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Influencer anti-elettrico: Gigi sbatte su Armaroli

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Una cella di una batteria Tesla: quante emissioni provoca la produzione di un'auto elettrica?

Influencer anti-elettrico: basta scrivere cose terribile delle auto a batterie e i clic sui social volano. Ci si cimenta anche tale Gigi Podda, su Linkedin. Ma a volte…

influencer
Uno dei post pubblicati su Linkedin da Gigi Podda.

Influencer anti elettrico: i conti di Gigi su mucche e batterie…

Gigi è un nemico giurato dell’elettrico e di Tesla in particolare. Scrive post in difesa delle mucche (la zootecnia, si sa, ha un carico di emissioni importante). E contrattacca sostenendo che il problema, piuttosto, sono le batterie delle EV. Produrre quelle di Tesla, in particolare, richiederebbero una quantità esorbitante di metalli e di tonnellate di roccia da lavorare. Confrontando tutto questo con i consumi di gasolio in una giornata di lavoro di 12 ore di una macchina movimento terra come il Caterpillar 994A (???). Insomma,  le mele con le pere. Ignorando che è ormai assodato che nell’intero ciclo di vita le auto elettriche sono comunque più sostenibili. Eppure all’ineffabile Gigi non mancano i clic e gli applausi, come all’ultimo post: “Servono 60 kg di batterie per immagazzinare l’equivalente dell’energia di 1 kg di idrocarburi. Ma servono almeno 100 kg di materiali da estrarre e lavorare per ottenere 1 kg di batteria“.

Armaroli lo affonda: “Studi la chimica, la aiuterebbe a capire…”

C’è chi ha applaudito. E chi invece ha tirato le orecchie al buon Gigi, studiando queste cose da decenni ed essendo un punto di riferimento della comunità scientifica, come Nicola Armaroli. Che, peraltro, è stato inserito proprio da LinkedIn assieme ad altri 4 esperti tra le Top Voices Ambiente 2023. Ecco come affonda il povero Podda: ” Tirate le somme..Faccia due conti anche lei. Quando fa 50 litri di benzina (=45 kg di liquido che arriva da un altro continente) dopo una settimana il serbatoio è vuoto, quella roba è sparita nel nulla? Dopo 200mila km la sua macchina ha consumato una quantità di benzina pari a 8 volte il suo peso. E scaricato in atmosfera CO2 pari a quasi 25 volte il suo peso, che non verrà MAI recuperata. Il pieno di metalli per la batteria lo si fa una volta. Il litio della batteria può essere riciclato e usato dalle prossime generazioni: si estrae solo una volta. La benzina che usa lei è sua e basta. Faccia due conti e mediti. La chimica è una disciplina che aiuta a capire“.

  • Guarda anche: le fake-news dell’Italia che odia l’elettrico, intervista al prof. Nicola Armaroli

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30 COMMENTI

  1. E’ un dato di fatto che il cosidetto “mainstream” imperante in questo paese è contro l’elettrico, affiancato poi da questi ciarlatani improvvisati, influencer della domenica. Secondo me bisognerebbe smettere di darne notizia e rilevanza anche all’interno di questo portale perchè si fa più male che informazione, favorendo un dialogo che non porta a niente; sarei anche per una cauta censura preventiva per certi commenti e atteggiamenti anti scientifici che anche qui si vedono. Un limite alla stupidità e all’ignoranza andrà pur messo.

  2. 1 litro di benzina pesa tra 0.720–0.740 Kg. pertanto 50 litri di benzina sono meno di 37 Kg. Questo non solo per amore della precisione ma anche per dire che chi espone un dato argomento sia abbastanza preparato per non farsi dare del cretino.

    • 37 kg di benzina sono 480 kWh e ci percorri al massimo 1000 km
      37 kg di una batteria LFP che ha circa 3.000 ciclo di ricarica veicola nell’arco del suo utilizzo almeno 16.000 kWh con i quali una BEV ci percorre 100.000 km prima di dover riciclare la batteria per farne una nuova.
      Quindi se si usano fonti rinnovabili quelle delle due tipologie di motorizzazioni conviene? ICE o BEV?

    • 1 litro di benzina bruciato in un auto genera 2,34 kg di CO2
      quindi per me quello che conta non sono i 37 kg di benzina
      ma i 117 kg di CO2 che non si vedono ,
      sarebbe bello se fosse solida e avesse un colore e un odore come il letame

      solo allora la massa che difende l’indifendibile capirebbe

      • Per produrre un KWh di una batteria al litio si trasforma fino a 500Kg in CO2 + 75 grammi (g) di CO2e/km. anche questa di altro colore e odore farebbe un effetto diverso.

        • Dubbioso, mi fai capire come hai ottenuto questo dati?
          Non ti sto contestando, voglio solo capire.
          Così, forse inquartiamo meglio il tutto è non ci focalizziamo su cosa piace e non piace del mondo BEV.
          Però, dopo dovremmo essere altrettanto onesti per il mondo ICE.

