Home Vaielettrico risponde La mia auto incidentata in riparazione da 7 mesi: possibile?

La mia auto incidentata in riparazione da 7 mesi: possibile?

50
La Renault Megane E-Tech di Massimiliano dopo l'urto: i danni ammontano a 16 mila euro.
Dopo un incidente impossibile riparare l’auto: lo sfogo di Massimiliano, deluso dal lungo fermo della sua Renault Megane, che ha avuto danni per 16 mila euro.
La mia auto incidentata
Immagine d’archivio della Megane E-Tech.

Abbiamo comprato una Megane e fatto sacrifici per installare il fotovoltaico…

“Circa 3 anni fa io e la mia famiglia abbiamo iniziato ad informarci sul tema della transizione ecologica. Abbiamo molto a cuore l’ambiente e quello che stavamo facendo fino a quel momento non ci bastava più. Così abbiamo deciso di fare forti sacrifici economici per installare dei pannelli fotovoltaici e migliorare l’efficientamento energetico. Tutto a nostre spese.
Lo step successivo ha riguardato l’acquisto di un’auto elettrica per sostituire un diesel. Ho visto decine e decine di video prima di fare l’acquisto, sul vostro e su altri canali, quindi ero più che preparato al suo utilizzo. Così un anno e mezzo fa decidiamo di acquistare la Renault Megane e-Tech.
Siamo stati felicissimi dell’acquisto e dell’ idea di poter girare l’Italia senza inquinare e caricare la macchina con l’energia che noi stessi produciamo. Eravamo veramente orgogliosi dei nostri sforzi. Quello che ho capito a mia spese, però, è che non è sufficiente che solo i clienti siano informati sulle auto elettriche: dovrebbe esserlo anche tutta la filiera.
la mia auto incidentata
Un’altra immagine dell’auto incidentata di Massimiliano.

La mia auto incidentata è ferma con 16 mila euro di danni…

Dopo 6 mesi dall’acquisto ho avuto un incidente. Un signore, non rispettando lo stop, mi si è proiettato davanti a folle velocità e sono stati quantificati circa 16 mila euro di danni (solo un faro costa più di 2 mila euro). Faccio portare subito l’auto nell’assistenza ufficiale Renault perché voglio che sia riparata da mani esperte. È vero esattamente il contrario: la mia percezione sin da subito è stata che la macchina non la volevano perché non sanno come ripararla.
Così, ordinando un pezzo dopo l’altro non sapendo di preciso cosa servisse, sono passati 7 mesi. Non hanno mai avuto l’accortezza di caricare l’auto per raggiungere almeno la soglia minima di sicurezza della batteria, che da 7 mesi si trova sotto al 17%. Quando ho chiesto il motivo, mi hanno detto che non hanno powerwall per la ricarica (anche se bastava una schuko).
Ma la follia è che un’officina ufficiale Renault ( fino a pochi mesi fa tra le poche di proprietà della casa madre) non sappia che la batteria non può rimanere per mesi sotto un livello critico. E che non sia predisposta per la ricarica dei veicoli elettrici.

La mia auto incidentataNon si sa quando potrò riavere la mia auto incidentata

Inoltre non sapevano di dover ricalibrare sensori e telecamere. La formazione su questa tecnologia dovrebbe essere trasversale e ampia. La Renault ha dimostrato di non aver formato adeguatamente la rete di supporto e di aver immesso sul mercato un’auto senza preoccuparsi del post vendita.
Forse se avessi acquistato l’auto di un altro brand ora non farei dietrofront sulle auto elettriche. Ma ora sono convinto che i tempi (come diceva qualcuno e io gli davo contro) non sono maturi e nessuno si preoccupa di farli maturare. Attualmente l’auto è ancora in carrozzeria. Stanno aspettando ancora qualche pezzo e poi dovranno ripristinare (o, meglio, ricalibrare) tutta la sensoristica.  
Per la batteria la situazione sarà da valutare, anche se sono preoccupato. La stessa Renault scrive sul manuale che per le lunghe soste si consiglia di mantenerla tra 20% e 50%. E nelle condizioni della garanzia della batteria è scritto che questa è nulla se non vengono rispettate le indicazioni di utilizzo. Ho inviato richiesta di informazioni a LG Energy Solution e sono in attesa di riscontroMassimiliano De Luca

