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Enel X batte Google all’Antitrust: multa di 102 milioni

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Enel X batte Google all’Anti-trust: maxi-multa al colosso americano per non avere consentito l’interoperabilità dell’app JuicePass con Android Auto.

Enel X batte Google per l’esclusione da Android Auto

Enel X batte google
Francesco Venturini, numero uno di Enel X

La sanzione è di 102.084.433,91 euro alle società Alphabet, Google e Google Italy per violazione dell’art. 102 del Trattato sul Funzionamento dell’Unione Europea. Attraverso il sistema operativo Android e l’app store Google Play, Google detiene una posizione dominante, con cui controlla l’accesso degli sviluppatori di app agli utenti finali. In Italia circa i tre quarti degli smartphone utilizzano Android. In questo caso oggetto della controversia era Android Auto, una specifica funzionalità che permette di utilizzare le app quando l’utente è alla guida. JuicePass è l’app di Enel X che consente un’ampia gamma di servizi legati alla ricarica, dalla ricerca di una colonnina alla gestione della sessione. Passando per la prenotazione della colonnina stessa. L’Antitrust, dunque, ritiene che Google, rifiutando a Enel X Italia di rendere disponibile JuicePass su Android Auto, “ha ingiustamente limitato le possibilità per gli utenti di utilizzare la app di Enel X Italia quando sono alla guida di un veicolo elettrico” e hanno bisogno della ricarica.

Enel X batte Google, controversia che dura dal 2019

In tal modo Google ha favorito la propria app Google Maps, che può essere utilizzata su Android Auto e consente servizi funzionali alla ricarica dei veicoli elettrici. Servizi  attualmente limitati alla ricerca di colonnine e alla navigazione, ma che in futuro potrebbero comprendere altre funzionalità, come il pagamento. L’esclusione della app di Enel X Italia da Android Auto dura da oltre due anni (qui il nostro primo articolo). Il perdurare di questa condotta – spiega l’Antitrust – potrebbe compromettere Enel X batte googledefinitivamente la possibilità per Enel X Italia di costruire una solida base utenti, in una fase di crescita significativa delle vendite di EV. Inoltre la app JuicePass potrebbe uscire dal novero delle app utilizzate dagli utenti. Causando una riduzione significativa delle possibilità di scelta dei consumatori. L’Autorità segnala poi come la condotta contestata possa influenzare lo sviluppo della mobilità elettrica in una fase cruciale del suo avvio. Da qui possibili ricadute negative sulla diffusione dei veicoli elettrici, sull’utilizzo dell’energia “pulita” e la transizione verso una mobilità più sostenibile.

La società americana contesta la decisione

Oltre ad irrogare la sanzione, l’Autorità ha ritenuto necessario indicare nella diffida il comportamento che Google dovrà tenere per porre fine all’abuso.  L’Antitrust ha perciò imposto al colosso americano di mettere a disposizione di Enel X Italia, così come di altri sviluppatori di app, strumenti per la programmazione di app interoperabili con Android Auto. E vigilerà sull’effettiva e corretta attuazione degli obblighi imposti avvalendosi di un esperto indipendente preposto all’attuazione e al monitoraggio degli obblighi imposti. A cui Google dovrà fornire tutta la collaborazione e le informazioni richieste. La società californiana ha fatto sapere di essere in disaccordo con la decisione dell’Antitrust e che valuterà i prossimi passi.

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10 COMMENTI

  1. Però, scusate…. a me non risulta, in caso contrario, vi pregherei di segnalarmela, una app che consenta la prenotazione in maniera automatica ed intelligente… tanto che io sto aspettando che google implementi qualcosa che consenta di farlo, permettendo di effettuare la login con l’account google, cosa possibile con diverse applicazioni tra cui la stessa Juice Pass e quindi la prenotazione di prossimità, oltre il pagamento.
    L’app Juicepass, sinceramente, è accettabile per la fruizione delle colonnine del “consorzio” Enel X… darle una valutazione superiore non me la sento…. Detto questo, posso prenotare solo 15 min. prima, il che significa che quando ritengo di essere a circa 15 min dalla colonnina, la devo prenotare (se voglio…). Non potendo utilizzare il telefono mentre viaggio mi devo fermare, ma immaginando la stessa user experience anche dall’integrazione con android auto, capisco google che ritiene Enel X un’applicazione non idonea all’integrazione.
    Un funzionamento sensato, sarebbe poterla prenotare anche 2-3h prima, il che significa che la utilizzerà qualcun altro. Inoltre, se l’app consentisse di indicare il livello di carica che si intende raggiungere, con un cuscinetto ragionevole, potrebbe ottimizzare l’occupazione della colonnina (mi riferisco in primis alle SuperFast), ma qui forse, per EnelX parlo di fantascienza

    • Sicuro che le motivazioni di Google nel ritenere JuicePass “”non idonea” siano queste? Comunque l’Antitrust non dà giudizi sull’efficacia delle singole app, vigila solo sulla libertà di concorrenza, poi è l’utente a scegliere.

