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Hertz stoppa anche gli acquisti di Polestar (dopo Tesla)

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Hertz stoppa gli acquisti di Polestar, dopo avere annunciato una mossa analoga con Tesla a fine ottobre. Il grande noleggiatore frena decisamente sull’elettrico.

Hertz stoppa gli acquisti
Anche i programmi di acquisti di Tesla sono stati cancellati.

Hertz stoppa gli acquisti, una grande retromarcia dall’elettrico

Dopo l’innamoramento, la grande retromarcia. Tra i giganti del settore, Hertz era stato il primo ad annunciare un massiccio passaggio all’elettrico, con l’obiettivo di arrivare a fine anno al 25% della flotta globale in EV. Nel 2021 era stato annunciato un super-ordine di 100.000 Tesla Model 3, a cui era seguita una seconda commessa per Tesla  Model Y. Sul treno in corsa era salita anche Polestar, portando a casa un ordine per 65 mila veicoli, un’enormità per un costruttore che ancora stava muovendo i primi passi.

Ora contrordine su tutta la la linea. A inizio anno Hertz aveva rivelato che stava rivendendo circa 20.000 auto Tesla, indispettita anche dal calo nel valore dell’usato dopo i tagli praticati da Elon Musk sui listini del nuovo. Con reimpiego dell’incasso nell’acquisto di auto tradizionali. Ora è trapelato che già dall’autunno la stessa Hertz aveva annunciato a Polestar l’intenzione di cessare l’acquisto di auto dal 2024, dopo averne comprate circa 20 mila negli ultimi due anni.

Hertz stoppa gli acquisti

Timori (sui due fronti) per il calo di valore dell’usato

Nei colloqui con Hertz, il n.1 di di Polestar, Thomas Ingenlath, ha fatto presente le implicazioni legate a  una svendita immediata delle auto. Soprattutto per le implicazioni sulle quotazioni nel mercato dell’usato. E ha accettato di sospendere le forniture dopo che Hertz ha assicurato che non venderà i veicoli di Polestar troppo presto (non prima di un anno) o a basso costo.

Viene da chiedersi come possa un gigante come Hertz passare da un’infatuazione così improvvisa a un’altrettanta profonda avversione nei confronti dell’elettrico. Le caratteristiche di queste auto non potevano essere sconosciute ai top manager dell’azienda, che all’epoca aveva annunciato con enfasi gli accordi con Tesla e Polestar.

Per l’azienda svedese si tratta di un doppio colpo, di sostanza e di immagine. Di sostanza perché senza la fornitura a Hertz diventerà quasi impossibile raggiungere gli obbietti di vendita 2024, dopo il risultato deludente del 2023. E di immagine perché la bocciatura non aiuta certo l’immagine di un marchio che fatica ad affermarsi. Ma la stessa Hertz non aiuterà certo a sostenere le quotazioni delle auto di cui intende disfarsi.

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23 COMMENTI

  1. Ma Polestar ? Vedo che quota in borsa 17 centesimi, mentre due anni fa stava a 5 dollari. Cosa vuol dire ? In genere significa che il businnes della società stessa è vicino al collasso. Dove sbaglio ?

  2. Ragazzi arrendetevi dai…siete durati da natale a santo stefano, le elettriche non le vuole nessuno, ci vuole tanto a capirlo? È cosi difficile?

    • Flavio, grazie. Ora ho visto la luce, mi ha dato come una scossa, ricaricato di energia, con queste parole. Adesso la saluto ed esco dal bar, ho la macchina in doppia fila, a presto!

    • Flavio lei si sbaglia, è hertz che non sa fare i conti del TCO come gli avventori di vaielettricco 😅
      D’altronde noi in itali abbiamo il 5% di utenti più svegli degli altri, dovrebbero contattare hertz per fargli un ripasso 🙈

  3. Pensa che, visti i bassi prezzi del noleggio in questa stagione, mi sono regalato un fine settimana per provare una tesla. Da chi? Proprio da hertz… Se l’avessero già vendute tutte non avrei potuto farlo…

  4. Ah quindi non era Tesla brutta e cattiva? chi l’avrebbe mai detto !

    Non sarà che Hertz deve pensare di aggiornare i suoi modelli di business e di gestione, o comincerà a perdere quegli automobilisti che ormai abituati ad un elettrica non ne vorranno sentire di noleggiare una vetusta termica ?

