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I prezzi della Dacia Spring da 19.900 (con incentivi 9.460)

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I prezzi della Dacia Spring partono da 19.900 euro, ma con gli incentivi (rottamando) si può scendere fino a 9.460. È l’elettrica meno cara in assoluto.

I prezzi della Dacia Spring, in consegna da settembre

L’elettrico entra nell’era del low-cost con il primo modello del marchio rumeno, che fa parte del gruppo Renault. Per la prima volta il Listino ufficiale di un’auto a batterie scende sotto la soglia psicologica dei 20 mila euro. Cifra che, come detto, si abbassa di parecchio con gli incentivi, scendendo sotto quota 10 mila. Insomma, un prezzo assolutamente concorrenziale con le citycar a benzina che vanno per la maggiore.

i prezzi della Dacia Spring

La carta d’identità della Dacia Spring si può riassumere così:

  • City car con look da Crossover, con abitabilità generosa per 4 adulti. Autonomia di 230 km WLTP (fino a 305 km nella guida in città), con batteria da 27,4 kWh.
  • Disponibili 3 versioni: la versione per Privati e piccole Aziende; la Business, dedicata al car sharing; e infine, a partire dal 2022, la versione Cargo, per chi la usa per lavoro, con un volume di carico pari a 1.100 litri.
  • Ordini a partire dall’11 marzo, con le prime consegne da settembre.

Qui sotto il listino ufficiale con i due allestimenti, Comfort e Comfort Plus, quest’ultimo con prezzi da 21.400 euro al lordo degli incentivi. Colpisce il fatto che in Francia i prezzi sono ben più competitivi. La versione Comfort costa 16.990 euro, ovvero 2 mila euro in meno che da noi. Mentre la Comfort Plus parte da 18.490 euro.

i prezzi della Dacia

—Clicca qui per leggere “Tutto sulla Dacia Spring: misure, ricarica…”

La prima a sfondare al ribasso il tetto dei 20 mila euro

I prezzi della Dacia Spring

I prezzi della Dacia Spring abbassano ulteriormente la soglia d’accesso all’elettrico, anche se purtroppo l’offerta di citycar è ancora piuttosto modesta. Specialmente dopo che il Gruppo Volkswagen ha tolto dal listino (si spera temporaneamente) il terzetto formato da VW e-Up, Skoda Citigo EV e Seat Mii EV.  Finora il modello più economico era un’altra auto del Gruppo Renault, la Twingo Z.E., con prezzi a partire da 22.950 euro.

i prezzi della Dacia Spring

Tutte le altre citycar disponibili, a partire dalla Smart EQ Fortwo e dalla stessa Fiat 500, sono al di sopra dei 25 mila euro, ovviamente al lordo degli incentivi. È un mercato, questo delle piccole, molto trascurato dai costruttori europei e che fa gola ai produttori cinesi. Ma noi insistiamo nel dire che il Gruppo Stellantis dovrebbe creare a Torino il polo delle utilitarie a batteria, partendo proprio dalla 500.

i prezzi della Dacia Spring

 

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38 COMMENTI

  1. Sono stata stamattina da un concessionario Renault per farmi fare un preventivo per l’acquisto di una Dacia Spring Comfort Plus. Secondo le informazioni di tutti i siti ,che informano sui prezzi della Dacia , avrei dovuto pagare, con gli incentivi statali, 10.960 euro + 300 per il cavo di ricarica casalinga Modo 2. Il preventivo è stato di euro 12.357,43. Bontà sua, in questo preventivo c’è pur uno sconto per la rottamazione, ma una spesa di 600 euro per accessori, non richiesti, +Kit mobilità + prezzo servizi. La somma degli incentivi è di 8.000 euro, non 10.000. Ora mi farò fare altri preventivi.

