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Energia dall’auto alla casa? E’il sogno (proibito) del V2H

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C’è la possibilità di utilizzare la batteria di un’auto elettrica come accumulo al servizio della casa? Tecnicamente è già possibile, ma non è consentito. A meno che…Inviate i vostri quesiti a info@vaielettrico.it

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L’impianto sperimentale V2G di RSE, Nissan ed Enel X presso il quartier generale del CESI a Milano

Buongiorno. Leggendo il vostro sito, molti importante per chi vuole capire il mondo delle EV , ho riscontrato una inesattezza in un articolo di risposta di un esperto a riguardo la richiesta di un lettore per usare wallbox in modalità V2H.  L’esperto asserisce che non vi sono veicoli pronti per questa tecnologia. In realtà esiste da un pezzo ed è disponibile sulla Leaf della Nissan. Mi risulta anche che l’azienda Wallbox abbia in listino una wallbox proprio per attuare la bidirezionalità dell’energia.
Sono molto interessato a questa opzione ma non trovo conferme. Ci provate voi?„ 
Roberto Giordan

Nissan Leaf più Wallbox Quasar: la tecologia c’è già

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Dall’auto alla casa con Quasar di Wallbox

Risposta – Quello che dice è vero. Nissan Leaf è predisposta alla bidirezionalità, cioè alla cessione alla rete domestica dell’energia accumulata nella sua batteria (V2H). Altre case auto hanno annunciato che i prossimi modelli consentiranno la stessa funzione. In previsione di ciò, l’azienda spagnola Wallbox ha messo sul mercato un caricatore domestico anch’esso bidirezionale. Si tratta del modello Quasar, dotato tra l’altro di connettore CHAdeMO, lo stesso di Nissan Leaf. Può trovare le caratteristiche tecniche consultando il nostro Listino interattivo qui

Ma la legge lo vieta se la casa è connessa alla rete

C’è però un piccolo problema: in Italia non è ancora consentito alimentare da altra fonte, per esempio la batteria di un’auto, un’abitazione, se connessa alla rete. Potrebbe farlo solo staccandosi completamente dalla rete elettrica pubblica, rendendosene autonomo.

Al momento sono in corso sperimentazioni sull’integrazione fra vetture elettriche e rete elettrica, nelle varie funzioni: V1G (regolazione delle ricariche in base alla minore o maggiore disponibilità di potenza in rete); V2H (cessione di energia dalle batterie alle abitazioni attraverso il medisimo contatore intelligente); V2G (cessione di energia alla rete pubblica come strumento di accumulo e bilanciamento della rete). Ma la materia non è ancora stata regolata, non sono ancora stati introdotti i software abilitanti e manca un progetto tariffario per valorizzare questi servizi a vantaggio dell’utenza.

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Phoenix
Vesper
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25 COMMENTI

  1. Non è regolamentato in Italia anche perché c’è un fornitore che offre una tariffa notturna gratuita. Immagino già la notte caricare l’auto e di giorno usare la batteria dell’auto per alimentare casa.

  2. Ma mi chiedevo,con le attuali batterie,se le usassimo anche per alimentare casa non si accorcerebbe vita batteria in quanto aumentiamo i cicli carico /scarico?..ed un’altra cosa che mi viene in mente..avremmo l’auto “sempre attiva”..non potrebbe causare il prematuro guasto di qualche componente ?

  3. Domanda, è possibile alimentare l’abitazione con la batteria dell’auto staccando solo temporaneamente l’abitazione dalla rete?

  4. Welcome back to reality 😏 questo è uno dei grossi limiti dell’elettrico per come lo intendete voi: bev, qualche cialtronata in fv ecc ecc. Tecnicamente l’idea della gente seria che lavora a questi problemi è la realizzazione di una Smart grid in cui le auto elettriche possano essere al tempo stesso soggetti che assorbono o rilasciano energia. Sfortunatamente finché hai veicoli privati non si può fare perché non hai un pattern comportamentale standard. Ergo per fare funzionare tutto l’ambaradan al posto delle idroelettriche come oggi, le prossime centrali “tampone” dovranno essere giocoforza costituite da batterie, e non quelle delle Tesla esauste, ma batterie perfettamente efficenti. Ad oggi che io sappia solo la Honda sta sperimentando il V2h qui in Svizzera, ma bisogna anche tenere presente che qui abbiamo già la prima centrale a batterie a Zurigo. Ergo dire ” eh ma la legge non lo permette” e una boiata: la struttura odierna della rete non lo permette. E adeguarla ha dei costi non indifferenti.

