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Cyclette Tukas. Hai voluto l’elettrico… adesso pedala!

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La cyclette Tukas EV genera energia elettrica pedalando nel salotto di casa. Accumulatori da 2 Kw o 750 W e un design accattivante: “15 minuti di esercizio ricaricano lo smartphone”

Tukas EV è un’azienda lituana che produce una bici da interno capace di generare e immagazzinare energia elettrica, da restituire poi ai vari device di casa. Il primo modello, HR Bank M2000, uscito a inizio 2023, era progettato con una capacità della batteria di 2000Wh, sufficienti secondo l’azienda a alimentare le luci di una casa per una settimana. Al tempo stesso 15 minuti di pedalata erano sufficienti per ricaricare uno smartphone, mentre serviva circa un’ora può ricaricare un laptop. 

le combinazioni di colori e finiture sono diverse grazie al programma di customizzazione

Tukas EV è una società con sede in Lituania che sviluppa soluzioni energetiche e di mobilità pulita. Nel 2010 i fondatori dell’azienda hanno creato “Jonelis”, la prima auto elettrica lituana.

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La novità di questi giorni è il nuovo modello S750 che ha una batteria di capacità inferiore, appunto 750 Wh. Le luci di casa non sono più il target, ma smartphone e laptop possono ancora essere caricati a pedali. Un accumulatore più piccolo ha permesso alla cyclette Tukas di costare 400 euro in meno rispetto ai quasi 3.000 del modello HR Bank M2000. Certo gli attuali 2.600 non sono investimento da nulla.

Cyclette Tukas ecosostenibile

Tukas ci tiene a precisare che entrambi i modelli HR Bank sono costruiti con gli stessi materiali sostenibili e con gli stessi processi di produzione ecologici. Dunque tutti utilizzano materiali riciclati e riciclabili. I componenti principali della carrozzeria delle biciclette sono realizzati in alluminio prodotto in modo responsabile. Mentre i pannelli laterali sono realizzati in compensato di betulla certificato FSC proveniente da foreste gestite in modo sostenibile. Quasi ogni parte è prodotta internamente allo stabilimento Tukas, utilizzando elettricità proveniente da fonti energetiche rinnovabili.

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Le differenze principali tra S750 e M2000 stanno nel peso diminuito di 5 kg (41 kg contro 46 kg) e, come già detto, nella batteria di capacità inferiore (750 Wh contro 2000 Wh). Mentre la batteria del modello originale M2000 può caricare uno smartphone tra 100 e 135 volte, il nuovo modello S750 può caricare lo stesso telefono tra 40 e 50 volte stando ai i dati forniti dall’azienda. Va ricordato che l’accumulatore alla base della cyclette Tukas è una batteria ad alta capacità, che può immagazzinare energia proveniente anche dalla rete elettrica, da un generatore per auto, da pannelli solari o da energia eolica.

Cyclette carica in sette ore

La velocità con cui si ricarica dipende dalla velocità con cui si pedala, ma il marchio afferma che il dispositivo “può generare dai 50 ai 300 Wh di elettricità pedalando”. Un ciclista appassionato, quindi, dovrebbe essere in grado di portare la HR Bank da vuota a piena in meno di sette ore. Due ore di pedalata, invece, sono sufficienti per cuocere una torta, secondo Tukas EV. Il marchio afferma inoltre: “Quindici minuti di pedalata sono sufficienti per caricare completamente uno smartphone, mentre un’ora di esercizio fisico carica completamente un laptop”. Il CEO dell’azienda Jonas Navickas afferma che l’obiettivo principale della HR Bank è contribuire a creare un pianeta più verde.

