Il dg Peugeot Italia, Gaetano Thorel, prende eposizione in maniera netta nella polemica sulle auto che davvero non inquinano. Stroncando senza mezzi termini le ibride “senza spina”.
Il dg Peugeot salva solo elettriche e ibride plug-in
Thorel, che ha alle spalle una lunga carriera in Ford e un breve passaggio in FCA, oggi guida Groupe PSA Italia, che oltre alla Peugeot comprende anche le marche Citroen, Opel e DS. E in una dichiarazione riportata dall’agenzia Ansa(clicca qui) non le manda a dire su un prodotto come l’ibrido “semplice”, su cui marche come la Toyota hanno costruito il loro successo.
“In maniera chiara, dobbiamo spiegare ai cittadini come gli unici veicoli in grado di garantire una mobilità a zero emissioni sono i 100% elettrici o gli ibridi plug-in ricaricabili, ovvero “con la spina”. Non, invece, soluzioni come gli ibridi non ricaricabili o Mild hybrid. Solo grazie alla presenza della spina (plug-in) per la ricarica della batteria di trazione, il veicolo è in grado di percorrere decine di km in modalità elettrica. E di abbattere in maniera drastica le emissioni inquinanti.
Gli ibridi classificato dal ministero
Un distinguo che lo stesso Ministero dei Trasporti ha voluto messo in evidenza, con una circolare del 3/12/2019. In sostanza, sono stati introdotti tre Gruppi che indicano il livello di emissioni CO2 dei veicoli ibridi. Ovvero: il Gruppo 1 ≤ 60 g/km (veicoli ibridi plug-in). Il Gruppo 2 tra 61 e 95 g/km (veicoli ibridi standard). Il Gruppo 3 ≥ 95 g/km (veicoli ibridi noti commercialmente come “Micro hybrid” e “Mild hybrid”).
Spezza una lancia per i Diesel di ultima generazione
La presa di posizione di Thorel era partita dal tema dei diesel di ultima generazione, Euro 6: “Credo sia il momento di fare chiarezza. La lotta all’inquinamento nelle nostre città deve essere affrontata in maniera seria e organica. E non con provvedimenti locali estemporanei . Che, oltre a risultare inefficaci, creano parecchia confusione nei cittadini, nei clienti e anche nelle nostre Aziende sul territorio con evidenti rischi sulla forza lavoro. Chiarezza vuol dire affermare con forza che i veicoli Diesel di ultima generazione… hanno emissionidi particolato e di ossidi di azoto uguali ai veicoli benzina e prossimi allo zero. E non devono essere penalizzati in alcun modo. Al contrario di molte vecchie auto a benzina, come le Euro 3, spesso erroneamente confuse come ecologiche. È illogico infine adottare localmente normative in contrasto con quelle europee ed internazionali, frutto di studi ed analisi scientifiche accurate”.
La Toyota, chiamata in causa, risponderà?
Il dg Peugeot è intervenuto a seguito dei ripetuti blocchi deltraffico in molte città italiane (Roma in testa) per la perdurante emergenza ambientale: “Invito quindi tutti gli attori che hanno a cuore una reale mobilità sostenibile”, ha concluso Thorel, “ad un maggior sforzo di approfondimento e confronto. Ciò per garantire la chiarezza e la trasparenza ai consumatori italiani”. L’appello è rivolto a “istituzioni, industria automotive, mondo della comunicazione“. Vediamo se ci sarà una replica da parte dei concorrenti chiamati in causa indirettamente. A partire, naturalmente da Toyota.
ma stando dietro ad un T ROC ed altri euro 6 diesel la nuvoletta del pulviscolo soprattutto in controluce è ben evidente (e chissà durante la rigenerazione),
e aggiungo è inutile ostinarsi a far diventare aria pulita i veleni…..i veleni sono veleni e la benzina verde è verde solo nel nome, ricordiamoci che ha componenti IARC 1.
Sostegno alle plug-in e difesa delle diesel continuano peró ad andare nella direzione sbagliata
Tiz, se la plug-in non è sbagliata in sé, può giungere alla soglia del litro di benzina per 100 km di MEDIA. Non è un errore in sé e di per sé.
Concordo che l’ibrido serve a ben poco,
ma stando dietro ad un T ROC ed altri euro 6 diesel la nuvoletta del pulviscolo soprattutto in controluce è ben evidente (e chissà durante la rigenerazione),
e aggiungo è inutile ostinarsi a far diventare aria pulita i veleni…..i veleni sono veleni e la benzina verde è verde solo nel nome, ricordiamoci che ha componenti IARC 1.