Fiesta a fine produzione: nello stabilimento Ford di Colonia si chiude un epoca, con milioni di pezzi venduti. La fabbrica produrrà ora il Suv elettrico Explorer.
Fiesta a fine produzione, dopo 47 anni e 8 generazioni
Il 7 luglio è una data che resterà nella storia di Ford Europa: dopo 47 anni e otto generazioni l’ultima Fiesta uscirà dalla catena di montaggio di Colonia. Un capitolo glorioso si chiude (in anticipo rispetto a quanto previsto inizialmente) per aprire una nuova era. L’Explorer è il primo modello Ford nato dall’accordo con il gruppo Volkswagen e nasce sulla piattaforma MEB, già utilizzata in diverse auto del gruppo tedesco (tra cui ID.3 e ID.4). È la seconda vettura elettrica Ford ad essere lanciata in Europa dopo la Mustang Mach-e ed è annunciata con un prezzo d’attacco un po’ più contenuto, circa 45 mila euro. Per trasformare la grande fabbrica di Colonia, la prima a emissioni zero, la Ford ha investito 2 miliardi di dollari. Il 12 giugno c’è stata una prima inaugurazione di quella che nel gruppo amerciano è stato ribattezzato Colonia Electric Vehicle Center.
Le catene di montaggio passano al nuovo Suv elettrico
Ma perché cessare la produzione di un modello di enorme successo come la Fiesta? “È arrivato il momento in cui abbiamo bisogno dello spazio per la costruzione del nuovo modello. E siamo trasformando l’impianto Fiesta in un impianto completamente elettrico a batteria. Questo è il motivo per cui abbiamo dovuto prendere la decisione di interrompere la produzione della Fiesta“, ha spiegato Martin Sander, direttore generale di Ford Model E Europe. Ford pianifica di completare la sua transizione al solo elettrico entro il 2030 e prepara un’offensiva che lo porterà entro fine 2024 ad avere nove modelli a batterie in gamma. Il presidente Jim Farley ripete spesso di non temere la concorrenza di Tesla e di essere fiducioso di superare le vendite della marca di Elon Musk entro il 2026. Questo grazie a un’offensiva di modelli che ha come rovescio della medaglia l’uscita di scena di conosciuti modelli a benzina, come la S-Max e il Galaxy, a cui si unisce ora la Fiesta.
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Tolgono la Fiesta e tirano fuori un ennesimo SUV… ma basta con queste balenottere su ruote!!!
Ma, quando ci saranno tante “grosse” auto, la marginalità, siamo sicuri che conterà, o forse dovranno salvarsi dai mari di invenduto?!?
Boh, facciano loro, piuttosto compro la Ami!
beh, sostituire una berlinetta che ti portava ovunque a 10-15k€, con un furgone da 35k€, mi sembra l’idea del secolo
Follia pura …. Con l’alibi di un ambientalismo d’accatto non si produce più un’utilitaria piccola , economica a leggera con consumi e inquinamento minimi e al suo posto si mette in linea un mezzo ingombrante, pesante più di due tonnellate e che ha come unico vantaggio la falsa illusione della trazione elettrica…sarei curioso di sapere quanto petrolio e carbone serviranno per produrre l’energia elettrica necessaria a spostare quel catafalco
In Italia è facilissimo scoprirlo, trova le indicazioni in bolletta. Petrolio zero, carbone il 10% circa, gas poco meno del 50%, rinnovabili oltre il 40%. Nel 2030 le rinnovabili saliranno al 72%.
Nel 2022 le rinnovabili hanno assicurato il 32% della generazione di energia elettrica (dati Terna). Speriamo in risultati migliori nel 2023, ma potremo saperlo con precisione solo più avanti
Questi sono i dati Terna di Aprile 2023 (in percentuale di rinnovabili sul fabbisogno; la quota in percentuale della produzione nazionale è superiore di 5-6 punti) https://www.terna.it/it/media/comunicati-stampa/dettaglio/consumi-elettrici-aprile-2023
-e questi sono quelli di maggio:https://www.terna.it/it/media/comunicati-stampa/dettaglio/consumi-elettrici-maggio-2023.
Entrambi i risultati sono migliori rispetto agli stessi mesi all’anno scorso, anche se la generazione idroelettrica è ancora drasticamente inferiore alla media del decennio a causa della siccità.
