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Il dopo 2035/La Germania fa centro: via libera agli e-fuel.

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Accordo fatto fra Commissione europea e Germania sull’esclusione degli e-fuel dal ban ai motori termici dal 2035. L’ha annunciato con un Tweet il responsabile delle politiche ambientali della Commissione Ue Frans Timmermans. I motori endotermici potranno sopravvivere solo se alimentati ad e-fuel, carburanti definiti a zero emissioni. Nessun accenno invece ai bio carburanti, sponsorizzati dal Governo italiano.

Accrodo fatto fra Berlino e Bruxelles

germania e-fuel

Martedì prossimo il regolamento europeo per il “dopo 2035” sarà sottoposto alla ratifica dei 27 Paesi membri dell’Unione nel testo originale approvato dall’Europarlamento, con l’accordo di correggerlo successivamente per escludetre dal divieto di nuove immatricolazioni per le auto a carburanti sintetici.

Auto a zero emissioni: martedì la ratifica dei 27

Con il via libera della Germania, i Paesi che si oppongono non saranno in grado di raggiungere una minoranza sufficiente a bloccare il nuovo regolamenti. Il voto dell’Italia, che avrebbe voluto garanzie anche sui bio carburanti, sarà in ogni caso ininfluente.

L’accordo, ha ha dichiarato  il ministro dei Trasporti tedesco Volker Wissing in una nota  «apre la strada alla nuova immatricolazione dopo il 2035 di veicoli con motori a combustione che utilizzano solo carburanti a emissioni zero».

Germania e-fuel
Il Tweet di Timmermans: accordo con la Germania sugli e-fuel

La svolta è arrivata dopo settimane di colloqui con la Commissione europea e pressioni degli altri partner europei. «Lavoreremo ora per far adottare quanto prima gli standard di CO-2 per i regolamenti automobilistici», ha dichiarato su Twitter  Timmermans. In altre parole sarà introdotta una disposizione che consente di classificare le auto alimentate con e-fuel come carbon neutral.

I bio carburanti? Nessuna garanzia

Giorgia Meloni

Intanto gli ambientalisti tornano all’attacco. Qualsiasi combustione, sostengono, produce sostanze nocive, soprattutto ossidi di azoto. Senza contare che l’apertura alla Germani sugli e-fuel potrebbe essere il pretesto per rallentare la ricerca e gli investimenti sullo sviluppo della tecnologia elettrica, ritenuta l’unica in grado di raggiungere la neutralità carbonica nel settore dei trasporti.

L’Europarlamento non si fida e resta in allerta

Il regolamento sui carburanti carbon neutral dovrà comunque ripassare al vaglio del Parlamento Europeo, che potrebbe bocciarlo se lo ritenesse troppo blando. Per i bio carburanti, infatti, si parla spesso di “basse emissioni”, con una riduzione ripstto a queli fossili “fino al 90%”.

«Il settore automobilistico ha abbracciato con tutto il cuore le auto elettriche, rendendo assurdo il dibattito sulla questione e danneggiando la credibilità della Germania», ha detto  Michael Bloss, membro dei Verdi tedeschi nel Parlamento europeo.

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Phoenix
Vesper
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92 COMMENTI

    • Sono un contentino ai liberali. Ma hanno vinto i verdi tedeschi. Gli efuel sono economicamente impossibili e non arriveranno mai.

  1. Chiedo per un amico.
    Ma gli e-fuel siete sicuri che non siano retrocompatibili anche con le termiche euro 1?

    • gli e fuel sarà possibile utilizzarli su autoveicoli prodotti dal 2035 o giùdilì…
      Saranno utilizzati solo su motori che NON permettano la combustione di altri idrocarburi ma solo di e fuel. Si rischia una brandizzazione del canale…
      Dunque non ci sarà alcuna compatibilità con gli euro 1 -2 – 3 – 4 – 5 – 6 o 7.
      A meno che il costruttore non crei una modifica sull’automobile per usufruire di e fuel e solo e fuel…
      … cose del tipo su una bentley oppure su una lamborghini?
      Per tutti gli altri .. ci sarà l’elettrico o l’idrogeno… o la bicicletta.
      .. Per Salvini .. la Meloni e Grottaferrata ci saranno i biodiesel … ahahahaha ahahah ahah ….

        • OK.. MA IL REGOLAMENTO PARLA CHIARO…
          L’e fuel deve poter alimentare un veicolo che non potrà andare a benzina-diesel-altro.
          Dunque dovrà essere montato un elemento che permetta di BLOCCARE idrocarburi diversi dall’e fuel.
          Significa che quel dispositivo va fatto dalla casa costruttrice o da un terzo costruttore … già la vedo difficile vista la moltitudine di motori e impianti….
          va montato e omologato.
          La mettiamo semplice? un migliaio di euro sicuri per poi andare con un carburante che viaggia a qualche decina di euro al litro…
          Sapendo che si può craccare alla grande questa storia siamo certi che non verranno messe in essere contromisure rilevanti?
          Io credo che sarà fattibile SOLO per auto di lusso.

          chiedo venia se mi sono spiegato male sbagliando/cannando la sortita….
          ..

      • Ma anche no…..per come ho capito io il meccanismo di sintesi degli e-fuel il primo stadio l’e-metanolo, da cui poi si fanno tutte catene idrocarburiche che si vuole, credo si ottenga e-kerosene e poi via così, ma il risultato finale è identico o almeno molto simile ai carburanti attuali, quindi non vedo sarà possibile non mettere il diesel da petrolio in un auto omologata per e-fuel.
        Per altro ho anche qualche dubbio, che, chi sta lavorando sugli e-fuel, sia interessato a investire in un prodotto, che funzioni solo su un numero ridotto di automezzi che si venderanno dopo il 2035, che business sarebbe?
        Potrei sbagliarmi ma credo che gli e-fuel diventeranno la nuova benzina 100 ottani o il diesel+, in alternativa ai carburanti tradizionali, che comunque rimarranno dipsonibili perchè al 2035 ci saranno in giro ancora un botto di auto “vecchie” e tutto il comparto autotrasporto.
        Quindi riassumendo bisognerebbe fare dei motori che funzionano con e-fuel, il quale si potrà usare anche nei vecchi motori, però se metto del carburante da petrolio nel motore nuovo, questo non parte? Si magari si può fare ma la vedo dura, complicata e costosa.
        In sintesi mi pare che la mossa tedesca ha semplicemente ottenuto di poter continuare a produrre motori termici, demandando all’utente l’utilizzo solamente di e-fuel…auguri.
        Certo il tutto si potrebbe fare pribendo la vendita di carburanti fossili per l’autotrasporto privato, ma, ammesso che sia praticabile, sarebbe una norma diversa e non questa, che parla solo di autoveicoli e non di come sono alimentati.
        Qualcuno mi corregga se ho detto una stupidata….

