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E invece conviene l’elettrico rispetto alla benzina…

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(Illustrazione dal sito di Be Charge).
E invece conviene l’elettrico rispetto alla benzina…Conti alla mano, Nicola replica a Mario, il lettore che, con la sua plug-in, sostiene l’esatto contrario. Vaielettrico
risponde. Ricordiamo che le vostre mail vanno inviate a info@vaielettrico.it 

Ecco la mia esperienza personale con Be Charge

“Ciao, grazie anzitutto per il lavoro che fate. Ecco la mia esperienza personale con Be Charge, per dire che a me conviene ricaricare alla colonnina pubblica e viaggiare in elettrico.  Con Be Charge pago 20 euro/mese per l’abbonamento Be Premium.  Il costo dell’abbonamento viene compensato dall’acquisto di una Be Card che costa 150 euro, ma vale 170 euro. Quindi resta da pagare il costo della ricarica singola, che mi costa 4,60 euro (già scontata del 40% dall’abbonamento). La singola ricarica da 4,60 euro dà diritto a 320 punti nel concorso Be Together, che ogni 6.000 punti regala 25 euro. Per raggiungere 6.000 punti servono circa 19 ricariche da 320 punti, che quindi mi costano 87 euro in totale.

e invece convieneE invece conviene l’elettrico: spendo 0,04 al km contro 0,10 al distributore

Sottraendo 25 euro da 87 euro, spendo quindi 62 euro per ricaricare 19 volte.
Ricaricando 19 volte con 62 euro, la singola ricarica mi costa 3,30 euro. Con una singola ricarica da 3,30 euro ricarico 12,5 kWh, quindi ricaricare mi costa 0,26 €/kWh. Con una singola ricarica da 3,30 euro percorro 80 km, quindi 0,04 €/km. Per percorrere 80 km a benzina consumo invece 4 litri, che a 1,90€/Litro, fanno 7,60 euro, ovvero 0,10 €/km. Ricapitolando: 0,04 €/km in elettrico CONTRO 0,10 €/km a benzina e 3,30 euro in elettrico CONTRO 7,60 euro a benzina. Conviene viaggiare in elettrico e non a benzina, oppure ho sbagliato qualcosa?“. Nicola
E invece convieneRisposta. Siamo ammirati dalla capacità di rendicontazione di Nicola e non mettiamo in dubbio il fatto che i suoi calcoli siano esatti. Il problema è che non tutti sono in grado (e hanno voglia) di affrontare il tema ricarica con questa capacità di pianificare, sfruttando al meglio le offerte. I più si limitano a constatare quanto costa la singola colonnina. Per poi concludere che l’elettrico conviene davvero solo se hai possibilità di ricaricare a casa.
– Che cosa c’è davvero dietro al caro-ricarica? Guarda la VIDEO-INTERVISTA di Paolo Mariano all’esperto di Neogy

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95 COMMENTI

  1. “Conto della serva“ con i dati di Nicola: 15.000km annui x 10 anni
    Opel corsa ev base 31k circa + 6k di ricarica= 37k
    Opel corsa ice base 18k circa + 15k di benzina= 33k
    mi sfugge qualcosa?

    • Parecchie direi… A cominciare dai primi anni di bollo che non paghi..ed ovviamente le spese di gestione (tagliandi ed altre manutenzioni) che vanno fatte per entrambi i veicoli..ma a costi diversi…
      Generalmente trovi guide su riviste auto (es.4R..) i costi complessivi a km (con esempio la fascia 15000km/anno) che ti agevola nei confronti..
      Al momento, per tanti motivi, prevedere invece il valore residuo dopo 10 anni lo trovo molto poco attendibile… Troppi fattori nazionali ed internazionali potrebbero influire pesantemente…

      • allora direi che le cose che mi sono perso sono 2… i bolli dei primi anni che possiamo quantificare in? 1000€? e i tagliandi, se lo lasci dire da uno che i tagliandi di alle auto li fa da 27 anni comprese le recenti elettriche non compenseranno mai il divario contando che ci dobbiamo limitare al ponderabile e cioè alla manutenzione ordinaria soprattutto se cerchiamo i posti giusti dove effettuarli con la stessa attenzione con cui si cercano le colonnine più economiche. Ma se vogliamo salire un gradino sopra il conto della serva allora dobbiamo analizzare anche il costo del finanziamento da 31k contro i 18k che al 7-9% non sono propriamente bruscolini e giustamente vogliamo sorvolare sul valore residuo commerciale e tecnico….

        • ma lo sappiamo già che Ev segmento B ancora costano care, sai che novità; già se fai i conti con segmento C o D è diverso

          comunque, hai tenuto un incentivo molto basso nel conto; diciamo che la Corsa-e ha il prezzo attuale gonfiato proprio per gli incentivi, e conviene a chi accede a un incentivio più alto, es. 7500e con ise basso, e sino 13750e con rottamazione.. sulla termica al massimo sono 3000e

          bolli sei sopra 1500, gli anni dopo sono scontati; e altrettanti di manutezione risparmiata

          rifai i conti e trovi che per questo cliente persino la Corsa-e costa meno della termica, per non dire che è più bella e comoda da guidare della termica base.. scommetterei che un po’ ne venderanno

          • Fermo restando che gli incentivi devono ancora partire “mi piace” la forma di accettazione che si gonfi il prezzo perché ci sono gli incentivi, un po’ come il bonus edilizio…. Insomma l’hai detto anche tu e damiano qui sotto, il segmento B e direi anche A non sono BEV per quanti titoli click-bait si possano proporre. Vorrei aggiungere che se una persona ha un isee sotto i 30k e si compra una macchina da 31k si merita il suddetto indice…

          • Mi accodo solamente al discorso della non convenienza delle bev nei segmenti minori. È notizia di questi giorni che la Spring con tutto il necessario, tranne la dc (e DC poco….), sia prenotabile da 17.500. Con un usato e un isee sotto i 30k la si porta a casa a 4500, 6100 la versione da 65 cv con la DC. 6100 per una macchina nuova con cui puoi fare le stesse cose di una panda, che però ormai costa più del doppio, rispetto alla quale aggiunge tutti gli adas e un bagalialio più grande (oltre a un altro davanti).
            E si spende meno alla colonnina, e non venitemi a dire che non è vero perché so quanto consuma una panda col.piede.molto.leggero, possedendola.
            Cordialmente

        • Ha già ottimamente risposto @>R.S. alle cose che non ti torna della mia risposta… è ovvio che sui segmenti più bassi (A e B) il confronto è ancora sfavorevole alle BEV: devono ancora arrivare sul mercato dei modelli più performanti ma ottenuti con componenti con prezzo migliore (tipo batterie LFP) e magari nuovi metodi di progettazione ed assemblaggio… La piattaforma multi-carburante, se da un lato consente alla casa produttrice di realizzare una full-electric in un progetto pre-esistente “piazzando qua e là” componenti elettriche in un auto nata ICE, dall’altro non facilita l’ottimizzazione dei costi e l’elevata efficienza delle auto su piattaforma dedicata in origine.

          Ovviamente nei segmenti superiori (C e D) esistono modelli già da diverso tempo, più ottimizzati ed in grado di assicurare prestazioni buone per la maggior parte degli utenti, ma a costi inferiori; io prima con un’auto a gasolio da 170cv pagavo 377€ di bollo, adesso con 218cv pago 0 per 4 anni ( 1508€ di risparmio); la manutenzione del solo 1° anno mi è costata la metà, e nei successivi non è che ci son grandi componenti da cambiare (spazzole tergi? batteria 12V ? ) perché il motore elettrico non ha parti che si usurano (se non guasti per difetti di realizzazione) neppure con kilometraggi elevatissimi; la batteria, pur se ipotizziamo il calo prestazionale è abbastanza trascurabile… non rende l’auto inutilizzabile.. ma magari può passare ad altra persona in famiglia; la mia potrei darla facilmente a mia moglie prima che la sua ICE abbia necessità di spese elevate); le batterie BEV son mediamente garantite almeno 8 anni e i primi 160000km… se ne fai di più, oggettivamente, ti conviene cambiare l’auto prima (per un mero discorso di “ammortamento anticipato” .. io ai miei clienti in officina ho sempre consigliato così: estensione garanzia+cambio auto al termine… maggior valore usato al cambio -risparmiando soldi su ulteriori manutenzioni- ed investirli sul modello nuovo; ovviamente il primo a seguire il mio consiglio …
          sono io).

          cit.: “vogliamo sorvolare sul valore residuo commerciale e tecnico” ?

          ovviamente no … ma bisogna vedere che auto hai, se benzina o gasolio .. ed in che zona risiedi … Se hai una gasolio Euro6dTemp ti direi di cambiarla subito subito… al momento è rivendibile ancora a quotazioni buone… ma in futuro potrebbe non esserlo, se estendono i blocchi alla circolazione ai modelli più inquinanti rimasti… Se addirittura ha filtri antiparticolato con AdBlue … buona fortuna!
          Se hai una vettura a benzina, magari può essere ancora trasformata a GPL (ma alcuni motori ultime gen. richiedono funzionamento da 15 a 25% a benzina fisso…e non costano pochissimo.. quindi occorre valutare bene se puoi andare rapidamente ammortizzare la spesa).
          Questa estate la benzina ed il gasolio purtroppo torneranno a valori “stellari”… sperando poi che non si debbano rivivere situazioni stile anno 1973/4… (visti i continui conflitti nella “solita area”).

          Un ultimo particolare… ovviamente una scelta possibile venendo da una ICE seg. D è anche scendere di 1 livello, su BEV seg. C perché mediamente il rapporto dimensioni e peso/batteria resta molto valido e consente percorrenze abbastanza vicine; i volumi disponibili all’interno, grazie alla piattaforma “skateboard” consentono 4/5 posti comodi ed un discreto bagagliaio… quindi i costi sono ulteriormente abbattibili (e questa è stata la mia scelta, di cui sono molto soddisfatto dopo 2 anni..).

