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Ha mille prezzi la ricarica a casa, confronti impossibili

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Ha mille prezzi la ricarica a casa, ma non è affatto detto che non convenga più rispetto all’utilizzo delle colonnine pubbliche in AC, ci scrive un lettore. Vaielettrico risponde. Ricordiamo che i quesiti vanno inviati a info@vaielettrico.it

Ha mille prezzi la ricarica a casa, ma per me qui a Verona conviene ancora

“Sono il felice possessore di una Twingo elettrica. Seguo la dibattuta questione, che ogni giorno si arricchisce di nuovi capitoli, sul fatto che costi meno ricaricare l’auto a casa che presso le colonnine pubbliche. Mi meraviglia però che ogni volta per il costo dell’energia presso il proprio domicilio si parli di una cifra unica. In realtà in bolletta si può verificare che ci sono tre fasce diverse con tre diversi prezzi per kWh. Per comprendere nel dettaglio dalla bolletta quali siano in realtà i costi per le tre fasce ci vorrebbe una laurea in ingegneria aereospaziale. Sembra chiaro che per chi ha pannelli solari convenga caricare l’ auto nei festivi preferibilmente in una bella giornata di sole. Mentre per chi non ha i pannelli solari può essere altrettanto conveniente effettuare la ricarica in un qualsiasi giorno dalle 23 alle 8 del mattino. Adottando questi accorgimenti, per lo meno sulla base di un calcolo a spanne che mi sono fatto sulla mia bolletta, mi risulta che possa essere più conveniente ricaricare a casa. Piuttosto che presso le colonnine pubbliche, che ad esempio qui a Verona hanno un prezzo fisso a kWh e per il momento senza possibilità di effettuare abbonamenti“.
Ha mille prezzi la ricarica a casa

La bolletta è un vestito che ognuno di noi si cuce addosso

Risposta. Fin da quando è nato questo, cinque anni fa, scriviamo che il costo dell’energia è un vestito che ognuno di noi si cuce addosso. Secondo le sue scelte e, ovviamente, le sue possibilità. È sempre difficile, quindi, fare confronti con la benzina e il gasolio, che invece hanno prezzi di riferimento ben precisi, con oscillazioni modeste da distributore a distributore. Concordiamo poi sul fatto che decifrare la genesi dei nostri costi in bolletta, sport nel quale molti di noi si sono cimentati solo dopo i recenti aumenti, è molto arduo. Ogni società di gestione ha una sua guida, più o meno oscura, noi consigliamo di leggere quella dell’Autorità pubblica per l’Energia, ARERA. Naturalmente parliamo dei clienti in regime di tutela. Chi ha scelto il mercato libero (in questo momento con ottimi risultati), ovvio, deve rifarsi alle condizioni economiche di fornitura concordate direttamente. Comunque: continuiamo a scambiarci esperienze concrete, è un modo (tra i tanti) per capire che scelte fare
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5 COMMENTI

  1. In effetti, da quando si è cominciato a parlare di “trasparenza” delle aziende verso consumatori ed utenti è diventato complesso capirci qualcosa. Tariffe, scaglioni, telefoni, energia… un bailamme! Personalmente, poi, ho la colpa di avere una forte idiosincrasia per tutti i documenti scritti in piccolo e contenenti contratti, regole, costi, esenzioni… Non riesco a leggerli!

    Per cui non ne capisco davvero nulla dell’argomento. E questo è anche il principale motivo per cui continuo ad essere in regime di maggior tutela, sempre con lo stesso fornitore da anni.

    Guardando le fatture che mi mandano vedo che c’è una quota (variabile) di “Spesa per la materia energia”, una quota (fissa e variabile) di “Spesa per il trasporto e la gestione del contatore” (che comprende varie voci), il totale delle imposte e l’IVA, ovviamente variabile. Infine, l’amato canone televisivo.

    Nei miei conteggi ho sempre preso il dato di costo al kWh che, ad ogni tragico aumento, il fornitore mi allega alla fattura, trascurando (credo) le quote fisse con una parte variabile. Mi sono detto, probabilmente sbagliando, che più o meno, anche se non avessi da caricare la batteria di un’auto, gran parte di quei costi fissi li avrei avuti lo stesso. Per cui credo di prendere, nei miei calcoli, solo i consumi “in più” attribuibili all’auto. Comunque un pasticcio e poche certezze. Fino a ieri!