    • Non sono sicuro che tutto quello che lei ha affermato sia esatto: ad esempio il pattern comportamentale non va valutato sul singolo caso ma su un comportamento statistico, come si fa già nella telefonia o nella gestione della banda internet. Inoltre le tecnologie V2X non sono sostitutive ma integrative di altri sistemi per bilanciare la rete, e possono avere, dato una certa diffusione del sistema, un ruolo significativo. Per quanto riguarda le batterue auto usate, come quelle tesla, vano benissimo per gli impianti di accumulo casalinghi, in quanto il costo è approssimativamente 1/5 o meno rispetto alla stessa capacità netta (cioè già tenendo conto del degrado che la batteria ha già subito) rsipetto le batetrie nuove, consentendo un riuso dei pacchi batteria usati ancora per divesi anni.

  5. Mi sfugge la differenza:
    Perché posso utilizzare le batterie di accumulo dell’ fv e non quella della macchina??

    • Le batterie di accumulo sono fisse, integrate all’impianto fotovoltaico e allacciate dal distributore di rete. Le batterie auto no. Mancano i protocolli di dialogo e i regolamenti sull’interconnessione. Come ha già scritto Perotti, il sistema elettrico è complesso e mantenerlo in equilibrio è operazione molto delicata.

  6. Ho una Leaf ed un impianto fotovoltaico senza accumulo. Per me sarebbe ideale utilizzare l’auto come accumulo in maniera bidirezionale, ma purtroppo ad oggi non è possibile per legge. Aspetterò….

    • “… ad oggi non è possibile per legge.”

      Frederik, la legge e/o regolamento e/o condizione contrattuale… mi piacerebbe essere illustrato sul punto. Oppure devo cercrmelo?

  7. ma sono solo per situazioni dove manca la corrente in casa vero ? caricare alla colonnina magari a 0.50 euro e alimentare casa dove pago magari 0.35 euro kwh mi sembra poco utile .

    • Io pensavo al: ricarico l’auto durante il giorno con l’FV ed alla sera (con contatore staccato) collego l’auto alla casa.

      Usare la corrente di colonnine a pagamento, no, non ha senso (a meno che i prezzi siano esageratamente competitivi).

      • 🤔..ma se l’auto la attacco di giorno per accumulare dal fotovoltaico e la lascio attaccata di sera per alimentare casa…io la macchina quando la uso?🤔😅😁

  8. Sarebbe la cosa più giusta ed intelligente, ma chi ha la rendita garantita per legge (ed i propri amici) potrebbe non essere d’accordo.

    E secondo me, oltre all’indipendenza energetica per autotrazione questo potrebbe essere uno dei tanti motivi per cui in alcuni paesi (di cultura clientelare) l’auto elettrica viene vista come fumo negli occhi, tanto da farci tuonare contro tutta l’informazione maggiormente diffusa.

    • Il caprone carica sempre alla cieca. Perchè qualche volta non si ferma a ragionare?

    • Il Sistema Elettrico è delicato dato che è sempre necessario avere stabili: tensione e frequenza.
      Pertanto è necessaria l’emanazione di precise e puntuali regole tecniche a cui i vari produttori di auto e WallBox si debbono attenere.

      • Massimo, Paolo,

        la mia idea era di:

        – alla sera staccare il contatore e successivamente attaccare l’auto;
        – al mattino staccare l’auto e successivamente attaccare il contatore.

        A vostro avviso così facendo creo danni alla rete elettrica esterna?

        • Non vedendo risposte al mio quesito devo pensare che, utilizzando gli accorgimenti sopra dettagliati, sia solo un problema legale.

        • La kia ev6 ha l’accessorio che permette di effettuare il v2g e se non sbaglio pure Hyundai ioniq5.
          In ogni caso non mi pare una buona idea di fare dei cicli di carica e scarica tutte le notti, inoltre al mattino si rischia di avere l’auto con batteria scarica

          • Anche perché se non ricordo male la potenza in uscita è cmq bassa, ok alimentare un fornello elettrico da campeggio, ma un piano a induzione vero già salta tutto, vanno previste sicurezze per non far saltare mezza casa etc, non è che basta attaccare l’auto in uscita alla prima 10A in garage, già oggi non conviene economicamente un accumulo (e pure con gli incentivi non è che migliori così tanto la situazione) stressare così tanto le batterie dell’auto che costano un occhio da cambiare eviterei, sia mai che invalida la garanzia essendo fuori legge in Italia

  9. Nono sono un tecnico, ma usando un inverter ibrido credo sia possibile (è l’inverter usato con impianti fotovoltaici , batterie di accumulo ed ingresso di rete).
    Una connessione diretta sarebbe rischiosa.

    • Forse, quando fattibile, al momento non resta che collegare i singoli carichi elettrici tramite V2L/V2D ..

  10. ID3 nuova dovrebbe essere predisposta per V2G/V2H.
    43600€ restano troppi, alla luce poi dei 41500€ della M3.

    Ma per chi ha il FV, senza accumulo ancora di più, é un bel plus.

  11. E l’avenire a portata di mano
    Aspetto con pazienza e fiducia questo momento
    specialmente per un immobile di ufficio dotato di un impianto fotovoltaico a Milano
    Solo con l’innovazione e la cultura ci salveremo dalle grandi instabilità intercontinentali attuali

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