          Ora @Francesco, se non sei ancora passato a BEV .. Vai a vedere le nuove presentazioni, prova su strada le auto che potrebbero andar bene… fatti due calcoli… completi di tutto.
          Se non ora nei prossimi anni vedrai che arriverà anche per te l’auto “giusta”… (ovviamente, se ne hai bisogno adesso .. valuta le nuove full-hybrid o, al limite, plug-in -solo con WB a casa ! o colonnine disponibili vicine..). Se invece fai pochi km/anno … forse ti conviene restare ICE bnz semplice ed economica… ed aspettare ancora ..
          stay tuned !

          • Bene quindi conveniamo che, nonostante il titolo click-bait dell’articolo nei segmenti A e B non c’è proprio partita, vince ICE a mani basse (ovviamente sul conto economico). Sul resto valutando il ponderabile uno si dovrebbe mettere a a fare dei conti e scegliere sulle proprie esigenze. Ho la casa con 6kw di fotovoltaico e 15kw di accumulo ma preferisco usarlo per il riscaldamento comunque rimango “tuned” dal 2003 qunado già sentivo dire che nel giro di un paio d’anni saremmo andati tutti in elettrico, e da elettrauto c’ho pure sperato ma dopo oltre vent’anni l’elettrico è ancora affare per ricchi o single a vita che amano farsi vedere con la nuova vettura figa. Mi prendono i brividi a vedere quanti soldi abbia buttato nel bonus edilizio e quanti sarà costretto a spenderne da pseudo ecoconvinzioni che sia la mobilità privata a risolvere l’inquinamento od anche solo a rallentarne la progressione. Troppi che viaggiano con il BEV e si scaldano a metano, a legna o a gasolio. Poi un giorno, magari tra trent’anni quando (forse) tutti andremo in giro con le nostre belle auto elettriche dovremo escogitare un modo per trovare i 40 MILIARDI di euro che noi tutti (lo stato) ci mettiamo in tasca ogni anno dalla vendita del carburante…

          • Ciao Francesco .. son molto concorde con te (l’ho scritto tante volte) che i prezzi sono gonfiati in Europa e che gli incentivi contribuiscono a mantenerli tali…
            Se nei segmenti superiori a quelli di tuo interesse siamo già più vicini ad un pareggio di costi (con tanti casi di convenienza, se scelta la vettura adatta) in quelli inferiori non credo ci sia da aspettare poi molto… vediamo tra 4 o 5 anni se, tra nuove tecnologie e nuova concorrenza in Europa si riuscirà ad avere un mercato più “normale” (cosa che in questi ultimi 3/4 anni ti assicuro che non è…).
            Buon per te che a casa almeno hai 6kW+15kW di accumulo… non ti chiederò se hai avuto questo “ben di Dio” con il 110..però a quanto pare sei riuscito a metterlo; francamente mi congratulo perché magari ti abbatte i costi e l’inquinamento molto di più che il cambio auto con BEV .. e quindi puoi giustamente rivendicare un importante contributo anche all’ambiente.
            Io purtroppo non ho beneficiato di incentivi “110” neppure per aggiungere l’accumulo al mio piccolo FV da 4kW … magari se arriveranno contributi in futuro vedrò di “aggiornare ” l’impianto; con un bel rewamping: potrei aggiungere altri pannelli e magari una batteria per mantener sempre spenta la caldaia attualmente presente in casa (di cui non ho ancora terminato di “recuperare” il 50%) che comunque in tutto l’inverno ha lavorato in media 1.5ore/giorno per 3 mesi … il resto tutto PdC alimentato da FV…
            Per la macchina BEV un’altra novità in arrivo che trovo molto importante è il V2G/V2H … Se anche in Italia adeguassero le norme, sarebbe possibile utilizzare la batteria dell’auto per i consumi serali (con impostazione quota minima garantita di autonomia); un modello con questa possibilità appena presentato è la nuova R5 (in realtà al momento è solo V2L .. ma non dovrebbe impedire con agg. SW di passare al V2H visto che probabilmente l’elettronica potrebbe essere la stessa) e la prossima R4 a settembre …
            Visto che sei “tuned” da tanti anni … continua ad esserlo … il tempo è un gran signore … e ogni tanto porta belle novità..

          • Salto altre considerazioni per dire solo che per ogni euro di quei 40 miliardi che secondo lei “ci mettiamo in tasca” ci sono 70/80 centesimi che se ne vanno all’ estero, svaniti per sempre. Poi hai voglia di lavorare per poter esportare in modo da riequilibrare la bilancia dei pagamenti.
            Schiavi per scelta 🤷

          • @ Leonardo (R) Non è secondo me è che 1,10 € di accise e iva moltiplicato i litri venduti quello è all’incirca il risultato, però ha lanciato là questi 0,7/0,8 pro litro che se ne vanno all’estero senza spiegare, mi illumini…

          • sarà forse il costo materia “idrocarburi” comprati all’estero… che una volta bruciati… ci resta solo l’inquinamento e le malattie ad esso associate? chiedo “l’aiuto da casa” di @Leonardo …

          • Confermo, sono andato un po’ a memoria, e inoltre sembra non essere più così facilmente reperibile il dato sulla struttura dei prezzi dei carburanti che l’ Unione Petrolifera pubblicava.
            Ho trovato questo dove si vede che il costo industriale va dal 44% della benzina al 48% del gasolio:
            https://dgsaie.mise.gov.it/prezzi-settimanali-carburanti

            Bisognerebbe scorporare ancora i costi di distribuzione e per i carburanti raffinati in Italia anche i costi di raffinazione.
            Inutile dire che anche se si trattasse di 50 cent di materia prima importata, moltiplicata per i consumi, stiamo comunque parlando di una fetta consistente di denaro che se ne va all’ estero per sempre, continuamente, anno dopo anno.
            Ovvero ogni volta che consumiamo del carburante esportiamo un po’ di nostra ricchezza all’ estero, che piaccia o meno questa è la realtà.

          • Come immaginavo avete entrambi mancato il bersaglio: i costi di estrazione, raffinazione distribuzione e commercializzazione sono a carico delle compagnie petrolifere quindi non intaccano l’euro e spiccioli che ci mettiamo in tasca pro litro che sono “puliti”. Lo stato italiano partecipa, in quanto detentore di pacchetto azionario ai costi ma anche ai ricavi addizionali di ENI. Tradotto in “soldoni” noi versiamo nelle casse comuni un euro e spiccioli per ogni litro venduto in italia per un totale di circa 40 MILIARDI di euro PIU’ la percentuale spettante dai ricavi ENI- Per quanto ci si ostini a vedere lo stato come un essere a parte che spreca solo denaro o il padre cattivo che non scuce i soldi per l’incentivo di turno i numeri che avete dato sono fuori luogo e se vi piace fare retorica pensate a quanti soldi mandate all’estero ogni volta che acquistate un prodotto (qualunque cosa) e le batterie che certamente non produciamo in italia… Riprendete in mano la calcolatrice

          • Buon giorno @Francesco e @Leonardo (R)
            a parte che su come lo Stato investe i (nostri) soldi delle tasse/accise versate si può essere d’accordo o no .. ma pur cambiando i voti ai partiti nei decenni di Repubblica che ho visto (una buona parte) è sempre cambiato poco…
            La quota di costi che paghiamo alle grandi compagnie oligopolistiche nazionali ENI ed ENEL (a controllo statale … e si ricasca li…) saranno anche il “costo del servizio” … ma è un costo su un consumo ripetuto e… a fondo perduto.
            SE tutti questi 40 miliardi venissero investiti per uno o due anni SOLTANTO in FER + ACCUMULI (di tutte le tipologie, nuove ed antiche – invasi acqua es .. ad uso anche irriguo-alimentare e, perché no, anti-alluvione … con magari pure un bel F.V. Flottante sopra… così si risparmiano installazioni a terra sempre brutte e contestate) in brevissimo tempo saremmo AUTONOMI per almeno l’ 80/90% del consumo energetico complessivo (trascurando l’ “insignificante” vantaggio su ambiente e salute)…. esattamente come te, Francesco, puoi dire di casa tua con i 6kW F.V. ed i 15kW di accumulo ….

            Ti ricordo poi, a proposito di ACCUMULI .. e del LITIO ( o altri materiali necessari alle batterie) che sono tutti quasi completamente Recuperabili & Riciclabili a ciclo chiuso (con bassissimo consumo energetico e d’acqua .. se si fanno correttamente gli impianti… ci sono diversi articoli in merito in cui trattano l’argomento)… quindi, a parte le disponibilità diffuse di Litio tra Maremma Toscana e Laziale e Campania (in sostanza tutte le zone con fenomeni di vulcanesimo).. quello che acquistiamo in Italia è utilizzato per tanti cicli industriali es. piastrelle, raffinazione idrocarburi che viene bruciato ad alte temperature ed è mono-uso … resta nell’ambiente solo ad inquinarlo ed avvelenarci tutti… mentre se ne acquistiamo per produrre batterie (di trazione o qualsiasi altro uso) come ciclo RAEE (tu sei elettrauto, giusto) dovrebbe essere sempre recuperato e gestito in centri di estrazione e riuso … un po’ come Oro, Argento, Rame ed altri metalli contenuti nella componentistica elettronica… che son veramente le nuove miniere, a bassissimo costo rispetto a quelle “convenzionali” a loro volta fonte di enormi inquinamenti
            (nb: gli ultimi giganteschi camion da miniera hanno motori elettrici; le loro grandi batterie servono solo alla risalita perché la DISCESA rigenera coi motori la corrente necessaria al loro funzionamento … un po’ come gli ascensori che hanno un sistema bilanciato che consuma solo quanto necessario ad avviare il ciclo…)

            … se ho frainteso qualcos’altro … magari ti rispondo più tardi … ciao…

          • Quant’ è la percentuale di ENI sul venduto nazionale? Il problema di ENI lo conosciamo bene, tra l’altro da lavoro anche a tante persone.
            Però… se il processo di decarbonizzazione è in corso per tutta una serie di ragioni dare manforte a ENI per procrastinare anziché fare la transizione ci porterà sul lastrico, perché intanto il mondo cambia e poi ci si sveglia che americani e cinesi hanno prodotti migliori e meno costosi, il resto del mondo che ha ridotto l’ uso dei combustibili, che spende meno per la sanità, che manda meno soldi all’ estero (in ogni caso anche per le operazioni di ENI all’ estero si pagano i diritti di estrazione ecc. e poi anche altri marchi vendono carburanti in Italia, quelli sono tutti soldi che se ne vanno)
            Insomma il mio vuole essere un punto di attenzione importante, fare come gli struzzi e mettere la testa sotto la sabbia sperando che il resto del mondo si fermi è un’ idiozia.

