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Famiglia elettrica, da 13 anni con Tesla, Zoe, quadricicli e scooter

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Tesla Roadster
Tesla

Enrico il padre 13 anni fa con Tesla Roadster, ora i figli di 16 e 17 anni con i quadricicli. Si muove tutta elettrica la famiglia di Enrico Cappanera, imprenditore del retrofit (leggi qui), che anche nel privato _ e tra i pionieri in Italia _ sceglie di muoversi a batteria. Ha condiviso con Vaielettrico la sua biografia di acquirente e pilota a emissioni zero.

All’inizio fu la Tesla Roadster, la numero 107

La 500 della Microwett

Nel 2010 ho avuto la fortuna di acquistare e di guidare la prima Tesla Roadster venuta in Italia, la numero 107 , una dei primi 250 esemplari costruiti negli Stati Uniti. Già da quel giorno ho capito che il mondo sarebbe cambiato e purtroppo ho fatto l’errore di non investire soldi nella società di Tesla, perché ora sarei milionario. Ho fatto più di 30.000 km con quell’auto che aveva già 350 km di autonomia e prestazioni eccezionali”.

Solo un anno dopo: “Nel 2011 ho comprato una 500 elettrica Cabrio trasformata dalla Microvett e con questa ho fatto più di 50.000 km, non aveva la ricarica veloce ma comunque aveva una autonomia dignitosa di 150 km, perfetta per l’uso in città“.

Nel 2012 il primo scooter elettrico Vectrix

Anche uno scooter nella flotta di famiglia

Nel 2012 ho comprato uno scooter elettrico Vectrix e l’ho trasformato montando batterie al litio anziché le nichel metal idruro, portandolo ad un’autonomia di oltre 100 km. Lo uso ancora.

Nel 2019 ho cambiato la 500 con una Opel corsa elettrica ma non mi ha soddisfatto molto sia perché il rapporto qualità prezzo non era adeguato sia perché l’autonomia rispetto ai 50 kWh di batteria non era molto elevata.

Nel 2020 ho cambiato la Tesla roadster con una Tesla model 3 standard range e ho capito perche Elon Musk e’ l’uomo più ricco al mondo , perché ha visto prima di tutti cosa sarebbe accaduto e ha saputo creare una multinazionale dal nulla.

La seconda Tesla di famiglia

La model 3 l’ho comprata usata di pochi mesi e l’ho pagata 39.000 euro,  prezzo eccezionale per un’auto di quelle prestazioni. Nessuna grande casa come BMW Audi Mercedes può ancora oggi offrire un’auto con quelle caratteristiche a quel prezzo, senza parlare dei Supercharger che mi hanno permesso di viaggiare in tutta Italia e all’estero senza mai il rischio di rimanere a piedi.

Nel 2022 ho venduto l’Opel corsa e ho preso una Zoe usata a 12.000 euro e mi sono anche avanzati dei soldi. L’autonomia dell’auto è eccezionale per il prezzo perchè 350 km in estate e 280 km in inverno sono veramente tanti. Anche qui non è vero che per andare in elettrico bisogna spendere tanto.

Famiglia tutta elettrica con i quadricicli per i figli

Nel 2023 ho comprato due ZD usate per i miei figli di 16 e 17 anni. Sono i quadricicli pesanti che facevano il servizio Car sharing a Milano e Roma per la Share and go. Anche questi sono mezzi eccezionali, pagati meno di uno scooter, sotto i 5000 euro, ma purtroppo con qualche difetto di affidabilità.

La sintesi di questi 13 anni a zero emissioni? Non solo ho contribuito ad abbattere l’inquinamento dove è più necessario, ovvero nei centri città, ma utilizzando l’impianto fotovoltaico a casa ho  anche abbattuto i costi di combustibile a zero e non ho mai pagato bolli e parcheggi.

Enrico Cappanera general manager di Green Vehicles e protagonista del racconto

Vi assicuro che non ho mai speso tanto e ho sempre utilizzato un finanziamento che ho rinnovato su ogni veicolo che compravo. Ho sempre pagato con i risparmi di combustibile , assicurazioni, parcheggi e manutenzioni.