        • Il ragionamento può anche starci.
          Il canarino nella miniera è il prezzo degli e-fuel, le tasse e il prezzo dei carburanti fossili nel 2035.
          Nessuno può dire oggi quanto sarà. La cosa certa è che i prezzi non saranno quelli di oggi e si assisterà anche a una rapida riduzione delle stazioni di rifornimento. Insomma, staremo a vedere, di certo molte cose cambieranno.

    • a quel punto si potranno usare anche gli euro 0 perche’ a quel punto tutto quello che stiamo facendo ora per l’ambiente sara’ stato tutto inutile . a quel punto anche se oggi vado in elettrico mi acuistero’ un dieci cilindri 10000 cc vedi viper dodge , perche’ a quel punto saro’ talmente schifato dai politici italiani e europei che me ne strafottero’ di tutto e di tutti .

  2. Io invito tutti ad essere più lucidi e onesti nei commenti e nelle valutazioni. Per esempio se è vero che i biologici carburanti al momento non lasciano alcuna garanzia, altrettanto fanno lo sviluppo delle elettriche e soprattutto delle infrastrutture necessarie. Detto questo non esiste solamente la mobilità privata , ma anche i trasporti su gomma e questi sono assolutamente dipendenti dai carburanti derivati dal petrolio e lo saranno ancora per moltissimo tempo. Io come valutazione ritengo che il mix di tutto porti giovamento a breve perché oggettivamente in altra maniera non si può fare. E vi rimando alla realtà di un mondo che non punta così quanto sta facendo l’Europa sulla transizione. Il pianeta ha bisogno di respirare ma per attuare politiche di questo tipo bisognerebbe rinunciare a molte cose e queste prevederebbe di cambiare radicalmente il sistema economico. Esempio basta grandi navi per vacanze, basta produzione di superfluo , basta viaggi in aereo per futili turismo. Basta oasi artificiali nel deserto, basta grandi opere impattante sull’ambiente.. capite che tutto questo dipende dal sistema economico e sociale che si è ormai determinato. A breve la guerra spazzera via tutto.. puntiamo a non combatterla sarebbe gi un successo.

    • “…i biocarburanti al momento non lasciano alcuna garanzia, altrettanto fanno lo sviluppo delle elettriche e soprattutto delle infrastrutture necessarie…”
      sulla base di cosa affermi che le infrastrutture necessarie alle elettriche non lasciano nessuna garanzia?
      in Italia abbia la più alta concentrazione di colonnine per numero di elettriche circolanti,
      perché invece di copia-incollare idee non si leggono i report di chi una elettrica ce l’ha e riporta dati e numeri?

      • Perché invece non sforzarsi a capire le parole altrui? Si eviterebbero commenti ridondanti e alquanto st…… da chi “impara” ai ragazzi..

        • gentile Ernesto,
          quale che sia la mia professione perché la tira in ballo?
          cmq tranquillo, ho un dirigente cui devo rendere conto!
          per quanto riguarda il resto della sua nota
          perdoni
          se ho sbagliato a capire per piacere mi indichi dove
          perché non mi è chiaro: ho chiesto spiegazioni di una affermazione ben circostanziata, tutto lì.

          non è che c’è un bel po’ di prevenzione ideologica nei confronti di chi la pensa diversamente da lei?

      • Quindi se in un anno questo numero di auto bev dovesse raddoppiare, senza considerare minimamente peraltro il dove sono queste colonnine, secondo quanto dicono i numeri basterebbe raddoppiare anche il numero delle colonnine??? Ed è possibile? E poi è applicabile questo ragionamento a tutto il territorio? O forse ci sono esigenze diverse? E con l’eventuale aumento dei turisti con auto bev saranno sufficienti? Mi pare evidente che come sempre in Italia prima si costruisce il palazzo.. poi .. eventualmente.. la strada per arrivarci.

        • Buon dì
          Non credo che quest’anno supereremo il 5% delle nuove immatricolazioni di auto elettriche.
          Ci sono ancora troppi scettici e di auto che rientrano nelle categorie più acquistate dagli italiani con prezzi accettabili al momento non ci sono (tranne mg 4).
          Quindi tutte queste preoccupazioni non hanno senso.
          Tenuto conto che poi ci sono città capoluoghi di provincia come Teramo dove colonnine spuntano come funghi tra cui è in procinto di entrare in funzione una HPC vicino all’uscita dell’A24 (non nel resto seria provincia dove i sindaci e le giunte sono un po’ più ottusi), sono fiducioso sulla copertura delle ricariche per chi non avrà un posto auto dove farlo.

        • in linea di massima hai ragione,
          quando si dice che il mercato si regola da solo
          il risultato è esattamente quel che sostieni.
          incidentalmente i più accesi sostenitori del mercato che sa autoregolarsi sono quelle scuole di pensiero che più avversano la mobilità elettrica,
          e io come te auspico un briciolo di pianificazione.
          si vedrà.
          è andata così anche per la telefonia mobile e la copertura della rete:
          avremo zone con eccesso di colonnine e zone prive
          perché le aziende guardano (ovviamente) al loro interesse, e certe zone non sono commercialmente appetibili, che si parli di Fibra ottica, telefonia o mobilità elettrica.

          poi: resto convinto, a partire dall’esperienza di 2 anni in elettrico, che la mobilità elettrica si svilupperà acon ricariche domestiche e sul posto di lavoro, il resto sarà solo per emergenze ed esigenze specifiche.

  3. Io la vedo così: hanno dato il contentino ai tedeschi per farli votare sì, poi gli e-fuel che li producano loro se hanno le palle, perchè dal punto di vista efficienza sono perdenti, e costeranno sempre molto di più di un pieno elettrico. Credo che le Case non sposteranno di un centimetro i loro programmi, eccetto forse Porsche.