          • @Damiano, io vi ho fatto solo notare il grave errore di affermare che lo stato spenda parte delle imposte sui carburanti per l’estrazione, la vendita o la commercializzazione del petrolio e derivati e sono certo che l’abbiate capito ma credo che tu abbia più che frainteso a meno che tu non abbia risposto al post di qualcun altro proponendo le tue idee su come investire tali risorse e su costi di servizi oligopolistici di cui non ho afferrato il senso. Capisco che in italia ci sono 50 milioni di allenatori come 50 milioni di presidenti del consiglio, ma i gettiti erariali non sono compartimentati accise a parte. Io per esempio preferirei investirli in assistenza sanitaria piuttosto che accumuli, litio o INCENTIVI ALLE AUTO ELETTRICHE perchè trovo più importante effettuare un ecografia mammaria in una settimana e non in sette mesi piuttosto che finanziare l’acquisto del nuovo giocattolo elettrico. La politica non serve solo a trovare un modo per preservare la vita umana sul pianeta ma anche a trovare il modo di far arrivare milioni di Mario/a Rossi a fine mese possibilmente soddisfatti ed in buona salute ma se credi che il tuo fondamentalismo “wattorario” sia largamente condiviso e sei certo che le tue proposte di investimento siano sostenibili puoi intraprendere una carriera politica potenzialmente di successo. Oggi come oggi le famiglie italiane sono già profondamente indebitate, i veicoli in generale e quelli elettrici in particolare sono oggetti di lusso che in tanti reputano superfluo e i dati di mercato e le chiusure degli stabilimenti purtroppo confermano. Andate avanti voi a sperimentare, se tra quindici anni la mia pensione mi permetterà di acquistare un veicolo elettrico lo farò altrimenti me ne andrò a piedi…

          • buon giorno @Francesco .. oggi purtroppo non ho tempo per rispondere .. mi spiace per il “dialogo tra sordi” che sta venendo fuori tra malintesi etc …
            Un favore ti chiedo: potresti identificarti aggiungendo un simbolo o immagine a tua scelta? ci son forse diversi “Francesco” e (non essendo della redazione) potrei anche scambiarti con omonimi in altri tread di commento.. ciao, grazie..

          • @Leonardo (R) Devo ammettere l’errore: ero convinto che tu avessi capito ed invece no. Ci riprovo cercando di semplificare il più possibile non potendo ricorrere ai disegni: non importa che compagnia sei e dove estrai il petrolio, per ogni litro venduto di benzina a 1,9€ 1€ circa deve essere versato allo stato tra iva ed accsie, gli altri 0,9 circa spettano alla filiera di compagnia petrolifera, depositi e gestori che dovranno gestire spese di estrazione distribuzione e commercializzazione (non lo stato). Non importa quale sia la percentuale di vendita di ENI, sarà sempre un PLUS rispetto ai 40 miliardi circa che mettiamo in cassa. Se la Esso vende un litro di benzina deve lasciare 1€ nelle notre tasche il resto se lo può portare in america ma spero che tu capisca che funzionerà nello stesso modo quando ti comprerai la tesla dove il 22% lo dai allo stato il resto va a concessionaria e produttore e cioè se ne va in America, ma potremmo andare avanti così per qualsiasi prodotto o sbaglio? Poi scrivi di un problema ENI che tutti conoscono ma sfortunatamente io no, spiegami perché la compagnia di cui lo stato è azionista partecipante e non proprietario mi pare goda di ottima salute visto il rating borsistico. La decarbonizzazione nella forma di elettrificazione applicata alla mobilità privata è fumo negli occhi e rischiamo di spendere miliardi in saliva per spegnere un eruzione vulcanica a sputi….

          • L’ultima frase se la poteva risparmiare. E’ solo indice di una profonda ignoranza

          • Per inciso, il problema di ENI è che non sta facendo nessuna transizione, gli investimenti green saranno il 10% rispetto a quelli fossili.
            E sembra sempre di più una Nokia in un mondo di Apple.

            Segnali bearish:
            Agenzie di rating danno le azioni da comprare (ahah Parmalat insegna)
            Distribuiscono premi ai dipendenti in azioni con periodo di lock-up di tre anni
            Investimenti in fossili ancora ingenti e molto superiori a quelli green

            Vedremo nel 2035 il valore delle azioni: speriamo bene, ma ho la forte sensazione che si vedranno notevoli svalutazioni.

          • La sua risposta invece è profondamente maleducata ed offensiva dato che mi sta dando dell’ignorante senza conoscermi e quel che è peggio sensa darne contezza, atteggiamento tipico dei fondamentalisti illuminati che pensano di guidare il gregge di bifolchi.

          • Le ho risposto io, che sono l’amministratore del sito. La sua ignoranza è certificata dall’affermazione sul “fumo negli occhi”. Una banalità da bar sport, caro Francesco. Qui non abbiamo alcun bisogno di leggere frasi del genere.

          • Peggio mi sento… Avevo capito che era stato lei a rispondere, quello che non sapevo è che fosse proprio l’amministratore del sito a rispondere con toni offensivi e denigratori. Se lei non ha bisogno di sentire opinioni diverse dalle sue restringa i commenti a persone a lei affini. Lei si è permesso di offendermi e denigrare le mie opinioni senza neppure apporre motivazioni, si vergogni. Trovo molto più “da bar” il suo atteggiamento arrogante

          • Bene le opinioni diverse. Le boiate buttate lì, con frasi fatte e luoghi comuni, sono solo un fastidio per i frequentatori di questo blog. Le ricordo che lei è in casa nostra e se continua a fare il bullo finisce fuori dalla porta

  2. «Se torturi i numeri abbastanza a lungo confesseranno qualsiasi cosa».
    Aaggiungerei pure i punti fragola, buoni eurospin, magari pure i vecchi q8ini in peluche che regalavano anni fa che rivenduti al mercato delle pulci remunerano qualche eurino extra..

    Alla fine i conti dovranno dire ciò che volete

    • ciao Simone

      se amministri un’azienda … cerchi ogni possibile margine di miglioramento.. anche se son pochi centesimi a pezzo (quando produci) o tempi di lavorazione .. cerchi sempre di migliorare il margine…
      è un criterio di sana ed accorta gestione; lo si può applicare anche alla gestione del bilancio familiare… se hai diritto ai “punti fragola” … usali .. sennò è spreco…

      in due distributori vicino casa ci si accumulano decine e decine di auto per uno sconto carburanti di 3 o 4 cent. (più “punti Coop”) .. nell’altro si arriva a 8 cent/litro ….

      ci son persone che purtroppo son costretti anche ad accogliere pure il suggerimento dei peluche rivenduti … e purtroppo ne conosco diversi..
      altri che magari lo fanno “per divertimento ” a cercare tutti i possibili modi di risparmiare (e passano il tempo a raccogliere i punti spesa)…

      Io qui cerco di dare il mio contributo a suggerire cose (sicuramente spesso banali e risapute, talvolta utili magari perché “repetita iuvant”, talaltra perché qualcuno non lo sapeva o non ci aveva pensato) .. però cerco di aiutare nell’ambito delle mie conoscenze.. che cerco di approfondire … anche qui su Vaielettrico (dove trovo contributi di tante persone entusiaste, informate ed anche simpatiche ed equilibrate).

      Attendo con piacere i tuoi suggerimenti…

      • Onestamente a leggere quanto scritto da Nicola devi essere una sorta di Furio di Carlo Verdone per poter apprezzare al meglio una BEV.
        Sinceramente come argomento invoglia poco, passi una singola variabile di prezzo ma buttarci dentro la scheda, il cashback, i punti e tutto il resto! Cos’è devi viaggiare con un commercialista come passeggiero che ti aggiorni di volta in volta!

        • apprezzo molto C. Verdone ed il suo personaggio “Furio” mi fa ridere.. ma non credo mi rappresenti molto; a dire il vero personalmente apprezzo molto la mia auto BEV perché, conoscendo perfettamente le mie esigenze personali e familiari, avendo sicuramente alcune ” fortune” (wb privato + fv casa, tante colonnine ai supermercati ed altre zone che frequento settimanalmente) e magari anche avere tempo e voglia di informarmi, ho trovato un modello perfetto per me… che mi da tanto piacere ad usarla (ed a mia moglie.. ed altri passeggeri), pur avendo scelto un segmento inferiore a quello mio abituale..
          Purtroppo il momento attuale è questo… e ci sono tante persone che trovano tutti i sistemi possibili per risparmiare; io, se sono facilmente copiabili, non vedo il motivo per non farlo…

          Ricordo (quando ero più giovane) quanti sistemi si cercavano per telefonare dai “fissi” (le cabine telefoniche p.es. da militare) e poi dai primi cellulari 1G, 2G con i relativi e “barocchi ” contratti telefonici…
          Come sempre, quando le tecnologie son “mature” ed il prodotto largamente diffuso si può apprezzare i benefici della concorrenza e le riduzioni di prezzo pur in presenza di maggiori servizi…
          L’ho vissuto con la telefonia, l’ho vissuto in tante girate/vacanze in moto (quando non esistevano cellulari, GPS, etc e trovare un distributore benzina aperto e funzionante.. o la banconota stropicciata che non faceva partire il rifornimento..). lo vivrò anche con l’auto elettrica … sicuramente.

          ciao Remo … saluti da “Furio”bis ..

