Con Black Swan la barca elettrica naviga con la batteria ricondizionata. Una risposta ai tanti che chiedono del destino delle batterie. Una second life sperimentata sulla Senna grazie alla collaborazione di Renault con Seine Alliance e Green-Vision. Lo scafo è italiano.
La Senna è sempre di più il fiume elettrico d’Europa. Abbiamo scritto dell’elegante battello a zero emissioni di un mito della cucina come Alain Ducasse (leggi qui) e del progetto di riconversione in elettrico della flotta parigina (qui l’articolo). Dopo l’annuncio ecco un primo passo concreto: Black Swan.
Le batterie a fine vita ricondizionate per la barca
La barca è stata disegnata per crociere sulla Senna con batterie second life. Oltre il chiaro obiettivo di evitare sversamenti di idrocarburi, puzza, rumore ed emissioni sul fiume si vuole dare visibilità al problema dello smaltimento delle batterie. L’elettrico come campo di sperimentazione dell’economia circolare: niente si butta, tutto si ricicla, anzi più correttamente si riusa.
Dalle auto a bordo di Black Swan
Le batterie agli ioni di litio. Sono quelle recuperate dai veicoli elettrici Renault una volta “raggiunta la fine della loro prima vita in auto“. Fatta l’estrazione sono ri-condizionate, ridisegnate e poi installate sotto i sedili laterali della barca in 4 alloggiamenti in acciaio inossidabile.
Potenza da 10 kW
Ogni elica è collegata a due schiere di batterie che hanno una potenza nominale di 10 kW (20 kW quella massima). Il peso totale è di 278 kg ovvero meno del serbatoio del carburante montato sulla barca in versione termica.
A bordo di Black Swan da 2 a 8 persone
Black Swan è pensata per accogliere da 2 ad 8 passeggeri in funzione di escursioni di circa 2 ore mentre le batterie si ricaricano in 2/3 ore. Il piccolo battello è alimentato da due motori elettrici indipendenti che evitano la dotazione di un generatore o di un motore a combustione di riserva. Zero petrolio a bordo grazie alla ridondanza del sistema di propulsione.
Lo scafo firmato dall’italiano Tullio Abbate
C’è anche tanta Italia in questo progetto. Lo scafo, “con le linee dinamiche e il design senza tempo” è firmato dal costruttore Tullio Abbate. Il sistema di propulsione, leggiamo in una nota, “ è composto da unità direzionali subacquee”. Una soluzione che offre un profilo più elegante e consente di ottimizzare l’ergonomia ovvero si facilita la virata e si migliora il comfort per i passeggeri. Black Swan dovrebbe entrare in funzione nel primo trimestre 2020.
Parola ai manager di Seine Alliance e Renault
In prima fila nel piano di conversione elettrica della flotta parigina c’è Seine Alliance. Il presidente Didier Spade ha sottolineato: “Come host della COP 21 nel 2015 e dei Giochi olimpici nel 2024, Parigi ha il dovere di fornire soluzioni innovative per l’ambiente”. Sintonizzato sulle stesse onde Gilles Normand, Senior Vice President di Renault . “Siamo orgogliosi di aver contribuito al progetto insieme a Seine Alliance e Green-Vision. Questo approccio ha dimostrato che, utilizzate in una seconda vita come unità di accumulo di energia, le batterie dei nostri veicoli elettrici rappresentano una leva essenziale per l’accelerazione della transizione energetica”.
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