Reti di assistenza in crisi per risolvere problemi gravi

Risposta. Diversi casi, non solo di Renault, ci confermano che il ripristino delle auto elettriche in caso di guasti o incidenti gravi è ancora un punto interrogativo. Con tempi lunghissimi e reti di assistenza che non sono preparate ad affrontare le eventualità che si possono verificare, come l’incidente di cui è stato vittima Massimiliano.
La stessa Tesla in genere consiglia di rivolgersi solo a centri di riparazione altamente specializzati, con costi piuttosto alti. Quel che appare sconcertante nel caso del lettore è che l’officina non sia stata in grado di ricaricare l’auto per riportarla ben sopra la soglia 20%. Crediamo che sia diritto del lettore, alla restituzione dell’auto, di chiedere un check-batteria con certificato, per capire come stanno le cose.
Comunque sia, se Renault vorrà dare la sua versione dei fatti, avrà  qui a disposizione lo stesso spazio e la stessa evidenza.
– Renault Megane E-Tech: il VIDEO-TEST di Paolo Mariano

Webinar
Apri commenti

50 COMMENTI

  1. Quando le auto hanno sostituito i cavalli era così, la benzina dovevi andarla a comprare dal ferramenta e le riparazioni erano costosissime e complesse perché non c’era personale formato, non è un caso che le auto le avessero solo i ricchi.
    Cambiò tutto quando Ford semplificò all’estremo un’automobile facilitando la riparazione.
    Oggi però semplificare è estremamente difficile e, data la diffusione capillare dei mezzi, lo è anche formare tutto il personale del aziende (che comunque deve anche formarsi contemporaneamente su termiche e ibride…).
    Entro una decina di anni, all’estero, credo che sarà tutto risolto, in Italia ne bastano trenta di anni…

    • volete i fari a matrice di led….. pagate!!!
      ci sono fari “standard” dove la lampadine la paghi anche 30 euro, la osram Bixeno viaggia sui 150 auto a lampadina, il fare a led più economico “omologato” viaggi sui 400-500 euro, i matrix led adattativi , ecc, ecc, ecc, 2k l’uno senza problemi dato che è un kit che include anche tutto il meccanismo di orientamento del faro stesso o te lo procuri dalla lista dei ricambi “usati ma nuovi o quasi”

      • Si e poi se lavori in Volkswagen e vedi un faro posteriore a led che costa 700€ al concessionario ( quindi ci sarà un ricarico da parte del concessionario verso il consumatore ) e dentro il magazzino ne costa a malapena 180€ ti viene il dubbio che a monte non è un problema del led ma del forte ricarico che c’è dietro. Perché vi racconto un bel giro che fa questo materiale prima di arrivare a noi consumatori :
        Fabbrica vende l’articolo al magazzino centrale ricambi, che a sua volta vende al concessionario che a sua volta vende al consumatore, quindi quel prodotto ha un ricarico di ben 3 volte. Mi ricordo bene quando lavoravo in VW che gli articoli ( centro ricambi -> concessionario ) avevano un ricarico minimo che partiva dal 30% e poteva finire fino al 280%. Ci dicevano sempre che i veri guadagni arrivavano da i ricambi e non dalla vendita dell’auto

        • Lo so benissimo, i ricambi che gestisco io va i clienti vengono ricaricati dal 50 al 300% in aggiunta adesso sono stati rimossi molti pezzi che venivano dati “sciolti” a favore di kit completi : es cambio automatico sequenziale non sostituisci più le singole elettrovalvole ma il gruppo intero; i dischi dei freni negativi della CAT non si trovano praticamente più a singoli pezzi ma trovi solo il kit gruppo freni negativo…. Poi è anche un motivo di sicurezza in molti casi perché nel tempo abbiamo avuto a che fare con roba riparata da cani ed un paio di terme che hanno ammucchiato una fila di auto per strada.

  2. La mia dacia spring immatricolata il 26 novembre 2022: una settimana dopo, guasto al trasformatore che carica la batteria 12v. Stoppata in officina Renault. riconsegnata il 16 gennaio. 18 novembre 2023. Guasto al baule (si apre quando vuole) segnalato. Ci rivado a metà gennaio. Nessuno ha ordinato un bel nulla…diagnosticano un problema elettrico al baule. Sono ancora in attesa del pezzo e sono con il baule bloccato.