          • Ciao Damiano, ad ogni modo su “Furio” non mi riferivo a te ma al post principale di Nicola.
            Tutto ci può stare, ma sfornare una mole di numeri e calcoli così allontana piuttosto che avvicinare! 😉

          • ciao Remo … si avevo capito … ma in quanto proprietario utilizzatore di auto BEV un pochino mi son dovuto ingegnare per capire tutti sti’ maledetti abbonamenti che cambiano di continuo con sistemi da “supercazzola carpiata mezza ritorta ma non avvolta” …

            Visti i cambiamenti normativi europei e nazionali sul regime IVA ( e quindi anche perdita di inter-operabilità extra confine dei nostri contratti) ed altri cambiamenti normativi etc etc …
            bastava che rincarassero le “vecchie formule” di abbonamenti o acquisti “a pacchetto” di kW e via… così era tutto più confrontabile e comprensibile: tot kW tot Euro …
            Anche nella telefonia abbiamo vissuto questa fase folle… adesso si paga un “fisso” comprensivo di chiamate e GB ed uno sceglie il suo livello di uso normale, pagando solo i “fuori quota”.
            Fastweb è entrata anche nel mercato dell’energia con un meccanismo simile per elettricità a casa (in futuro, forse, anche le ricariche pubbliche)… quindi forse prima o poi anche gli altri operatori nazionali sceglieranno quella via, con guadagno fisso e costante e piccole perdite da parte di chi non è proprio costante sul livello di consumi auto … ma sempre meglio di questa Babele.. ciao …

        • Con il carburante non ci sono molte possibilità per influire su quanto si paga se non cercare il distributore con il prezzo migliore (siamo comunque nell’ambito di pochi punti percentuali). Quando si passa all’elettrico, la situazione è molto più variegata. Questo complica i confronti e sicuramente spaventa molti ma le possibilità di risparmio possono essere notevolissime: si passa da un costo praticamente nullo se si ricarica con il fotovoltaico a casa a costi molto elevati per ricariche ad alta potenza senza abbonamenti.

  3. Ho capito che Nicola spende come me al km che ho una metano, ma ha speso il doppio nella macchina, ne prenderà metà quando la vende e stà tutto il giorno a fare calcoli.

    • Sto a 100 metri da un grande distributore multi-idrocarburi: gasolio, benzina, GPL e Metano…. che per 0.04€/lt crea sempre grosse file (alla faccia di chi dice che all’HPC ci vuole troppo tempo …)

      Il metano viene venduto a 1.4€ … non è pochissimo come prima della guerra…

      Francamente, contando la resa effettiva (soprattutto in inverno),

      i rischi maggiori di incidente (nella mia provincia gli interventi dei VVFF per spengere o mettere in sicurezza auto incidentate son molto frequenti … data l’enorme diffusione di queste auto visti i vari impianti rifornimento presenti),

      il costo di manutenzione (generale impianto più revisione bombole obbligatoria) … anche se -non so dire se “per fortuna” o “speriamo bene” – grazie al D.M. 144 13/05/22 in vigore dal 13/07/22 la cadenza revisione bombole CNG4 (da fare dopo la prima revisione 4 anno) è stata portata da 2 anni a 4 anni … ma resta comunque una bella spesa (SE e Quando fatta correttamente … non dall’ “amico meccanico” che talvolta chiude un occhio .. se non due…

      • Cavolate, da me 1,15 al kg, 4 kg per 100 km, tagliandi 150 euro, revisione bombole 230, revisione auto 78, bollo 1/4, autonomia 550 km reali, 5 minuti per il rifornimento. Poi il fatto che le rese cambiano estate/inverno è una tua invenzione, cambia solo quanto si riesce a caricare per via delle temperature. Ora fate quello che volete, comprate la macchina che volete, anch’io sono stato uno sfortunato possessore di un’ auto elettrica (non certo una tesla che non posso permettermi) ma se parlate di risparmio, fate i conti giusti! Poi parli degli aumenti avuti dal gas, quelli sono scesi, ma quello della corrente è sceso molto meno.

        • Cavolate il prezzo no.. è quello della mia zona (se lo metti in dubbio.. è un problema tuo); il rendimento..(temperatura della pompa in rifornimento a parte).. è un problema di qualsiasi motore ICE. GAS o BEV.. sennò vai contro le leggi della termodinamica…
          Le spese di gestione/manutenzione dell’ auto a gas te le posso confermare corrette .. visto che ho lavorato 18 anni su 30 in accettazione officina di concessionarie.multi marca (vedendo quindi alneno 15-20 marchi e tupologie diverse)..ma sono molto, molto piu alti di quelli pur necessari su un veicolo BEV..(se alcuni marchi fanno i furbi…non fa differenza… Così come rire che a volte le batterie hanno problemi… Hai idea di quanti motori ho visto “saltare” ? Turbine ko .. impianti catalizzatori? Proporzionalmente al costo vettura…se ti capita una sfiga simile su una macchina meno costosa è quasi come dover affrontare il cambio batteria..che comunque danno per almeno 8 anni o 160000km..ed io non ho mai consigliato ai clienti di tenere auto x oltre 5 anni se fanno così tanti km perché le spese di gestione ordinaria e straordinaria mangiano i soldi per poi cambiare l’auto..che poi infatti tante persone non riescono più a sostituire… È un errore di piano ammortamento della vettura in considerazione dell’ andamento del valore residuo per le tecnologie che cambiano..e delle normative che possono portare pure al blocco dicircolazione in certe occasioni..come pure nella zona in cui abito..
          La corrente a casa? Dipende dai momenti in cui hai fatto il cambio operatore… Quando i prezzi sono impazziti io avevo tariffe bloccate da prima (fortuna?) dopo ho studiato quanto mi poteva servire dopo..a tariffe mercato libero.. e spendo 0,30€/kW. Questi ultimi 2 inverni con BEV e casa con supporto 8h di PdC e cucina full elettrica (induzione e microonde) io spendo 80€/mese (con tanto di canone Rai)..ossia la stessa cifra che pagavo 2 anni fa di solo gasolio per l’auto..a pari km!
          Sicuramente qui ci sono pure persone più sollecite ed attente di me sui contratti fornitura elettrica e metano .. io non sto ad ammattire per 60/80€ all’ anno di spese… magari mangio meno carne e più uova e fagioli…e compenso la spesa ..e faccio pure del bene alla mia salute..oltre che all’ ambiente..cui frega a nessuno…fino a che non ti arrivano 2 inondazioni devastanti nel giro di pochi anni o mesi ..che in provincia mia ci son persone che hanno perso tutto e sono ancora ospiti a casa altrui …

          • Lo metto in dubbio perché girando ora il massimo è 1,299… 1,4 sta in autostrada. Motori ne hai visti saltare perché fino ad ora c’erano solo quelli. Avendo una carrozzeria ho riscontrato problemi enormi nelle elettriche per delle cazzate. Una smart per un danno di 500 euro ha dovuto cambiare il motore anche se andava bene, solo per un fatto di codici di errori (fatto dalla concessionaria, non da me) per 10k euro (ma è solo per fare un esempio delle criticità delle elettriche, visto che parli di quelle a gas). Poi, se vuoi Dar colpa delle alluvioni a me perché vado a metano cosa ti posso dire? Qua nel 66 siamo andati sotto di 2 metri, di chi era la colpa?

          • caro Marco .. mi sa che oltre che colleghi siamo pure corregionali … per cui quando ti capita … dai un’occhiata sul sito che conosci e verifica che i prezzi-metano siano veramente uniformi su tutto il territorio regionale; scoprirai che non è così … dipende dalle compagnie, se distributori di gruppi, o dal contratto vigente (un importante distributore della mia zona 2 anni fa aveva il contratto “a prezzi variabili”.. perché “tanto non variava mai”.. purtroppo si è ritrovato a 4€/kh per parecchio tempo…
            Ovviamente non do a te la colpa delle alluvioni, recenti o storiche, però ormai dovrebbe capirli anche il più ignorante in materia che il pianeta, e la nostra nazione si sta surriscaldando in maniera molto veloce ed anomala; il negazionismo è stato spinto per decenni dalle lobby petrolifere… adesso credo sia giunto il momento … forse l’ultimo momento ancora disponibile per fermare il disastro climatico.
            Le auto elettriche, pur con la loro attuale immaturità da “giovinezza”, son solo una piccolissima parte della soluzione al riscaldamento.. ma sicuramente una grande parte nell’inquinamento e tossicità dell’aria locale (e se ti riferivi all’alluvione del 1966 a Firenze… saprai pure quanto è irrespirabile l’aria in città); ovviamente son tante le cose da fare per risolvere il problema..

            Personalmente ho già vissuto la grande delusione della fallacità dei nuovi filtri antiparticolato sui motori a gasolio, fonte di enormi problemi in molti casi, soprattutto quelli ultimi con AdBlue, quasi sempre i guai per intasamento filtri e rigenerazione super-inquinante e deleteria per la salute umana e l’ambiente.. (quando il “rimedio” diventa peggiore del “male” che cercava di risolvere). I motori a benzina dal canto loro sono oramai al termine dello sviluppo.. prova ne è che non solo non hanno applicato i limiti previsti originariamente per le norme Euro 7 .. ma che neppure le Euro6 guidate normalmente (a Firenze? un Gp F1 in città ?) emettono anche 8/10 volte i valori inquinanti calcolati col “generoso ” WLTP , replicabile giustamente solo in ambiente TEST…

            SE hai avuto problemi in lavorazione con vetture elettriche è comprensibilissimo.. sono novità… molte vetture richiedono corsi specifici (costosi e continui) per la manod’opera che deve intervenire in ambienti con nuove problematiche e nuovi rischi.