    • Gli incentivi sono 8.000 €. 6.000 dai vecchi incentivi, 4.000 dei nuovi ma di cui 2.000 di incentivo statale solo se abbinato a 2.000 di sconto concessionaria. Listino 21400, cavo 300, accessori non si sa quali siano. Poi ci sarà pure l’IPT !? Il kit mobilità o kit europa o servizio di messa in strada è purtroppo una voce che compare da moltissimi, anzi, personalmente, da tutti concessionari e marche che io e miei amici/conoscenti abbiamo avuto modo di contattare negli ultimi anni. 200-250-300€.

  2. Vi siete dimenticati di dire che fa il 0-100 in 20 secondi e ha 44 cavalli…praticamente un macinino che non va avanti …buono il prezzo concorrenziale certo a 20k ( ok 10 con gli incentivi) non si può ancora definire un auto del popolo, per chi no non ha nulla da rottamare il prezzo è ancora elevato per le prestazioni del veicolo.
    Chissà che non si arrivi finalmente una guerra al ribasso sui prezzi

        • Conosco benissimo le trabant e questa dacia è una trabant 2.0 , diciamo le cose come stanno ; interni di 20 anni fa , alzata sedile e sterzo non regolabili, sedili duri, plastiche delle guerre puniche , 44 cavalli, 125 km/h accelerazione degna di una vespa 50 , se poi ci si accontenta pur di avere una elettrica…..ah in d/c carica max 30 kw

    • Ma quanto siamo stati fessi noialtri 65enni che negli anni ’70 ’80 spendavamo 12-15 stipendi per acquistare delle Prinz NSU (magari verdi…) o delle 500 con 18CV (13,23 kW) o (nel caso di mio babbo) una BMW 700 (di 3^ mano, stesso motore della moto, 700cc boxer raffreddato ad aria) che, tenendo ben fermo il volante, riusciva a fare i 110km/h. Non erano auto da comprare, bisognava aspettare che costassero di meno e andassero di più,
      Che cogl**ni eravamo!

  3. Perchè in Italia costa di più che in Francia di €.2.000 ? I costi gestionali di trasporto e distribuzione sono più o meno uguali, IVA ha una differenza del 2% in più da noi. Sicuramente è per far guadagnare di più la parte commerciale, dove si sono anche inventati solo in Italia il costo di messa su strada delle autovetture. In Italia acquisto auto nuova ha listini più cari, vendita ai commercianti di auto usate ha valutazione dei paesi europei dove costano meno !!!
    In questa maniera si salva il commercio !!

      • Mi piacerebbe conoscere le motivazioni per cui il prezzo in Francia è così ridotto. Ci sono motivi commerciale oppure costi inferiori ?

    • Dovrei chiedere a mia moglie (avvocato) ma così su 2 piedi, da ignorante in materia, temo ci possono essere gli estremi di truffa ai danni dello stato (o altra forma di reato simile). Di fatto, aumentando in modo improprio il prezzo di listino solo perché il 100% o quasi delle vendite è alimentato dall’ecobonus italiano, si danneggia lo stato italiano.

      Non solo: la politica dovrebbe obbligare, per legge, i costruttori a non penalizzare le auto meno inquinanti, ovvero le auto elettriche (sì, lo so, l’argomento su chi inquina meno è controverso …), per motivi di salute. E’ un po’ come se la Pfizer avesse come core business e come attività dai maggiori guadagni la produzione del vaccino per il covid19 anziché la sua più famosa pillola blu. In questo momento la Dacia, aumentando in modo forzoso il prezzo della sua elettrica mentre tiene molto basso quello delle endotermiche, non sta giocando a favore dell’ambiente e della nostra salute.