  3. Vi dico la mia situazione, da italiano normalissimo. Trovandomi nella condizione di dover comprare un ‘auto mi sono messo a guardare video sulle elettriche e vi seguo da un pò di mesi, ma io più vi leggo e più mi convinco che non è proprio il caso, programmare viaggi, caricala ma non troppo, scaricala ma non tutta, preriscalda, abbonamento che poi non è così diffuso, quell’altro è un mezzo furto, addebito parcheggio durante la ricarica, meglio avre il fotovoltaico a casa, colonnine non funzionanti, termiche parcheggiate abusivamente e vigili distratti, officine incompetenti, potenze da supercar inutili ma autonomia ballerina, ma cos è sta roba,… mi dispiace, ero partito con le migliori intenzioni, ma io mi compro una diesel e amen, non ho tempo da perdere, ci penseremo poi fra 20-25 anni ad una elettrica, quando dovr cambiarla di nuovo, perché è ecologia anche farle durare molto, il più possibile.

    • a parte che la tua presentazione è credibile come una moneta da 3 euro,
      la tua idea non sarebbe “ecologica”, perchè sè compri un’auto nuova, hai:

      – 8-10 tonnellate di Co-2 per la fabbricazione ( 12-15 se è elettrica)

      – se è termica, poi usandola emette 2 tonnellate di Co2 ogni 10.000 km ( 0,5 tonnellate ogni 10.0000 nel caso della elettrica, che poi cala ogni anno arrivando a 0,3)

      – tenendola la termica 25 anni, emette 50 tonnellate di Co2, oltre alle 10 perfabbricarla

      diesel poi nel 2024.. magari al nord italia o in grandi città .. auguri per i permessi per circolare tra pochi anni e anche tasche profonde in caso di guasti al motore

      se hai questo animo sensibile, potresti piuttosto salvare da rottamazione sicura un’auto termica ancora in buono stato.. magari una utilitaria a benzina.. pagando qualche lavoretto per averla in forma

      almeno avresti 0 Co2 per la fabbricazione, e 30-40 tonnellate di Co2 per l’utilizzo (ne ho messe un po’ meno di sopra ipotizzando che scegli una utilitaria/compatta a consumi molto bassi)

      ancora meglio, se vuoi strafare, poi l’auto usata la usi il meno possibile (ci fai meno km annui) usando i mezzi pubblici quando posssibile

      ora scusami, devo andare in banca a cambiare quella moneta da 3 euro 🙂

      • Però ammettilo che non ci sono dubbi sui fastidi che chi ha l’elettrica sta in parte avendo ed ui proporzione sono di più che a girare con uno scassone vecchio e fumoso. O dimmi che passi la giornata pensando alla CO2….

        • sui fastidi attuali di ricaricare fuori casa si certo ti do ragione

          precisavo che se Andrea la mette sul lato ambientale, la mia personale graduatoria sarebbe:

          (1a) auto BEV nuova o usata; per chi non vuole/ non può:

          (2a) migliore scelta, sistemare una utilitaria-compatta usata a benzina, dovessero anche costare 2000-3000e di lavori, finanziando un po’ il meccanico invece dei costruttori, e tirarci avanti ancora qualche anno

          un modello benzina euro (2)-3-4, con motore semplice e non energivoro ovviamente; come emissioni inquinanti effettive (nox e pm ultrafini) sono anche meglio di un diesel euro 6 nuovo; mentre come Co2 sono pari, anzi non c’è il debito di costruire una nuova auto

          (3a) scelta, comprare un termica nuova nel 2024, personalmente non ci vedo un senso ne ambientale ne economico rispetto alle opzioni 1 e 2; mi sembra solo uno sfizio consumistico, che consuma altre risorse inutilmente, con il marketing a sostenere la tesi opposta

          • il senso economico c’è poco in tutti e due i casi salvo uno in famiglia non possieda una ed una sola auto; poi la nostra è una economia consumistica e si regge sull’assunto di comperare, usare e buttare e mai riparare, tutto è stato strutturato per non essere riparato , tutto diventa obsoleto subito alla scadenza della garanzia del prodotto. Io comunque non valuto negativamente acquistare diesel o benzina ancora oggi considerando non ancora adeguato e soddisfacente il prodotto elettrico così come offerto e relativi servizi collegati ad esso, non baso la mia scelta sulla co2 ma su altri fattori che ritengo personalmente fondamentali

        • A me da molto ma molto più fastidio respirare schifezze e farle respirare ai miei figli, sarà che ognuno ha i suoi fastidi.