    Per la precisione fino a ieri pomeriggio: finora le mie cariche, in totale 357 per 847 viaggi in quasi due anni, le effettuavo o a casa (237), o presso colonnine pubbliche gratuite da 22A (120). Tanto io “vado” a 3,7 kW al massimo!

    Ieri ho fatto la mia prima carica pubblica a pagamento!
    Sono le colonnine del Centro Commerciale che ho utilizzato fin dal secondo giorno dell’auto (3 dic 2020), e fino a metà febbraio del 2022, quando, dopo gli aumenti di gennaio 2022, il Centro Commerciale ha deciso di metterle a pagamento: 0,30€/kWh + IVA 22%. Diventando così di pari costo rispetto a ciò che pagavo a casa. Ma a casa mi era, ovviamente, più comodo.

    Dopo l’ultima batosta del primo ottobre, queste “vituperate” colonnine a pagamento sono ritornate ad essere economicamente interessanti. Nulla di eccezionale, ma il costo (assolutamente certo) a kWh è di 0,36570 €, certamente molto più basso del mio costo (assolutamente non certo per quanto detto sopra) comunicatomi dal fornitore: 0,52484 €/kWh notte e festivi, 0,55436 €/kWh di giorno nei feriali.

    Questo significa che viaggiare in elettrico mi costa, caricando qui, 0,045 €/Km, contro i circa 0,088 €/Km a benzina. Con questa tariffa resta in enorme vantaggio l’elettrico, anche se prima degli ultimi aumenti era (forse) ancor più vantaggioso. Fintanto che, e se, le cose resteranno così, ritornerò ad essere un assiduo utilizzatore di questi stalli.

    Tra l’altro, ho “scoperto” ieri che le procedure di ricarica da dopo che le colonnine sono diventate a pagamento si sono enormemente semplificate: poco da fare per attaccarla (basta “attaccare” il cavo alle due prese, avviare dall’APP e dare l’Ok alla richiesta di addebito su carta di credito (ricaricabile), e stop), quasi nulla da fare per staccarla: stacchi dall’auto ed automaticamente si stacca dalla palina. Quando era gratis, invece, una follia lunga, piena di intoppi e di chiamate all’assistenza. Ed inoltre, a pagamento, non ci sono più i vincoli di tempo di quando era gratuita! (Infatti, la palina non indica più sul display, a differenza di prima, né i kWh erogati né il tempo di carica: l’utilizzatore riceve tutto sull’APP al termine della carica). Una pacchia!

    Infine, mentre quando queste colonnine erano gratuite c’era la ressa, si faticava a trovare una presa libera, ora (come si vede qui nella carica di ieri: https://www.flickr.com/photos/140815723@N06/52403159428/in/dateposted/ ) non c’è nessuno: ieri ho caricato da solo, ed oggi, passando 4 volte lì davanti, ho visto, solo in serata, una 500 elettrica in carica. Questo vuol dire che molte di quelle elettriche (Tesla e VW per lo più) che si affollavano per caricare gratis, ora non vengono qui perché probabilmente godono a casa di un prezzo più vantaggioso rispetto alla colonnina (FV? Contratti libero mercato bloccati?).

    Siccome per me non è così, lo scarso afflusso è davvero una cosa ottima, poiché andrò e ricaricherò “a colpo sicuro” (se funzioneranno: ieri una delle 4 colonnine era KO), ed oltretutto potrebbe anche voler dire che l’aumento di ottobre, per quanto elevato, potrebbe “passare inosservato” ai controllori dei costi del Centro Commerciale visto il citato scarso afflusso (un’auto, o poco più, in 10 ore!), non spingendoli ad aumentare le tariffe nel prossimo futuro. Speriamo! Sarebbe un grande aiuto: in una carica completa risparmierei più di 1,5 € rispetto a caricare a casa (se non di più per le citate incertezze). Col mio numero di cariche annuali, anche se in calo avendo ottimizzato l’uso dell’auto, sarebbero alcuni soldini che lodevolmente restano in tasca.

