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Europa della ricarica: ogni 60 km stazioni da 150 e più

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Europa della ricarica (e dell’idrogeno): Consiglio e Parlamento Ue hanno raggiunto un accordo sugli obiettivi nazionali obbligatori per ogni Paese.  Un altro passo significativo per l’Europa dopo l’accordo sulle emissioni post 2035.

Europa della ricarica
Il commissario europeo Frans Timmermans.

Europa della ricarica con più colonnine e pagamenti più facili

L’obiettivo non è solo sconfiggere definitivamente l’ansia da ricarica, con una rete capillare. Il regolamento Ue spiana la strada a un’esperienza all’insegna della facilità d’uso. Grazie alla trasparenza dei prezzi, a requisiti minimi per armonizzare le opzioni di pagamento (carte di credito?) e all’obbligo di fornire informazioni coerenti ai clienti. L’accordo prevede obiettivi da raggiungere al 2025 e al 2030. Con il presupposto che l’infrastruttura di ricarica per auto e furgoni deve crescere allo stesso ritmo della diffusione dei veicoli. A tale fine, per ciascuna elettrica immatricolata, dev’essere messa a disposizione una potenza di uscita di 1,3 kW nell’infrastruttura di ricarica accessibile al pubblico. Inoltre, dal 2025, lungo la rete transeuropea dei trasporti (TEN-T) devono essere installate ogni 60 km stazioni rapide di almeno 150 kW. Poi vanno realizzate stazioni di ricarica per i veicoli pesanti da almeno 350 kW, dislocate ogni 60 km lungo la rete centrale TEN-T. E ogni 100 km sulla più ampia rete globale TEN-T.

Europa della ricaricaPrescrizioni di ricarica anche per porti e aeroporti

Le stazioni di ricarica devono inoltre essere installate in aree di parcheggio sicure per la ricarica notturna e all’interno dei nodi urbani per i veicoli addetti alle consegne. A partire dal 2030 dev’essere  poi realizzata una rete di rifornimento di idrogeno. In grado di servire sia auto che furgoni in tutti i nodi urbani e ogni 200 km lungo la rete centrale TEN-T.  I porti marittimi, in cui il numero di scali di navi da passeggeri di grandi dimensioni è almeno 50, devono fornire a tali navi elettricità tramite uscita da terra entro il 2030. Idem se il numero di scali effettuati da navi portacontainer è almeno 100. Questo non solo contribuirà a ridurre l’impronta di carbonio del trasporto marittimo, ma abbatterà anche l’inquinamento atmosferico locale nelle zone portuali. E ancora: gli aeroporti devono fornire energia elettrica agli aeromobili in stazionamento presso tutte le postazioni con pontile (gate) entro il 2025. E presso tutte le postazioni remote entro il 2030._

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49 COMMENTI

  1. E’ ovvio che col tempo non vi sarà area di sosta priva di colonnine di ricarica, è probabile che ne mettano anche in quelle di emergenza, probabilmente non fast.

  2. E’ chiaramente un’ottima notizia nell’ottica dell’elettrificazione.
    Per restare in casa, il PNRR prevede l’installazione di 21000 colonnine entro il 2025 dietro stanziamento di 750 milioni di €: i soldi ci sono, devono tassativamente esser fatte.

    • Siamo in ritardo mostruoso con il pnrr rischiamo di perdere solo quest anno 30 e più miliardi dei 45 da spendere

  3. Per ora FANTASCIENZA (almeno per l’ italia) . Poi con i prezzi attuali le elettriche rimangono giocattoli per pochi ricchi.

    • FALSO. Non sono giocattoli ma sono autovetture molto più risparmiose e molto più efficenti.
      Io non mi ritengo un “ricco” ma solamente lungimirante.
      Se poi guardiamo i numeri sanano ogni dubbio.
      Se poi vogliamo metterla sulla difensiva allora sì… se abito a Milano in un palazzone di 200 condomini e parcheggio in strada l’elettrica resta ancora un miraggio. Ma l’Europa ci ha indicato una via che non può più aspettare, qualcuno tra di noi si deve muovere producendo energia pulita e utilizzandola per il bene di tutti.