        • Dati 2019-2022 degli studi e usati da ogni ente
          (vengono da un mega studio svedese del 2019,
          poi perfezionato da altri studi publicati):

          – 75 kg di Co2 per Kwh di batteria prodotta
          per batteria di tipo LPF fatta in Cina
          oppure NCM fatta in Europa (es.Ungheria)

          ( il numero che scrive Dubbioso era 500 kg )

          =============
          vediamo i dati di Co2 al Km

          – BEV e mix energia europeo: circa 20 gr al km
          (più la fabbricazione della scocca, e della batteria, già contata sopra)

          – LCA per BEV (mix europa + scocca e batteria):
          circa 50-75 gr al km

          – LCA auto termica (carburante + fabbricaz. scocca)
          circa 150-250 gr Co2 al km

          cosi a spanne, poi bisogna vedere modello per modello

  3. Off topic: vedo che anche a pagh succede quello che succede anche a me. Se commento da cellulare i miei contributi o arrivano in doppio o non arrivano del tutto, è un bug che si è prodotto ultimamente?

  4. /// Servono 60 kg di batterie per immagazzinare l’equivalente dell’energia di 1 kg di idrocarburi \\\ Oltre alla differenza tra energia “usa e getta” e non, chi formula queste dichiarazioni dovrebbe studiare anche quella tra efficienza energetica e densitá energetica..

    • Luigi, bastava fare dei semplici conti che considerano anche i cicli di ricarica fattibili per un accumulatore. Si scoprirà che con molte meno risorse si riesce a veicolare più energia di quanto è possibile con un idrocarburo che lo usa una sola volta.
      Questo escludendo il solo riciclo di un accumulatore.
      Fate voi.
      Gasolio
      10,4 kWh/lt
      0,835 kg/lt
      12,46 kWh/kg consumanti una volta bruciato
      Benzina
      9,6 kWh/lt
      0,75 kg/lt
      12,80 kWh/kg consumanti una volta bruciato

      Batteria NMC
      0,26 kWh/kg
      1500 cicli di ricarica
      390 kWh/kg gestiti dalla batteria a fine vita/uso
      Batteria LFP
      0,16 kWh/kg
      3000 cicli di ricarica
      480 kWh/kg gestiti dalla batteria a fine vita/uso
      Batteria ioni di sodio
      0,16 kWh/kg
      4000 cicli di ricarica
      640 kWh/kg gestiti dalla batteria a fine vita/uso

  5. …quale miglior occasione per far emergere in tutto il suo splendore la vostra integerrima superiorità morale, intellettuale, etica ed “ecologica”, che maestosamente sale verso il cielo ed illumina le tenebre di ottusità ed ignoranza al buio delle quali vive allo stato brado il resto dell’umanità…..

    • a mio avviso nessuno è superiore sotto qualsiasi aspetto.
      Però c’è un’oggettività dei fatti da rispettare.
      Se da dati oggettivi si evince che un’informazione è completamente o parzialmente sbagliata perché basata su ipotesi errate allora deve essere messo in evidenza l’errore.
      Non si possono sparare informazioni parziali fuorvianti solo perché per un’opinione soggettiva una cosa non piace (esempio a me piace come stanno le cose per cui voglio auto diesel e riscaldamento a metano, oppure a me piacciono le BEV e riscaldamento/raffreddamento con pompa di calore abbinato a fotovoltaico).
      L’oggettività ci sgancia dalla soggettività e ci dovrebbe portare a scelte ciò che alla lunga è più sostenibili in ogni sfaccettatura non limitandosi ai soli fattori soggettivi di convenienza.
      La politica europea Fit for 55 ha un suo scopo e nel suo insieme prevede passi precisi (che comunque si possono affinare). Ha delle controindicazioni? Sì. Sono peggiori dei problemi che andremo a risolvere? ecco qui si cerca di affermare di sì, ma in molti esperti (tecnici e ricercatori) affermano di no. Questo almeno per il bilancio delle risorse. Ora il problema è politico e del bussiness su come verrà fatta questa transizione, ovvero se ci imporremo delle regole per ridurre al minimo i danni ambientali e sociali (comprese di vite umane) o se si chiude sempre un occhio per il dio denaro. A mio avviso si sta chiudendo un occhio per massimizzare i profitti.
      In ogni caso, nulla ci vieta di applicare dei correttivi e proseguire nella politica di elettrificazione della società. Perché alla fine oggettivamente è necessario affinché la società europea per come la conosciamo oggi possa sopravvivere.