            I guasti ed i malfunzionamenti sono sempre esistiti; ho fatto per tantissimi anni anche il responsabile delle garanzie.. quando ancora le uniche auto elettriche eran quelle dei bambini.. ed ho seguito tutto il passaggio dalle auto a carburatori alle ultime vetture Euro6; problemi di centraline mal programmate, o con cablaggi mal eseguiti, o danneggiati da topi o altro , o software forniti dalla Casa mal controllati che causano impazzimenti e guasti (anche irreparabili a volte) ne ho visti veramente tanti; in alcuni marchi mi son trovato anche la stessa prestigiosissima auto ICE a cambiare il motore 2 volte … vallo a spiegare tu al cliente il perché dei suoi guai…
            Mi spiace che ti sei trovato male con l’auto elettrica; non so di che tipo e generazione era la tua precedente BEV…
            come prima, ripeto che son molto “giovani”; hanno tanto, tanto bisogno di un processo di affinamento, ostacolato dal tumultuoso arrivo di nuovi materiali (batterie, motori ed inverter), nuove programmazioni, nuovi metodi di assemblaggio (gigacast .. o automi… che in futuro diventeranno standard dei pochi grandi gruppi auto che rimarranno).
            Al giorno d’oggi tutte le vetture sul mercato son molto complesse, assemblate con parti di centinaia di fornitori diversi, che arrivano da tutte le zone del mondo (tra materiali e semilavorati e componenti) con tutti i problemi che – quotidianamente- puoi vedere..
            purtroppo i problemi, guasti, cattive lavorazioni capiteranno sempre.. e purtroppo le auto non sono smartphone che si cambiano più facilmente se danno problemi…
            Però cerchiamo di essere positivi e propositivi… e cerchiamo di migliorare nel nostro modo di stare al mondo… ne va della nostra salute… e delle possibilità delle prossime generazioni..

  4. Buonasera a tutti,
    vorrei acquistare una bev approfittando degli ecoincentivi e devo ammettere che anche io sono stato catturato dalla mail di Nicola che ringrazio.

    Putroppo non ho mai avuto a che fare con sistemi di ricarica e trovo molto disorientate il meccanismo che porta a scegliere colonnina, app e fornitore.

    Dopo questa “messa di mani avanti” vi dico che mi sono cimentato nella creazione di uno script per riprodurre i valori indicati da Nicola, ma aimhe non sono riuscito a replciarli. Possibile che non abbia interpretato correttamente le regole. Vediamo se Nicola o qualche ardito vorranno cimentarsi in una correzione.

    Ipotizzando un consumo di 20kWh per 100 Km e una percorrenza annua di 12000 Km con tariffa nominale di .9 euro al kWh ottengo i seguenti dati:

    kWh annuali = 2400
    costo lordo con sconto 40% = (2400 * 0.9 * .6) = 1296 euro
    bonus annuale da 25 = 2400* 25 /6000 = 10
    bonus annuale in euro 250
    carte prepagate usate calcolato come (1296 – 250)/170 = 6.1529 (quindi della settima rimane circa l’85% di 170)
    costo sostenuto = 20 * 12 + 6.15 * 150 = 1162

    da cui:
    costo_kwh_x_100km = 1162/ 12000 * 100 = 9.7 euro
    costo_kwh = 1162/ 2400 = 0.48

    aggiungo che impostando un valore prossimo ad infinito di Km percorsi il costo_kwh tende a 0.3846

    dove sbaglio?

    (Please abbiate pazianza! :])

    • Non sbagli. Parti però da dati di partenza diversi.
      Nel dettaglio, tu consideri un consumo di 20 kWh per 100 km. Nicola ne considera 15.
      Inoltre, tu parti da un costo “lordo” di 0,9 Eur/kWh. Nicola ipotizza 0,65.

      I tuoi calcoli, nelle ipotesi di Nicola, diventano:

      kWh annuali = 1800
      costo lordo con sconto 40% = (1800 * 0.65 * .6) = 702 euro
      bonus annuale da 25 = 1800* 25 /6000 = 7,5
      bonus annuale in euro 187,5 (calcolando il “mezzo bonus”)
      carte prepagate usate calcolato come (702 – 187,5)/170 = 3,02
      costo sostenuto = 20 * 12 + 3,02 * 150 = 453

      da cui:
      costo_kwh_x_100km = 453/ 12000 * 100 = 3,775 euro
      costo_kwh = 1162/ 2400 = 0.19

      Chi ha ragione? Entrambi, o nessuno dei due. Se hai un’auto che consuma poco (o se fai tragitti non autostradali, ad esempio) e colonnine BeCharge comode a 0,65 Eur/kWh, ti avvicini ai calcoli di Nicola.
      Altrimenti sono più corretti i tuoi.

      C’è una differenza di più del doppio tra gli uni e gli altri, ognuno si deve fare i propri conti.
      Per esempio, in nessuno dei due casi si mette in conto il tempo perso alle colonnine che per me ed il mio lavoro incide parecchio.

      • ciao buzzweb!
        grazie per la rispsota e l’analisi, non mi ero reso conto dei .65 euro di costo ipotizzati da Nicola e sul consumo di 15 forse si è trattato di un lapsus 😉
        sul tempo sono d’accordo che bisogna trovare il modo di ricaricarla quando non la si usa.
        Tornando ai conti credo però che il tuo conto finale sia viziato da un erorre nel calcolo del costo sostenuto (= 20 * 12 + 3,02 * 150 = 453 invece di 693)
        di sotto riporto alcuni scenari considerando che costo_elettroni hacom e argomenti:
        consumo_kwh_x_100km,
        km,mesi,
        colonnina_ac_kwh_costo,
        mix_colonnine; (dove mix_colonnine = 1 solo ac e 0 solo dc a .9, valori intermedi sono combinazione lineare dei 2)

        scenari:

        1 – ac 100% ,ac a 0.65 euro, 12 mesi
        costo_elettroni(15,12000,12,.65,1);
        colonnina_ac_kwh_costo = 0.65
        kwh_totali = 1800
        premio_mesi_numero = 7.5
        premio_mesi_euro = 175
        costo_colonnina_kwh_euro = 0.65
        costo_lordo_kwh_euro = 702
        carte_numero = 3.1
        kwh_totali_euro = 705
        costo_x_100km = 5.875
        kwh_costo = 0.39167

        2 – ac 100% (ac a 0.7 euro)
        costo_elettroni(15,12000,12,.7,1);
        colonnina_ac_kwh_costo = 0.7
        kwh_totali = 1800
        premio_mesi_numero = 7.5
        premio_mesi_euro = 175
        costo_colonnina_kwh_euro = 0.7
        costo_lordo_kwh_euro = 756
        carte_numero = 3.4176
        kwh_totali_euro = 752.6471
        costo_x_100km = 6.2721
        kwh_costo = 0.41814

        3 – dc 100%
        costo_elettroni(15,12000,12,.65,0);
        colonnina_dc_kwh_costo = 0.90
        kwh_totali = 1800
        premio_mesi_numero = 7.5
        premio_mesi_euro = 175
        costo_colonnina_kwh_euro = 0.9
        costo_lordo_kwh_euro = 972
        carte_numero = 4.6882
        kwh_totali_euro = 943.2353
        costo_x_100km = 7.8603
        kwh_costo = 0.52402

        4 – ac 20% e dc 80%
        costo_elettroni(15,12000,12,.65,.2);
        colonnina_ac_kwh_costo = 0.65
        kwh_totali = 1800
        premio_mesi_numero = 7.5
        premio_mesi_euro = 175
        costo_colonnina_kwh_euro = 0.85
        costo_lordo_kwh_euro = 918
        carte_numero = 4.3706
        kwh_totali_euro = 895.5882
        costo_x_100km = 7.4632
        kwh_costo = 0.49755

        5 – ac 50% dc 50% un mese
        costo_elettroni(15,2000,1,.65,.5);
        colonnina_ac_kwh_costo = 0.65
        kwh_totali = 300
        premio_mesi_numero = 1.25
        premio_mesi_euro = 25
        costo_colonnina_kwh_euro = 0.775
        costo_lordo_kwh_euro = 139.5
        carte_numero = 0.67353
        kwh_totali_euro = 121.0294
        costo_x_100km = 6.0515
        kwh_costo = 0.40343

        se questi conti fossero corretti sembra che becharge più che alzare i prezzi si sia preoccupata di fidelizzare il cliente.
        Infine va ricordatoche tutto questo “concorso e premi” ad una complessita fastidiosa vale solo fino al 7/7/2024 e dopo ??? bene ma non benissimo…. 😀

        • Hai ragione Mutlee sul mio errore di calcolo, ovviamente.
          È comunque ormai acqua passata (e tempo buttato), dato che BeCharge ha “semplificato” i conti togliendo BePremium (con buona pace di Nicola e del titolo di questo articolo che già prima vacillava, mentre ora è, ahimè, completamente errato)

  5. Fate un paragone con il metano che inquina meno della benzina e costa meno per favore….
    L’energia elettrica dipende da come si produce.
    Impatto zero non esiste….