          • pazienza ,è un paese libero quindi può dissentire dalle scelte personali degli altri come non sarà il suo fastidio personale verso le termiche ad impedire che la gente a faccia scelte libere e diverse, come io non impedirò a chiunque di prendersi tutte le vetture elettriche che uno più preferisce (anche due, tre o cinque) , non lo disco per partito preso vs elettrico , la guido una vettura elettrica (due o tre volte alla settimana) e personalmente non mi piace, non mi soddisfa a livello di guida, a livello di fruibilità con il lavoro che faccio, qualitativamente in rapporto al costo totale del veicolo (anche se è un noleggio).

  4. Per la batteria potresti rivolgerti a e-gap o noleggiare tu un’auto che ha il V2V (magari chiedi a Volvo se ti fa fare il test drive di una EX90) e vai a ricaricare. Sempre che all’officina vada bene che tu ricarichi l’auto in riparazione …

  5. Io sinceramente avrei preso la macchina e portata di corsa in un altro centro Renault: Non è ammissibile che non sappiano come procedere e che addirittura non abbiano una wallbox. Non ci sono scusanti.
    Poi scusate abbiamo fior fior di carrozzerie, usiamole, i pezzi sono pezzi, tutte le carrozzerie certificare Renault possono ordinare pezzi originali. Non è possibile che non ci sia una soluzione oltre l’attesa di cosa poi?!

  6. Come scritto in passato i costruttori ,con appoggio degli stati, stanno trasformando le BEV in elettronica di consumo alla stregua di frigo,TV ,lavatrici…riparazioni che costano tanto,e dopo 4 o 5 anni superano il costo delle BEV…elettronica di consumo moooolto costosa.Lavoro nel settore da 35 anni e qst è la situazione e per abbattere i costi sempre più sarà cosi ….ovvero producendo sempre più componenti integrate e non singole….vedi model 3 con fiancate in un sol pezzo…in caso di incidente laterale…chi si prende la briga di smontare un auto?

    • Mi sa che non hai mai visto lavorare un carrozziere

      se si boccia di lato, un lattoniere smonta il minimo indispensabile ( portiera o parafando anteriore) e ripara la parte piegata, riporta in fuori le lamiere piegate con precisione millimetrica, mica deve “separare” tutta la fiancata

      fiancata che per inciso è saldata in un pezzo unico anche sulle auto termiche

      è sempre stato così, non cambia niente se è BEV o ICE, e neppure con i megacasting, sono abbanza all’interno, le parti esterne sono normali lamiere

      Prima che arrivi il fenomeno a parlare della batteria, la batteria è 20-25 cm all’interno rispetto alla fiancata e nella parte bassa, se si arriva a danneggiare la batteria, vuol dire l’urto laterale è stato di tipo eccezionale e l’auto è comunque abbondantemente distrutta e da buttare a prescindere ( ICE o BEV) e l’importante piuttosto e non essersi fatti male

      tra l’altro secondo me il peso e la resistenza strutturale concentrati sotto al pianale centrale, e l’assenza dell’ingombro del motore termico nel vano anteriore, aiutanon non poco a proteggere meglio la cellula centrale con i passeggeri

  7. Credo che in casi come questi investire qualche centinaio di euro per farsi mandare una bella letterina da un avvocato siano soldi ben spesi.

  8. Più che all’incapacità penso alla malafede.
    In primis della Casa Madre… il prodotto è loro e loro devono organizzare adeguatamente l’assistenza e formare il personale.
    Anche sulla fornitura di ricambi, se proprio non volete creare magazzini adeguati dovrebbero fornire i pezzi direttamente dalla produzione, spostando in avanti la consegna delle ultime auto ordinate. Tanto arrivano sempre in discreto ritardo rispetto ai periodi preventivati.

