Ismea (Istituto di Servizi per il Mercato Agricolo Alimentare) ha fatto partire le domande per l’agricoltura green e 4,0 – robot, droni, trattori green – dal 27 novembre. Sono a disposizione dal ministero dell’agricoltura 75 milioni per le imprese agricole, agro meccaniche e della pesca.
Contributi a fondo perduto fino al 75% della spesa ammissibile
La transizione è cosa buona e giusta ma costa per far diventare più sostenibile, digitale e energeticamente efficiente la propria azienda. In questo caso però l’aiuto statale è veramente generoso – in totale ci sono 220 milioni in tre anni – soprattutto per le aziende piccole che possono fare investimenti limitati.
Chi può investire 100mila euro ha diritto ad un contributo a fondo perduto che arriva al 75%. Basta mettere 25 mila euro e su questi è prevista “garanzia a prima richiesta ISMEA gratuita su finanziamenti bancari a copertura di parte della quota di investimento non finanziata dal contributo a fondo perduto“.
Calano ma sono sempre sostanziosi gli incentivi quando gli investimenti raggiungono rispettivamente i 200mila euro (65% fondo perduto), i 200/300mila euro (55%), i 300/500mila euro (45%). L’investimento minimo è di 70mia euro (scende a 10mila per la pesca) e può arrivare massimo 500mila.
Cosa si può acquistare?
La filosofia del bando è legata agli obiettivi da raggiungere ovvero i mezzi da acquistare devono aumentare competitività ma anche sostenibilità e digitalizzazione dell’azienda. Per raggiungere questi obiettivi va bene il drone per l’agricoltura di precisione che fa risparmiare acqua e trattamenti fitosanitari quindi anche meno chimica in campo, ma va bene pure il robot agricolo o la trattrice a basse emissioni.
Vediamo cosa dice il bando sugli obiettivi generali: “Favorire lo sviluppo di progetti di innovazione finalizzati all’incremento della produttività nei settori dell’agricoltura, della pesca e dell’acquacoltura attraverso la diffusione delle migliori tecnologie disponibili per la gestione digitale dell’impresa, per l’utilizzo di macchine, di soluzioni robotiche, di sensoristica e di piattaforme e infrastrutture 4.0, per il risparmio dell’acqua e la riduzione dell’impiego di sostanze chimiche, nonché per l’utilizzo di sottoprodotti“.
In questo ultimo caso viene premiato anche l’approccio di economica circolare.
Vediamo un elenco di alcuni beni finanziabili: “Macchine, anche motrici e operatrici, strumenti e dispositivi per il carico e lo scarico, la movimentazione, la pesatura e la cernita automatica dei pezzi, dispositivi di sollevamento e manipolazione automatizzati, droni, Automated Guided Vehicles (AGV) e sistemi di convogliamento e movimentazione flessibili, e/o dotati di riconoscimento dei pezzi, attrezzature per i trattamenti con prodotti fitosanitari e per lo spandimento dei fertilizzanti“.
Le macchine agricole elettriche
I droni sono elettrici come gran parte dei robot (alcuni si caricano anche solo con il pannello solare installato per gran parte del tempo). Il bando finanzia anche “macchine mobili non stradali per agricoltura e zootecnia“.
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Quest’ultime devono essere “rientranti nel campo di applicazione del regolamento (UE) 2016/1628 (Prescrizioni in materia di limiti di emissione di inquinanti gassosi e particolato inquinante per i motori a combustione interna) che soddisfano entrambi i seguenti requisiti: i) motorizzazione elettrica (cosiddette «macchine a zero emissioni»), e ii) destinazione ad attività agricole o zootecniche“.
In sintesi ecco i beni finanziabili: “Macchine, strumenti e attrezzature per l’agricoltura b) macchine mobili non stradali per agricoltura e zootecnia c) macchine per la zootecnia d) trattrici agricole e) investimenti per la pesca e l’acquacoltura“.
Come partecipare?
Iniziamo dai tempi: La domanda può essere presentata dal 27 novembre 2023, data di apertura dello sportello telematico. Attenzione: “Successivamente, lo sportello telematico rimane aperto nei giorni feriali (dal lunedì al venerdì) dalle 9.00 alle 18.00“.
Si devono presentare tre preventivi e ci sono diverse procedure da seguire. Al link del sito Ismeaè disponibile sia l’accesso alla piattaforma che il decreto del ministero dell’agricoltura del 9 agosto 2023, l’elenco dei Comuni colpiti da alluvione che godono di alcuni benefici, la modulistica da compilare e molto importante (sono una ventina di pagine) le Faq con le domande più frequenti e le relative risposte da parte dei tecnici di Ismea.