Mi dispiace leggere notizie fuorvianti dettate ad arte per distogliere il nostro paese da una realtà che oramai dagli Stati Uniti alla Cina è diventata indiscutibilmente concreta ed inarrestabile.

La flotta elettrica di famiglia

Spero che avremo il coraggio di comprendere che il futuro è già presente e che noi italiani possiamo dire la nostra anche in questo settore se solo smettiamo di credere a chi ha interesse a rallentare questa terza rivoluzione industriale a cui stiamo partecipando.

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8 COMMENTI

  1. Io gli faccio invece i complimenti, bravissimo… Sto facendo la stessa cosa anche io già da 3 anni. Ho iniziato con la dacia spring, ora posseggo la megane e-tech ed a breve mi istalleranno 4 kw di impianto fotovoltaico. Eppure non prendo uno stipendio grossissimo, campiamo con 1400€ al mese e ho 2 figli piccoli. Volere è potere, investire oggi per poter risparmiare domani… Io la penso così

  2. Buongiorno Ugo nessuno obbliga nessuno lei può tenere la sua Panda finché morte non vi separi ,tuttavia come dice Gandhi “sìi tu il cambiamento che vuoi vedere nel mondo” e se vogliamo città meno inquinate qualcuno lo deve fare questo passo nell’ignoto , che poi come dimostra l’articolo gentilmente pubblicato da Vai Elettrico tanto ignoto non è visto che il prossimo anno festeggio 14 anni di Elettrico io e tutta la mia famiglia il mio è solo un esempio certamente ho incontrato difficoltà soprattutto 10 anni fa che di colonnine non ce ne era neanche l’ombra ma la soddisfazione di andare in giro a zero emissioni e a costo zero è impagabile.

    • Se vogliamo città meno inquinate usiamo i mezzi pubblici o la bicicletta.
      E così alleggeriremmo anche il traffico.

  3. Ci risiamo ! Ecco l’ ennesimo “pippone” educativo da parte del solito fortunato possessore di villa con autorimessa ed annessi pannelli fotovoltaici sul tetto . Complimenti per la scelta pionieristica e lungimirante, ma lo volete capire che il 90 per cento degli italiani vive in appartamenti in città dove la conquista di una (rarissima)colonnina per ricaricare l’ auto elettrica è un miraggio ??? Perché dovrei svenarmi io, povero cristo di impiegato. Per comprare una Zoe elettrica, se la mia miserevole Panda va ancora più che bene ?

    • Ogni parcheggio privato, che sia all’aperto o chiuso, ci si dovrebbe dare una svegliata per dotarlo di una postazione di ricarica, anche lentissima. Sono ridicoli i vincoli condominiali.

      Per i parcheggi pubblici, mi rendo conto che sia molto più difficile, ma basterebbe iniziare in qualche modo e comunque sono in maggior parte parcheggi privati in Italia.

    • Ragionier Fantozzi mi permetto di rispondere al suo pippone demagogico ed “educativo” denso di luoghi comuni. Il rapporto Federproprietà Censis oltre a confermare gli investimenti degli italiani sul mattone, quindi la maggioranza sono proprietari di casa e di questi ben “il 69,2% ha un box auto”. Il problema c’è (sottolineato spesso su Vaielettrico) ma non riguarda il 90% degli italiani. Purtroppo l’ostacolo spesso è burocratico, politico e culturale (i condomini che ostacolano) e si può quindi risolvere.

      Io non sono invidioso di chi può comprare un’auto elettrica, e tanti che conosco non sono assolutamente ricchi, ma anzi lo ringrazio perchè invece di farmi respirare gas di scarico velenoso che mi rovina i polmoni mi permette di avere aria più pulita. Questa la sostanza, il resto è noia. Visto che fino al 2035 si produrranno auto termiche e sono già pronte versioni più economiche di modelli elettrici. Nessuno oggi sta imponendo niente a chi non si può permettere di comprarsi un’auto nuova elettrica.

    • Alberto Sordi
      ha fatto tanti film su un certo tipo di italiano mammone che fa sempre la vittima “mi fanno questo mi dicono quest’altro” .. “mamma aiutami!”

      e invece chi vorrebbe provare a fregare gli altri sono proprio loro.. le finte vittime lamentose.. ci marciano anche tanti politici..

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