancora molto lontani dalla elettrificazione, figuriamoci dalla conversione dei parchi circolanti,ma anche per la ricerca spaziale, nuovi combustibili facilmente per l’esplorazione spaziale etc.
    Per i mezzi privati è trasporto su gomma mi pare veramente assurdo, se proprio si vuole dare spazio a questi carburanti come minimo ci vorrebbe una sorta di regola, se vuoi metterlo sul mercato devi dimostrare oltre ogni ragionevole dubbio che dall’atmosfera è dagli oceani estrai almeno il 5% in più della co2 immessa all’utilizzo del carburante prodotto, e soprattutto in archi temporali non superiori ai 3 mesi… Che se mi pianti mille semi di alberi per dire che hai compensato, ma lo farai realmente tra 30 o più anni quando saranno cresciuti.. Beh.. Allora se ne può parlare, ma deve avere comunque bilancio negativo di emissioni, altrimenti il problema peggiora è basta

    • Dai, il giochino è semplice! Alla Porsche questo discorso serve per tentare di non fare la 911 elettrica. Perché sanno già che farla di qui a una quindicina d’anni sarebbe un fiasco. Vuoi perché chi vuole la 911 desidera un certo tipo di discorso tant’è che quando ogni tanto mettono fuori le varie serie limitate con cambio meccanico e impostazione “analogica” vanno via esaurite nel giro di un quarto d’ora) vuoi perché la 911 è già cara a benzina figuriamoci elettrica. Perché puoi essere Porsche ma se metti fuori il 911 elettrico a €200.000 prezzo base giocoforza ne vendi molte ma molte di meno di quello che pensi. Già hanno fatto intendere abbastanza chiaramente che sì, faremo la Cayman elettrica però la GT4 sarà a benzina. Il discorso di Porsche secondo me è molto più terra terra di quello che vuol sembrare: ti faccio la benzina ecofriendly, così non cambia niente per un certo tipo di clientela peraltro dai numeri assolutamente ridotti rispetto al totale… e che quasi certamente non sarei in grado di soddisfare nel breve periodo con un mezzo elettrico. Io mi tengo i miei clienti, l’ambiente è più o meno contento… Mica ho detto che voglio salvare il mondo eh?😂

      Secondo me il giochino è quello.

  2. Eppoi nessuno ha detto che abbiano le stesse caratteristiche della benzina, semmai molti motori per come sono fatti non le potranno utilizzare o molti motori storici. Stiamo a parlare del nulla.

  3. Ciao a Tutti,
    io penso che non ci sia nessun motivo per osteggiare la ricerca e lo sviluppo di carburanti alternativi.
    Prima di tutto perché la ricerca generalmente porta ad un progresso magari anche solo per sbaglio e poi ci sono quei mezzi di trasporto per i quali l’accumulo elettrico tramite batterie chimiche non è ancora fattibile (aerei, grandi navi a lunga percorrenza, treni, macchine agricole), per loro ci potrebbero essere le celle a combustibile ad idrogeno o ad ammoniaca, ma è complicato.
    Gli e-fuel, penso, sarebbero una soluzione più semplice e di più rapida applicazione per questi tipi di veicoli.
    L’importante, dal mio punto di vista, è che gli e-fuel siano prodotti senza sottrarre spazio alle coltivazioni a scopo alimentare e Porche sembra confermare questo intento.
    Quindi che investano pure in questa ricerca e magari siano anche aiutati da finanziamenti pubblici.

    E se poi un po’ di questo carburante finirà nelle rumorose e puzzolenti supercar (e non solo), beh credo ci gireremo con ancor più stupore nel sentirle passare…

    Buona serata,
    Bruno

  4. Domanda: ma dal tubo di scarico cosa esce?

    E dal punto di vista dell’efficienza? Tutto il giro rispetto all’elettrico puro che resa ha?