      • Beh se uno spende 50000 e passa euro per un auto si può sicuramente ascrivere nella categoria degli abbienti cosa oscura e lontano al buon 80/85% della popolazione italiana

        • 50000 euvo è il minimo da spendeve pev qualsiasi avto, elettvica o tevmica che sia. I povevacci che vadino a piedi.

    • Qual è il tuo concetto di giocattolo?
      Ho un’unica auto e vado a lavorare tutti i giorni.
      Vado forse a giocare?

  4. E SPERIAMO LE FACCIANO ANCHE SOTTO ROMA….
    No.. perché sentire Tosi ieri sera su la 7 che dice che non verranno spesi i soldi del pnrr perché non c’è il tempo fisico di fare gli appalti … ragazzi…
    E’ disarmante.
    Ti danno i soldi per digitalizzare e innovare e gli dici di no perché non hai il tempo di andare a fare i lavori….
    ITALIALAND…

  5. Interessante l’apertura all’auto a idrogeno. Personalmente idrogeno o elettrico mi cambia poco, ho solo bisogno di rapidità nel fare il pieno. Stop.

    Sono stato a Torino questi giorni (350 km andata + 350 km ritorno). Sapevo che ci sarei dovuto andare ma fino alla fine il viaggio era incerto. Quando ho avuto l’ok, molte delle offerte di hotel presenti su booking erano svanite. Mi sono dovuto accontentare di quello che c’era, scegliendo qualcosa di vicino alla destinazione del mattino seguente per via dei tempi stretti (sono partito lunedì sera dopo aver finito di lavorare). Un amico mi suggerisce un ristorante per la cena guarda caso vicino l’hotel, il tempo di fare il pieno all’auto e sono in viaggio. Mattino dopo il tempo a malapena di fare la colazione inclusa nella prenotazione (quante specialità non ho avuto il tempo di assaggiare!!), lavoro, esco, sono quasi le 15, di corsa a trovare un posto dove si mangia. In molti locali mi hanno respinto, cucina già chiusa ma uno mi ha fatto entrare ma mi ha portato ansia perché la cucina era in chiusura. Almeno ho mangiato.

    Finito di mangiare, stremato, mi sono rimesso in auto e tornato a casa.

    Se avessi dovuto fare questo viaggio con una elettrica di oggi sarebbe stato im-pra-ti-ca-bi-le (a parte l’Aptera da 1600 km). Viaggiare a 110 e non a velocità maggiori (la mia prostata è ok, grazie per l’interessamento), fermarsi per fare il pieno, scegliere l’hotel vicino la colonnina in una città che non conosco ma anche no grazie. Ma un no grande come una casa. Che poi la colonnina l’hotel deve averne una sua, perché se invece la colonnina è in strada devi comunque accettare che dopo le 7 del mattino paghi pegno. Sempre che la trovi libera!

    E non ditemi il treno signori perché per prendere il treno avrei dovuto svegliarmi alle 5 di mattino, arrivare chissà come alla stazione, parcheggiare chissà dove e poi sperare di arrivare, con un sol minuto di ritardo sarebbe saltato tutto (la puntualità nel mio caso era d’obbligo). Follia. E a proposito di treni, una persona che dovevo incontrare a Torino (la cui puntualità non era indispensabile) e che partiva da lì vicino in treno ha perso il treno (o qualcosa del genere) ed è arrivato con 45 minuti di ritardo.

    L’auto è un mezzo di lavoro serio col quale oggi ti levi dagli impicci. Ti consente di viaggiare comodamente senza dover programmare, sali e parti e arrivi in tempi umani. Qualunque sia il futuro, il pieno va fatto alla velocità della luce o l’elettrica resterà una simpatica city-car.