    • -che li producano loro se hanno le palle-

      Ocio che i precedenti potrebbero essere a sfavore delle sue aspettative… 😂😂😂😂

        • Sinceramente non saprei… ☹

          Già hanno detto che si riarmano, poi se si rimettono anche a produrre benzina sintetica… 😂😇🤭

        • grandissima buona notizia
          per chi?

          per l’ambiente non direi, continueranno le emissioni nocive di schifezze varie
          per l’industria non saprei, dividere gli investimenti in mille rivoli è un regalo a chi è davanti (“divide et impera” dicevano quelli che governavano il mondo di un tempo)
          per la termodinamica di sicuro no, ogni passaggio in più è una dissipazione in più
          per le rinnovabili nemmeno, usarle per produrre e-fuel non mi sembra una gran genialata
          per le popolazioni della Patagonia nemmeno, vedersi pale eoliche a destra e manca per generare profitti che finiranno in Germania non mi sembra un gran progresso (e non sono contrario ai parchi eolici).

          il vantaggio è solo per chi vuole i motori a pistoni a tutti i costi.

          • “continueranno le emissioni nocive di schifezze varie” Personalmente non lo ritengo un problema.

          • @L’Astuto
            …poi se finisce male con qualche malattia grave (che non ti auguro!) ai polmoni, scrivi poi la stessa cosa?
            …poi se la spesa sanitaria tiene in conto gli 80mila morti per inquinento dell’aria, ti lamenti per le tasse, o dici la stessa cosa?

            al di là del cinismo macabro e dis-umano, ma questa è la mia opinione

          • Bello dirlo a parole. Mostracelo coi fatti! Chiuditi in un garage con un’auto termica accesa. Tanto non è un problema per te.

          • Se anche avessi (dico all’astuto) 6 mesi di vita per un tumore, sarebbe comunque da egoisti ragionare così. Puoi sempre andare in qualche bello staterello africano con una bella dittatura militare se ti fa schifo la democrazia e che qualcuno sia così molliccio da pensare a quel mezzo milione di morti annuali in Europa dovuti all’inquinamento.

  4. Vorrei capire come evitare alle auto endotermiche vendute dopo il 2035 di utilizzare anche i vecchi carburanti (che continueranno ad esistere). E chi farà i controlli (in Italia)? Secondo me qualcuno si sta già ingegnando a come fare.

    • I “vecchi” carburanti potrebbero costare un botto nel 2035, e se non lo faranno da soli saranno tassati di conseguenza, ovvero una tassazione più leggera sugli e-fuel.
      Se il problema è la frode raffredderei gli animi, non è semplice importare tonnellate di idrocarburi senza che nessuno se ne accorga. Non impossibile, certamente, ma ad alti volumi corrisponde anche alto rischio di essere beccati.

    • boh, come si è evitato a suo tempo che nelle auto finisse benzina non-verde, o gasolio al posto della benzina

      per via meccanica, con bocchettoni diversi (autonpost 2035 con bocchettone che si adatta solo a pistola dell’ e-fuel)
      oppure per via chimica, con qualche additivo che blocchi il funzionamento nel motore sbagliato
      oppure via elettronica, con verifica chimica del carburante immesso o verifica via chip dell’accordo bocchettone-autoveicolo

      diciamo che non vedo particolari difficoltà a implementare la più semplice, che è la prima

  5. Qualcuno non ha pensato che ai cileni potrebbero girare le pale se qualcuno gli riempie la Patagonia di pale eoliche senza che loro vedano un centesimo dei profitti generati dalle medesime? Quanto all’efficienza energetica di tutto il processo lasciamo perdere.

  6. Ma che strateghi politici abbiamo..si sono fatti intortellare dai tedeschi 👏👏…non volevano dipendere dalle batterie cinesi e si ritrovano con gli e fuel tedeschi che cmq inquineranno con le loro emissioni,non saranno economici,e non puoi autoprodurlo in casa come l’energia elettrica…mamma mia in qualsiasi direzione si muovono questa “Company” di politici “esperti” creano imbarazzo…😔

      • E dove sta scritto? Dipende sempre dal tipo di idrogeno e da dove si prende l’energia per produrli.

        • in teoria, e se ho capito bene,
          si deve usare energia da fonti rinnovabili per produrli.

          quindi: fonti rinnovabili per produrre energia elettrica per l’auto elettrica non vanno bene
          ma per produrre idrogeno e per estrarre CO2 per produrre e-fuel invece sì, in barba all’efficienza del processo.

          ma se è così, se è solo da fonti rinnovabili
          allora in via teorica il bilancio di CO2 è in pareggio

          • Utilizzo di energia da fonti rinnovabili ok benissimo (tralasciando che alcune rinnovabili han emissioni), ma non è che si crea efuel dal nulla con la sola energia, non siamo in star trek! La co2 da legare a idrogeno (attraverso l’energia di cui sopra) deve per forza di cose essere estratto dall’aria altrimenti di neutrale c’è solo il nome e sarà l’ennesimo greenwashing legalizzato con una mandria di pecoroni convinti che non inquina.. Al momento non esiste tecnologia in grado di rastrellare dall’aria la quantità di co2 necessaria a produrre gli efuel.
            In ogni caso anche quando forse nell’anno del mai si prodigheranno a tanto… Comunque la città mi vietera di usarla nelle aree designate perché comunque in quel momento sto inquonando localmente, fotte sega se tra sei mesi quella co2 verrà ripresa da un convettore per tornare ad essere efuel.

            Punto secondo, a noi non serve essere neutrali ma avere un saldo negativo di emissioni per un enorme periodo di tempo, iniziamo almeno ad azzerare le emissioni per dedicare quelle future tecnogie di drenaggio appannaggio della pulizia del pianeta anziché per tenere le auto termiche in circolazione nelle quantità odierne.

      • Non mi riferivo solo alle emissioni di CO2 che fanno male al pianeta ma anche a quello che fa’ male a noi usando motori a combustione …senza ricordare che dopo un processo produttivo energivoro per produzione carburante sintetico ,rimaniamo sempre con una efficenza motore attorno al 35%…non mi pare molto vantaggioso🖖

  7. Non ha senso usare elettricità per produrre idrogeno che poi finirà come efuel in un motore a scoppio con rendimento del 35%. Molto più economico usare quella stessa elettricità per caricare la batteria di un’auto con efficienza del 95%. L’unica possibilità per gli efuel è quella di alimentare una cella a combustibile in alternativa ad una batteria, ma ora come ora una simile tecnologia è ben lontana dall’essere competitiva con le batterie (nonostante il loro costo non trascurabile). Sui biocarburanti valgono analoghe considerazioni.