  4. Io sono sempre stato un grande detrattore degli incentivi alle auto elettriche, quindi il mio ragionamento è sempre al lordo di questi, perché è così che i calcoli vanno fatti. Il costo di quest’auto senza incentivi è fuori da ogni qualsiasi logica, spropositato per quello che offre. Escludiamo dall’equazione la batteria, che per una city car è relativa, ma teniamo conto di tutto il resto. Il motore ha una potenza estremamente bassa, anche se si usa prevalentemente in città quando ci si trova ad affrontare una salita si farà una fatica bestiale ; e le salute si trovano anche in ambito urbano. La qualità degli interni è inguardabile, ma sopratutto la dotazione è ridicola; molto al di sotto di una Dacia Sandero che costa pure meno! Capisco voler costruire un’elettrica che costi poco (obbiettivo mancato in pieno, senza incentivi) ; ma anche chi la compra immagino che determinate cose se le aspetti da un’auto costruita nel 2021 che vuole sembrare al passo con i tempi. Non è solo questione di risparmio, perché con gli incentivi e le ricariche casalinghe ci sono, ma proprio di orgoglio personale. A quel prezzo si trovano auto a diesel/benzina usate ma ben più accessoriate!

    P.s: ma almeno la radio ce l’ha?

    • Per affrontare una salita è importante la coppia e non la potenza del motore.
      E le auto elettriche in questo caso sono avvantaggiate. E oltretutto non bisogna tenere il motore su di giri per avere la
      coppia necessaria.

      • È molto difficile avere tanta coppia con pochi cavalli, perciò fatica comunque. Voglio sottolineare che l’idea alla base è intelligente, ma avrei preferito uscisse tra 2 anni con prezzi simili, ma giustificati anche da una migliore qualità generale.

    • C’è un carico fiscale inferiore in Francia, ma non tale da giustificare una differenza di questo genere. L’impressione (superficiale, ammetto) è che i prezzi siano stati modulati sugli incentivi, che ci sono anche Oltralpe, ma inferiori che da noi. Non a caso nello specchietto ufficiale dei prezzi si parla di 12.403 euro “bonus ecologique deduit”.

      • Appunto… e siamo nel mercato unico europeo. Non è un impressione, ci stanno speculando… Gli incentivi sono soldi pubblici, non piovono dal cielo. Buonasera.

        • Forse perché in Italia per avere l’incentivo la concessionaria deve fare uno sconto di 2000 €? Dacia credo che di solito non faccia sconti ma tenga i prezzi bassi.

          • Ok, mettiamola pure così… Però…
            3.000€ – 2.000€ = 1.000€ …. di mancia??
            Vediamo in Germania a che prezzo esce…🤔😁

  5. Se dovessi comprare una citycar nuova, non avrei dubbi. Molto più capiente di una Twingo/UP, ad un prezzo stracciato con gli incentivi – anche non rottomando – e con una potenza adeguata per fare urbano ed extraurbano. Anche perché fare 0-60 in 3 secondi, in città a cosa serve (a parte a farsi prendere la mano ai semafori)? Dobbiamo andare piano, rispettare i limiti… e questa auto è secondo la strada giusta per dare il via al ricambio della seconda auto, quella per casa-scuola-lavoro-tempo libero, che poi è la macchina più usata e peggio usata.
    Temo però che possa innescarsi un giro di rivendite tra regioni con i vari extra contributi regionali… quando il piatto è ghiotto, noi italiani siamo brutte persone…

  6. una citicar a benzina (una C3 x esempio) ha il doppio dlla potenza, il quadruplo di autonomia (in autosrada) e costa la metà quindi direi che quando la spring avrà almeno il doppio di autonomia, il doppio di potenza e costerà un buon 40% in meno aloora si che si potrà dire

    • E i costi di gestione e bollo? C’è anche la comodità di guida nel traffico paragonabile ad un’auto con il cambio automatico. La potenza è la metà ma la coppia è superiore. E poi l’inquinamento, per lo meno allo scarico, con la benzina non c’è paragone e visto che in città ci viviamo e quell’aria la respiriamo, non è da sottovalutare.