  6. a proposito delle mucche, che “emettono” molto metano in atmosfera, tanto da essere una fetta non trscurabile delle emissioni climalteranti

    avevo letto che stanno perfezionando un’alga da aggiungere alla loro alimentazione, che farebbe calare drasticamente il problema

    sembra sia una svolta per la decarbonizzazione del settore zootecnico

    sempre se non mi hanno preso in giro con una fake alla “Lercio” 🙂

    • -una fake alla “Lercio”-

      Fosse una fake alla lercio, prevederebbe un tubo da inserire, al fine di recuperare il tutto

    • per me è un “non problema” quello delle mucche e dei maiali
      a parte i peti che è biogas a “perdere” ..
      il biometano del letame può essere recuperato e usato ;
      già oggi,molti allevatori del centro nord hanno abbinato la zootecnia
      alla produzione di energia elettrica e calore con il biogas / biometano
      insomma oltre a produrre prosciutti , producono energia elettrica con il biogas che rivendono alla rete
      al sud dove non hanno bisogno di riscaldamento invernale per le stalle , mi risultano esempi che rivendono direttamente il biometano prodotto direttamente a snam che lo miscela con il fossile

      imho il biometano da allevamento a cui andrebbe aggiunto quello prodotto con gli scarti dell’industria alimentare, trattamento dell’umido urbano,depurazione delle fogne urbane

      potrebbe essere un ottima fonte di accumulo estivo per i mesi invernali ,quando il fotovoltaico perde colpi e va integrato con altre fonti

  7. Come era la massima?
    “Discutere con certe persone è come giocare a scacchi con un piccione. Puoi essere anche il campione del mondo ma il piccione farà cadere tutti i pezzi, cagherà sulla scacchiera e poi se ne andrà camminando impettito come se avesse vinto lui”.

  8. Fa più rumore un albero che cade che una foresta che cresce.
    Le parole di Armaroli sono nulla, purtroppo, rispetto ad un numero infinito di ignoranti o in malafede.
    La teoria della montagna di m***a dice che per confutare una fake è richiesto uno sforzo di svariati ordini di grandezza superiori.
    E’ lo stesso tema della violenza di genere: non c’è legge che tenga se non cambia la mentalità di TRE generazioni, donne comprese, dato che molte nonne e mamme sono maschiliste nell’educazione dei loro figli maschi.
    Fintanto che non insegneranno a scuola durante fisica la realtà dei motori, fintanto che in storia non racconteranno le guerre del petrolio, fintanto che in scienze non si parlerà di inquinamento e cambiamento climatico e fintanto che non saranno passate (MORTE) le generazioni culturalmente malate, non possiamo aspettarci grandi miglioramenti.
    E visto il governicchio che abbiamo e che abbiamo avuto negli ultimi 60 anni, non sono molto ottimista.
    Sapere che fra 50 anni tutti (i sopravvissuti) saranno concordi sul fatto che 50 anni prima avevano ragione quei pochi derisi, non mi consola.

  9. Il problema è sempre lo stesso: agli asini vanno gli applausi mentre agli esperti si fanno le pulci sui titoli accademici.

  10. L’LCA dice tutto quello che c’è da dire. E i risultati sono che per l’utente medio (escludendo quindi casi estremi e aree molto particolari dove la produzione di energia è estremamente ¡nefficente) l’impronta di CO2 di un BEV è molto inferiore a quello di un ICEV. In più, con l’aumento della penetrazione delle energie rinnovabili, il miglioramento delle tecnologie di costruzione delle batterie, e il riciclo di batterie il giorno che il mercato dei BEV si è stabilizzato, questo vantaggio non può che aumentare.

    Tutto il resto sono dettagli.

    LCA = Life Cycle Assessment
    BEV = Battery Electric Vehicle
    ICEV = Internal Combustion Engine Vehicle

  11. Ben venga un’analisi fatta da un esperto che smonta le assurdità scritte, ma gente così non recepisce e meno che mai lo fanno quelli che li seguono.

    Per uno che gli tira le orecchie, ce ne saranno qualche centinaio che applaudono e diffondono il che è pure peggio.

    I vari “No(qualcosa)” che girano sui social sono un disco rotto, se la suonano e se la cantano ed ascoltano solo loro stessi con una presunzione alimentata dai tanti commentatori “analfabeti funzionali” che non capiscono una riga di email (e non scherzo) figuriamoci un discorso appena più complesso.

    Per cambiare opinione, dovrebbero avere l’onestà intellettuale e l’umiltà di essere ignoranti in materia, cosa questa impossibile per un tuttologo.

  12. Ha sempre più ragione Umberto Eco
    sulla storia dei soScial e degli “ubriaconi” che in un bar vengono isolati
    mentre su internet rischiano di fondare partiti

    per fortuna sono eterogeni
    i nowatt , non sono tutti contemporaneamente terrapiattisti,novax ecc..

    altrimenti “idiocracy” film del 2006 diretto da Mike Judge
    sarebbe realtà

  13. L’LCA è l’argomento finale per dirimere queste questioni. E l’LCA dice chiaramente che in media l’impatto ambientale dei BEV è inferiore a quello dell’ICEV, tutto considerato, nella media delle situazioni. Solo in casi estremi i fattori si invertono. E in più in futuro l’incremento della penetrazione delle rinnovabili, il riciclo del litio, e le nuove tecnologie per le batterie non possono che ridurre l’LCA dei BEV.

    Tutti gli altri argomenti non fanno altro che aggiungere dettagli inutili e discutibili ad una questione di per sé chiarissima.

    LCA = Life Cycle Assessment
    BEV = Battery Electric Vehicle
    ICEV = Internal Combustion Engine Vehicle

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