      • No, non ne sono sicuro, per nulla… ma a giudicare dalla mia personalissima esperienza, le applicazioni per poter essere adottate da Android Auto, devono rispettare alcuni canoni… che a vedere Juice Pass non mi sembrano esserci 🙂
        https://developers.google.com/cars/design/design-foundations
        poi, è chiaro che l’antitrust avrà pur fatto le sue dovute considerazioni… ma basta vedere A Batter Rout Planner… che è disponibile su Android Auto

    • La prenotazione con 2-3 h di anticipo su una colonnina non fast la vedo poco pratica nel complesso perché limita la fruibilità da parte degli altri utenti. Anche se si consentisse di lasciarla libera fino all’inizio dell’orario impostato da un utente che ha prenotato, qualsiasi altro utente avrebbe meno di 2 h disponibili (nel migliore dei casi) per caricare, senza contare il rischio di trovarsela occupata dall’utente precedente che non è tornato in tempo a recuperare la macchina lasciata in carica.
      Punterei più su un app, integrata con il navigatore, che ti trova la colonnina libera più vicina alla tua destinazione, da un paniere di operatori a tua scelta, e che a 15 minuti di distanza te la prenota. E se la colonnina dovesse occuparsi nei frattempo ricalcoli il percorso puntando alla seconda più vicina. Ad oggi fantascienza.

      • No Matteo. Ad oggi è proprio quello che succede con la gran parte delle app per smartphone. Individui la stazione più vicina, la prenoti con un anticipo di 15 minuti e il navigatore ti guida alla colonnina.

        • Ciao Massimo, non mi sembra che funzioni così. Quale app ti consente di mettere una destinazione, proporti in automatico una colonnina libera più vicina alla destinazione, aggiornare il percorso aggiungendo la tappa prenotando in automatico poi la colonnina durante il viaggio (es, parti 30 min prima e a 15 min dalla colonnina ti attiva automaticamente la prenotazione) e se per caso la colonnina fosse stata occupata prima della prenotazione, modificare in automatico la tappa per puntare sulla colonnina successiva?
          L’unica azione che dovrebbe fare l’utente e usare il navigatore dell’auto o del telefono come fa per un percorso “tradizionale”, al resto pensa tutto il sistema.

      • Sì, Matteo, sono giuste le sue osservazioni e le condivido pienamente. però, non dovrebbe essere complicato indicare all’utente quanti minuti ha per caricare, prima di dover liberare 🙂 anche la prenotazione, che, di fatto, tiene occupata la colonnina per 15 min. anche se inutilizzata, non la trovo una cosa sana! con un po’ di educazione quei 15 min. potrebbero essere utilizzati con beneficio di tutti! voglio dire: ho una ID.3 che carica fino a 100 KW in continua. in 10 minuti di ricarica effettiva, se sono a secco, mi carica circa il 23-24% di batteria che, a velocità autostradale, equivalgono a 70-75 km che, in altri termini sono la distanza tra Milano e Varese, la tratta che compio con maggior frequenza.
        Insomma, in un’ottica costruttiva, le colonnine, credo, possano esser sfruttate meglio.
        Qualche settimana fa, sono arrivato alla colonnina di un supermercato insieme ad un altro signore, che su mi specifica e gentile richiesta, mi ha ceduto il suo posto sulla fast per circa 15 minuti! Mi ha risposto ok, allora mi faccio cappuccio e brioches e poi torno qui, così mi restituisci la fast e dopo faccio la spesa. Inutile dire che la colazione gliel’ho offerta io e ci siamo trovati a confrontarci sui rispettivi modelli (lui ha una Model 3).

  2. Purtroppo il comportamento di questi monopoli si sta dimostrando sempre più strafottente e da veri e propri bulli non rispettando nemmeno quelle certo non stringenti regole richieste da un mercato super liberista. Si veda il pagamento delle imposte. Non è che anche l’Europa come la Cina e la Russia dovrà sviluppare dei sistemi autonomi per sottrarsi alla soggezione di tanta pervasiva prepotenza?

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