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Davvero la Finanza attenziona chi ha l’auto elettrica?

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(Credit foto: Guardia di Finanza di Napoli).

Davvero la Finanza attenziona chi ha l’auto elettrica, controllandone i redditi reali? È la domanda che ci pone Florido, che ha letto sui social questa notizia. Vaielettrico risponde. Ricordiamo che i quesiti vanno inviati a info@vaielettrico.it

Davvero la Finanza attenzionaDavvero la Finanza attenziona…? E perché tutto questo astio anche sui social?

“Ho letto sui social che la Guardia di Finanza ha deciso di “attenzionare” (era scritto proprio così) chi ha un’auto ibrida o, ancor più, elettrica. Devo dire che la notizia mi ha un po’ stupito: ci sono auto ibride, e anche elettriche, che non hanno poi prezzi così esorbitanti, considerati anche gli incentivi. In famiglia abbiamo una Zoe pagata circa 20 mila euro e non siamo certo miliardari. Ma forse la cosa che più mi ha colpito nella notizia è soprattutto un’altra, ovvero i commenti in calce. Decine di persone esprimevano tutto la loro gioia (anche con termini irriferibili) per il fatto che finalmente si colpiscono i fighetti con l’auto elettrica. Non volendo attirarmi l’ira di costoro, vi prego di firmare questa mail con il solo nome. E vi ringrazio per quel che fate nello spiegare che cos’è veramente questo mondo dell’elettrico. Florido

Davvero la Finanza attenziona
Il generale  della Guardia di Finanza Giuseppe Arbore

È l’ennesima bufala, come ha chiarito la stessa GDF

Risposta. Si tratta di una bufala, come confermato a Quattroruote dallastessa Guardia di Finanza, per bocca del generale Giuseppe Arbore. I criteri con cui si effettuano i controlli sono essenzialmente due: data d’immatricolazione e potenza del motore. Per questo secondo parametro nelle auto termiche il focus è sulle auto sulle quali paghi il superbollo, da 180kW-250 Cv in su. Per le elettriche, in cui misuri la potenza  in modo diverso, è stato necessario introdurre altri criteri, con una soglia da 120 (ibride) e 70 kW (elettriche)Valori“, precisa il gen. Arbore, “riferiti alla potenza netta omologata indicata sulla carta di circolazione alla voce P2, e non a quella di picco. In questo modo vengono censiti solamente i veicoli che hanno un valore di mercato più alto“. Ergo: chi ha   Zoe, 500 o qualsiasi altra citycar è largamente fuori, ammesso e non concesso che abbia qualcosa da temere. Quanto al disprezzo che circola in rete (e non solo) per chi ha una EV, rimandiamo allo sfogo (con nostra risposta) di Marco, un altro lettore.

  • Le fake news dell’Italia che odia l’elettrico: video-intervista al prof. Nicola Armaroli

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75 COMMENTI

  1. Ed un bello e serenissimo “ecchissenestrafrega” non ce lo vogliamo aggiungere?
    Come se avessi qualcosa di cui preoccuparmi per l’essere attenzionato dall’ GdF.
    A prescindere dal fatto che è la solita fake news del tipo che si possono leggere su fess-buk, su “La Verità” (… e… niente, fa già ridere così…) o su Libero (🤣🤣😂😂🤣🤣).
    E se anche fosse vero, che mi attenzionino pure, spero solo mi risparmino la transrettale, e mi facciano tutte le pulci che vogliono, io non ho nulla da nascondere né di cui preoccuparmi.
    Venghino signori, venghino, magari vi offro anche un buon caffè…

    • La penso come te.
      Fino a poco tempo fa mi guardavano strano per lo stesso motivo quando ero intenzionato ad acquistare un’auto da 320 cv.
      Mi viene da pensare che non sono poi così poche le persone che qualcosina da nascondere ce l’hanno eccome 😀

  2. Per quanto riguarda la storia del camion, perdonatemi ma forse voi avete guardato il dito e non la luna. Il problema non è il valore di 175.000, o quanto potrebbe avere evaso o meno il tizio, o chissà quali altre cose. Il vero dato agghiacciante è che questi hanno fatto partire un controllo perché su un foglio hanno visto scritto Mercedes con accanto scritto probabilmente qualcosa come 500 cavalli (che non è nulla di speciale trattandosi di un camion) e quando sono andati a vedere il valore commerciale di questo mezzo hanno visto una cifra 5 zeri. Quindi la cosa abbastanza avvilente è che con ogni probabilità se il nostro amico camionista avesse avuto un Iveco tutto questo non sarebbe successo. La questione terrificante che forse vi è sfuggita È che quindi abbiamo a che fare con gente dotata di ampi poteri istituzionali e discrezionali e che non è capace di distinguere tra una motrice e una supercar.

    • Ripeto Ale. Mi è chiarissimo! Piuttosto potrei dire che non mi sono fermato né al dito né tantomeno alla Luna: è che sto già guardando Marte di “sguincio”!
      Mai stati fermati da Vigili, Carabinieri, Finanza e Polizia? Riescono a metterti a disagio anche se non hai fatto nulla. Ed alcuni non sono aquile, non perché sia la divisa ma perché alcuni sono così, anche senza divisa. Quanto meno sei un’aquila, tanto più sei aggressivo se hai un minimo di potere.
      Vero! Natura umana, direi.
      Ma non sposta di un filo il discorso. Piuttosto di preoccuparci dello Stato ladrone e del Fisco vessatorio, preoccupiamoci che lo Stato, che contribuiamo noi a formare per quello che è, sia degno, con degni rappresentanti. Non voglio fare concioni politiche, ma l’evasore medio ha un preciso destinatario del voto. Destinatario che, appena insediato, tenta di soddisfare queste necessità.
      Semplicemente non si può più continuare così. E dipende da noi.
      Purtroppo, temo che siano di più “i furbi”. Perché, da noi, il ladro che evade il fisco viene considerato “furbo”. E la dice lunghissima sulla mentalità media. Non stupiamoci dunque se chi controlla fa come facciamo noi: sono una nostra emanazione. D’altra parte, per motivi storici, noi non siamo mai diventati cittadini: restiamo intimamente dei sudditi, privi di una coscienza civile e, come tali, cerchiamo di fregare chi ci governa che, con la medesima mentalità (siamo noi dall’altra parte), cerca di fregare chi viene governato.
      Direi che è una semplice relazione di causa-effetto.

