Ho ricaricato a -25 in Austria senza problemi, con la Polestar 2. Un altro lettore, Nicola, smentisce la narrazione delle colonnine in tilt con il gelo. Vaielettrico risponde. Ricordiamo che le vostre mail vanno inviate a info@vaielettrico.it .
Ho ricaricato a -25 con una Polestar 2, di notte: tutto ok
“Ho appena fatto un viaggio in Austria con una Polestar 2 a noleggio. C’erano -25 gradi di notte. Ho ricaricato senza il minimo problema e, lasciando l’auto parcheggiata per due giorni ho perso solo il 2% di carica. È stata un’ottima esperienza e da ora in poi noleggerò solo auto elettriche. Grazie per il Vostro sempre ottimo lavoro“. Nicola Basso
Eppure è bastato un black-out per far credere che…
Risposta. Continuano ad arrivarci testimonianze di lettori che hanno ricaricato con temperature molto rigide senza alcun problema. Qualche giorno fa Monica ci ha scritto di averlo fatto a Livigno, in Valtellina, a -15, alle solite potenze.
Adesso Nicola riferisce della sua esperienza in Austria a -25. E Ionity assicura che almeno fino a -30, temperature non proprio usuali da queste parti, tutto fila liscio, come spiegato in questo video. Eppure la vulgata prevalente in Italia è che col freddo le colonnine vanno in black-out, dopo la grande eco che è stata data all’episodio dei Superchager Tesla in blocco nel gelo di Chicago.
Si è trattato di un caso isolato, ma i media e i social l’hanno rilanciato facendo credere alla gente che sia invece la normalità. Aggiungendo un altro tassello all’immagine fantozziana che stanno costruendo attorno all’elettrico. Va detto che tutto questo succede solo in Italia, un Paese in cui la paura del nuovo fa novanta e si fa di tutto per demonizzare qualsiasi svolta tecnologica. Poveri noi…
– Davvero la ricarica ci abbandona se fa troppo freddo? Sentiamo il direttore tecnico di Ionity… VIDEO
Però per me è già una notizia di questi tempi trovare – 25 gradi in Austria. A che colonnina sei andato? Dov’era?
Personalmente ho constatato che al diminuire della temperatura si riduce di parecchio il rendimento della ricarica, con -15 la colonnina segnava 40kw/h e l’auto circa 33kw/h imbarcati, quindi 7 li ho pagati e “persi” per strada
Nicola: mi sa che i 7 kWh sono stati impiegati per “mantenere in temperatura” la batteria, ti consiglio di controllare .
In ogni caso, di fatto li ha pagati e persi per strada.
Pensa a quanto carburante pagato spreca in qualsiasi condizione meteo un motore a combustione…il 70% sempre,ogni volta che ci si mette al volante
giusto Greta 😁
se metto 80€ di gasolio o benzina .. 40-50€ alla fine sono “riscaldamento abitacolo” 🤣 in inverno… e ambiente in tutte le altre stagioni (il pianeta Terra NON ringrazia).. Uh !
non ho citato tutti gli altri inquinanti : CO2, NOx, ….
Caro Nicola direi che con temperature rigide è la normalità!
Secondo questo studio al calare della temperatura non tutti i kw/h che paghiamo alla colonnina finiscono nelle nostre batterie, ma sono avvenimenti del tutto straordinari.
https://ses.jrc.ec.europa.eu/sites/default/files/publications/evaluation_of_fast_charging.pdf
Unico problema riscontrato con le temperature fredde è stato l’impossibilità di disinserire il freno a mano (purtroppo elettronico).
La mia Proace city verso era collegata per tutta la notte col carichino di serie, alla 220 della struttura che mi ospitava su piazzale non riparato. Batteria al 100% e 25 minuti nel panico, provandole tutte per sghiacciare il cavo.
Mai capitato di trovare un distributore fuori servizio?…chissà perché mi viene di fare questa osservazione: se l’auto che è finita nel lago e purtroppo causando la morte degli occupanti fosse stata elettrica………….