    Off-topic 1: ho intuito che a Torino hanno una loro chiesa, forse una setta, che convince i fedeli che se muoiono sulle strisce finisco nel Valhalla. Off-topic 2: Torino è davvero una bella città ma ha un difetto che non mi sarei mai aspettato, ogni 4 semafori ce n’è uno con lampadine fulminate. Rosso, Giallo o Verde. Se trovate un semaforo spento non è spento, è fulminato. Se state passando col verde occhio che potrebbe esserci il giallo fulminato e quindi all’improvviso si passa dal verde al rosso. Questo problema unito con quell’altro, la setta del Valhalla a strisce, sono un po’ come il mastro di chiavi e il guardia di porta. Se c’è qualche torinese una bella pec al sindaco per favore …

    • CHE VITA FRENETICA ENZO!!
      Io uso booking e ho abbandonato altre app proprio per il fatto che VOGLIO essere sicuro di dove prenoto. Con Airbnb mi è capitato una sola volta di prenotare a Trivignano Udinese… sono arrivato eeeee … “mi dispiace …è già tutto full” app cancellata.
      So che Sabato e Domenica sarò a Montichiari per i due expo cinofili e mi guardo bene la mappa per le colonnine. Davanti alla fiera ce n’è una e ce n’è anche una seconda nell’albergo di fronte alla fiera. Dunque valuto se mi conviene la ricarica oppure posso pernottare e caricare direttamente in albergo.
      Daltronde … pensiamoci bene… un albergo ti offre la ricarica gratuita.. ci piazzi 40kw in una notte in ricarica lenta a 0.40 sono 16 euro… conviene all’albergo e anche all’utente.
      Il problema è che l’albergo.. per installare la colonnina … sai che burocrazia? e che costo?
      Ho parlato la settimana scorsa con un grosso fornitore di idrocarburi che mi conferma ….
      NON C’E’ PARTITA…. Non ha la forza per installare le colonnine … fanno tutto Eni ed Enel…
      il mercato per loro non c’è.
      Dunque se si creassero le condizioni di mercato le colonnine uscirebbero facilmente.
      E anche i prezzi più concorrenziali di oggi…

      • Tra una settimana dovrò tornarci ma come racconti tu, è qui l’inghippo. Tu ti studi la mappa per le colonnine. Ok, ieri per sfizio l’ho fatto anche io, la più vicina, che sul sito di Eni mi dice essere aperta 24/7, in realtà è dentro una concessionaria Ford. Ok, ce ne sono altre 2, non vicinissime ma poi:
        – arrivo, svuoto la macchina con le valigie, lascio la moglie e vado a ricaricare. Sperando funzioni, sperando sia libera la colonnina, sperando che la zona sia tranquilla. Il punto è che se la colonnina non funziona o semplicemente è occupata ti tocca fare il giro della città e poi farti riportare in hotel da un taxi perché l’auto la mattina pronta mi serve carica. E la mattina l’auto, se si ricarica entro le 6, va staccata già alle 7 altrimenti si paga cara la sosta …
        – tu stai andando ad una fiera con l’auto elettrica e hai trovato una colonnina davanti la fiera. Basta già che un altro avventore della fiera abbia l’auto elettrica, arriva prima di te e te la soffia. Tu che fai? E se anche la colonnina dell’hotel fosse occupata?

        Non si può ammattire così, viaggiare deve essere comodo, non si può arrivare a destinazione con l’ansia della ricarica, soprattutto quando i tempi sono strettissimi.

