Google fa ricorso contro la decisione dell’Agcm, che aveva accolto il reclamo di Enel X per l’esclusione da Android Auto della app JuicePass.
Google fa ricorso e spiega perché escluse JuicePass
JuicePass è l’applicazione di Enel X per la ricerca e la prenotazione di colonnine di ricarica. Il rifiuto di Google di inserirla su Android Auto ha dato origine a un contenzioso, sfociato appunto nella sentenza dell’Agcm, Autorità che tutela la concorrenza. Con una multa di 102 milioni Ora arriva la contromossa del colosso americano: “Lavoriamo costantemente con le autorità di regolamentazione, e continueremo a farlo, ma siamo in forte disaccordo con le conclusioni dell’Agcm. Di conseguenza, facciamo ricorso contro questa decisione“, si legge in un post sul blog di Google. Android Auto è stato creato nel 2015 per permettere a chi guida di visualizzare le app più usate da smartphone Android allo schermo sul cruscotto dell’auto. Con l’obiettivo dichiarato di ridurre le distrazioni e di migliorare la sicurezza. “Nel farlo abbiamo seguito indicazioni e regole delle maggiori istituzioni e la ricerca di importanti gruppi del settore, come l’Alliance of Automobile Manufacturers”, aggiunge Google. “Seguiamo regole stringenti per la progettazione ed effettuiamo test rigorosi sui tipi di app che Android Auto puo’ supportare“.
Ecco a quali app Google dice di dare la preferenza
Sul blog Google anticipa quale sarà la linea di difesa: visto che test e ricerche richiedono tempo e risorse, la priorità è data ai servizi considerati più utili: “Sarebbe impossibile per noi soddisfare ogni singola richiesta ricevuta dalle aziende e dagli sviluppatori dei milioni di app per Android. La comunità degli sviluppatori lo sa bene e rispetta questa linea”. Google aggiunge di essere rimasta “enormemente sorpresa quando Enel X ha presentato un reclamo all’Agcm. Chiedendo che la propria app per la ricarica di veicoli elettrici (JuicePass) venisse integrata in Android Auto. Quando ancora non era disponibile una categoria per questo tipo di app sul nostro sistema“. Secondo Google “le persone hanno sempre potuto scaricare e utilizzare JuicePass sul proprio smartphone Android“. Ma, a causa del numero ridotto di veicoli elettrici nel 2018, questo non era fattibile tramite Android Auto. “Nonostante i nostri sforzi e migliori intenzioni, in aprile l’Agcm ha emesso una decisione che impone una multa molto elevata ad Android Auto. Un servizio che Google offre gratuitamente”. Avvocati al lavoro per il 2° round, dunque.
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Se la app serve per trovare le colonnine e rispetta le linee guida, non vedo perché Google dovrebbe rifiutarsi di pubblicarla su Android Auto. Il fatto che nel 2018 fossero poche le auto elettriche e non ci fosse la categoria apposita cosa c’entra? Vorrei vedere come reagire be Google se qualcun altro potesse bloccare uso di Google Maps solo perché prevede la ricerca dei benzinai e non ancora delle colonnine… Scommettiamo avrebbe da ridire?