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In caso di nubifragi, cosa rischio con la mia EV?

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Durante i sempre più frequenti nubifragi quanto si rischia attraversando in EV tratti allagati? Incendio delle batterie? Scariche elettriche fatali? Blocco dell’auto con finestrini e portiere chiuse? Ce lo chiede Ferruccio proprietario di una Renault Zoe. Inviate quesiti e osservazioni a info@vaielettrico.it

 

punto interrogativoIn occasione dei nubifragi dei giorni scorsi mi è capitato di dover attraversare sottopassi  e strade allagate con la mia Zoe 135. Non potendo conoscere la profondità di tali attraversamenti ho incrociato le dita e anche stavolta mi è andata bene. Ma, domanda 1 : ma se il livello dell’acqua è tale da investire le batterie corro il rischio di subire una scossa elettrica anche fatale? Domanda 2 : se le batterie non sono a tenuta stagna come ricordo di aver letto in uno dei vostri articoli e la macchina si spegne di conseguenza, come faccio ad abbassare i finestrini e/o uscire dalla vettura in caso di estremo pericolo? Grazie e buon lavoro.Ferruccio Mariani

nubifragi ev
Ancora nubifragi nel milanese: ci sono rischi per chi viaggia in EV?

 

punto interrogativoRisposta-Non si preoccupi Ferruccio, non rischia nulla. Abbiamo già approfondito questo argomento in primavera, dopo l’alluvione in Romagna. Le batterie di tutte le auto elettriche non sono stagne (o “water proof”) ma sono certificate a livello IP66, quindi resistono a «getti d’acqua multidirezionali ad alta pressione da ugelli di 0,50 pollici per un minimo di tre minuti, a una distanza di tre metri, con un volume d’acqua di 26,4 galloni al minuto e una pressione di 100 kPa».

In altre parole le auto elettriche possono attraversare pozze d’acqua che raggiungono e oltrepassano la base della batteria senza danni. Lo stesso dicasi dei cablaggi e del motore elettrico. Restando invece immerse in acqua per più di 3 minuti a una profondità uguale o superiore al metro le batterie potrebbero non reggere e il liquido penetrare all’interno, causando un corto circuito in una cella. Questo non rappresenta un pericolo se resta circoscritto. E l’assenza di ossigeno e l’effetto refrigerante dell’acqua impedirebbero comunque l’avvio di un incendio, che semmai potrebbe verificarsi quando l’auto viene riportata all’asciutto.

Il blocco di finestrini e portiere è certamente possibile, ma entrambi i dispositivi di apertura sono alimentati dalla batteria ausiliaria al piombo, la stessa che equipaggia anche le auto termiche. Quindi il rischio è lo stesso.

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27 COMMENTI

  1. Io ho la leva di apertura fisica ma è priva di leveraggio meccanico, e’ cablata elettricamente e non c’è il vecchio bottoncino sul pannello che tiravi su a mano, il koo elettrico ti tiene chiuso e la leva va a vuoto finché non metti il cambio in P

  2. Non è un problema di scossa (che nn si prende) è semplicemente di sicurezza . Ti ritrovi chiuso in auto con possibile serratura bloccata e finestrini bloccati per mancanza di corrente; con un metro d’acqua preme sulla portiera e diventa difficile aprirla , acqua che comunque ti entra dalle portiere.

  3. Premesso che rischiare di attraversare un sottopasso allagato è un po’ stupido poi qualcuno magari ti deve a venir a tirare fuori dagli impicci, se trovi uno come me ti lascio a mollo.
    Una vettura anche elettrica non è a tenuta stagna, la batteria sarà Sicuramente sigillata ma non il resto dell’impianto elettrico , se ti entra acqua nell’:abitacolo ti andrà incontro l’impianto elettrico perché al pulsanteria non ha nulla di sigillato, gli interni si inzuppano e ti rimarrà acqua stagnante facendoli marcire , i sedili elettrici ti andranno ko, la macchina tu puzzerà da topo morto…. Risultato tiene la batteria e butti il resto

      • Da fuoristradista quando andiamo a guadi sappiamo dove andiamo , visioniamo i posti prima, siamo più vetture attrezzati con verricello. Buttarsi per sottopassi allagati per non cambiare strada è semplicemente stupido

        • Nei sottopassi allagati, di solito, ci si trova senza volerlo. Nessuno ci si butta e io non ha mai suggerito di farlo. Quindi?

          • si, si vedo tanta gente nei sottopassi che si ferma apposta e aspetta arrivi il metro d’acqua…..tanti ci provano senza valutare il pericolo delle azioni che stanno facendo ; poi tocca chiamare i pompieri .

    • questa è buona 🙂

      comunque, per chi legge:

      la batteria è sigillata IP 67, cosi come i connettori, i cablaggi, il motore, funzionano anche immersi, si esce sempre dal guado (al contrario delle auto termiche)

      per rischiare di avere danni da infiltrazioni alla batteria non basta “bagnarla”, e normalmente neanche immergerla per brevi periodi, servono giorni di immersione dell’auto (auto rimasta parcheggiata in zona alluvionata)

      • Ripeto, dire ‘sempre’ significa una certezza che solo il grado IP69k assicura. È buona norma non fare affermazioni con implicazioni sulla sicurezza.