Non solo bici, pure batteria esterna

“L’idea è che una persona che acquista una HR Bank non solo possa usarla come batteria esterna, caricata dal sole o dalla rete ma, in assenza di una fonte di alimentazione esterna, possa generare energia mentre pedala”. Il nuovo modello S750, così come il modello originale, possono essere personalizzati per soddisfare le preferenze degli utenti. Con colori, materiali e finiture personalizzabili: “Teniamo a mente l’utente dall’inizio alla fine”, afferma Jaškulis. 

da cyclette a power bank in pochi passi

“Con maniglie, sedile e angolo di inclinazione completamente regolabili, la HR Bank può essere utilizzata sia dai bambini piccoli che dagli anziani. Grazie alle ruote stile trolley, è facilmente trasportabile e può anche essere collegato a una scrivania per essere utilizzato come postazione di lavoro ergonomica. Con questo nuovo modello a basso consumo, stiamo contribuendo a garantire che una cyclette Tukas possa adattarsi perfettamente a qualsiasi casa, qualunque sia il suo fabbisogno energetico.”

Il costo è piuttosto alto

Diciamolo chiaramente: se il vostro obiettivo è il risparmio e basta, lasciate perdere. La cyclette Tukas costa come minimo 2.600 euro, ma si arriva tranquillamente a sforare i 3mila. Con un costo dell’energia elettrica che in questo momento è all’incirca di 15 centesimi al KWh, occorre generare oltre 20.000 KWh affinché questo dispositivo si ripaghi da solo, il che richiederebbe oltre 26.000 cicli di ricarica.

cyclette Tukas è anche un oggetto di design

Soglia che si abbassa ovviamente con il costo reale in bolletta della luce, ma insomma parliamo sempre di migliaia di chilometri da macinare. Ma va considerato che si fa anche attività fisica su un mezzo bello e innovativo. Il costo è elevato in quanto, cataloghi alla mano, siamo sui livelli Technogym e di sicuro il mercato offre cyclette a costi molto più bassi. Ma va tenuto conto che la cyclette Tukas genera energia ed è pure un “contenitore” di energia elettrica.

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2 COMMENTI

  1. Paragonarla ad una tecnogym professionale…. design accattivante…

    una valigia con due fori con attaccata sella e manubrio.. ergonomia zero per un oggetto che manco in cantina starebbe bene.

    Che coraggio a proporla.. ancor più coraggiosi gli intrepidi acquirenti.

    Dubito che ci voglia un lampo di genio per collegare una dinamo ad una bicicletta ; già lo facevano 50 anni fa per alimentare fanali anteriori e posteriori.

    Se ci fosse veramente un vantaggio economico/ambientale non credete che avrebbero già utilizzato questa tecnologia nelle attrezzature da palestra dove verrebbe sfruttata per molte più ore al giorno rispetto ad un utilizzo domestico?

  2. mah.. pubblicità o veramente abbiam bisogno legger di questo?

    1) innanzitutto completamente OT in quanto si parla di una cyclette e non BIciclette e che quindi resta fissa in un appartamento..

    2) la pagliacciata di una cyclette elettrica già la fecero anni fa, a fini pubblicitari per donazione (mettevano cyclette nei centri commerciali e donavano i proventi della tua pedalata).. niente più che una fufa commerciale in quanto mai poi rientrati dei costi delle biciclette stesse.

    3) se volessi veramente caricare una batteria una persona che pedala di buona lena di 120-150wh, ma di 40-50 wh per l’impiegato che fa 20 minuti al giorno di ciclette (40 wh *20/60.. 13wh prodotti al giorno) … con 1 kwh a 0.15€ parliamo di 2 millesimi di euro prodotti al giorno 🤣 a fronte di una spesa di 2600E.. la bici la ammortizzi in 3600 anni circa.

    4) se vogliamo invece tener conto della capacita di accumulo.. certo non spenderei 2600€ pe r un accumulatore da 0.75kwh..

    5) pubblicizzate la bici elettrica a batterie e poi la ciclette a dinamo per caricare le batterie utilizzate durante i viaggi elettrici in bici.. un po strano no…

    utilizzate una bici normale (no elettrica) ad andare al lavoro che tenete a mano soldi e fate meglio anche all’ambiente.. se proprio volete far corrente dalla pedalata montate una dinamo a ruota.. o se proprio volete esser fighi (fisico permettendo) mettete bici su rulli e collegate questi ad un alternatore.

    buona pedalata.

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