        • Guarda Enzo, è una questione di programmazione.
          Al momento nn ci sono problemi di questo genere perché il numero di colonnine disponibile è spropositato in confronto ai proprietari di auto elettriche. Diciamo che qualche volta trovi dei villani buzzurri oppure gente che ci attacca la plug in e torna dopo una vita.
          Ci sono delle variabili che io utilizzo e che mi permettono di muovermi in sicurezza. In fiera ci arrivo alle sette del mattino e ti assicuro che la colonnina in quell’orario è vuota.
          Ho acquistato anche un bellissimo monopattino elettrico ninebot g30 max (tanto per non farmi mancare niente) .. autonomia 65 km…. azzolina.
          Posso gestirmi così lo scarico dei cagnetti e poi metto l’auto in ricarica sia se la colonnina è davanti alla fiera sia se la colonnina è dall’altra parte di Montichiari (che comunque ne ha diverse). Per la questione colonnina occupata in albergo ti assicuro che fino ad oggi non mi è mai successo per una questione di orari ma anche perché forse io occupo le stanze nei fine settimana e presumo ci sia meno traffico in quel frangente.
          Scritto ciò, non voglio dire che io ho tutte le verità in tasca e che vadano bene per tutti. Scrivo affermando che ce la faccio… opps .. ce la devo fare ma metto in cantiere la possibilità che possa anche succedere qualcosa di inaspettato.
          Vuoi un esempio?
          Sabato ero a Ferrara e mi sono sognato di portare l’auto in ricarica all’Aldi.
          Ecco.. guarda la recensione negativa che gli ho lasciato…
          mi sono iscritto al sito… li ho chiamati chiedendo conferma … eeeee…
          arrivo al supermercato e vedo che hanno la ricarica… SOLO PER LE BICICLETTE!!!!
          Comunque … se io fossi stato avventato partendo da casa con una bassa percentual avrei potuto fare rifornimento alla colonnina hpc a 100 mt dal supermercato ma avrei pagato un botto.
          Anche oggi mi sarebbe piaciuta una bella giornata di sole ma haimé è nuvoloso e io l’auto la carico comunque perché era al 23% dunque non la butto sotto sperando che domani …. che poi le previsioni mettono ancora nuvole.

          Dunque?
          Dunque con l’elettrico non è come accendere il riscaldamento a gasolio e godersi il calduccio.
          Ma comunque è mission possible.
          Adesso…. a parte Pieraccioni a cui sta sempre male la zia a Montecatini…
          vuoi che succedano tutte contemporaneamente? direi anche no. .. o almeno spero.
          Ps: per l’emergenza emergenza emergenza c’è comunque un tdi a casa. ma nn lo vorrei usare.

      • Ecco, vedi com’è soggettiva la questione…
        Io odio dover prenotare perchè mi vincola ad un determinato percorso / modalità, senza contare che vincola anche me. Ryanair ha preso dal sottoscritto quasi 500€ a ufo per voli che avevo acquistato e poi non utilizzato per cause di forza maggiore mie.
        Per me l’auto o la moto sono libertà, è poterle prendere quando voglio per andarci dove voglio con la massima flessibilità ed assenza di vincoli, sono strumenti che aumentano i miei gradi di libertà: booking ce l’ho e lo uso, ma lo uso a casa per capire l’andamento dei prezzi, poi lo uso arrivando sul posto per scegliere LI’ SUL MOMENTO dove andare: sono stato un mese in Australia girando in camper, le uniche prenotazioni fatte da Bologna son state i voli e, appunto il camper per girare, contando sulla disponibilità di strutture ovunque decidessimo di andare e fermarci. Un veicolo che mi obblighi a pianificare, che mi vincoli a prenotare QUELL’ALBERGO perchè solo quello ha il parcheggio con colonnina di quella potenza che mi garantisce la piena carica per la mattina dopo, che mi vincoli a determinati percorsi e determinate soste di una certa durata perchè la disponibilità di colonnine è limitata (guardo per esempio alla costa del catanzarese..) è un veicolo che non fa per me, ed è uno dei motivi per cui rimango ben distante dalle BEV e mi pregio di aver tenuto distanti alcune persone che mi hanno chiesto pareri.
        Infine, finiamola con la favola de “xxx ti offre la ricarica gratuita”, albergo o supermercato che sia: a qualcuno toccherà pagarla, se ti va bene saranno altri, altrimenti la pagherai te spalmata nel prezzo di quant’altro tu vada ad acquistare. Semplicemente adesso fatichi a vederla nel conto perchè il costo per chi te la fornisce è minimo (soprattutto se la struttura si è dotata di pannelli FV, magari godendo di incentivi pubblici quindi PAGATI DA ALTRI) anche grazie ad una tassazione agevolatissima rispetto ai carburanti fossili.

        • Incredibile: c’è gente che chiede a lei un parere sull’utilizzo dell’auto elettrica? E lei non si sente in colpa a darglielo?