  9. Se la batteria si danneggia per negligenza dell’officina, questa dovrà cambiarla a sue spese in garanzia, anche perché l’ingresso in officina è tracciato. Questo a meno che non sia stata danneggiata durante l’incidente. Se però posso essere sincero, vista l’incapacità dei soggetti, non mi fiderei a ricaricare un mezzo dove non c’è certezza di un danno alla batteria, immaginiamo ad esempio che venga messa sotto carica e ne scaturisca una combustione perché danneggiata.
    Ad ogni modo dalla foto a me sembra che i danni siano molto più attribuili a componentistica che prescinde dalla matorizzazione. I sensori degli adas, i fari etc etc sono componenti standard. A me sembra che le case automonbilistiche (più o meno tutte) siano sempre più propense a non fare magazzino con i ricambi, specialmente epr quei mezzi poco diffusi e agiscano sempre su ordinazione, anche magari aspettando fluttuaizoni al ribasso dei componenti elettronici.
    Questa cosa ovviamente è a discapito del consumatore, che si ritrova in queste situazioni.
    Sicurmante acquistare un mezzo molto diffuso garantisce una reperibilità di componenti maggiore che mezzi di nicchia.

  10. Mi piacerebbe un sistema in cui, per fatti di questo tipo, si attivasse solidarietà reciproca anche per valutare azioni legali.
    Non basta che un’auto venga venduta. L’acquisto deve includere che tutto il sistema sia pronto.

  11. Io da mesi porto la mia megane e tech da borsoi a mestre per un problema adas. L ultima volta se la sono tenuti ben due giorni per poi ridarmela dicendo che il problema non si rileva. Due minuti uscito dalla officina l adas diventa di nuovo indisponibile.. ormai dopo 4 visite ho capito che non sanno gestire il problema

  12. Questo è secondo me il motivo principale per scegliere attentamente il brand di auto elettrica, il vantaggio di Tesla è, sempre secondo me, proprio nella rete di assistenza che nasce esclusivamente per elettriche ed ha maggiore storia e sopratutto numero di auto rispetto a tutto il resto del mercato..
    Si tratta comunque di una mera questione di tempo, segnalare queste situazione alla casa madre spero aiuti a spingere sulle reti assistenza per una formazione e riconversione delle officine.

  13. Ma non avete sempre detto che uno dei punti di forza dell’auto elettrica è la manutenzione meno costosa? Strano che hertz stia dismettendo gran parte della flotta elettrica proprio per i costi di manutenzione altissimi e che se appena appena esci fuori dall’ordinaria manutenzione entri in un incubo kafkiano da cui non esci più.

    • Veramente a me risulta che la dismissione delle Tesla da parte di Hertz sia semplicemente una ripicca commerciale.
      Hertz – che acquistò uno sproposito di Tesla in un colpo solo, forse sull’onda della novità e non considerando bene la cosa – si aspettava di rivenderle dopo 3-4 anni come usato (come fanno di solito) ad un prezzo rapportato a quando pagato per il nuovo.
      Avendo però Tesla nel frattempo abbassato il prezzo del nuovo, Hertz si è trovata per forza di cose costretta a dover abbassarne il prezzo come usato, perdendoci un po’ di soldi.
      Tutto qua.

    • Aggiungiamo anche i costi delle polizze assicurative molto più alte e chissà non aumentino molto anche per le termiche che se appena urtano per sbaglio un’elettrica ecco qui 16.000eu di danni come esempio che in un modo o nell’altro le assicurazioni vanno al coperto (che quando a suo tempo avevo segnalato che in Svizzera stavano aumentando ovviamente ero io “ossessivo” salvo leggere anche le polizze caso quadruplicato in UK)

      • prima di speculare in astratto, faccia uno sforzo di ragionamento

        questa è una riparazione di carrozzeria, sono fari, paraurti, lamierati, sensori, forse anche Airbag, costano uguali sia per auto termiche che elettriche, cosi come la mano d’opera in carrozzeria

        ogni auto europea recente ha dei costi assurdi in caso di sinistro con ricambi nuovi originali; il costo dei ricambi automotive (iniziando dalle auto termiche) è quasi una truffa (business) fatta dai costruttori ai danni dalle assicurazioni e dei guidatori

        • -prima di speculare in astratto, faccia uno sforzo di ragionamento

          questa è una riparazione di carrozzeria-

          su cui ricordo articolo (scorso anno?) in cui si diceva che nelle elettriche è un po’ diverso e non tutti ci possono mettere le mani, tanto meno “ravanare” (R.S. docet) da soli.

          ma chi sono io per imparare a gggente si esperta in tutto?