Non discuto certo i dati Terna di aprile 2023. Mi sembra però che una valutazione obiettiva circa le fonti di generazione debba basarsi su periodi più lunghi, come appunto l’anno solare. Il dato mensile può essere influenzato da diverse variabili e non è indicativo della tendenza di medio periodo
45k per sta cosa inutile? ma si rendono conto che la Model 3 viene fuori a 36? ma LOL
Naturalmente la fiesta poteva garantire alti volumi di vendita ma poco margine al contrario di quanto farà questo suv… che tradotto è “la fiesta a noi costa 10 ma tu la paghi 11 perchè deve essere una macchina “popolare”, questo suv a noi costa 20 ma tu lo paghi 30 perchè ha il fascino del premium”
Speriamo che arrivi presto sul mercato una vettura elettrica paragonabile alla fiesta o quantomeno ad una vettura di quel segmento (opel corsa, peugeot 208, clio….) ad un prezzo pari se non inferiore perchè attualmente le uniche elettriche paragonabili per prezzo non sono competitive per quanto caratteristiche tecniche.
L’R&D si scarica sui prodotti premium, appunto con marginalità superiore.
Come il modello di business adottato da Tesla.
Poi i costruttori avranno più margine per le auto low cost
P.S. Comunque auto esteticamente molto bella 👍 Ma il prezzo…
Ho una ford, mi scade i 3 anni di idea ford , quando mi hanno chiamato gli ho detto che se mi proponevano un elettrico avrei cambiato marca, dai 45000 euro e dicono che sostituisce la fiesta, ma in che mondo ?vivono
La linea di produzione è la stessa della Fiesta, non è il modello che la sostituisce.
Questo è grande quanto una Kuga, non certo come una berlina di segmento B.
Evidentemente con la produzione della Fiesta erano in perdita.
Non basta vendere tanto, devi vendere con margine e a volte è meglio vendere poco guadagnando che vendere molto e perderci soldi.
I numeri di vendita erano calati, il modello andava aggiornato, hanno preferito puntare su auto capaci di garantire margini migliori. Un errore strategico grave.
costa metà rispetto sul prezzo del listino del più noto Ford Explorer in commercio.. che è tanta roba
Intanto chissà arriva la model 2 e poi magari anche la model 1 con prezzi……e il signor Tesla si farà altre risate
Suicidio puro. Eliminare un prodotto consolidato che garantisce volumi di vendite per inserirsi nel mercato più concorrenziale del settore con un prodotto che non porta nulla di nuovo. Prezzo in linea con la più venduta al mondo e tempismo sbagliato vista la recente uscita di Volvo con EX30. Un flop annunciato
Ma no, secondo me è una strategia azzeccata, eliminando tutte le concorrenti interne al marchio, alla fine al cliente affezionato Ford non resterà che un’unica scelta, sarà un successone!!
Un’altro suv, come se non ce ne fossero abbastanza. Togliamo di mezzo i segmenti utili per mettere quelli inutili, e soprattutto a prezzi popolari 45k. Ormai il range è compratore : “vorrei un segmento A, ma mi van bene anche un B”. Venditore : “Lei è una sfigato signore abbiamo solo suv. Chi è che ormai vuole le utilitarie ? Non conosce il detto, più grosso è meglio è?”
Sicuramente non è meglio per la salvaguardia degli altri utenti della strada, comprese le auto piccole. Per non parlare di traffico, parcheggi, usura delle infrastrutture…
Il mio è un commento inutile, che non fa testo, è assolutamente banale e desolatamente comune: “45mila euro?”
La sapete la barzelletta di Gino Bramieri di quel tipo che vuole comprarsi un cappotto? Un tipo entra in un negozio dopo aver guardato la vetrina e si informa se si può avere lo stesso cappotto, ma senza maniche. Allora il commesso gli chiede: “ma perché lo vuole senza maniche?” E lui risponde: “perché dopo aver visto il prezzo mi son cadute le braccia!”
Anche il mio è un commento inutile.
Ma ricordo la moglie vietnamita di un mio conoscente, che la prima volta in Italia, al supermercato, è rimasta scioccata per il costo dei gamberetti…
Ah che bello, un suv elettrico da 45000 euro, ci mancava! E anche oggi la citycar elettrica arriva domani.
Finirà come dal macellaio. “Buongiorno, ho 15000 euro, mi dà un’auto?”. “Signore con 15000 euro ha diritto a un terzo di auto. Le consiglio il terzo posteriore: bagagliaio, motore e cappelliera”.