      • Va bene.
        Ma qui non stiamo parlando dei massimi sistemi.
        Qui stiamo parlando del fatto che indipendentemente da qualsiasi discorso chi si compra una vettura elettrica con più di 70 kw a libretto finisce nel cete.
        Finire dentro nel cete può portare alle aberrazioni che ho descritto.
        Aberrazioni da cui è più semplice e conveniente uscire pagando una qualche forma di taglione, spesso nemmeno dovuto, piuttosto che cercare di far valere le proprie ragioni, spesso sacrosante, nelle sedi opportune.
        E se pensi che non sia così, sono molto contento per te perché vuol dire che non ci sei mai finito in mezzo o che non hai mai avuto notizie di qualcuno vicino a te che ci sia finito in mezzo. 😉
        Quindi perdonami davvero… ma siccome questa è la realtà, e non un’altra, come dicono a Roma esticazzi dei massimi sistemi. 😉

        Il generale Arbore della Guardia di Finanza dice che “In questo modo vengono censiti solamente i veicoli che hanno un valore di mercato più alto”, quando sappiamo perfettamente che al di là di questa soglia ci sono diverse vetture che da nababbi proprio non sono. Secondo me una soglia così bassa è qualcosa che creerà dei problemi. Ma se per voi va bene così, nessun problema e buona camicia a tutti. 😉

  3. Ma quindi alla fine chi ha una Tesla, qualunque modello sia, a partire da quest’anno viene attenzionato dalla finanza?

    Lo dico a cuore sincero, pur essendo un dipendente e non avendo nient’altro che il mio reddito e quello di mia moglie, che oltretutto è una dipendente pubblica, questa storia di essere “attenzionato” dalla finanza lo vedrei come un punto che mi scoraggerebbe nell’acquistare tale vettura.
    Per adesso rientro tra quelli che hanno solo un utilitaria elettrica che è al di sotto dei fatidici 70 kwh e che, per fortuna :D, non è degno di “attenzioni”.

    • No, semplicemente entra in una lista che si chiama cete. Che è banalmente uno strumento, non un fine diciamo così. Di conseguenza se la sua posizione fiscale, mi passi la definizione, è tutto sommato coerente lei non ha assolutamente nulla da temere. Soprattutto, e spero che vogliate perdonarmi la malignità di fondo, se lei è un lavoratore dipendente. In questo caso, all’atto pratico, è veramente difficile che a qualcuno venga voglia di fare dei controlli. Discorso diverso se lei invece fosse un libero professionista o una partita IVA più in generale. Qui effettivamente potrebbero essere un po’ più curiosi. Ma anche in questo caso, in ultima analisi, se lei fiscalmente è ok.. cioè, c’è anche da dire una cosa: l’Agenzia delle Entrate ha un mazzo veramente corposo in cui andare a pescare. Lo so che non suona bene da dire, ma prima di andare a tampinare il povero cristo che potrebbe essere fuori di qualche migliaio di euro hanno degli obiettivi ben più corposi su cui andare a concentrarsi. E siccome sono costantemente sotto organico…..

    • Ho riletto solo ora il suo post dove dice che lei è un lavoratore dipendente. Credo proprio che lei possa dormire sonni tranquilli

      • E come mai, Ale, il lavoratore dipendente può dormire sonni tranquilli mentre un libero professionista o una partita IVA no?
        A me non è mai capitato di trovare lavoratori dipendenti che avessero POS rotto, non emettessero scontrini, ricevute e fatture. Mentre invece mi capita soventissimo nelle altre categorie. Potrebbe essere questo il motivo?
        Poi, perdonami, ma “…prima di andare a tampinare il povero cristo che potrebbe essere fuori di qualche migliaio di euro…” non si può proprio sentire! Poche migliaia di euro di evasione NON devono esistere, perché su un milione di “poveri cristi” cuba assai.
        E non è molto democratico che se sono un dipendente devo pagare tutto fino all’ultimo spicciolo (in continuo aumento perché è pieno di “poveri cristi”) mentre il “povero cristo” dichiara, grazie al corposo aiuto del suo commercialista, “qualche migliaio di euro in meno”. Sottraendoli alla sanità ed agli altri servizi fondamentali per tutta la popolazione.
        Perché deve essere il “fortunato” dipendente a pagare la sanità al “povero cristo”? Anche perché il “fortunato” dipendente si becca tutta l’inflazione e lo stipendio (pensione) resta uguale dopo l’immane furbata di aver eliminato la contingenza, mentre il “povero cristo” aumenta la tariffa (e non fa fattura).
        Davvero, Ale, non si può sentire, almeno se si ha un minimo di onestà intellettuale.
        Sono furti! Non c’è altro nome! Poi, per lavarsi la coscienza ci si può creare tutte le giustificazioni di questo mondo. Roma ladrona e così via. Sto in una regione di campioni nel ritenere furti quelli che fa lo Stato e cose normali quelli che fanno loro: “padroni a casa nostra!”. Solo il suono di ‘sta frase mi infastidisce, anche senza pensare al mostruoso egoismo che c’è sotto!
        Ma poche migliaia di euro sono furti, maggiormente odiosi perché incidono sui più deboli. Dovendo dare una “gradualità morale nel furto”, molto meglio di loro (gli evasori, grandi e piccoli) chi va a rubare nelle ville e nelle banche, per intenderci!

        • Ivano ripeto: va bene! Ma come non essere d’accordo!
          Ma relativamente alla discussione in atto, ribadisco anche il mio più sincero e sereno “chissenefrega”.
          Il discorso che fai tu è lodevolissimo, ma non sposta di un millimetro la quiestione di cui stiamo parlando. 😉