  5. Ma alla fine.. perché no? Se con questo sistema si riesce a far contenti qualche decina di migliaia di appassionati su X miliardi di persone al mondo, i quali potranno comunque continuare a divertirsi durante il weekend facendo sicuramente molti meno danni di quanti ne farebbero comunque se si andasse avanti così com’e adesso… cioè, con queste premesse e solo con queste alla fine perché no? E tutto questo senza aprire il capitolo motociclette, per le quali le batterie adatte non me ne vogliate ma sono ancora di là da venire. Sia chiaro: è solo una chiave di lettura

    • Infatti, niente da dire, pensiamo alle auto storiche e, giustamente, alle moto, niente da dire. Avrà un suo mercato specifico (visto il costo) e non essendo una soluzioni di massa non sposta certo l’ago della bilancia, anzi, permette la sopravvivenza di un mercato che altrimenti si spegnerebbe completamente, pur non costituendo una deroga, sempre antipatiche.

      • Diciamo che gli e-fuel saranno l’evoluzione “sostenibile” delle benzine alchilate che vengono usate ormai da tempo in settori specifici.

  6. Ho una domanda: quanta energia serve per produrre 1lt di carburante sintetico che può restituirmi alla ruota ottimisticamente circa 3kWh?

    • Guido ma a questa domanda e con le premesse la risposta semplicemente è.. Chissenefrega. Se la produzione è a impatto zero, chissenefrega, se nulla toglie ad altri ambiti, settori, se non inquina.. Chissenefrega 😂

      • Ma io sono curioso!
        Ho capito che alla fine è impatto 0, se io compenso lo può essere anche andare su Marte…

      • In realtà la trovo una domanda interessante, perché da un’idea del minimo prezzo di questi carburanti.

        Cioè, il prezzo sarà composto dal costo delle materie prime, più l’energia per la produzione, più il trasporto, più un ragionevole profitto, più accise e tasse.

        Ora, magari chi ha la Porche non si pone il problema di quanto costa il carburante, ma se a parità di spesa, con l’elettrico ci si fanno, diciamo, 4 volte i chilometri…

        • Il prezzo? Il prezzo sarà quello che decideranno i produttori in base alle loro esigenze/richiesta, come in tutte le cose. Di sicuro sarà di più di quel che già realmente porta guadagno 😂

          @Guido, rileggendo la mia risposta mi sono accorto di essere stato un pò bruttarello, ma non volevo esserlo èè, però, quando leggo di kw relativi ad un sistema che alimenta una trazione, faccio sempre moltissima fatica a ragionare su cose tipo ‘1 lt di benzina genera 9,6kw,alla ruota ne arriva 1/5,mentre con la batteria ne arriva il 90’ e via via, quindi in questo contesto, con questa premessa ed il lusso di poter, tra virgolette, sprecare carburante a inquinamento zero, mi è proprio uscito un chissenefrega 😂

          • @marco
            Appena in tempo per fermarlo, avevo già mandato un sicario… solo che è partito con una ION con batteria da 11kW, fa caldo e ha il clima a manetta, mi si fermava ogni 80 km e ricaricava in AC a 3kW con la Shuko ma solo di giorno perchè di notte non si fida a lasciarla caricare senza che lui la fissi… Bene, alla fine è andata bene, fortuna che non ha preso l’altra auto, una Model S 100P perchè stavano smacchiando i sedili sporchi di sangue.
            (seriamente: avevo inteso lo spirito, tranquillo!)

  7. 2 euro al litro è il costo di produzione non quello di vendita… se la benzina costasse 2 euro al litro il prezzo di vendita sarebbe vicino ai 4 euro… quindi resta un semplice esercizio di stile per il motorsport, auto storiche ed hypercar

    • Lo penso anch’io… SE raggiungono l’economia di scala… Metti anche che su un prodotto di nicchia, vengano ridotte le accise eccetera…

      Se alla fine la clientela rimarrà solo quella degli appassionati, quanto se ne potrà produrre? Saranno sufficienti a mantenere un mercato?

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