Home Ricarica e Bollette Incredibile Tesla: Supercharger a 0,26 (in Francia)

Incredibile Tesla: Supercharger a 0,26 (in Francia)

15
biden elettriche

Incredibile Tesla: cavalcando il malumore diffuso tra i francese per l’aumento del costo dell’elettricità, ha ribassato ancora il costo dei Supercharger, fino a 0,26.

incredibile TeslaIncredibile Tesla: l’elettricità a casa aumenta, lei taglia i prezzi di ricarica

L’energia elettrica per uso domestico in Francia è sempre stata molto più a buon mercato che in Italia. Un po’ grazie alla produzione da nucleare, un po’ grazie al “bouclier tarifaire“, una sorta di scudo sociale che calmierava il costo delle bollette. Ma dal 1° febbraio questo scudo è stato eliminato e la rabbia tra i cittadini, in tempo di carovita, è montata. Tanto più che i prezzi all’ingrosso dell’energia in queste settimane sono in calo. E di questo ha approfittato Tesla per tagliare ancora non solo i prezzi delle auto (già fatto), ma anche quelli dei Supercharger, già molto competitivi.

Già in gennaio c’era stato un bel calo, attorno al 16%, scendendo al di sotto dei 30 centesimi al kWh. Taglio effettuato anche in Italia, dove però a causa di un maggior costo dell’energia all’ingrosso si è rimasti a circa 0,45 euro. Ora dalla Francia arriva notizia di ribassi ancor più consistenti, fino a 0,26.

incredibile Tesla
(Le immagine sono tratte dal sito ufficiale Tesla).

Tariffe diverse a seconda delle zone e delle fasce orarie

È noto che non esiste un prezzo unico per i Supercharger, le tariffe cambiano a seconda delle zone. Secondo criteri che Tesla non rivela, ma che verosimilmente sono legati al tasso di utilizzo e agli orari di massima congestione, normalmente tra le 16 e le 20.

Il sito francese Automobile Propre ha rilevato prezzi che variano da 0,26 (alle 14) a 0,29 (dalle 18) nel Supercharger di Montpellier, nel Sud della Francia. In una vicina stazione della stessa marca a Parly 2, invece, le tariffe sono decisamente più care, 0,38 e 0,42. Mentre a Velizy è stata di nuovo riscontrata la forbice da 0,26 a 0,29.

Si tratta comunque di prezzi molto competitivi per ricariche ad alta potenza. Una Tesla Model 3 è omologata per un consumo di 14,4 kWh/100 km, quindi quasi 7 km/kWh: a questi prezzi significa fare una ventina di km con 80 centesimi. Quanto ai paragoni con le principali reti italiane, ricordiamo solo che, alla potenze erogate dai Supercharger, le Enel X costano 0,99 e le Eni Be Power 0,95.

Webinar
Apri commenti

15 COMMENTI

  1. Ottimi prezzi, si, e nei SUC in tutta Europa, il fatto di avere Tesla ti dà diritto di accedere alla tariffa minima, ed equiparabile al pay 4 use , che ogni operatore permette, ma a prezzo non proprio economico……unica cosa che fa storcere il naso, la variazione così marcata tra una regione e l’altra…
    Esistono operatori domestici che permettono la ricarica a tariffa agevolata alle colonnine dello stesso?
    anche se un po’ ot… un SUC con 12 stalli, considerando il suo utiizzo ottimale, con 1/2 ora di sosta per il rabbocco… può far passare 24 auto ogni ora, non sarà tantissimo. Ma è un bel flusso.
    le ricariche lente, devono diffondersi capillarmente, sì, ma devono anche essere manutenute… altrimenti il rischio è di arrivare allo stallo e non poter caricare.
    Altra cosa drammatica è il numero di stalli fuori rete, che necessitano di registrazione ogni volta che li si deve utilizzare.
    P.S. Salvo , l’energia utilizzata per alimentare le colonnine è tutta prodotta da fonti rinnovabili.
    P.S. Vincenzo, non hai tutti i torti, condizione necessaria per godersi in pieno un BEV, è poterlo o caricare in proprietà, o al lavoro. Affidarsi alle HPC, come se fosse una Termica che va al distributore, potrebbe far diventare l’esperenza non così piacevole.
    Lo stesso che capitava a me con la macchina a Metano, che però se non riuscivo a rifornire poteva essere utllizzata a Bz, con consumi stratosferici, ma almeno funzionava)
    Buona giornata a tutti!