          • uno che cita male e argomenta peggio, con manie di polemica infinita?

            Buona giornata Ernesto 🙂

  14. Anche io possiedo da qualche mese una Renault Megane Etech e ne sono felicissimo.
    La concessionaria dove ho acquistato la macchina (era la loro auto dimostrativa) e’ ben strutturata e di grandi dimensioni, e sono mediamente preparati per questo. In particolare ho visto diverse twingo e Zoe girare da loro. Qualche particolare della Megane glielo ho suggerito io grazie a Vaielettrico, ma nell’officina erano tutti preparati per le manutenzioni di auto elettriche. Prima portavo la mia Captur presso una buona officina autorizzata renault ed ero contento.
    Ma con l’elettrica ho deciso di andare direttamente da un grosso rivenditore della zona per cercare di non avere spiacevoli sorprese.
    Spero comunque di non aver mai bisogno di grosse riparazioni su grossi danni.
    Se serve, meglio cambiare officina.

  15. Da circa sei mesi possiedo un’auto elettrica, e la fase di studio dei modelli e delle auto potenzialmente da acquistare si è svolta nei mesi precedenti.
    Una dei modelli papabili era proprio una Renault Megane come quella di Massimiliano, per la quale mi sono rivolto a diverse concessionarie: ho trovato una totale impreparazione, scarso entusiasmo e sciatteria nel trattare (proporre/illustrare/promuovere) il prodotto, al punto che ho rapidamente scartato marca e modello.
    Stavo acquistando una autovettura da oltre 40000 euro e dovevo insistere per parlare con un commerciale, e quando riuscivo mi venivano proposte soluzioni allucinanti, Mi ricordo che era in corso una campagna promozionale (visibile sul sito Renault) che ho dovuto mostrare io al commerciale in quanto non ne sapeva nulla.
    Devo dire che non sono sorpreso se anche per l’assistenza viene adottato lo stesso criterio.

  16. Magro consiglio a posteriori, ma suggerirei di informarsi in fase di acquisto di quale sia la concessionaria più vicina autorizzata, certificata e formata a effettuare interventi sull’auto elettrica in procinto di essere acquistata. Le case richiedono di mettersi in casa attrezzature specifiche e di formare il personale, criterio giustissimo ma che richiede investimenti che non tutti vogliono fare. Molti puntano a vendere e scomparire nel post-vendita.

    PS: la foto di repertorio è di una Megane termica… #meh

  17. ogni volta che c’è un cambio di tecnologia .. si fa un salto nel buio…

    alcune Case formano i propri reparti con attenzione maniacale… in tanti anni in concessionarie ho fatto decine di corsi (in presenza o web) … talvolta anche per .. i miei meccanici/meccatronici (!)

    francamente ho preso BEV contando su un marchio che ha già tanta esperienza, sperando in una rete di vendita e assistenza adeguatamente preparata …

    ma altrettanto francamente avrei preferito spendere un po’ di più e prendere l’auto con N.L.T. (di cui conosco bene i limiti, avendoci lavorato quasi 30 anni con varie società) .. proprio per evitare questi rischi ..

    al momento … pago assicurazioni e incrocio le dita 🙏🙏🤞🤞 .. perché oramai anche l’auto è diventata (e non da ora) un oggetto quasi “usa e getta” (un caso visto in officina da me – ICE – non è dissimile da quanto riportato da Massimiliano D. purtroppo) e tra l’altro anche i problemi coi trasporti – Suez / Panama – aggravano la circolazione mondiale delle componenti sia in produzione e ricambi.
    (ps. 2001, in Peugeot.. dovetti fornire a cliente un’auto sostitutiva x 45 giorni visto che la sua 307 nuova aveva le frecce non funzionanti (la centralina del volante con leve fari; quasi tutte le vetture nuove in uscita hanno pochissime componenti disponibili a ricambio 😥)

  18. La maggior parte delle officine e delle concessionarie ha in odio l’elettrico e si comporta di conseguenza, spesso affrontando di malavoglia tutto ciò che lo riguarda.