          • Rispondo qui, Ale, alle tue due risposte.
            Beato chi, come te, può considerare “massimi sistemi”, quindi cose ininfluenti tanto da fregarsene, ladrocini che incidono invece, e pesantemente, sulla vita delle singole persone. Perché l’articolo parla della preoccupazione per essere attenzionati. E perché e per chi mai? Perché un “povero cristo” ha “qualche migliaio di euro” evasi quando ci sono evasori per milioni? Precisando pure che “…potrebbero essere un po’ più curiosi. Ma anche in questo caso, in ultima analisi, se lei fiscalmente è ok…”. Quindi se temi, per qualche motivo, qualche cosa di non OK c’è! Volontario od involontario che sia. E non ci deve essere!
            Un ladro è un ladro, sia che rubi 5.000 euro sia che se ne intaschi 50.000.000. Sempre ladro sei. E tutti e due vanno presi, e puniti.
            Sono venti anni che, prima per i miei genitori, ed ora per i parenti di mia moglie, devo portare io medicinali in ospedale perché non ci sono fondi, devo assumere infermiere perché, arrivando al letto, trovo i medicinali per terra sotto il letto perché non hanno infermiere e non possono assicurarsi che il medicinale venga assunto, devo aspettare decine di ore nei pronto soccorso perché non ci sono medici, e che devo pagare per prestazioni che una volta erano dovute, o che ti mandano a casa con un infarto in atto perché non possono fare più di un tot di esami perché costano e non se ne sono accorti, ecc… Evadere è criminale, non sono generici massimi sistemi, sono problemi enormi per tutti, in particolare per i più deboli.
            Permettimi invece di dirti “chissenefrega” dell’attenzionamento se comperi un’auto con potenza maggiore o minore come indicato nell’articolo. E’ un non problema. Quello non sposta un ciuffolo della vita delle persone, a meno che non siano evasori.
            Per quel che mi riguarda, vista l’esperienza che ho con partite IVA e liberi professionisti, li attenzionerei tutti a tappeto, anche se vanno in bicicletta, anzi, dall’esatto momento in cui attivano una partita IVA o diventano liberi professionisti. Perché in Italia non c’è la presunzione di innocenza per questi, ma una ragionevole certezza di colpevolezza, grande o piccola che sia. Non è statisticamente possibile che li incontri solo io quelli che fanno cose irregolari. Su 10 artigiani, baristi, ristoratori, medici, dentisti sono contento se ne trovo uno che mi fa regolare fattura o, nel migliore dei casi, che me la fa dell’importo corretto. E’ ora di finirla! Anzi, sarebbe ora, ma non credo ci si arriverà mai, eppure sarebbe semplicissimo!
            Ripeto: via il contante e tutto tracciabile. Non deve muoversi foglia senza che sia tutto registrato ed attenzionato. Non solo se comperi una cosa di valore. Compera quello che vuoi, di qualunque prezzo, potenza, ecc… ma paga le tasse per ciò che guadagni. Se accadrà, non saranno neppure necessari gli attenzionamenti vessatori per i “poveri cristi”. Non ci saranno poveri cristi ma solo contribuenti corretti.
            Il resto è fuffa.

          • Va bene ivano, nessun problema.
            A questo punto direi che possiamo serenamente tornare a parlare di automobili. 😉

  4. Non sarebbe più semplice basarsi sul valore di mercato pubblicato da qualche rivista di settore? Qualcuno nei commenti ha detto anche al valore di vendita scritto nel PRA, corretto ma in teoria qualcuno potrebbe fare risultare ufficialmente un valore basso e chiedere il resto in nero. Se poi uno svende l’auto rispetto al valore di mercato, intanto si parte a vedere dal valore di mercato e poi si conferma che il prezzo era più basso.

  5. Siamo seri: il limite dei 70kW di potenza mi sembra ridicolo. Qualunque Tesla li supera abbondantemente. Non penso che i prodotti Tesla dichiarino meno dei 70 citati nell’articolo.

  6. Non capisco il problema!
    Che problema c’è se controllano ciò che spendi/guadagni? Se sei “a posto” perché preoccuparsi?
    Anzi! Per me dovrebbero incrociare tutto l’incrociabile per beccare chi fa il furbo. Sarebbe ora di finirla che chi paga le tasse correttamente mantenga tutti i servizi, che stanno sparendo, per chi le tasse le evade.
    Come quelli che si risentono delle telecamere di controllo. E perché mai? Che diamine ho da nascondere? Ben vengano, a milioni. Ci fossero ovunque ed avessero ripreso il tutto, non avrei dovuto minacciare l’attivazione della tutela legale con l’assicurazione per il fatto che una “signora”, che in manovra mi è venuta addosso mentre ero fermo, ha pensato bene di dire poi il contrario in fase di denuncia del sinistro (“aveva fretta” e non volle compilare la constatazione amichevole: già lì avrei dovuto capire). Io! Io le ero finito addosso con un’auto che me lo impedirebbe grazie ai due radar posteriori, mentre lei non aveva neppure i sensori di prossimità posteriori. Ed avrebbero preteso di dare il 50% di responsabilità! Controlli, sempre ed a tappeto, soprattutto in Italia.
    Che diamine c’è da nascondere? E, se c’è da nascondere, è giusto che ti becchino!

        • Secondo me dovrebbero controllarle tutte.
          Anche il pandino da 2000€.
          L’evasore è ovunque e ben distribuito.
          E non fermarsi alle auto.
          E la penso come Ivano: via il contante.
          Chi ha paura dei controlli, ha qualcosa da nascondere.

      • In parte sono d’accordo, da un’altra parte vedo dei problemi pratici.
        Se ad esempio violano l’account della banca e devono bloccare tutto, è necessario almeno finché non si riesce a riattivare (e le banche ricevono solo la mattina dei giorni infrasettimanali). Poi ci sono anche persone che non sanno usare la carta, mia nonna a 93 anni e mio padre non era capace nemmeno di leggere gli SMS in un nokia 3310.

        • Comprendo perfettamente Marco, sono anziano e circondato da più anziani.
          Ciò non toglie che non si possa continuare così.
          L’unico modo pratico e, credo, efficace, per rendere la vita difficile a chi si arricchisce sulla pelle degli altri è far sparire il contante. Non si deve comperare uno spillo se non in modo tracciabile. E non solo in Italia.
          Tieni conto che se tutti pagassero le tasse e se tutti contribuissero al patto sociale proporzionalmente alla loro situazione (come del resto previsto dalla Costituzione), avremmo servizi sociali in cui, a differenza di oggi, deboli, ammalati ed anziani avrebbero attorno una rete di assistenza da paesi civili e non sarebbero appesi al fragile e faticoso filo di essere assistiti dai parenti in una società che è sempre meno per vecchi (ed in questo paese siamo invece sempre più vecchi).
          Il tutto per colpa di chi evade!
          Ne ho piene le scatole di sentire i distinguo, quando sono evidentissimamente circondato da gente che va in giro in Porsche e dichiara meno dei suoi lavoranti! (Nulla contro la Porsche: basta che sia tutto dichiarato). Vanno perseguiti, presi ed i beni confiscati e messi a disposizione del sociale.