  5. Fin dall’inizio qualcosa non mi quadrava, quando è stata annunciata da Hertz con squilli di trombe l’acquisto di 100.000 Tesla, la reazione di Musk non è stata da evviva evviva ma mi pare che abbia fatto capire che primo non c’era nessun contratto speciale in corso con Hertz e secondo che Hertz doveva fare come tutti i cristiani, ovvero entrare nel sito Tesla, ordinare le auto e si mettersi in fila per la consegna.

    A me era sembrato che Hertz avesse usato Tesla come un fantastico colpo di marketing ed in effetti mi pare che Hertz, che usciva dalla bancarotta, abbia avuto positività in borsa con una crescita immediata dell’azione del 40-50%, poi da allora una discesa continua.

    Oggi scopriamo che Hertz ha acquistato ad oggi forse 50.000 auto elettriche e che oggi ha deciso di dismetterne una grande quantità per i seguenti motivi:

    – Tesla abbassa i prezzi e quindi svaluta l’usato
    (mi domando ma il management Hertz dove vive nel mondo dei sogni?)
    – troppi costi di manutenzione
    ( mi domando: ma i clienti Hertz noleggiano le Tesla per poi andare a sbattere,
    strisciare qualche muro o prendere la macchina a calci o pisciarci dentro?.

    Come possessore di Tesla, so che la macchina non ha niente dentro, ha le batterie e una bobina o 2 come motori, quindi cosa rompi se non c’è nulla da rompere? Non mi venite a dire che ogni tanto si fulmina una qualche lampadina perchè mi verrebbe da ridere.

    Da informazioni varie, pare che Hertz gestisca 500.000 auto, possibile che il problema siano le 50.000 auto elettriche di cui 20.000 vuole vendere?

    Un paio di numeri, nel 2021 l’azione Hertz era andata con l’annuncio Tesla a 35 $, oggi quell’azione vale 9 $.

    Credo probabile che in realtà di soldi in azienda ce ne siano pochi pochi.

    • Interessante (e plausibile) scenario.
      Quella del deprezzamento usato è assurda, venderle quando ha avuto il calo grosso di valore è insensato, salvo si abbia un disperato bisogno di liquidità e la si ottiene vendendo l’asset che alla fine ha un solido valore nell’usato.

      • Concordo, solo Hertz non può ragionare come un privato per cui il mezzo è un costo. Il modello di business prevede l’ acquisto del mezzo e la sua rivendita in modo da avere il ricambio e farci profitto, ovviamente avere un deprezzamento “anomalo” su una categoria di mezzi manda in negativo il conto economico, da cui la scelta di non acquistarne più.
        Non è una cosa preoccupante essendo assolutamente passeggera. Il problema più grande che vedo è che Hertz non ha prima pensato ad un modello di business ritagliato sui mezzi elettrici, ma ha applicato quello delle termiche con poche modifiche. Un indizio è che non si è attrezzata per far restituire le auto con collegamento alla colonnina da parte del cliente. Ovvio che se affitti auto come se affittasi cavalli il business non funziona. Il deprezzamento è soltanto un’ aggravante.

      • una conferma .. per esperienza personale .. le vetture ex flotte a noleggio vengono gestite su piattaforme che consentono l’acquisto in aste da parte di concessionarie / commercianti automotive (fate in rete una ricerca .. ne trovate tante).
        Ovviamente veicoli che vengono scontati “bruscamente” del 20% direttamente dal produttore provoca forti “perturbazioni” sulle quotazioni.

