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Fotovoltaico e ristoro nei nuovi Supercharger Tesla

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Il nuovo Supercharger di Bressanone, tutto al coperto, con fotovoltaico e punto di ristoro.

Fotovoltaico e ristoro nei nuovi Supercharger Tesla: l’ultimo aperto è Bressanone, in Alto Adige, sei stalli da 250 kW  disponibili anche per chi non guida auto Tesla.

Fotovoltaico e ristoro
(foto dal profilo Linkedin di Andrea Marsiglia, sr.project developer Tesla)

Fotovoltaico e ristoro con ricariche da 250 a partire da 0,48

L’epoca delle ricariche in mezzo al nulla è finita. Ora si costruiscono vere e proprie stazioni di servizio, con auto-produzione di parte dell’energia da fotovoltaico e area ristoro coperta in cui sostare durante l’operazione. L’ultimo esempio viene dal Supercharger di Bressanone, al n.2 di via Forch, nei pressi dell’Autobrennero. Un’altra opportunità di ricarica super-veloce per chi va o viene dall’Austria (al Brennero c’è anche una Ionity).

È interessante notare appunto la filosofia alla base dei nuovi Supercharger: tutto al coperto, ricariche comprese, con l’area ristoro riparata da sole e intemperie. Quanto ai prezzi, sull’app Tesla si parla di una tariffa al kWh che varia da 0,48 a 0,53 euro per i membri e da 0,63 a 0,70 per i non membri. Sono valori più alti rispetto ad altri Supercharger nella penisola (per non parlare del resto d’Europa). Ad Arese (Mi), per esempio, si va da 0,43 a 0,48 per i membri e da 0,55 a 0,61 per i non membri.

Fotovoltaico e ristoro
L’area ristoro e, sotto (dal sito Tesla), la rete europea Supercharger.

Tariffe più convenienti rispetto alla concorrenza italianaFotovoltaico e ristoro

Ma parliamo comunque di tariffe più convenienti rispetto ai due maggiori network italiani, Enel X-Ewiva e Eni- Be Charge, che sono a 0,99 e 0,90 a queste potenze. E soprattutto resta il problema di un Paese, l’Italia, con i costi di ricarica più alti d’Europa, Supercharger compresi.  L’ultima rilevazione riguarda 16 stazioni europee e fotografa le tariffe praticate ai clienti non Tesla che pagano una fee mensile di 12,99 euro.

La stazione di Evry, in Francia, risulta la più conveniente, con 0,18 euro al kWh. Mentre il Supercharger di Brindisi, sull’Appia, è il più caro in assoluto, con 0,45 euro/kWh. In pratica due volte e mezzo il prezzo della stazione francese, per acquistare lo stesso servizio. Nella pattuglia dei migliori ci sono Odense, in Danimarca (0,26), Enschede(Olanda, 0,26), Verdal (Norvegia, 0,27), Manchester (GB, 0,28) e Reykyavik(Islanda, 0,28). Tra i peggiori, con Brindisi, Hilden (Germania, 0,42) e La Jonquera(Spagna, 0,41).

 

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