          • Ah, dimenticavo! La Porsche la guida il tipo, ma è intestata ad un lavorante! Come gli ha suggerito il commercialista: uno può mangiare pane e mele ed investire (investire?) tutto nell’auto. Al cuore non si comanda!
            Alcuni anni fa, in attesa di una visita in ospedale, ho dovuto sorbirmi per oltre un’ora i dialoghi sottovoce tra due commercianti, che si stavano scambiando i suggerimenti che i reciproci commercialisti gli davano per evadere “perché altrimenti lo Stato ti ammazza e non si può più vivere”. Dopo un’ora di attesa, un’infermiera è arrivata dicendo che il medico che attendevamo aveva avuto un problema e che non c’era un sostituto. Prova ad immaginare chi si è alzato inveendo per il fatto che la Sanità Pubblica è uno schifo e non funziona, meglio il privato, ecc…! Si loro due: li avrei uccisi!!! Ma non si può!
            Lasciamo stare!!!
            Ne ho gli zebedei pieni! L’idraulico lo sto aspettando da mesi perché gli ho detto che voglio tutto regolare… ciao!!! (E’ l’idraulico che ha fatto anche dei lavori per mio suocero e, dopo infinite discussioni, ha fatto una fattura: la nr. 7, ed eravamo a metà dicembre, e lui non lo trovi mai libero.
            NO CONTANTE!!! Quindi o non lavora, o lavora gratis, o dichiara un incasso. Non se ne esce!

  7. ‘na caxxata.
    Se controllano certe elettriche è perchè sono poche e fanno meno fatica che controllare bmw, mercedes, audi, porsche, ferrari, ecc.
    Oltretutto da quando ho l’elettrica non mi hanno manco fermato per un controllo, con la termica a metano invece… ‘na tragedia. 🙂
    Tanto l’ultima volta dissi loro: ora basta però, sono sempre io.

  8. PROFILI DEGLI ACQUIRENTI
    Non è così semplice la definizione di “bene di lusso”
    Un bene di lusso potrebbe essere un diamante da 100.000 euro per me ma non per uno sceicco Arabo residente a Milano.
    Un bene di lusso potrebbe essere una mercedes classe a per un pensionato con la minima e senza abitazione di proprietà né investimenti o sostanze monetarie.
    Potrebbe esserlo anche per una signorina che spende 6000 euro in lingerie e abita in un appartamento a lei non intestato e viene sempre accompagnata con una mercedes di un servizio di auto blu e magari ha una carta di credito ricaricabile intestata a un indiano sconosciuto dove riceve bonifici di qualche migliaio di euro da un amico di un politico noto che magari fa il presidente del consiglio e incrociando i dati si scopre pure che gli telefona spesso per andare alle sue feste.

    Incrociare i dati evita di creare dei falsi allarmi e gli strumenti per rilevare queste situazioni ci sono tanto più che si canalizzano i pagamenti.
    Togliendo la soglia del contante sfuggono un sacco di operazioni che realmente possono creare dei buchi enormi.
    Se, per esempio compro un cane e lo pago 3000 euro in contanti non figurerà da nessuna parte, soprattutto se ha un pedigree estero e mi passa la frontiera indisturbato.
    Tanto per fare un esempio ma in guardia di finanza queste cose le sanno e non è che se ti compri l’audi a 6 300 v6 ti vengono a bussare alla porta. Se l’operazione è tracciata e sono fondi tuoi non se ne vede il motivo.
    Se invece te la compri versando prima sul conto 20 mila euro in contanti allora behhhh…
    Tutto il resto è una panzana messa sui mass media così da colmare i sensi di inferiorità fallica di tutti quelli che una tesla non se la possono permettere e odiano quelli che le guidano (salvo poi chiedere …. “mi fai fare un giro?”.
    Intanto quello che ha fatto l’articolo bufala ha già prelevato i soldi della pubblicità per i milioni di accessi di gente che ha letto l’articolo civetta.

    NO.. NON LAVORO NELLA GUARDIA DI FINANZA MA QUALCHE STORIA DA MILANO ME LA RICORDO BENE. COMUNQUE SE HANNO BISOGNO DI CONSULENZA …..

  9. Ritengo il criterio stupido, come era stupido quello dei cavalli fiscali.
    L’unico criterio da prendere in considerazione è il prezzo di acquisto. Che è registrato al PRA.
    Se compro una macchina mostruosamente potente ma la compro usata e la pago pochissimo?
    Se compro una Porsche del 1970 che a malapena si accende e la pago 10.000€ devo essere considerato un riccone? Non mi si tiri fuori che poi va mantenuta… allora mettiamoci come parametri il consumo.
    Se esce una RollsRoyce con 70kW (parlo per assurdo) che costa mezzo milione, tutto a posto?
    Bah.

    • Purtroppo in passato ci sono stati anche questi rilievi, quando si parlava di redditometro (anni ’90 e 2000), un catorcio di auto faceva reddito come fosse nuovo.
      Forse adesso i parametri e la loro applicazione è migliorata. ma comunque il Fisco ci prova sempre. Per esempio controllano il valore delle vendite degli immobili e se per caso l’immobile veniva venduto ad un prezzo che a loro parere era inferiore a quello di mercato, l’anno dopo arrivava l’accertamento in automatico con la richiesta di pagamento di ammenda, tutta poi da dimostrare.
      Il ridocolo che l’ammenda era “trattabile”, con sconti variabili (come al mercato).
      Su questi comportamenti fa leva la campagna mediatica terrorista contro le auto elettriche, ma la stessa cosa funziona così anche con le termiche di un certo valore.

  10. ma questa paura dei controlli della guardia di finanza?

    tutti evasori? non ho ben capito perchè preoccuparsi, se sei in regola che problema c’è?

    • Il problema è che anche se sei in regola quando si entra in quel girone non si sa come se ne esce.

      Un cliente del mio commercialista, di professione camionista, si è visto contestare il possesso di una Mercedes da 175.000 euro

      “Ma guardi, c’è un errore, io non ho una vettura di quella cifra…”

      “NONONONONO… carta canta signò, è scritto qui! Lei ha una Mercedes ACTROS del valore di 175.000 euro… Macchina di lusso! come la spiega con la sua dichiarazione dei redditi?”

      “Ma… non so… veda un po’ lei… Io faccio il camionista e l’Actros è il mio camion…”

      Oh, alla fine comunque qualcosa ha dovuto pagare e manco gli hanno chiesto scusa.

      Giuro che è vero.

      • Alessandro, non è un problema. Caso mai può essere una seccatura se devi andarti a giustificare, ma se sei “a posto”, controllino pure quello che vogliono: posso dimostrare di essere in regola. Se non posso… perché non posso?
        Non facciamo finta di vivere in un paese di onesti contribuenti vessati dal fisco iniquo. Se paghiamo un’enormità di tasse ed i servizi non funzionano è perché 2/3 di contribuenti non contribuiscono, per nulla o per una parte.
        E ne conosco a chili, di tutte le specie. Dal barista, al ristoratore, all’idraulico, passando per i medici… persino in libera professione DENTRO l’ospedale. O il dentista che ha sempre il POS scassato!
        Niente contante e controlli a tappeto, poi voglio vedere il povero camionista vessato (non quello di cui parli, magari lui è un santo! Ma non facciamo finta di essere un paese normale per il pagamento delle tasse).