  2. Ecco il vero motivo per cui le bev non si diffondono in Italia (me compreso). Quando ci saranno ricariche fast diffuse come le attuali stazioni di rifornimento carburante con prezzo a consumo intorno ai 40-50 centesimi al kwh allora si che avrà un senso comprare un veicolo bev (la ricarica lenta va bene giusto per chi puo caricare a casa o come utilizzo saltuario, di certo non in modo strutturale nella routine come spesso proposto qui).

    • Il costo Supercharger Tesla è di 46 centesimi, meno di quello che dice lei, per qualsiasi veicolo purché paghi 12€ al mese di abbonamento (oppure accetta di pagare 56 centesimi).
      Quindi si può fare, se riesce Tesla a guadagnare anche se non è produttore di energia, vuol dire che Enel….

    • Vincenzo hai perfettamente ragione sono ormai anni che alcuni di noi ribadiscono questo semplice concetto ma pare che in pochi lo capiscano eppure sembra semplice ma soprattutto logico.

    • Vincenzo hai perfettamente ragione sono anni che alcuni di noi sostengono esattamente le stesse cose,pura e semplice logica di facile comprensione ,ma per ora non è così . Staremo a vedere il futuro ci attende.

    • @Vincenzo
      A parere mio le ricariche lente sono essenziali nei parcheggi dove la gente lascia l’auto per almeno 4 ore continuative oppure durante la notte per chi non ha un garage privato.
      Le fast le vedo necessarie per i lunghi percorsi più che per la ricarica giornaliera o giù di lì.

    • I prezzi ai supercharger sono gli stessi in tutta Italia: 0,46 Euro al kw, per chi ha una Tesla. Si possono avere gli stessi prezzi anche con altri marchi pagando un abbonamento mensile molto ragionevole.

  3. Il PUN (prezzo all’ingrosso energia elettrica) è sceso rispetto al 2023

    media sul mese di Gennaio 2024:

    – 7,3 centesimi – Portogallo, Spagna, Germania
    – 7,4 centesimi – Francia
    – 9,9 centesimi – Italia

    nella 4a settimana di Gennaio 2024:

    – 5,7 – Germania
    – 6,0 – Francia
    – 7,1 – Portogallo Spagna
    – 9,3 – Italia

    differenziale sul PUN con Italia è tra 2,5 e 3,3 cent. kwh

    il differenziale nei prezzi “al dettaglio” ha altre motivazioni

    =========

    PS: sulla Francia:

    va tenuto presente che il costo alll’ingrosso Francese è favorito da impianti di tipo datato (più di 30 anni), che costavano meno, e sovvenzionati dallo Stato tramite altra tassazione

    centrali di tipo recente, senza include le sovvenzioni, producono KWh a prezzo molto caro, circa 16-20 centesimi, alzano la media del PUN, non sono più una scelta sostenibile

    al contrario, le rinnovabili “utility-scale” tendono a spostare il PUN verso il basso, producono a 2-3-4 centesimi al kwh

    ( prezzi pubblici dei contratti per i parchi eolici e fotovoltaici stipulati dal 2020 al 2023 in Portogallo e Spagna )

    ========

    GRAFICO COSTI DIVERSE FONTI ENERGIA dal 2009 al 2022 – BLOOMBERG-NEF
    https://www.vaielettrico.it/wp-content/uploads/2023/07/LCOEfig1-768×520-1.png.webp

    Articolo Bloomberg completo qui:
    https://about.bnef.com/blog/cost-of-clean-energy-technologies-drop-as-expensive-debt-offset-by-cooling-commodity-prices

  4. Prezzi hoc italiani semplicemente scandalosi e più si abbassa il PUN più questi soloni dell’energia alzano i prezzi alle colonnine. Di BECHARGE (ENI) non mi sono mai fidato, dato che il loro principale business è il fossile (come se il diavolo si mettesse a vendere rosari!); L’Enelx di Starace aveva una policy chiara, barra dritta verso le rinnovabili e pedalare. Con l’arrivo di Cattaneo si sono subito visti i frutti di un manager di cui sappiamo orientamento politico e mentalità. Sappiamo tutti chi è e come la pensa, del resto è stato messo lì dalla politica non certo a caso.

    • Io uso le fast ad occorrenza e guardacaso sono tutte finanziate da fondi europei/italiani/Lombardia (cioè loro pagano zero o poco più) e vogliono farci credere che il costo è alto perché non ammortizzano l’investimento…..). Io mi sento preso in giro.

Rispondi