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Gennaio elettrico 2024, vendite a picco

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La Jeep Avenger è l'elettrica più venduta in gennaio in Italia, ma con numeri modesti.

Gennaio elettrico 2024: le vendite precipitano sotto quota 3 mila, in un mercato bloccato dall’attesa dei nuovi bonus.  Quota di mercato: 2.1% (4,2% nel 2023).

Gennaio elettrico 2024: tutto fermo in attesa dei bonus

gennaio elettrico 2024

Il mercato dell’auto in generale resta in salute (141.946 auto nuove immatricolate in gennaio, +10,6%), mentre l’elettrico innesta la retromarcia. In tutto si sono vendute meno di 3 mila EV (2.985 per la precisione) e nessun modello arriva a 400 veicoli venduti. Sarebbe bene che il ministero chiarisse la situazione emanando al più presto il decreto con i nuovi incentivi.

La sorpresa si chiama Jeep Avenger

Nell’attesa nessuno compra, visto che i bonus annunciati dal ministro Adolfo Urso sono molto più generosi di quelli in vigore finora. A sorpresa conquista la prima piazza la Jeep Avenger, con 327 auto vendute, superando la Tesla Model Y (306) e la Fiat 500e (234). Tutto il resto della classifica è da prefissi telefonici,  un andamento lento che colpisce anche le auto più costose e fuori dagli incentivi. Tanto per dare un esempio: dopo diversi anni la Tesla Model 3 scende sotto le 100 immatricolazioni al mese, fermandosi a 84.

gennaio elettrico 2024
Il ministro delle imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso.

Il ministro Urso batta un colpo: il piatto piange anche per le ibride plug-in

E così sono ancora una volta le alimentazioni tradizionali a farla da padrone sul mercato italiano. Le vendite di auto a benzina chiudono il mese in crescita sostenuta, recuperando quasi 4 punti, al 30,3% di quota, mentre il diesel scende al 15,8% di quota in gennaio (-3,2 punti). Il Gpl recupera nel mese un altro mezzo punto e sale al 10,8% di share, mentre il metano conferma lo striminzito 0,2%. Le vetture ibride arrivano al 38,0% delle preferenze, con un 10,5% per le full hybrid e 27,5% per le mild hybrid.

Come anticipato, frenano le vendite di auto elettriche  e anche  le plug-in perdono quasi due punti di quota, scendendo al 2,8% del totale mercato. Nel complesso le auto ricaricabili si fermano sotto il 5% delle preferenze totali.

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37 COMMENTI

    • Curioso. Polestar NON è quotata in USD ma in EUR e due anni fa NON ERA quotata. Al lancio era a 0.56 e oggi a 0.11.
      (che sia chiaro è un bel calo, abbastanza costante oltretutto ma viste le vendite non stupisce)

      Maurizio Buffett… ritenta. 🙂
      E magari non confrontare con l’inizio anno che è sempre un periodo di down per chi incassa. Ma forse lo sai benissimo…. 🙂

      • Niente… mi cazzio da solo. Non avevo visto la quotazione NASDAQ ma solo quella di Francoforte. .. :/
        Corretto quanto afferma Maurizio Buffett.

  1. Le auto immatricolate a gennaio non sono state acquistate a gennaio, ma molti mesi prima, visto che in pronta consegna c’è pochissimo.
    Il crollo quindi è un grave segnale di allarme, e non è dovuto all’attesa degli incentivi.

  2. Senza gli incentivi gli EV non si vendono, e comunque la maggioranza compra termiche/ibride, magari hanno sottovalutato le esigenze dell’ automobilista medio… con la tecnologia attuale non comprerei un EV neanche alla metà del prezzo, un ibrida invece è probabile.

    • Tranquillo, alla metà del prezzo noi automobilisti medi prenderemmo al volo la seconda BEV in famiglia. 🙂
      Il mondo è vario.

  3. Più che guardare alle vendite, guarderei l’andamento azionario dei maggiori costruttori di bev. E’ un andamento tragico, sembrano tutti sull’orlo del fallimento.

  4. Scusate ma forse mi è sfuggito e io avendo 2 macchine elettriche il problema non è l’acquisto ma l’utilizzo giornaliero. Nessuno comprerà un auto elettrica se le colonnine continuano a offrire tariffe senza senso…..