          • Se ja pagato, qualcosa di non chiaro l’aveva.
            Io non ho pagato dimostrando il loro errore.
            Certo, non hanno mica chiesto scusa, sarebbero dovuti scendere dal loro trono/scranno ed abbassarsi al mio livello…

        • Scusa ivano ma hai capito che gli hanno considerato il camion con cui lavora come un’auto di lusso o ti è sfuggito il particolare?😂😂😂

          • Io ne sono uscito pulito solo perché, prima di fare un operazione (730-unico e pagamenti di lavori edili), ho fatto un interpello. Mi arriva la cartella, scrivo e archiviano subito… Ma senza interpello non so come sarebbe finita.

        • Purtroppo Ivano quello che dice Alessandro è vero. Se mediamente ho un buon grado di fiducia nel nostro sistema giudiziario ci sono 2 gironi danteschi: gli incidenti stradali e i controlli della finanza. Nel primo caso nel 99.999% il soggetto più debole ha ragione, non importa se ha attraversato senza vedere, se è passato dal marciapiede con una piroetta all’indietro o se veniva con una bici contromano: secondo i giudici devi essere Dio ed evitare sempre l’incidente, altrimenti è colpa tua. Il secondo girone dantesco è dovuto agli accertamenti fiscali: anche qui colpa dei giudici perché anche quando l’avvocato fa un ottimo lavoro e dimostra la tua totale estraneità alla colpa, il giudice ti condanna ugualmente. Non parlo per esperienza personale, per fortuna, e anche mia moglie avvocato per fortuna non c’ha mai avuto a che fare con queste cause, ma so anche io di persone che se la sono vista proprio brutta.

        • Hihihi
          Sai che quella del POS rotto l’ha fatta anche a me il dentista?
          Gli ho detto di chiamarmi quando lo avrebbero riparato.
          Tempo 3 secondi funzionava di nuovo.
          Magia?
          In un ristorante, invece, eravamo in 11, raccoglo i soldi e vado a pagare, ö in contanti ed io e mio figlio con CC. Il gestore mi disse che non aveva il POS.
          Gli ho detto grazie, allora torno di sicuro.
          È magicamente spuntato il pos che non ricordava di avere.
          Magia…

          • Si, magia!
            Galera, ci vorrebbe!
            Non deve esistere il denaro liquido, e non solo in Italia, ma almeno in tutta Europa. Di colpo metti in crisi evasori, malversatori, bustarellieri, tangentisti e mafie.
            Purtroppo non accadrà mai! La politica è espressione di un Paese. E da noi, il paese (con la minuscola), è quello che è!

        • Rispondo a tutti!
          Alessandro, sono vecchio ed un po’ rincoglionito (e si può pure togliere il “un po’”) ma so leggere e tu scrivi bene. Ho capito!

          Enzo ed Alessandro.
          Siccome sono convinto di vivere in uno stato di diritto, nonostante i gironi danteschi, sarebbe interessante conoscere il motivo dei 5000 di multa. Perché non credo proprio che non ci fosse una motivazione a supporto.
          Per gli incidenti sulla strada tutelano il più debole, e lo trovo giusto a prescindere. E’ il guidatore che ha un’arma in mano, non il pedone o il ciclista. Infatti è il guidatore che ha il “porto d’armi” (leggi patente di abilitazione alla guida, che non serve solo per saper accendere il motore e per cambiare marcia per poi pigiare l’acceleratore come matti), non il pedone.
          Col fisco è diverso. Ma non credo che possano fare cose arbitrarie, o sarebbero “smontabili”. Prima o poi, le potresti “smontare”.
          Poi ci sono gli errori: Stato di diritto non vuol dire Stato di giustizia perfetta (mi spiace per la moglie di Enzo, e per la mia, pure lei avvocato, ma penso che dove è necessaria la legge non sempre sia facile trovare la giustizia: non sono, ahimè, sinonimi. Purtroppo, la legge è l’unica cosa che abbiamo ideato per poter vivere insieme con meno arbitrii possibile).
          Ad esempio, un mio collega di Torino, quasi 30 anni fa, ha dovuto partecipare periodicamente e per quasi due anni ad un processo a Milano perché, per un caso di omonimia, era ritenuto responsabile di non ricordo più quale reato. Non è stato facile dimostrare che lui non c’entrava nulla. Fortunatamente, mi pare di ricordare che in una delle cose addebitategli lui ha invece potuto dimostrare di non aver potuto essere lì e fu prosciolto.
          Altri sono finiti in galera senza aver fatto nulla, e trovati innocenti anni dopo (con risarcimenti).
          Può capitare, ma non credo che sia la regola. Il fisco ha a che fare con le persone che per me sono le più ributtanti in assoluto, perché si arricchiscono sulla pelle di poveri e malati: gli evasori fiscali! Avendo dovuto frequentare ospedali per troppo tempo, mi è chiarissimo il motivo per cui li detesto!
          Vorrei proprio sapere il motivo addotto per i 5000 al camionista, e perché non è stato possibile confutarlo! Si! Molto curioso!

          • POsso azzardare un’ipotesi.
            Il Fisco ti chiama in contraddittorio per chiederti spiegazionei (i soldi te li hanno già chiesti), tu devi presentare la documentazione che ti “scagiona”, loro non ci credono e fanno partire il primo grad del processo tributario. Tu porti le carte e magari vinci in primo grado, loro fanno ricorso, devi ancora portare le carte, magari vinci in secondo grado ma intanto ti sei pagato l’avvocato e hai perso giorni di lavoro + tanta incazzatura. Fondamentalmente ti prendono per sfinimento, Non si spiegherebbe infatti una multa così bassa su una evasione contestata di 175.000 €, che il contribuente lavoratore preferisce pagare pur di togliersi di torno quelle zecche.

          • Grazie Fabio!
            Può essere, non ho esperienze dirette.
            Però, se magari tutti pagassero le tasse, avremmo un fisco meno “sfinente” con i pochissimi che prendono ed un paese che avrebbe servizi decenti. E pagheremmo tutti di meno.
            Non c’è una giustificazione al mondo per evadere. Neppure un fisco vessatore! Paghino quel che devono e molto probabilmente nessuno verrebbe vessato. Di solito, l’inciviltà ha rivali di pari livello.

          • A dirla tutta è molto semplice: quando si mettono in moto devono prenderci qualcosa..
            e Il più delle volte paghi e ti togli la rottura di perdere tempo. Non tutti si possono permettere giorni persi.. e su questo fanno affidamento

          • Sai parlo più per l’edilizia…caso che purtroppo mi è capitato: se devi fare ricorso al Tar, pagare avvocato e andare avanti con dubbi sulla tempistica della definizione…e magari hai fretta di fare i lavori…anche se pensi che quanto chiesto non sia corretto, scegli di seguire quella strada e pagare 6000€.