    • Ha senso se si combinano gli eFuels con le auto ibride plug in perché puoi pensare di usare il motore elettrico in contesti urbani e quello termico in autostrada, dove i consumi sono bassi e necessiti di fare molti km, se usi il motore elettrico per il 70%-80% del tempo, non sarà il rimanente 20% di termico+eFuels a mandarti in rovina, ma ti garantisce di non doverti fermare per ricaricare alla colonnina.

      • Immagino che sarà certamente un super iper vantaggio nel 2035 quello di poter utilizzare gli e-fuel per il 20% del tempo. (???)

      • E se invece, la butto lì la cavolata, si usassero tutti quei miliardi di investimenti vari negli efuel, per risolvere il problema dei consumi autostradali? 😂

        Non so, col costo di uno stabilimento prototipo di produzione probabilmente si cabla una discreta fetta delle autostrade con una carica induttiva (tecnologia già esistente e in fase di test reale), con tutti i miliardi che ci butteranno aziende e stati probabilmente installeremmo abbastanza fonti a zero emissioni per star tranquilli per decenni… Ma no, sprechiamo risorse nei modi più sbagliati possibili… Gli efuel son necessari? Assolutamente si, ma ovunque fuorché la mobilità privata, e non vedo perché debbano spalmare i costi anche sui privati a cui non serve

    • Manca la visone d’insieme. Le rinnovabili sono incostanti e l’energia elettrica non può né essere conservata efficientemente né trasportata troppo lontano. Gli efuel si inseriscono nel concetto di energy storing, energia che può essere conservata e trasportata.
      Ps: efficienze auto elettrica del 95% non esiste, come l’efficienza dei motori benzina su hybrid sono ben superiori al 35%.

      • “efficienze auto elettrica del 95% non esiste, come l’efficienza dei motori benzina su hybrid sono ben superiori al 35%” dipende cosa si misura.
        Dalla batteria alla ruota, una macchina elettrica è anche più di 95%, che una ibrida possa essere a più di 35% la vedo dura. Siccome un litro di benzina ha 9,6 kWh di energia, con un rendimento del 35% significa che alle ruote arrivano 3,36kWh, con cui un ibrido serie fantastico potrebbe fare (semplifico per ovvi motivi) 34 km. Però la Yaris Hybrid è omologata per 26,32 nella combinazione mista di miglior consumo.
        Quanto ci fa a consumo WLTP una, per esempio, Kona elettrica? (non prendo la solita Model 3 perchè non mi si dica “Eh, ma quella è una Tesla”, come se gli altri non potessero fare qualcosa di equivalente, non è che sia coperto da brevetto…)
        Una Kona, avendo un consumo WLTP pari a 134 Wh/km, con quei 9,6kWh di batteria ci percorre… 71 km. Lascio ad AntonioR il divertimento di fare la proporzione tra 71 km e 26,32 e tra 95% e 35% (spoiler: !!)

        Se misuriamo invece “dal pozzo alla ruota”, allora tanti saluti a qualsiasi termico anche in ibrido serie.
        Perchè non mi si può dire che il 100% della batteria è ottenuto con una dispersione in ricarica, di dispacciamento etc. etc. perchè altrimenti dobbiamo mettere nel conto anche il fatto che la benzina dal distributore non ci è arrivata da sola, che per ogni tonnellata di petrolio UN TERZO va buttato durante la raffinazione usando ENORMI quantità di energia (dato che la raffinazione è a centinaia di gradi, usando metano come combustibile o il petrolio stesso)
        Basta cercare una delle tante analisi “From Weel to Wheel” (che considerano QUALSIASI dispersione e perdita di conversione) e mettersi il cuore in pace, sul tema dei rendimenti nessun termico potrà mai superare un elettrico, MAI, è chimica e fisica e termodinamica.
        E in ogni caso un ibrido brucia.. benzina. Meno, ma sempre brucia. 26 km con un litro di benzina che una volta bruciata è bruciata. 81.000 morti ogni anno nella sola Italia per inquinamento da trasporti. E siccome brucia, è una combustione, quindi CO2. E la temperatura sale. Lo stiamo facendo per quello, costi quel che costi, perchè l’alternativa è lasciare il pianeta ai topi e agli scarafaggi.

        Gli efuel si inseriscono nel concetto di energy storing collateralmente, non nascondiamoci dietro ad un dito, nascono per fare tacere potenti interessi. Energy storing ma in modo drammaticamente inefficiente. Gli riconosciamo che risolverebbe il problema pratico di trasporto dell’idrogeno (la più grande nave di trasporto idrogeno esistente oggi è in grado di caricare l’equivalente energetico di 5 autobotti di benzina, una cosa ridicola). Energy Dome, accumulo gravitazionale, accumulo con batterie al sodio, per lo stoccaggio LOCALE. C’è proprio bisogno di mandare in giro petroliere da 1/2 milione di tonnellate per portare qui e-fuel prodotti in Cile? Ogni anno nella sola Italia si bruciano 30 milioni di tonnellate di carburante per autotrazione, per rifornire la sola Italia di efuel servirebbero 60 viaggi di superpetroliere (la Seawise Giant, la più grande mai costruita, aveva una portata di 550.000 tonnellate e un “modesto” motore da 35MW di potenza, non consuma niente quel viaggio…)
        Direi che abbia più senso pensare alla produzione locale tramite fotovoltaico e allo stoccaggio locale. Energy Dome ha un’efficienza (dichiarata) del 75%. Quale è l’efficienza degli efuel come rendimento finale? Perchè alla fine, in una visione d’insieme, non è un dettaglio, se sprecano i 9/10mi dell’energia vanificando il fatto che venga prodotta “gratis” in Cile.