  5. Per me l’argomento nuovi incentivi più cospiscui è una concausa, ma non il motivo principale, altrimenti non si venderebbero neanche le altre motorizzazioni per lo stesso motivo; mail mercato invece sembra florido.

    Probabilmente il problema principale è che la fascia medio/alta del mercato si stia satura do, mentre la fascia bassa… Quale fascia bassa?

  6. Boh, io mi sento come lo stupido ranocchio, circondato da tanti miei simili, con la fiamma accesa sotto, con in più, la grande furbizia di inquinare anche l’acqua dove sono immerso. Se non verrò bollito prima, morirò avvelenato.
    Mi spiace molto per i girini appena nati.
    A breve mi arriverà la mia prima bev. Ho fatto una scelta stupida? Furba? Non lo so. So solo che se accendo la bev in garage, continuerò a vivere. Quando passerò per le vie della mia città, l’aria dietro sarà esattamente come prima del mio passaggio.

    • Non è questione di essere furbi o meno. Il confronto con gli altri è quello che genera tutto questo moto d’odio inutile che porta a fare barricate da tifosi.
      Hai scelto secondo la tua testa e facendo i tuoi ragionamenti.
      Conta solo capire se sarai contento della tua scelta.
      Non ti curar di lor ma guarda e passa.

      Io non tornerei (non tornerò) più indietro. Nonostante la oggettiva necessità di dover pianificare un minimo. Ma per esempio ieri sono partito di fretta per un lungo viaggio, non ho avuto il tempo di partire con il 100%. Drammi? panico? no. La prima sosta è stata solo leggermente prima e leggermente più lunga. Ben (!!) 30 minuti. Il resto non diverso dall’essere partito al 100%.
      E’ stato peggio perdere tempo fermi in coda per gli interminabili lavori sull’A14…. 🙁

  7. Parlando con persone di tutti i tipi (quindi non una specifica categoria) quando si giunge all’argomento “auto elettriche” io trovo una forte resistenza, non so se capita solo a me: sembra che faccia grande effetto la campagna permanente “contro” molto diffusa su social, stampa e media sulle elettriche che costano troppo, non convengono, s’incendiano, non funzionano col freddo, non ci sono le colonnine, la produzione inquina, vengono sfruttati i bambini per il litio, le batterie si consumano, e chi più ne ha più ne metta.
    Mi è capitato spesso di vedere persone che si potrebbero permettere un’auto elettrica ma restano perplesse dalle polemiche “contro”, quasi sempre infondate e basate sulla disinformazione, e non trovando un contraltare preparato, si scoraggiano e alla fine ripiegano ancora su auto a benzina, gasolio o al massimo “ibride”.
    Secondo me se in Europa siamo il fanalino di coda c’entra anche la completa assenza di informazione istituzionale diffusa, seria e imparziale sul tema, che educhi a comprenderne i vantaggi (non solo economici) e il miglior utilizzo (in questo ringraziamo vaielettrico) , pur mettendo in evidenza gli aspetti da migliorare, tenendo presente che è un settore in fase di sviluppo, quindi non può essere subito perfetto e impeccabile.
    E non è un bel segnale, perché mostra che i nostri regnanti sembra quasi che trovino l’elettrico un “fastidio”, di cui occuparsi proprio perché ce l’hanno fra i piedi, o che vi sia una specie di ordine di scuderia di non spingere il settore.
    A mio parere, se usiamo solo un metro di paragone “economico” non ne veniamo a capo. Non dico che non sia importante, e poi comunque è un discorso assai complesso, ma consideriamo anche che se veramente vogliamo cercare di migliorare la questione ambientale è necessario che facciamo qualcosa tutti e subito, non restare in poltrona ad aspettare che ci arrivino soluzioni dalle alte sfere, per poi magari avventarsi subito a criticare.
    Un’informazione più diffusa sarebbe un primo passo

  8. È normale che le vendite delle elettriche a Gennaio siano andate a picco! Chi vuole un’ elettrica sta aspettando i nuovi incentivi che si sono annunciati più cospicui di quelli attuali