        Immaginatevi cosa può succedere in una concessionaria con parco usato di >500 usati, vari anni, p.es. quando vengono annunciati incentivi… Euro 0/1/2/3 che possono essere usati per bonus >13500€… vetture Euro5 inutilizzabili in alcune città per motivi ambientali… in altre invece ancora ricercate .. e pagate …

    • -Hertz, che usciva dalla bancarotta-

      Ricompri le tue azioni dal mercato isterico che vende per 4 soldi sull’onda della cagarella post covid

      -l’azione Hertz era andata con l’annuncio Tesla a 35 $-

      Rivendi le tue azioni e ti fai il popò d’oro

      -oggi quell’azione vale 9 $.-

      Ricompri le tue azioni sempre per 4 soldi…

      🤭🤭🤭

      ( è solo una chiave di lettura fra le tante possibili)

  6. La risposta è abbastanza scontata: è il mercato, gli utenti di Hertz hanno chiesto di non guidare elettrico. Semplice. E’ la domanda che sostiene la politica di un’azienda, se la domanda fosse stata importante gli ordini sarebbero aumentati ma così non è.

    Come mai le persone non noleggiano l’elettrica? Semplice: l’auto la si noleggia quasi sempre quando si è in una nuova città, non nella propria. Quindi viaggio in treno/aereo/bus fino alla città di X e lì prendo a noleggio l’auto. E che auto prendo? Potrei prendere una elettrica ma dovrei conoscere dove si trovano le colonnine lì, in quella città. Non solo: se non ho un abbonamento, devo farmene uno per l’occasione altrimenti la ricarica è un salasso (non è che si diventa clienti A2A per avere lo sconto alla colonnina per quelle poche volte che si noleggia l’auto elettrica …). Sono in un’altra città, non conosco le strade, le ztl, dove sono gli autovelox, a malapena so dove devo andare e in tutto questo mi metto pure a cercare la colonnina amena per ricaricare? Dai, ma chi l’ha avuta un’idea così?

    Ma facciamo anche l’ipotesi che, per un puro colpo di fortuna, vicino a dove sono diretto c’è una colonnina per la ricarica. Quindi pianifico che arrivo, noleggio l’auto e ricaricherò lì, vicino la destinazione. Se poi arrivo e la colonnina è occupata? Che faccio, mi cerco un’altra colonnina e poi prendo il taxi per arrivare a destinazione? Dai, su …

    Ipotizziamo poi il caso in cui si deve restituire il veicolo. Si pianifica tutto il viaggio fino alla Hertz ma così facendo si rischia di riportargli il veicolo scarico (con l’auto a benzina bastano 3 minuti al distributore che si trova davanti il noleggio). Cosa comporta riconsegnare l’auto con meno del 25% di batteria? Lo indica Hertz:

    https://www.hertz.it/rentacar/reservation/reviewmodifycancel/templates/rentalTerms.jsp?KEYWORD=EVFUEL&EOAG=CIAT51

    “RICARICA A FINE NOLEGGIO: Hertz registrerà il livello di carica della batteria a inizio noleggio. È responsabilità del cliente riconsegnare il veicolo con lo stesso livello di carica o con almeno il 75% di carica residua (a seconda di quale percentuale sia inferiore) pena l’addebito di un supplemento di 0,79 € (tasse incluse) per ogni kWh mancante. Qualora il cliente riconsegni il veicolo con un livello di carica pari o inferiore al 20%, Hertz si riserva il diritto di addebitare un Supplemento Amministrativo di 25,00 € a copertura dei costi del personale e per l’impossibilità di rinoleggiare immediatamente il veicolo.”

    Prendo un uber e faccio prima …

    • Eh infatti me lo sono sempre chiesto se Hertz usa il modello di business dei cavalli per l’ automobile non può funzionare. Pretendere di restituire un’ auto elettrica carica è una follia commerciale. Certo se ci fossero i parcheggi con le colonnine non ci sarebbe il problema del costo della ricarica, e i costi di ricarica dovrebbero essere più bassi.
      Hertz deve soltanto sperare che i robotaxi arrivino più tardi possibile.

    • Assolutamente d’accordo…al 110%.
      In famiglia abbiamo anche una BEV ma, nonostante questo, ogni qualvolta mi reco all’estero per lavoro, non noleggio mai una BEV…per tutti i motivi di cui scrivi. E aggiungo che per motivi “aziendali”, sono quasi costretto ad utilizzare Hertz, appunto.
      Arrivo all’aeroporto, ho bisogno di rapidità.
      Arrivo in un aeroporto estero, spesso americano, viaggio in una città che non conosco, non conosco l’ubicazione delle colonnine, l’abbonamento che utilizzo in Italia non funziona oltreoceano (e spesso nemmeno in Europa)…non posso aggiungere complessità al mio viaggio di lavoro. Senza contare la ridicoloaggine di dover riconsegnare la vettura col “pieno” di energia…che farebbe desistere pure Elon Musk dal noleggiare con Hedrtz una BEV.
      Saluti.