        • Se le dico che un’auto termica con l’acqua a livello delle portiere resta sempre bloccata me lo concede?

          • Per correttezza no. Range Rover termica ha 100 cm di guado. Con lo snorkel il Defender va ovunque le ruote rimangano a contatto con il fondo.
            Ma sono veicoli con specifiche particolari. Elettrica non vuol dire sommergibile.

          • Brillante osservazione. Non ricordo però di aver scritto che le elettriche sono sommergibili

      • Non ho invitato a tuffarsi nei guadi con l’auto, come se fosse un fuoristrada, ma rassicurato che se ci si finisce dentro (tipico il sottopasso allagato a Milano) con una BEV al 99% se ne esce perchè già da un po’ sono progettate in tal senso

        nelle certificazioni (l’azienda faceva anche il settore sicurezza) ci ho dovuto lavorare una dozzina di anni

        il rischio “zero” specie con i guasti delle auto non esiste, sennò con lo stesso argomento potrei dire che la soletta del pavimento di una casa nuova e certificata non è “sicura”, perchè posso trovare almeno un caso di crollo improvviso senza segni anticipatori, anche se non è frequente o previsto

        per me non solo l’auto “di norma” non si ferma a metà, ma pure di solito non riporta neanche danni

        se non quelli comuni, la cosa più facile è che muffisca qualche rivestimento se raggiunto dall’acqua, e si arrugginiscano delle lamiere corrispondenti ai rivestimenti imbevuti, se poi non si asciuga in tempi ragionevoli

        le batterie e l’alta tensione di bev recenti sono sigillate, tanto che aprirle in officina è una discreta fatica

        punti deboli sono le valvole di sovrapressione in plastica/gomma, che “normalmente” per brevi periodi di immersione rimangono nella posizione normale chiusa e mantengono l’ermeticità

        IP67 è resistenza a immersione per 30 minuti e bassa pressione, sino a 1 metro di profondità

        IP69K che lei cita è di più, per usi industriali, leggo:
        resistenza a getti in pressione a 100 bar e 80°C

        sulle auto che io sappia si usa su pochi connettori/involucri di parti elettroniche posizionate in parti molto calde e/o con vibrazioni, nel vano motore, restano anni in ambiente ostile, non ho idea se alcuni brand ne facciano un uso più esteso

        la tenuta della battereria non è garantibile se rimane immersa a lungo e/o se i sigilli sono vecchi di 10 anni e le lamiere del coperchio batteria già arrugginite intorno agli sportellini sigillati di manutenzione, ma neppure cosi facile che venga compromessa, e se fosse mi aspetto che venga staccata l’alimentazione e/o segnato via software un malfunzionamento

        di “pericoli”, e non solo rischi di danni futuri, ne vedrei in guadi profondi, oltre 50 cm con una Bev, ma perchè l’auto può tendere a galleggiare e perdere aderenza ( già scritto chiaro anche sotto) e farsi poi portare dall’acqua

        con auto termiche, rischio di danni anche immediati invece già a 20-30 cm, di rimanere in panne, momentaneo, o peggio di aspirare aqua nel motore e piegare le bielle

  4. “Il blocco di finestrini e portiere è certamente possibile” ??? Urca ma ci sono auto che bloccano meccanicamente le portiere in caso di energia elettrica assente o impazzita? Non c’è una leva meccanica per aprirle???

    • Se non è previsto dal costruttore ogni generalizzazione è pericolosa, soprattutto quando si parla di sicurezza.

      • Per precisare:

        c’è un interruttore differenziale nella batteria (oltre ad altri dispositivi, come interruttore inerziale)

        in caso i cablaggi esterni avessero l’isolamento danneggiato e scaricassero a massa, rileva la dispersione e in millisecondi stacca l’alimentazione, concettualmente è analogo al differenziale che abbiamo in casa

        non si può prendere la “scossa” neanche in caso di isolamenti danneggiati per qualche motivo e auto sommersa

        il rischio, per immersioni prolungate, è piuttosto di avere poi danni alla meccanica o altre parti, e in casi estremi (alluvioni di più giorni) anche alle batterie

  5. Il sottopasso allagato è come la suocera al cenone di natale…evitare assolutamente🖖…scherzi a parte,ci si mette in situazioni che “non conoscendo la profondità” possono aggravarsi non essendo capaci di calcolare i pericoli,quindi a prescindere dalla motorizzazione restiamo all’asciutto e facciamo il giro largo…arriviamo tardi al lavoro? Vabbè faremo un’ora di permesso per causa di forza maggiore(dopo la folgore divina è la giustificazione alla quale nessuno obbietta😁)

  6. Molto probabilmente un’auto elettrica che rimane una notte con l’acqua a livello finestrini si danneggia parecchio… esattamente come una ICE. Poi si possono fare dei ragionamenti del tipo: la devo buttare? Oppure: converrà farla riparare? … esattamente come un’auto Internal Combustion Engine con l’acqua che è penetrata nel motore.

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