Ecco AITO M5 EV, l’auto elettrica del colosso delle comunicazioni Huawei prodotta in collaborazione con il costruttore SERES. Il marchio AITO è già sul mercato con due modelli ibridi, ma ieri ha presentato il suo primo modello completamente elettrico, l’M5 EV, nell’ambito di un’iniziativa promozionale della società.
Si tratta di un Suv premium chiaramente pensato per far concorrenza a Tesla. Sarà in commercio alla fine dell’anno, ma dal 24 settembre i cinesi potranno testarla su strada. In poche ore sono già stati raccolti 30.000 preordini.
La nuova auto 100% elettrica viene proposta in due versioni: la RWD Standard a un prezzo di 288.600 yuan (41.470 dolllari) e quella AWD Performance a 319.800 yuan (45.950 dollari).
Autonomia super, con Tesla nel mirino
Due le principali caratteristiche di AITO M5 EV: il telaio in lega di alluminio e il sistema software Dats firmato da Huawei. Dats aiuta a ridurre il consumo energetico delle batterie grazie alla regolazione adattiva della coppia e alla massimizzazione del recupero di energia in frenata. Ciò consente ad AITO M5 EV di raggiungere autonomie elevate pur con una batteria da 80 kWh assemblata con celle litio-ferro-fosfato (LFP) di CATL.
In base alla classificazione CLTC adottata in Cina, la versione RWD raggiunge un’autonomia di 629 km, quella AWD di 552. Lo standard CLTC è peraltro più “generoso” di quello europeo WLTP. I due valori andrebbero perciò ridotti del 20% circa.
Queste le misure che posizionano AITO M5 tra i SUV di medie dimensioni: 4.785 mm di lunghezza, 1.930 mm di larghezza e 1.620 mm di altezza, con un passo di 2.880 mm. Il coefficiente di resistenza aerodinamica è di appena 0,266 Cd. Il peso in assetto di marcia è di 2.235 o 2.350 kg a seconda della versione.
La versione base RWD con monomotore da 200 kW e due ruote motrici accelera da 0 a 100 km/h in 7,1 secondi. La versione AWD è a trazione integrale, dispone di un motore aggiuntivo da 165 kW e passa da 0 a 100 km/h in 4,5 secondi.
Da notare che Huawei, con AITO M5 EV, è il primo colosso mondiale dell’ITC a sbarcare nel settore automotive elettrico. Ma dal prossimo anno arriverà certamente il suo competitor cinese Xiaomi e nel 2025 quasi sicuramente la stessa Apple.
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A parte le facilonerie, inizio a pensare (magari è un pensiero distorto e sicuramente da non esperto) che il futuro automotive sarà sempre meno a favore delle aziende che han sempre costruito auto, mentre vedrà crescere realtà che si occupavano d’altro, principalmente di elettronica. Forse anche questo (a parte ignoranza e voglia di attaccarsi al passato e a falsi miti) è da annoverare tra le cause dell’ostinazione a non volere il cambiamento?
Non ci vuole nulla per costruire un elettrica la batteria la compri, i freni le ruote….pure. devi solo farti il telaio e stampare 4 lamiere. L’elettronica per far funzionare tutto sono capaci di farla (è più complessa quella per far funzionare uno smarphone). Se non fosse così non si spiegherebbe il nascere come funghi di nuovi costruttori. Le auto elettriche sono veicoli per andare da un punto a ad un punto b mentre certe termiche sono MACCHINE. (io le ho entrambe e so per esperienza quello che affermo)
Mi chiedo come faccia Huawei a rifornirsi della tecnologia necessaria a costruire un’auto se, dopo il ban USA, è stata messa in ginocchio per gli smartphone…
Forse lo pensi solo tu che sia stata messa in ginocchio.
Non direi proprio:
https://www.dday.it/redazione/39231/smartphone-e-quote-di-mercato-huawei-e-praticamente-sparita-e-si-spartisce-le-briciole
https://www.dday.it/redazione/42260/gli-stati-uniti-sono-riusciti-a-demolire-huawei-i-ricavi-calano-per-la-prima-volta-dal-2002%20
https://www.dday.it/redazione/42470/huawei-cambia-tutto-per-rispondere-alla-crisi-meno-telefoni-e-tablet-piu-prodotti-per-ufficio-scommessa-su-linux
https://www.dday.it/redazione/41986/la-nuova-vita-di-huawei-tra-smart-office-e-super-device-arrivano-pc-all-in-one-stampanti-e-tablet-e-ink%20
Ribadisco: mi riferisco al mercato degli smartphone, che era quello che ne aveva decretato il successo. Dire poi che una macchina poi abbia bisogno di meno chip di uno smartphone, mi sembra un tantino azzardato.