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La Norvegia in BYD Atto 3: ho speso…

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La Norvegia in BYD Atto 3: l’ha percorsa Roberto, un lettore di Belluno che qui racconta gioie e dolori del suo viaggio (a noleggio) nel Paese scandinavo.

       La Norvegia in BYD di Roberto Baldan

“Quest’anno abbiamo deciso di fare un viaggio in Norvegia, dalle isole Lofoten fino a Capo Nord. Abbiamo preso un volo da Venezia fino ad Oslo e da Oslo fino a Bodo, dove abbiamo noleggiato un’auto elettrica. In Norvegia le auto elettriche hanno molte agevolazione: conveniva molto di più prenderla elettrica che a combustibile fossile.

La Norvegia in BYD a noleggio: la prima ricarica…

Arrivati al noleggio l’addetto mi dice in inglese: l’auto è una Ioniq 5 bianca e si trova qua fuori alla sinistra, senza darmi nessun’altra spiegazione. Ho pensato che dev’essere molto facile ricaricare qui in Norvegia, se non servono spiegazioni. L’aeroporto di Bodo è piccolo tuttavia non vi era traccia di Ioniq 5. Aprendo il contratto, trovo che l’auto era una BYD Atto 3 nuova, color crema. Partenza e via. Prima preoccupazione: cerchiamo una ricarica e proviamo a ricaricare. Il governo norvegese mette a disposizione una app con tutte le stazioni di ricarica (moltissime), Parcheggiamo e cerchiamo la prima. Istruzioni in Norvegese, sito web  in Norvegese, con  google capiamo che quella ricarica va solo con chiave rfid e abbonamento. Cambiamo colonnina. Questa indica una App. Ottimo: installiamo, carichiamo la Carta di credito e proviamo. Tutto ok, prima ricarica andata.

la norvegia in BYD
Ogni tanto qualche imprevisto sulla strada…e qualche diversivo di pesca.

Scarichiamo l’app Tesla: un Supercharger funziona, un altro non va

Nel frattempo facciamo amicizia con una coppia di Ungheresi, anche loro in vacanza e con una ID.4.  Ci consigliano un’altra app con cui hanno girato le Lofoten. Scarichiamo e partiamo. Dopo un giorno facciamo tappa a Tromso. Le nostre app indicano che non vi sono ricariche compatibili più a nord. Tesla invece ne ha. Scarichiamo l’app Tesla. Non essendo sicuri della compatibilità, al primo Supercharger proviamo: funziona. Tranquilizzati, partiamo verso Nord. Arriviamo a Alta, ultima città norvegese a nord, e ricarichiamo in una stazione Tesla. Dopo numerosi tentativi, capiamo che quel tipo di colonnine Tesla non sono compatibili con la nostra BYD e ci preoccupiamo. Ci spostiamo in un altro gruppo di colonnine e cerchiamo di capire. Non vi sono indicazioni di app e i nomi scritti non ci riportano a nessun risultato. Chiediamo alle persone che incontriamo. La prima ci dice che una volta si usava una app, ma poi la colonnina ha cambiato gestore. Un’altra ci indica la giusta app e possiamo ricaricare e ripartire.

la Norvegia in BYDLa Norvegia in BYD: quanto ho speso per 2.310 km in 6 giorni

Finalmente arriviamo a capo nord. Sole a mezzanotte, cena e riposo. Il giorno dopo ricarica nel paesino prima di Capo Nord e ritorno verso le Lofoten senza più pensieri per le ricaricheI dati: 6 giorni di noleggio 1.100€ compresi costi stradali e traghetti. 2310 km percorsi. 414 kWh consumati. 210€ costo ricariche. 14 ricariche per 535 minuti totali – App: kople, Elton, Tesla, InCharge (per il nord Norvegia). Indispensabile una carta di credito e una eSim dati (io ho preso una Airalo, che è andata benissimo). Come avrete letto, non ho fatto commenti o dato giudizi sulla auto, sulle sensazione e sul viaggio. Avrei reso il racconto troppo lungo. Mi interessava darvi un’idea del mondo che arriverà in Italia. Dei problemi pratici che avremo e che avranno i turisti in un viaggio in Italia. Un abitante di Alto mi ha detto che lui ha 12 app installate per ricaricare… 

  • Tre ore di coda sotto il sole cocente: che cosa rischi con l’auto elettrica? Il NUOVO VIDEO di Paolo Mariano