    • una BEV impatta sempre molto meno di una ICE, in qualunque modo si faccia l’elettricità (persino in Polonia), figurati poi nel caso italia, la nostra elettricità è già abbastanza leggera

      qui un grafico:
      https://www.bloomberg.com/news/newsletters/2024-03-21/evs-are-much-lower-emitting-than-combustion-cars

      il metano è solo un poco meglio della benzina alla marmitta, rimane ancora molto indietro rispetto alle basse emissioni dell’elettrico; inoltre sul metano ci sono dubbi sull’impatto della filiera:
      https://www.vaielettrico.it/favole-a-metano-la-versione-di-armaroli/#comments

    • Purtroppo il metano viene “disperso in atmosfera” a tutti i livelli:
      estrazione, trasporto e “raffinazione” per pulitura, ri-trasporto e distribuzione, impianto auto e, aggiungo per esperienza diretta … gli ex colleghi di certe officine che revisionano impianti che “sfiatano” le bombole con metano all’interno prima di fare le revisioni periodiche…
      (sono stati lanciati in orbita terrestre vari satelliti per misurare con precisione dove e quanto gas viene disperso senza che sia visto – occorrono strumentazioni particolari … se ne occupò anche Report, se non ricordo male)… noi possiamo vedere solo il “flaring” delle ciminiere… che è comunque devastante (oltreché un enorme spreco).

      Sarà poco tossico ed inquinante però, purtroppo, il metano produce un effetto circa 25-30 volte maggiore dell’anidride carbonica come clima-alterante… che è il motivo per il quale è partita tutta sta’ “sarabanda” …

      non sono un eco-nazi, eco-fesso o quale altra definizione viene frettolosamente attribuita a che si Preoccupa per l’ambiente ed Occupa di come rimediare … anche a livello personale .. non solo collettivo..
      (l’esempio vale più di 100 discorsi… basta copiare.. anche senza capire).

  6. io ho un auto elettrica, ma se veramente date adito a questa risposta ho il voltastomaco, bisogna parlare chiaro, ad oggi chi non può ricaricare a casa non ha convenienza nel prendere un auto elettrica fine. la faziosità di questa testata è rivoltante

    • Io anche ho una elettrica, ricarico con colonnine pubbliche e comunque spendo meno che con il diesel precedente. Confronto una Model3 standard range contro una Countryman 1.6D

  7. Nel mio caso, conti alla mano, rispetto alla mia vecchia termica il pareggio lo avrei pagando la componente energia attorno allo 0.75€/kWh.
    Il problema non è tanto il risparmio in sè, che per quanto risicato almeno nel mio caso, ancora sussiste, il problema è dovere fare un abbonamento per le AC, un altro per le DC, oppure dover sottostare a delle formule tipo quelle proposte da BeCharge che urlano a gran voce “terapia tapioca”.
    La convenienza per qualcuno può anche esserci ma la fruibilità dei servizi è penosissima

      • Auto acquistata a settembre con grande soddisfazione. In poco più di 6 mesi siamo passati da avere più possibilità di caricare ben sotto lo 0.40€/kWh (con tendenza allo 0.30) a tariffe che fondamentalmente si allineano tutte sugli 0.40 alti (con tendenza allo 0.50).
        TariffeEV che già conosco, dà una grossa mano a districarsi in questa giungla, ma sempre giungla rimane.
        Il mio timore è che finiremo come per le forniture domestiche a dover sempre surfare tra gestori ogni N mesi per cercare la convenienza. Non lo trovo accettabile

  8. Il Signor Nicola ha mostrato il caso con 4 condizioni/promozioni:

    1) ricariche AC
    2) sconto 40% tramite abbonamento mensile (costo 20e)
    3) bonus 20e tramite carta prepagata 150e di durata 6 mesi (qui usata in 1 mese)
    4) sconto tramite raccolta punti / programma fedeltà

    se ne possono anche seguire 3 su 4, o seguirle ma consumando meno al mese;
    chiedo, i vari sconti sarebbero cumulabili anche usando le DC?

  9. Riposto mio commento ad un’altro articolo sulle colonnine, ricariche et similia.
    Ho preso un’auto elettrica quasi 4 anni fa e ricarico per il 99% delle volte a casa, il panorama delle ricariche pubbliche è forse peggiorato rispetto ad allora, prezzi fuori mercato, colonnine abbandonate a se stesse … ho sempre consigliato a chi conosco di passare a una BEV ma ora come ora sconsiglio vivamente l’acquisto a chi non ha la possibilità di ricaricare a casa. Il panorama è desolante e non si vedono miglioramenti all’orizzonte.

  10. Se questa è la risposta al lettore che diceva di avere una plugin e che gli conveniva andare in elettrico, i calcoli sono errati.

    Innanzitutto, si suppone che le ricariche siano fatte sempre su rete BeCharge a 0,65 Eur/kWh, che è un’ipotesi ottimistica (nella mia zona, al di fuori di tale rete, l’app mi da prezzi tra i 0,7 e i 0,95 Eur/kWh). Cercare solo le colonnine BeCharge potrebbe implicare perdita di tempo e/o scomodità.

    In secondo luogo, non si tiene conto del maggior tempo perso per fare la ricarica, rispetto ad un rifornimento di benzina (nel mio caso, Kia Niro PHEV, sono 2,5 ore per una ricarica che mi da circa 60 km di autonomia, rispetto a… pochi minuti per un PIENO che me ne da circa 800).
    Si potrebbe obiettare che nelle 2,5 ore posso far altro, ma questo è vero solo se:
    1) nel circondario c’è altro da fare (il che non è scontato, a maggior ragione se devo limitare la ricerca alle colonnine da 0,65 Eur/kWh)
    2) lo faccio ESATTAMENTE in un range compreso tra le 2,5 ore e le 3,5 ore (o meno, dipende dalle colonnine) di tolleranza per l’occupazione dello spazio, altrimenti poi comincio a pagare il tempo (SALATO).

    Inoltre, si detrae il Cashback derivante dal programma fedeltà BeTogether, che però è a me inacessibile (i punti si guadagnano a fronte di una ricarcia di ALMENO 10 kWh – la capacità della NIRO PHEV è di solo 8,9 kWh).

    Non sono andato oltre, ma ci sarebbero altre osservazioni che aumenterebbero la sconvenienza della ricarica tramite colonnine per i possessori di Plugin.
    Non escludo assolutamente che per il lettore in questione i calcoli effettuati da lui siano validi, ma ho la sensazione che lo siano per un caso estremamente particolare…

    • Anche senza il programma a premi c’è comunque un bel risparmio. Bisogna farsi i calcoli precisi per ogni situazione di utilizzo specifica.

    • Ma soprattutto ti lamenti perchè puoi ricaricare solo pochi kWh alla volta ed a velocità lentissima… perdonami se te lo dico ma quesi malus non sono colpa della rere di ricarica pubblica o dei suoi costi ma bensì dell’auto he hai scelto di acquistare!
      Non ci pre diamo per I fondelli… nessuno che ha acquistato una plug-in l’ha fatto lensando di ricaricarla continuamente alle colo nine pubblihe… amzi l’osservazione principe di chi apprezza le plug-in è proprio quella che ti rende libero di non andare a cercare colonnine ma di andare a benzina quando si è “fuori casa” e questo da molto prima dei rincari alle colonnine…
      Ora vi lamentate che ricaricare 8 kWh in 2 ore e mezza non è convenienete?
      Perchè il fattore tempo qua do I kwh si pagavano meno non contava?
      Comlratevi una BEV ed in 2 ore e mezza anzichè 8 kWh ne ricaricate almeno 25 anche nella colonnina più lenta…

      • E chi si lamenta?
        Hai letto la mia risposta? L’hai capita? Prova a rileggerla.

        Io ho preso la PHEV ben sapendo cosa compravo, dopo aver valutato che la BEV, purtroppo, non faceva per me.
        Quello che ho scritto (nell’incipit, quindi proprio all’inizio) è che i calcoli di Nicola (imprecisi, a prescindere) non possono di certo essere la risposta al post di Mario (che ha una plugin, e quindi parla dei costi di quella).

        Dopodiché, altri possessori di BEV, qui, dicono che anche per loro, ricaricare alle colonnine non conviene.
        Io a questa conclusione c’ero già arrivato e, anche per questo, la BEV l’ho (momentaneamente, purtroppo) scartata.

      • Anche se hai una Tesla con 80 kWh di batteria la potenza media di ricarica (anche breve) è dell’ordine dei 120 kW. Con il combustibile liquido si carica in media a 25MW…. Cioè una potenza 200 volte superiore… E questo è funzione della densità energetica del liquido che non ha pari, nonché della permeabilità energetica della batteria.
        Anche se considerassimo anche tutta la catena dei rendimenti, il rapporto tempo di ricarica vs. km percorso è attualmente 40 volte superiore in una BEV. Ve lo immaginate in estate una coda in autostrada di 4/5 macchine in rifornimento di benzina (cioè pari ad un quarto d’ora di fila) che cosa può diventare con un elettrico? È già un aggregato statistico, per cui possiamo linearizzare il problema…. Fino a quando le BEV sono poche allora troveremo la colonnina sempre libera, ma in futuro? Vi siete fatti il conto di cosa stiamo affrontando?
        Ma di che stiamo parlando?

        • Questo è un errore tipico di chi l’auto elettrica non ce l’ha: non ha senso usare la potenza media perché normalmente sulle auto elettriche non si fa il pieno come alle auto a benzina.
          Le differenze nei tempi di rifornimento restano ma non sono certo problemi insormontabili, come dimostrato anche dai Paesi nei quali il tasso di penetrazione è decisamente più alto.
          Chissà come fanno relativamente pochi supercharger a tenere in piedi la flotta Tesla, con problemi minori soltanto sulle direttrici più affollate nei giorni di esodo!?