  8. Appena ho letto l’articolo avrei voluto festeggiare con una buona bottiglia, però mi sono ricordato che sono anni che io non bevo alcol, mannaggia mannaggia questa sarebbe stata un’occasione d’oro per un bel brindisi!!
    Volete sapere perchè?
    Questa notizia mi ha convinto ad acquistare ulteriori azioni Tesla, perchè Tesla non avrà più concorrenti nel giro di qualche anno, parlo di concorrenza tedesca, francese, italiana, spagnola, americana o almeno di quella concorrenza che si adagia sugli allori del motore termico, quella concorrenza che da tempo non ha più idee se non vecchie ed obsolete adatte solo a mantenere lo status quo.
    Ma veniamo a noi. Ora più che mai credo nelle parole di Musk che ha previsto il futuro di Tesla come una delle più potenti industrie mondiali. E i Tedeschi gli stanno stendendo un tappeto d’oro zecchino.
    Staremo a vedere ma come 12anni fa, trovo che le azioni Tesla siano a buonissimo mercato e da comprare ad occhi chiusi.
    Chi vivrà vedrà.
    Dimenticavo un commento o meglio una mia sensazione alla giornata Investor Day di Tesla durata ore ed apparsa ai giornalisti finanziari, in cerca solo di scoop, noiosa.
    Personalmente ho letto quella giornata in sintesi come una corda al collo per la concorrenza, infatti la concorrenza perde una barca di dollari per ogni auto elettrica venduta, e Tesla diminuisce i prezzi delle sue auto in maniera inammissibile per i manager tromboni vecchio stile ed ha fatto capire che non è finita.
    Scrivendo ste due righe mi è venuto in mente un fatto: il giorno dopo aver ritirato la Tesla model 3 LR a Bologna, sono andato dai miei meccanici, curiosi come bambini di vedere ‘dentro’ una macchina elettrica. Uno si è steso sotto la macchina, un’altro mi ha fatto aprire il cofano anteriore, ed io a dire , guardate ragazzi che in sta macchina non c’è un cazzo di quello che cercate, il motore è una banale bobina di rame, niente frizione, niente tubi, ci sono i freni anche se non si usano praticamente mai, la macchina è vuota ma c’è un qualcosa di enorme che non vedete ovvero una quantità di sw inimmaginabile. Pensate la Tesla si aggiorna come un iphone.
    Mi hanno guardato che se fossi un extraterrestre.
    MI è venuta subito in mente la volta che mi sono trovato in mano un iphone e non il solito nokia.
    Roba solo per ricchi, roba solo per andare al bar a fare lo spaccone, soldi buttai, il nokia durerà secoli, ma che cazzo ci devi fare con un telefono se non chiamare e spedire messaggi?

    Già proprio così, che cazzo ci devi fare con i prodotti innovativi?

    • È pazzesco, ma è così.
      Una delle caratteristiche principali dell’innovazione è che all’inizio gran parte della popolazione non la comprende.
      E sapete cos’è ancora più sconcertante? Che all’interno di quella parte ci sono anche molti esperti.

      • L’innovazione è tale se porta benefici per tutti, e non mi pare proprio che sia il caso delle BEV di adesso.
        Sconcertante è leggere i discorsi degli “innovativi” che se una cosa va bene a sè, allora deve andare bene anche a tutti gli altri, quelli che non comprendono.

          • Certo, riscrivo meglio:
            l’innovazione è tale se porta prevalentemente benefici per tutti, e non mi pare proprio che sia il caso delle BEV di adesso.

          • @superfede guarda i computer, ancora oggi c’è chi li odia eppure hanno rivoluzionato le nostre vite. E cosa ha superato in alcuni casi i computer? Gli smartphone, e anche questi per molte persone sono stati una cosa da evitare e inutilmente complessa.
            La verità è che una delle caratteristiche principali delle innovazioni è che molte persone all’inizio non riescono a capirle.

          • Quindi dico, e non da oggi, che la problematica ambientale è solo uno degli aspetti da considerare. Qualora la ritenga così prioritaria, pressante ed urgente, mi aspetto che la sua soluzione non sia il ricorso a metodi che si limitano a RIDURRE le emissioni ma che le azzerino: inviti cioè ad andare a piedi, non a comprare auto elettriche il cui beneficio resterà comunque limitato.

          • @leonardo Guardo i computer, guardo gli smartphone, guardo i tablet, guardo gli smartwatch, poi scelgo cosa prendere ed usare in base al mestiere che quell’oggetto dovrà fare. Per me è l’utilità il primo parametro, in caso contrario non sto a spendere soldi per un oggetto che non copre le mie esigenze. Piuttosto di un’elettrica che non mi sposti come e dove serve a me, vado a piedi, l’ho fatto per anni.
            La verità è che non si riesce a concepire come ci possa esser qualcuno (e dai numeri di vendita non son proprio pochetti…) a cui viaggiare fermandosi mezze ore ogni 150-200km oppure organizzando le proprie settimane per far coincidere la spesa con la ricarica all’ipermercato non va bene, non è tutta questa meraviglia di innovazione. E non si riesce a concepirlo perchè si pensa che il mondo debba ragionare secondo i propri principi.

          • @superfede
            Pensavo di non essere riuscito a spiegarmi, poi leggo “Piuttosto di un’elettrica che non mi sposti come e dove serve a me, vado a piedi, l’ho fatto per anni.” e deduco che non hai capito tu.
            Poco importa, l’innovazione non si misura per quello che pensi tu, ma per parametri oggettivi che ho già vanamente esposto.

          • @superfede tu invece (ma sei in larghissima compagnia) non riesci a concepire che da qui al 2035 le BEV miglioreranno esattamente come tutte le tecnologie che hai citato, e applichi i ragionamenti sui limiti attuali delle BEV a tutta la produzione futura.

            Ah, l’argomento ambientale non è “solo uno degli aspetti da considerare”. E’ L’ASPETTO da considerare. Tutti gli altri argomenti sono scuse dettate da comodità acquisite a cui non si vuole rinunciare per nulla, anche se si sa che stanno portando al punto di non ritorno. La natura sta già arrivando a batter cassa, e (purtroppo o per fortuna) con lei non è possibile fare accordi, trattare, proporre soluzioni alternative. Se c’è da cambiare stile di vita per sopravvivere, l’unica opzione è cambiare (o soccombere).

          • @Marco.
            Chiaro che io ragioni valutando quello che vedo ora e la verosimile evoluzione: anche considerando dei miglioramenti, io non vedo tra 10 anni una BEV segmento B con 120kw di batteria in vendita al valore degli attuali 25000€ che consenta i 4-500 km di autonomia autostradale che oggi sono alla portata di una qualunque Fiat o Dacia. Mi spiace ma con tutto l’ottimismo a disposizione, non vedo simili meraviglie, ma sarò felicissimo di venir smentito, sia chiaro.
            Riguardo agli aspetti da considerare, ambiente, economia o altro ancora, bisogna che vi ricordiate di mettere le due paroline magiche quando vi esprimete, “PER ME”: quindi “PER ME è l’aspetto da considerare”, “PER ME tutti gli altri argomenti sono scuse”, “PER ME sono comodità”, e di considerare che il mondo sia un composto eterogeneo di persone, ognuno con esigenze diverse e quello che per te potrà essere una comodità, per altri potrà essere un’esigenza.
            Il tutto sempre ricordando che noi italiani qui stiamo bisticciando per un monte emissioni di CO2 che ammonta all’aumento annuale di emissioni della sola Cina.