Phoenix
Vesper
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41 COMMENTI

  1. noto che la vettura fotografata ha una Targa di una vettura non elettrica ,in Norvegia tutte le vetture elettriche hanno la targa che inizia con EL, che sta per elettrica(non credo che i noleggi in Norvegia abbiano targhe diverse)solo una constatazione. comunque anche in Norvegia è finita la cuccagna delle agevolazioni per le EV, per entrare in Città a Bergen le auto pagano da €5-€10 dipende dalle fasce orarie, per 1 ora. le EV prima erano escluse, adesso pagano anche loro. Anche per parcheggiare erano esenti, ora non più.Ma in Norvegia le abitazioni hanno 6 Kw e quindi a loro va bene. Colonnine di ricarica se ne trovano a centinaia

  2. Ehm… altri hanno già commentato sul fatto che il 90% dei problemi avuti dal lettore siano dovuti alla sua inesperienza con l’auto elettrica. E non c’è nulla di male. Succede. Ma non è colpa del mezzo o del vettore energetico o della tecnologia. Per dire, la prima volta che ho noleggiato un’auto in Thailandia al primo benzinaio ho scoperto che dovevo decidere il numero di ottani, che era solo servito, che dovevo capire a chi dare i soldi…. e al secondo benzinaio era simile da diverso. Con uno scoglio linguistico maggiore che in Norvegia. 😀

    Ma volevo far notare un’altra cosa da nerd…. Airalo? una eSIM? In Norvegia??? Ragazzi c’è il roaming europeo!!
    Nei paesi scandinavi (e in Europa tranne Svizzera) non serve nessuna eSIM!!

    Detto questo pare che il lettore si sia divertito nel suo viaggio nella bellissima Norvegia (purtroppo ne ho visto solo la parte meridionale per ora…) e questo è quello che conta! 🙂

  3. Il display della BYD che vedo in foto mi ricorda il TomTom (stand alone) che mio suocero aveva montato sulla sua auto e che insisteva ad usare al posto di Waze, anzi, il vecchio TomTom era più elegante. Questo qui non si può guardare, 40000 euro e un display con una cornice nera più grande del display stesso, font illegibile e grafica del VIC20. Ma va tutto bene, è il vecchio che avanza, aspettando che sostituiranno il volante col controller del vecchio Nintendo (come il sommergibile che è imploso) …

    • Io veramente sul display ci vedo un tunnel dimensionale che ti teletrasporta automaticamente nel punto desiderato della Norvegia 😀

    • Magari i problemi della Atto 3 fossero la cornice del display!
      I veri problemi sono che ha una ricarica lenta di 88 kW che poi nella realtà scende spesso a 50 kW, che ha la trazione anteriore, non ha il one pedal, non ha il frunk, ne il Plug&Charge, ecc. ecc.

  4. Scusa eh, ma arrivare in un paese straniero e noleggiare una BEV senza averne mai provata una e pretendere di trovare tutto semplice (nell’estremo nord poi…) mi pare una bella pretesa. Io che in Norvegia ci abito di app non ne ho nemmeno una: basta iscriversi all’automobil club “elettrico” norvegese per avere un rfid che va praticamente con tutti i gestori norvegesi (ed oltre 25.000 stazioni di ricarica in Europa, comprese anche EnelX, Ionity e BeCharge).

    • Grazie Sandro, mi fai venire in mente una propostona da girare ai responsabili di vaielettrico: perché non creare una pagina che illustri le migliori soluzioni per girare nei diversi paesi (magari facendosi supportare da chi in quei paesi ci vive o da chi ci ha viaggiato utilizzando app “Italiane”)?
      Sarebbe un supporto utilissimo

  5. Niente in contrario sugli EV, ne ho guidati assai per lavoro, ho già la wall box in garage e in futuro forse la comprerò….ho noleggiato a luglio una toyota ibrida a benzina in Norvegia: 10 gg assicurazione completa a 700€, 350€ tra benzina, autostrada e traghetti, ovviamente nessun problema x rifornimenti….fate i conti

    • Auto a noleggio economiche in Norvegia:

      – Economy, 32 €/giorno
      – Compatta, 45 €/giorno (es. Yaris ibrida)
      – Media, 59 €/giorno
      – SUV grande, 149 €/giorno

      Io noleggiai una bicicletta a Stavanger un’estate che stetti li per la, faceva abbastanza caldo e per spostarmi bastava, poi per giri più lunghi in auto ero ospite

      Più che altro ero sconvolto dal veder i camion frenare da lontano per lasciarmi passare, a me in bicicletta

      Ecco, per 90 giorni spesi ancora meno di te 🙂

    • Signor Renato, non provi a dire che le auto con motore a scoppio convengono di più, anche perché in Norvegia hai tasse agevolate se prendi l’elettrico.