          • EGR. Leonardo,
            La mia è una cosiddetta analisi di scenario ed è molto semplice. Il tempo di ricarica DEVE considerare anche il termine statistico del traffico presente al momento. Il sistema è perfettamente “stabile” con la ricarica a casa e percorrenze giornaliere inferiori a certi valori (dipende moltissimo dalla potenza della Wall box). Per le ricariche in AC da 22 kW la cosa è già più complessa, essendo inutili di notte (dopo tre ore di carica non so il cambio a nessuno…), ma utilizzabili di giorno per le soste brevi e medie. In questo caso si può puntare sulla maggiore diffusione (costano poco) e sul fatto che in città si consuma poco (elettrico con eccezionale efficienza). In questi caso il rapporto tra tempi di consumo e quelli di ricarica sono di molto superiori all’unità ed il sistema continua ad essere abbastanza stabile. Ma quando quel rapporto si riduce come in autostrada (fino ad arrivare a due ore di utilizzo per uno di ricarica) allora sono guai, perché si crea un collo di bottiglia non risolvibile con la moderna tecnologia elettrochimica, neanche se si moltiplicasse per tre quella massima attuale.
            È una semplice proiezione statistica.
            Saluti

          • Due ore di consumo per un’ ora di ricarica mi pare un valore molto pessimistico.
            Io con una Niro del 2021, quindi con chimica già datata, carico almeno a 50 kW, con il picco a 75 kW e nei rifornimenti autostradali sto sotto l’ora (con tre quarti d’ora arrivo facilmente a più del 70% quando la velocità di carica inizia a scendere e normalmente mi conviene ripartire)
            I consumi a 130 km/h sono intorno ai 20-22 kWh/100 km quindi stiamo già parlando di consumi intorno ai 20 kW abbondanti contro velocità di ricarica in media superiori ai 50 kW, quindi siamo già a rapporti di 2,5 tra scarica e carica.
            Se vado a 120 km o anche a 110 km di media, molto probabile in scenari di alto traffico in cui si suppongono le criticità da lei descritte, il rapporto aumenta ancora.
            Le auto più recenti fanno già decisamente meglio della mia. Le Tesla fanno decisamente meglio della mia, abbiamo riempito queste pagine di tutti i motivi per cui le Tesla sono la scelta preferita quando si parla di auto elettriche.
            D’altra parte si può fare anche un ragionamento sui puri tempi di ricarica (attuali, con la mia Niro) se impiego 45 minuti a ricarica contro i 6-7 del rifornimento di carburante (tra rifornimento effettivo e pagamento) viene fuori che servono 7 stalli per ogni pompa. Occorre ancora considerare che le auto elettriche hanno meno autonomia delle ICE, va bene facciamo 10 stalli per pompa e il sistema torna in equilibrio, in uno scenario in cui tutto il parco è composto da BEV, e siamo abbastanza in là nel futuro.
            Molte auto elettriche poi, come fatto notare dalla redazione, partono al 100% a inizio giornata, la stessa cosa non si può dire delle ICE, quelle devono occupare la pompa, per soli 6-7 minuti.
            Ribadisco, Tesla gestisce coi supercharger la sua flotta di auto in modo molto affidabile, problemi se ne sono visti saltuariamente sulle direttrici principali negli Stati Uniti nei giorni critici (es. Festa del ringraziamento) che mi pare siano stati risolti abbastanza facilmente potenziando la rete.

        • Parliamo per esempio di ricarica domestica. Pensa che d’estate tutti partano da casa con il serbatoio al 100%, riempito in garage?

          • EGR. Degli Esposti,
            lei sta sottolineando un punto a favore, ma delle ibride…. È vero che, avendo la ricarica domestica, partirò con la carica al massimo, ma è pur vero che quasi sicuramente dovrò fermarmi (per percorrenze superiori ai 300 km di media, avendo supposto BEV con almeno 50 kWh utile di batteria). Con l’ibrido faccio quasi 400 km anche con metà serbatoio e se parto con il pieno il distributore non lo vedo neanche. Dipende ovviamente tutto dal percorso medio da fare. Il motivo per cui studio da anni dei range extender di nuova concezione è proprio quello di poter dare una vera libertà all’elettrico anche in un paese con le nostre caratteristiche e soprattutto la nostra mentalità. Se un range extender da 20 kW pesasse 50 kg compreso di serbatoio e scarico sono sicuro che convincerebbe anche il più purista degli elettrici. Niente a che fare con il fatto di portarsi due pesanti powertrain in giro, così come succede per il plug-in; del quale il range extender è il degno ed evoluto successore.
            Saluti

    • buon giorno … qualche considerazione “al volo” …

      Penso che anche lei faccia spesa in supermercato e non -purtroppo- tante piccole “botteghe di quartiere” …

      Molti marchi di supermercato nazionali hanno colonnine di ricarica (gratuite in casi sempre meno diffusi, ma ci sono … ed io ne uso uno settimanalmente).. e generalmente questi hanno anche un “programma fedeltà” che consente di convertire i “punti-spesa” in buoni di ricarica gratuita.. a prezzo non scontato.. ma comunque gratuito…

      Se ogni tot spese (generalmente mensili, specie se famiglia .. non single) si accumulano 20 o 25€ da spendere in ricariche gratis .. non è male…
      Tra l’altro alcune colonnine sono pure ENI Plenitude (di cui ho app) e mi registrano come “cliente abituale” e talvolta aggiungono pure un ulteriore “buono sconto” (10% ) che, senza stare a fare grossi calcoli, scalo ogni volta.

      Io lo faccio da 2 anni ormai… certo, quando trovo alcune plug-in in sosta a caricare 2.5/3 ore per fare si e no 45km (come certi utenti che ho trovato alle HPC) mi prende lo sconforto .. per me (se non ci sono altre prese) e per loro … perché la plug-in va acquistata solo ed esclusivamente se si può caricare da casa… altrimenti la perdita di tempo è esagerata, i costi improponibili (anche perché l’auto deve manutenere 2 impianti anziché 1 solo), i consumi a benzina molto più alti -per maggior peso a bordo e, se SUV, pure x aerodinamica scarsa..

      Sono contento che lei magari si trovi bene con la sua vettura … ogni “scarpa” ha il “suo piede” …
      Di fatto penso che dovremmo trovare solo prezzi più “onesti” (PUN*4 o MAX *5 e NON PUN*10 come ora.. visto che è solo “guadagno” e non Accise come sulla benzina); una corretta distribuzione sul territorio (p.es. HPC in ogni impianto carburanti sufficientemente ampio, ogni parcheggio pubblico o privato almeno 2/4 stalli, e magari, come all’estero – N.Y. o Londra es. nei “lampioni” o “marciapiedi ampi” di quartieri popolosi…
      In fondo, con full-hybrid o plug-in o BEV (usate correttamente e continuamente) si contribuisce tutti a mantenere più respirabile l’aria in strada …
      SE poi riusciamo ad avere la corrente prodotta da FER nazionali … meglio ancora.
      Saluti…

  11. Se invece viaggi a devi usare autostrada?
    Colonnine a 0,89 x Dc l unica che puoi usare per non perdere troppo tempo.
    Enel che ha disdetto tutti i contratti lasciando solo il city a 80 khw. Ha disdetto a che accordi per l estero. Una vergogna !!

  12. Gli aumenti? Secondo me sono dovuti ad un cartello ben definito. Considerate che in Italia il 90% delle colonnine sono in mano ai gestori nazionali che parlano di aumenti dovuti alle “spese onerose per il mantenimento”! Ma cavolo, aumenti del 1000% sul pun? Ma daiiiiiii…ridicoli!
    Stanno per arrivare gli incentivi ed alcune grandi case produttrici di cessi in ferro con motore endotermico hanno bisogno di vendere ciarpame di magazzino, da qui la richiesta di bloccare l’avanzata dell’elettrico.
    Tesla venderà più di quello che ci si aspetta, grazie ai supercharger e nonostante Xiaomi ed altri facciano una concorrenza spietata. Concorrenza sicuramente vincente sugli ipodotati che pensano solo all’autonomia ed alla accelerazione!

  13. D’accordo, caro Nicola.
    Lei (forse) avrà pure ragione.
    Ma (mi chiedo e Le chiedo)…..è possibile che per guidare semplicemente una macchina sia necessaria questa tale mole di masturbazioni mentali?!?!?!

    • Nessuna masturbazione mentale di Nicola, ha solo voluto dimostrare con qualche calcolo che l’elettrico conviene eccome. Io sono in linea con i suoi calcoli, da febbraio 2023 metto tutto su foglio excel e in automatico mi tira fuori i costi dell’elettrico raffrontati al diesel che avevo prima: ebbene, dopo 28.282 km percorsi, il costo al km con elettrico è attestato a 0,05 €, contro 0,11 € che avrei speso con il diesel. Tra abbonamenti, SuC e ricariche da casa, il costo medio al kWh è stato di 0,26 €, in 15 mesi di utilizzo, tra ricariche, zero bollo auto e zero tagliandi ho risparmiato la bellezza di 2.304 €. Fate voi….

      • Infatti l’intervento di Nicola è stato uno dei più utili letti sino ad ora per chi come me si accinge ad acquistare elettrico ma nn ha possibilità di ricaricare a casa. Con la combo fatta da Nicola (40% di sconto in abbonamento e tessera da 170€) e senza considerare i premi Be together si pagano 0,39 centesimi a kwh per 4 mesi, quindi 435,89 kwh in 4 mesi, ossia circa 3350 km con consumo medio a 13/14 kwh per 100 km in ciclo urbano. Con il mio diesel pago più del doppio. Se non si comprendono i calcoli vuol dire che nn si è interessati alle auto elettriche, liberissimi di continuare con endotermiche.

        • Mirco… l’intervento di Nicola secondo me può essere utile solo sotto un aspetto: spingere ognuno a farsi i SUOI calcoli.
          Non è detto che quelli di Nicola siano validi anche per te, per cui non prenderli per oro colato: come dici giustamente, i calcoli vanno compresi, e non sono sicuro che tu lo abbia fatto completamente, anche se mi auguro, per il bene tuo dell’ambiente, che anche tu alla fine trovi sufficientemente conveniente passare all’elettrico piuttosto che restare con il diesel.
          O quantomeno, che non ti sia così sconveniente dall’evitare di farlo.

          Io, al momento, ho dovuto a malincuore soprassedere sull’elettrico puro ed ho puntato su una PHEV che ha sostituito una GPL, e mantenendo un’altra GPL come seconda auto, che scambio con mia moglie in base alle esigenze ed alle percorrenze previste nelle nostre giornate.