          • @Leonardo.
            Lei mi sta dicendo che gli smartphone hanno soppiantato in evoluzione i computer.
            Io le dico che per quanto uno smartphone sia l’evoluzione dei PC, io un testo oltre le 2 pagine con immagini e link multimediali continuerò a realizzarlo con il PC, schermo da 13′ o 15′, tastiera e mouse, quindi non comprerò mai uno smartphone per generare documenti di quel tipo in ossequio al principio di scegliere lo strumento più adatto allo scopo, alla faccia dell’evoluzione e dei suoi parametri oggettivi. Ovviamente, più adatto in base all’insindacabile giudizio di ognuno, se lei si trova meglio a disegnare CAD con lo smartphone, avanti prego… io resto sul mio vetusto PC alla faccia dei parametri oggettivi.
            Ma pure io che perdo del tempo a discutere…

          • @superfede ragionamento fallace e pretestuoso già dall’inizio. Già oggi le auto efficienti di segmento superiore (quindi con consumi più elevati di una segmento B) consumano circa 200w/km in autostrada. Per fare 400 km autostradali ti bastano oggi 80kwh, 120 è uno sproposito inutile. E se avessi una BEV capiresti che più che la dimensione della batteria, conta la velocità di ricarica.

            Altro ragionamento fallace, l’aspetto ambientale non è PER ME, è PER TUTTI. Le tue esigenze di comodità mi spiace ma arrivano dopo le esigenze ambientali di tutti.

          • @marco rossi.
            PER ME è un ragionamento fallace e pretestuoso, PER ME le tue sono comodità. E’ chiaro il concetto? Piantiamola con l’arroganza e la presunzione di aver verità e morale in tasca, nessuno è (ancora…) arrivato a dirti che l’ambiente è più importante della tua comodità di possedere e girare con un’auto elettrica che ha causato importanti emissioni e danni ambientali durante la sua costruzione: è sempre lo stesso ragionamento, cambia solo la soglia di ciò che si ritiene accettabile o meno per l’ambiente, quindi evitiamo di ergersi a paladini e arrogarsi il diritto di dire cosa arrivi prima e cosa dopo.
            “Già oggi” il simulatore di Peugeot/Opel mostra come non si percorrano 200km con 50kw di batteria mettendo una Corsa-e a 120km/h, quindi cortesemente racconta pure a qualcun altro la favoletta dei 400km con 80kw, se la Corsa bev avesse 80kw di batteria nelle stesse condizioni passerebbe di poco i 300km: ai 120 eh, essendo magnanimo risparmio il dato a 130km/h fissi, sempre per restare su ragionamenti fallaci. A meno che non si voglia intendere che possedendo una BEV ci si renda conto che il viaggio in autostrada debba consistere nella ricerca di un qualche furgone che proceda a 100-110km/h a cui attaccarsi per farsi tagliare l’aria e risparmiare energia, ma non è la mia modalità di spostarmi quando ho fretta, e la fretta non è detto sia per comodità.

          • Tesla Model 3 LR (“le auto efficienti di segmento superiore” come ho scritto) a 110kmh in autostrada, con climatizzatore acceso e senza nascondersi dietro i camion, fa tranquillamente 400 km, con 75kwh di batteria. 45 kwh in meno dei 120, e 12 anni prima del 2035. Tecnologia declinabile in modelli inferiori già oggi, se Tesla si mettesse a fare la Model 2.

            Ah, c’è chi ne ha fatti anche di più. Tutta gente che la BEV la usa e porta le sue testimonianze, non solo ne parla e clicca sui simulatori online.

            Impronta ecologica della costruzione delle BEV? è assolutamente vero che produrla inquina di più. Lo citi per farci sentire in colpa? Quindi tu vorresti una BEV da 120 kwh di batteria, quella non inquinerebbe ancor di più produrla, con quella batteria enorme?
            Oltretutto, il punto di pareggio ecologico stimato è sui 30-40.000 km. Io sono a 60.000. Ho lavato il mio senso di colpa 20.000 km fa. Una ICE a 100/200/300.000 km invece continua a peggiorare il suo bilancio ambientale, dato che brucia costantemente carburanti ed immette inquinanti in atmosfera.

            Tu però continua a vivere sereno nella tua realtà. Stammi bene.

          • Spero che non faccia riferimento a me, ma al signor “malafede”

          • @marco rossi.
            Test Al Volante 2021, Tesla M3 LR.
            “Andando a 130 km/h con la Tesla Model 3 si percorrono 329 km ma a 110 km/h l’autonomia sale a ben 395 km”. Ecco, sì, trovando un furgone a 110 si passano i 400km, come volevasi dimostrare. Auto di segmento superiore “quindi con consumi più elevati di una segmento B”, la cito, quando invece la M3 consuma meno di una segmento B in virtù di aerodinamica, sospensioni e una parte elettrica meno raffinate. La stessa testata ha infatti provato la Corsa -e ed ha praticamente ricalcato i dati dello stesso costruttore, per cui mi si perdonerà se “in buona fede” ritengo più credibile una testata come Al Volante che i blogger early adopters di un sito dedicato all’elettrificazione. D’altronde la storia dei blog è ricca di ibridisti della prima ora che millantavano percorrenze stellari con le loro Prius (che ricordi, gente che gonfiava le gomme a 3,5bar per maggior scorrevolezza, il “pulse&glide”, il traino aerodinamico, le modifiche per aumentare la capacità della batteria, ….), 15 anni fa erano loro a sentirsi i salvatori del mondo, ora questo ruolo tocca agli elettrici puri, domani chissà, avremo i pedalatori o i camminatori, “c’è sempre qualcuno più puro che ti epura a sua ragione”.
            Peccato perchè in realtà con quei 330km autostradali la LR potrebbe anche fare al caso mio nell’ipotesi di partire al 100% di carica, pur se a casa dei miei in campagna (ove mi fermerei al termine dell’andata) non avrei da ricaricare granchè con i loro 3kw… dovrei fermarmi al ritorno, uscendo e rientrando dall’autostrada per trovare un supercharger. Peccato non aver reddito adeguato per permettermela, è roba riservata a chi ha del grano in tasca, avessi quella disponibilità comunque la verserei per ridurre il residuo del mutuo per il mio appartamento, spiacente per l’ennesima priorità non data alle auto elettriche.
            Facciamo che quando Tesla o chiunque altro mi proporrà qualcosa che faccia i km senza soste che servono a me, al prezzo per le mie tasche, ci ritroveremo a parlare di autonomie e pareggi ecologici… per adesso sto sereno a benzina, e ci mancherebbe pure. State tutti bene.