  6. 12 diverse app per cercare di ricaricare la macchina!!!! Semplicemente assurdo .
    Dovrebbe, per legge, essere uniformato il sistema di pagamento; vai alla colonnina e con una mastercard contact less e con lettore selezioni l’importo e ti ricarichi la macchina .
    Sinceramente una cosa del genere avrei fatto morire la macchina allo 0% ed avrei rotto le scatole all’autonoleggio perchè non mi aveva informato di questo gravissimo disservizio

    • Ne sarebbe bastata una sola, tra l’altro italiana. Si chiama NextCHarge.
      Provare per credere, sono presenti tantissime colonnine in Norvegia, come del resto anche in tutta Europa.

  7. ma vi sembra ragionevole che non ci sia una unificazione dei sistemi di pagamento ma servano tutte quelle app (12!!!)? E’ da fuori di testa.
    Con una mastercard paghi dappertutto (tranne che in Iran dove non accettano alcuna carta di credito occidentale e alle volte hai problemi anche in Cina) .
    In cina apri un accounto WeChat Pay e copri tutto il paese e tutti i servizi, ristorante, cinema, supermercato, benzina , ricariche elettriche anche trasporti pubblici ed aerei.

    • Non è normale, infatti non servono. Nè in Norvegia (dove non servirebbe proprio, basta un RFID e UNA app per sicurezza) nè in Italia (dove ne basta UNA, tipo NextCharge o BeCharge che sono interoperabili con quasi il 99% delle colonnine).
      Il futuro è NESSUNA app e NESSUNA carta di credito, dato che lo standard prevede da quando esiste il Plug&Charge, che usa Tesla: è la colonnina che dialoga con la macchina (che è intestata a qualcuno e quel qualcuno ha memorizzato un sistema di pagamento) e senza tirare fuori nulla o aprire alcuna APP si carica e basta.

      • Buongiorno Guido, la prossima settimana andrò in norvegia, ho prenotato un bev. Posso quindi utilizzare sia becharge che nexcharge? Grazie

        • Provi ad installare Nextcharge e a registrarsi per poi fare una ricerca con Norvegia: usciranno tutte quelle in roaming e sono una marea, ma la cosa migliore è controllare in prossimità di dove si ha intenzione di andare quante ce ne sono.
          E si spera che il noleggiatore fornisca lui stesso una card.

          • Il problema è che Nextcharge ha solo il payxuse, non è possibile fare abbonamenti (a meno che non mi sia perso qualcosa), per cui i costi di ricarica lievitano. è sicuramente molto utile, ma per le emergenze

          • Se il noleggio è con Hertz, direttamente nel portachiavi c’è una chiavetta rfid Shell Recharge.

  8. Purtroppo sono questi casini che non fanno decollare le EV che a tutti gli effetti sono auto eccezionali e solo chi non ne ha provato uno può dire il contrario o per partito preso è un errore provatele e speriamo che presto venga risolto questi stupidissimi falsi problemi

  9. Chiedo scusa ma 210 € di ricariche per 2300 km non mi pare un risultato favoloso. Io ho un’auto diesel che con un pieno fa tranquillamente 850 / 900 km (se guido con metodo ho superato i 1000). Fare il pieno mi costa circa 90 euro. Bene o male spendo quei soldi lì per fare 2300 km. Detto altrimenti, il serbatoio ha oltre 50 litri. Fa circa 20 km con un litro. Ci vogliono circa 115 litri di gasolio per fare 2300 km. Fate voi i conti

    • Da lettore a lettore, mi chiedo se lei prima di fare la domanda si sia posto un’altra domanda più banale. Quanto costa il gasolio in Norvegia?
      Partendo da questa domanda ed ipotizzando il suo consumo ottimistico di 50 litri per 1.000 km ho estratto i litri di gasolio, ovvero 115,5. Poi sono andato a cercare il costo medio di un litro di gasolio ed ho trovato che ad agosto è stato all’incirca 2,042 €/litro e pertanto facendo lo stesso viaggio il lettore avrebbe speso 235,85 € in gasolio se avesse preso a noleggio un bel dieselone.
      Ne segue che il lettore ha speso meno di un dieselone per ricarica e come ha detto lui anche come costo di affitto.
      Per chi non lo sapesse le ICE in Norvegia sono molto tartassate (già 10 anni fa me ne parlava un conoscente che si è trasferito in quel paese).