            Tanto una causa vinta dopo 2 anni tra spese sostenute, casa inutilizzata e bloccata, incentivi persi (110, bonus mobili ridimensionato) sarebbe costata più di 20 volte in più

    • Il fisco è oltre che sfinente, ingiusto in tante occasioni e comunque molto sbilanciato nei controlli.
      Alcune categorie sono tartassatissime. Altre ignorate.
      E poi, va detto, e lo dico da piccolo imprenditore che paga anche quello che si potrebbe non pagare, la tassazione reale è veramente spaventosa. Sia a livello aziendale che di persona fisica. È chiaro che l’occasione fa l’uomo ladro…
      Una tassazione enorme senza servizi. Balzelli ovunque senza una spiegazione (camera di commercio in primis…), Costi nascosti ovunque, corsi obbligatori che altro non sono che una pura formalità, continue vessazioni come l’anticipo IVA in cui fai da banca allo stato, codici ATECO per i quali gli studi di settore dicono numeri letteralmente inattendibili e codici ATECO mai messi in lista per definire nuove attività che per la camera di commercio e il fisco sono incomprensibili…
      Parecchi scappano dal fisco.
      E se incappi in un controllo è meglio farti un abbonamento ai santini del mese…

      Le cose non sono così semplici.
      E comunque tartassare sulla base dell’auto posseduta è ingiusto. Potrei avere cento prestanome.

      • “la tassazione reale è veramente spaventosa. Sia a livello aziendale che di persona fisica. È chiaro che l’occasione fa l’uomo ladro… Una tassazione enorme senza servizi.”
        Secondo te, Luca, perché la tassazione è enorme e senza servizi?
        E non è l’occasione che fa l’uomo ladro. E’ l’uomo che è ladro e che approfitta dell’occasione. Occasione fornita (chissà perché, eh?), da leggi che rendono complicatissimo perseguire i ladri e complicatissimo per chi è onesto non fare errori, perseguibili, visto che “ignorantia legis non excusat”. E tangentisti e mafie ci sguazzano, oltre ai ladri di cui sopra.
        Pagassero tutti per ciò che è giusto (senza fare i disgustosi ladri che tolgono risorse a chi ne avrebbe davvero bisogno), contribuendo proporzionalmente in base al proprio reddito reale, come per altro prevedrebbe la Costituzione (ed il buon senso) , pagheremmo tutti di meno ed avremmo servizi da re.
        Oggi, in Italia, chi non ha paga per chi ha troppo. Con l’evasione fiscale di un solo anno, recuperandola potremmo vivere in uno stato sociale perfetto, con servizi per tutti, a iosa. Sono cifre spaventose, pari a svariate volte rispetto alle manovre finanziarie lacrime e sangue che alcuni governi devono fare.
        Non nascondiamoci dietro al dito dello Stato ladrone e del Fisco vessatorio. Lo stato lo facciamo noi, e le vessazioni nascono dal fatto che hanno a che fare con persone che fanno schifo moralmente. Purtroppo, capita che a farne le spese sia talvolta chi invece è in regola.
        Quanto ai prestanome… via il contante. Tutto tracciabile, dallo spillo allo yacht. Poi si va a chiedere al prestanome come mai con 100 di entrate possiede 5000 di auto e 500000 di casa. E se non sa “spiegarlo” (come un nostro politico di qualche anno fa che, indagato ed indignato, si accorgeva per caso che gli regalavano degli appartamenti a sua insaputa! Povero!) lo metti dentro e gli confischi tutto. Così il vero proprietario deve cercarsi un’altra auto, casa, ecc… ed un altro prestanome, e così via. Quanto pensi che durerebbero i prestanome? E quanto il proprietario?
        E’ ora di finirla!

  11. “Per le elettriche, in cui misuri la potenza in modo diverso, è stato necessario introdurre altri criteri, con una soglia da 120 (ibride) e 70 kW (elettriche)”

    Quindi tutti i possessori di Tesla, qualunque modello, vengono controllati, mentre chi compra una Mazda CX60 3300 diesel da 249 cv e 550 nm no. La “smentita” sembra peggiore della fake news …

    • La Guardia di Finanza, come spiegato, ha sempre fatto controlli sui possessori dei beni di lusso, tra cui le auto più potenti e costose. Quel che è stato chiarito è che non ci saranno accertamenti sulle elettriche in quanto tali, ma su quelle che rientrano tra le potenti e costose, esattamente come avviene per le macchine a benzina e gasolio. È più chiaro adesso?

      • Era già chiaro anche prima Mauro.
        Il 2+2 che non è stato fatto è che una “banalissima” Tesla ti fa finire d’ufficio nella “lista dei cattivi”.
        E che con i motori elettrici che in scioltezza possono offrire 300/350 cavalli, e che delle regole fiscali italiane al momento se ne fregano, la possibilità di finire nel CETE non è poi così remota nemmeno facendo la tara con la diminuzione della potenza a libretto.
        Adesso direi che è più chiaro 😉

      • Mauro mi sembra chiarissimo ciò che è stato scritto nell’articolo e anche la tua risposta. Sinceramente mi sembra chiaro anche il mio commento. La guardia di finanza ha reso nota la potenza a libretto che fa rientrare l’auto tra quelle “di lusso” (potenti o costose o come le vogliamo chiamare) e siamo venuti a conoscenza del fatto che per le elettriche la “barriera” è 70 kW. Questo fa sì che chiunque acquisti o abbia mai acquistato una Tesla, avendo tutte le Tesla una potenza a libretto superiore a 70 kW, rientri tra i soggetti da “valutare”, al pari di chi acquista auto a benzina che pagano il superbollo.

        A titolo di cronaca, la Kona e la e-Niro da 64 kWh hanno una potenza rispettivamente di 38 e 39 kW a libretto ma le Tesla sforano tutte, quindi confermo il mio commento “tutti i possessori di Tesla, qualunque modello, vengono controllati”. Altre auto “tradizionali”, come la Mazda CX60 3300 diesel da 249 cv e 550 nm, non rientra tra i veicoli “””di lusso”””.

        Avendo posseduto auto che pagavano il superbollo, essendo un dipendente e pagando tutto solo con sistemi di tracciamento (pure il caffè al bar) ovviamente la cosa non mi fa né caldo né freddo. Chiaro che se fossi invece un evasore, eviterei di acquistare un qualunque modello Tesla. Chi “sghignazzava” sui controlli ai possessori delle Tesla non stava sghignazzando a vuoto, o ho capito male?