          • superfede
            – State tutti bene –
            …è quello che vorremmo… ma non lo vogliamo tutti. C’è persino chi dice che non vede il problema. O che pretende che Tesla gli risolva il problema mentre lui aspetta continuando a inquinare, perché la colpa è di chi fa le BEV che le fa troppo costose, non è colpa nostra che abbiamo inquinato la malora per un centinaio di anni e ora non vogliamo fare nessuna rinuncia, no, è colpa di Tesla e della tecnologia che non riesce a farmi nemmeno fare più di 400 km ai 130 al prezzo di una Panda.
            Non staremo tutti bene: staremo tutti male, te compreso (e quell’altro che non è un problema) perchè se tu che sei intelligente e acculturato parli in questo modo, figuriamoci gli altri che si bevono ogni Salvinata venga detta dal Porro di turno….

          • @Cristiano
            Precisamente.
            Non esiste IL PROBLEMA della CO2, esiste ANCHE il problema della CO2.
            Il climalterante per eccellenza sarà pure il problema dell’umanità nel suo complesso, ma poi ogni singolo individuo si ritrova con i problemi del quotidiano, pagare il mutuo, far la spesa, pagare l’istruzione, la sanità e via dicendo e, legato in parte a quelli che ho elencato, avrà il problema di spostarsi, ognuno con le proprie specificità di tempi e percorsi. Mi ci metto anch’io e mi spiace molto se Tesla non ha nulla da offrire per risolvere il mio problema di mobilità mentre Toyota lo fa. In realtà Tesla ce l’avrebbe ma mi creerebbe un altro problema, quello di reperire decine di migliaia di euro per acquistarla, problema che evidentemente diversi in questo blog hanno superato, son contento per loro.
            Comunque, è vero che il mondo industrializzato abbia inquinato la malora negli ultimi cent’anni (qui c’è una bella animazione sulle emissioni procapite per anno, https://ourworldindata.org/grapher/co2-per-capita-marimekko?time=1871&country=ITA~USA~European+Union+%2827%29~CHN~GBR ), siamo d’accordo su questo. Tuttavia, osservando i dati delle emissioni dal 2000 in poi (altro grafico), US ed EU27 hanno ridotto le loro emissioni, US di un sesto, EU27 di un quinto, Cina ha invece più che triplicato arrivando ad emettere ora ben più di US ed EU27 messe assieme, tocca aggiungere anche il resto dell’Europa per arrivarci vicini ed il trend non mostra variazioni. Questo non per dire “se non lo fai anche tu allora non lo faccio neanch’io gnègnè”, ma che se i cinesi e gli indiani non si danno loro una regolata, la virtuosità degli europei non servirà ad un beneamato nulla considerati i relativi pesi delle emissioni. E che US ed EU27 stanno già facendo i bravini a guardare il trend, soprattutto gli europei che hanno emissioni procapite inferiori di un terzo rispetto agli americani.

    • Saggie parole
      Invece di pensare a come rendere le BEV alla portata di tutti, magari realizzando in maniera modulare con interfacce standard tra componenti standard come nei personal computer, in modo da semplificare anche le riparazioni e lo smaltimento
      Potrebbe essere una occasione, per l’industria europea, di definire le regole del gioco invece che subirle

    • “Personalmente ho letto quella giornata in sintesi come una corda al collo per la concorrenza” La prego di continuare a commentare, il taglio umoristico dei suoi interventi è imperdibile.

  9. Aiutatemi a capire se ho interpretato bene:

    1° Bozza EU, BOCCIATA – dal 2035 vietata la vendita dei motori termici (ma libera vendita dei carburanti derivati dal petrolio o biocarburanti quindi più o meno chi ha la macchina termica più o meno spendeva uguale come prezzo alla pompa)

    2° Bozza EU APPROVATA – ok a vendere qualsiasi tipo di motore ma il carburante nella pompa deve essere necessariamente un e-fuel.
    Quindi anche la fiat punto de 1998 andrà a e-fuel, ma un litro costerà 4 euro alla pompa

    Se e così mi programmo già la serata libera per vedere cosa dice Nicola Porro in tv ahaha

      • /// gli e fuel valgono solo per le auto immatricolate dal 2035 in poi \\\ Salvo “retrocompatibilitá” per poterli usare con le auto termiche “classiche”

      • Io non ne sarei cosi convinto, sei certo che non li sostituiranno per tutte le auto?

        La efuel Alliance nelle Faq dice:

        “eFuels have the same chemical properties as conventional fuels such as kerosene, petrol or diesel – and can completely replace them”

        Avranno le stesse caratteristiche dei carburanti attuali quindi potranno essere utilizzati anche nelle vecchie auto

        Lascio anche il link
        https://www.efuel-alliance.eu/faq

  10. quindi, riassunto:
    la Germania voleva fare passare i carburanti sintetici, ma non aveva i numeri.
    l’Italia di questo governo, smentendo il precedente, decide di appoggiare il rifiuto del bando del 2035, con l’idea di fare passare i biocarburanti: quindi si rimangia la firma (del precedente governo) pensando di fare una gran furbata e un gran favore a certe aziende tanto amiche.

    la Germania ottiene quel che vuole, anche perché è dimostrabile che un e-fuel sia a bilancio di emissioni di CO2 nullo (anche se il costo di produzione è impossibile oggi, e in futuro chi lo sa).
    quindi la Germania ora voterà a favore.

    e quindi l’Italia non avrà più i numeri per impedire l’approvazione.

    geniale, strategia geniale: rimangiarsi una firma per non ottenere nulla. geniale.

    • Un successo politico degno della elevatissima caratura della nostra presidente del Consiglio, gioggia-mamma-cristiana-babbea, fregata dai tedeschi senza che se ne sia nemmeno accorta.

      Speriamo che almeno le aziende italiane abbiano capito che questo governo non è assolutamente in grado di difendere nessun interesse, e si mettano seriamente a correre sulla transizione a nuove tecnologie.

