Home Due ruote Eva Ribelle straccia le concorrenti a benzina e si becca una sgridata!

Eva Ribelle straccia le concorrenti a benzina e si becca una sgridata!

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Fin dove può spingersi una moto elettrica performante nella storia di uno youtuber neozelandese e la sua Energica Eva Ribelle. Una giornata particolare, vissuta tra viaggi e accelerazioni al limite del consentito.

Le moto elettriche sono “famose” per il loro scatto bruciante, dato da una coppia potente ed istantanea. È una delle peculiarità principali di ogni mezzo elettrico, che nelle due ruote si palesa in modo particolarmente evidente. Ne sa qualcosa un popolare youtuber di e-moto neozelandese, NewZeroland, che ha toccato con mano cosa vuol dire portare all’estremo certe caratteristiche.

Il ragazzo in questione – Sam Baker all’anagrafe – ha raccontato l’esperienza avuta con la sua moto sportiva elettrica, un’Energica Eva Ribelle RS. Una giornata del tutto particolare, iniziata con un viaggio di 650 km e terminata con una gara di accelerazione su pista bagnata.
L’obiettivo, da buon youtuber appassionato di mobilità elettrica, è stato quello di dimostrare come le moto a zero emissioni in fatto di prestazioni oggi non abbiano nulla da invidiare ai modelli tradizionali. Anzi.

L’Eva Ribelle RS, modello elettrico di Energica protagonista della storia

Il viaggio elettrico

Sam ha deciso di testare la sua Eva Ribelle sulla pista di Auckland, in una speciale drag race, gara di accelerazione tra moto.
Peccato che viva a Wellington, la capitale, ad oltre 640 km di distanza dal circuito in questione. Perciò, con buona lena, all’alba si è messo in sella ed è partito affrontando il lungo viaggio. Per altro, non una “passeggiata” visto il tempo piovoso.

La prima preoccupazione legata all’autonomia su un tragitto così lungo è scemata in fretta. Il pacco batteria da 21,5 kWh gli ha infatti permesso di pianificare senza ansia i pit-stop di ricarica rapida. Se ne è concessi più del dovuto, giusto per rendere meno pesante la traversata, ma la stima esatta per arrivare a destinazione era di sole tre fermate. Molte ma molte di meno rispetto a quelle che lo stesso Sam aveva dovuto necessariamente fare tre anni prima sullo stesso percorso in sella ad un’Energica Ego, con batterie allora meno prestazionali. Il potere del progresso…

Alla fine, “pompando” qua e là rapidamente qualche elettrone, Sam ha raggiunto Auckland per la sua prova di accelerazione su pista. E qui la sua Energica ha dato prova di saper fare il proprio mestiere di “elettrica”. Fin troppo.

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Un’accelerazione…eccessiva?

Messa in mano ad un amico pilota più esperto, infatti, la moto ha letteralmente “distrutto” le concorrenti, con motore a combustione e di potenza maggiore. Nel testa a testa su rettilineo, con partenza da fermo, l’accelerazione bruciante ha permesso alla Eva Ribelle RS di tagliare sempre per prima il traguardo (posto ad ¼ di miglio) e di stampare tempi super. Fino al limite dei 10,9 secondi, ottenuti eliminando via via i controlli di trazione.

La moto – che ha un motore da 126 kW e 222 Nm di coppia – ha superato i 185 km/h e il tempo finale è stato il più veloce dell’intera sessione di gare. Veramente notevole, considerando i 650 km di viaggio sulle spalle e una batteria nemmeno completamente carica. Oltretutto, alla guida c’era un pilota amatoriale e la pista era pure scivolosa.

Il dato ha impressionato tutti. Così tanto che, colpo di scena finale, il pilota è stato pure rimproverato dai funzionari di pista per aver guidato troppo veloce! Al limite dell’espulsione senza specifica licenza.

Alla fine, senza saperlo, le performance della Eva Ribelle hanno rischiato di mettere il buon Sam nei guai… Una moto elettrica può fare anche questo.

I dati sulle performance certificati al traguardo

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7 COMMENTI

  1. Cosa dire, patetici… pensavo che la madre sempre incinta di certi personaggi fosse SOLO italiana, mi sbagliavo! Il motore endotermico è vecchio, un dinosauro, punto.

  2. /// il pilota è stato pure rimproverato dai funzionari di pista per aver guidato troppo veloce! \\\ In pratica non hanno avuto il coraggio di parlare di “concorrenza sleale” (per modo di dire..)

    • Non è concorrenza sleale se l’hanno ammessa alla gara. E non è concorrenza sleale in ogni caso. è una gara di accelerazione punto e basta e si partecipa con anche con la moto a carbonella se si vuole.
      E se fosse stata una gara più lunga dov le termiche ancora prevalgono nell’allungo avresti detto che le termiche fanno concorrenza sleale ?

      • /// nell’allungo avresti detto che le termiche fanno concorrenza sleale \\\ Ovviamente no ma credo che non avrei contestato nulla neanche al pilota dell’elettrica.. Non capisco di cosa potrebbero accusarlo di preciso, forse guida pericolosa o superamento limite di velocitá ???

        • Immagino che il “segreto” stia tutto qui

          “Al limite dell’espulsione senza specifica licenza.”

          In sostanza: mi viene da pensare che fosse una gara “amatoriale” o quantomeno aperta a non professonisti.
          Cioè, nulla di illecito: semplicemente o si può correre senza licenza (firmando fogli e scarichi di responsabilitàcon cui si vende addirittura l’anima agli organizzatori) o con una licenza temporanea e che magari impone certi limiti ancorchè si gareggi su percorso chiuso.
          Lo so… perchè l’ho fatto pure io. Un paio di gare, in Spagna, una ventina di anni fa si poteva. Ho fatto pure il terzo posto di categoria se è per quello.
          Oggi mi risulta che non si possa più nemmeno lì.

          Con questa chiave di lettura diventa probabilmente più comprensibile sia la rampogna, sia il livello relativamente “basso” dei risultati.
          Oggettivo quello che dice l’Astuto: sotto gli 11 per i 400 metri è sicuramente cosa non abituale, ma nemmeno straordinaria. Anche se ribadisco: pare che piovesse…

  3. La prima moto di serie a scendere sotto gli 11 secondi (e ad uscire ad oltre 200 orari) sui 400 metri è stata la Kawasaki GPz 900 R del 1984. E a superare i 250 orari (questo se equipaggiata coi radiali Michelin).

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