        • Hai capito giusto al 90%, nel senso che la domanda del lettore riguardava le bev in generale e non solo le tesla, ma il ragionamento fila (anche se non ho mai visto un libretto tesla vado in fiducia che hai controllato per dire che sforano tutte)

          • Sì, Xardus, ho controllato prima di scrivere. Fin dal primo commento ho però ristretto il campo alle Tesla perché è palese che non tutte le elettriche sono soggette a controllo ma certo sapere che una Model 3 “a sconto” (acquistata con incentivo) rientra nella lista di controllo … Voglio dire, il senso dell’articolo doveva essere tranquillizzante per tutti i possessori, tanto che il titolo della risposta è “È l’ennesima bufala”. Invece il titolo corretto dovrebbe essere, secondo me, “è una (mezza) verità”.

            Per dirla in altri termini, il buon Guido qui non so se immaginava che la sua Tesla Model 3 lo ha reso un soggetto “attenzionato” …

      • Resta comunque una sproporzione tra ibride/termiche Vs bev.
        una Model 3 usata a 35k attira l’attenzione mentre una Mercedes da 90k può non interessare. Lo stesso vale per la legge 104: la Model 3 long range non puoi prenderla ma sul diesel puoi arrivare al 2.5 lt… Mi sembra una politica a quanto a favore del vecchio. Si dovrebbe ragionare in base al prezzo di acquisto non alla potenza o carburante.

  12. Bufala fino a un certo punto.

    Perchè i 70 Kw di potenza netta omologata indicata sulla carta di circolazione non sono così tanti da mettere al riparo vetture ormai relativamente diffuse, altrettanto relativamente “normali”, spesso acquistate in maniera del tutto legittima a prezzi “ribassati” grazie agli incentivi e di conseguenza (perdonatemi la semplificazione estrema) in mano ad onestissima “gente normale”.
    La ID3 del Signor Paolo ha giusti giusti 70 kw (a fronte dei 200 cv di picco). Non mi sembra che la ID3 del Signor Paolo ambisca ad essere una supercar o un veicolo da nababbi fra gli indù.
    La Tesla Model 3 ha 153 kw a libretto (ricordo bene? e comunque: Baccarì! se t’acchiappo… 😀 )
    In pratica: finire nel C.E.T.E. è un attimo.

    Idem dicasi per i 120 kw delle vetture ibride, che per esempio pongono “al limite” della scala una vettura tutto sommato “normalissima” come la mia Kuga Plugin (che si ferma a 112 kw alla voce P2)

    Quindi
    1) da un lato la ratio può essere condivisibile, giusto però che qualcuno faccia notare a chi di dovere che 70 kw per un’elettrica non è qualcosa di così “straordinario” da far pensare alla “supercar da ricchi”. La soglia un pochino andrebbe alzata.

    2) facendo due conti al volo, la soglia è comunque un po’ “discriminante” nei confronti dei 185 kw/250 cv della Zona Superbollo. In pratica per entrare nella lista dei monelli (leggasi appunto: C.E.T.E.) con un’auto a benzina bisogna prendere ben altro, e non poco, rispetto al mondo elettrico.

    Io non bollerei l’argomento come “facezia”. E lo terrei in caldo. Non è una tragedia, ok, ma può essere un’inutile seccatura.

    • Direi che l’auto più economica acquistabile per entrare nel “radar” delle auto di lusso è la Model 3 presa con gli incentivi, subito dopo viene la ID.3 (che parte da 43.600, fatto salve le rimanenze del vecchio modello prelifting). Model 3 a parte, sono comunque 43600 euro e non sono pochi.

      Con le auto a benzina si entra in zona controllo con la Hyundai 2.0 T-GDI N da 280 cv che costa € 42.500.

      Siccome siamo in Italia, quando è uscito il superbollo strategicamente si sono tutti portati sottosoglia (geniale la Mazda CX60 3.3 tdi con i suoi 249 cv e ben 550 nm di coppia, valore che fa impallidire molti – non tutti – suv elettrici), adesso da capire se Tesla e altri faranno altrettanto quando vengono a immatricolare qui da noi. Io non dimentico che su autoscout24 si trovano muscle car importate dagli USA e omologate con 249 cv con motori hemi 6.2 … tutto perfettamente legale, sia chiaro, perché le auto vengono depotenziate proprio per evitare superbollo e radar …

      • – id3 ha 204CV di picco-

        Appunto. 204 cv di picco e 70 kw a libretto. Me lo ha confermato anche Paolo Mariano.

        mi cito: “La ID3 del Signor Paolo ha giusti giusti 70 kw (a fronte dei 200 cv di picco)”
        Le sembra coerente che una vettura come la ID3 non entri nel CETE solo ed esclusiavamente per un soffio della buona sorte? a me no, secondo me la soglia è troppo bassa.

        • Alessandro secondo me è giusto che la nuova VW ID.3 rientri tra quelle “attenzionate” perché ha un prezzo base di 43600 che è superiore, ad esempio, sia a quello della Hyundai 2.0 T-GDI N da 280 cv che costa € 42.500 e che viene “attenzionata” sia a quello della Model 3 base che è di 38000 euro e quindi a fronte di un maggior potere di spesa è normale che scatti il controllo. So anche io che per evitare di incappare nel radar esistono auto come la Q8 da 231 cv e 91000 euro ma se si vuole prendere come riferimento la potenza mi sembra giusto puntare sui 70 kW.

          Nell’articolo si legge “con una soglia da 120 (ibride) e 70 kW (elettriche)” e quindi in italiano la ID.3 rientrerebbe ma su altri media leggo con “potenze superiori a ” e in quel caso la ID.3 non rientrerebbe.

          E comunque, ricordiamolo, i 70 kW fanno riferimento ad un possibile accertamento, non a un superbollo. Se uno le tasse le paga tutte non ha nulla da temere.

        • Dipendesse da me, se si potesse fare, applicherei il check a tutte le auto, benzina o elettrica, che costano più di 35k + iva. So che tecnicamente è difficile incrociare il dato di vendita col più semplice dato della potenza, ma si potrebbe applicare un confronto con il listino ufficiale della casa, tenendolo aggiornato mese per mese. Così quando ti rechi da un concessionario, aldilà dello sconto ricevuto, se stai acquistando un’auto che di listino costa più di 35k + iva sai già che poi finisci nel radar.

        • Hai ragione, avevo letto male e me ne scuso.
          Secondo me, comunque, la finanza dovrebbe fare accertamenti a tappeto, perché anche un’auto da 20000€ e 150kW a benzina/gasolio, se prendi il reddito di cittadinanza mi devi dimostrare come hai fatto a permettertela.