  7. Prestazioni e autonomia sono ridicoli (confrontati con una Sandero GPL, ad esempio), ma per alcune persone potrebbe andare bene. Stavo pensando a mia madre ad esempio: percorrere non più di 20 km al giorno e potrebbe ricaricare in garage (devo verificare che presa ha in garage, se “la piccola” o “la grande”). Mi chiedo una cosa, per chi lo sa: se mia madre l’ordinasse oggi, gli ecoincentivi varrebbero da subito o vengono applicati al momento dell’immatricolazione? Perché se le prima consegne sono a settembre, non vorrei trovarmi fuori …

    • Ciao, ho parlato stamattina col mio concessionario di fiducia, ancora non sono operativi, ci vuole qualche giorno, all’atto della prenotazione si “impegna” sul sito del Ministero l’incentivo, a seconda se hai la rottamazione o meno (quella da rottamare si consegna solo quando arriva la nuova!). Bisogna solo capire quanto viene richiesto come anticipo. Ciao.

      • Grazie Roberto, per mia madre l’anticipo non sarebbe un problema, quindi se si “impegna” sul sito l’incentivo vale “l’impegno”, anche se l’auto viene consegnata a Settembre? Fa fede “l’impegno” per l’incentivo, non l’immatricolazione?

    • Alessandro guarda che sono care! Costa oltre 7000 euro più di una Dacia Sandero, costa più di una Renault Capture, costa più di una Hyundai Kona o di una Kia Stonic o di una Nissan Juke, pur avendo dimensioni e prestazioni da citycar (molto più piccola degli altri suv), per non parlare dell’autonomia.

      Poi se lo stato, con i soldi della collettività (cioè miei, tuoi, nostri) decide di regalartela è un altro paio di maniche. Ma non è che se lo stato ti paga il 100% di una Tesla Model S o un concessionario decide di regalartene una perché gli stai simpatico questa costa poco o è gratis: il problema del costo dell’elettrico non è ancora stato superato, semmai è lo stato che ti “impone” di acquistarlo prendendo i nostri soldi e dandoli ai primi N che acquistano elettrico (l’N + 1 che acquista elettrico non solo non prende gli incentivi, ma con le sue tasse ha finanziato l’acquisto degli N prima di lui).

      • con i soldi della collettività hanno pagato i debiti delle banche, incentivato attività inquinanti e condonato milioni di euro di tasse alle lobbies del gioco d’azzardo.Magari guarderei prima queste cose. Credo sia ora di piantarla con la fregnaccia dei soldi pubblici. Certo ! si usano soldi pubblici per avere un ritorno in salute e qualità di vita per tutti.
        Tu e gli altri che continuano con questo mantra avete rotto !

      • Con i soldi dello stato viene regalato (tramite incentivi diretti e non) il litro di carburante che metti alla pompa!! Inoltre quello che paghi in meno con le vecchie endotermiche lo paghiamo in morti da inquinamento di cui il trasporto è responsabile del 30/35% continuate ad insistere su sta storia dei costi finitela!

          • Eh vabbè è inutile anche togliendo quelle tasse che ci mettono i carburanti TUTTI sono super incentivati se anche togliessi tutte le tasse ma togli anche i vari MILIARDI dati alla filiera oil il prezzo di un litro sarebbe ben più alto. Poi puoi continuare come un disco rotto senza andarti a vedere cosa dico!

      • Senza i vecchi incentivi, col cavolo che adesso avremmo degli impianti fotovoltaici da 3kW a 4-5000€. Se non ci fossero stati gli incentivi non ne avrebbero venduti e perciò prodotti e il prezzo sarebbe ancora altissimo. Più ne vendi (produci) più il costo diminuisce, guarda i TV a LED che costavano una esagerazione in più degli LCD. Ma ti ricordi quanto costava una lampadina LED qualche anno fa? Io sì, che le cambiai quasi tutte nel 2013-2015. Se non abolivano le lampade al Tungsteno, col cavolo che avremmo speso 10€ per una a LED. E adesso con 2€ te la cavi. Per cambiare ci sono poche strade, o vieti la scelta da eliminare o incentivi la scelta da favorire.

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