          • Oi bàn.. mica ci vuole una laurea, basta far ragionare chi chiede lumi su:
            a cosa ti serve l’auto? commuter, viaggi, trasporto cose? dove la ricaricheresti? quanto vuoi spendere? questioni pratiche insomma, non di principio o di immagine. Son domande che chiunque può stimolare, a me non interessa la risposta che esce, mi preme che l’utente si ponga la domanda e si dia le risposte per spender al meglio i propri soldi. Al meglio in base alle esigenze dell’acquirente, non di Degli Esposti.
            Che poi, l’aspetto più divertente è che l’ultima volta nella discussione c’era pure un possessore di un 208 elettrico che ha anzi calcato la mano: “non hai da ricaricarla a casa? la usi anche per andare a sciare? Lassa stèr… e lascia stare internet che è pieno di fanatici”.
            Che dire…

        • Ecco, vedi com’è soggettiva la questione…
          A me (noi) non piace più la tenda , il camper, la roulotte. Le vacanza sono vacanze, almeno per quel periodo non voglio lavare i piatti, spazzare e dare l’aspirapolvere. Almeno per quei 15 giorni vorrei mettermi con le gambe sotto al tavolo e aspettare che mi servano da mangiare senza dover pensare cosa fare, fare la spesa, cucinare.
          Non mi piace la roulotte, non fa per me, ma non vado nei siti dei camperisti a dire che le loro scelte sono da bambini, che la spesa che fanno è del tutto incomprensibile.
          Che con i 50.000€ del loro camper più le spese di mantenimento io mi ci faccio 20 anni di ferie ecc..
          Non mi vado a lamentare che il LORO bollo lo pago io con le MIE tasse.

          Fai anche tu così con noi, lasciaci vivere con i nostri “giocattolini” e non stressarci con le tue esigenze di “libertà, “assenza di vincoli”, “massima flessibilità”. Sono tue, tientele e fai la tua vita come preferisci.

          PS. “…questioni pratiche insomma, non di principio o di immagine…”
          azzarderei dire che la questione climatica è forse leggermente, vagamente, un pochettino “di principio”. O no?

        • @Superfede

          Oi… a me di programmazione pare di vederne fin troppa per uno che ama la libertà ed odia la programmazione e la prenotazione.
          Si vede che il cervello non è in grado di inserire una misera variabile in più… l’auto elettrica.
          Sembra un bug!

    • @Enzo. Quali sarebbero i semafori che hanno contemporaneamente il verde-giallo per cui se il giallo è bruciato “e quindi all’improvviso si passa dal verde al rosso”.
      Non è che in tuo resoconto tratti di un viaggio del secolo scorso?

      • -Non è che in tuo resoconto tratti di un viaggio del secolo scorso?-

        Daniele, non tirarmi fuori facili battute “da milanese”, tipo che a Torino la TV si vede ancora in bianco e nero e le ricariche fast sono da 30 kw “che boia faus di più è troòóôõöppo”… o robe simili… 😛

        (Amici giandu.. ehm.. torinesi, vi voglio tanto bene… 😉 )

      • Daniele un semaforo è passato dal verde al rosso senza passare dal giallo. Boh, che ti devo dire, forse se il giallo è fulminato usa il verde come riserva, non ne ho idea. Altri erano totalmente spenti, altri avevano il rosso fulminato e/o il verde fulminato. Altri avevano il vetro credo rotto perché la luce era bianca. Se avessi tempo e voglia (ma non ce li ho) farei una prova a recuperare i video dalla dashcam (se ci sono ancora, la dashcam cancella i file vecchi e dopo diverse ore in auto potrebbero essere stati cancellati), farei un bel collage e pubblicherei. Ma ripeto, sarebbe un lavoro lungo e noioso e non ho voglia.

        Almeno i torinesi sono consci del problema per cui i semafori sono tutti duplicati (almeno quelli che ho visto io) per cui quando arrivavo a un semaforo istintivamente controllavo sia quello di destra che di sinistra e facevo la “media” dei colori.