          PS: allo stato attuale, comunque, il GPL mi resta un po’ più conveniente della PHEV, sotto l’aspetto puramente economico

      • Ii col GPL per una analoga percorrenza avrei speso 0.06 al litro … siamo sicuri che convenga fare n ricariche (112 per l’esattezza stimando una autonomia di 250km con ricarica a 20-40 e una macchina da 40 – 50000 euro) per un simile risparmio? e questo dando valore =0 al tempo perso davanti a una colonnina.

    • Si aspetti pure che qualcuno le dica che è anche doveroso 😂

      Io personalmente lo trovo quasi inaccettabile.
      Con ciò, ci mancherebbe, soddisfattissimo della mia plugin e soprattutto molto contentissimo di potermela ricaricare a casa.

    • Non sono molto diverse dalle masturbazioni mentali che uno si fa per luce, gas, internet, etc. Sicuro con la benzina c’erano meno masturbazioni, ma anche meno risparmio a farsele. Quindi alla fine è un male?

      • Gent.le Sig. Mario, lei ha colto un punto interessante… I calcoli fatti sul “vecchio” carburante. Tra le mie conoscenze, tutto si riduceva a “fai tanti km? Diesel. Ne fai pochi? Benzina!”.
        il Sig. Nicola ci regala un po’ di calcoli (che uccidono sicuramente meno dei gas di scarico, allontanano il tempo della decadenza senile, rinfrancano il portafogli e lo spirito).
        Chi non li ama (male, il matematico è il vero filosofo), può sempre disquisire o chiacchierare.

    • Di quello che ha scritto si è capito ben poco, e non sto li a scervellarmi. Mi associo, uno stress mentale inverosimile. E probabilmente quei calcoli non saranno nemmeno veritieri e comunque dipendenti da promozioni occasionali temporanee.

      • Quindi Davide lei non vuole impegnarsi a fare calcoli (immagino già il mal di testa) però è sicuro che tali calcoli non siano veritieri…
        Non so che altro dire, perchè probabilmente non lo capirebbe. Buona vita.

    • NO! Non è obbligatorio! Io , x esempio, in quattro anni ho caricato solo tre volte da colonnina pubblica e se sarà necessario ( x qualche volta) probabilmente pagherò a consumo perché non inciderà sui costi totali.Faccio notare che oltre al possibile servizio presso strutture ricettive si può caricare anche a casa dei parenti che faranno altrettanto quando verranno a trovarmi.

  14. Bellissimo lo studio di Nicola. E come ha già detto VaiElettrico sono ammirato anch’io della sua pazienza.

    Io non ho avuto la pazienza di seguire tutto il suo ragionamento e sono sicuro che sono in tanti che non lo faranno.

    E però non è che ci si può fidare del risultato e quindi decidere di andare in elettrico perchè il Kw, come ha detto Nicola, costerebbe 0,26 euro.

    Infatti quello che ha calcolato Nicola vale solo per LUI perchè dipende da quanti Km percorre, da quante volte ricarica da BeCharge e da tante altre variabili che per Nicola hanno dei valori e per gli altri sono diverse.

    Quindi ciascun automobilista per capire cosa gli conviene e cosa NO dovebbe fare uno studio simile a quello di Nicola ma utilizzando le PROPRIE variabili.

    Ma alla fine io dico: se BeCharge riesce a fornire a Nicola il Kw a 0,26 euro (e non credo che fallirebbe se di Nicola ce ne fossero tanti) non sarebbe il caso che invece di inventare tutte queste tessere che costano 150, ma valgono 170, i punti che si acquisiscono non so come, ecc. ecc. non potrebbe invece offrire a tutti il Kw a 0,26 euro senza abbonamento e senza tessere?

    Se lo facesse vedrebbe certamente aumentare vertiginosamente le ricariche alle sue colonnine e farebbe felici gli utenti e anche le proprie tasche.

    Se non lo fa, allora vuol dire che magari con Nicola vende i Kw in perdita, e però gabba molti altri suoi clienti ai quali ruba Kw o ai quali il Kw lo fa pagare molto di più.

    Perciò io conrtinuo a ripetere che gli abbonamenti sono al massimo una fortuna per qualcuno soltanto.

    Ma ora che la Commissione Europea ha stabilito che i Kw erogati non sono un SERVIZIO ma una VENDITA DI ENERGIA è giunto il tempo in cui gli abbonamenti e i contratti debbano sparire e i rifornimenti di Kw diventino come i rifornimemti carburanti.

    Un contratto va bene per un SERVIZIO e non certo per una VENDITA DI ENERGIA.

    • Entrambe le analisi (sia benzina che elettrico) non si basano su dati concreti ma su mere supposizioni: l’unico dato che fa da riferimento è la spesa effettiva con un pieno, da calcolare ogni singola volta.
      Se tutti i giorni contassimo quanto abbiamo speso pur facendo lo stesso tragitto, vedremmo quanta fluttuanza c’è tra i risultati, per via delle mutevoli condizioni che troviamo nel percorso intrapreso.
      Trovo quindi questi confronti fuorvianti rispetto alla questione principale.

    • Franco, a Roma non ci sentono.

      Le loro unità di misura sono il barile e il metro cubo.

      Che servono anche a misurare il volume delle loro tasche.

  15. I conti saranno ancbe corretti ma presuppongono di utilizzare una carta prepagata da 150 Euro al mese e di ricaricare solo in A.C…..
    Perchè se ne impieghi 2 di mesi per far fuori I 150 Euro della carta ecco cje non compensate più il costo dell’abbonamento ma solo la metà…
    E se invece ricarichi alle ultrafast ecco che nonostante lo sconto del 40% il kWh vai a pagarlo comunque 0,6 Euro…

    Tutto questo per dire che I conti sono formalmente corretti ma di difficile applicazione nella realtà perchè chi ricarica molto al mese difficile che lo fa sempre in A.C. e chi ricarica poco alle colonnine difficile che esaurisce la propagate da 170 Euro in 1 mese….

      • Però lui ha tolto il costo di 20 eurodell’abbonamento, che è mensile, perchè compensato dal fatto che la prepagata costa 150 ma ne da 170…
        Quel costo lo si può dire conpensato se e solo se fai una prepagata al mese, quindi se ne esaurisci una al mese… altrimenti se, per esempio la prepagata ti dura 2 mesi hai si “guadagnato” 20 euro von la prepagata ma in 2 mesi ne hai spesi 40 per l’abbonamento che viene compensato solo al 50% e non più al 100% come ha considerato lui.

  16. Si può riassumere il tutto dicendo che se si consuma molti kWh in un mese conviene fare BeCharge con prepagata e ricaricare il più possibile alle AC. Ho capito bene?

  17. premettendo, e lo dico in francese, che di quello che ha detto l’amico Nicola non ho capito una fava, non ho capito cosa c’entri in tutto ciò la prepagata. e poi, quanti kwh usa al mese per pagare 0,26 al kwh?

    • non è che non hai capito tu, è quello che ha scritto lui che non si capisce, impossibile da capire. Ma poi, sinceramente non ne vale proprio la pensa star li a scervallarsi in quel modo.

    • La prepagata da 150 Euro serve per “recuperare” i 20 Euro/mese che spende per fare l’abbonamento premium che gli consente di avere uno sconto 40% sul prezzo a consumo (che lui ipotizza essere di 0,65 kWh LORDI, ma non è sempre così).

      Con questo sconto, paga 0,39 Eur/kWh.

      A questi, toglie il cashback derivante dal programma fedeltà, che gli dà 25 Euro ogni 6000 punti.

      Ci sono però vari errori.

      1) con una PHEV, tipicamente, non accumuli punti (devi ricaricare almeno 10 kWh, ma la batteria di molte PHEV ha capacità inferiore)

      2) per ammortizzare i 20 Euro di spesa del programma Premium, devi consumare TUTTA la card da 150 Euro in un mese. Questo significa caricare 435 kWh in un mese, per una percorrenza mensile di (circa) 3000 km in elettrico. Incidentalmente, è più o meno la mia percorrenza 🙂

      3) così accumuleresti 10mila punti nel programma fedeltà, ma di questi potresti usarne solo 6000 per ottenere il voucher da 25 Euro. Gli altri 4mila vanno persi, oppure si accumulano nel mese successivo, ma in ogni caso ci sono degli “sfusi” che prima o poi si perdono e che quindi peggiorano i calcoli

      Insomma, i conti sono corretti solo in condizioni estremamente ottimistiche (e mi sarei aspettato tale commento dalla redazione, dopo il doveroso check dei calcoli, che evidentemente non c’è stato).

      Ah: il programma dei premi BeTogether scadeva il 7 aprile, allo stato attuale non so se è stato prorogato nè con quali condizioni (sul sito BeCharge non ci sono riferimenti aggiornati al momento in cui sto scrivendo) .

  18. Molto interessante il trucchetto della carta BeCard prepagata! Per ora nel mio caso d’uso (200/180 kWh mensili) rimane comunque più conveniente Wroom a consumo (uso colonnine a 11 kw Enel X), ma lo terrò in considerazione!

  19. Ecco, appunto!! Vedi anche i contratti x le forniture domestiche. Invece di impegnare tanto tempo in chiacchiere social si dovrebbe confrontare il confrontabile con i vari comparatori ecc ecc. Farsi anche venire un po’ di mal di testa…ne vale la pena ! Poi se uno con un po’ d’intuito e anche fortuna ( non si deve essere intelligenti x forza) riesce a trovare un contratto favorevole lo si accusa di voler fare il fenomeno! In una trasmissione tv si faceva notare che( in quel momento) solo cinque ( 5 ) contratti di fornitura luce erano più favorevoli del tutelato…se ad accorgersi sono stati in tanti o in pochi io non lo posso sapere ma, di certo ci sarà chi ha aderito a uno di quei cinque ( 5) e sarà soddisfatto…o no ??

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