    Nella mia concessionaria VW di riferimento e da agosto che non vedo un’elettrica nel salone, ma io dico: chi si reca presso di loro per acquistare una vettura secondo voi su cosa viene orientato?

    Purtroppo anche le concessionarie e le officine legate al termico sono nemiche dell’elettrico e mettono in pratica tutte le azioni possibili per disincentivarlo.

    Sicuramente mi sbaglio, ma non escludo che il tirare in lungo da parte dell’officina dove si è rivolto Massimiliano sia anche per portarlo ad abbandonare l’elettrico e ricomperarsi in termico.

    L’unico consiglio che mi posso permettere di dare é: acquistate auto da chi crede nell’elettrico.

  19. caro amico, dalle foto la tua auto non sembra avere danni profondi tipo telaio storto , al massimo ha fuori geometria la sospensione anteriore sx e nemmeno sembrano coinvolti batteria ,elettronica e circuiti vari . tutto il resto sono comuni lavori di carrozzeria e sostituzione . un cambio di officina e’ d’obbligo .

    • ora, fortunatamente, c’è il nuovo servizio di perizia basata su una foto.. 😎

      mandate immantinente le foto dei danni delle vostre auto a franco zappa: servizio gratuito!!

    • pensavo anche io, non sembra essere un danno difficile o profondo, dovrebbe essere routine per una carrozzeria

      probabile che sistemata carrozzeria (e sospensione se servisse), poi si verifica che dei “sistemi” dell’auto c’è poco da aggiustare ( es raditore del condizionatore)

      una parte che potrebbe richiedere assistenza più specifica è se sono scoppiati gli airbag, perchè potrebbe essersi aperto anche il relè/fusibile di sicurezza della batteria che toglie la tensione al power train (l’auto non è più avviabile), c’è da scoprire dove è posizionato lo sportellino di accesso e cambiarlo ( se ravani sul web comunque trovi tutto)

  20. La situazione di Massimilino è strana e davvero spiacevole. Ho una Renault Zoe e il centro assistenza Renault più vicino a casa, alla semplice richiesta di un tagliando, mi ha rimbalzato dicendo che non erano stati ancora certificati ed equipaggiati da Renault per l’assistenza ai veicoli elettrici. Quindi manco il filtro abitacolo mi sostituivano, che era l’unica cosa che era realmente da fare. Se non sono certificati non possono inserire nel sistema informativo Renault le specifiche dei lavori svolti. Mi chiedo: come fa il centro assistenza Renault al quale si è rivolto Massimiliano a prendere in carico 16.000 euro di danni se non ha neppure una wallbox? Sono seri? Per me è un problema del riuparatore che non potrebbe proprio mettere le mani sui veicoli elettrici, sui quali devi (come è stato detto a me) avere le competenze necessarie per lavorare su circuiti ad alta tensione. Massimiliano: prendi l’auto e cambia centro di assistenza, quelli li sono matti!
    Lorenzo

    • Lorenzo ho pensato la stessa cosa,non hanno la wall box e sono autorizzati all’assistenza di veicoli elettrici?mi puzza questa faccenda…

    • Si conferma quello che ho sempre pensato, l’auto elettrica va bene, è tutto quello che ci gira attorno il problema

  21. Fra tre anni dovrò valutare il cambio auto ed ovviamente la mia prima scelta sarà un’auto elettrica; spesso mi soffermo su prezzi, autonomia e dotazioni, ma forse il primo parametro da valutare è la qualità dell’assistenza, perchè obiettivamente fatti come quelli raccontati dal lettore sono inaccettabili, così come non è accettabile il disinteresse delle Case nei confronti di clienti che hanno speso dei bei soldini dando fiducia al loro prodotto, ma ancora una volta si conferma che una volta saldato il conto da Cliente diventi un nulla di cui non tenere conto.

    Fino a che i singoli “nulla” si raggruppano in agguerriti Gruppi di protesta e riescono a far sentire la loro voce, come successe anni fa con le Opel a Gpl

    (Vedi: https://wp.me/pjP1E-loq)

Rispondi