    • Verissimo. Quel che non è normale, secondo noi, è che un governo lascia tutti a bagnomaria prospettando incentivi che a oggi, 2 febbraio, esistono solo sulla carta. In Germania hanno deciso di azzerarli i bonus e dal giorno dopo non c’erano più. In Francia hanno annunciato che dal 1° gennaio si cambiava e con l’anno nuovo è partito il nuovo sistema. Qui si naviga a vista, senza date e senza certezze…

      • Qui siamo in Italia,quello che è certo è che essendo il fanalino di coda per le EV non potranno far altro che aumentare gli incentivi, ovviamente con i loro tempi 😅

      • inutile chiedere ad un governo provvedimenti che vanno contro il suo obiettivo, cioè smantellare l’onda elettrica e andare avanti a pistoni finchè farà comodo a chi finanzia le loro campagne elettorali (per non usare termini più duri). Se si vuole passare alla mobilità sostenibile bisogna cambiare governo (persone) e tipo di governo (azioni).

  9. “Quota di mercato: 2.1% (4,2% nel 2023)”. Ma nel grafico mi pare di capire gennaio 2023 è al 2.6%, non al 4.2%

  10. A me sinceramente sembra un successone. Su NON dimentichiamocelo che è da un po che si vocifera che fra poco arrivano gli incentivi nuovi.
    E si sapevano anche gli importi, che infatti oggi sono stati congmfermati ufficialmente.

    E PERDONATE LA FRANCHEZZA ma chi comprerebbe OGGI prendendosi 3000€ per l’acquisto, invece di 6000€ e 5000€ con la rottamazione; invece che 9000€ o più se è E3, E2 ecc?

    Anzi 2900 vendite solo 300 in meno di Gennaio 2023… mi sembra un successo sfolgorante. Appena partono i nuovi inventivi si andrà di +50% A/A fino a che non terminano (quest’anno NON credo resteranno ulinutilizzati).

    • Tieni conto che si parla di dati sulle immatricolazioni, quindi, nella maggior parte auto vendute su contratto nei mesi precedenti e immatricolate con il nuovo anno. Il calo di quota delle EV è evidente tenendo conto che il mercato ha fatto segnare +10% rispetto a gennaio 23.
      Speriamo che i nuovi incentivi convincano più italiani a passare alle EV, altrimenti l’Italia diventerà il “cimitero” delle auto termiche d’Europa, siamo gli unici che abbiamo ancora quote così alte di diesel.

  11. Mi sembra un “deja vu”, è la stesso stile del governo precedente che lasciò gli italiani in attesa di degli incentivi (per più mesi se non ricordo male) bloccando di fatto il mercato (che alla fine è il loro scopo principale: frenare/fermare l’elettrico con tutti i mezzi).

    Questi sono un incrocio tra la volpe, la iena e la gatta morta, mi fanno schifo.

    • Vabbè, per fare fallire la transizione non serve nemmeno il governo italiano, basta la UE.
      Votare per il bando dei termici al 2035 senza creare piani per l’installazione se non addirittura l’obbligo di installare colonnine in ogni centro abitato e parcheggio residenziale pubblico.

      Finirà come con la banda larga, con la differenza che la gente si terrà la vecchia a auto o cercherà usati stravecchi per l’impossibilità di caricare.

      • senza “scendere troppo in politica” (O.T.) …
        gli italiani alle “giravolte” dei governi/ministri son abituati da anni e non si stupiranno se adesso i vari Ministeri cominceranno a “spingere” sull’elettrificazione del paese (da cerchiobottisti.. dopo aver elargito incentivi sugli idrocarburi.. adesso tocca alla controparte, che comunque ottimi affari li prospetta).

        IMHO i nostri “rappresentanti” han solo sincronizzato i loro interventi per il forte ritardo accumulato nel settore automotive dalle industrie nazionali/europee .. e (giustamente ?) ; hanno tardato a fornire incentivi che altrimenti andavano a beneficio dei concorrenti asiatici in primis … ma adesso che si profila all’orizzonte un possibile “riscatto” … chissà !

        Tra pocoe vedremo i sig.ri D’Urso e Salvini a giro in BEV (magari Tesla, dell’ “amico” Elon 😂🤣)

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