        Sta cosa dei semafori mi ha colpito perché la città è spettacolare e molto pulita e sinceramente anche il traffico non è da paura (i parcheggi invece mi sembrano problematici) ma i semafori neanche in Campania ne ho mai beccati così tanti fulminati.

        • -non ne ho idea-

          Perchè i torinesi sanno tutti comportarsi compìtamente e per attraversare correttamente gli incroci non hanno bisogno dei semafori.
          Anzi, quando passano si salutano fra di loro con un leggero inchino, dandosi del voi e dicendo “evviva il Re”.
          Come dovrebbe fare ogni persona civile e beneducata.

        • Stika! Tutti tu li trovi bruciati?
          Sono anni che non ne trovo uno con una lampadina che non funzioni.
          Come sei fortunato.
          Scommetto che una in un viaggio Roma-Reggio Calabria con una Zoe50 impiegheresti più tempo tu che quelli di LA7.

      • Mi rispondo da solo. Esistono ancora semafori col verde giallo in contemporanea, certo in città che non sono state al passo coi tempi, altri mondi diroccati, realtà cadenti, fatiscenti, in rovina…Milano 🤣🤣🤣
        articolo del 2017 ma se dal 1993 erano ancora presenti, niente mi fa supporre che non lo siano nel 2023
        https://www.gazzettadiparma.it/mediagallery/2021/12/03/gallery/giallo-e-verde-insieme-a-milano-semafori-fuorilegge-da-24-anni-319663/

        e un altro articolo su un semaforo Romano con ambetre i colori accesi
        https://www.ilmessaggero.it/roma/senzarete/roma_semaforo_cartello_arte_contemporanea-6321835.html?refresh_ce

        • A Milano se ci sono dei semafori con il verde e il giallo in contemporanea e perché il messaggio è “we disciulati, àndale e fœra di bàll che qui c’è gente che c’ha da fare e non siamo mica qui a far ballare la scimmia” 🤭

    • Ma stai a casa tua. Senza wifi possibilmente.
      Non è possibile che non ti vada mai bene nulla. Mai pensato che se vedi problemi ovunque forse il problema sei tu?

    • A Torino (almeno in centro) ho visto tantissime colonnine di ricarica pubbliche.

      Non credo che la ricarica per il viaggio di ritorno sarebbe stato un problema…

      E, pure strano a vedersi le prime volte, i torinesi se metti un piede sulle strisce si fermano e ti fanno passare!

  6. Curioso di capire chi pagherà tutto questo.
    Perché ci devono essere anche le auto da ricaricare per rientrare dall investimento. Ma le auto sono poche perché le persone, fra le altre motivazioni, sono preoccupatte per la ricarica. È in circolo vizioso senza fine.
    Chi pagherà per spezzarlo?

  7. Ottima idea. Soprattutto è importante che le colonnine siano, come è stato detto, di alta potenza (non meno di 100 Kw) perchè al momento a me pare che il 90% di quelle installate sono da 22Kw che non servono a niente.
    Le colonnine da 22 Kw posono servire solo a chi non avendo una propria wallbox può approfittare di una colonnina che si trova sotto casa per caricare la vettura durante tutta la nette o anche per una mezza giornata.
    Per chi viaggia occorrono colonnine solo FAST. E’ anche importante che sia disponibile un UNICA app che elenchi tutte le colonnine esistenti e che consenta di filtrarle per potenza: Io spesso passo ore a cercare una colonnina FAST visto che di solito si vede l’esistenza di un punto di ricarica ma non si capsce se è fast o non.