  11. “…Stiamo anche dimostrando che i bio carburanti sono a emissioni zero, quindi non c’è bisogno di entrare nei dettagli tecnici….”

    eh, beh certo, a cosa servono i dettagli tecnici,
    se Meloni dice sono a emissioni zero…sono a emissioni zero,
    mi sembra evidente no?

    sono i burocrati della UE e gli altri Stati che non capiscono!

  12. Qualcuno vada a dire al governo che grazie alle combustioni dei fossili: > la CO2 è salita a 421ppm ed ha creato la crisi climatica; > la crisi climatica ha portato ad eventi estremi quali la siccità e le piogge torrenziali concentrate in pochi giorni; > i terreni coltivabili stanno diminuendo.

    Qualcuno vada a dire al governo che le persone sul pianeta terra stanno aumentando (8 miliardi) ed una buona parte vive e muore nella fame.

    Qualcuno vada a dire al governo che in un anno: con un metro quadrato di coltivazione pro biocarburanti si fanno 7-8km, con un metro quadrato di fotovoltaico si fanno 700-800 km.

    Sprecare terreno coltivabile per sfamare le persone per creare un combustibile per le auto è sbagliato.

    • Qualcuno gliel’ha certamente detto ma ti pare che possano preoccuparsi di chi muore di fame?
      Si stanno attrezzando perchè succeda anche nella ricca italia…

  13. Sono pienamente in accordo con Michael Bloss.
    Riguardo agli e-fuel, a parte le molte critiche già espresse in questo blog da gente molto più informata di me, mi chiedo perché il più importante centro di produzione pilota degli stessi i porsche-men siano andati a farlo in Cile.

    • Produrrà 100 ed arriverà 1.000.

      Ricordo a tutti che s.e. la stessa formula chimica degli e fuel é possibile ricavarla anche dal petrolio.

  14. corretto, salvo gli ultimissimi modelli il motore diesel da noi (togli catalizzatore, togli impianto ad urea, metti degli iniettori più grossolani), riesce a bruciare svariati combustibili a base oleosa basta solo regolare l’anticipo . Nel mercato centro e sud America il carburante è molto sporco tanto che solitamente in tutti i veicoli commerciale diesel ci sono tre linee di filtri : serbatoio la prima linea e prima della pompa iniezione altri due filtri da sostituire (noi suggeriamo come ditta dove lavoro ogni 500 ore o annualmente perché si intasano e paraffinano) successivamente c’è il vecchio e caro decantatore che va svuotato / spurgato ad ogni tagliando.

  15. Stavolta ammetto la mia ignoranza e chiedo a chi per caso sapesse.

    Accettata e assodata la differenza fra un “e-fuel” e un “biocarburante”, relativamente agli e-fuel si sa se tra le varie possibilità si può ottenere anche un combustibile adatto per i motori diesel? (i quali, come dovrebbe essere noto, vanno a gasolio solo perchè è il modo più facile di farli funzionare, ma il diesel di per se è un discreto “mangiatutto”)
    Giuro, semplice curiosità tecnica.

    • Anch’io ho questa curiosità tecnica. Quello che so per certo è che, prima dell’avvento massiccio dell’elettronica i diesel erano sì dei mangiatutto, tanto che i montanari ci cacciavano dentro anche un po’ di benzina per renderli più vivaci d’inverno. Dagli anni ’90 in poi, però, i turbodiesel infarciti di sensori vari ed attenti alle emissioni (in relazione ai tempi) già non digerivano più l’olio da cucina che qualche buontempone andava a comprare al supermarket per schivare le accise: ricordo diverse auto ferme per strada che puzzavano come 10 McDonald messi insieme!

      Perciò credo che i diesel potrebbero essere adattati a usare gli e-fuel, ma ci vorrebbe un po’ di lavoro sull’elettronica.

      • Io penso più che altro ai camion, quelli che fanno i trasporti autostradali. Onestamente la vedo dura che anche nel medio periodo si riesca a farli andare a pile in massa. Tenendo conto anche della logistica non banale che ne verrebbe di conseguenza. Poi è altrettanto chiaro che un camion lo si può fare anche con un bel motore a ciclo Otto che funge da generatore, a quel punto tecnicamente va a benzina. Magari si finirà col fare dei grossi plug-in Hybrid. Però mi rimane la curiosità di sapere se si può ottenere qualcosa di “sintetico” che possa funzionare anche a ciclo diesel…

        • Da quello che ho capito si possono produrre per via sintetica tutti i carburanti “classici” gasolio compreso (e del resto la stessa benzina sintetica sarebbe un “sottoprodotto” dell’e-kerosene) Piú o meno era giá cosí con il metodo Fischer-Tropsch che partendo dal metanolo permetteva di alimentare tutto il parco veicoli / velivoli nazionale..

          • -metodo Fischer-Tropsch che partendo dal metanolo-

            Il metanolo è da fighetti, degno delle mollezze di un occidente in decadenza.
            Gli uomini veri fanno le cose come devono essere fatte e partono dalla gasificazione del carbone.
            Estratto rigorosamente a picconate, a forza di braccia. 😂🤭😇

          • /// il metanolo è da fighetti, degno delle mollezze di un occidente in decadenza.
            Gli uomini veri fanno le cose come devono essere fatte e partono dalla gasificazione del carbone \\\ Probabilmente faranno cosí in Polonia per salvare capra e cavoli 😂 Tornando alla fattibilitá dell’e-gasolio, ho trovato la conferma nella FAQ linkata in un altro commento (https://www.efuel-alliance.eu/faq)

    • inTedeschi punteranno tutto su un propulsore a benzina economico 3 o 4 cilindri vedi anche gli ultimi Mercedes AMG sono a 4 cilindri , sviluppare motori Diesel in Germania non credo sia nei piani di Porsche Audi e VW

    • Io ho invece un’altra curiosità di tipo tecnico: posto che per quanto mi riguarda gli E-FUEL non siano alternativa percorribile manco in parte, vorrei capire se e quanto i biocarburanti cassati da Bruxelles per l’immatricolato post 2035 siano invece utilizzabili per i veicoli attuali, che resteranno in circolazione per decenni e decenni e dovranno perciò essere riforniti. Per esempio, se la percentuale di biodiesel che attualmente costituisce il gasolio per autotrazione possa essere aumentata, se e quanto si possa far lo stesso per la benzina. Per quanto non sia una soluzione completamente a costo zero per emissioni, i biocarburanti dovrebbero esser comunque vantaggiosi rispetto al puro fossile.

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