          • un’auto nuova da 20000€ e 150kW semplicemente non esiste, quindi non c’è niente da dimostrare.

          • Mamma mia Enzo, bisogna prenderti per mano ed accompagnarti ogni volta?
            Un poco di elasticità mentale no?
            Era un modo di dire.

    • “La Tesla Model 3 ha 153 kw a libretto (ricordo bene? e comunque: Baccarì! se t’acchiappo… 😀 )” la mia ha 100kW, quelle omologate qualche mese prima addirittura 88kW (è la potenza teorica, mica di picco), rientra comunque. E anche se a me personalmente non me ne frega nulla, di principio da fastidio anche a me la solita questione che si prenda come parametro la potenza anzichè il PREZZO DI ACQUISTO, unico parametro da prendere in considerazione.

      • Già è come se il “canone RAI” si pagasse in proporzione al totale dei pollici degli schermi che hai in casa.

        Magari sono tutti vecchi televisori al plasma giganti regalati da parenti e amici.

  13. Tesla supera i 70 kw sul libretto: campo p.2 da 88 kw a 152 kw a seconda dei modelli. Quindi considerata per i controlli fiscali automatici come una endotermica da più di 250 cv.

  14. La cosa che più mi fa riflettere è il fatto che si faccia leva sulla subdola possibilità che chi abbia l’auto elettrica di conseguenza abbia qualcosa da nascondere o abbia approfittato di qualcosa che non gli spettava.
    Che controllino pure tutto quello che devono, anzi fosse per me dovrebbero fare controlli a tappeto incrociando i dati dei conti correnti, carte prepagate, proprietà immobiliari e di beni di lusso, indicizzare il tenore di vita con la relazione tra entrate e uscite ed eventuali rendite.
    Poi vediamo chi se la ride se i fighetti in elettrico o quelli che si lamentano che le elettriche costano troppo e poi viaggiano col Q3 o col Tonale.

    • Antonio non è così. La soglia usata è intelligente e considera in effetti le elettriche più costose, tutte fuori da zona incentivi (esclusa la Model 3). Visto che si guarda il dato della potenza, trovo giusto che si guardi il valore 250 cv per le termiche e 70 kW per le elettriche. Auto come Kona e e-Niro da 204 cv sono molto lontane da quella soglia, dichiarano a libretto meno di 40 kW. Mercedes EQC e tanti altri sono sopra soglia. Ma in effetti costano pure.

      Io trovo il criterio giusto.

      • Trivi il criterio giusto in base a cosa? Al fatto che tu non ci rientri? 😉
        Antonio ha scritto una cosa ben diversa. Ha scritto che secondo lui non servono nemmeno le soglie.
        E io condivido.
        Creare una soglia significa, per i nostri sventurati concittadini, creare la “soglia a cui dobbiamo cercare di stare sotto per non rientrare nei controlli”. Capisci l’approvvio? 🙂

        Che controllino tutti.

        • Endyamar ho guidato per 14 anni di fila 2 auto con superbollo (e quindi “attenzionate”), quindi figurati se la vedo solo in base a ciò che mi interessa.

          Il criterio giusto sarebbe il prezzo di acquisto, ma se invece scelgono la potenza trovo giusto che per le elettriche la soglia sia di 70 kW e non più alta.

  15. Ho reso noto in un altro intervento che, a suo tempo, mi si chiese conto del possesso di una Renault 9 ( una vera macchina di lusso!!! ) la risposta fu anche sarcastica ( ero coadiuvante nell’azienda agricola di famiglia) e si chiuse tutto con una semplice comunicazione.Ora…se sono capaci di fare il loro lavoro vedono chiaramente perché ho preso la Kona…c’è stato chi alle soglie del disastro covid ha sentito un forte odore di bruciato e ha pensato bene di vendere tutto ( al massimo rendimento) e magari cambiare auto prima della dichiarazione di quell’aquila Lagarde che ha contribuito al crollo di borsa se invece chiedono chiarimenti… chi paga regolarmente le tasse e ha fatto/ fa le cose in regola non ha niente da temere comunque e in ogni caso…non solo x un ‘auto…in alternativa avrei preso la Zoe…concedetemelo la Kona è un’altra cosa!!

    • La Kona 38 kW, la e-Niro 39 kW, quindi sono fuori dai radar. Per la Tesla Model Y, invece, siamo sopra i 70 kW, addirittura 153 e 155 rispettivamente per le versioni long range e performance

      • La Tesla model Y RWD è omologata 88 kW come la model 3 RWD
        Alla fine queste versioni sono accessibili tra virgolette ad una buona fetta di persone che attualmente compra modelli endotermici da 40k-50k, una cifra che si arriva a spendere anche per una Hyundai kona 64kWh (28 kW a libretto, costo 49k€) o una Renault megane e-tech EV 60kWh (55kW a libretto, costo 46k €) negli allestimenti più accessoriati.
        Quindi, se proprio volessero attenzionare le auto allora dovrebbero essere segnalati gli acquisti oltre una certa cifra, come si fa normalmente per le movimentazioni bancarie.

      • Ora che lo scrivi mi viene in mente che io, con una ben più economica Leaf 40 kWh, sono dentro ai radar 😀

    • Caro Iorio, quando c’è un inflazione al 10/12% (6,5% core, ossia al netto dei prodotti carbopetroliferi) la banca centale se vuole salvare la baracca deve operare una stretta monetaria… lascia perdere i giornali che filosofeggiano se l’inflazione è dal lato dell’offerta o dal lato della domanda….
      il problema è nostro che non vogliamo mai risolvere i problemi e quindi in anni grassi veleggiamo tranquilli al caldo dell’estate pensando di essere un paese sano con tassi prossimi allo zero….poi quando arriva il freddo inverno della crisi economica ci lamentiamo con gli altri paesi con cui condividiamo la valuta che il freddo ci ucciderà.. accusando la BCE di asfissiare il sistema Italia… è da 2000 anni che si parla di formica e cicala… e la cicala italia pensa di essere fuori da questa regola…. il capitano del partito tipico Italiano è convinto che “tanto siamo troppo grossi per fallire” se falliamo ci tiriamo dietro tutto.. quindi l’europa ci darà altra benzina gratis… sì, ma la Germania si sta attrezzando, piano piano a farci un cordone di sicurezza intorno.. e quando sarà pronto, arriverà il salatissimo conto… oppure sarà la Germania, con i suoi amichetti ad alzarsi dal tavolo… pagherà il suo conto e… ciaone

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