    • “Le colonnine da 22 Kw posono servire solo a chi non avendo una propria wallbox può approfittare di una colonnina che si trova sotto casa per caricare la vettura durante tutta la nette o anche per una mezza giornata.”
      O anche per chi collega l’auto andando a lavorare, al mattino o in pausa pranzo, e dopo il lavoro torna a pranzo o a fine pomeriggio a prenderla carica. E dalla colonnina al lavoro c’è di tutto: autobus, monopattini elettrici, bici ed e-bike a noleggio…

      • Guarda, stamattina sono stato nella simpaticissima Torino per lavoro. Immaginando l’antifona, spulcio Google Maps e vedo che a pochi minuti da dove devo andare c’è un grande parcheggio gratuito in via nino bixio. Così grande, un buco per me lo trovo. Fantastico, anziché ammattire e cercare il parcheggio sotto-sotto, la parcheggio lì e in 2 minuti a piedi sono a destinazione. Arrivo a questo parcheggio … beh, perdonatemi, non sono di Torino, non potevo immaginare … secondo me ci sono auto parcheggiate lì da prima della seconda guerra mondiale. Quindi esco e mi metto a caccia di un qualunque parcheggio, uno qualunque (andava bene anche zona rimozione).

        Prima ammetto di aver un po’ imprecato, poi, quando ho trovato parcheggio tra gli alberi e la metro, ho ringraziato sentitamente il Signore per avermi sempre ricordato di non andare a vivere in una grande città. Ecco, immagina il 2040 quando tutti non solo cercheranno il parcheggio ma dovranno/vorranno anche ricaricare.

        • Ma va? C’è una colonnina Enel X in via Pier Carlo Boggio, proprio a 50 metri da via Nino Bixio. Ricarica lenta, comodissima per la notte (senza impazzire per il parcheggio). O per tutta la mattina successiva mentre sei dal cliente e ad abbuffarti di Bagna Cauda.

        • Ecco, immagina il 2040 quando ci saranno molte più auto elettriche e molte più colonnine in giro.

  8. Vorrei capire meglio il senso di questa frase : “per ciascuna elettrica a immatricolata, dev’essere messa a disposizione una potenza di uscita di 1,3 kW”
    facciamo 2 conti:
    In una giornata: 1,3 kWh fanno (1,3 *24) = 31 kWh con cui una auto elettrica percorre almeno 180 km !
    che equivarrebbero a 65’000 km anno: che più di 5 volte la percorrenza media annua di una auto in Italia.
    Mi sembra veramente un pò eccessivo tenuto conto che bisogna aggiungere la ricarica domestica.
    Mi sa che istalleremo tantissime colonnine che rimarranno sottoutilizzate con buona pace degli alti costi di ricarica.

    • Penso che significhi che ogni 100 auto devi installare una colonnina da 130 kW (o 6 colonnine da 22 kW), ogni 1000 auto devi installare 10 colonnine da 130 kW (o 5 da 250 kW o 59 da 22 kW), e così via.

    • Senza considerare che installare colonnine significa togliere posti per parcheggiare.la vedo sempre più dura.

      • Come ho fatto notare decine di volte, c’è un’auto elettrica in più e una termica in meno. Il rapporto fra numero di auto e posti auto in strada resta lo stesso.

        • Massimo scusa ma sul parcheggio se dia elettrica oppure endotermica non cambia nulla.se tu mi metti colonnine per ricaricare dove prima di poteva parcheggiare ecco che mi togli jn posto auto.poi se consideriamo che le auto enfotermjchr sj potranno vendere e circolare ancora per diversi anni la situazione può solo peggiorare per i parcheggi.ti faccio un esempio pratico che mi tocca da vicino.nella mia via ci sobo circa 50 condomini. Solo uno di loro ha i garage per tutti. Ik testo,casa mia compresa o non li ha affatto oppure ve be sono in paio per palazzina,erho tutti parcheggiano in strada. La situazione parcheggi è peggiorata ultimamente perché rifacendo le striscecper parcheggiare il comune ha tolto una decina di stalli ed improvvisamente ha aumentato il numero dei parcheggi per disabili passando da 3 a 10..se ci mettessero anche delle colonnine per ricaricare pendo che se le ritroverebbe smontate sotto il loggiato comunale

    • Mah no, verrà fatta, magari non dappertutto in quei tempi ma ci si arriverà.
      Più che altro, guardavo alla cifra dei 60km di distanza fra le stazioni di ricarica rapida lungo la rete di trasporto europea raffrontandola ai circa 30km che intercorrono in Italia tra due attuali stazioni di servizio autostradali.

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