    Sperando che il mondo, nel frattempo, rinsavisca!

  2. Salve a tutti Voi dello Staff di Vai Elettrico,
    ho preso in leasing una Kona 39kw che ho sempre caricato a casa, di notte. nel primo anno la bolletta di casa si attestava sui 250,00 euro. da dicembre 2021 la “colossale truffa” dei gestori statali e parastatali hanno fatto lievitare le bollette fino a 600.00 euro a bimestre, mantenendo invariati i miei consumi e i miei km giornalieri (percorso casa lavoro 80 km/gg).
    sono passato al mercato libero e mi viene inviata una mail che recita: “on l’offerta alla quale hai aderito per la tua fornitura luce puoi modificare gratuitamente il piano tariffario nell’arco dei primi 10 mesi di ogni anno contrattuale a partire dall’attivazione della fornitura in base alle tue esigenze di consumo. La variazione può essere richiesta scegliendo tra le altre opzioni tariffarie indicate nelle Condizioni Economiche in tuo possesso.

    Ti ricordiamo che le opzioni disponibili sono tre:

    -Notte e festivi: Prezzo della componente energia azzerato se consumi energia la notte (dalle 23.00 alle 07.00 dal lunedì al sabato), la domenica e nelle festività nazionali
    -Senza Orari: Prezzo della componente energia unico per tutte le ore del giorno e della notte, senza vincoli di orario.
    -Bioraria: Prezzo della componente energia più basso se consumi energia la sera (dalle 19.00 alle 08.00), nel weekend e nei festivi.

    Scopri i prezzi a te dedicati e i dettagli dei singoli piani tariffari all’interno delle Condizioni Economiche in tuo possesso.

    La validità dell’offerta non subirà modifiche a prescindere dalla data di richiesta di cambio piano.
    Ti ricordiamo che puoi cambiare piano attraverso l’area clienti sul sito enel.it, sull’app Enel Energia, Call Center 800 900 860 e nei nostri Spazio Enel su tutto il territorio italiano.
    Sarà vero? -Notte e festivi: Prezzo della componente energia azzerato se consumi energia la notte (dalle 23.00 alle 07.00 dal lunedì al sabato), la domenica e nelle festività nazionali. Voi che ne pensate?

    • Non capisco come possano azzerare la componente energia di notte quando è vero che la richiesta è minore ma è anche vero che è proprio in quelle ore che sicuramente quanti tutta l’energia è prodotta con le centrali termiche e quindi teoricamente l’energia dovrebbe costare di più visti i prezzi del gas …
      Comunque non sono un esperto quindi magari qualcuno sarà in grado di rispondere e magari di chiarirmi le idee.

      • La tariffa diurna è doppia rispetto a quella ordinaria, sta oltre un euro al kwh, e considerando che fino alle 23 è a pagamento questa tipologia di offerta “forse” può risultare conveniente a chi ha un impianto fotovoltaico sovradimensionato con accumulo, oppure a chi ha sistemi di accumulo da poter caricare di notte… una bella trovata di marketing

  3. Santa ignoranza….
    A Verona non c’è modo di fare abbonamento e le colonnine sono tutte a prezzo fisso????
    Ma allora com’è che nell’app JussPass (quella di Enel X per capirci) solo in città me ne da più di 20 che posso attivare (e perciò su cui si può tranquillamente utilizzare l’abbonento flat di Enel x)?

    Fatta questa doverosa precisazione condivido il concetto che generalizzare il costo della ricarica domestica al momento è impossibile… Io per primo ho un contratto domestico con Enel Energia che non è soggetto a “prezzo bloccato” da più di 1 anno e nell’ultima bolletta io costo della quota energia in dascia notturna è di 0,16 €/kwh quindi anche aggiungendoci tutte le altre cuore variabile e varie tasse non mi costa di certo di più che ricaricare alle colonnine pubbliche anche utilizzando su quest’ultime abbonandoti flat (che utilizzo sempre quando sono in viaggio invece…)

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