    • Ho noleggiato 2 volte su 2 a Catania una Polestar da Hertz… la prima volta ho girato poco e l’ho restituita senza caricarla (ma inavvertitamente c’era una colonnina proprio davanti all’albergo… è stata una fatica cercarla e trovarla libera che non ti dico), la seconda volta ho fatto andata e ritorno a Palermo.
      Hertz ti fornisce un RFID collegato a Shell Recharge… certo devi fare la fatica di scaricarti l’app.. complicatissimo.
      Pensa che al ritorno l’ho lasciata al mio collega (che non ha una BEV), e ha fatto il viaggio e riconsegnato l’auto senza problemi.
      Il problema non è Hertz, è l’Italia, grazie ad una narrativa anti BEV e ad una politica che butta benzina sul fuoco la maggior parte sono “terrorizzati” dalle BEV come se fossero auto impossibili, ed invece sono comodissime.

  7. lo scrivo. … ma sembra incredibile pure a me…
    Possibile che i dirigenti Hertz abbiano ordinato una grande flotta BEV … senza tener conto che la rivendibilità delle vetture, dopo 3/4 anni d’uso sarebbe avvenuta secondo Nuovi Parametri ? ossia il possibile deterioramento delle batterie che spaventa gli eventuali acquirenti (caso possibile ma meno probabile, date le attuali statistiche di “resistenza” degli accumulatori) MA soprattutto …. la forte Obsolescenza Tecnologica … visto che non si tratta di vetture ICE (con motorizzazioni che vengono rinnovate dopo almeno 10 anni in modo consistente)
    Le auto elettriche son prodotti in cui gli aggiornamenti ai circuiti, inverter, motori, chimiche delle batterie etc avvengono in modo continuo… non c’è ancora standardizzazione in questo momento ancora “iniziale” (visto che la diffusione è ancora molto bassa rispetto alle ICE nel mondo).

    Per fare il “solito esempio” … é come se dotassi tutti i dipendenti dell’azienda di un iPad o iPhone pensando che tra 3 o 4 anni lo rivendo e ci recupero almeno il 50% del valore 😂

    C’è di buono che ove organizzeranno le vendite, sicuramente faranno contenti tanti acquirenti..

    • Per le Tesla non è necessario sapere dove sino le colonnine, ci pensa la macchina a dirti dove, quando e quanto ricaricare e non servono abbonamenti, basta collegare il connettore del supercharger (come scritto nel link, sono comunque fornite card per la ricarica). Per quanto riguarda i 25€ di penale per la restituzione con batteria scarica, la stessa cosa vale per una termica restituita con il serbatoio senza pieno.

  8. Beh, a questo punto quelli che avevano detto che il motivo era il ribasso dei listini dovrebbero farsi delle domande. Nonche voglia aver ragione eh, però….

    • e se stessero fiutando che anche Polestar dovrà abbassare i prezzi, vista la concorrenza sui listini che c’è, e programmino di vendere l’usato prima?

      comunque ha senso lo spunto di Enzo (nel caso di utenti occasionali soprattutto la parte sulla penale alta per riconsegna vetteura non ricaricata)

      o per utenti abituali, avevo letto che molti clienti sono autisti tipo Uber che noleggiano l’auto per usarla come lavoro e hanno un tasso di piccoli ammaccamenti più elevato

      chiedo..magari (?) alcun modelli di alta gamma come Polestar e di progettazione recente (con molti sensori) sono più costosi come ricambi da riparare rispetto ad auto semplici come una classica toyota corolla?

    • Il fatto è che altrettanti autonoleggi stanno svendendo man mano le auto elettriche perchè nessuno le vuole noleggiare. Sixt l’ha anche lei da poco annunciato….

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