    • 115X1,85 fa 212€. In pratica caricando SEMPRE per strada, in viaggio extraurbano parificano il costo.

      Questo vuole dire che in un uso misto citta/extraurbano costerebbe certamente di più (il diesel se li sogna 20Km/L in città) e caricando a casa ciaone proprio.

    • che poi paragona una berlina bassa e di non meglio precisata taglia con i consumi di un Suv…premio G.A.C.

      Su you-tube c’è un signore che è passato:
      -> da Stelvio 2.2 TD
      -> a Model Y Performance

      usando solite ricariche con abbonamento, in 2300.km percorsi fuori casa ha risparmiato -60% sui costi di “carburante”, senza mai risparmiarsi alla guida della Y

  10. Son tre app per i teslari sotto il cielo che risplende,
    Sette ai Principi Volkswagen nelle lor rocche di pietra,
    Nove agli poveri mortali che la triste Cina attende,
    Uno per chi ha prese in casa, chiuso nella reggia allegra,
    Nella Terra di Norvegia, dove eletteico risplende.
    Una app per domarle, una app per trovarle,
    Una app per ghermirle e in un token poi legarle.

    A quando l’Unica App? 😂

    • :-)….
      Non solo….
      Immagino se ne sia già parlato ma mi sarò perso la discussione.
      Ma il contante…?
      Perché non prevedere l’opzione del contante?
      In Italia dove grazie al nuovo Governo (per una volta parliamone bene) il contante è finalmente salito alla soglia di euro 4.999.99.
      Molti altri Paesi Europei non sono da meno.
      Perché gli Eletronauti devono essere necessariamente tracciati mentre i Termici non necessariamente?

        • Massimo non è per darle contro ma solo come ulteriore osservazione a quanto scritto da lei.
          Quindi pagare in contatti sarebbe uno sbattimento/complicazione per l’utente è tecnologica perché nelle colonnine bisognerebbe prevedere un modo sicuro per identificare il cliente (esempio carta d’identità elettronica e quindi relativo lettore nfc, per curiosità l’avete mai usata per accedere ai servizi telematici dello stato?)

        • Sulla A22, o meglio quelle fuori dalla A22 che non son più gratuite pupi usare il bancomat,
          -scegli colonnina
          -inserisci bancomat e codice
          – ricarichi i tuoi kw
          -digiti fine carica, ti chiede di ripassare il tuo bancomat
          Finito!
          Ti chiede se vuoi fattura o scontrino, per lo scontrino ti chiede tuo n. Cellulare e ti manda un SMS con link per visualizzarlo…. molto semplice.. non servono app ne carte!

          • C’è un Pos che legge i dati del Bancomat e si interfaccia con l’Istituto di credito per ricevere i dati utente. L’utente può chiedere la fattura o meno, ma il gestore della colonnina è obbligato a fatturare ogni transazione. L’installazione del Pos e il software di comunicazione con il circuito Bancomat ha un costo che si scarica sulla tariffa. In ogni caso è escluso il pagamento in contanti.

      • L’alternativa è piangere.
        Dodici dicansi dodici app per ricaricare ad Alto, norvegia, ridente (?) cittadina di 20847 abitanti, mi pare una tale presa per i fondelli da risultare quasi incredibile.
        Qui non è questione di essere pro o contro l’auto elettrica. È assurdo e basta. Urge trovare un rimedio vero. Su scala continentale possibilmente
        Quindi siccome l’alternativa è piangere, tanto vale provare a ridere

        • Hai ragione è assurdo.
          Ma tutto dipende dalla buona volontà umana che troppo spesso sconfina nella stupidità.
          L’auto infatti si chiede: ed io che c’entro?

        • Ma vi viene il dubbio che il norvegese che usa 12 app forse sia lui ad avere problemi? Anche in Italia si possono installare tranquillamente 12 app, probabilmente molte di più se uno vuole averle tutte perché magari è paranoico. Ma ne bastano al massimo un paio onestamente.

  11. In Italia c’é bisogno solo d 2 app, EnelXWay oppure BeCharge come app principale, Nextcharge come app di backup.
    Fine

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